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PlayStation VR arriverà ad aprile?

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Diffusa la probabile data di rilascio per PlayStation VR.

Vrse, una compagnia di realtà virtuale, ha da poco pubblicato la probabile data di rilascio di PlayStation VR. Come potete vedere nell’immagine in calce all’articolo sembra che il visore di realtà aumentata di Sony vedrà la luce proprio ad aprile di quest’anno.

Non sappiamo se è vero o se si tratta di una semplice svista, tutto quello che sappiamo ora, secondo quanto riportato da Sony, è che PlayStation VR uscirà nella prima metà del 2016, quindi continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti.

Intanto perchè non date un’occhiata agli 88 giochi confermati per la nuova periferica di Sony? La lista completa la potete trovare a questo link.

Trovata la stanza di Harry Potter in Dying Light: The Following

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Scovato il primo easter egg in Dying Light: The Following.

È da poco uscita l’espansione The Following per Dying Light e un utente ha già scovato il primo easter egg, ovvero la stanza di Harry Potter (quella nel sottoscala del primo libro/film) collocata all’interno di uno degli edifici che troverete nel gioco.

Questo è solo il primo easter egg rinvenuto ma probabilmente ce ne sono degli altri quindi vi invitiamo sia a “dargli la caccia” che a continuare a seguirci nel caso ne avessimo altri da segnalare.

Per finire vi lasciamo con l’immagine che testimonia il ritrovamento dell’easter egg.

Street Fighter V, nuovo trailer

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Sei giorni al lancio.

Capcom ha pubblicato un nuovissimo trailer per Street Fighter V, che vedrà la luce il 16 Febbraio su PC e PS4. Oltre a mostrare i personaggi del gioco, il filmato è accompagnato dalla canzone “Survivor” della band punk rock giapponese Man with a Mission, scelta dallo sviluppatore come tema principale.

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Hitman, annunciati i requisiti della versione PC

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Nulla di particolarmente esagerato.

Io-Interactive ha finalmente svelato i requisiti minimi e consigliati della versione PC di Hitman, che vedrà la luce con il primo episodio il prossimo 11 Marzo su PS4, XBOX One e PC. Le richieste in termini di hardware non sono elevate, sebbene sia richiesta una VGA con un minimo di 2GB per poterlo giocare oltre ad 8GB di RAM.

Requisiti minimi

-SO: Windows 7 64-bit

-CPU: Intel Core i5-2500K / AMD Phenom II X4 940

-RAM: 8GB

-VGA: NVIDIA GeForce GTX 660 / AMD Radeon HD 7870

-DirectX 11

 

Requisiti consigliati

 

-SO: Windows 7 64-bit / Windows 8, 8.1, 10 64-bit

-CPU: Intel Core i7-3770 / AMD FX-8350

-RAM: 8GB

-VGA: NVIDIA GeForce GTX 770 / AMD Radeon R9 290

-DirectX 11

 

A quanto pare, vengono ancora richieste le DirectX 11, ma alla GDC lo sviluppatore aveva mostrato il gioco renderizzato con le DirectX 12, quindi non è ancora chiaro se il supporto a queste librerie sarà disponibile al lancio o verrà aggiunto in seguito.

ASUS Republic of Gamers, annunciato il nuovo monitor curvo PG348Q

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Ultra-wide Quad HD e rapporto 21:9.

Con un comunicato stampa ufficiale ASUS Republic of Gamers annuncia ufficialmente la disponibilità del nuovo monitor curvo PG348Q. Il monitor da 34″ vanta un design curvo ed un formato 21:9 con risoluzioni fino a 3440×1440 (Ultra-wide Quad HD), adotta la tecnologia di NVidia G-Sync ed una frequenza di aggiornamento a 100Hz per poter garantire il massimo del risultato visivo a prescindere dalle effettive performance dei titoli.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

{vsig}tecno/hardware/Asus/PG348Q{/vsig}

ASUS Republic of Gamers annuncia il monitor curvo Swift PG348Q

La famiglia di prodotti gaming ASUS ROG Swift si arricchisce con il nuovo display da 34 pollici in formato 21:9 e risoluzione Ultra-Wide QHD.

Cernusco sul Naviglio, 10 febbraio 2016. È finalmente disponibile il tanto atteso ASUS ROG Swift PG348Q, uno splendido monitor curvo Ultra-Wide QHD da 34 pollici in formato 21:9 dedicato al gaming panoramico. Insignito di un 2016 CES Innovation Award, adotta un design frameless – ideale nelle configurazioni con molteplici display affiancati – nei nuovi colori ROG Armor Titanium e Plasma Copper con effetti LED integrati nella base.

Il pannello UWQHD (Ultra-Wide Quad HD) con risoluzione 3440 x 1440 offre immagini estremamente dettagliate e più spazio sullo schermo rispetto ai monitor WQHD. Il display curvo con rapporto 21:9 ultra-wide garantisce un’esperienza di gaming panoramico estremamente coinvolgente, poiché la curvatura del pannello fa in modo che ogni punto risulti equidistante dagli occhi dell’utente, garantendo il massimo comfort visivo nelle lunghe maratone di gioco.

ASUS ROG Swift PG348Q offre l’incredibile frequenza di refresh di 100Hz[1] e adotta la tecnologia NVIDIA® G-SYNC per riprodurre le immagini nel modo più fluido e rapido che si possa immaginare, oltre a godere dei giochi preferiti di ultima generazione senza fastidiosi rallentamenti a schermo. Inoltre, adotta le funzionalità di ottimizzazione del gioco offerte da ASUS GamePlus, la tecnologia ASUS GameVisual che ottimizza gli aspetti grafici e l’esclusivo hotkey Turbo che permette all’utente di cambiare al volo la frequenza di refresh senza dover usare il pannello di controllo del driver grafico.

Lo stand è completamente regolabile a livello di inclinazione, rotazione e altezza per trovare sempre la posizione ideale, è compatibile con lo standard VESA ed è dotato di una piccola luce a LED posta sulla base dello stand che proietta il logo ROG sulla scrivania della postazione da gioco.

ROG Swift PG348Q utilizza le tecnologie ASUS Ultra-Low Blue Light e Flicker-Free certificate da TÜV Rheinland, che evitano l’affaticamento dell’occhio e proteggono l’utente dalle emissioni di luce blu.

Il nuovo ROG Swift PG348Q si unisce alla serie di display ROG Swift da 27 pollici (PG278Q, PG279Q e PG27AQ) diversificando così l’offerta in ambito gaming è rafforzando la propria posizione di leader mondiale nel mercato dei monitor gaming di fascia alta.

