Recensione Final Fantasy XII: The Zodiac Age PC

Un’ultima volta ad Ivalice, in Full HD.

Questa è la seconda volta in meno di un anno che torniamo a parlare di Final Fantasy XII: The Zodiac Age. Lo abbiamo già recensito qui, ma si trattava della versione console del titolo, che ora approda finalmente anche su PC arricchito di tutte le opzioni adorate dagli smanettoni. Per godere al meglio di un titolo già di per sé visivamente grandioso, in fondo. Così come lo era già su PlayStation 2, anche se il lifting dello scorso Luglio gli ha fatto sicuramente bene.

i fan della serie Final Fantasy strepitano un sacco, ve l’abbiamo già detto una volta, ma alla fine i giochi li comprano, belli o brutti che li definiscano. Final Fantasy XII a suo tempo non fu capito, fu considerato “brutto”. Ma gli utenti nel periodo “post Final Fantasy XV”, in cui DLC dedicati all’ultima produzione continuano ad uscire, sono comunque affamati di altri titoli legati al brand. In questo, The Zodiac Age è il più simile dei vecchi capitoli al nuovo Final Fantasy XV, dunque matematicamente ha più possibilità di essere apprezzato dai neofiti, che magari si sono avvicinati alla serie solo lo scorso novembre.

A distanza di dieci anni, quindi, vale la pena concedere una seconda opportunità: “Provaci ancora Final Fantasy Numero Dodici”! Del resto se Kingdom Hearts ha potuto avere la sua buona (troppa) dose di riedizioni…

Lo Zodiaco arriva su PC

Il percorso di Final Fantasy XII: The Zodiac Age lo ha portato prima dalla PlayStation 2 alle console di attuale generazione, infine su Personal Computer. Un viaggio sicuramente poco semplice da affrontare, e soprattutto l’ultimo porting ha dovuto scontrarsi con determinati limiti, che è comunque riuscito a superare bene. su PC il gioco si offre in un Full HD regolabile, e con un frate rate fisso di default a 30 ma che può essere portato tranquillamente fino a 60. Nonostante la vecchiaia, quindi, il titolo non ha nulla da invidiare alle ultime produzioni, grazie anche alla rivisitazione della maggior parte delle texture e del nuovo sistema di illuminazione.

Configurazione di Prova:

  • Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
  • Processore: Amd Ryzen 5 1600 – 3.2 GHz
  • Scheda video: EVGA GeForce GTX 1070 con 8 GB
  • Memoria: 16 GB di RAM

Requisiti minimi:

  • Sistema Operativo: Windows Win 7 64bit o superiore;
  • CPU: Pentium G3260 @ 3.0GHz (2 cores);
  • GPU: nVidia GTX 660 o equivalente AMD;
  • VRAM: 2 Gb;
  • RAM: 4 GB;
  • Direct X: 11;
  • Scheda audio: DirectX Compatible Sound Card;
  • Spazio libero su HDD: 50 Gb.

Requisiti consigliati

  • Sistema Operativo: Windows Win 7 64bit o superiore;
  • CPU: I5-4460 @ 3.2GHz (4 cores);
  • GPU: nVidia GTX 980 o equivalente AMD;
  • VRAM: 4 Gb;
  • RAM: 8 Gb;
  • Direct X: 11;
  • Risoluzione: 1920 x 1080;
  • Scheda audio: DirectX Compatible Sound Card;
  • Spazio libero su HDD: 50 Gb.

Sempre in più rispetto alla versione per PlayStation 4, sono state aggiunte alcune possibilità come quella di attivare il filtro anisotropico, modificare la profondità di campo, l’occlusione ambientale, l’anti-aliasing e via dicendo. Certo: non vi aspettate qualcosa al livello di Final Fantasy XV, alla fin fine.

Sempre attuale

Fantasy XII: The Zodiac Age a suo tempo si distaccava (e distacca oggi) quasi del tutto dai precedenti episodi e da quelli che lo hanno seguito, sposando una meccanica di gioco molto simile a quelle di un MMORPG. Innanzitutto abbandona la telecamera “fissa” e i combattimenti a turni casuali. L’approccio generale da MMORPG, nel particolare, è unico: il giocatore che può esplorare le macro-aree in cui si suddivide ogni location visitabile, con i nemici chiaramente visibili sullo schermo e quindi a volte evitabili.

Il titolo utilizza un sistema di combattimento in tempo reale di discreta complessità chiamato Active Dimension Battle, costruito attorno a una serie di situazioni e tattiche configurabili attraverso i Gambit. Se questo sistema è attivo, i tre membri del party scelti per combattere attaccano i nemici (in caso contrario il videogiocatore può scegliere direttamente quali azioni fargli compiere attraverso il classico menu a tendina), e una linea colorata collegherà il personaggio al suo bersaglio, con il tipo di incantesimo o attacco che sta per usare identificato a vista.

La gestione dei Gambit è quindi uno degli aspetti più importanti del gioco, visto che le sorti delle battaglie, specie quelle più difficili, dipendono dalla “corretta” configurazione dei princìpi che regolano le reazioni dei vari personaggi durante lo scontro. Il Gambit consiste in una serie di parametri che il giocatore acquisisce in modi diversi durante l’avventura e che può poi impostare stabilendo delle vere e proprie priorità comportamentali per ogni singolo personaggio a seconda degli eventi.

Commento Finale

Ancora una volta, Final Fantasy XII: The Zodiac Age ci trova più che positivi al momento di assegnargli un voto. La versione per PC è attualmente la migliore in commercio, quindi qualche decimale in più gli spetta; per il resto ritroverete a prezzo pieno tutti i contenuti già presenti su PlayStation 4. Valutate l’acquisto in base all’averlo giocato o meno su PlayStation 4; ma se non tornate ad Ivalice dall’epoca della PS2, allora correte in negozio.



PRO


CONTRO

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