A pochi giorni dall’uscita digitale di Marvel vs. Capcom Fighting Collection: Arcade Classics (la release fisica è prevista per PS4 il 22 Novembre, la stampa internazionale ha dato il suo parere sulla raccolta.
Si tratta, come prevedibile, di un’occasione imperdibile per mettere le mani in un colpo solo su ben sette titoli storici: X-MEN CHILDREN OF THE ATOM, MARVEL SUPER HEROES, X-MEN VS. STREET FIGHTER, MARVEL SUPER HEROES vs. STREET FIGHTER, MARVEL vs. CAPCOM CLASH OF SUPER HEROES, MARVEL vs. CAPCOM 2 New Age of Heroes e THE PUNISHER. I nostri colleghi hanno dunque apprezzato il lavoro svolto dal team di sviluppo, che ha messo insieme un’offerta succulenta per ogni amante dei picchiaduro. Su tutto spicca il lavoro svolto per offrire le migliori versioni possibili dei titoli, oltre alle implementazioni online.
Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:
Game Rant 4/5
Nintendo Life 9/10
God is a Geek 10/10
TheSixthAxis 9/10
Wccftech 8/10
COGconnected 80/100
Push Square 8/10
Atomix 90/100
The Outerhaven Productions 5/5
CGMagazine 9/10
Press Start 9/10
PSX Brasil 90/100
Saudi Gamer 8/10
GameBlast 9,5/10
Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 87 su Opencritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
Vi ricordiamo che Marvel vs. Capcom Fighting Collection: Arcade Classics sarà disponibile dal 12 Settembre su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC via Steam. Nel corso del 2025 arriverà altresì per Xbox One.
Per festeggiare l’arrivo sugli scaffalai di Warhammer 40,000: Space Marine 2, Focus Entertainment e Saber Interactive hanno condiviso il nuovo trailer di lancio.
Il nuovo titolo dedicato allo storico brand di Games Workshop ci ha saputo convincere nella nostra prova, rivelandosi un action TPS godibile tanto in single player quanto in multiplayer, anche al netto di qualche problema. Trovate qui la nostra recensione di Warhammer 40,000: Space Marine 2.
Affronta i nemici dell’umanità nei panni del tenente Demetrian Titus nel seguito di Space Marine, uscito nel 2011, e dai nuovamente prova della tua fedeltà dopo il reintegro tra le file degli Ultramarines. Tieni a bada gli orrori della galassia in epiche battaglie su pianeti remoti e svela segreti oscuri per respingere la notte eterna.
Immergiti in una guerra di proporzioni galattiche! Goditi questo intenso, cruento e frenetico gioco d’azione in terza persona con centinaia di nemici sullo schermo, ed epura gli implacabili sciami dei Tiranidi resi possibili dallo speciale Swarm Engine di Saber.
Divertiti con modalità PvE e PvP infinitamente brutali e rigiocabili vestendo i panni del tuo Space Marine, e sblocca nuove abilità e oggetti cosmetici strada facendo! Combatti con una tra sei classi uniche, sblocca fino a 25 vantaggi per ciascuna, aggiungi altri vantaggi a ognuna delle tue armi e personalizza il tuo aspetto con una vasta gamma di oggetti cosmetici per armi e armature!
Warhammer 40,000: Space Marine 2 è disponibile su PC (via Steam), Xbox Series e PlayStation 5.
Valfaris: Mecha Therion è un rarissimo caso di sequel che attua una rivoluzione quasi copernicana rispetto al capitolo precedente. Una eccezione che diventa un unicum se ci si sofferma a riflettere sul successo raccolto dall’originario titolo del 2019. La produzione firmata Steel Mantis è stata infatti accolta in modo estremamente positivo dalla critica e dal pubblico, quasi a segnare un totale riscatto dopo il deludente esordio del team con l’affascinante ma inconsistente Slain: Back from Hell.
Perchè dunque scegliere la strada più complessa, abbandonando le caratteristiche strutturali di un titolo affermato per proporre qualcosa di nuovo? Audacia, fiducia nei propri mezzi o pizzico di follia? Perché si, Mecha Therion è un titolo sostanzialmente diverso dal primo Valfaris. Se quest’ultimo era infatti un godurioso ed avvincente run’n’gun, il suo successore abbandona completamente questa via per proporre una rilettura degli sparatutto arcade a scorrimento laterale con un tocco di bullet hell. Gli sviluppatori avranno avuto l’idea giusta?
Valfaris: Mecha Therion è disponibile dal 29 Agosto per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch. Il titolo era già disponibile per PC dallo scorso 21 Novembre via Steam.
Versione testata: PlayStation 5
Metallo pesante
Dopo essere riuscito a fuggire con successo dal caotico pianeta Valfaris, il guerriero Therion si prefigge un unico obiettivo: attraversare la galassia nella caccia a suo padre, il malvagio Lord Vroll. Trovata finalmente una pista e con l’avvicinarsi della resa dei conti finale, Therion decide di sfruttare la sua arma segreta, la grandiosa tuta metallica armata Therion Mecha.
La premessa narrativa muove dal finale aperto del primo capitolo per fornire il pretesto di una nuova avventura nei panni del temibile Therion, stavolta in compagnia di una nuova formibabile arma. Esattamente come nel predecessore, non aspettatevi assolutamente una trama approfondita o particolari sottesi narrativi: il nuovo Valfaris è un mero pretesto per calarsi in una realtà fatta di violenza, sangue e metal.
Therion alle prese con il controllo del Mecha.
La continuità è altresì stilistica. La direzione artistica sposa un immaginario fatto di contrasti tra colori caldi ed acidi in cui la saturazione estrema si sposa con una grafica che esalta un appeal deliziosamente retrò. Armi imponenti, asce bipenne, raggi laser ed esplosioni fragorose. Tutto concorre a creare uno spettacolo pirotecnico sullo sfondo di una colonna sonora mai così importante nel settare il mood della produzione. Si tratta della celebrazione dell’heavy metal, un genere intrinsecamente legato al concept stesso che ha portato Steel Mantis a creare l’IP.
Dal punto di vista tecnico, la nostra prova con Mecha Therion non ha evidenziato particolari criticità. Il titolo su PlayStation 5 scorre senza intoppi, assicurando prestazioni stabili ed una fluidità apprezzabile.
Ovviamente la simbologia metal è tutt’ora presente.
Mecha-nico
Ciò che è radicalmente diverso in Mecha Therion è tuttavia l’intero impianto ludico.
Il primo Valfaris aveva sorpreso con un gameplay ispirato ai classici Contra, Turrican e Metal Slug, mischiando piattaforme, armi, sangue ed heavy metal. Il risultato finale era galvanizzante e genuinamente divertente. Mecha Therion cambia completamente genere. Ecco dunque un classico sparatutto arcade a scorrimento laterale, di quelli che avanzano a prescindere dalla vostra volontà (salvo rari bivi e deviazioni sul percorso, che vi porteranno a zone opzionali e qualche segreto). La vostra unica preoccupazione sarà raccogliere potenziamenti e spazzare via qualsiasi cosa sul vostro cammino.
Come ogni bullet hell, dovrete stare attenti a tutto per non morire male in tempo zero.
Nel corso dell’avventura avrete occasione di potenziare il vostro armamentario di morte tra armi a distanza, gadget e strumenti melee per avere ragione delle armate avversarie. Gli scontri finali contro i nemici più monumentali rappresentano il picco delle battaglie, con esseri tanto potenti quanto gratificanti da buttare giù. Anche la rigiocabilità stessa viene invogliata da una longevità piuttosto contenuta (tra le 3 e le 4 ore in media), che spinge a riprendere in mano il titolo per migliorare le proprie performance e potenziarsi completamente.
La nuova produzione Steel Mantis diventa dunque esercizio meccanico di un genere di nicchia, fatto di sparatorie forsennate, schermo irto di pericoli e boss imponenti. Una scelta scellerata per qualcuno che potrebbe rimpiangere quanto di buono visto nel primo Valfaris, ma che ha due indubbi meriti. Da un lato, attesta l’audacia degli sviluppatori, pronti a non sedersi sugli allori del successo fino al punto di ribaltare completamente genere ed aspettative. Dall’altro lato, sottolinea come la serie possa essere effettivamente idonea a sperimentazioni di questo tipo senza essere costretta all’interno di paletti auto imposti.
Ovviamente i boss menano come fabbri.
Chi lascia la strada vecchia per la nuova…
Checché ne possano dire i gusti personali, Mecha Therion ha in sé lo stesso DNA del primo Valfaris. La declinazione è diversa e la forma è cambiata, ma il divertimento leggero, i combattimenti a suon di metal e le armi devastanti sono ancora qui. Diventa piuttosto complesso decretare dunque se questo esperimento ambizioso possa definirsi superiore o inferiore rispetto al predecessore. Piuttosto, preferiamo ritenerli due prodotti parimenti meritevoli, che potrebbero piacere più o meno a seconda del gusto personale.
Da un lato non possiamo ignorare che si è venuta a perdere la gratificazione delle battaglie, che nel primo Valfaris erano sempre impegnative mentre qui, stranamente, risultano piuttosto abbordabili se non a difficoltà superiori. Così come non possiamo non constatare che tutto è stato reso più lineare, prevedibile e racchiuso agli interni dei binari sanciti dal genere degli sparatutto a scorrimento. Per di più, all’interno di una cornice con una longevità quasi dimezzata rispetto al capitolo del 2019. Chi ha dunque apprezzato determinate cose in Valfaris, qui potrebbe restare in qualche misura deluso.
Alcune cose sono rimaste uguali al primo Valfaris.
Dall’altro lato, Mecha Therion è evidentemente un ottimo esponente della tipologia ludica che ha deciso di abbracciare. Ne ha l’inventiva, il ritmo, l’esaltazione. Ogni suo elemento risulta essere solido ed equilibrato, raggiungendo un traguardo di bilanciamento che manca ad esperimenti molto più pretenziosi (come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione di CYGNI: All Guns Blazing). Rinuncia ad alcune caratteristiche in favore di altre, tenendo tuttavia bene al riparo la personalità e l’identità propria della serie. Un altro riconoscimento non da sottovalutare, visto l’elevato rischio di realizzare qualcosa che di Valfaris ereditava solo il nome ed un vago ricordo.
Se avete amato Valfaris per il suo immaginario, per l’intensità ludica e per l’ardore musicale, Mecha Therion saprà potenzialmente farvi ricredere anche su un genere di nicchia. E scusate se è poco.
Commento finale
Mecha Therion segna un passaggio importante per Steel Mantis. Dopo il successo raccolto con il primo Valfaris, il team di sviluppo decide di rivoluzionare la propria creatura, abbandonando una struttura ludica rodata in favore di uno sparatutto arcade a scorrimento a tinte bullet hell. Il coraggio viene premiato con un titolo ancora una volta avvincente e spregiudicato, seppur più contenuto e meno folgorante. Nella impossibilità di mettere a paragone due titoli tanto diversi, diventa mero gusto soggettivo preferire l’uno o l’altro ma una cosa resta certa: il metal continua a scorrere potente.
Black Myth: Wukong, disponibile dallo scorso 20 agosto, presenta più di 80 boss fight. Questa guida, divisa in più parti, vi fornirà le indicazioni per trovare tutti i boss, nonché le migliori tattiche per sconfiggerli. Saranno elencati in ordine cronologico. Alcuni boss possono essere incontrati in un ordine diverso a seconda del percorso che visiterete per primo, tuttavia questo è l’ordine ottimale consigliato.
In questa Parte 4 vi indicheremo dove trovare e come sconfiggere i bossdel Capitolo 4.