PG348Q PG27AQ PG279Q PG278Q
Pannello curvo da 34” con tecnologia IPS Pannello da 27” con tecnologia IPS Pannello da 27” con tecnologia IPS Pannello da 27” tempo di risposta 1ms
Ultra-Wide QHD
3440 x 1440
4K UHD
3840 x 2160
2K WQHD
2560 x 1440
2K WQHD
2560 x 1440
Refresh 100Hz Refresh 60Hz Refresh 165Hz[2]

Refresh 144Hz

SPECIFICHE TECNICHE[3]

ROG Swift PG348Q

Dimensione pannello

34” (86,72 cm)

Ultra-wide, 21:9

Pannello retroilluminato

WLED / Display curvo con tecnologia IPS

Curvatura schermo

3800R

Gamma colori

100% sRGB

Risoluzione

DisplayPort: 3440 x 1440 (freuqneza di refresh fino a 100Hz)

HDMI: 3440 x 1440 (fino a 50Hz)

Pixel pitch

0.2325mm (109PPI)

Luminosità massima

300cd/m²

Contrasto

1000:1

Angolo di visualizzazione
(CR≧10)

178°(H) / 178°(V)

Colori display

1,07 miliardi (10-bit)

Tempo di risposta

5 ms (gray-to-gray)

Tecnologia di visualizzazione

NVIDIA® G-SYNC™

Funzioni gaming esclusive di ASUS

Joystick 5-way OSD

Tasto Turbo key (60-100Hz)

GamePlus (Funzioni Crosshair, Timer e FPS)

GameVisual (FPS / RTS / RPG / Racing / sRGB / Cinema / Standard)

Tecnologia Eye Care

Low Blue Light (certificazione TÜV Rheinland)

Flicker-Free (certificazione TÜV Rheinland)

Altoparlanti stereo

2 altoparlanti 2-Watt

Input/output

1 x DisplayPort 1.2

1 x HDMI (v1.4)

4 x USB 3.0

Jack cuffie

Ergonomia

Tilt: +20° ~ -5°

Swivel: +50° ~ -50°

Height Adjustment: Sì (0~115 mm)

Compatibilità VESA: 100 x 100 mm

Design frameless

Gestione intelligente dei cavi

Colori

Plasma Copper e Armor Titanium

Dimensioni

829 x 558 x 297 mm (W x H x D)

Peso

11,1kg (est.)

Bravely Second: End Layer, nuovo video per Magnolia Arch

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Nintendo ci fa fare la conoscenza di Magnolia Arch, personaggio di Bravely Second: End Layer.

Il canale youtube di Nintendo UK ha da poco pubblicato un nuovo video per Bravely Second: End Layer il quale presenta Magnolia Arch, uno dei personaggi del titolo in questione.

Il video, come sempre, lo potete trovare in calce all’articolo e vi ricordiamo che Bravely Second: End Layer arriverà il 26 febbraio 2016 per Nintendo 3DS.

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The Division, nuovo trailer e date della open beta

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E’ tempo che tutti testino il lavoro di Ubisoft.

Ubisoft ha pubblicato un nuovissimo trailer per The Division che si concentra sulle 5 fazioni presenti nel gioco, tra le quali è inclusa anche quella di cui faremo parte nel gioco (The Division, appunto).

Oltre a ciò, la compagnia ha una grandissima sorpresa per tutti i fan che non sono riusciti a partecipare alla closed beta: dal 18 al 21 Febbraio su XBOX One e dal 19 al 21 Febbraio su PS4 e PC, infatti, sarà possibile giocare la open beta ufficiale, che sarà precaricabile già dal 16 di questo mese. Stando a quanto annunciato, sarà disponibile una missione aggiuntiva rispetto alla closed beta e coloro che vi parteciperanno riceveranno dei bonus in-game quando acquisteranno il gioco completo.

Comunicato Stampa Ufficiale:

UBISOFT® ANNUNCIA LA OPEN BETA DI
TOM CLANCY’S THE DIVISION™

MILANO, 9 febbraio 2016Ubisoft® annuncia la Open Beta di Tom Clancy’s the Division, che si terrà dal 19 al 21 febbraio per Xbox One, PlayStation®4 e Windows PC, con la possibilità di scaricare in anticipo i contenuti già dal 16 febbraio. I possessori di Xbox One avranno anche la possibilità di accedere in esclusiva alla Open Beta già dal 18 febbraio.

A poche settimane dall’attesissimo lancio ufficiale di Tom Clancy’s The Division, previsto per l’8 marzo, e subito dopo la recente Closed Beta, la Open Beta è un’occasione unica per esplorare in anteprima la New York in piena crisi che farà da sfondo alle vicende del gioco. La Beta testerà ulteriormente i sistemi di gioco, raccogliendo preziosi feedback grazie all’aiuto degli utenti, per offrire la miglior esperienza possibile al lancio ufficiale.

Oltre ai contenuti già presentati nella Closed Beta, la Open Beta includerà una nuova missione principale, che consentirà ai giocatori di esplorare maggiormente la città nel tentativo di salvarla. Inoltre, tutti i partecipanti a questa nuova fase di testing riceveranno una speciale ricompensa di gioco, che sarà sbloccata e disponibile all’uscita della versione completa.

In Tom Clancy’s The Division, una devastante epidemia colpisce la città di New York nella giornata del Black Friday e in breve tempo tutti i servizi di base vengono progressivamente a mancare. Nel giro di pochissimi giorni, la carenza di cibo e acqua fa piombare la metropoli nel caos. Per risolvere l’emergenza, viene attivata un’unità segreta chiamata The Division. Pur conducendo una vita in apparenza normale, i suoi agenti speciali sono altamente addestrati per salvare la società, operando in maniera completamente autonoma. Collabora con altri giocatori per scoprire l’origine del virus, proteggere i civili dalle fazioni più pericolose e riprendere il controllo di una città devastata dal caos.

Per maggiori informazioni su Tom Clancy’s The Division, visitare www.thedivisiongame.com, la pagina Facebook e l’account Twitter ufficiale @UbisoftItalia.

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Recensione Digimon Story: Cyber Sleuth

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Criminali a spasso per il cyber-spazio.

Versione testata PlayStation 4.  [N.B. a questo indirizzo è disponibile la nostra guida completa a Digimon Story: Cyber Sleuth]

A quasi un anno dal lancio sul mercato nipponico, Digimon Story: Cyber Sleuth arriva finalmente anche in Europa su PlayStation 4 e PlayStation Vita, piattaforme sulle quali è già disponibile dal 5 Febbraio di quest’anno. Sviluppato da Media. Vision, il titolo potrebbe finalmente permettere a Bandai Namco di redimersi e di offrire un prodotto all’altezza delle aspettative ai fan della serie che ormai da troppo tempo attendono un ritorno sulla console casalinga di Sony.

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Detective per un giorno?

Senza troppi giochi di parole e senza troppi intoppi la trama di Digimon Story: Cyber Sleuth viene narrata in modo piuttosto semplice ed economico, senza troppi colpi di scena e senza troppi fronzoli: siamo assidui frequentatori di una chat privata online in cui si discute di tutto, qualcuno comincia a parlare dell’esistenza dei Digimon e della loro nascita, accostata agli hacker, neanche il tempo di dirlo che guarda caso se ne materializza uno all’interno della chat, ed invita tutti ad incontrarlo all’interno di un mondo virtuale in cui impersioniamo un avatar.

Neanche a farlo a posta il nostro personaggio è interessatissimo e, da noi comandato, si presenta all’appuntamento, ove per la prima volta conosce i Digimon e dove verrà poi attaccato da uno di essi perdendo completamente le sembianze del suo avatar ed entrando in fase di coma nella realtà (Sindrome di Eden), pur essendo in grado di continuare a “vivere” per merito del suo avatar, che potrà esplorare anche il mondo reale.

Un detective, interessatosi alla nostra storia, ci permetterà allora di diventare noi stessi detective ed indagare sull’accaduto e sulla Sindrome di Eden.

Gotta Catch ’em All!

