Stephen Hawking in assenza di gravità

Dopo tanta attesa finalmente Stephen Hawking il più grande fisico teoretico esistente puo’ coronare il suo sogno di un viaggio nello spazio, o quasi.

‘Space here i come’

Lo aveva atteso da tempo, era forse il suo desiderio più grande, sperimentare l’assenza di gravità proprio come si trovasse nello spazio, da lui tanto amato e studiato eppure mai sperimentato.

Stephen Hawking una delle menti più brillanti di questo secolo, il fisico teorico autore di “A brief History of Time”, la sua opera forse più conosciuta in cui elabora tesi straorinarie sulla nascita e l’evoluzione dell’universo sul concetto di tempo, ha potuto finalmente coronare il suo sogno il 26 Aprile quando a bordo di un Boieng 727 ha raggiunto la quota di 25.000 piedi e ha fluttuato per circa 25 secondi in assenza di gravità.

Certo non sarà stata una vera e propria missione spaziale,ma per il fisico inglese sessantacinquenne, da più di quaranta anni afflitto dal morbo di Gehrig(o anche sclerosi laterale amiotrofica), una malattia degenerativa che colpisce i muscoli rendendo praticamente incapaci di compiere qualsiasi movimento e di comunicare, deve essere stata una soddisfazione più grande che vincere il Nobel,il riconoscimento tanto agognato che non ha mai ricevuto per l’impossibilità di verificare sperimentalmente le sue teorie, troppo avanti per la nostra tecnologia.


L’assenza di gravità gli ha permesso finalmente di superare l’ostacolo del suo corpo immobile e di poter galleggiare leggero, effettuando piroette come fosse un atleta olimpico.

Già prima della partenza Hawking aveva affermato che lo spazio è il futuro della razza umana. Senza il potenziamento della ricerca spaziale l’umanità soccomberà, schiacchiata da un disastro ambientale di proporzioni colossali, da una guerra condotta con armi non convenzionali, o per effetto di uno sviluppo non sostenibile.


Proprio questo suo viaggio – ha dichiarato – oltre che riaccendere l’attenzione mediatica su una malattia che come lui colpisce migliaia di persone in tutto il mondo, potrà servire per incoraggiare le persone a investire,in ricerca e denaro, nel progetto di conquista dello spazio: “Se posso farlo io – ha affermato – può farlo chiunque”.

Nel 2009 Stephen Hawking si augura di poter partecipare ad un vero viaggio spaziale a bordo delle navette di Richard Branson, il miliardario americano proprietario di Virgin che sta investendo per la creazione di una flotta di 40 navette spaziale che dovranno rendere più accessibile lo spazio anche a noi mortali.

Tanti auguri Stephen, ti auguriamo di tutto cuore di poter realizzare il tuo sogno e continuare ad affascinare il mondo con le tue teorie

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Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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