Con un annuncio totalmente inaspettato e sorpredente, Creative Assembly ha confermato ufficialmente che Alien Isolation 2 è ufficialmente in sviluppo.
La notizia arriva direttamente dalle pagine ufficiali X del team europeo, nonché dall’account ufficiale del primo capitolo.
Nel messaggio, Al Hope, creative director del titolo, ringrazia i fan per il successo duraturo negli anni di Alien Isolation, riconosciuto come non solo un perfetto adattamento del franchise cinematografico ma anche uno dei più terrorizzanti survival horror di sempre.
In occasione del decimo anniversario della release, viene dunque confermato che un sequel si trova nelle prime fasi dello sviluppo. Ulteriori dettagli verranno condivisi non appena possibile.
Si tratta di una notizia incredibile per tutti i fan, che per anni hanno sperato nel miracolo… che adesso è divenuto realtà forse per merito anche del successo di Alien Romulus, chissà. Vi ricordiamo che il primo capitolo è disponibile per PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One e PC (via Steam).
Quando oramai mancano solo poche ore all’atteso ritorno del successore di Budokai Tenkaichi 3, arrivano le prime recensioni della stampa internazionale per DRAGON BALL: Sparking! ZERO.
L’atteso ritorno del picchiaduro dedicato all’opera del compianto maestro Akira Toriyama raccoglie consensi positivi in giro per il mondo. Ad essere celebrato è sopratuttto l’aspetto contenutistico della produzione, con un numero impressionante di personaggi che copre la maggior parte dell’intero percorso di Dragon Ball. Particolarmente apprezzata anche la cura complessiva, che lo rende di fatto un must have per tutti i fan.
Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:
Game Rant 8/10
TheGamer 4,5/5
GamePro 67/100
Gameblog 9/10
TechRaptor 8,5/10
Checkpoint Gaming 8/10
Press Start 8,5/10
WellPlayed 8/10
LevelUp 9/10
SaudiGamer 9/10
PSX Brazil 75/100
XboxEra 8/10
Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 84 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
Vi ricordiamo che il titolo è in uscita per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam il prossimo 11 Ottobre.
Quando oramai è questione di pochi giorni prima che il pubblico possa metterci le mani, arrivano le prime recensioni della stampa internazionale su Metaphor: ReFantazio.
La nuova IP dalle menti creative dietro gli ultimi tre capitoli principali della serie Persona conquista il parere dei nostri colleghi in giro per il mondo. ReFantazio viene celebrato come uno dei migliori JRPG dell’anno (forse, anche qualcosa in più), grazie ad uno stile esplosivo, un gameplay roccioso ed una qualità contenutistica incredibile. Le poche critiche nei confronti della produzione citano un carattere derivativo nei confronti delle serie targate Shin Megami Tensei per quello che è un nuovo candidato al gioco dell’anno del 2024.
Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:
PC Gamer 95/100
God is a Geek 9,5/10
IGN Spagna 9/10
TheSixthAxis 9/10
TheGamer 5/5
VGC 5/5
Digital Spy 3,5/5
Daily Mirror 4/5
Push Square 9/10
Dexerto 5/5
GamingTrend 100/100
TechRaptor 9,5/10
Press Start 9/10
Checkpoint Gaming 10/10
Stevivor 10/10
WellPlayed 9/10
Siliconera 8/10
XboxEra 9,5/10
Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 91 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
Vi ricordiamo che Metaphor: ReFantazio arriverà su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e PC (via Steam) il prossimo 11 Ottobre.
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil) e Federconsumatori hanno condiviso un nuovo studio dedicato al fenomeno del gioco d’azzardo online, tracciando un quadro della situazione nei comuni italiani.
Il report, denominato “Non così piccoli. La diffusione dell’azzardo online nei piccoli comuni italiani” (scaricabile qui), si propone di fare un passo avanti nel tentare di “mappare l’evoluzione del gioco d’azzardo nel nostro paese”. Nella fattispecie, l’obiettivo è stato quello di censire i dati dei 3.232 comuni italiani tra 2000 e 9.999 abitanti, corrispondenti ad un quarto della popolazione italiana ed al 41% dei comuni.
La segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi ha sottolineato che la conoscenza dei dati è un passaggio fondamentale per comprendere la reale entità del fenomeno, al fine di evitarne gli eccessi e gli annessi pericoli anche per la salute dei cittadini. Il dito viene puntato anche nei confronti del Governo, accusato di andare in una direzione che rischia di incentivare (direttamente o meno) il gioco d’azzardo, citando la proposta di destinare il 5% dei proventi ai Comuni, o l’ipotesi di riportare la pubblicità nel calcio, aggirando i divieti esistenti.
Dello stesso avviso anche Michele Carrus, presidente Federconsumatori, che evidenzia come “nessuno chiede di vietare l’azzardo: oltre che impossibile sarebbe anche controproducente, e alimenterebbe il canale illegale. Chiediamo, invece, di contenerlo, esaminando la materia attraverso un bilancio sociale, che metta a fianco delle entrate per la collettività, sotto forma di tasse, anche le uscite, in termini di costi sanitari e sociali, gli effetti sui bilanci personali, sulla disgregazione delle famiglie”.
Il paradosso del Veneto
Dal report, emerge che la regione che spende meno nel gioco online è il Veneto.
Un dato che viene ancor più esplicitato se si pensa che Treviso, Padova, Vicenza, Belluno e Rovigo occupano gli ultimi cinque posti nella classifica delle province italiane per dimensioni dell’azzardo online, tutte al di sotto dei 1.000 euro pro capite (fascia 18-74 anni). Proprio Padova, con 960 euro giocati nel 2023, si distanzia molto dagli oltre 3.200 euro di Messina, Palermo e Siracusa (tra le province del Sud in cui si spende di più in assoluto).
Tuttavia, il paradosso è che proprio in provincia di Padova si è giocato di più online nel 2023.
Un caso emblematico, in questo senso, è quello di Anguillara Veneta, comune lievemente al di sopra dei quattromila abitanti. Nel 2022 si registrava un dato di poco superiore a quello provinciale, 1.231 euro. Nel 2023 è inaspettatamente spuntata la somma enorme di 40 milioni di euro, che ha portato il piccolo comune all’incredibile media pro capite di 13.073 euro per ogni abitante tra 18 e 74 anni, quasi 14 volte la media provinciale. Ogni abitante di Anguillara ha così investito nell’azzardo online quasi 1.100 euro mensili.
Pressoché identica la condizione di Calliano, provincia di Trento con 2.038 abitanti, che passa dai 1.196 euro del 2022 ai 12.749 euro del 2023, 12 volte la media provinciale.
Il podio della classifica viene dunque dominato dal Nord, con il terzetto completato dalla lombarda Moniga del Garda (terzo posto con 11.402 euro), in provincia di Brescia.
Nei primi dieci comuni della classifica, ben sei sono del Nord. Un dato in escalation, se si pensa che il dato sui comuni sopra i 10.000 abitanti parla di cinque presenze ma nei primi cento posti.
Un nesso tra turismo e gioco d’azzardo?
Un dato interessante è poi quello emerso dai riscontri su Capri, al punto da aver fatto ipotizzare un possibile nesso tra turismo e gioco d’azzardo.
Lo stesso report ricorda che non ci sono nessi sulla “tipologia” di persona che gioca e la localizzazione geografica, ma non ha potuto non segnalare una anomala presenza di piccole città ad economia turistica.
L’isola situata nel golfo di Napoli, che nel 2022 era già nella parte alta della classifica con 7.913 euro pro capite, vede un incremento a 9.503 nel 2023. Anche il limitrofo comune di Anacapri è nella classifica, con quasi 5.000 euro. Ma sono tante le città di mare presenti, come Portovenere (Sp), Lacco Ameno (Ischia, Na), Amalfi (Na), Peschici (Fg) ed Otranto (Le), come anche i paesi che si affacciano sul Lago di Garda (Moniga, Brenzone, Malcesine) e sul Lago di Como (Gravedona e Uniti, Dubino).