Se vi interessano la Parte 1 che copre Prologo e Capitolo 1, la Parte 2 che copre il Capitolo 2, la Parte 3 che copre il Capitolo 3, la Parte 5 che copre il Capitolo 5 o la Parte 6 che copre il Capitolo 6, non perdetevi le rispettive guide:
Location: Capitolo 4 > Villaggio di Lanxi > Tenuta degli Zhu
Difficoltà: 2/10
Usate Ciocca della Moltitudine > Paralisi > 1 combo di attacchi rapidi > Anima Errante > Passo Illusorio e per finire la trasformazione. Usando tutto il vostro arsenale la disintegrerete senza che possa battere ciglio.
Vermamore anziano
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Ponte verdeggiante: attraversate il ponte, poi girate a sinistra, poi a destra e vi imbatterete in un filmato con una ragazza e due “palle” parlanti, quindi attraversate la stanza del tesoro sulla destra. Dietro la stanza del tesoro c’è questo boss.
Difficoltà: 2/10
Usate la stessa strategia che avete usato contro La seconda sorella.
Guai centopiedi
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Antro centrale: scendete dal precipizio per trovare questo boss nell’arena sottostante.
Difficoltà: 4/10
Questo boss è un grosso centopiedi. Utilizza principalmente attacchi in salto con conseguente schianto al suolo con il guscio. Semplicemente schivate all’indietro. Dopo che gli avrete sottratto gran parte della salute evocherà piccoli millepiedi e inizierà a rotolare verso di voi. Schivatelo e scappate dai piccoli millepiedi finché non se ne vanno. Usate Ciocca della Moltitudine > Paralisi > 1 combo di attacchi rapidi > Anima Errante e poi per finire usate la trasformazione.
Mano destra del Buddha
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Rupe dell’oblio
Difficoltà: 2/10
Questo boss è una mano in un piccolo corridoio. Quando resterà con poca salute si trasformerà in un ragno. Non state nella pozza di veleno che creerà. Dato che il corridoio è molto piccolo, sarà facile colpirlo, nonostante andrà da un lato all’altro dello stesso. Come sempre, usate tutto il vostro arsenale. Ciocca della moltitudine > Paralisi > 1 combo di attacchi rapidi > Anima Errante e per finire la trasformazione.
Loong giallo
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Rilevo del loong caduto > tuttavia dovrete ottenere le Scaglie di Loong del Capitolo 2 (utilizzate questo video di PowerPyxin caso non sappiate come ottenerle) e aver sconfitto i precedenti 3 loong dei Capitolo 1, 2 e 3 (rispettivamente rosso, nero e ciano). Dal Rilievo del loong caduto andate verso l’estrema destra della mappa dove incontrerete il boss. Per arrivare a questo santuario, dalla Rupe dell’oblio, attraversate il “ponte-mano” e seguite il percorso finché potrete scendere dal lato sinistro e attraversate un ponte di legno. Dopo di che arriverete ad un secondo ponte, questa volta di tela, con tanti bozzoli che vi faranno cadere. Utilizzate Passo illusorio per rendervi invisibili ed evitare i bozzoli-ragno. Nella nuova zona verdeggiante continuate fino a che non troverete il Rilievo del loong caduto.
Difficoltà: 6.5/10
Questo potrebbe essere uno dei possi più difficili affrontati fino ad ora ma al tempo stesso uno dei più belli. Usa una lancia e infligge danni elementali shock. Le sue veloci combo multi-colpo sono altamente letali, 2-3 colpi vi uccideranno, specialmente il colpo finale che crea una piccola esplosione. Evitate quest’ultimo ad ogni costo, schivando o due volte all’indietro e verso avanti. Usate Paralisi > Anima Errante > Ciocca delle moltitudine ed utilizzate combo di attacchi rapidi. Usate subito anche la trasformazione in modo tale che probabilmente riuscirete ad attivarla una seconda volta per finire lo scontro. Quando vedete che non attacca, caricate l’attacco pesante con il bastone al secondo livello e colpitelo con quello. Quando si “carica” e si alza in cielo, utilizzate il cimelio ottenuto nel Capitolo 2 e schivate le cariche lateralmente. Evitate assolutamente gli attacchi in picchiata. Quando avrà poca vita ne farà anche più di 2 di seguito.
Bo-Li-Ga-Bo
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Antro inferiore > girate a sinistra ed entrate nel tunnel. A sinistra c’è una crepa nel muro, attraversala per trovare un punto di meditazione. Alla sinistra attraversate il corridoio per trovare il boss, cadendo dal precipizio nell’arena inferiore con l’acqua.
Difficoltà: 1/10
Lo stesso boss rana che avete già combattuto tre volte, ma questo usa la magia del veleno. Usate Ciocca della moltitudine prima del combattimento > Paralisi > Anima Errante e poi trasformazione.
Daoista velenoso 1
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Lago dei frammenti di giada: andate a destra per trovare un grande bozzolo sospeso. Attaccatelo finché il Daoista velenoso uscirà dallo stesso. Avviso armatura mancabile: per ottenere Vambraci Velenosi, dovete distruggere le 4 braccia di questo boss PRIMA di ucciderlo. Attaccatelo da dietro per distruggergli le braccia.
Difficoltà: 2/10
Questo boss è molto facile. Utilizzando tutto il vostro arsenale offensivo lo disintegrereste in 30 secondi. Tuttavia visto che dovremo distruggere le 4 braccia per ottenere il pezzo di armatura, giocate di attesa. Utilizzate Paralisi e colpitelo solo con attacchi leggeri alle spalle. Schivate tutti i suoi affondi, quando potete colpire alle spalle date 1/2 colpi. Aspettate che si ricarichi Paralisi per rifare la stessa cosa di prima.
Zhu Bajie
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Casupola dell’immortalità
Difficoltà: 5/10
Il combattimento si compone di 3 fasi. Le prime 2 fasi sono facilissime, la fase 3 è complicata, ed il motivo per cui abbiamo dato 5/10 come difficoltà.
Nella prima fase usate Ciocca della moltitudine > Paralisi > Combo di attacchi rapidi > Anima Errante e poi trasformazione. Dopo la prima fase sfonderà il muro dietro il santuario. Riposate così ricaricherete tutte le vostre risorse. Il boss avrà un’altra barra della salute piena. Schivate i primi 3 attacchi e poi usate la stessa strategia della prima fase. Quando la salute del boss arriverà al 50% di trasformerà in un cinghiale e comincerà la parte più complicata. Tutto sommato comunque la forma animale è molto gestibile e lenta, il difficile sarà gestire la forma fangosa, quando diventerà un rinoceronte e di sdoppierà. Concentratevi solo sullo schivare finché non torna alla forma di cinghiale e crollerà a terra. Usate Paralisi e la trasformazione per infliggere danni velocemente quando è vulnerabile.
Ragno viola
Location: Capitolo 4 > Antro delle ragnatele > Grotta del raduno
Difficoltà: 4.5/10
Schivate la prima combo del boss, quindi usate Ciocca della moltitudine > Paralisi > Combo di attacchi rapidi > Animo errante > altri colpi leggeri fino a che il boss è a terra e poi trasformazione. Quando la salute scenderà al di sotto del 50% di salute, avrà gli occhi luminosi e illuminerà l’arena. State lontani dalle ragnatele altrimenti verrete rallentati. In questa fase utilizzate il cimelio ottenuto dal boss segreto del Capitolo 2.
Ci sono due modi per affrontare questo boss: eliminare prima tutti i daoisti in modo da avere un facile 1 vs. 1 contro il boss oppure concentrarvi solo sul boss e ignorare gli altri nemici, provando ad ucciderlo velocemente con gli incantesimi. In ogni caso, la strategia è comunque la stessa, cioè Ciocca della moltitudine > Paralisi > Combo di attacchi rapidi > Anima Errante e poi trasformazione. Noi abbiamo utilizzato il primo metodo.
Damafungina
Location: Capitolo 4 > Tempio del Fiore Giallo > Cortile della luminosità > da questo santuario giratevi e salite le scale direttamente di fronte. Quando c’è una biforcazione nel percorso, girate a destra, c’è un fungo che potrete estrarre dal terreno: è il boss.
Difficoltà: 1/10
Usate la stessa strategia indicata per La seconda sorella.
Daoista velenoso 2
Location: Capitolo 4 > Tempio del Fiore Giallo > Cortile della luminosità > da questo santuario giratevi e salite le scale direttamente di fronte. Quando c’è una biforcazione nel percorso, girate a sinistra. Il boss spawnerà nella grotta solo se lo avete già sconfitto nella prima location (vedete Daoista velenoso 1)
Difficoltà: 2.5/10
Dovrete sconfiggerlo due volte di seguito, ogni volta con una barra della salute piena. Tuttavia, si comporta in modo simile a quando lo avrete combattuto la prima volta. Usate Ciocca della moltitudine > Paralisi> Combo di attacchi rapidi > Anima Errante. Nella seconda fase usate la trasformazione, poi usate combo di attacchi rapidi fino a che non si carica Paralisi.
Scorpione sovrano (MISSABILE)
Location: Capitolo 4 > Segreto: Montagna della nube viola > Confini della dimora divina > per prima cosa, dovrete aver sconfitto il Daoista velenoso per due volte (vedete Daoista velenoso 1 e 2). Dopo il santuario troverete il boss ubriaco su un capanno, che vi parlerà. Per triggerare la boss fight rompete la anfore davanti la capanna. MISSIBILE: questo boss è missabile perché sarà possibile affrontarlo solo prima di affrontare il boss finale dell’area segreta, ovvero Velo del crepuscolo. Anche entrando nell’arena del boss finale dell’area segreta farete scomparire questo boss.
Difficoltà: 6.5/10
Questo è uno dei boss più difficili fino a questo punto del gioco. I suoi attacchi fanno tanto danno e potrà avvelenarvi. Uno degli attacchi più difficili da evitare è la combo da 5 colpi con la coda. Se schivate spammando cerchio verrete colpiti. Dovete effettuare almeno un paio di schivate perfette. Quando il suo artiglio si illuminerà d’oro, colpirà il terreno, schivate all’indietro per evitarlo. Quando scava nel terreno, fate attenzione a dove sbucherà. Correte per evitarlo. Per il resto utilizzate tutto il vostro “armamentario” offensivo.
Daoista Mi (MISSABILE)
Location: Capitolo 4 > Segreto: Montagna della nube viola > Villaggio della pioggia di Petali > per prima cosa, dovrete aver sconfitto il Daoista velenoso per due volte (vedete Daoista velenoso 1 e 2). Salite le scale e lui sarà sul lato sinistro (un uomo mascherato). È un NPC che vi affiderà una missione secondaria. Dovrete sconfiggere i nemici vestiti di giallo nell’area finché uno di loro non lascerà cadere l’oggetto chiave Grandine viola (drop casuale). Quindi datelo al Daoista Mi per combatterlo. MISSIBILE: questo boss è missabile perché sarà possibile affrontarlo solo prima di sconfiggere il boss finale dell’area segreta, ovvero Velo del crepuscolo.
Difficoltà: 2/10
Nonostante questo boss abbia due barre di salute piena, è facilissimo. Nella prima fase utilizzate Paralisi, combo di attacchi rapidi e Anima Errante. Schivate e colpitelo con attacchi leggeri. Nella seconda fase Ciocca della moltitudine e trasformazione.
Velo del crepuscolo
Location: Capitolo 4 > Segreto: Montagna della nube viola > Picco del nido annuvolato
Difficoltà: 5.5/10
Questo boss ha due fasi con due barre della salute (anche se la prima barra al 70%). Nella prima fase non infligge molti danni. Non usate i vostri incantesimi, al limite solo una Paralisi, conservateli per la seconda fase quando il boss sarà molto più forte. Usate semplicemente attacchi rapidi sulle sue gambe. L’unico attacco pericoloso è quando calpesta il terreno. Dopo che la sua salute sarà scesa a zero, vedrete un filmato e il boss diventerà più aggressivo. Usate immediatamente Ciocca della moltitudine dopo aver schivato i suoi attacchi a distanza. Avvicinatevi ed usate Paralisi > Animo errante. Continua a eseguire combo di attacchi rapidi e schivate gli attacchi (potrebbero essere necessari alcuni tentativi per apprendere lo schema e i tempi di schivata). Quando il boss “esplode” attaccando con la nebbia rossa, allontanatevi perché infligge danni persistenti. Il boss dropperà come cimelio un ago che vi agevolerà tantissimo contro il boss di fine capitolo.
