Speciale hardware, le cinque migliori periferiche gaming per il vostro nuovo rig – Parte II

Mouse, cuffie e sedia da gaming per completare il vostro setup.

Proseguendo nella nostra guida alle periferiche gaming indispensabili per un gaming rig che si rispetti, l’altro “top player” in questa selezione è sicuramente il mouse.

Se state cercando consigli invece sulle migliori tastiere da gaming, la prima parte dell’articolo con i nostri consigli sulle migliori periferiche gaming la trovate QUI.

Per potersi definire da gaming è necessario che il mouse sia innanzitutto ergonomico e, anche se questo non è un must, cablato, per evitare di restare a secco durante una accesa sessione di gaming online e perché generalmente più reattivi rispetto ai mouse wireless della stessa fascia di prezzo. Quanto al primo fattore, è essenziale imparare ad individuare il vostro tipo di impugnatura. Nella foto qui sotto trovate le tre principali tipologie e i loro pregi e difetti.

palm grip claw grip fingertip grip

Palm Grip: la mano è adagiata completamente sul mouse, a muoversi è l’intero avambraccio e non solo il polso. Per questo tipo di impugnatura è consigliabile un mouse grande e con una forma asimmetrica.

Claw Grip: la mano forma un artiglio e solo la punta della dita e il retro del palmo sono poggiati sul mouse. Per questo tipo di impugnatura è consigliabile un mouse piccolo e con una forma simmetrica.

Fingertip Grip: la mano è leggermente sollevata sulla punta delle dita. Il movimento è dato sia dallo spostamento delle dita sia da quello del braccio. Per questo tipo è consigliabile un mouse di medie dimensioni.

Ma a parte questi due fattori, quali sono gli indicatori per un buon mouse da gioco?
Le prime due cose da considerare sono CPI (o DPI) e qualità del sensore. Sebbene i termini CPI e DPI indichino due valori diversi, spesso nel mondo dei mouse da gaming sono utilizzati in maniera alternativa. DPI, termine che sta per “Dots Per Inch
,  ovvero punti per pollice quadrato, è un termine generalmente utilizzato per misurare la risoluzione di una stampante. Nell’era digitale sarebbe più corretto parlare di PPI, ovvero “Pixel Per Inch”, ad indicare il numero di pixel presenti in un pollice quadrato di immagine. Più è alto il numero, maggiore è la risoluzione dell’immagine. Ma cosa c’entra questo con i mouse da giocoE’ presto detto: più punti di un’immagine un mouse è in grado di leggere in un pollice quadrato, maggiori saranno la sua precisione e velocità di movimento. Ecco il motivo per cui più correttamente bisognerebbe parlare di CPI, ovvero Counts Per Inch”.

Pensate al valore di CPI come al numero di punti che il mouse è in grado di individuare all’interno di un pollice quadrato di immagine. Più alto è questo valore, maggiore sarà la capacità del nostro mouse di leggere anche le più piccole variazioni di movimento del vostro polso.  Questa maggiore precisione si rivela utile in quei giochi dove la precisione di fuoco è essenziale. Immaginate ad esempio di giocare con un fucile da cecchino e di guardare un bersaglio molto distante attraverso il mirino tattico: in questi casi il vostro nemico è poco più grande di qualche pixel, ed essere in grado di puntare a questi pochi pixel è vitale per determinare se il vostro colpo andrà a segno oppure no.

Un qualsiasi mouse con CPI tra 8.000 e 16.000 può essere considerato adatto al gaming. Naturalmente, se giocate a risoluzione 4K meglio preferire un mouse da 16.000 CPI in quanto questo sarà anche in grado di coprire con maggiore velocità una porzione di schermo più ampia.  

I nostri consigli

Se dovessimo darvi un consiglio sui mouse da scegliere, non potremmo che consigliarvi l’ottimo Logitech G403 Prodigy, oppure l’immortale Razer DeathAdder Elite (qui la recensione della versione Chroma), disponibile anche con il nuovo sensore Focus+ da ben 20.000 CPI/DPI. Se proprio non sopportate i fili allora il consiglio è di affidarsi ad un prodotto di alta qualità come il  Logitech G502 Lightspeed, che offre una comodità eccezionale anche per i giocatori con le mani più grandi unita al celebre sensore HERO di Logitech a 16.000 DPI e alla compatibilità con il tappetino PowerPlay, in grado di caricare il mouse mentre si gioca rendendo superfluo l’uso del ricevitore USB.  