Forse abbiamo usato la citazione sbagliata, ma poco importa, la sostanza del gioco è sempre la stessa: ci sono centinaia di Digimon all’interno del gioco e chi è che non avrebbe voglia di possederli tutti? Fatto sta che l’impresa è praticamente impossibile: evoluzioni e devoluzioni, infatti, hanno specifiche richieste che spesso possono essere soddisfatte solamente permettendo al nostro Digimon di “nutrirsi” di altri Digimon, così da poter aumentare le proprie statistiche. Stiamo correndo un po’ troppo, però, forse è il caso di fare chiarezza.

Come per gli episodi apparsi su Nintendo DS, anche in Digimon Story: Cyber Sleuth vestiremo in terza persona i panni dell'”allenatore” che, gironzolando per gli scenari proposti, incontrerà casualmente Digimon ostili che analizzerà e che al raggiungimento del 100% di analisi potrà poi materializzare all’interno del Laboratorio Digimon ove avvengono inoltre le già citate evoluzioni e devoluzioni, nonchè i “divoramenti” di Digimon.

L’evoluzione di un Digimon ne decretà un permanente aumento delle statistiche ed un ritorno al livello 1, permettendogli inoltre, nel caso in cui il livello limite sia abbastanza elevato, di procedere all’evoluzione successiva. Nel caso in cui non fossimo soddisfatti delle nostre statistiche, la devoluzione è lì proprio per noi. Permettendo al nostro Digimon di tornare alla fase precedente di evoluzione, infatti, gli permetteremo di ottenere statistiche più elevate che in precedenza ed innalzeremo il livello limite dello stesso che, conseguentemente, potrà aumentare ulteriormente il proprio potere. Unica pecca dell’intero sistema la complessità dello stesso, che potrebbe risultare affascinante per gli amanti di questo genere di cose, ma estremamente frustrante a gli occhi di un semplice videogiocatore.

Soddisfatti dei risultati ottenuti al Laboratorio Digimon, potremo adesso procedere alla creazione del nostro party: per poterlo creare, però, dovremo sempre tenere bene a mente la “memoria” a nostra disposizione; ogni Digimon, infatti, ne occuperà una parte e quando il limite sarà raggiunto, non sarà più possibile aggiungerne altri, che potranno comunque essere allenati e diventare più forti per merito delle zone di addestramento del Laboratorio stesso, proprio come già avveniva nei già citati episodi per Nintendo DS.

Al di fuori del Laboratorio avremo un mondo immenso da esplorare, ove si celano segreti e dove i più accaniti amanti dei Giochi di Ruolo potranno collezionare le medaglie (in totale sono 500) e completare l’intera collezione. Le medaglie possono essere ottenute sconfiggendo i Digimon, trovandole negli scenari di gioco (luccicano) oppure spendendo soldi nelle apposite macchinette distributrici; queste stesse, infine, potranno poi essere inserite all’interno della collezione e vendute ad uno speciale NPC che sarà possibile incontrare dopo circa 1 ora di gioco.

Non mancheranno in abbondanza quest secondarie in grado di occuparci per decine e decine di ore ed equipaggiamenti in specificatamente creati per modificare attributi e resistenze dei nostri Digimon, che potranno così adattarsi a qualsiasi tipo di avversario gli si ponga contro. Da notare un ben bilanciato livello di difficoltà, sempre crescente ma mai esagerato, in grado di proporre, in alcuni frangenti, delle vere e proprie sfide. Da segnalare, inoltre, la presenza del Colosseo, apice di difficoltà del titolo ed utile strumento per chi ama il sistema di battaglia proposto dal titolo.

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Poco spazio, poca qualità

Abbiamo potuto provare Digimon Story: Cyber Sleuth nella sua versione digitale per PlayStation 4 dopo un download di circa 3 Gb, un po’ poco per una produzione d’alto livello destinata alla console casalinga di casa Sony, ed infatti i risultati non sono stati sorprendenti. Il titolo non spicca assolutamente nel comparto tecnico, sia per quanto concerne il versante grafico, datato e poco dettagliato, sia quello sonoro che risulta essere sì piacevole, ma per nulla sorprendente.

Commento finale

Digimon Story: Cyber Sleuth sarebbe potuto essere molto di più, oppure molto di meno e siamo dunque grati di quello che Bandai Namco è stata in grado di regalarci per merito delle sapienti mani di Media. Vision. Seppur non si tratti di una delle
migliori produzioni facenti parte del brand, il titolo riesce comunque a convincere e a trattenere la nostra attenzione;  il comparto narrativo lascia parecchio a desiderare e passerà poco tempo prima di dimenticarci cosa stiamo facendo, rendendoci effettivamente succubi di un sistema di gioco tanto divertente quanto entusiasmante. Evoluzioni e Devoluzioni, infatti, sono il punto cardine dell’intera produzione che, pur peccando in quasi tutti gli altri settori, riesce comunque ad ottenere la salvezza per merito della sua immediatezza e spensieratezza.

Pro Contro 
– I Digimon sono tornati su console casalinghe PlayStation!
– Meccaniche di gioco semplici ma profonde…
– Struttura di gioco apprezzabile, come già visto nei capitoli per Nintendo DS…
– … Che potrebbero però risultare frustranti per i neofiti del genere
– … Ciò non vuol dire, però, che non ne condivida i difetti, anzi
– Trama facilmente dimenticabile
– Comparto Tecnico decisamente datato
  Voto Globale: 67
 
{vsig}games/sony/DigimonStoryCyberSleuth/Recensione{/vsig}

Assassin's Creed: Chronicles, disponibile l'ultimo capitolo della trilogia

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Questa volta l’ambientazione è Russa.

Con un comunicato stampa ufficiale distribuito pochi minuti fa, Ubisoft rende noto che l’ultimo capitolo della trilogia di Assassin’s Creed Chronicles: Russia, è finalmente disponibile al download in digitale al prezzo di €9,99 su PC, PlayStation 4 ed Xbox One. Viene inoltre ufficializzata la messa in vendita del Trilogy Pack completo che metterà a disposizione dei giocatori tutti e tre i capitoli della trilogia al prezzo di €29,90.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

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ASSASSIN’S CREED® CHRONICLES TRILOGY PACK
E ASSASSIN’S CREED® CHRONICLES: RUSSIA
SONO ORA DISPONIBILI

Vivi un’emozionante avventura nei panni di tre diversi Assassini, affrontando i Templari in una serie di scenari e periodi storici davvero unici

MILANO, 9 febbraio 2016Ubisoft® annuncia che Assassin’s Creed® Chronicles Trilogy Pack e Assassin’s Creed® Chronicles: Russia, l’episodio finale della trilogia di Assassin’s Creed Chronicles, sono ora disponibili in formato digitale per PlayStation®4, Xbox One e Windows PC. Assassin’s Creed® Chronicles Trilogy Pack è disponibile anche in versione retail per PlayStation®4 e Xbox One.

Sviluppato da Climax Studios in collaborazione con lo studio Ubisoft di Montreal, Assassin’s Creed Chronicles consente di provare il brivido d’impersonare un Maestro Assassino in una serie di nuove ambientazioni in 2,5D. I giocatori si avventureranno in tre distinti scenari e periodi storici: l’inizio della caduta della dinastia Ming in Cina, l’impero Sikh prima della guerra in India e il periodo successivo alla Rivoluzione d’ottobre in Russia. Pur essendo indipendenti e dotati di ambientazioni, stile grafico, storie e Assassini unici, i tre titoli saranno collegati tra loro a livello narrativo.