Maestro daoista centocchi
Location: Capitolo 4 > Tempio del Fiore Giallo > Cortile della luminosità
Difficoltà: 6/10
Quando combatterete contro questo boss per la prima volta sarete aiutati dai ragni che attaccheranno il boss finché non avrà raggiunto circa l’80% di salute. Nei tentativi successivi questa fase verrà saltata, ma il boss inizierà sempre con l’80% di salute, non con la salute completa. Usate Ciocca della moltitudine > Paralisi > Combo attachi rapidi e poi trasformazione. Conservate Anima Errante e il cimelio (l’ago di cui prima) per l’ultima fase. Il boss utilizzerà vari attacchi basati sull’elettricità. Schivate le spade gialle fluttuanti. La mossa più pericolosa è quando si nasconde nel terreno e poi vi afferra dal basso, provocando danni ingenti. Correte quando è sottoterra. Quando vomita veleno davanti a sé, schivate lateralmente ed attaccatelo. Quando alza la mano lancerà un fulmine dall’alto, schivate ripetutamente all’indietro per allontanarvi dall’area di impatto. Quando la salute scenderà a circa il 30% il boss si illuminerà di giallo e vedrete un filmato in cui si infila una spada in gola. Utilizzate immediatamente il cimelio e poi attaccatelo con l’Anima Errante. A questo punto un altro paio di attacchi rapidi e avrete ottenuto la meglio.
Con un messaggio appena condiviso su X, PlayStation ha confermato per domani una PlayStation 5 Technical Presentation condotta da Mark Cerny.
Per la precisione, l’appuntamento con lo streaming è previsto per il 10 Settembre alle ore 17:00 italiane.
Pur non essendo esplicitamente confermato l’annuncio della PlayStation 5 Pro, ci sono abbastanza indizi al riguardo tra l’allusione ad una presentazione tecnica, la presenza di Cerny ed il rumor insistente che questa sia la settimana del revel.
Lo streaming durerà circa 9 minuti e si potrà seguire dall’account ufficiale YouTube di PlayStation.
The Iron Rig rappresenta l’ultimo tassello del supporto post lancio dedicato a DREDGE, fantastica opera prima del team neozelandese Black Salt Games. Come ricorderete, abbiamo amato il titolo pubblicato nel Marzo dello scorso anno, arrivando a definirlo tranquillamente come uno degli indie migliori della passata stagione. Un titolo “a metà strada tra simulatore di pesca ed orrore lovecraftiano“, capace di sorprendere e spiazzare “con il magnetismo di un loop ludico in cui progressione e sense of wonder accompagnano costantemente il giocatore“.
Accanto alla nostra recensione di DREDGE, abbiamo altresì fornito il nostro parere sul primo DLC riservato al titolo, quel The Pale Reach tanto intrigante quanto contenuto nelle proporzioni dell’esperienza. Un pregevolissimo spuntino che aveva fornito un buon pretesto ai fan della produzione per tornare a solcare i mari imprevedibili immaginati da Black Salt Games, ma forse un pò poco per convincere il resto del pubblico. La nostra speranza, con The Iron Rig, era di trovarci di fronte ad un commiato tanto soddisfacente da diventare un imprescindibile completamento dell’esperienza di DREDGE. Ve lo possiamo anticipare: la missione è stata compiuta.
DREDGE – The Iron Rig è disponibile è disponibile dal 15 Agosto su PC (via Steam e GOG), Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S ed Xbox One.
Versione testata: PlayStation 5
Il gigante di ferro
Una misteriosa piattaforma di ricerca è apparsa nel mare del nord. Non è chiaro quali siano i suoi scopi, ma la Ironhaven Corporation sembra avere un particolare interesse per questa zona. Lo scienziato a capo del progetto è una figura sospetta, che si guarda bene dallo sbottonarsi sui reali obiettivi dell’azienda, al punto che lo stesso personale brancola nell’inconsapevolezza. Sfortunatamente per loro, a causa di un violento naufragio le preziose consegne di materiali, insipensabili per lo sviluppo delle strutture della piattaforma, vengono disperse tra le onde. Indovinate chi verrà assoldato per il compito?
La Ironhaven Corporation nasconde più segreti di quanto immaginate.
La nuova espansione di DREDGE pone l’accento sull’impatto umano nei confronti dell’ambiente, raccontando una parabola a metà tra capitalismo ed ambientalismo. La Ironhaven Corporation è una sinistra organizzazione che intende perseguire i propri fini a prescindere da ogni tipologia di conseguenza. Non appena avrete recuperato infatti solo pochi materiali dai relitti affondati, la piattaforma inizierà un’opera di escavazione nei fondali, liberando una sostanza inquinante che si espanderà a macchia d’olio in tutta la mappa.
Diventerà a quel punto il vostro obiettivo ripulire il mare stesso, contestualmente facendo i conti con una fauna ittica completamente nuova proveniente dagli abissi più profondi. Il player si troverà nell’ambigua posizione di continuare ad aiutare la corporazione nei suoi torbidi obiettivi, mentre soggettivamente tenterà di riparare agli errori commessi. In The Iron Rig non c’è spazio per una presa di posizione esplicita. Il nostro alter ego è tanto vittima quanto complice. Ogni riflessione etica, dunque, viene consapevolmente lasciata agli stessi giocatori.
Si tratta di tematiche che vengono affrontate in The Iron Rig con la stessa scrittura che abbiamo apprezzato nell’avventura iniziale ed in The Pale Reach, a metà tra denuncia sociale, simulazione di pesca e racconto dell’orrore a tinte cosmiche. Tralasciando forse proprio quest’ultima componente per l’ultima avventura in favore di una paura più umana, DREDGE torna a rafforzare il proprio fascino che va al di là di una presentazione che riesce ad essere evocativa pur non brillando per la stessa freschezza stilistica del precedente DLC.
Il recupero di risorse dai relitti è una meccanica estremamente importante in The Iron Rig.
Ci servirà una barca più grande
Per raggiungere gli obiettivi affidati dalla Ironhaven Corporation, emergerà ben presto chiara una necessità. La stessa che apparve evidente al buon Martin Brody ne Lo squalo: serve una barca più grande.
Stavolta non per resistere alle cariche di un pesce cartilagineo fuori misura (anche se, male non farebbe), ma per affrontare in maniera adeguata le impegnative traversate che vi attendono. L’operato della piattaforma, infatti, porterà un inquinamento dilagante in tutte le ambientazioni della mappa. Una missione a tutto tondo, che si estenderà ben oltre i limiti di una specifica area e che richiederà nuove risorse e strumenti per cavarsela.
Ripulire le chiazze oscure sarà uno dei vostri obiettivi.
The Iron Rig mette infatti sul piatto l’obbligo di migliorare sensibilmente la propria imbarcazione. Se pensate di avere un peschereccio già imbattile, vi ricrederete. Nuova strumentistica di bordo vi permetterà di creare l’imbarcazione definitiva, capace di viaggiare più velocemente, sostenere più imprevisti e resistere anche alle notti più oscure nella traversate più impegnative.
L’attrezzatura di pesca sarà altrettanto oggetto di rilevante revisione, dovendo essere riveduta e migliorata per poter pescare le enigmatiche creature emerse dalla spaccatura oceanica. Anche i minigiochi regolanti l’attività di raccolta ittica sono stati diversificati aggiungendo nuovi meccanismi che, soprattutto all’inizio, ci hanno colto di sorpresa.
Vanto del capitalismo…?
Il gameplay loop di The Iron Rig, a conti fatti, non aggiunge nulla di particolarmente nuovo alla formula di DREDGE, anzi.
Ci troveremo ancora una volta ad esplorare le ambientazioni a metà tra scoperta di punti di interesse ed attività di pesca. Il tutto prestando attenzione ai pericoli notturni nonché alle insidie delle torbide sostanze emerse dalle profondità. Completare gli incarichi per la Ironhaven Corporation comporterà una progressiva costruzione della piattaforma, un incremento del farming di risorse ed una corsa consumisticamente smodata al nuovo potenziamento. In questo senso, dunque, The Iron Rig non è che un more of the same del core ludico del titolo Black Salt Games.
Sbloccare tutte le strutture e funzioni della piattaforma vi porterà a raccimolare un bel pò di materiali.
Con un intero parco attrezzature da rivedere, un nuovo livello di scafo, abilità da potenziare e oltre 50 inedite specie ittiche sparse per la mappa, The Iron Rig rappresenta un ultimo grande viaggio dedicato a chi ha amato DREDGE e le sue atmosfere. Una piccola grande odissea, capace di tenere impegnati circa cinque ore per la trama e quasi una decina per il suo pieno completamento. Un risultato eccezionale, considerando anche il cartellino del DLC (11,99 euro). Ancor più ammirevole poi se pensiamo che esaurire le attività dell’incarnazione base può arrivare ad impegnare circa venti ore senza contenuti aggiuntivi.
Un’avventura che vi consigliamo di approcciare subito prima dell’endgame. Il DLC darà infatti accesso ad attrezzature ed oggetti capaci di darvi grossi vantaggi in molte occasioni. Proprio queste introduzioni ci sono sembrate particolarmente incisive e capaci di fornire un considerevole miglioramento delle dotazioni di bordo. Alcune di esse, a ben vedere, sono risultate addirittura superflue arrivati a questo punto del supporto post lancio. Invero, potevano essere molto più utili se fornite non nell’ultimo DLC della produzione. Forse un eccesso da parte degli sviluppatori, che può essere altresì visto come una svista al quale hanno tardivamente posto rimedio. Indubbiamente un insegnamento per il futuro che, speriamo, il brand possa avere.
Le nuove creature richiedono attrezzature potenziate per poter essere catturate.
Commento finale
Grazie a The Iron Rig, l’opera di Black Salt Games si arricchisce di un nuovo, ricco e sfaccettato tassello. Un’ultima avventura tra i misteriosi mari di DREDGE, tra lo spettro della distruzione ambientale per mano del capitalismo e la violenta risposta della natura grazie a forze incomprensibili. Una missione che accompagnerà gli oramai provetti navigatori verso sfide vecchie e nuove, dragando a piene reti nel morboso ed affascinante loop ludico del titolo, fatto di ardite battute di pesca e sofisticati potenziamenti. Il completamento perfetto dell’offerta ludica della produzione, tanto longevo quanto appassionante. Issate l’ancora per l’ultima volta, c’è ancora del lavoro da fare… e qualche minaccia da fronteggiare, col vento in poppa.
L’attesissimo GTA VI – inizialmente previsto per il 2025 – sembrerebbe essere stato posticipato. Nelle specifico, come riportato da GTAbase, Rockstar Games avrebbe deciso di spostarne il lancio tra l’inizio e la metà del 2026. La versione PC è invece prevista circa 12-18 mesi dopo il lancio di quella console PS5 e Xbox Series X ed S. Queste informazioni provengono da più sviluppatori e nello specifico da due studi che sono al lavoro sul titolo.
La ragione principale dietro al presunto rinvio sarebbe dovuto alla necessità di raggiungere un certo standard qualitativo, che lo sviluppatore di GTA 5 e Red Dead Redemption, attualmente non riuscirebbe a garantire entro il 2025.
Naturalmente, trattandosi di un rumor, come tale deve essere preso. Non ci resta che attendere maggiori informazioni in merito!