L’ipotesi che viene avanzata nel documento è che una parte del ricavato dell’economia turistica, in particolare la vasta area di irregolarità connaturata al settore, venga riciclata nell’azzardo online. In alternativa, questi numeri potrebbero corrispondere a giocatori di alto potenziale, ma di bassa densità numerica. Non ci sono particolari indizi sul tipo di gioco preferito, sebbene ad esempio non manchino siti sicuri e responsabilizzati dove giocare a slot online con soldi veri in Italia.
Sud Italia: lo spettro della malavita
Al di là degli esempi significativi riscontrati nelle zone citate, sono tuttavia le Regioni del Sud a registrare il colore nero nella mappa della diffusione dell’azzardo.
Nell’elenco sono presenti molti comuni che registrano oltre il doppio della media nazionale, tra cui dieci palermitani, nove di Messina e Lecce, otto di Cosenza, sette di Napoli, sei di Salerno e cinque di Vibo Valentia.
Intrecciando i dati emersi da questa indagine con le risultanze del Libro nero, arriva la conferma che l’azzardo online registra i numeri più elevati nelle aree a maggiore concentrazione della malavita organizzata. Sembra pienamente ipotizzabile che proprio il gioco online possa aver assorbito una parte del riciclaggio esercitato nel passato attraverso AWP e VLT.
Qualcuno lo aveva ipotizzato e adesso Bloomberg sembra dare concretezza a questo scenario: pare che Ubisoft possa essere ceduta in blocco ad un nuovo acquirente.
Stando a quello che riportano Vinicy Chan, Dong Cao e Benoit Berthelot, Tencent starebbe spingendo per l’acquisizione del publisher francese assieme alla famiglia Guillemot.
La famiglia fondatrice di Ubisoft, Guillemot, che detiene una quota del 14% nella società, e Tencent, che detiene una quota del 9,99%, hanno parlato con i consulenti per esplorare modi per stabilizzare Ubisoft e rafforzarne il valore dopo aver perso più della metà del proprio valore di mercato nel 2024.
L’ipotesi del buyout collaborativo per privatizzare la società sarebbe una strada ipotizzata per far fronte al cattivo momento del gigante francese, anche a causa dei recenti flop di vendite di prodotti come Star Wars Outlaws ed Avatar: Frontiers of Pandora nonché del rinvio problematico di Assassin’s Creed Shadows (le cui prospettive di vendita appaiono plumbee).
Square Enix ha confermato oggi che FOAMSTARS, lo sparatutto online 4v4 a base di schiuma, è diventato ufficialmente free-to-play.
Il titolo, disponibile su PlayStation 5 e PlayStation 4, diventa dunque dalla data odierna giocabile gratuitamente senza la necessità di avere un’iscrizione a PlayStation Plus. Con l’occasione, l’azienda giapponese ha altresì condiviso il trailer per DIAMOND JAM, l’ottava stagione dello sparatutto.
Ve lo proponiamo di seguito, seguito dal comunicato ufficiale.
FOAMSTARS, lo sparatutto online 4v4 a base di schiuma di SQUARE ENIX adesso è free-to-play su PlayStation 5 (PS5) e PlayStation 4 (PS4). Adesso non è necessario avere un’iscrizione a PlayStation Plus per poterlo giocare gratuitamente. Chi ha scaricato FOAMSTARS prima del passaggio a free-to-play può continuare a giocare senza disturbi al suo tempo di gioco.
Insieme all’aggiornamento, SQUARE ENIX ha anche pubblicato DIAMOND JAM, l’ottava stagione di FOAMSTARS, che andrà avanti fino all’8 novembre.
DIAMOND JAM aggiunge nuovi elementi che migliorano ancora di più il gameplay, incluse le Fiches diamante, ovvero dei gettoni che si guadagnano giocando, e il Mercato dei diamanti, che ti permette di scambiarle con vari articoli, come aspetti, slide board, emote e altro ancora. Per festeggiare l’inizio della nuova stagione, ci sarà un bonus d’accesso speciale che permetterà ai giocatori di ottenere delle Fiches diamante.
Verranno anche aggiunte cinque mappe a Distruggi la stella: Costa Shopping Sfrenato, Oasi spa-ssosa della paperella, Il regno delle giostre, Circo altalenante di Paperella di gomma e Discoteca da sogno della Festa fuoricampo da bordocampo della Festa estrema. Inoltre, nella modalità Festa privata potremo anche divertirci con quattro mappe aggiuntive da Buona sopravvivenza al bagno di schiuma.
Sarà anche possibile partecipare a nuove battaglie boss Ondata durante le Missioni di squadra e divertirsi con degli eventi stagionali a tempo limitato, tra cui la Festa da classifica, dove si gareggia per salire di sette ranghi in squadra o in solitaria, e la Festa estrema, dove ci sono vari eventi, tutti con delle regole speciali!
I giocatori con il pass per la stagione di DIAMOND JAM riceveranno gratuitamente un aspetto pistola di schiuma per El Baristador, vari aspetti per le slide board e un aspetto per il personaggio Ramzzz. È possibile ottenere esperienza completando le battaglie, le missioni e le sfide settimanali per avanzare nei ranghi stagionali e guadagnare varie ricompense, come aspetti e oggetti aggiuntivi. Chi acquista un pass stagionale premium, disponibile al prezzo di 5,99 €, sbloccherà ancora più ricompense, dato che verranno sbloccate immediatamente tutte le ricompense disponibili fino al rango attuale del giocatore.
Per ulteriori informazioni, inclusi gli eventi, aggiornamenti e altro ancora, visita il blog e i social di FOAMSTARS.
Con un annuncio affidato alla pagina X della piattaforma streaming, Netflix ha annunciato che si occuperà della distribuzione globale della nuova serie animata Dragon Ball DAIMA.
Preparetevi per una nuova avventura nel mondo di Drabon Ball con il viaggio di Goku, Supreme Kai, Glorio e Panzy in un mondo misterioso! Con una storia for a new Dragon Ball adventure as Goku, Supreme Kai, Glorio, and Panzy journey into a mysterious world! Con opere originali, storia e design dei personaggi di Akira Toriyama.
Questo il messaggio che arriva direttamente da Netflix, che da appuntamento dal 14 Ottobre per l’Asia e dal 18 Ottobre per tutto il resto del mondo (nonostante la precisazione che qualche paese potrebbe dover aspettare qualche giorno in più).
Dragon Ball DAIMA debutterà in Giappone l’11 Ottobre, in occasione del 40° anniversario del manga e della sua prima pubblicazione su Shonen Jump. Si tratta di un appuntamento imperdibile per tutti i fan, soprattutto considerando che si tratta dell’ultimo lavoro curato dal compianto maestro Toriyama.
Sarà possibile vedere la serie anche su Crunchyroll in simul-cast e su Prime Video dal canale Anime Generation in collaborazione con Yamato Video.
Outright Games festeggia la release di SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game condividendo un festoso trailer di lancio.
Il titolo promette di essere un piccolo sogno che si avvera per i fan di Patrick, potendone vestire gli stellari panni per creare una comica baraonda fisica nel parco giochi open world di Bikini Bottom!
Di seguito vi proponiamo il filmato in oggetto, seguito dal comunicato ufficiale.
Oggi, Outright Games, il celebre editore di prodotti d’intrattenimento interattivi per famiglie, su licenza di Paramount Consumer Products, è lieto di lanciare ufficialmente SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game, ambientato nel mondo dell’iconica e popolare serie di Nickelodeon, SpongeBob SquarePants. I fan potranno celebrare il 25° anniversario dello show vestendo i panni del cittadino più roseo e strambo di Bikini Bottom in questo nuovissimo gioco d’avventura sandbox per giocatore singolo. SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game è ora disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S e Steam.
È il momento di Patrick: osserva il mondo dai suoi occhi stellari per creare nuove e folli avventure che sfidano la fisica, incontrare i suoi amici e affrontare missioni individuali dove non mancherà certo il divertimento. Libera il terzo posto preferito di Squiddi Tentacolo per prendere il sole sbarazzandoti delle sedie a sdraio, usando un cannone ad acqua e facendo scappare i visitatori a colpi di rutti; oppure affronta una sfida di paracadutismo con Sandy e usa una tuta alare, un paracadute o un ombrellone per lanciarti sui bersagli e atterrare in una zona di atterraggio in movimento. Nel corso del gioco, i fan potranno anche sbloccare nuovi costumi e trovare esilaranti Easter egg della serie man mano che progrediranno, tra cui la tomba di Smitty Werbenjägermanjensen, gli occhiali da sole infiniti di Squiddi Tentacolo, torte di bolle e molto altro.