L’episodio finale, Assassin’s Creed Chronicles: Russia, è ambientato nel 1918 e ha per protagonista l’Assassino Nikolaï Orelov, impegnato a completare un’ultima missione per l’Ordine degli Assassini prima di andarsene con la sua famiglia. Il suo obiettivo è infiltrarsi nella casa dove la famiglia dello zar è tenuta prigioniera dai Bolscevichi e rubare un manufatto conteso da secoli da Assassini e Templari. Pur arrivando troppo tardi per salvare l’intera famiglia dello zar, Nikolaï riesce a liberare la principessa Anastasia e ora deve fuggire dai Templari, proteggendo sia lei sia il manufatto.

Assassin’s Creed Chronicles: Russia è disponibile in formato digitale al costo di € 9,99, mentre Assassin’s Creed Chronicles Trilogy Pack, una raccolta che include tutti e tre gli episodi (China, India e Russia), è acquistabile al prezzo di € 29,90. Assassin’s Creed Chronicles Trilogy Pack sarà disponibile anche per PlayStation®Vita dal 5 aprile.

Per maggiori informazioni su Assassin’s Creed Chronicles, visitare www.assassinscreed.com, la pagina Facebook e l’account Twitter ufficiale @UbisoftItalia.

Firewatch, la versione PC dispone di una feature speciale per le foto catturate in-game

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Stampate i vostri scatti.

E’ ufficialmente disponibile a partire da oggi Firewatch, il nuovo e atteso titolo dello sviluppatore Campo Santo. In un’era dove la Modalità Foto fa scalpore in diversi titoli dove è possibile catturare screenshots di ambientazioni stupende, Firewatch si porta un passo avanti rispetto a tutti permettendo di stampare realmente le immagini scattate all’interno del gioco.

Se siete dei giocatori che hanno occhio per gli scatti in-game, la versione PC include una feature speciale: troverete infatti una fotocamera usa e getta per fotografare qualsiasi cosa vogliate e, al termine del gioco, potrete andare su uno store online apposito proprio per farvi stampare ciò che avete immortalato. Ovviamente, questa feature non è disponibile su PS4.

Le immagini scattate possono essere acquistate a 15$ “per rullino” e le spedizioni sono gratuite in tutto il mondo. Di seguito alleghiamo una foto pubblicata dal sito TechnoBuffalo che dimostra l’effettivo funzionamento di questo servizio (e da cui deriva questa news).

Firewatch Photos Printed

Pokémon, il primo film è disponibile gratuitamente sul sito ufficiale

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Un’altra fantastica sorpresa per i 20 anni della saga.

Il 2016 è un anno speciale per tutti i fan di Pokémon in quanto ricorre il 20° anniversario del franchise, nato appunto nel lontano 1996. Tra le varie sorprese per celebrare questo enorme traguardo, la Pokémon Company ha annunciato che il primissimo film della saga, conosciuto in Italia come Pokémon il film – Mewtwo colpisce ancora o Pokémon il film – Mewtwo contro Mew, è visualizzabile gratuitamente in streaming sul sito ufficiale.

Se siete cresciuti negli anni ’90, potete cliccare sul seguente link per tornare indietro nel passato e godervi l’era della nascita dei Pokémon: Pokémon il film: Mewtwo contro Mew.

Metal Gear Online, emergono i primi dettagli per Cloaked in Silence

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Nuove informazioni per il DLC dedicato a Metal Gear Online.

Konami con un comunicato stampa ufficiale distribuito pochi minuti fa ha finalmente deciso di rendere noti tutti i dettagli relativi al nuovo DLC in arrivo per la modalità online di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, Metal Gear Online. Previsto per Marzo di quest’anno, Cloaked in Silence introdurrà tre nuove mappe multi-giocatore e Quiet come personaggio giocabile. Il DLC sarà disponibile al costo di €3,99, insieme al nuovo DLC verranno poi introdotti gli Appeal Action pack che permetteranno al personaggio di attivare speciali pose.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

KONAMI fornisce i dettagli del DLC ‘Cloaked in Silence’ per METAL GEAR ONLINE

EL SEGUNDO, CALIF. – 9 Febbraio 2016Konami Digital Entertainment, Inc. ha annunciato un DLC con una nuova per METAL GEAR ONLINE, l’esclusiva modalità multiplayer competitiva a squadre di METAL GEAR SOLID V: The Phantom Pain. Il nuovo contenuto, intitolato ‘‘Cloaked in Silence’, è previsto in uscita a Marzo 2016 e contiene nuove mappe, un nuovo personaggio e molti altri contenuti aggiuntivi per l’esperienza multi-player.

‘Cloaked in Silence’ rappresenta l’impegno costante di Konami a migliorare METAL GEAR ONLINE. Il contenuto scaricabile aggiunge tre nuove mappe al gioco multi-player:

Coral Complex: un’ambientazione dedicata alla Motherbase che permette ai giocatori di accedere ad alte torri, di usare contenitori di stoccaggio e altre aree interne come copertura per ottenere un vantaggio tattico. Coral Complex è un insieme di ambientazioni aperte e offre una miriade di nascondigli.
Rust Palace: Situato in Afghanistan, il Rust Palace è un grande edificio a più piani. La natura scheletrica della fatiscente rovina comporta una scarsa copertura, le aree interne sono piene di ambienti polverosi e posizioni per sparare.
Azure Mountain: una pianura in campo aperto sotto il cielo cocente dell’Africa. Un piccolo gruppo di edifici offre una modesta copertura fatta di muri decrepiti e la scarsa vegetazione che circonda la massiccia formazione rocciosa conosciuta localmente come la Culla degli Spiriti.

Il DLC ‘Cloaked in Silence’ di METAL GEAR SOLID ONLINE vede anche il debutto di Quiet come personaggio giocabile. Personaggio già conosciuto in METAL GEAR SOLID V: THE PHANTOM PAIN, Quiet è un cecchino leggendario che può colpire bersagli distanti con una estrema precisione, la sua incredibile velocità di movimento le permette di attivare abilità di salto uniche per superare ostacoli che normalmente richiederebbero l’uso di una scala. Lei può anche nascondersi temporaneamente mentre accelera la sua velocità di movimento.

Il DLC include inoltre le caratteristiche APPEAL ACTION, che attivano una posa esclusiva per il personaggio conosciuta come APPEAL ACTION.
I giocatori possono pre impostare fino a cinque slot differenti per personaggio, con ulteriori pacchetti APPEAL ACTION disponibili all’acquisto nei negozi.

Rilasciato in contemporanea al DLC, ci sarà un aggiornamento gratuito di METAL GEAR ONLINE che includerà SABOTAGE, una nuova missione competitiva. Gli attaccanti dovranno distruggere o usare il fulton sui Missili nemici prima del termine del round. Per accedere ai Missili, gli attaccanti dovranno prima introdursi nei terminali per disattivare la Barriera Elettromagnetica (EM) che li protegge. Una volta che i terminali saranno stati manomessi e la Barriera EM sarà disattivata, i difensori potranno scegliere di riattivare la Barriera EM o di proteggere i missili.METAL GEAR ONLINE

Prezzi dei DLC

Expansion Pack: ‘Cloaked in Silence’ (3 Maps + Quiet) € 3,99
Basic Appeal Pack € 1,99
Battle Appeal Pack € 1,99
Dance Appeal Pack € 1,99
Hero Appeal Pack € 1,99

Dragon Quest Heroes II, prime immagini ufficiali

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Un primo assaggio del sequel.