DRAGON BALL: Sparking! ZERO prosegue nella propria campagna promozionale, stavolta mostrando gli ingressi nel cast provenienti dalla saga di Majin Buu.
Il titolo, in uscita per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam, sarà disponibile dal prossimo 11 Ottobre. Una data da festeggiare per tutti i fan della serie, complice anche l’esordio della nuova serie animata Dragon Ball Daima, ultima opera del compianto maestro Akira Toriyama.
Vi proponiamo di seguito il trailer ufficiale, nonchè l’annesso comunicato stampa.
La saga di Buu è l’ultima della serie anime di DRAGON BALL Z. Questo arco narrativo ha introdotto il leggendario Majin Buu, un potente e imprevedibile cattivo che minaccia l’universo dopo essere stato sigillato per milioni di anni. I lottatori di Z devono quindi unire le proprie forze per sconfiggerlo e salvare il mondo.
Il nuovo trailer dei personaggi della saga di Buu svela Super Buu (Gotenks assorbito), Super Buu (Gohan assorbito) e Kid Buu, che andranno a espandere il roster di personaggi giocabili del titolo. Kid Buu è la forma originale di Majin Buu, noto per la sua pura malvagità e il suo immenso potere distruttivo. Super Buu (Gotenks assorbito) è nato dalla fusione di Majin Buu e Gotenks, noto per il suo potere incredibile e la sua velocità straordinaria. Infine, Super Buu (Gohan assorbito) è una forma molto potente che si crea quando Majin Buu assorbe Gohan.
Lo streamer giapponese 2BRO ha pubblicato oggi uno streaming live di ben 90 minuti dedicato al remake di Silent Hill 2.
Il filmato in questione, che vi proponiamo di seguito, comprende le fasi iniziali del titolo sviluppato da Bloober Team. Ovviamente, se non volete spoiler, vi suggeriamo di non guardarlo integralmente!
Dopo aver ricevuto una lettera dalla moglie defunta, James si dirige dove un tempo avevano condiviso tanti ricordi, nella speranza di rivederla un’ultima volta: Silent Hill. Giunto nei pressi del lago, James incontra una donna stranamente simile a lei… “Il mio nome… è Maria”, dice la donna con un sorriso. Il suo viso, la sua voce… È identica a lei.
Tuffati nel psicologico horror più acclamato su hardware di ultima generazione. Vivi un’esperienza psicologica unica grazie a immagini da brivido ed effetti sonori agghiaccianti.
Grazie al ray tracing e ad altri miglioramenti tecnici all’avanguardia, il mondo di SILENT HILL e la sua atmosfera inquietante sono ancora più reali di prima.In più, con l’aggiunta di nuovi suoni immersivi, ti sembrerà di essere al centro dell’azione.
Esplora luoghi ed edifici che un tempo non erano accessibili o che sono stati aggiunti nel remake.
Goditi la stessa celebre storia mentre visiti la città di Silent Hill con una nuova prospettiva e in una mappa ampliata.
Il remake si distacca dai punti di vista fissi della telecamera dell’originale, spostandola dietro la spalla del personaggio e permettendoti di avvicinarti maggiormente a ciò che vede James, per un’esperienza più immersiva ed emozionante durante l’esplorazione della città e gli incontri con i mostri.
Armi familiari come il tubo d’acciaio e la pistola fanno il loro ritorno, ma con un sistema di combattimento aggiornato.
Evita attacchi schivando al momento giusto, sfrutta la modalità mirino e molto altro: gli incontri con i mostri non sono mai stati così avvincenti e spaventosi.
Silent Hill 2 arriverà per PlayStation 5 e PC via Steam il prossimo 8 Ottobre.
Finalmente ci siamo, NBA 2K25 è disponibile all’acquisto – per console e PC – in tutto il mondo. La nuova iterazione cestistica, targata 2K e Visual Concepts, promette ancora più immersione rispetto al capitolo passato (NBA 2K24 lo abbiamo elogiato per essere ancora una volta il gioco sportivo meglio presentato sul mercato, ed è anche probabilmente il più completo, con una vertiginosa selezione di modalità e funzionalità che riescono a soddisfare tutti gli stili di gioco e tutti i gusti), con tante interessanti aggiunte al già straordinario gameplay della serie e alle modalità più amate dai fan.
Per maggior dettagli su NBA 2K25 vi rimandiamo al comunicato stampa qui di seguito:
Oggi 2K ha annunciato che NBA 2K25, l’ultima versione della acclamata serie di videogiochi di simulazione NBA, è ora disponibile in tutto il mondo per PlayStation 5 (PS5), PlayStation 4 (PS4), Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC. NBA 2K25 per console di nuova generazione presenta importanti miglioramenti del gameplay grazie alla tecnologia ProPLAY, nuove modalità competitive in MyTEAM e La Città, il ritorno di modalità amate e richieste dai fan, nuove esperienze di gioco di ruolo in La mia CARRIERA, La mia NBA, The W e altro ancora. NBA 2K25 New Gen è disponibile su PS5®, Xbox Series X|S e, per la prima volta, su PC.
“NBA 2K25 è finalmente arrivato. Facendo tesoro dei feedback della community, possiamo offrire ai giocatori il Campo di prova definitivo, dove si possono mettere in mostra le proprie abilità e giocare a Il basket prima di tutto”, ha dichiarato Greg Thomas, presidente di Visual Concepts. “Con il debutto di nuove entusiasmanti modalità competitive in La Città e MyTEAM, oltre a funzioni migliorate e tutorial per i principianti, NBA 2K25 offre un’esperienza impareggiabile sia per i veterani che per i nuovi giocatori. Non c’è mai stato un momento migliore per scendere in campo”.
NBA 2K25 offre una serie di interessanti innovazioni su tutte le piattaforme di nuova generazione:
● Gameplay, potenziato dalla tecnologia ProPLAY: 9.000 nuove animazioni ProPLAY sono state aggiunte a NBA 2K25 trasportando nel gioco i momenti reali dei filmati dell’NBA per un gameplay più autentico. Con 1.500 animazioni per i palleggi, 1.100 animazioni personalizzate dei tiri dei giocatori del roster della stagione NBA 2023-24 e più di 1.300 nuove animazioni fuori dal campo, tra cui 150 nuovi stili di movimento personalizzato, offrendo il gameplay più realistico di sempre.
● Un motore di palleggio completamente rinnovato: NBA 2K25 vanta una delle più importanti trasformazioni al gameplay degli ultimi 15 anni, grazie a un motore di palleggio alimentato dalla tecnologia ProPLAY™, che genera movimenti dinamici tratti dai filmati reali, fornendo un’esperienza di gioco più autentica. Grazie a questo aggiornamento, i giocatori potranno sperimentare un movimento sempre più simile alla realtà.
● La Città: NBA 2K25 presenta una nuovissima e vibrante città incentrata sul basket. La Città è stata progettata per essere più personale e dinamica. Nel cuore della città si trova il Boulevard of the Stars dove è possibile accedere alle modalità di gioco Campi di Prova, il ritorno di Il mio CAMPO e gli iconici MyPARKS di 2K15.
● Il tuo MyTEAM: NBA 2K25 vanta uno dei più importanti aggiornamenti nella storia di MyTEAM: il Parco Triplice Minaccia, in aggiunta a tre altre nuove modalità di gioco, incluse Breakout, Showdown e Re del Campo che rinnovano sia l’esperienza singleplayer che quella multiplayer di MyTEAM. MyTEAM vede inoltre il ritorno della Casa d’Aste con un rinnovato e semplificato processo di ricerca, di acquisto e vendita che assicura un’esperienza più snella e semplice in un unico negozio.
● Cuore di una Dinastia. La mia CARRIERA in NBA 2K25 è incentrata sulla costruzione della prossima grande dinastia. In competizione con le migliori dinastie della storia dell’NBA, i giocatori si sfideranno per raggiungere i playoff e vincere i campionati, al fine di scalare la classifica delle dinastie e fare una delle migliori carriere. Prima di vincere tutto, i giocatori possono costruire le basi della loro carriera e rivivere il viaggio di Il mio GIOCATORE verso l’NBA, in una nuova storia fatta di flashback e chiamata Cuore di una Dinastia.
● DIVENTA UNA LEGGENDA CON THE W – I giocatori possono eclissare le leggende della WNBA e scontrarsi con le stelle nascenti in NBA 2K25, diventando il GOAT della W contro i grandi del passato e del presente, tra cui le stelle della WNBA come l’atleta di copertina A’ja Wilson, o le esordienti di quest’anno.
● L’Era di Steph: La mia NBA introduce muove modalità, tra le quali l’Era di Steph che porta i giocatori indietro nel tempo per rivivere il campionato della dinastia dei Golden State Warriors nel 2017. Il mio GM arriva sulle console di nuova generazione e per la prima volta permette ai giocatori di diventare a pieno titolo General Manager del Team NBA, godendo di un’esperienza completa di gioco di ruolo.
● Impara 2K: NBA 2K25 presenta una nuova modalità che permette ai giocatori di imparare tutto, dalle meccaniche di base, fino all’esecuzione delle mosse più avanzate. Sia che i giocatori vogliano provare il nuovo Tiro Ritmato, le centinaia di mosse, giocare ai minigiochi, esercitarsi o fare pratica, Impara 2K renderà NBA 2K25 più accessibile a tutti.
Le stagioni di NBA 2K25 includono nuove ricompense e contenuti guadagnabili, ogni sei settimane a partire dalla Stagione 1. Ogni stagione prevede 40 livelli di ricompense e oggetti stagionali per i giocatori, mentre il Season 1 Pro Pass (venduto separatamente) offre altri 40 livelli di contenuti premium da guadagnare prima della fine della Season 1. A partire da 61 brani al lancio, la colonna sonora di NBA 2K25 aggiunge nuova musica all’inizio di ogni stagione, con aggiornamenti da parte di importanti etichette discografiche come Interscope e Capitol, nonché di artisti e produttori di talento.
Visitate il sito ufficiale di NBA 2K25 per tutti i dettagli della SKU e per ulteriori informazioni.
Sono passati diversi anni dall’annuncio di Black Myth Wukong. Il mondo videoludico e soprattutto dei Souls, ai tempi ancora orfano di Elden Ring, era ostaggio di una pandemia e l’attenzione che i più riservavano ai videogiochi era maggiore. Tuttavia, l’attesa per Sun Wukong è sempre stata sentita, e finalmente gli appassionati del mondo orientale e i videogiocatori in generale possono mettere mano su un titolo ambizioso dal forte sapore spiritico.
Versione testata: PlayStation 5
Il viaggio
La storia di Black Myth Wukong è liberamente ispirata al libro Viaggio in Occidente, una raccolta di racconti cinesi pubblicata per la prima volta a metà del XVI secolo. In questa versione, Sun Wukong – dopo aver guadagnato il titolo di Buddah – si allontana dal Trono Celeste per vivere una vita più umile con i suoi simili in cima al Monte Huaguo. Tuttavia, le divinità non sono d’accordo e inviano un esercito guidato da Erland Shen, il Dio dell’Acqua.
Dopo un estenuante scontro, che funge da tutorial per il videogiocatore, Erland avrà la meglio su Wukong e lo trasformerà in una roccia, non prima che quest’ultimo abbia separato i suoi sensi dal suo corpo e li abbia sparpagliati per il mondo.
Secoli dopo, l’Anziano del villaggio delle scimmie manderà i giovani a ricercare i sei sensi di Sun Wukong al fine di riportarlo in vita dal suo eterno riposo. Con questa semplice premessa, si apre il viaggio del nostro giovane scimmione verso altri regni e pericoli.