Esplora le strade di Bikini Bottom in un vivace e colorato mondo 3D sottomarino e visita tutti i luoghi più celebri della serie e molti altri. Dal Centro e Conch Street, al Campo delle meduse, il Colosseo del Fast Food, l’Università di Bikini Bottom e la Discarica. Il gioco offre anche alcune aggiunte ai luoghi più iconici della serie, tra cui il Krabby Patio, una nuova estensione del Krabby Patty, e la versione della signora Puff della Destruction Derby Arena.
SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game include il doppiaggio del cast originale di SpongeBob SquarePants, tra cui Bill Fagerbakke nei panni di Patrick, Tom Kenny come SpongeBob, Rodger Bumpass come Squiddi Tentacolo, Clancy Brown come Mr. Krabs e molti altri!
Stephanie Malham, Managing Director di Outright Games, ha dichiarato: “Siamo davvero felici di celebrare il lancio di SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game. È un onore aver avuto l’opportunità di portare in vita un marchio così iconico e storico. Riuscire ad adattare un personaggio tanto amato come Patrick Star è stata anche una grande responsabilità, perché volevamo creare un’esperienza che potesse riflettere il modo in cui Patrick vede il mondo, una sorta di parco giochi personale per la propria immaginazione.”
Fin dal suo lancio, avvenuto il 17 luglio 1999, SpongeBob SquarePants ha generato un universo di personaggi popolari, tormentoni e meme della cultura pop, lungometraggi cinematografici, prodotti di consumo, un musical di Broadway premiato con il Tony Award e una base di fan globale. SpongeBob SquarePants è stato creato da Stephen Hillenburg e prodotto da Nickelodeon a Burbank, in California. Il cartone animato, incentrato sui personaggi, racconta le avventure nautiche e a volte senza senso di SpongeBob, una spugna di mare gentile e ottimista, insieme ai suoi amici sottomarini.
SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game è stato annunciato ufficialmente ad agosto di quest’anno, con un trailer incluso nel Nintendo Direct: Partner Showcase. Il trailer ha riscosso un notevole successo con ben 2 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.
SpongeBob SquarePants: The Patrick Star Game è ora disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S e Steam.
Una data importante per TEKKEN 8, che oggi accoglie non solo il ritorno di Heihachi Mishima nel roster giocabile, ma altresì anche contenuti gratuiti disponibili per tutti gli utenti.
Oltre al terzo personaggio del Character Year 1 Pass, è infatti disponibile gratuitamente un nuovo capitolo della Storia che segue proprio le vicende dei combattenti DLC.
Vi proponiamo di seguito il trailer ufficiale, seguito dal comunicato stampa. Vi ricordiamo che TEKKEN 8 è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series e PC (via Steam).
Heihachi Mishima fa il suo ritorno in TEKKEN 8 portando il roster del gioco a 35 giocatori. È il terzo DLC del Character Year 1 Pass, dopo Eddy e Lidia. Il King of Iron Fist, apparentemente morto alla fine di TEKKEN 7, in realtà è riuscito a ingannare la morte tornando con uno stile evoluto, appreso grazie al tempo trascorso con i monaci Tekken.
Oltre a Heihachi, è anche disponibile all’acquisto indipendente un nuovo scenario, il TEMPIO GENMAJI. Ma non è tutto, dato che la versione 1.08 del gioco include anche nuovi contenuti gratuiti. È stata aggiunta una nuova modalità Storia, Echi dimenticati. Svolgendosi in parallelo alla storia principale di TEKKEN 8, segue Eddy, Lidia e Heihachi, fornendo maggiori dettagli su come Heihachi sia riuscito a sopravvivere al proprio destino in TEKKEN 7. In questa modalità, Eddy, Lidia e Heihachi sono giocabili persino per i giocatori che non possiedono i personaggi.
Sono state aggiunte anche nuove funzionalità, come la tanto richiesta possibilità di inserire qualsiasi personaggio nel menu principale di TEKKEN 8, o quella di allenarsi online con gli amici nella Lounge di combattimento di TEKKEN. È anche disponibile un nuovo TEKKEN Fight Pass, che include una collaborazione con il celebre marchio di scarpe NIKE. Inoltre, nel gioco sarà anche possibile riscuotere gli occhiali da sole Gentle Monster di Kazuya per un periodo limitato.
L’atteso remake di Silent Hill 2 sarà disponibile dal prossimo 8 Ottobre, tuttavia sono iniziate ad arrivare le prime recensioni della stampa internazionale.
Il momento della verità per il lavoro svolto da Bloober Team, nel corso degli anni funestato da un pessimismo dilagante (anche a causa di trailer piuttosto timidi). I nostri colleghi in giro per il mondo sciolgono tuttavia ogni riserva, confermando l’ottimo remake confezionato dal team di Cracovia. Nello specifico, Silent Hill 2 ripropone tutte le migliori caratteristiche del capostipite, godendo di una realizzazione al passo coi tempi, una espansione delle ambientazioni e della longevità.
Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:
Game Rant 9/10
Eurogamer 5/5
IGN 8/10
TheGamer 3,5/5
GamesRadar+ 3,5/5
GameSpot 9/10
Hardcore Gamer 4/5
VGC 4/5
Wccftech 9/10
PushSquare 9/10
GamingTrend 90/100
Press Start 9/10
Checkpoint Gaming 9/10
PSX Brazil 100/100
Arabhardware 9/10
Gamepressure 6,5/10
Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 86 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
Vi ricordiamo che Silent Hill 2 arriverà su PlayStation 5 e PC (via Steam) il prossimo 8 Ottobre.
A poche settimane dalla release di Call of Duty Black Ops 6, moltissimi fan si interrogano sul sistema anti-cheat del titolo dopo l’esperienza della Open Beta.
Tenutosi nel weekend tra il 6 ed il 9 Settembre, il test ha permesso al pubblico di provare con mano le novità del nuovo capitolo dello sparatutto Activision, non senza destare tuttavia qualche preoccupazione. Al centro del dibattito si è posta infatti la massiccia presenza di cheater, che hanno affollato i server di Black Ops 6 gettando nello sconforto i giocatori.
Nei giorni stessi ed in quelli immediatamente successivi, gli sviluppatori hanno tentato di rassicurare gli animi. Pur riconoscendo i problemi, hanno sottolineato i vantaggi del testing e del check delle telemetrie per permettere a RICOCHET di continuare il suo cammino di ottimizzazione. Il sistema anti-cheat tuttavia si è rivelato, in questa fase, quantomeno contraddittorio arrivando addirittura a bannare alcuni pro player perché… troppo bravi.
Pur sapendo quanto Call of Duty sia stato, negli anni, vessato dalla piaga dei furbacchioni, il dubbio che parte dei fan si pone è se Black Ops 6 cambierà le cose.
Vi ricordiamo che il nuovo capitolo della serie arriverà il 25 Ottobre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e PC. Sarà inoltre disponibile per gli abbonati al Game Pass Ultimate.
RICOCHET, il software anti-cheat
Sviluppato da Activision e lanciato nel 2021 in occasione di Call of Duty: Vanguard (qui la nostra recensione) e della prima versione di Warzone, RICOCHET è un sistema anti-cheat di livello kernel.
Si tratta di un modulo software posto a metà strada tra hardware ed esecutivo capace di identificare i tratti salienti dei comportamenti classificabili come cheat per poi segnalarli ad un apposito team. In questo modo, RICOCHET si attiva ogni qualvolta un titolo recente di Call of Duty viene avviato per supervisionare le interazioni presenti. Una volta identificato un profilo sospetto, viene successivamente bannato ed impossibilitato ad accedere ai server del gioco. La privacy dell’utenza viene garantita dall’uso circostanziale di RICOCHET esclusivamente in simbiosi con l’infrastruttura di Call of Duty: quando si spegne il gioco, anche il modulo kernel si spegne.