Square Enix ha pubblicato i primi screenshots ufficiali di Dragon Quest Heroes II: Twin Kings and the Prophecy’s End, sequel diretto del primo capitolo che arriverà su PS4, PS3 e PS Vita il prossimo 27 Maggio in Giappone. Attualmente non sono ancora disponibili dettagli riguardanti il lancio in Occidente, ma nel frattempo gustatevi le immagini della gallery sottostante che mostrano alcuni personaggi, ambientazioni e la mappa di gioco.

{vsig}games/sony/DragonQuestHeroesII/20160209{/vsig}

Kingdom Hearts III non sarà l'ultimo capitolo della saga

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La saga di Kingdom Hearts proseguirà anche dopo il terzo capitolo.

Tetsuya Nomura, la grande mente dietro alla saga di Kingdom Hearts, ha da poco rivelato qualche nuovo particolare sul futuro di quest’ultima.

Secondo un’intervista rilasciata a NowGamer, Nomura ha rivelato che la saga non si concluderà con Kingdom Hearts III ma che continueranno a uscire nuovi capitoli finchè continueranno a nascere nuove idee nella sua mente perchè, proprio come ha detto lui stesso, Kingdom Hearts non può esistere solo grazie a Disney e che dipende tutto da lui.

Anche se, a essere sinceri, non serviva una sua dichiarazione per capirlo, visto il grande successo della saga. Che Kingdom Hearts diventi una saga quasi infinita come quella di Final Fantasy? Per ora non lo sappiamo ancora ma speriamo solo che la qualità non cali nel corso degli anni e che si fermino prima di cadere in basso uscendo di scena al momento giusto, proprio come hanno fatto i ragazzi di Irrational Games con Bioshock, giusto per fare un esempio.

Prima ora di Gameplay per The Legend of Zelda: Twilight Princess HD

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The Legend of Zelda: Twilight Princess HD si mostra nella prima ora di Gameplay.

Il canale youtube VideoGamerTV ha da poco rilasciato un gameplay di un’ora di The Legend of Zelda: Twilight Princess HD, titolo in arrivo su WiiU entro quest’anno.

Vi lasciamo con il video, che potete trovare in calce alla notizia auguandovi una buona visione.

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Recensione Rise of the Tomb Raider

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Bentornata, Lara!

Versione testata PC.

Seguito ufficiale dell’originale reboot della saga, Rise of the Tomb Raider è finalmente arrivato anche su PC ed è disponibile oramai su Steam dal 28 dello scorso mese. Precedentemente lanciato in esclusiva temporale su Xbox One e Xbox 360, il nuovo titolo avventuristico di casa Crystal Dynamics è pronto a sbalordirci ancora una volta e a regalarci emozioni uniche ed indescrivibili; un vero peccato per i giocatori di casa Sony che, stando alle dicerie, dovranno ancora aspettare parecchio prima che Square Enix decida di far approdare il titolo anche su PlayStation 4.

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Un mare di guai!

Rise of the Tomb Raider non poteva che iniziare in modo migliore; piuttosto che prepararci all’avventura con qualche tedioso tutorial, Crystal Dynamics ha ben pensato di gettarci sin da subito nella mischia, e quale modo migliore per iniziare se non con una scalata? Ci troveremo di fronte ad un invalicabile montagna spazzata da una tempesta di neve e dovremo cimentarci nell’impresa facendo particolare attenzione all’elevato quantitativo di eventi simil-QTE che metteranno a dura prova non solo i nostri riflessi, ma anche la nostra capacità di leggere le situazioni che ci troviamo di fronte, in modo da poter prevedere le eventuali situazioni disastrose che vedranno Lara nei guai più che mai!

Passa poco tempo dall’introduzione al completamento dei primi eventi, quando veniamo subito riportati indietro di qualche settimana a rivedere l’evento scatenante dell’intera vicessitudine: Lara, infatti, non è in pace con se stessa e vuole continuare ad indagare sugli avvenimenti che hanno provocato la morte di suo padre, e per fare ciò si avventurerà prima in Siria, facendo un buco nell’acqua ed affrontando faccia a faccia l’Ordine della Trinità, antagonista di questa avventura, ed infine in Siberia, alla ricerca di un antico manufatto in grado di sconvolgere le sorti e l’equilibrio del mondo intero.

Non voglio rivelarvi oltre, lasciandovi assaporare ogni singolo tratto narrativo della trama che già da subito si rivela essere profonda ed intricata ma che , ahimè, scema nel corso dell’intera avventura. Se dall’inizio, infatti, ci vedremo catturati dagli avvenimenti che sconvolgono la vita di Lara subito dopo gli avvenimenti narrati nel Triangolo del Drago, già da metà avventura vedremo che la fase narrativa comincerà sempre più ad essere meno convincente, fino a passare inesorabilmente in secondo piano.

Da segnalare la scelta dello sviluppatore nel voler inserire alcuni retro-scena importanti ai fini della trama all’interno di documenti, diari e registrazioni che fungono da collezionabili all’interno dell’avventura. Per gli amanti del collezionismo non si tratta di un grande affare, per chi ama invece il lato narrativo dei videogiochi e vuole assaporarne ogni sua sfaccettatura, tuttavia, il processo potrebbe risultare alla lunga tedioso ed estenuante.

Un tremendo mix d’azione!

Crystal Dynamics ha fatto centro ancora una volta con le meccaniche di gioco di Rise of the Tomb Raider; il sistema di gioco già visto nell’originale titolo e reboot della saga, infatti, viene riciclato ed ampliato in ciò che per noi meglio definisce il genere avventuresco e quello d’azione, in un mix di meccaniche che ben si amalgamano dando vita, per certi versi, a qualcosa di simile ad un Gioco di Ruolo.

Le fasi esplorative, infatti, ci permetteranno tramite la raccolta e la caccia di accumulare risorse, necessarie alla creazione di nuovi equipaggiamenti od al potenziamento di quelli da noi già posseduti; non tutte le risorse, però, saranno disponibili dalle prime fasi di gioco e gli equipaggiamenti ed i potenziamenti più efficaci saranno disponibili nel corso dell’avventura, quando sarà possibile ottenere le risorse necessarie alla loro creazione.

Durante le fasi esplorative sarà inoltre possibile avventurarsi in lungo ed in largo nelle aree proposte alla ricerca di sfide, monete – scambiabili con risorse ed equipaggiamenti – ed infine manufatti e documenti utili per incrementare le nostre conoscenze linguistiche – indispensabili per la decifratura dei monoliti – ed il livello della nostra eroina, che ci permetterà di apprendere nuove, utilissime, abilità.

Quest’ultime, infatti, giocheranno un notevole ruolo all’interno dell’avventura: la possibilità di recuperare le frecce utilizzate per abbattere un nemico oppure di stordire un avversario in seguito ad un contrattaco sono infatti tutte abilità che richiederanno punti che potranno essere accumulati solamente effettuando le azioni previste per l’acquisizione di punti esperienza.

Non mancano sparatorie ed avvincenti avversari a condire l’intera produzione, che manca però di quella profondità e caratterizzazione degli stessi a cui c’eravamo abituati per merito del primo capitolo. Poco male, comunque, considerato che il gameplay è di prim’ordine e che anche il sistema di tiro e quello di combattimento corpo a corpo proposti dal titolo si rivelano efficenti ed efficaci nel garantire leggerezza e divertimento a tutte le tipologie di videogiocatori.