Rispetto ai titoli Souls, dai quali i ragazzi Game Science hanno pesantemente attinto per il combat system e per le meccaniche di gioco in generale, in Black Myth Wukong non si avverte quella sensazione di “desolazione” che da ormai quindici anni permea le creazioni di Miyazaki e affini. Si percepisce difatti che si è di fronte a un mondo vivo, popolato, che si trova quasi al suo culmine. L’ostilità dei nemici, pertanto, è data dall’essere effettivamente degli intrusi in terra straniera, malvisti e preferibili stecchiti piuttosto che in circolazione.
Un altro punto di distacco dai capisaldi del genere riguarda la narrazione, poiché il corso degli eventi è dettagliatamente raccontato durante il proseguo dell’avventura e le descrizioni di oggetti, nemici e NPC sono un piacevole riempitivo che non ha bisogno di essere interpretato e incastrato.
Colpi di scena, intrighi e rivelazioni sono alla base della storia di Black Myth Wukong, la quale mi sento di scrivere che è stata raccontata al meglio delle possibilità con poche sbavature, le quali sono per lo più dettate dall’inesperienza del team in produzioni di questo calibro.
La superbia
Riteniamo che sia molto importante ricordarsi del fatto che Wukong, comunque, sia un videogioco e pertanto deve intrattenere.
Il mondo di gioco si presenta diviso in sei capitoli, completamente differenti l’uno dall’altro; in questo modo, il gioco offre diverse ambientazioni dall’atmosfera unica riuscendo nell’obiettivo di non risultare stancante e ripetitivo a distanza di molte ore, quando il cosiddetto “effetto wow” svanisce.
Grazie a questa struttura per capitoli, i ragazzi di Game Science hanno evitato di costruire un open world che sarebbe risultato veramente pesante da ottimizzare e si sono potuti concentrare sui piccoli dettagli, i quali li approfondiremo nei prossimi paragrafi.
L’esplorazione non è linearissima e sebbene le deviazioni non siano tantissime, queste portano il giocatore – in più di una occasione – a perdere la retta via. Le aree segrete sono abbastanza e – inoltre – ogni capitolo è liberamente esplorabile grazie alla funzione del viaggio rapido. L’esplorabilità dei livelli è altresì fortemente influenzata dal proprio livello e dall’esperienza complessiva acquisita.
La tenacia
Un’altra nota positiva riguarda la presenza di oltre 80 boss. Partendo dal presupposto che in un titolo del genere la presenza di tanti boss – ognuno con moveset e design unici – sia già di per sé una manna dal cielo. Se si considera poi che, in alcune zone e in determinati frangenti, il titolo si trasforma in una boss rush degna delle migliori sfide Shinra, questo fa si che aumenti (e non di poco), il coinvolgimento emotivo del videogiocatore, spingendolo a chiedere di più a sé stesso.
Non mancano ovviamente punti di blocco dove soggettivamente si possa fare più o meno fatica, ma la sensazione generale è che il gioco è sì punitivo ma mai impari. Con la giusta dose di pazienza e apprendimento, qualsiasi situazione ostica può essere affrontata e superata.
Tuttavia, è corretto sottolineare come – nonostante la presenza di tre pose di combattimento – il movepool del nostro novello iniziato può apparire, soprattutto all’inizio, ripetitivo. L’albero delle abilità è immenso e dispersivo, e si fa fatica a comprendere cosa scartare e cosa attivare per costruire una build efficace e adatta al proprio stile di combattimento. Le tre pose fanno da contorno e differiscono solamente nell’utilizzo dell’attacco pesante, il quale comunque richiede punti concentrazione che si accumulano colpendo i nemici o – più inverosimilmente – aspettando pazienti di caricarla con il tasto dedicando pregando di non essere colpiti dal boss di turno.
Dall’altro lato, è possibile in qualsiasi momento resettare e distribuire diversamente le scintille, i punti abilità del gioco, senza alcun malus. Grazie a questa scelta del team, è possibile buildare in maniera meno approfondita all’inizio per poi concentrarsi sulla build in fasi più avanzate del gioco.
Inoltre, durante l’avventura si acquisiranno ulteriori bastoni che, oltre a un miglioramento estetico, aumenteranno danni e altri parametri, rendendo la nostra scimmietta sempre più letale e pericolosa. Lo stesso discorso è applicabile anche alle armature, molto variegate e dagli effetti via via sempre più catastrofici.
Un altro punto macchinoso riguarda il potenziamento permanente delle fiasche, degli attributi e di altri parametri che sono vincolati a specifici NPC presenti in determinati capitoli e pertanto si deve fare ricorso di volta in volta al viaggio rapido per raggiungerli.
Protagonista dell’esperienza di gioco è anche la magia, presente sotto diverse forme, attive o passive, votata sia a fare da supporto che da damage dealer dall’alto valore parametrico. Che tu voglia paralizzare il nemico, evocare altri sei te che combattono al tuo posto o diventare momentaneamente un boss sconfitto, il suo utilizzo nel momento esatto di una boss fight spostano il momentum a favore del giocatore, consentendogli di superare agilmente situazioni spinose.
Così come per lo stile di combattimento, anche ogni singola magia presenta il proprio albero delle abilità da potenziare sempre con le scintille, rendendo quindi più strategica la distribuzione di punti. Al contrario, per le evocazioni e trasformazioni è possibile utilizzare consumabili per potenziarli al costo di rendere l’operazione irreversibile.
Al netto di un moveset fisico abbastanza monotono che richiede troppe combo per poter iniziare a fare un quantitativo accettabile di danni, la combinazione di attacchi fisici e magici rende ogni scontro unico e memorabile, mantenendo sempre alta la spettacolarità dei singoli combattimenti.
La vista
Il titolo, giocato su PlayStation 5, presenta dei panorami e scorci magnifici e a dir poco spacca mascella. La scelta di costruire delle ambientazioni più minute ha fatto sì che i ragazzi potessero aumentare il carico prestazionale e concentrarsi maggiormente sui dettagli.
Il motore di gioco risponde a una fisica veramente articolata, e lo dimostra il fatto che i corpi dei nemici sconfitti possano essere trasportati in giro passandoci sopra e che alcune strutture siano distruttibili. L’illuminazione è ottima e difficilmente ha presentato sbavature (se non in alcuni casi in cui vi è il passaggio da zone più luminose a zone più buie e viceversa), rendendo reale il passaggio tra ombre e luci, tra caverne e campo aperto.
In modalità prestazioni il titolo tiene sempre graniticamente i famigerati 60 fotogrammi, almeno nelle situazioni più tranquille. Difatti, durante le boss fight, capita spesso che prima cali il frame rate sotto anche i 30 fotogrammi e poi la risoluzione, non riuscendo comunque per alcuni frangenti a garantire la fluidità richiesta. Inoltre, alcuni comandi soffrono di un leggero input lag, rendendo frustranti situazioni in cui si ha il controllo della situazione e improvvisamente per cause non proprie ci si ritrova con le spalle al muro.
Inoltre, sempre dai titoli di Miyazaki il gioco si porta dietro il problema della gestione della telecamera, con i boss aerei e/o grandi, chiedendo più tentativi per meccanicizzare le dinamiche di gioco.
Ci sentiamo però di dire che sono difetti che possono essere corretti serenamente con delle patch post lancio, e che – sebbene incidano – nell’esperienza, non la minano a tal punto da interrompere il viaggio della nostra amata scimmietta. Sono tutt’al più delle mancanze di un team giovane e inesperto che ha lasciato qualcosa per strada, ma al quale va riconosciuto di aver creato un prodotto che non mostra troppo i fianchi e non sbianca nel confronto con produzioni più blasonate e altisonanti.
Commento finale (La fine del viaggio)
Black Myth Wukong è un titolo estremamente ambizioso nel quale un team alla sua prima esperienza in un progetto di queste dimensioni ne esce a testa alta. Ogni singolo aspetto del gioco è una dichiarazione d’amore che i ragazzi hanno voluto omaggiare sia all’opera originale che al loro lavoro. Al netto di qualche difetto fisiologico spuntato fuori durante lo sviluppo, è un gioco che si lascia giocare e soprattutto riesce a fare ciò che deve principalmente fare un videogioco: divertire. La difficoltà non è scalabile se non in-game, tramite le giuste abilità ed equipaggiamento. Il livello di sfida non è mai impari e sempre accessibile, a patto che il giocatore affronti capitoli e boss al giusto livello, dopo aver completato l’esplorazione e migliorato la propria build. Rispetto ad altri esponenti del genere, è più semplice da affrontare e può essere un ottimo punto di partenza per i novizi e un ottimo allenamento per i veterani del genere. Ci sentiamo pertanto di consigliarlo complimentandoci con i ragazzi di Game Science con un enorme applauso virtuale.
Ormai manca sempre meno all’uscita dell’atteso nuovo gioco calcistico di EA Sports. Infatti, il lancio di FC 25 è previsto a partire dal 20 settembre 2024 per chi ha prenotato la Ultimate Edition. Il lancio globale – invece – è fissato al 27 settembre 2024 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC, e Nintendo Switch. L’obiettivo del colosso canadese, anche quest’anno, è di proporre l’esperienza calcistica più autentica in circolazione, non solo in termini di gameplay ma anche in termini contenutistici e di accordi con le squadre e i giocatori reali.
Per maggiori dettagli vi invitiamo a dare uno sguardo al comunicato stampa qui di seguito:
Electronic Arts ha confermato una serie di nuove ed esclusive partnership di marketing pluriennali e integrazioni in-game con alcuni dei più grandi nomi del calcio. Tra queste figurano partnership marketing e licenze esclusive con due giganti italiani, l’AS Roma e l’SSC Napoli, oltre a partnership marketing esclusive con Fenerbahçe SK, Galatasaray S.K., FK Bodø/Glimt e il campionato argentino Liga Profesional de Fútbol (LPF), che contribuiscono agli oltre 700 club e 30 campionati disponibili in EA SPORTS FC 25.
Queste partnership contribuiscono a creare in EA SPORTS FC 25 un livello di autenticità senza pari, che prende vita grazie a una rosa di giocatori provenienti dai più grandi club e campionati di tutto il mondo. Inoltre, i nuovi format della UEFA Champions League, dell’Europa League e dell’Europa Conference League saranno presenti esclusivamente nelle modalità Carriera e Torneo di FC 25, per offrire ai giocatori una rinnovata esperienza di gioco.
Tra i campionati presenti vi sono la Premier League, la LALIGA EA SPORTS, la Bundesliga, la Ligue 1 McDonald’s, la Serie A Enilive, la CONMEBOL Libertadores, la Barclays Women’s Super League, la National Women’s Soccer League e molti altri.
Questa notizia arriva insieme alla conferma che più di 120 stadi di calcio autentici, provenienti da tutto il mondo, saranno presenti in EA SPORTS FC 25. Le iconiche aggiunte dal mondo reale di quest’anno includono il Mâs Monumental del River Plate, il De Kuip del Feyenoord a Rotterdam, l’Estádio José Alvalade dello Sporting CP, l’Ali Sami Yen Spor Kompleksi Rams Park del Galatasaray S.K. e l’Ülker Stadyumu, Fenerbahçe Şükrü Saracoğlu Spor Kompleksi del Fenerbahçe. Anche il leggendario stadio francese, lo Stade Bollaert-Delelis, porterà la sua atmosfera unica in FC 25 per la prima volta nelle modalità di gioco Calcio d’inizio e Carriera, oltre che in Ultimate Team.
Altri stadi saranno oggetto di ricostruzioni significative dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione nel mondo reale, tra cui l’Estadio Santiago Bernabéu del Real Madrid e l’Estadio de la Cerámica del Villarreal CF. In qualità di partner ufficiale della squadra maschile dell’Olympique de Marseille (OM), EA SPORTS FC riflette nel gioco i miglioramenti apportati allo stadio Orange Vélodrome, garantendo un’esperienza realistica del match day.