Dalla sua release, il sistema è stato integrato in ogni capitolo del franchise e costantemente aggiornato, pur non raggiungendo mai la totale autonomia. Il relativo team infatti non solo ha il compito di supervisionare l’algoritmo dell’anti-cheat, ma anche di intervenire manualmente per bannare (ed eventualmente riabilitare) gli utenti.
Sebbene concettualmente affascinante, RICOCHET non si è rivelato, ad oggi, impeccabile. Non solo per “colpa” degli imbroglioni, che trovano sempre nuovi escamotage per approfittare di exploit o realizzare i cheat più diffusi (ne parleremo dopo: aimbot e wallhack), ma anche per limiti del software stesso. In questo senso, è stato piuttosto preoccupante osservare come il sistema possa cadere in errore soprattutto se non adeguatamente supervisionato, portando al ban anche di ignari player che hanno l’unica colpa di essere stati segnalati perché eccessivamente bravi. Limiti che la stessa Treyarch ha dovuto riconoscere l’anno scorso, sebbene se ne riconosca il valore di “passo nella giusta direzione”.
Black Ops 6 sarà un nuovo banco di prova per RICOCHET ed il suo team, che ci auguriamo possa portare ad una migliore user experience per tutti.
Cosa sono gli aimbot
Tra i cheat più diffusi e famosi, una menzione speciale è proprio quella riservata agli aimbot.
Si tratta di un software informatico automatizzato (un vero e proprio robot virtuale) che permette, a chi lo utilizza, di godere di una mira migliorata o addirittura automatizzata negli sparatutto.
Gli aimbot poggiano il loro concept sulla circostanza che ciascun client riceve informazioni su tutti gli altri giocatori, indipendentemente dal fatto che siano visibili o meno dalla posizione del player. In questo modo, software di terze parti permettono non solo di migliorare il targeting degli avversari ma anche di prenderli di mira prima ancora che entrino nell’effettiva visuale del giocatore. A volte vengono utilizzati insieme ad un triggerbot, che si occupa di sparare automaticamente quando un avversario appare nel campo visivo dell’utente.
Ovviamente, tutto questo si traduce in un beneficio enorme per il cheater, che non dovrà più preoccuparsi di individuare gli avversari e stare attento agli spostamenti. Traducendosi in potenziali ed agevoli vittorie, benché evidentemente antisportive e vietata dagli sviluppatori stessi. Negli ultimi anni, paesi tra cui la Cina hanno addirittura criminalizzato la vendita o l’uso di cheat nei videogiochi. In Corea del Sud si rischia addirittura fino a 5 anni di carcere o multe superiori a circa 30.000 euro. La stessa Activision ha deciso di affrontare legalmente il problema, arrivando a vincere una importante controversia quest’anno nei confronti del produttore di cheat EngineOwning, ottenendo un risarcimento danni di circa 15 milioni di dollari.
Nonostante tutto, diverse aziende del settore offrono i loro servizi in questo campo e non è difficile trovare proposte, per aimbot e trucchi per Warzone, come quelli offerti da Battlelog.
Cosa sono i wallhack
Meno diffusi degli aimbot ma non per questo meno invasivi, i wallhack sono cheat particolarmente diffusi negli sparatutto multigiocatore.
Con questi software è possibile rendere letteralmente trasparenti i muri delle ambientazioni. In questo modo, pur non potendo contare sugli automatismi degli aimbot, il cheater si trova a poter sfruttare un chiaro vantaggio identificando la posizione degli avversari molto più facilmente.
Il vantaggio illecito si traduce dunque nella possibilità di poter sfruttare secondi preziosi per prepararsi ad un attacco a sorpresa o per sfuggire ad una imboscata. Questo genere di cheat è piuttosto semplice da immaginare, visto che in contesti estremamente limitati viene addirittura concesso come perk in diversi capitoli di Call of Duty. Ad esempio, in Vanguard si otteneva lo stesso effetto di un wallhack con il perk Visione Penetrante. Con una piccola differenza. Un conto è una feature di gameplay, accuratamente soppesata per garantire un equilibrio sistemico. Tutt’altro conto è sfruttare un software di terze parti per ottenere un beneficio arbitrario ed illecito.
Il servizio Prime Gaming -in Italia incluso nell’abbonamento Prime di Amazon– per tutto il mese di ottobre, offrirà nuovi titoli per il vostro PC, e sembra che il gigante dell’e-commerce abbia deciso di tenere segreti i titoli, che ora verranno svelati ogni nuovo giovedì del mese corrente.
3 ottobre:
Tomb Raider: Legend
No Straight Roads
The Eternal Cylinder
Hive Jump 2: Survivors
Spirit of the North
10 ottobre:
Doom Eternal
Bioshock Remastered
Ghostbusters: Spirits Unleashed Ecto Edition
DreadOut 2
Priest Simulator: Vampire Show
The Gap
17 ottobre:
Mystery Box: Hidden Secrets
Vlad Circus: Descend Into Madness
Through the Darkest of Times
Killing Floor 2
Zombies Ate My Neighbors and Ghoul Patrol
24 ottobre:
Pumpkin Jack
The Gunk
STASIS: BONE TOTEM
Gargoyles Remastered
Monster Train
Morbid: The Seven Acolytes
31 ottobre:
A Plague Tale: Innocence
Death’s Door
Haunted Hotel: Personal Nightmare Collector’s Edition
Scorn
Coromon
Aggiorneremo questa lista ogni nuovo giovedì durante il mese di ottobre, o non appena verranno rilasciate nuove informazioni sul catalogo proposto!
Anche nel mese di ottobre Amazon Luna, il servizio di gioco in streaming di Amazon, offre agli abbonati Prime una selezione di titoli da giocare direttamente sui nostri browser.
Alien: Isolation
Mortal Shell
Dusk
Perish
Tormented Souls
Amid Evil
Valfaris
Doomblade
Monster Harvest
Dr. Fetus’ Mean Meat Machine
Se siete in possesso di un abbonamento Prime, potrete riscattare i vostri giochi e ricompense esclusive di Prime Gaming recandovi al seguente link e seguendo le indicazioni offerte dal team di Amazon. Per usufruire della maggior parte del catalogo gratuito di titoli Prime Gaming è necessario scaricare e installare il launcher Amazon Games.
Come ogni giovedìEpic Games Store regala uno o più giochi gratuiti per il nostro PC, questa settimana entriamo nella folta pelliccia di un orso pasticcione pronto a tutto pur di far arrivare i turisti nella sua montagna in Bear and Breakfast!
Bear and Breakfast è un titolo indie creato dal team RumenoGummy Cat, che mescola un tranquillo adventure game completamente in 2D con un profondo manageriale di alberghi e ristorazione, dove potremo personalizzare, espandere, e far fiorire una piccola realtà turistica, aiutando l’orso Hank e i suoi amici a gestire uno strambo Bed and Breakfast nel cuore delle fronde dei boschi montuosi.
Potete fare vostro Bear and Breakfast solo sull’ Epic Game Store, creando un account -in caso non l’aveste ancora fatto- e seguendo il corrispettivo linkal gioco. Non fatevi sfuggire quest’offerta, che scadrà alle ore 17:00 di giovedì 10 ottobre.
E non perdetevi le live sul nostro canale ufficiale Twitch di 4News.it, in onda ogni giovedì alle 18:30, per scoprire assieme a Edoardo “SamaelBecks” Bechis cosa ci propongono questi, e altri titoli gratuiti nella rubrica #GiochiXPovery.
Intorno al progetto The Plucky Squire si è creato, negli anni, un vivace interesse. L’esordio di All Possible Futures, team fondato nel 2019 dai veterani James Turner e Jonathan Biddle, sotto egida Devolver Digital aveva infatti incantato il pubblico fin dall’annuncio. Un action adventure ambientato all’interno di un racconto per giovanissimi che tuttavia proponeva una feature inequivocabilmente intrigante: la possibilità di saltare fuori dalla carta stampata ed esplorare il mondo reale. Tanto bastava per evocare suggestioni nei confronti di un progetto che era ed è rimasto fondamentalmente di natura indie, nonostante le aspettative del pubblico.