L’utilizzo delle coperture e l’attesa del momento giusto per agire sono gli unici momenti in cui la freneticità viene posta a freno, e gli unici frangenti in cui è possibile pianificare la propria strategia di attacco per massimizzare i danni agli avversari e minimizzare quelli ricevuti; in questi stessi frangenti, inoltre, potremo utilizzare barattoli e bottiglie per creare dei letali esplosivi da scagliare contro i nostri nemici.

Da buon secondo capitolo, non mancano inoltre tombe da esplorare e segreti da scoprire, che rappresentano la vetta della produzione targata Crystal Dynamics, ove il level design raggiunge l’apice e dove gli enigmi si fanno sempre più difficili da risolvere, tra mura segrete da distruggere e meccanismi da attivare per poter proseguire all’interno delle stanze fino al raggiungimento del tanto agognato tesoro.

Requisiti di sistema

Requisiti minimi:

Processore: Intel Core i3-2100

Memoria: 6GB RAM

Scheda video: NVidia GTX 650 2GB o AMD Radeon HD 7770 2GB

Hard disk: 25 GB

Sistema operativo:  Windows 7 64-bit

Requisiti consigliati:

Processore: Intel Cor
e i7-3770K

Scheda video: NVidia GTX 980Ti o NVidia GTX 970

Memoria: 8GB RAM

Hard disk: 25 GB

Sistema operativo: Windows 10 64-bit

Configurazioni di prova:

1) Processore: Intel Core i5-6600

Memoria: 16 GB RAM

Scheda Video: NVidia GTX 560Ti

Sistema: Windows 10 64-bit

2) Processore: Intel Core i7-5820K

Memoria: 32 GB RAM

Scheda Video: NVidia GTX 980

Sistema: Windows 10 64-bit

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Abbiamo avuto modo di provare Rise of the Tomb Raider su due configurazioni, la prima descritta poco più sopra, entry level, la seconda invece decisamente high end. Le impostazioni grafiche, che potete voi stessi vedere negli screenshot a sinistra e a destra di questo paragrafo, ci hanno permesso di raggiungere picchi massimi di 35 FPS e picchi minimi di 16 FPS giocando ad una risoluzione di 1440×900 con la configurazione entry level. Nonostante i compromessi, relativi soprattutto alle già citate impostazioni ed alla2016 02 07 00001 risoluzione (avremo preferito poterlo giocare in Full HD), il gioco si mostra graficamente sbalorditivo. Le ambientazioni ed i personaggi raggiungono uno stato di quasi foto-realismo e l’eccellente regia contribuisce a questo aspetto regalandoci primi piani dettagliatissimi e ambientazioni piene di vita. Se la versione entry level ci ha stupiti, potete immaginare la nostra faccia con le impostazioni maxate sulla configurazione high end, come potete voi stesso vedere negli screenshot a fine paragrafo (intenzionalmente di risoluzione più elevata). Rise of the Tomb Raider, in questo caso, è stato giocato in un primo momento con una risoluzione di 1920×1080 ed un Filtro Antialiasing SSAA 4x, garantendoci un minimo prestazionale in grado di mantenersi tra i 20 e i 30 FPS, nel secondo caso, invece, con la riduzione del Filtro Antialiasing da SSAA 4x a SMAA, ci è stato finalmente possibile raggiungere i fatidici 60 FPS fissi nella maggior parte delle situazioni, con cali minimi che raggiungevano i 35 FPS nella fasi più concitate dell’azione.

Abbiamo inoltre avuto modo, con la medesima configurazione, di provare il gioco con risoluzione 2K; in questo caso anche con una configurazione high end come quella utilizzata è necessario intervenire pesantemente sulle impostazioni per poter avere un risultanto stabile intorno ai 50-60 fps. In particolare l’antialiasing è stato impostato su FXAA, il Filtro Anisotropico su 4x, tutte le altre opzioni (ombre, profondità di campo, fogliame dinamico) sono state impostate su On, ovvero lo step iniziale. Si è scelto invece di tenere su Molto alte (corrispondente a Ultra) la qualità delle texture e il livello di dettaglio).ROTRsettings2k 2

Per quanto concerne l’aspetto sonoro, l’immersione all’interno delle varie tipologie di scenari che ci troveremo ad esplorare è garantita, così come la ripetitività dei mugiti di Lara nel corso dell’esplorazione, a tratti divertenti e a tratti molto più che invadenti.

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Commento finale

Rise of the Tomb Raider, lo sapevamo già, si rivela essere all’altezza del suo predecessore, peccando in alcuni campi e controbilanciandosi con miglioramenti in altri. La fase narrativa, ed esempio, sembra da subito essere il punto forte della produzione, per poi essere persa di vista nel corso dell’avventura; d’altro canto il gameplay, pur essendo rimasto immutato nelle sue radici, è capace di regalarci qualche piacevole sorpresa e qualche novità che riesce a dare ulteriore freschezza alla produzione, allegerendola dal peso di un comparto narrativo altalenante e garantendo agli utilizzatori finali ore ed ore di spensieratezza e divertimento, merito anche dell’attenta cura riposta al sistema di tiro ed ai combattimenti corpo a corpo che caratterizzano l’opera. Non dimentichiamoci, poi, la longevità del titolo che, nonostante la sua natura, riesce comunque a superare di gran lunga la media degli altri titoli appartenenti al genere, assestandosi sulla 20ina di ore di gioco, che aumentano a dismisura nel caso in cui ci si voglia cimentare nel completamento al 100% del titolo.

Pro Contro 
– Avventura ed azioni uniti in un mix più esaltante che mai
– Meccaniche di gioco riviste e perfezionate
– Comparto Tecnico da urlo!
– E’ Lara!
– Comparto narrativo altalenante
– I mugiti di Lara!
  Voto Globale: 90 
 
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Recensione The Bug Butcher

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Una volta c’erano i palloncini…

Versione testata PC.

Disponibile ormai da qualche settimana sulla piattaforma digitale di Valve, Steam, The Bug Butcher è la prima, ambiziosa, opera nata dalle menti di Awfully Nice Studios. Il titolo, nella sua semplicità, si mostra come un erede spirituale di Super Pang (Super Buster Bros.), ereditandone le caratteristiche fondamentali ed espandendone le possibilità offerte per merito di un sapiente utilizzo delle possibilità moderne. Scoprite con noi perchè The Bug Butcher è un titolo che nessun amante del genere arcade può lasciarsi sfuggire.

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Infestazione Aliena

In The Bug Butcher il nostro ruolo è abbastanza preciso ed è subito delineato dalle vicessitudini che ci vengono narrate dopo circa i primi 5 secondi di gioco: ci troviamo su di una stazione spaziale infestata dagli alieni ed è nostro compito distruggerli. Subito dopo aver appreso quanto accaduto, verremo introdotti alle semplici meccaniche di gioco da un breve ma esaustivo tutorial che ci permetterà di prendere sin da subito confidenza con il sistema di controllo bidirezionale e col sistema di fuoco. Tutto è pronto per dare il via alla nostra avventura, ma dobbiamo prima introdurre un altro personaggio fondamentale del titolo: l’unico sopravvissuto della stazione spaziale, che sarà nostro dovere difendere, pena la morte.

Varietà e divertimento

Se a primo acchito l’offerta di The Bug Butcher potrebbe non essere allettante, basta pochissimo tempo per ricredersi; ciò che credevamo infatti essere l’unico tutorial presente all’interno del gioco, si svela essere soltanto un allenamento di base: all’interno del gioco sono presenti diverse tipologie di mostri ed altrettante diverse tipologie di attacchi di cui potremo usufruire per poterli sconfiggere.