“Con EA SPORTS FC 25 continuiamo a costruire l’esperienza di calcio più realistica possibile”, ha dichiarato James Salmon, Senior Marketing Director, EA SPORTS FC. “Grazie a nuove e continue partnership con i club più amati, oltre a stadi nuovi e aggiornati, stiamo mantenendo la nostra promessa verso i giocatori, che potranno immergersi completamente nell’esperienza del gioco che amano”.
Oltre a rinnovare numerose partnership, EA SPORTS FC ha ampliato quelle esistenti, tra cui Ligue 1 McDonald’s, annunciando diverse aggiunte in-game e rinnovi di partnership che miglioreranno l’esperienza di gioco con i club francesi per i tifosi. Dalle ultime inclusioni di stadi (Stade Bollaert-Delelis e Orange Velodrome Stadium) al rinnovo della partnership di lunga data con l’Olympique de Marseille (OM), con un accordo pluriennale. La partnership sosterrà l’OM Next Gen e il programma FC FUTURES, che è il piano di EA SPORTS FC per investire in modo significativo nel calcio a livello locale attraverso l’innovazione del prodotto, gli investimenti per le community e le iniziative dei partner, attraverso le basi del calcio. Maggiori informazioni saranno rivelate nel corso dell’anno.
La partnership di EA SPORTS FC con l’AS Roma porterà in-game sia la squadra maschile che quella femminile. FC 25 è il primo episodio in cui per la prima volta i club femminili saranno presenti nella modalità Carriera, compresi i cinque principali campionati femminili: Barclays Women’s Super League, Arkema Première Ligue, National Women’s Soccer League, Google Pixel Frauen-Bundesliga, Liga F e la prestigiosa UEFA Women’s Champions League. Queste partnership si sono allineate per affermare FC 25 come un gioco che raggiunge la parità con il calcio maschile e femminile in tutte le modalità di gioco e contribuisce ulteriormente all’impegno di EA SPORTS FC di far conoscere il calcio femminile.
EA SPORTS FC 25 non solo presenterà i nuovi giocatori e le nuove competizioni, ma porterà anche 21 leggende storiche maschili e femminili in-game sotto forma di Eroi e ICONE. 13 nuovi calciatori supereroi si aggiungono ai più recenti Eroi in Ultimate Team, tra cui Eden Hazard, Maicon, Tim Howard e Laura Georges, mentre le 8 nuove ICONE aggiunte a FC 25 includono la superstar gallese Gareth Bale, da poco ritirata, la celebre centrocampista giapponese Aya Miyama e uno dei portieri più celebri al mondo, Gianluigi Buffon. L’elenco completo delle ICONE comprende:
Gareth Bale
Lotta Schelin
Lilian Thuram
Gianluigi Buffon
Nadine Angerer
Marinette Pichon
Julie Foudy
Aya Miyama
Grazie al supporto di oltre 300 partner calcistici a livello globale, FC 25 presenterà più di 19.000 atleti di oltre 700 squadre e 30 campionati, che giocheranno in più di 120 stadi reali. Questa autenticità di fondo si estende al gameplay di FC 25 grazie all’introduzione di FC IQ, un motore tattico riconcepito che definisce il modo di giocare delle squadre offrendo un maggiore controllo strategico, il riconoscimento dei ruoli individuali dei giocatori, caratteristiche di movimento più accurate definite da HyperMotionV* e compagni di squadra più intelligenti per sfruttare al meglio ogni giocata.
Vi ricordiamo che FC 25 sarà disponibile dal 27 settembre 2024 per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC, e Nintendo Switch.
Non si arresta la corsa di Black Myth: Wukong, che raggiunge l’incredibile risultato di 18 milioni di unità vendute in appena due settimane.
La conferma arriva direttamente da Daniel Wu di Hero Games, il maggiore azionista esterno dello sviluppatore Game Science, nell’ambito di un’intervista rilasciata a Bloomberg.
Continua dunque l’enorme successo commerciale della produzione cinese, dopo il record segnato fin dal D1 su Steam per il titolo single player con il più alto numero di giocatori attivi contemporaneamente.
Non finiscono tuttavia qui le sorprese: nel corso dell’intervista è stata altresì confermata un’espansione in via di sviluppo. La cosa tuttavia non sorprende, sia alla luce dell’incredibile riscontro a livello internazionale, ma altresì per la quantità di contenuti originariamente previsti per il titolo. Secondo alcuni leaker infatti Black Myth: Wukong avrebbe dovuto includere tredici capitoli, poi ridotti a sei per motivi di budget. In tal senso, si vocifera che saranno due i DLC in arrivo per il titolo di esordio di Game Science.
Se siete tra coloro che non si sono fatti scappare l’action cinese, vi ricordiamo il nostro coverage di seguito:
Come riportato da Gematsu, Microsoft ospiterà Xbox Tokyo Game Show 2024 Broadcast il 26 settembre alle 19:00 JST (ore 12 CEST). Saranno presenti contenuti di Xbox Game Studios, Activision, Blizzard Entertainment e Bethesda Softworks, nonché “un’entusiasmante serie di giochi di partner terzi con sede principalmente in Giappone e in tutta l’Asia”, inclusi i giochi in arrivo su Xbox Game Pass. La trasmissione in diretta sarà disponibile su alcuni canali social Xbox.
Vi ricordiamo che il Tokyo Game Show 2024 si terrà dal 26 al 29 settembre al Makuhari Messe di Chiba, in Giappone.
Sony Interactive Entertainment ha condivisoun’anteprima di alcuni dei suoi piani per il 30° anniversario di PlayStation, che celebrerà il 3 dicembre. Le rivelazioni di oggi includono una versione di prova gratuita di Gran Turismo 7 chiamata My First Gran Turismo , colonne sonore di giochi digitali, una collezione di prodotti “Shapes of Play”, un weekend multigiocatore online gratuito e tornei di eSport. Secondo Sony Interactive Entertainment, queste attività e uscite sono “solo un assaggio di ciò che verrà” mentre si avvicina il 30° anniversario della console.
Tutti i dettagli qui di seguito:
ASTRO BOT – Opportunità fotografica per il 30° anniversario di PlayStation
PlayStation è lieta di condividere un’anteprima di un’opportunità fotografica per il 30° anniversario situata nell’hub centrale di ASTRO BOT, dove i Bot che avete salvato durante le vostre avventure spaziali si incontreranno, pronti a ballare insieme a voi.
My First Gran Turismo
In questa festa, non perdetevi My First Gran Turismo, una versione di prova gratuita pensata per attrarre giocatori di ogni livello di abilità verso l’acclamato Gran Turismo 7. Questa prossima uscita includerà alcune delle auto, dei tracciati e degli eventi di gara preferiti che evocano la nostalgia e l’emozione della primissima esperienza di Gran Turismo.
Colonne sonore di giochi digitali
In collaborazione con Sony Music, ogni mese da ottobre a gennaio, saranno pubblicate per la prima volta su Spotify un set di colonne sonore digitali dei franchise PlayStation preferiti dai fan.
Potrete riprodurre in streaming le seguenti colonne sonore di gioco su Spotify o acquistarle su vari store di musica digitale, tra cui Amazon Music, Apple Music e rivenditori di musica partecipanti:
God of War
God of War II
God of War: Ghost of Sparta
Twisted Metal
Starhawk
Warhawk
Unit 13
Ulteriori uscite di colonne sonore digitali saranno aggiunte a questa playlist prossimamente.
Shapes of Play
Una nuova collezione di prodotti chiamata “Shapes of Play”, realizzata dal team dietro la progettazione delle console PlayStation, offre l’opportunità di creare divertenti forme iconiche:
Shapes of Play: Battle – Un gioco da tavolo in cui potete sfidare un amico ad allineare quattro forme diverse dello stesso colore sul tabellone per vincere.
Shapes of Play: Create – Un set di blocchi magnetici che potete posizionare in qualsiasi direzione per creare forme divertenti.
Shapes of Play: Recharge – vi consente di sperimentare un nuovo modo di ricaricavi tra una partita e l’altra, soprattutto dopo quella dura battaglia con il boss.
Shapes of Play verrà lanciato a dicembre 2024, esclusivamente tramite http://direct.playstation.com/ negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Italia e Benelux. I preordini iniziano oggi esclusivamente tramite PlayStation Direct.
Weekend multigiocatore online gratuito e tornei di eSport
Dal 21 al 22 settembre, ci sarà un weekend multigiocatore online gratuito e tornei eSport entusiasmanti!. In quei giorni, potrete divertirvi con il multigiocatore online senza avere un abbonamento a PlayStation Plus, sulle console PlayStation 5 e PlayStation 4.
Nello stesso weekend, ci saranno anche una serie di tornei eSport per PlayStation 5, con titoli come NBA 2K24 , NBA 2K25 , Madden NFL 24 , MLB The Show 24 , EA UFC 5, Tekken 8 e Guilty Gear: Strive. Se possedete uno di questi giochi e vi qualificate, potrete competere il 21 e 22 settembre per vincere uno speciale avatar a tema 30° anniversario e altri premi specifici del gioco. I giocatori su PlayStation 5 possono iscriversi tramite Game Hub o il pulsante PlayStation Tournaments nel gioco. Tenete d’occhio: http://compete.playstation.com/ per tutti i dettagli sui prossimi tornei.
Dopo aver testato due prodotti della famiglia SXFI, Creative Zen Hybrid SXFI e Creative Zen Air SXFI, torniamo a parlare di Creative ma stavolta di un device decisamente più tradizionale, in termini di ascolto, meno per quanto riguarda il design. Le ultime cuffie wireless del produttore con sede a Singapore, Creative Outlier Go, presentano un design open-ear e sono state progettate per garantire un comfort personalizzato ed un audio ricco ed immersivo (anche se privo della tecnologia olografica proprietaria SXFI). Dotate di driver al neodimio da 14,2 mm, Bluetooth 5.4 (che permette il collegamento multipoint di due dispositivi), una durata della batteria fino a 26 ore, modalità a bassa latenza, la certificazione IPX4 e una vestibilità regolabile che si adatta a tutte le tipologie di orecchio, le Outlier Go rappresentano un must per chi è spesso in movimento e vuole godersi una qualità del suono superiore (ad un prezzo incredibilmente contenuto, 59,99 €) pur rimanendo connesso all’ambiente circostante.
Confezione di vendita
1 x Creative Outlier Go
1 x custodia di ricarica USB-C
1 x cavo di ricarica USB-C
1 x guida rapida
Specifiche tecniche
Stile: A gancio per l’orecchio
Tipo di Prodotto: Cuffie wireless
Connettività: Bluetooth 5.4
Impermeabile: IPX4
Temperatura di funzionamento: 0–45°C
Utilizzo consigliato: In movimento, Musica / Film
Dimensioni (L x P x A): Auricolare (per lato): 54 x 40,34 x 16,63 mm, Custodia di ricarica: 103 x 55 x 25,8 mm
Peso: Auricolari: 2 x 11g, Custodia di ricarica: 56g
Lunghezza cavo (da estremità a estremità): 0.3m / 0.98 ft
Durata della batteria: Fino a 6 ore per ricarica, Fino a 26 ore di riproduzione totale* Basato su un livello di volume moderato. La durata effettiva della batteria varia in base all’uso, alle impostazioni, ai brani e alle condizioni ambientali.
Tipo di batteria: (Custodia di ricarica) Batteria agli ioni di litio ricaricabile x 1 – 600 mAh, (Per auricolare) 1 batteria ricaricabile ai litio da 60 mAh
Tipo di ricarica: USB tipo C
Microfono: Sensibilità @ 1 kHz: -38 dBV/Pa
Staccabile: No
Assistente vocale: Siri, Assistente Google
Tipo: Omnidirezionale x 1 (per auricolare)
Driver: Risposta in frequenza: 20-20.000 Hz, tipo: Al neodimio x 2
Codec wireless: AAC, SBC, Supporta la modalità a bassa latenza per film e giochi
Profili: (HFP) Hands-free Profile, (A2DP) Advanced Audio Distribution Profile, (AVRCP) Audio/Video Remote Control Profile, Supporta il Multipoint per un massimo di 2 dispositivi
Frequenza operativa: 2402–2480 MHz
Raggio di funzionamento: Fino a 10 m*, *Misurazione eseguita in spazi aperti. Muri e altre strutture possono ridurre la portata del dispositivo.