In questo senso, le nostre ore in compagnia di The Plucky Squire ci hanno confermato il talento del piccolo studio di sviluppo, che ha mantenuto con merito la loro promessa (e premessa). D’altro canto, sono forse le stesse attese nei confronti della produzione All Possible Futures ad aver tirato un tiro mancino, lasciandoci con un pizzico di amaro in bocca. Scopriamo insieme perché, nonostante tutto, l’avventura dello scudiero coraggioso merita di avere un posto di onore alla tavola dei migliori indie del 2024.
The Plucky Squire è disponibile dal 17 Settembre su PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC (via Steam). Il titolo è altresì disponibile per tutti gli abbonati a PlayStation Plus Extra e Premium. L’appuntamento invece per l’edizione fisica è prevista per il 21 Febbraio 2025, quando il titolo arriverà per i collezionisti PlayStation 5 e Switch (anche in edizione Deluxe per entrambe le piattaforme Sony e Nintendo).
Versione testata: PlayStation 5
C’era una volta… e forse mai più?
Jot è l’eroico e temerario protagonista della favola per bambini The Plucky Squire. Le sue incredibili gesta accompagnano la crescita di giovani ragazzini, che possono perdersi nei racconti fiabeschi in cui l’intrepido scudiero si oppone allo stregone Humgrump. Tuttavia, un giorno il malefico cattivo apprende una verità sconvolgente. Lui, Jot e la loro intera realtà non è altro che un racconto su carta stampata, destinata a seguire uno schema prefissato in cui il male è vincolato a perdere sempre contro il bene. Humgrump architetta dunque un piano diabolico: usare una magia misteriosa per espellere Jot direttamente nel mondo reale. Con il protagonista della fiaba fuori dai giochi, lo stregone può infatti finalmente plasmare la propria realtà a suo totale piacimento. Toccherà a Jot trovare il modo di viaggiare tra le due dimensioni e sconfiggere Humgrump una volta per tutte.
Humgrump è il classivo cattivo delle fiabe… ma nasconde diverse sfaccettature interessanti.
A metà strada tra le suggestioni di Toy Story e le tematiche del cult Last Action Hero, The Plucky Squire dipinge una storia incantevole, muovendosi su due piani tematici. Da un lato le vicende di Jot e dei suoi amici, che vogliono trovare il modo di salvare il regno di Mojo. Dall’altro lato, la necessità di ripristinare al più presto il naturale corso della storia per far svolgere al libro stesso il proprio ruolo formativo nei confronti del suo proprietario. Proprio da questo punto di vista, All Possible Futures imbastisce a sorpresa una parabola sulla formazione di un giovane ragazzino, destinato ad un roseo futuro con un percorso educativo ricco di valori positivi. L’odissea di Jot diventa dunque una missione non solo per salvare la propria realtà, ma anche quella del loro innocente proprietario.
Da questo punto di vista, The Plucky Squire rappresenta una vera e propria esperienza da vivere con delicatezza, assaporando messaggi talvolta sottili, talvolta più incisivi. Peccato che, vista la trasverasalità del racconto capace di parlare ad un’ampia platea, il titolo non supporti l’italiano. Nonostante l’inglese in uso sia piuttosto scolastico, è altresì da rilevarne una corposa presenza anche per motivi “ludici”. Vi spieghiamo perché.
Moonbeard è un personaggio saggio ed esilarante.
Un viaggio imprevedibile
Dopo una fase iniziale piuttosto ordinaria del tutto simile ai classici action adventure bidimensionali con inquadratura semi isometrica, The Plucky Squire entra nel vivo buttandoci nel mondo reale.
Dopo che Humgrump riuscirà infatti ad espellere Jot al di fuori del libro, lo scudiero si ritroverà con l’abilità di poter passare da una dimensione all’altra in specifiche occasioni. L’escamotage narrativo ha permesso agli sviluppatori non solo di fondere segmenti puramenti bidimensionali a sezioni interamente tridimensionali, ma altresì di dosare grande originalità ed imprevedibilità.
Il mondo reale ha evidenti vibes dallo stile Pixar.
The Plucky Squire è capace di passare, senza soluzione di continuità, dal platforming 3D allo sparatutto a scorrimento, dagli enigmi ambientali a sezioni prettamente narrative. E lo fa con una padronanza quasi sempre impeccabile, riuscendo a sorprendere continuamente nell’arco delle circa otto ore richieste per raggiungere i titoli di coda.
Gran parte del merito deriva dal lavoro artistico di All Possible Futures. The Plucky Squire non è solo bello da vedere, ma vanta uno stile carismatico, un sapiente utilizzo dei colori ed uno sfruttamento a tratti miracoloso della narrazione. Essa infatti avviene per il tramite delle pagine illustrate, riservando spesso soluzioni gustose e raffinate che avvicinano la produzione al mondo dell’animazione.
Le sezioni più ispirate, un pò a sorpresa, sono proprio quelle riservate ai rompicapi che tirano in ballo contemporaneamente il libro delle fiabe ed il mondo reale. Grazie infatti a particolari artefatti sarà possibile interagire in modi multidimensionali. Ad esempio sfruttando un timbro capace di far materializzare bombe all’interno del mondo di Mojo, oppure facendo scivolare elementi dello scenario inclinando le pagine del libro. O ancora, spostando le parole delle didascalie per alterare elementi dello scenario. Si tratta di trovate geniali ed ispirate, che purtroppo però non vengono mai pienamente approfondite nelle loro reali potenzialità.
In The Plucky Squire c’è un pò di tutto.
Oltre lo stile
The Plucky Squire non è un titolo perfetto e non realizza quella doppietta di capolavori imperdibili sognata dai fan di platform dopo Astro Bot (qui la nostra recensione).
Anzitutto, perché non siamo di fronte ad un platform, nonostante aspettative e speranze di molti. Secondariamente, perché anche la classificazione di action adventure è limitante.
L’opera di All Possible Futures mescola tanti generi e soluzioni di gameplay, ma lo fa mettendo al primo posto la narrativa e l’esperienza che vuol veicolare. Così facendo, rinuncia consapevolmente ad approfondire meccaniche interessanti (come quella dei timbri), così come al proporre un tasso di sfida adeguato.
Ludicamente, infatti, il titolo si dimostra spesso semplicistico, a tratti quasi apatico. Certamente, non tutte le produzioni devono offrire complessità e profondità. Tuttavia, la delusione di molti potrebbe essere palpabile. Il problema viene inoltre accentuato dalle fasi iniziali, che tendono a ricorrere spesso a soluzioni ripetitive. Orfane delle idee introdotte da metà gioco in poi, le prime ore rischiano di rendere l’esperienza purtroppo a tratti noiosa.
Anche tecnicamente il titolo non è così impeccabile come si saremo aspettati. La nostra prova su PlayStation 5 non ha evidenziato problemi di stabilità, quanto semmai qualche bug di troppo ed incertezze tecniche. In alcuni casi, siamo stati costretti anche ad uscire dal gioco e rientrare, per far svanire un comportamento anomalo o l’assenza di un punto di interazione. Sono aspetti che vengono tutt’ora risolti grazie al lavoro del team di sviluppo, ma che comunque sono presenti al momento del lancio.
Commento finale
The Plucky Squire rappresenta un piccolo grande successo per All Possible Futures, che realizza esattamente quanto auspicato. Un’esperienza unica e fresca, alla portata di tutti, colma di gioia ed ispirazione. Forse proprio per questo, qualcuno potrebbe rimanere deluso dalla reale portata ludica del progetto, molto più dalle parti di un semplice action adventure con enigmi rispetto ad una odissea di ampio respiro e meccaniche complesse. Per tutti coloro che invece ne abbracceranno l’originalità accogliendone pregi e difetti, l’esperienza potrebbe rivelarsi tra le più speciali della generazione. Devolver Digital si conferma, ancora una volta, la regina tra i talent scout del mondo indie.
Saber Interactive ha annunciato di essere nelle prime fasi di sviluppo di un action RPG AAA dedicato ad Avatar: The Last Airbender, in arrivo per console e PC.
Descritto come “il più grande videogioco nella storia del franchise“, il gioco racconterà una nuova storia all’interno dell’universo narrativo ed è sviluppato in “stretta collaborazione” con Avatar Studios, la divisione di Paramount lanciata da Michael DiMartino e Bryan Konietzo creatori dello show.