Tanto per iniziare ognuno degli alieni ha l’aspetto di un insetto, segue uno specifico pattern di movimento e rimbalza al contatto con una qualsiasi delle superfici presenti; alcune speciali varianti, inoltre, avranno la possibilità di generare prole oppure di attaccarci facendo uso di speciali “proiettili”, anch’essi con un pattern preciso e predeterminato; altre ancora, invece, avranno come unico obiettivo il nostro particolare alleato e sarà nostro dovere disfarcene il prima possibile per garantirci le migliori possibilità di sopravvivenza.

Per quanto riguarda le diverse possibilità di attacco offerte, avremo accesso ad un vasto arsenale di armi che spazia dalla possibilità di ottenere un Gatling Gun dalla bassa precisione a missili dall’alto potenziale esplosivo in grado di dissolvere più nemici contemporaneamente oppure ancora a raggi laser dalla grande potenza, ma dalla breve durata. Saranno inoltre presenti attacchi speciali in grado di garantirci bonus speciali come, ad esempio, il congelamento dei nostri nemici.

Come in qualsiasi titolo arcade che si rispetti, sarà presente un counter per il punteggio ed ognuno degli alieni da noi ucciso permetterà a quel counter di aumentare di un ammontare predefinito, variabile esclusivamente per merito del moltiplicatore che aumenterà con l’aumentare del numero di nemici uccisi in un breve periodo di tempo e senza essere colpiti. Alla fine di ognuno degli stage proposti, poi, potremo vedercela con la classifica e con gli obiettivi posti dagli sviluppatori che prevedono il raggiungimento di determinati punteggi.

La nostra esperienza con The Bug Butcher non può che essere positiva e si rivela piuttosto bilanciata anche per quanto concerne il livello di difficoltà che non si dimostra mai essere eccessivo, ma che cresce con l’aumentare della nostra abilità; neanche le boss-fight, nel più dei casi, si sono dimostrate eccessivamente ostiche o proibitive e, nel peggiore dei casi, hanno richiesto al massimo un paio di tentativi per poter essere superate.

Infine, per chi soffre di solitudine, è bene sapere che The Bug Butcher permette di affrontare l’intera avventura in modalità cooperativa in compagnia di un altro giocatore, sullo stesso PC e sullo stesso schermo.

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Prodigio? Non proprio…

Dal punto di vista grafico, The Bug Butcher si dimostra per quello che è: una produzione a basso budget; ciò nonostante, però, è davvero notevole il lavoro svolto dagli sviluppatori che sono stati in grado di riprodurre degli ambienti che sembrano rispecchiare la realtà, a patto di voler utilizzare un pizzico di fantasia per poter trasformare le ambientazioni bidimensionali in spazi tridimensionali. Particolare cura nel design dei nemici, sempre diversi ed unici nella loro caratterizzazione.

Nulla di anomalo per quanto concerne il comparto audio, sia nel bene che nel male, The Bug Butcher non spicca particolarmente in questo particolare settore tecnico.

Commento finale

The Bug Butcher è un titolo da non perdere per gli amanti degli Arcade e dei punteggi; l’elevato quantitativo di contenuti presenti all’interno del titolo e la grande varietà di armi e nemici che ci verranno proposti sarà un valido incentivo a continuare l’avventura all’interno della stazione spaziale, che si rivelerà poi essere una sfida sempre crescente. Adatto sia ai solitari che agli amanti della compagnia, The Bug Butcher permette inoltre il gioco in cooperativa locale per due giocatori. Immersivo quanto basta nel suo comparto tecnico, a patto di voler scendere a compromessi con la propria fantasia.

Pro Contro 
– Divertente, vario ed immediato
– Longevo quanto basta
– Una sfida continua, merito della sua natura arcade
– Possibilità di gioco in cooperativa locale
– Potrebbe non essere apprezzato da chi ama una trama di fondo
– Il livello di sfida in continua crescita potrebbe far storcere il naso ai neofiti del genere
  Voto Globale: 85 
 
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AVM, FRITZ!Box 5490 alla FTTH Conference

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Fibra ottica al massimo delle sue potenzialità.

Con un comunicato stampa ricevuto pochi minuti fa, AVM rende nota la propria partecipazione alla FTTH Conference con FRITZ!Box 5490, il top di gamma della compagnia per quanto concerne la tecnologia in fibra ottica, pensato per la connettività del futuro, con la possibilità di agganciarsi direttamente alle prese per Fibra Ottica sfruttando a pieno la tecnologia del futuro Fiber to the Home (FTTH).

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

FRITZ!Box 5490: AVM partecipa alla FTTH Conference con il top di gamma per la tecnologia in fibra ottica

· Il primo FRITZ!Box per la connettività in fibra ottica super veloce
· Dispositivo ideale per Internet, telefonia, TV, multimedia
· LAN Gigabit e Dual Wireless AC + N per le reti domestiche veloci
· Dotato di USB 3.0, sistema per la telefonia e stazione base DECT
· Nuovo sistema operativo FRITZ!OS 6.50 già incluso

Milano | La fibra ottica è la tecnologia del futuro per navigare alla “velocità della luce”!
La copertura in fibra in Italia è in continua espansione per assicurare la crescita del Paese e per fornire ai consumatori i servizi che soprattutto negli ultimi mesi hanno visto nascere un’offerta cui non è possibile accedere se non si dispone di linee ultra veloci. L’allargamento al Web delle emittenti TV (come Sky e Mediaset), l’arrivo di servizi con contenuti innovativi (come Netflix, Infinity, TimVision, Apple TV), il lancio delle numerose piattaforme multimediali richiedono velocità di banda elevata.

FRITZ!Box 5490 di AVM è il nuovo dispositivo a banda larga che permette una connessione diretta alle prese in fibra ottica (GF-TAE o FTU), basandosi sulla tecnologia attiva point-to-point del futuro, progettata per le connessioni FTTH (Fiber to the Home). Utilizzando il nuovo FRITZ!Box 5490 di AVM si può disporre di una velocità in fibra ottica fino a 1 Gbit/s su rete domestica veloce LAN gigabit e Dual Wireless AC + N per reti ottimizzate. La navigazione in Internet, lo streaming di film, giochi online e molte altre applicazioni possono essere eseguite contemporaneamente.

Inoltre, AVM presenta il nuovo sistema operativo FRITZ! 6.50 e gli ultimi modelli dei ripetitori FRITZ!WLAN, gli adattatori powerline gigabit e le FRITZ!App. I provider hanno già incluso il nuovo FRITZ!Box 5490 nella loro offerta.

E’ il primo router che consente l’accesso diretto a una rete ottica attiva (AON) e integra tutte le caratteristiche che hanno garantito il successo dell’attuale top di gamma per linee DSL, il FRITZ!Box 7490: velocità gigabit, hardware allo stato dell’arte e la versatilità del FRITZ!OS. FRITZ!Box 5490 assicura maggior velocità e portata con un throughput di fino a 1.300 Mbit/s per la WLAN AC e di 450 Mbit/s per la WLAN N. Per una telefonia in qualità HD e la massima comodità, il nuovo 5490 integra un centralino telefonico con segreterie telefoniche, una stazione base DECT per fino a sei telefoni cordless e la possibilità di collegare telefoni analogici, ISDN e IP. Il potente server multimediale trasmette immagini, film e musica in tutta la rete domestica. Le funzioni smart home fruibili tramite il protocollo DECT completano il profilo funzionale del dispositivo. Il FRITZ!Box 5490 supporta il processo di configurazione automatica (provisioning) in linea con il protocollo di gestione WAN-CPE (DSL-Forum TR-069/TR-104), così che gli operatori possano facilmente realizzare servizi Internet, IP-TV e Voice over IP.

