Nonostante la maggior parte dei capitoli abbia più di un decennio sulle spalle, i titoli principali di Oddworld sono tutti sbarcati su Nintendo Switch. Dopo infatti, Oddworld: New ‘n’ Tasty, un porting che ha funzionato alla grande sull’ibrida di Nintendo, è giunta l’ora di mettere le mani sul più recente Oddworld: Soulstorm (qui la nostra recensione su PlayStation 5) il quale (come l’originale Abe’s Exoddus del 1998) mette nuovamente il giocare nei panni di Abe in una edizione – chiamata per l’occorrenza – Oddtimized, la quale permette una serie di miglioramenti.
Versione testata: Nintendo Switch
Storia e gameplay
Abe e i suoi amici Mudokon non hanno molta fortuna a sopravvivere nel crudele universo di Oddworld. La storia riprende dopo che Abe è riuscito a liberare i suoi fratelli in schiavitù dalle fattorie Rupture (RuptureFarms), ma il malvagio corporativo Mollock e i Glukkons non hanno alcuna intenzione di lasciarli scappare senza combattere e sono ora in cerca di vendetta dopo che i loro margini di profitto hanno subito un duro colpo. E così inizia un’altra avventura nel tentativo di mantenere in vita “strani alieni scoreggianti” in un mondo subdolo e pieno di trappole e guardie armate. Una manciata di filmati pre-renderizzati danno alla narrazione un tocco in più; non potrete fare a meno di provare sentimenti per i Mudokon e la loro difficile situazione, mentre Abe “sgobba” per salvare ancora una volta i suoi compagni da miniere oscure, treni in fuga e fabbriche diroccate.
Se avete giocato al gioco originale di Oddworld (vera e propria perla videoludica su PS1 o al migliorato remake di New ‘n’ Tasty) vi sentirete subito a casa in Oddworld: Soulstorm. Il platforming volutamente rigido (con sezioni sempre più difficili che offrono una discreta quantità di varietà sotto forma sia di nemici che di pericoli) e la risoluzione di enigmi mortali rappresentano le due caratteristiche principali della produzione e avrete bisogno di tutte le vostre abilità (soprattutto di salto) e di un po’ di ragionamento per aiutare tutti a sfuggire dai cattivi. In realtà è un po’ ingiusto descrivere il platform come rigido in Oddworld: Soulstorm, perché soprattutto rispetto ai giochi più vecchi il giocatore ha una discreta possibilità di controllo a mezz’aria di Abe. L’aggiunta di un doppio salto aiuta e di conseguenza, rende il gioco molto più moderno e fruibile da una fetta di pubblico più ampia e variegata.
Trascorrerete la maggior parte del tempo in Oddworld: Soulstorm cercando di capire come far sì che il vostro “fragile eroe” possa riuscire ad oltrepassare tutte le guardie che vogliono accopparlo. Abe fortunatamente ha molti strumenti a sua disposizione, dalle semplici tattiche furtive, all’uso di una sostanza appiccicosa infiammabile che gli consente di creare un percorso infuocato e così via.
Il metodo migliore per sbarazzarsi di uno Slig malvagio è possederlo con i poteri mentali di Abe. Proprio come nel gioco originale, spostando una sfera luminosa in uno di questi nemici potrete controllarlo e usarlo a vostro vantaggio. Niente è mai così soddisfacente come aprire il fuoco su un gruppo di Slig mentre ne possedete uno, per poi far esplodere l’unico sopravvissuto in mille pezzi.
Salvate i Mudokon
Un altro punto cardine del franchise è quello di dover salvare i compagni Mudokon. Semplici comandi impartiti ai Mudokon consentiranno loro di aiutarvi a risolvere enigmi o di rimanere nascosti mentre Abe affronta una manciata di cattivi. Più ne salvate, migliore sarà il destino di Abe alla fine del gioco e raggiungere quel finale perfetto; e vi garantiamo che non è un’impresa da poco. Se vi dovesse servire aiuto vi lasciamo alle nostre guide dedicate:
- Oddworld: Soulstorm – Guida: Sbloccare tutti i finali e i livelli
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livelli 1-2 e 3)
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livello 4 – La Funicolare)
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livello 5 – La Valle del dolore)
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livelli 6, 7, 8)
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livelli 9, 10, 11)
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livelli 12 e 13)
- Oddworld: Soulstorm – Guida: dove trovare tutti i Mudokon (Livelli 14 e 15)
I Mudokon possono essere trovati e salvati in diversi modi: stanze separate che funzionano come un puzzle ambientale unico, disseminati casualmente in ogni livello, o in orde di centinai o più da tenere al sicuro mentre si arrampicano sullo sfondo del livello. E proprio i Mudokon ci danno lo spunto necessario per parlare di IA, che rispetto al lancio del gioco dello scorso anno, sembra leggermente essere stata migliorata su Switch. Raramente abbiamo avuto problemi a ordinare ai Mudokon di nascondersi negli armadietti per evitare le pattuglie e ci siamo divertiti a capire come guidarli tutti verso la salvezza.
Grafica e tecnica
Il vero fiore all’occhiello di Oddworld: Soulstorm è però la prospettiva “2.9D“. Ogni fase di Oddworld si snoda attraverso un ambiente 3D e offre tantissime cose da fare in background e che interagiranno con l’azione principale. Le fasi sembrano molto più vive grazie alla sopracitata visuale, anche se è vero che a volte rende un po’ complicato mirare ad alcuni oggetti e/o nemici (soprattutto in modalità portatile).
Quando abbiamo giocato a Soulstorm su PlayStation 5, siamo rimasti sbalorditi dallo spettacolo visivo offerto dai vibranti ambienti 3D. Vi farà piacere sapere che queste immagini sono belle e nitide anche su Switch e il framerate (del quale ci preoccupavamo e non poco) riesce a mantenere i 30 fps molto costanti per la maggior parte del gioco. Per compensare le prestazioni, la grafica è certamente meno nitida, ma è un sacrificio che siamo contenti sia stato fatto. Qualche lieve difetto c’è in particolar modo per quanto riguarda i checkpoint; a volte un checkpoint sembrerà troppo difficile da raggiungere rispetto a quello precedente, con una quantità di nemici e trappole nel mezzo incredibile che renderà ancora più complicata la possibilità di sopravvivere.
Inoltre, nonostante l’IA apparentemente migliore e le meccaniche di possesso, i controlli di Soulstorm causano ancora problemi: salti mancati inspiegabilmente o l’attivazione di una mina pur muovendosi di soppiatto. Insomma, piccoli problemi che minano la progressione stessa del gioco.
Commento finale
Ci è piaciuto molto rivisitare (avendolo già fatto su PS5) Oddworld: Soulstorm su Switch. Si tratta di un porting che è stato magistralmente realizzato sull’ibrida della casa di Kyoto e, sia che voi stiate cercando una “scusa” per rigiocarlo e sia che sarà la prima volta che vi cimenterete nel gioco, probabilmente sarete felice di come gira su Nintendo Switch. A parte alcuni problemi di checkpoint e prospettiva (davvero ostica in alcuni frangenti in modalità portatile), pensiamo che Soulstorm, oltre ad essere l’apice delle avventure di Abe, valga la pena di essere giocato su Switch.