Comandi:
Riproduzione: Sì
Volume: Sì
Chiamata: Sì
Assistente vocale: Sì
Alimentazione: Sì
Tipo: Comandi touch
Colore: Blu scuro
Design e qualità costruttiva
Partiamo subito dal design. Non ci troviamo dinanzi alle “solite” cuffie in-ear o a “bastoncino” ma bensì open-ear. Che cosa vuol dire? Vuol dire che le cuffie Outlier Go, sono caratterizzate da un gancio che permettono all’ascoltatore di agganciarle alla curva naturale dell’orecchio; in questo modo si ha una maggiore flessibilità, assicurando comfort e comodità per tutto il giorno. Il risvolto della medaglia di una scelta del genere, è che bisogna un attimo perderci qualche minuto per trovare il giusto “fit”. Sia per quanto riguarda il serraggio del gancio e sia in termini di rotazione (sia in altezza che lateralmente) della cuffia: Quest’ultima infatti, può essere ruotata per trovare il giusto angolo di regolazione. Vi garantiamo che, seppur possa sembrare un processo arzigogolato, non lo è affatto. Ci siamo trovati davvero benissimo. E se ve lo state chiedendo, le cuffie non si muovono quasi per niente, anche provando ad agitare veementemente il capo, sono sempre rimaste in posizione.
Una volta terminato l’ascolto, è necessario riportare le cuffie (dimensioni: 54 x 40,34 x 16,63 mm per auricolare) alla posizione originaria per inserirle nella custodia di ricarica. Una custodia schiacciata e dalle forme rotondeggianti, sicuramente più “ingombrante” in termini di lunghezza (rispetto a quelle canoniche delle in-ear) ma meno per quanto riguarda l’altezza. Le dimensioni sono: 103 x 55 x 25,8 mm. E’ pertanto possibile riporla comodamente nella tasca dei pantaloni (anteriore o posteriore che sia), in uno zaino, nella borsa e perché no, di tenerla agevolmente nel palmo delle proprie mani. In termini di materiali – invece – c’è un ampio utilizzo di plastica. L’unica finitura differente è rinvenibile interno ai ganci delle orecchie. Infatti, sono ricoperti di morbido silicone, piuttosto piacevole al tatto altrettanto sulle orecchie.
Comandi (purtroppo touch)
I comandi della Outlier Go, purtroppo sono di tipo touch (una tipologia che più volte abbiamo ribadito che non ci piace particolarmente). Li abbiamo messi a dura prova, il risultato? Come immaginavamo, non sono sempre precisissimi, anzi, tanto da averci dato più di qualche grattacapo per attivarli. Se fossero stati fisici, sarebbe stato decisamente meglio! Detto questo, i comandi touch sono personalizzabili attraverso l’App Creative che permette altresì di disattivare gli avvisi vocali, selezionare i preset EQ e aggiornare il firmware.
Qualità del Suono
Prima di indossare gli auricolari in questione, eravamo un po’ scettici sulla resa sonora. Fortunatamente le nostre preoccupazioni sono rapidamente sparite. Il ritmo è vibrante, il tutto senza isolarsi dal mondo circostante. Grazie all’algoritmo Adaptive Equal Loudness Correction (AELC), è possibile godere di un suono (praticamente in qualsiasi genere musicale) davvero bilanciato con bassi potenti, una buonissima risposta della frequenza media e alti ben evidenziati. Anche le voci sono chiarissime, soprattutto utilizzando le cuffie per guardare video, film e serie TV, con dialoghi cristallini e presenti. Giochicchiando con i profili dell’EQ preimpostati dell’app Creative, è possibile ottenere risultati ancora migliori in termini di sound (noi prediligiamo il profilo Rock che – a nostro giudizio – sembra essere quello più completo). Gli Outlier Go dispongono – inoltre – di una funzione di auto-sintonizzazione per adattarsi alle differenze di volume in qualsiasi ambiente. La modalità a bassa latenza è particolarmente utile per i giocatori, garantendo un’esperienza audio priva di interruzioni.
Microfono
Il microfono è integrato Omnidirezionale x 1 (per auricolare) e supporta gli assistenti vocali come Siri e Google; vi lasciamo alla nostra registrazione:
Durata della batteria
Fino a 26 ore di riproduzione totale con 6 ore per carica.
Commento finale
Creative Outlier Go, è una ottima scelta per l’ascoltatore che è alla ricerca di cuffie wireless open-ear comode e per un utilizzo prolungato, soprattutto se si è spesso fuori casa, e dalle ottime qualità audio, il tutto senza sacrificare la dotazione tecnologica. Infatti, supportano la tecnologia Bluetooth 5.4 (che permette il collegamento multipoint di due dispositivi), la durata della batteria è fino a 26 ore, dispongono di una modalità a bassa latenza e la certificazione IPX4. Peccato per i comandi touch, non sempre responsivi e funzionali. Ma a parte questo, ci sentiamo di consigliarli, anche considerando il costo, parliamo di 59,99 €, un prezzo decisamente appetitoso.
Il servizio Prime Gaming -in Italia incluso nell’abbonamento Prime di Amazon– per tutto il mese di settembre, offrirà nuovi titoli per il vostro PC, per un totale di oltre20 incredibili giochi completamente gratis.
Già disponibili:
Middle-earth: Shadow of Mordor Game of the Year Edition
Anche nel mese d’agosto Amazon Luna, il servizio di gioco in streaming di Amazon, offre agli abbonati Prime una selezione di titoli da giocare direttamente sui nostri browser.
Mega Man 11
Middle-earth: Shadow of War
LEGO Indiana Jones: The Original Adventures
Whisker Waters
Super Meat Boy Forever
CleM
Fallout New Vegas: Ultimate Edition
Fallout 3: Game of the Year Edition
Se siete in possesso di un abbonamento Prime, potrete riscattare i vostri giochi e ricompense esclusive di Prime Gaming recandovi al seguente link e seguendo le indicazioni offerte dal team di Amazon. Per usufruire della maggior parte del catalogo gratuito di titoli Prime Gaming è necessario scaricare e installare il launcher Amazon Games.
Come ogni giovedìEpic Games Store regala uno o più giochi gratuiti per il nostro PC, questa settimana puntiamo a vincere tutto con la nostra squadra di calcio dei sogni in Football Manager 2024, e pianifichiamo ogni passo e ogni colpo con il nostro fucile in Sniper Ghost Warrior Contracts!
Football Manager 2024 è il manageriale più apprezzato dagli amanti del calcio, che in quest’ultima versione ci porta non solo aggiornamenti al vastissimo roster di giocatori provenienti da tutto il mondo, ma anche importanti novità sul lato della rappresentazione delle partite, con una migliorata rappresentazione visiva dell’azione di gioco, maggiore controllo sui calci piazzati, e nuovi modi per allenare i nostri calciatori non solo nell’aspetto fisico ma anche quello mentale.
Sniper Ghost Warrior Contracts è il quinto capitolo della rinomata serie di FPS d’infiltrazione creati da CI Games che ci mette nei panni di un provetto cecchino pronto a tutto pur do compiere con la sua missione. Questa volta ci troviamo in Siberia, e per combattere il gelo e le intemperie saremo dotati di gadgetfuturistici, e un nuovo sistema di mira dinamica che ci faciliterà a rimanere nell’ombra e evitare gli scontri in campo aperto.
Potete fare vostri la Football Manager 2024 e Sniper Ghost Warrior Contracts solo sull’ Epic Game Store, creando un account -in caso non l’aveste ancora fatto- e seguendo i corrispettivi linkai giochi. Non fatevi sfuggire queste offerte, che scadranno alle ore 17:00 di giovedì 12 settembre.
E non perdetevi la live sul nostro canale ufficiale Twitch di 4News.it, in onda ogni giovedì alle 18:30, per scoprire assieme a Edoardo “SamaelBecks” Bechis cosa ci propongono questi, e altri titoli gratuiti nella rubrica #GiochiXPovery.
Abbiamo avuto l’opportunità (grazie al codice gratuito gentilmente concessoci da PlayStation Italia) di mettere le mani sull’attesissima esclusiva – sviluppata da Team Asobi – in arrivo il prossimo 6 settembre 2024 per PlayStation 5: Astro Bot. Si tratta di una vera e propria evoluzione di ASTRO’s PLAYROOM, gioco gratuito (o per meglio dire tech demo) – che ha avuto uno straordinario successo. Pubblicato nel 2020 (sempre in esclusiva sull’ammiraglia Sony), con il solo obiettivo di accompagnare i giocatori in una magica esplorazione della console PS5 e del suo straordinario e versatile DualSense.
Per chi non ci ha mai giocato: Playroomha fatto breccia in milioni di cuori (rappresentando una pietra miliare dell’inizio della generazione PS5) grazie ai suoi splendidi e coloratissimi paesaggi, il design creativo e fantasioso dei livelli e il tanto e sano divertimento platform old school offerto, il tutto accompagnato da una colonna sonora ispiratissima e dalle incredibili feature (feedback aptico e trigger adattivi) del citato controller PS5.
Sony probabilmente ha visto quanto è stato ben accolto Playroom e ha captato l’opportunità, dando il via libera allo studio giapponese Team Asobi per la realizzazione di un gioco Astro a tutti gli effetti. Astro Bot, è un platform più grande e ambizioso che si basa sulle idee di Playroom. Un titolo che ha ci ha decisamente impressionati, tanto da avere – a nostro giudizio – tutte le carte in regola per essere (finalmente) la risposta concreta e audace di Sony a Super Mariodi Nintendo. Insomma, un ottimo modo per celebrare i 30 anni di storia di PlayStation.
Trailer di lancio di Astro Bot
Versione testata: PlayStation 5
I Bot hanno bisogno di voi
La nave madre (dalle fattezze di una PS5)è stata gravemente danneggiata, lasciando ASTRO e l’equipaggio dei BOT dispersi in una pluralità di galassie differenti. È tempo di utilizzare il fidato Dual Speeder per attraversare oltre 50 pianeti stracolmi di sfide, insidie e tanto, tantissimo divertimento. Durante il viaggio, dovrete sfruttare i mirabolanti poteri di ASTRO per riunirvi con molti degli iconici eroi che hanno caratterizzato le cinque generazioni dell’universo PlayStation.
Un universo magico e affascinante
Fin dai primi istanti di gioco, Astro Bot mostra tutto il suo carattere, prepotentemente e senza alcuna incertezza. Il giocatore è chiamato – come anticipato – a pilotare un’astronave (a forma di DualSense) attorno ad una mappa intergalattica, con diversi sistemi e pianeti che la compongono. Entrando in un sistema, al suo interno ci sono tutta una serie di livelli/mondi differenti (alcuni possono essere sbloccati completando alcuni percorsi alternativi all’interno di un determinato livello). L’obiettivo principale del gameplay è quello di offrire un’esperienza platforming intuitiva e rilassata (anche se in molte occasioni non ci ha rilassato affatto) ricco di segreti e sfide da scoprire. Dalle lussureggianti giungle alle spiagge tropicali sabbiose, passando per i canyon, i livelli spaziali, quelli acquatici e ancora: quelli invernali o addirittura ambientati in un vero e proprio casinò, scoprirete luoghi incantevoli che renderanno ogni pianeta un viaggio unico ed indimenticabile. Salvando gli altri BOTS (300 in totale fra cui oltre 150 sono eroi iconici PlayStation) dalle perfide grinfie di una pletora di nemici differenti: questi vi aiuteranno a ricostruire la navetta spaziale e a rimettere in carreggiata il viaggio cosmico intrapreso.