Grazie al basso consumo di energia di circa 7 watt in stand-by, il nuovo FRITZ!Box è a elevata efficienza energetica.

Per ulteriori informazioni sulla FTTH Conference: http://www.ftthconference.eu/

Famitsu, i giochi più attesi 08/02

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Dragon Quest XI torna al trono.

Anche questa settimana, come di consueto, il noto magazine giapponese Famitsu ha pubblicato i numeri relativi al suo sondaggio, indetto tra i lettori della rivista, utile a capire i titoli di maggiore risalto all’interno del mercato nipponico. Torna in cima al podio Dragon Quest XI nella sua versione per Nintendo 3DS, seguito subito dopo da Persona 5 (PlayStation 4) e Final Fantasy XV (PlayStation 4); al quarto e quinto posto, rispettivamente, Final Fantasy VII Remake (PlayStation 4) e Dragon Quest XI (PlayStation 4).

A seguire l’intera classifica:

1. [3DS] Dragon Quest XI – 763 voti
2. [PS4] Persona 5 – 651 voti
3. [PS4] Final Fantasy XV – 613 voti
4. [PS4] Final Fantasy VII Remake – 583 voti
5. [PS4] Dragon Quest XI – 540 voti
6. [3DS] Dragon Quest Monsters: Joker 3 – 406 voti
7. [PS4] Kingdom Hearts III – 339 voti
8. [PS4] Star Ocean 5: Integrity and Faithlessness – 326 voti
9. [3DS] Shin Megami Tensei IV Final – 325 voti
10. [PS4] Street Fighter V – 313 voti
11. [PSV] Kan Colle Kai – 311 voti
12. [PS4] Yakuza 6 – 267 voti
13. [PS3] Persona 5 – 260 voti
14. [3DS] Ace Attorney 6 – 236 voti
15. [PS4] Dead or Alive Xtreme 3 – 208 voti
16. [PS4] Dragon Quest Heroes II – 190 voti
17. [3DS] Mega Man Legacy Collection – 189 voti
18. [PSV] Project Setsuna – 180 voti
19. [PS4] Tales of Berseria – 178 voti
20. [WIU] The Legend of Zelda – 169 voti
21. [3DS] Yo-kai Watch 3 – 166 voti
22. [PS4] Project Setsuna – 164 voti
23. [WIU] Zelda: Twilight Princess HD – 163 voti
24. [3DS] Story of Seasons: Good Friends of Three Villages – 162 voti
25. [PS4] Nioh – 152 voti
26. [PSV] SaGa Scarlet Grace – 151 voti
27. [PS4] The Last Guardian – 147 voti
28. [PSV] Summon Night 6 – 146 voti
29. [3DS] Monster Hunter Stories – 133 voti
30. [PSV] Gundam Breaker 3 – 119 voti

Recensione Moco Moco Friends

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A caccia di peluches

Versione testata: 3DS.

Spesso gli sviluppatori si dimenticano che la maggior parte dei videogiocatori sono bambini e quindi creano giochi poco adatti a loro con tematiche abbastanza adulte. Racjin, lo studio che ha sviluppato Final Fantasy Explorers, ha deciso di creare un titolo parecchio facile e infantile per accontentare un po’ tutti senza discostarsi dal genere JRPG.

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Un modo… Zuccheroso.

Nonostante i molteplici dialoghi iniziali la trama non è esattamente il forte di Moco Moco Friends. Moco è una ragazza che si è appena diplomata ed è pronta ad avviare la sua carriera nella collezione di Plushkin, i mostriciattoli veri protagonisti del gioco, con l’obbiettivo di diventarne una maestra.

Una trama non proprio complessa, chiaramente scritta per un pubblico giovanissimo, peccato solo che, nonostante sia un gioco per bambini, qui da noi non sia stato tradotto in italiano ma sia rimasto completamente in inglese e questo potrebbe tenere lontani gli acquirenti principali del gioco, almenoché non siano dei bambini prodigio, in quel caso la questione cambia.

Se siete amanti dei giochi di ruolo giapponesi perché sapete che, quasi tutti, hanno una trama da togliere il fiato sappiate solo che Moco Moco Friends non fa per voi.

A caccia di Plushkin.

La prima cosa che penserete non appena avrete avviato il gioco è “ma questo è l’ennesima copia dei Pokémon”. Ebbene si, è proprio così, e sappiamo tutti che non è nè il primo e, certamente, nemmeno l’ultimo che uscirà, ma si differenzia dal titolo GameFreak per alcuni semplici particolari.

Prima di tutto non dovremo viaggiare per un’intera regione alla ricerca di mostriciattoli da allevare, la nostra “base” sarà infatti una piazza circolare nella quale troveremo negozi vari e la porta d’accesso ai dungeon.
Ebbene si, Moco Moco Friends è un Dungeon Crawler, per quasi tutta l’avventura ci ritroveremo in misteriosi Dungeon alla ricerca di oggetti che ci chiederanno di cercare, nulla di più.

I dungeon saranno davvero corti e lineari, ma saranno disseminati di nemici e li entrano in gioco i Plushkin. Come il resto del gioco anche i combattimenti sono parecchio semplici. Appena inizia il combattimento dovremo lanciare in campo tre creature e per ognuna dovremo decidere se farla attaccare normalmente, se farla difendere o se usare un’attacco elementale (Moco Moco Friends ha un totale di cinque elementi. Erba, Fuoco, Acqua, Luce e Oscurità), nulla di più semplice e intuitivo.

Non sono solo le tematiche ad essere infantili, ma un po’ anche il gameplay visto che il gioco sarà di una semplicità assurda, tranne per qualche boss ogni tanto, quindi vi consigliamo di prenderlo se volete qualcosa di semplice ma di stargli alla larga se cercate qualcosa di più impegnativo.

Colori, solo colori.

Nonostante tutto bisogna dire che il comparto tecnico non è per niente male, i diesgni sono fantastici, sempre dedicati a un pubblico giovanile ma comunque niente male. Niente bug o lag, o almeno noi non ne abbiamo riscontrati, ma con mabietazioni così piccole non potevamo aspettarci altro.

Peccato solo per la colonna sonora che non è riuscita a colpirci quasi per niente e dopo l’ennesima volta che ripetevano la stessa traccia abbiamo deciso di abbassare il volume e di non alzarlo più.

Un’altro difetto è di certo la mancanza di una componente online che avrebbe potuto aumentare di parecchio le ore di gioco, magari con combattimenti e scambi online.

Commento finale

Moco Moco Friends non è un gioco adattao a tutti. Come ho già ripetuto fino allo sfinimento in quasi tutto l’articolo è un gioco adatto a un pubblico giovanissimo, se non fosse per la mancata localizzazione italiana, che può divertire chi, a differenza di chi come noi ha anni e anni di esperienza videoludica sulle spalle, non ha molta affinità con il mondo videoludico e ha bisogno di qualcosa di semplice e leggero.

Pro Contro 
– Perfetto per un pubblico giovane
– Oltre 120 tipi di Plushkin
– Troppo facile
– Dungeon lineari e poco complessi
– La trama è solo di contorno
  Voto Globale: 65 
 
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