Ambientato migliaia di anni nel passato, i giocatori controlleranno un “Avatar completamente nuovo e mai visto prima”. I giocatori “possono aspettarsi di essere immersi in un mondo vibrante, padroneggiare tutti e quattro gli elementi, impegnarsi in combattimenti dinamici insieme ai compagni e sperimentare le sfide e le decisioni che derivano dall’essere il custode dell’equilibrio nel mondo”.
“Sappiamo che i fan fedeli di Avatar: The Last Airbender erano ansiosi di avere nuove storie che li portassero nell’universo dello show e, attraverso i giochi, siamo in grado di espandere la costruzione del mondo e consentire ai fan di sperimentare i nuovi contenuti in in un modo completamente coinvolgente”, ha affermato il vicepresidente senior dei giochi e dei media emergenti della Paramount, Doug Rosen, in una nota. “Saber Interactive ha una comprovata esperienza nel dare vita a giochi basati sulla [proprietà intellettuale], e siamo entusiasti di cofinanziare questo titolo AAA insieme a loro e permettere ai fan di sperimentare questo mondo in prima persona”.
Il publisher Joystick Ventures ed il team di sviluppo The Wild Gentlemen hanno annunciato la data di uscita per Chicken Police: Into the HIVE!.
Il titolo, un’avventura poliziesca a tinte noir sequel di Paint it RED!, arriverà per PC via Steam il prossimo 7 Novembre. Successivamente, in un momento ancora imprecisato, arriverà altresì per PlayStation 5, Xbox Series, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
Chicken Police: Into the HIVE! è un’avventura poliziesca in stile film noir, ricca di storie e incentrata sui personaggi, in cui devi scoprire una complessa cospirazione su scala mondiale raccogliendo indizi, interrogando sospetti e risolvendo enigmi.
Sonny e Marty, i detective più duri della Wilderness, stanno per imbarcarsi nel caso più importante della loro vita, che li porterà attraverso il mondo sotterraneo degli insetti e li costringerà ad affrontare gli angoli più oscuri del loro passato.
L’anima del gioco sono i personaggi che lo danno vita. Ci sono oltre 30 personaggi profondamente concreti con cui parlare, tutti realizzati a mano, animati e doppiati al 100%. La natura selvaggia è un mondo con una storia che risale a migliaia di anni fa ed è pieno di fatti e misteri affascinanti. Esplora la città di Clawville e con essa le colorate culture, tradizioni, desideri e paure dei suoi abitanti antropomorfi.
Ti aspetta una storia che influenzerà il destino di un’intera città, addirittura del mondo intero, e tuttavia è anche molto intima e “umana”. Omicidio, tradimento, cospirazione, perdita, amicizia e amore ti aspettano in questa avventura drammatica e assurda.
Incontra più di 30 personaggi completamente doppiati
Esplora liberamente la città e i suoi oltre 35 luoghi
Raccogli indizi, analizza prove e interroga i sospetti
Risolvi i problemi in modi diversi, a volte con risultati diversi
Concentrati sulla missione principale o perditi in un mare di missioni secondarie
Gioca la storia più e più volte per scoprire tutti i suoi segreti nascosti
Raccogli più di 20 filmati e una colonna sonora completamente originale
Porta un po’ di colore nelle cattive strade di Clawville con la modalità Technicolor!
Intitolato War Game: The Making of S.T.A.L.K.E.R. 2, questo lungometraggio offre uno sguardo approfondito al viaggio emotivo di GSC Game World, lo sviluppatore di videogiochi ucraino con quasi 500 dipendenti, mentre affronta le sfide nello sviluppo dell’attesissimo sequel del loro sparatutto in prima persona del 2007, S.T.A.L.K.E.R., nel mezzo dello scoppio della guerra in Ucraina. Quello che è iniziato come un progetto ambizioso si è evoluto in un’impresa profondamente personale e storica, forgiata nelle circostanze più inimmaginabili.
Creato in collaborazione con Xbox e diretto da Andrew Stephan (Power On: The Story of Xbox), questo è uno dei film “making-of” più strazianti mai realizzati. Racconta le storie vere di persone reali che si sono trovate di fronte alla realtà della guerra.
Il documentario affronta molti temi, dalla cattura dell’essenza di Chornobyl e dell’Ucraina, all’indipendenza culturale e allo sviluppo del gioco in un mondo al collasso, alla resilienza personale e collettiva e al superamento della perdita.
Durante questo processo, S.T.A.L.K.E.R. 2 diventa più di un semplice gioco, piuttosto una lente attraverso cui viene osservata una nuova realtà. Gli sviluppatori si confrontano con i loro doppi ruoli di creatori e sopravvissuti, trasformando il gioco in un potente simbolo di resistenza. Quando le fondamenta dell’esistenza vengono scosse, l’arte diventa profondamente importante.
“Questo film non riguarda solo lo sviluppo di un gioco, riguarda la resilienza e l’inflessibile spirito umano di fronte a sfide inimmaginabili. Riguarda l’importanza della creazione in un periodo di distruzione… un atto di sfida nel creare qualcosa di significativo di fronte alle avversità”, afferma Andrew Stephan, regista.
“Parlando personalmente, S.T.A.L.K.E.R. 2 è il videogioco più grande e complesso della mia vita. Era ambizioso fin dall’inizio, ma si è rivelato una sfida estrema di per sé. È estremamente importante ed estremamente personale, ed è un gioco realizzato nelle circostanze più stressanti possibili. Ciò include la pandemia, la delocalizzazione, gli attacchi informatici e, soprattutto, la guerra che sta lacerando la nostra Patria. Vorrei che la guerra non accadesse mai. Vorrei che tutto questo non accadesse mai. Ma è successo. E siamo grati per l’opportunità di condividere tutto questo con il mondo, perché il mondo dovrebbe saperlo. Questi siamo noi. Questa è la nostra storia”, afferma Mariia Grygorovych, direttore creativo di S.T.A.L.K.E.R. 2.
Vi ricordiamo che S.T.A.L.K.E.R. 2 sarà disponibile dal 20 novembre 2024 per Xbox Series X/S e Microsoft Windows.
Creative Technology annuncia Sound Blaster GS5, la sua nuova soundbar elegante e compatta progettata per migliorare l’esperienza audio occupando il minimo spazio. Con connettività versatile e prestazioni audio eccezionali basate sulla tecnologia SuperWide, Sound Blaster GS5 crea un palcoscenico sonoro più ampio e immersivo, perfetto per sessioni di gioco intime o serate di cinema intime con la famiglia e gli amici.
Nonostante le dimensioni compatte, questa soundbar è potente con bassi profondi e un suono cristallino. È alimentata da driver racetrack full-range avanzati e da un port tube integrato con una potenza di picco fino a 60 W, che rende vivo ogni suono, dai sussurri sottili alle esplosioni drammatiche.
In abbinamento alla tecnologia SuperWide, il soundstage si espande per rendere l’esperienza audio ancora più immersiva. Sound Blaster GS5 è dotato di due modalità SuperWide: Near Field per l’uso su desktop e Far Field per spazi più ampi, garantendo un’esperienza audio ottimale indipendentemente dall’impostazione.
Anche la connettività è un gioco da ragazzi con una gamma di opzioni, tra cui USB-C, ingresso AUX, ingresso ottico e Bluetooth 5.3, che consentono una configurazione plug-and-play senza soluzione di continuità con TV, PC e console di gioco. Inoltre, l’illuminazione RGB personalizzabile aggiunge un tocco di stile e il telecomando incluso consente regolazioni rapide al volo. Con il suo profilo sottile e una serie di funzioni ingegnose, Sound Blaster GS5 brilla davvero come l’aggiornamento audio ideale per qualsiasi configurazione.
Prezzi e Disponibilità
Sound Blaster GS5 è disponibile al prezzo di € 69,99 su Creative.com.
Appena in tempo per il primo compleanno di Mortal Kombat 1, NetherRealm Studios festeggia la ricorrenza con l’espansione Khaos Reigns che si propone di portare una ventata di novità per il picchiaduro più violento sul mercato. L’operazione non è una novità per la serie, anche alla luce del corposo DLC per il precedente Mortal Kombat 11 intitolato Aftermath (qui la nostra recensione). Stavolta ci troviamo di fronte ad un nuovo capitolo della Nuova Era di Liu Kang, assieme ad un interessante pacchetto di kombattenti. Ma come arriva l’ultimo episodio della storica serie a questo appuntamento? E soprattutto, sarà riuscito Khaos Reigns a replicare il positivo exploit di Aftermath?