Per un’immersività totale: le cuffie  

L’audio è sicuramente uno degli elementi più importanti per garantire la piena immersività nel gioco e, soprattutto negli FPS online, anche uno strumento in grado di migliorare le vostre performance, permettendovi di individuare con maggiore precisione un nemico dal rumore dei passi o dalla provenienza degli spari. Per scegliere le migliori cuffie da gioco, guardate sempre la risposta in frequenza: maggiore è l’ampiezza e migliore, generalmente, sarà la qualità dei drivers (altoparlanti). 

Ad aiutarvi nella scelta ci hanno pensato anche la Japan Audio Society (JAS) e la Consumer Technology Association (CTA), che hanno elaborato le specifiche tecniche minime in base alle quali un headset può essere considerato “Hi-Res” e quindi fregiarsi dell’apposito logo sulla confezione. Le cuffie “Hi-Res” hanno una risposta in frequenza di almeno 40kHz per la gamma alta e almeno 20kHz per la gamma bassa. 

I nostri consigli

Altro fattore essenziale è la comodità: giocare con cuffie scomode vi renderà nervosi e influenzerà in negativo le vostre prestazioni e, in generale, la vostra esperienza. Se non avete modo di provarle dal vivo, quindi, l’unica soluzione è affidarvi alle recensioni di testate specializzate come la nostra oppure alle sensazioni di amici e conoscenti. A parità di prezzo, preferite sempre una cuffia stereo (anche non da gaming), perchè sarà quella con drivers di migliore qualità che vi torneranno utili non solo per giocare ma anche per ascoltare musica. Se invece non badate a spese, delle ottime cuffie da gaming generalmente sono una buona scelta anche per l’ascolto di musica, anche se qualche volta possono risultare leggermente squilibrate sulla gamma alta.

Tra le preferite qui in redazione, al primo posto tra le cuffie “top di gamma” trovano posto sicuramente le Razer Nari Wireless Ultimate, dotate della straordinaria ed insolita tecnologia HyperSense, seguite dalle SteelSeries Arctic Pro (anche in versione wireless, seppure non particolarmente economiche).

Tra le cuffie con prezzi decisamente più abbordabili, invece, le cuffie Hi-Res Roccat Khan Aimo RGB ci hanno rubato il cuore, mentre nella fascia  bassa del mercato un altro prodotto Roccat è da considerarsi sicuramente un best buy, ovvero le Roccat NOZ.

Alternative da valutare nella fascia media sono anche le HyperX Cloud II e le Logitech G635.

La potenza è nulla senza… l’ergonomia : la sedia da gaming 

Una postazione gaming non può dirsi completa senza una sedia da gaming. Quando si sceglie una sedia da gaming è fondamentale tenere a mente che questa ci accompagnerà per un periodo di tempo lunghissimo, che supera di gran lunga quello del nostro PC, quindi investire ora in un prodotto di qualità è sicuramente una buona spesa che avrete modo di ammortizzare nel corso del tempo.

Le sedie da gaming devono essere innanzitutto ergonomiche, in grado cioè di adattarsi alle specificità del nostro corpo ma allo stesso tempo di sostenere la seduta, evitando, per quanto possibile, l’assunzione di posizioni scorrette che alla lunga potrebbero incidere negativamente sul nostro fisico.

E’ essenziale perciò, quando si sceglie una sedia di questo tipo, controllare le specifiche e accertarsi che sia adatta al nostro peso e alla nostra altezza; se non si tiene conto di questi due fattori, la sedia potrebbe risultare estremamente scomoda perché, ad esempio, troppo alta o troppo dura. Altro elemento che vi consigliamo di analizzare è la presenza di un supporto lombare e cervicale e la possibilità di regolare i braccioli non solo in altezza, ma anche la rotazione orizzontale. DXRacer è il marchio di riferimento in questo settore. Se cercate una sedia che sia allo stesso tempo affidabile, comoda e soprattutto molto “gaming” non guardate altrove, sul sito europeo di DXRacer troverete pane per i vostri denti. Se volete sapere come la pensiamo su due dei prodotti più conosciuti del produttore, date un’occhiata alla nostra recensione della DXRacer Work e DXRacer King.

Se cercate qualcosa di più economico o semplicemente di più sobrio, date invece un’occhiata anche alle sedie di Ikea, compagnia da sempre molto attenta all’ergonomia dei suoi prodotti: del resto, chi l’ha detto che la perfetta sedia da gaming debba essere per forza colorata?

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Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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