Hands on – Ninja Gaiden: Ragebound

Togliendo la remastered di NINJA GAIDEN 2 Black, rilasciata a sorpresa nel febbraio di quest’anno, nel panorama videoludico il nome Ninja Gaiden è dal 2014 che non ha visto l’arrivo di un nuovo capito, dopo il controverso spin-off Yaiba: Ninja Gaiden Z.

Gli spagnoli The Game Kitchen – già autori della fortunata serie di metroid-souls Blasphemous – con il supporto di Dotemu, ci hanno lasciato prendere il controllo del letale Kenji Mozu, e la sua riluttante alleata Kumori, nel nuovo ed esplosivo Ninja Gaiden: Ragebound, per provarne una porzione di sfide specificatamente scelte per farci comprendere la potenza che si cela dietro questi due eroi, e le demoniache avversità che li attendono!

Un Vincolo di Rabbia

Ninja Gaiden: Ragebound è un action platformer 2D in pixel art che ci chiederà grandissima prontezza di riflessi, precisione, velocità, e moltissimo sangue freddo.

La narrativa di Ninja Gaiden: Ragebound apre nel dojo di Ryu Hayabusa durante l’addestramento dell’aspirante ninja Kenji Mozu, il nostro eroe delle vicende. L’invasione di un gruppo di demoni – e l’assenza di Ryu – ci porta a combattere per salvare il nostro villaggio, e imbastire una singolare alleanza spirituale con Kumori, una kunoichi del Clan del Ragno Nero, da sempre gruppo rivale delle precedenti avventure nel mondo di Ninja Gaiden.

Con l’aiuto della nostra fida katana, dovremo affrontare diverse orde di nemici mentre completiamo bellissimi livelli ambientati in diversi settings che passano da villaggi in fiamme, Oshiro – castelli tradizionali giapponesi – nel centro di mega metropoli, o caverne che pullulano di macabri abomini.

Ninja Gaiden: Ragebound abbandona tediosi sistemi RPG e presenta un’esperienza completamente arcade, dove con un singolo colpo della nostra lama potremo eliminare diversi tipi di nemici. Ma quando la necessità lo richiederà, potremo anche utilizzare un vasto numero di manovre evasive per riposizionarci e avere la meglio contro gli avversari.

Kenji è capace di schivare, deviare attacchi a distanza, arrampicarsi sui soffitti, scattare in aria, aggrapparsi, scalare le pareti, e persino saltare sulla testa di nemici e oggetti da lancio per guadagnare maggiore elevazione o distanza in volteggio. Al completamente di ogni livello riceveremo una valutazione che ci aiuterà a sbloccare nuovi oggetti da comprare presso il negozio di Muramasa, spendendo alcuni dei collezionabili sparsi per i livelli che abbiamo raccolto durante le nostre battaglie.

I tipici classicismi del genere non vengono però solo mantenuti e rispettati, ma sono solo alcune delle fondamenta per sostenere delle nuove meccaniche di gioco tanto innovative, quanto elettrizzanti. Tecniche tanto letali per i nostri nemici quanto che per noi, dove ogni abuso o errore di calcolo potrebbe costarci non solo una decurtazione della classificazione a fine livello, ma anche una precoce dipartita nella modalità di sfida più ardua.

Come il passato, ma meglio

Nell’intricato, e apparentemente caotico, loop di gioco di Ninja Gaiden: Ragebound, non tutti i nemici cadranno con un fendente. Per avere la meglio sui nemici più ostici e corazzati avremo bisogno di sfruttare l’Ipercarica, un colpo potenziato che viene acquisito eliminando i nemici con un aura colorata, oppure attingendo direttamente a una parte della nostra vita per richiamare l’attacco.

Diviene così necessario valutare con attenzione le minacce presenti nell’area e quelle in arrivo, decidendo con intelligenza quale nemico abbattere per primo così da mantenere attiva una combo di colpi in ipercarica, e di conseguenza del contatore combo delle uccisioni.

Le cose però si complicano ulteriormente con la presenza di due diversi tipi di nemici con aura. Se Kenji può affettare quelli attorniati da un bagliore azzurro, toccherà a Kumori far fuori i nemici con un aura viola.

Grazie – o per sfortuna – della Fusione Ninja, l’anima dei due giovani guerrieri è stata fusa in un solo corpo. Possiamo richiamare gli attacchi a distanza di Kumori con un semplice tasto, ma consumando parte della sua energia kunoichi, che potrà essere ripristinata solo trovando le corrette sfere sparse per i livelli.

La guerriera del Clan del Ragno Nero può anche muoversi tra il regno dei vivi e quello dei demoni, aiutandoci a sbloccare porte e scoprire segreti, e consentendoci di controllare Kumori in maniera diretta. In più, una volta ottenute abbastanza eliminazioni del colore corrispondente, potremo usare i suoi devastanti attacchi magici, capaci anche di liberarci di tutti i demoni presenti a schermo con un colpo solo.

Ed è così che Ninja Gaiden: Ragebound si trasforma, ibridando ed elevando vecchi e nuovi sistemi, costruendo un titolo che potrebbe essere capace d’accontentare tanto i fanatici del perfezionismo, quanto gli amanti degli action platformers. Ma tra quintali d’effetti visivi, musiche coinvolgenti, e tonnellate di sangue demoniaco, i veri giocatori che non rimarranno delusi saranno certamente gli amanti della serie di Ninja Gaiden.

Commento finale

Ninja Gaiden: Ragebound sembra essere il connubio perfetto tra i classici Ninja Gaiden approdati su NES, lo stile e la brutalità dell’azione introdotta con la visione 3D del suo universo, e la ricerca di un esperienza pick and play che possa avvicinare quanti più nuovi giocatori possibili. Con anche il supporto dei Team NINJA, l’eccellente feeling di gioco ottenuto dai The Game Kitchen trasuda in ogni sezione di platforming e di combattimento che s’incontra, e l’assuefacente struttura – che a tratti sembra più ricordare un action puzzle game – riesce a essere tanto frustante quando si fallisce nel tentativo di una run perfetta, quanto galvanizzante nel suo conseguimento. Con una data d’uscita prevista per il 31 luglio di quest’anno su PC (tramite Steam), Nintendo Switch, Playstation 5, Xbox Series S|X, e persino Playstation 4 e Xbox One, non dovremo attendere troppo prima di scoprire l’intera sfida proposta da Ninja Gaiden: Ragebound. Ma avremo ciò che serve per completarla?

Bernardo Andres Carvallo Herrera
Bernardo Andres Carvallo Herrera
La "cultura" videoludica non è solo una passione, è un costrutto radicato che nasce e si dipana nella vita di ogni persona che viene a contatto con uno schermo. Amo i fatti, cerco sempre una corretta soluzione, e penso che solo il tempo possa giudicare i nostri sforzi. Il miglior videogioco è quello che vorremmo consigliare.

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