Non si tratta di una questione di facile analisi, lo confessiamo. Anzitutto perché Mortal Kombat 1, al netto di evidenti qualità che lo rendono “il migliore della serie per divertimento, profondità e stratificazione grazie al rinnovato flow delle lotte nonché all’importanza dei personaggi Kameo“, sta fondamentalmente replicando l’incerto cammino del suo predecessore nei confronti della scena multiplayer (ed in generale competitiva). Oltretutto, l’aggressiva politica fatta di microtransazioni e DLC (con costi sensibilmente maggiori rispetto al passato) non ha di certo conquistato il pubblico dei fan. Ci siamo dunque avvicinati a Khaos Reigns con aspettative importanti giungendo ad una conclusione: scopriamo insieme quale!
Mortal Kombat 1: Khaos Reigns (altresì Kaos sovrano in italiano) è disponibile dal 24 Settembre per PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam).
Versione testata: PlayStation 5
Wrecking Havik
Il nuovo capitolo di storia narrato in Khaos Reigns si svolge subito dopo gli eventi di Mortal Kombat 1. Pertanto, se non avete ancora portato a termine le vicende del titolo, saltate a piè pari questo paragrafo per non incappare negli inevitabili SPOILER.
Ultimo avvertimento. Siete ancora qui? Ok, iniziamo.
Potete selezionare Khaos Reigns direttamente dal menù iniziale.
Khaos Reigns inizia esattamente dopo la tremenda battaglia multiversale avvenuta in Mortal Kombat 1. Dopo il kombattimento che ha portato alla sconfitta dello Shang Tsung in possesso della Klessidra del tempo, la pace sembra essere tornata in gran parte delle realtà parallele, salvo occasionali ed isolate Invasioni. Tuttavia, una potente versione alternativa di Havik decide di portare il caos e l’anarchia in tutte le timeline… a partire da quella ricreata dal nostro Liu Kang.
La storia, sfortunatamente, oltre ad essere piuttosto breve (si può completare in circa tre ore) cade negli stessi peccati di sceneggiatura di Mortal Kombat 1. Ancora una volta, infatti, vengono tralasciati interessanti spunti di approfondimento. L’espansione si apre in maniera avvincente focalizzandosi sullo scontro tra il Lin-Kuei di Sub-Zero ed il nuovo Shirai Ryu di Scorpion, introducendo anche le nuove versioni di Cyrax e Sektor. Si tratta di aspetti molto intriganti da affrontare alla luce del reboot in essere, che tuttavia vengono accantonati dopo una mezz’ora a causa dell’ingresso del caotico Havik, capace di dirottare la storia verso l’ennesimo delirio multiversale. Persino la comparsa dell’attesissimo Noob Saibot acquista meno pathos di quanto avremo sperato, finendo per essere anche inferiore all’intera gestione narrativa di Ermac in Mortal Kombat 1.
Insomma, Khaos Reigns è un ulteriore cinecomics che, nel nome dello spettacolo, rinuncia ad una scrittura che poteva (e doveva) essere migliore. Sia chiaro, resta comunque diverse spanne sopra alla media della cinematografia delle modalità storia degli altri picchiaduro, però la sensazione è quella di un’occasione persa.
In fin dei conti, la scelta di Havik come big villain non ha ripagato granché.
Sektor, no limits
Il vero cuore dell’espasione di Mortal Kombat 1 risiede, inevitabilmente, nei nuovi kombattenti che si uniscono al roster.
Tra attesi ritorni ed ospiti d’onore, sono ben sei i personaggi proposti al pubblico. Con una doverosa e fondamentale precisazione. Solo tre di questi sono disponibili da subito. Gli altri tre arriveranno in futuro. Si tratta di una scelta che, in buona sostanza, avvicina chiaramente Khaos Reigns più ad un season pass rinforzato che non ad espansione cotta e mangiata in stile Aftermath.
Mentre le guest star Ghostface (l’assassino mascherato della serie cinematografica Scream), Conan il Barbaro (dell’omonima pellicola con Arnold Schwarzenegger) ed il T-100 (il villain di Terminator 2 – Il giorno del giudizio) arriveranno tra qualche mese, l’espansione rende disponibili da subito Cyrax, Sektor e Noob Saibot.
Sektor mena molto pesante.
Si tratta di personaggi che non hanno bisogno di presentazioni, essendo tra i più richiesti dai fan e, a nostro avviso, grandi assenze dal roster di partenza di Mortal Kombat 1.
In questa nuova linea temporale, Cyrax e Sektor non sono tuttavia umani convertiti in cyborg bensì kunoichi che indossano avanzatissime armature in stile Iron Man. Si tratta di una curiosa rilettura che si incastra bene con la Nuova Era plasmata da Liu Kang, benché sia dedicato a loro meno spazio narrativo di quanto avremo sperato.
Da un punto di vista ludico, entrambe accolgono diverse novità rispetto ai classici playstyle delle loro tradizionali controparti maschili. Pur mantenendo alcune feature iconiche (tipo la rete e la sega circolare per Cyrax, nonché i missili di Sektor), il lavoro di NetherRealm Studios è sicuramente apprezzabile. La ninja gialla gode dei benefici di una mobilità migliorata rispetto al passato, rappresentando una minaccia imprevedibile con molte carte da giocare. Dal canto suo, Sektor si appoggia ancor di più sull’importanza degli attacchi sulla distanza, che diventano uno dei suoi focus principali anche in termini di danno inflitto.
Cyrax è decisamente fastidiosa da affrontare, se usata ad alti livelli.
Dopperganger cattivo
Il buon vecchio Noob Saibot rappresenta il vero e proprio showstealer tra le introduzioni al roster di Khaos Reigns.
Non solo perché rappresenta uno dei personaggi più amati in assoluto, ma anche perché sono state fondamentalmente rispettate le sue principali caratteristiche. Anche qui ci sono gradite migliorie ed aggiunte che rinfrescano l’esperienza, tra cui la possibilità di detonare il suo attacco dalla distanza (verosimilmente per migliorare il suo range game nell’economia di MK1).
Ci spiace solo che sia arrivato così tardi all’appuntamento con il nuovo capitolo della serie, ma comprendiamo anche che la sua presenza nell’espansione potrà ingolosire moltissimi fan e spingerli all’acquisto.
Noob è sempre un grande personaggio.
Il problema, arrivati a questo punto, è che dare una valutazione su Khaos Reigns è un’operazione molto complessa. Non solo perché la manciata di ore dedicate al titano Havik scorrono via con più rimpianti che soddisfazioni. Ma anche perché, come accennato, ad oggi non possiamo valutare l’altra metà dei personaggi che verranno introdotti. Ed è un bel problema, soprattutto alla luce della politica DLC perseguita con Mortal Kombat 1. Una situazione che ci porta ad alcune riflessioni, anche di natura economica.
Già con Aftermath avevamo ritenuto opportuno riflettere sull’entità del price tag in rapporto ai contenuti presenti, che tuttavia in quell’occasione ci sono sembrati ben parametrati ed equilibrati anche alla luce di una componente microtransativa in fin dei conti modesta. Khaos Reigns arriva dopo un anno fatto di numerosi DLC (tra kombattenti principali, kameo e crediti per accedere a costumi, fatality e feature estetiche aggiuntive) con costi sensibilmente maggiori rispetto a Mortal Kombat 11. La stessa espansione richiede dieci euro extra rispetto a quella del capitolo precedente, pur offrendo ben tre personaggi in più. Forse un modo per indorare la pillola dopo le polemiche del pubblico? Allo stesso modo ci è sembrato un gesto di rinnovata buona volontà introdurre le Animality tramite aggiornamento gratuito contestuale al lancio dell’espansione. Resta il fatto che il prezzo, già notevole per Aftermath, diventa ancor più elevato per Khaos Reigns. E non è una cosa che si può sottovalutare, soprattutto se non siete fan sfegatati di Mortal Kombat 1.
