Xiaomi Mi 11 Ultra – molto più di quello che potevamo immaginare

Xiaomi vuole stupire, spingendosi oltre l’immaginario e presentando la sua visione di futuro per quello che riguarda il mondo mobile. La diretta streaming dalla Cina del noto produttore che sta scalando le classifiche di vendita, anche nel vecchio continente, ha meravigliato tutti presentando uno smartphone che punta ai top-gamma assoluti del momento e li fa sembrare dei vetusti “aggeggi di un glorioso passato”.

La scena è stata emozionante: Un sommozzatore privo di bombole, è sceso a 50 metri col telefono acceso in una mano e dopo aver raggiunto il fondo, ha mostrato l’unità ancora funzionante.

Non è certamente la certificazione IP68 che lo rende totalmente refrattario a polvere e liquidi, che ha sorpreso gli utenti che guardavano l’evento, ma come è stato presentato; con il rischio che con una pressione così alta (anche se per pochi minuti), il dispositivo potesse benissimo smettere di funzionare. Xiaomi era però certa del suo sistema di impermeabilizzazione. E ha stupito! Vi chiederete ma come sia possibile…

Parte tutto dal design

Con un peso di 234g, lui è un bestione con scocca in ceramica e dotato di valvola a pressione al suo interno, un qualcosa di assolutamente unico per uno smartphone.

Nella presentazione è stato specificato che tale impermeabilizzazione è garantita al 100% fino a che il telefono non cade accidentalmente.

Il dispositivo inoltre presenta un secondo display posteriore da 1,1”, principalmente per gestire i selfie e vedere le notifiche anche a smartphone poggiato dal lato del display.

Il livello estremo di costruzione non si ferma qui. Il dissipatore del calore a camera di vapore e la presenza di materiale macromolecolare a variazione di fase, (scusate se sembra una supercazzola), aumenta l’indice di conducibilità termica mantenendo la temperatura sempre bassa anche con un utilizzo intenso del dispositivo. A dimostrazione delle ottime capacità termiche del dispositivo, ne è stato mostrato il funzionamento durante una sessione di gioco che ha messo sotto sforzo il processore; ebbene anche in questo caso la temperatura è rimasta al di sotto dei margini critici.

E se il design non fosse tutto?

Mi 11 Ultra è dotato di un display AMOLED quad-curved WQHD+ di Samsung da 6,81″. Il display tocca i 1.700 nit di luminosità, (sarà più luminoso del sole?) e può riprodurre 1,07 miliardi di colori. Il supporto per Dolby Vision HDR e l’HDR10+ sono ovviamente assicurati. La risoluzione è di 3200 x 1440, con refresh rate a 120Hz, formato 20:9 e 515 ppi di densità, in più c’è il touch sampling a 480Hz (la risposta del tocco sullo schermo). Tutto è protetto dal vetro top di “Corning”, il Gorilla Glass Victus, il più resistente del mercato. Mi 11 Ultra inoltre, ha doppio speaker con certificazione harman/kardon, il trasmettitore IR, una porta USB-C e il sensore fingerprint sotto lo schermo.

La vera fantascienza viene adesso

Ok, il processore Snapdragon 888 con 12 GB di RAM LPDDR5 e 256 GB di memoria UFS 3.1, non è così innovativo, ma tutta questa potenza è sprigionata da una batteria da ben 5.000 mAh. Se neanche i tanti “mAh” vi hanno entusiasmati, sappiate che non è la “classica” batteria di sempre. Questa usa un nuovo materiale innovativo per il catodo, l’ossido di silicio. Secondo Xiaomi questo materiale possiede dieci volte la capacità di stoccaggio degli ioni di litio rispetto ai tradizionali catodi di grafite, aumentando la densità di energia e quindi aumentando i cicli di vita.

Questo non vuol dire che si consuma più lentamente durante l’utilizzo quotidiano e che quindi i 5.000 mAh di questo dispositivo equivalgono a 4 batterie normali, la durata è la stessa. Però questo materiale permette un ciclo di vita più lungo rispetto alle altre batterie. Generalmente uno smartphone ricaricato quasi totalmente ogni giorno per un anno, (quindi 365 cicli di carica), cala la sua capacità del 12% circa, e ad ogni anno che passa, questo valore scende sempre più rapidamente. Questo indica la capacità di ricarica massima, ed è quello che voi notate di anno in anno, quando il vostro smartphone arriva a fatica alle 18. In conclusione, la batteria di questo Mi 11 Ultra, avrà una vita più lunga delle altre.

La ricarica arriva a 67W (sia con il cavo che in wireless), quindi velocissimo. Bastano 36 minuti per arrivare da 0% al 100%. Nella confezione sarà incluso il cavo e l’alimentatore. Mentre per la ricarica wireless l’adattatore è da acquistare a parte.

Vi abbiamo lasciato la chicca in fondo: il comparto fotografico

La fotocamera principale è la nuovissima Samsung GN2, uno dei sensori più grandi del mercato con una risoluzione di 50 megapixel: 1.12”. Un sensore davanti al quale è montato un grande obiettivo stabilizzato a 8 elementi, con una apertura f/1.95 e un angolo di campo di 85°. A fare la differenza non è solo la dimensione del pixel ma anche tutta la parte elettronica: con possibilità di messa a fuoco dual pixel, dual native ISO e video HDR e in 8K.

La fotocamera ultra wide è Sony, la immancabile IMX586 da 48 megapixel che, abbinata ad una lente f/2.2, permette di arrivare a 128° di angolo di campo. Lo stesso sensore viene usato anche per la lente periscopica 5x, 10x in modalità ibrida. Come tutte le lenti periscopiche è un po’ buia, f/4.1, ma il vantaggio è quello di avere un fattore di ingrandimento che una lente tradizionale non può garantire.

C’è anche la macro da 48 megapixel, che viene fatta con l’ottica super wide. Secondo Xiaomi era inutile inserire una quarta lente, la compagnia perciò si è focalizzata sulla qualità delle tre esistenti. L’azienda cinese dice di aver adottato un sistema di messa a fuoco laser “Time-of-Flight” a più punti, che dispone di un’accurata mappa di profondità a 64 zone e allo stesso modo spiega di aver migliorato anche l’algoritmo per la foto notturna, che ora è in grado di catturare immagini luminose e dettagliate con appena 0,02 lux di luce. Sbalorditivo fino alla fine.

Supera ogni record precedente

DxOMark gli ha accreditato la bellezza di 143 punti. Andando così di diritto in vetta alla classifica sia per la qualità foto, sia nei video, che per lo Zoom (insomma è un triplete), superando tutti i concorrenti, (anche iPhone).

Il prezzo fissato nel mercato globale è di 1.199€ e la data di uscita in italia ancora non è stata ufficializzata, ma le indiscrezioni dicono ad aprile. Un prezzo alto, ma in linea con quello degli altri top-gamma del settore. Adesso a Xiaomi manca solo di sistemare il suo sistema operativo, che non è tra i migliori Android del mercato, per entrare di diritto nel gotha degli smartphone Android.

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