Recensione Redout Space Assault

Versione testata: PlayStation 4.

Gli sviluppatori italiani di 34BigThings ritornano a lavoro e creano un nuovo gioco dell’universo Redout. Nasce così Redout Space Assault. A differenza di quello che potrebbe sembrare, non è un titolo che punta alle corse spaziali, ma è un’avventura nella quale impersoneremo un pilota professionista che caccia ribelli e pirati. Per quanto possa sembrare un titolo estremamente interessante, dato il bellissimo precedente di Redout, purtroppo questo “prequel” non riesce a mantenere il ritmo, risultando un noioso shooter su binari.

In una galassia lontana, lontana…

Redout Space Assault si pone temporalmente prima del primo Redout e narra l’avventura di un pilota spaziale di nome Leon, dipendente della Poseidon Corporation. La sua missione è tanto semplice quanto gravosa: deve difendere Marte da tutte le possibili minacce, rappresentate da gruppi di pirati e ribelli. Da un certo punto di vista può sembrare una storia già sentita, ma possiamo assicurarvi che c’è un risvolto piuttosto interessante, anche se fin troppo leggibile. Insomma, la trama non è altro che un pretesto per vagare un po’ nello spazio

Un finto arcade

Redout Space Assault è un titolo che potrebbe ricordare alcuni giochi da cabinato, ma in tre dimensioni e decisamente più fluido. Il giocatore potrà muoversi ovunque e il suo obiettivo sarà schivare i proiettili delle navicelle nemiche per poi eliminarle. Sono disponibili differenti tipologie di nemici che possono essere sconfitti in svariati modi, ma alla fine non si fa altro che ripetere sempre la stessa cosa all’infinito, anche se sono presenti alcuni momenti da Bullet Hell.

redout space assault

I vari livelli sono su binari, quindi non si potrà scegliere la direzione, ma saremo costretti ad andare sempre avanti: ed è per questo motivo (la mancanza totale di esplorazione) che Redout Space Assault diventa molto ripetitivo e, di conseguenza, noioso. Ad aumentare la sensazione di ripetitività c’è anche il fatto che, anche dal punto di vista grafico, le ambientazioni sono sempre uguali.

Inoltre, per quanto riguarda il gameplay, non c’è quella sensazione di velocità che dovrebbe dare una navicella spaziale in corsa contro dei nemici pericolosi. A peggiorare la situazione c’è anche il fatto che migliorare la navicella non è utile, a meno che non si abbia alcun tipo di dimestichezza col controller. Gli elementi da poter migliorare sono i propulsori, le armi, la velocità e lo scudo. Portando a termine le missioni si otterranno punti spendibili a questo scopo. 

Ci sono altri tipi di missioni in Redout Space Assault, ma in realtà non migliorano la situazione, anzi le parti di gioco non su binari rendono il titolo ancora più noioso, mostrando tutti i suoi limiti: infatti, visto che non c’è nulla da esplorare, l’unica cosa che si vuole davvero raggiungere è la fine del livello. Ci sono le gare in questo prequel? Sì, ma non sono per nulla come il Redout che abbiamo conosciuto e che ci ha fatto ritornare alla mente vecchie glorie come Wipeout

Bello ma non balla

Nonostante tutti questi problemi che riguardano il gameplay, Redout Space Assault è un titolo che un po’ splende dal punto di vista grafico. Il primo impatto con la mappa da gioco fa urlare “wow!” a tutti. Inoltre, le esplosioni, le altre navicelle e tutto ciò che ci circonda è ben realizzato, ma come abbiamo già detto, è fin troppo ripetitivo

L’audio è ben equalizzato e non c’è inquinamento acustico. Tutti i suoni sono puliti e ben distinguibili, il che è utile anche a livello di gameplay per comprendere quale tipo di nave sta arrivando e da dove. La musica non rimane impressa, non riesce a colpire il giocatore e nemmeno a caricarlo, pur non essendo male. 

Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato problemi particolari col gioco, non sono stati incontrati bug o glitch e i caricamenti sono relativamente veloci. L’italiano è disponibile solo nei testi. Insomma, dal punto di vista tecnico è un ottimo gioco, ma pecca in quello che è il suo elemento cruciale: il gameplay.

Commento finale

Ne vale la pena?

Eccoci, infine, alla domanda più importante: vale la pena acquistare Redout Space Assault? La risposta è un “dipende da quanto vi piace il genere”. Perché sì, nonostante i tantissimi difetti, questo è un titolo adatto per coloro che sono sempre stati incuriositi da questa tipologia di gioco e desiderano provarlo, soprattutto grazie al prezzo, che è decisamente accessibile rispetto ad altri titoli. 

Ma se invece siete dei “veterani”, conviene guardare altrove. Sì, perché alla fine se non fosse per il comparto tecnico, questo prequel vi annoierebbe parecchio. Come sempre, dipende dai punti di vista. Al momento Redout Space Assault è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

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5

Troppe imperfezioni


Vale la pena acquistare Redout Space Assault? La risposta è un “dipende da quanto vi piace il genere”. Perché sì, nonostante i tantissimi difetti, questo è un titolo adatto per coloro che sono sempre stati incuriositi da questa tipologia di gioco e desiderano provarlo, soprattutto grazie al prezzo, che è decisamente accessibile rispetto ad altri titoli. Ma se invece siete dei “veterani”, conviene guardare altrove. Sì, perché alla fine se non fosse per il comparto tecnico, questo prequel vi annoierebbe parecchio.

PRO

    - Graficamente bello da vedere
    - Fluido

CONTRO

    - Gameplay troppo scarno
    - Potrebbe annoiare
    - Missioni non binarie evitabili
Angela Pignatiello
Angela Pignatiello
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.

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