Ovviamente è sempre molto infame, ci mancherebbe.
Commento finale
Khaos Reigns è, senza mezzi termini, un acquisto che difficilmente possiamo consigliare ad occhi chiusi senza tener conto del pubblico di riferimento. Se siete infatti tra i giocatori occasionali del titolo, potreste mal digerire la brevità della nuova storia e non essere particolarmente interessanti a mettere le mani da subito solo su una parte dei nuovi kombattenti. Se invece Mortal Kombat 1 è il vostro guilty pleasure e non sapete resistere alla prospettiva di nuovi contenuti, l’espansione è un passaggio obbligatorio grazie ad aggiunte molto interessanti al roster. In entrambi i casi, c’è da non sottovalutare il costo del biglietto, in linea con la (controversa) politica dei prezzi per questo capitolo della serie e non esattamente economico. In breve: se vi approcciate a Khaos Reigns aspettandovi una degna espansione con un corposo capitolo di storia, resterete delusi. Se invece lo considerate una sorta di “season pass rafforzato” con accesso a sei personaggi (tre da subito, tre in futuro) e qualche ora di svago con un nuovo epilogo, ne sarete piacevolmente soddisfatti.
Dal 2014 – a cadenza quasi annuale, lo sviluppatore di videogiochi americano con sede a Chicago, Jackbox Games, ha pubblicato una nuova voce della irriverente serie di party game nota come Jackbox Party Pack. Ogni episodio contiene cinque giochi concepiti per essere giocati in gruppo, anche in combinazione con servizi di streaming come Twitch che forniscono mezzi per la partecipazione attiva del pubblico. La maggioranza dei capitoli Jackbox Party Pack, grazie a giochi di società davvero divertenti, sono stati – ad eccezione di qualche occasionale scivolone – buoni e ben accolti da pubblico e critica specializzata. La nuova iterazione Jackbox di quest’anno, chiamata Jackbox Naughty Pack, prende una svolta più incline ad un pubblico adulto e come i precedenti giochi Jackbox Party Pack, anche Naughty Pack ha i suoi alti e i suoi bassi.
Il Jackbox Naughty Pack è disponibile dal 12 settembre 2024 su Xbox One (giocabile su Series S/X), PS4 (giocabile su PS5), Switch, PC (Steam/Epic Games Store), macOS (Steam), Linux (Steam), Fire TV e AppleTV.
Versione testata. PC (Steam)
I tre giochi inclusi nel Jackbox Naughty Pack sono: Fakin’ It All Night Long (scoprite chi mente meglio), Dirty Drawful (se desiderate disegnare elementi piccanti) e Let Me Finish (sapreste rispondere a domande del tipo: “Come si eccita un avocado“‘). Fakin’ It All Night Long e Dirty Drawful sono davvero divertenti ed ispirati e con molta sincerità, sono diventati il nostro passatempo settimanale. Purtroppo Let Me Finish è davvero dimenticabile. Per partecipare al gioco prescelto, è necessario scansionare con il proprio smartphone il comodo QR code che appare nella schermata home di ogni modalità. Verrete quindi reindirizzati su jackbox.tv; qui potrete inserire il vostro nome, scegliere l’avatar ed entrare direttamente nella partita. Il numero minimo di giocatori per giocare è pari a 3.
Fakin’ It
Si tratta di una una rivisitazione del gioco di deduzione di The Jackbox Party Pack 3. Il concetto alla base è piuttosto semplice, a tutti viene assegnato un compito (attività segreta) e delle indicazioni di sorta tramite i prompt (alcune davvero audaci e piccanti), e l’impostore (faker) deve fare del suo meglio per mimetizzarsi con il resto del gruppo in modo da evitare di essere scoperto. Se riesce a sfuggire alla cattura, otterrà gran parte del punteggio. In caso contrario, ne trarranno vantaggio gli altri giocatori. Una cosa che potrebbe generare un po’ di caos durante il round è che c’è un limite minimo al numero di voti atti ad accusare correttamente l’impostore.
Accusare il giocatore sbagliato non lo elimina dal gioco, ma dà al faker la possibilità di rimanere nascosto; se un personaggio viene votato, viene “rivelato”. Dopo che sono trascorsi tre round, il faker viene svelato e i giocatori che hanno votato correttamente per il faker ottengono punti. Per ogni domanda a cui il faker sopravvive, riceve punti.
Gran parte del divertimento o meglio il successo o l’insuccesso di scoprire chi sia o meno l’impostore, dipende precipuamente dalle capacità e dalle espressioni (di chi è effettivamente il faker) atte a mantenere celata l’identità. A seconda – quindi – della composizione del gruppo, questo andrà direttamente ad influenzare il gameplay in modi divertenti e davvero spassosi. Ciò che si è rivelato davvero utile è stata la nuova opzione Remote Play che consente ai giocatori di giocare anche se non si trovano fisicamente nello stesso posto. Dei tre giochi Naughty Pack, Fakin’ It All Night Long è quello che probabilmente sperimenteremo costantemente nel corso del tempo.
Dirty Drawful
Il gioco vi lancia un suggerimento e voi dovrete disegnare quel suggerimento (inappropriato e sporco) nel miglior modo possibile. Il resto del gruppo dovrà quindi indovinare cosa dovrebbe essere quel disegno. Dare una risposta corretta farà guadagnare un sacco di punti, ma sono previsti anche punti extra in base a determinate azioni.
Parte del divertimento della modalità Drawful è derivante da quanto siano creativi i prompt dei giocatori partecipanti. Vi garantiamo che le immagini che vedrete saranno al quanto bizzarre e vi strapperanno fragorose risate. A volte si tratta di un disegno sfacciato pensato esclusivamente per confondere gli altri, mentre altri (inevitabilmente) si lasceranno andare completamente all’oscenità e alla volgarità. Detto questo, il divertimento varierà da persona a persona e da round a round. Approvato!
Let Me Finish
Concludiamo con la modalità più deludente del trio. L’idea è che ai giocatori venga presentata un’immagine di un oggetto, per lo più una foto di repertorio, e venga posta loro una domanda insolita, spesso sessualmente allusiva. Si tratta di domande e di spunti che sembrano scritte (con tutto il rispetto) da adolescenti. Due giocatori devono quindi provare a rispondere a questa domanda disegnando sull’immagine e poi spiegare (argomentando) la scelta al resto del gruppo in una sorta di testa a testa. Il gruppo dovrò poi votare per chi ha presentato la tesi migliore. Le domande in relazione agli oggetti presentati (trovate un esempio nell’immagine più in basso) sono semplicemente strane. Non strane “divertenti” o strane “imbarazzanti”, ma semplicemente strane tendenti alla confusione e allo sconcerto. Far provare ai giocatori a spiegare verbalmente le loro risposte – a domande già di per se poco chiare – non rende. Le battute sono a dir poco forzate e le immagini legate ai prompt/suggerimenti spesso non possono essere elaborate in un modo sensato e/o divertente. L’unico aspetto che si salva della modalità è il “confronto” su chi ha ragione e chi no. Ma per il resto, la modalità Let me Finish può essere tranquillamente saltata!
Altamente accessibile
Jackbox Naughty Pack presenta un sacco di impostazioni, soprattutto in termini di accessibilità, per semplificare la vita dell’host e dei giocatori, fra cui la possibilità di attivare i sottotitoli, modificare la sensibilità dei movimenti, consentire cronometri prolungati o eliminarli del tutto, proteggere la partita con password, di poter giocare solo con chi ha un account Twitch. Se lo si vuole, è del tutto possibile abilitare o meno il filtro volgarità e di filtrare i contenuti in base al paese da cui si gioca.
Commento finale
Al prezzo di 21,69€, Jackbox Naughty Pack potrebbe essere una buona opzione per chi è alla ricerca di un party game osé e fuori dalle righe. Le modalità Fakin’ It e Dirty Drawful funzionano e divertono mentre Let Me Finish ci è sembrata semplicemente strana, confusionaria, infantile e del tutto evitabile. È un peccato che siano disponibili solo tre giochi in questo pacchetto e fra l’altro uno di questi è pure assai brutto, ma gli appassionati di giochi di società sicuramente avranno qualcosa da apprezzare anche in Jackbox Naughty Pack.