Huawei e Android, un matrimonio finito piuttosto male

Perchè nessuno pensa ai bambini?

È di questa mattina la notizia che Google, il colosso informatico di Mountain View, ha terminato i rapporti con Huawei, la celebre azienda cinese che si occupa di telefonia, PC e molto altro.

Il provvedimento di Google parte da un recente ordine esecutivo firmato da Donald Trump, attuale Presidente degli Stati Uniti d’America, il quale permette al Governo Federale di vietare alle aziende statunitensi di acquistare/vendere apparati di telecomunicazione a realtà estere (specialmente cinesi), in nome della sicurezza nazionale.

Huawei è diventata in brevissimo tempo una realtà di tutto rispetto nell’ambiente, partendo da telefoni di fascia medio-bassa fino ad arrivare a dispositivi in grado di competere con le major del settore, basti pensare ai Mate Pro e al foldable Mate X (in uscita prossimamente al costo di 2300€ circa).

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze innanzitutto non avranno ripercussioni sugli apparecchi esistenti, che continueranno a ricevere gli aggiornamenti di sicurezza Android. Stesso discorso vale per il Google Play Store e tutte le altre app realizzate da Google (Gmail, GSuite, ecc.).

Al momento la società cinese non ha lasciato importanti dichiarazioni in merito, ribadendo solo che “Huawei ha apportato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo. Essendo uno dei partner a livello globale di Android, abbiamo lavorato assiduamente sulla loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema di cui hanno beneficiato sia gli utenti che l’intero settore…”.

Continuando nella dichiarazione, l’azienda cinese ha chiarito che tutti i dispositivi in vendita saranno supportati continuativamente con aggiornamenti di sicurezza.

Solo Huawei?

Queste conseguenze a breve verranno affrontate anche da tutti quei dispositivi di provenienza cinese, da Honor (altro marchio di Huawei) a Xiaomi (approdata di recente in territorio italiano), passando per Meizu e per tutte le altre società cinesi che intendono utilizzare il sistema operativo di casa Google.

Cosa succederà?

Aziende importanti come Huawei-Honor sicuramente non sono state colte alla sprovvista, la rottura con la Cina più volte ventilata da Trump è probabilmente giunta anche ad oriente. Ecco perché la società cinese ha affermato che si stavano preparando a questa possibilità da molto tempo.

Quindi, siamo abbastanza sicuri che Huawi abbia pronto un proprio sistema operativo, aggiungendo al duopolio Apple-Android un misterioso concorrente dagli occhi a mandorla.

Perchè tutto questo?

Sinceramente ce lo chiediamo anche noi, la politica ultra-protezionista di Donald Trump è nota praticamente a tutti, dal “muro” con il Messico ad una America nuovamente grande.

La Cina in effetti è un concorrente particolarmente ostico, in quanto a causa delle diverse politiche sul lavoro, permette alle società di ottenere prodotti di buona qualità a prezzi da Terzo Mondo, rivendendoli in Europa o USA a prezzi decisamente spaventosi (Apple docet).

Noi videogiocatori conosciamo bene questo modo di fare, infatti non molti anni fa anche gli acquirenti PS4 hanno avuto a che fare con la Cina. Infatti, le console venivano assemblate dalla Foxconn, azienda cinese specializzata nell’assemblaggio di prodotti elettronici. Difatti, chi avrà la memoria un po’ lunga, si ricorderà sicuramente dei disguidi dovuti alla protesta dei “dipendenti” dell’azienda, i quali sabotavano le console per manifestare lo scontento relativo a condizioni di lavoro più che umilianti.

Ci sarebbe il bisogno di regolamentare a livello globale il lavoro, ma parliamoci chiaro, sareste disposti a pagare di più per ottenere un prodotto preparato/assemblato che rispetti le condizioni dei lavoratori?

La Cina, la Thailandia e molte aziende (anche nostrane) hanno compreso che politiche di pricing aggressivo ottengono grandi risultati e a poche persone interessano chi c’è dietro tutto questo. Adesso metto da parte il sindacalista che è in me e passiamo ai “motivi” che avrebbero portato Trump a firmare questo ordine.

Secondo la Casa Bianca, Huawei e compagnia, sarebbero esclusivamente un mero tentativo della Cina di intrufolarsi nelle nostre vite e spiarci senza pietà (come se le tecnologie americane, italiane o europee non lo facciano già). Ecco perché il 5G, meglio noto come IOT (Internet of Things) potrebbe esporci (secondo Zio Donald) ad un serio pericolo in materia di sicurezza nazionale.

Voi che ne pensate di questa storia? Fatecelo sapere nei commenti al post sulla nostra Pagina Facebook.

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Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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