Molti elementi di gioco, soprattutto per i giocatori più esperti e con qualche anno sulle spalle, sicuramente richiameranno qualcosa alla mente. E’ assolutamente normale che un platform di tale portata si sia ispirato al passato. Fra i titoli classici che hanno “dato il loro contributo” ad Astro Bot, troviamo – senza alcuna ombra di dubbio – Crash Bandicoot (1996), Super Mario 64 (1996) e che fa attualmente parte della collection 3D All-Stars, Super Mario Sunshine (2002), Star Fox 64 (1997) e … be’, sicuramente ne abbiamo dimenticato qualcuno. E non si tratta di una ispirazione e basta o di un semplice “copia e incolla”, assolutamente no. Gli elementi cardini, tanto amati dai giocatori dei titoli citati, sono stati riadattati ed arricchiti per risultare ancora più belli, immersivi e divertenti da sperimentare. Ed è così che vediamo che lo Splac 3000 di Sunshine, in Astro Bot, è stato sostituito da diverse meccaniche differenti ma che risultano al contempo tanto simili ma anche avere un’identità propria. Ad esempio ASTRO può diventare una spugna che all’occorrenza raccoglie acqua (gonfiandosi e facendo diventare gigante il nostro simpatico robottino). Acqua che può essere spruzzata per eliminare nemici incandescenti e che lanciano lava e fuoco, spegnere il fuoco stesso per aprirsi un percorso, ripulire elementi di gioco per svelare percorsi e/o collezionabili segreti; il tutto in un modo simile a quanto fa Super Mario in Sunshine ma che lo sviluppatore giapponese è riuscito a rendere ancora più brioso e divertente da sperimentare.
E ancora, molti nemici ricordano – davvero tanto – alcuni vistisi in Mario 64: il Torcibruco (che in Astro Bot lo ritroviamo in una veste mecha), o ancora i Goomba che nell’IP di Asobi, assumono vesti differenti (Foo-Goo, Nidhog) e quanto mai azzeccate, e che brillano di luce propria. Ce ne sono tanti altri, ma ve li lasciamo scoprire a voi! E a proposito di nemici, ogni galassia presenta un boss finale (lo scontro si sblocca esclusivamente completando i pianeti/mondi che compongono quella determinata galassia), dalle impostazioni che ricordano molto da vicino quelle di Star Fox 64 (ma decisamente più simpatici, anche se pronti a tutto pur di annientarci). P.S. ci sono anche dei mini-boss (mini nel nome, date le dimensioni sproporzionate rispetto al nostro ASTRO) che ci hanno veramente rallegrato grazie a battaglie a dir poco roboanti. Sia i boss che i “mini” non sono difficilissimi da affrontare; una volta carpito il pattern d’attacco e le relative animazioni, non avrete grossissimi problemi per sconfiggerli.
Non fatevi ingannare dalla grafica vibrante e dalle animazioni coloratissime; Astro Bot può soddisfare anche i palati più accaniti ed esigenti. Il tasso di sfida – in particolare – può essere molto elevato, mettendo alla prova la destrezza delle dita, i tempi di reazione e la pazienza. In particolare, ogni galassia presenta (seppur non sono necessari per proseguire), un particolare asteroide e/o un pianeta, che se colpiti, sbloccano una nuova tipologia di pianeti (come ad esempio pixel scatenati, terreno cedevole ecc.) e quattro livelli hardcore; questi ultimi richiedono di dar fondo a tutte le abilità acquisite, ad una velocità e con pericolosità ambientali, nemici e platforming a dir poco estremi. Non vi vogliamo mentire, alcuni hanno richiesto tantissimi tentativi per il completamento. Il premio? Un BOT. Ma vi garantiamo che – al netto della difficoltà – sono molto divertenti (e altrettanto soddisfacenti se completati) da giocare.
Potreste invece morire in tanti altri modi, ma vi garantiamo che contro i boss non saranno frequentissime. Nello specifico, la dipartita prematura può avvenire in modi molto divergenti fra loro, cannando allegramente la promessa di “essere un’esperienza rilassante”. I mondi di gioco in primis e i nemici poi, possono mandarci al creatore in modi tanto incredibili quanto esilaranti. Schiacciati, lanciati, affettati, ingoiati, elettrificati, bruciati (oh mamma) e come evitarlo? Grazie ai power-up; potenziamenti (decisamente variegati) in grado di salvarci la pellaccia. Oltre alla citata spugna, ci sono: Un gallo che permette di saltare più in alto (e al contempo distruggere i nemici), un cane propulsore che invece consente di superare le distanze orizzontali ed infrangere vetri (oltre che cattivoni) o ancora, guantoni a forma di rane allungabili per avere una gittata molto più ampia, time-lapse, una scimmia che consente di lanciare oggetti, la pentola a pressione (almeno ci è sembrata essere una pentola) che permette di chiudersi a guscio, evitando danni da fuoco ed elettrici e contrattaccando appena c’è ne è l’opportunità, l’elefante che raccoglie qualsiasi liquido che può essere trasformato in piattaforme (di breve durata), il topolino che vi rimpicciolisce ed infine – il nostro preferito – il polipo gonfiabile, che oltre a permettere di muoversi verso l’alto e verso il basso, da modo di gonfiare alcuni nemici, facendoli esplodere. Ci siamo davvero divertiti ad utilizzare ognuno dei potenziamenti menzionati.
Ogni livello in Astro Bot presenta un sistema di checkpoint (davvero generosi) con respawn rapidissimi che ri-immergono il giocatore nel vivo dell’azione. I mondi contrassegnati come “difficili”, invece, vi faranno venire il mal di testa, in quanto la morte vi riporterà all’inizio del livello. In questo modo, livelli che a modalità facile e normale durano si e no 5 minuti, finiranno per durare molto molto di più!
Ciò che rende il gioco ancora più interessante è la quantità (e la qualità) di interazione fisiche e la creatività nel level design, un qualcosa sempre più difficile da vedere nelle produzioni moderne. C’è una fluidità impressionante in tutto quello che accade, con ogni livello – ricchissimo e vivissimo – è caratterizzato da situazioni ambientali differenti, alcune – anche se realizzate finemente – forse un po’ ridondanti, come l’ampio utilizzo del vetro, le cui schegge si rompono e cadono a seconda del punto di impatto e alla velocità con cui ci si muove o ci si salti sopra.
La celebrazione di PlayStation
In combinazione con la creatività e i richiami al mondo PlayStation, sembra che il Team Asobi abbia davvero colto nel segno su cosa abbia reso le varie console Sony così popolari e grandiose. I bot che è possibile incontrare e salvare in base ai personaggi dei franchise PlayStation passati e presenti, sono svariati, da Um Jammer Lammy (che forse i più giovani non conosceranno), passando per LocoRoco, Solid Snake, Psycho Mantis, Big Boss, Kratos, Crash, Aloy, Nathan Drake, Bloodborne e tanti tanti altri. Ma non è tutto, in quanto è possibile affrontare – ATTENZIONE SPOILER – livelli a tema, come ad esempio quello God of War o quello Uncharted . Questi, oltre a far fare al giocatore un tuffo nostalgico, lo deliziano con tutta una serie di meccaniche proprie di quella IP. Ad esempio l’utilizzo del Martello Mjolnir o di sezioni shooter tipiche del buon Drake e con tutta una serie di rimandi, oggetti, nemici, situazioni ambientali che vi faranno ritornare la voglia di giocare ai recenti God Of War del 2018, al sequel Ragnarok o alla Nathan Drake Collection.
Un hub strampalato
Sul pianeta base – invece – oltre a dare “accoglienza” a tutti i BOT soccorsi e salvati, è possibile interagire con quattro parchi sbloccabili attraverso i pezzi di puzzle (altro collezionabile presente nel mondo di gioco e nello specifico nei vari livelli – tre per livello), localizzati in prossimità dell’astronave. Questi permettono di personalizzare la skin della navicella, la skin del giocatore, di scattare fotografie con la fauna selvatica che il giocatore incontra sui vari pianeti ed infine di poter spendere le monete raccolte per sbloccare skin e scenari animati dedicati esclusivamente ai BOT PlayStation.
Non è mai stato così bello utilizzare il DualSense
Un altro punto in cui Astro’s Playroom ci ha impressionato è stato l’uso del controller DualSense, e Astro Bot sembra essersi spinto ancora più in là. L’idea di base è che tutto ciò con cui il giocatore possa interagire nel mondo, che sia rilevante o meno in termini di gameplay, dovrebbe provocare una reazione tattile sul controller. Ed è effettivamente così, con un’ampia gamma di sensazioni, spesso quasi impercettibili a primo acchito, rispetto al tradizionale e talvolta inutile rombo unidimensionale dei giochi “classici”. In Astro è possibile notare la differenza tra i materiali mentre ci si muove su superfici diverse, il che è davvero impressionante. Quando si cammina sull’erba, ad esempio, il rombo è sottile, quasi morbido e appena percettibile. Quando ci si muove sul metallo, d’altra parte, c’è un tintinnio tattile udibile ad ogni passo. Senza esagerare, è il gioco con il miglior feedback tattile mai realizzato.Oltre al force feedback, i controlli sono scattanti, reattivi, super precisi e molto intuitivi come ci si aspetterebbe da un platformer di livello con una sensazione di raffinatezza, fluidità e qualità complessiva che non ha nulla da invidiare ai competitor della grande N.
ASTROgrafica
Sembra che il gioco utilizzi la stessa tecnologia (mantenendo quindi la sua identità visiva) alla base di Astro’s Playroom. La pulizia grafica è superlativa, con una palette di colori incredibile. La risoluzione interna in 4K è del tutto simile a Playroom. Il framerate (a 60 fps) ci è sembrato a dir poco granitico, senza cali di alcun tipo (peccato manchi l’opzione a 120 fps). Non abbiamo riscontrato alcun bug, glitch, compenetrazione poligonale, niente di niente. Il lavoro del team di sviluppo è stato notevole ed il risultato parla chiaramente. In termini di qualità audio – invece – gli effetti sono assolutamente di primissimo ordine. L’audio 3D, esplode dalle casse e dalle cuffie (scelta consigliata se volete immergervi ancor di più in questo straordinario platform 3D). Buonissima la colonna sonora (che trasmette allegria), mai troppo invadente e sempre perfettamente “cucita” al livello che si sta giocando. Per concludere, ci abbiamo impiegato circa 8 ore per completare la prima run, non tantissime, è vero; ma se volete raccogliere tutto quello che c’è nei livelli, parliamo di almeno il doppio se non di più (verosimilmente fra le 12 e le 15 ore complessive)!
Commento finale
Non volevamo smettere di giocare ad Astro Bot, e vi garantiamo che nell’ultimo anno, nessun gioco ci ha preso come l’IP di Team Asobi. Astro Bot è il pezzo mancante del puzzle, un platform 3D a dir poco perfetto e che arriva – vista la mancanza di giochi di peso targati Sony (ad eccezione di Concord che purtroppo non ha avuto il giusto riscontro) – nel momento giusto, non soltanto per Sony e per PS5 – che ne aveva bisogno come il pane – ma per tutti i fan accaniti dei platform 3D. Astro Bot è una vera e propria gemma, un platform eccezionale dell’era moderna che farà tanto parlare di sé ora e anche nel prossimo futuro.
Avete mai immaginato di essere un piccolo e tenero scoiattolo armato di pistola che scorrazza libero in un ambiente open-world?. Se avete pensato ad una cosa del genere, non avete esattamente tutte le rotelle al proprio posto; a parte gli scherzi, con Squirrel with a Gun di Dee Dee Creations LLC e Maximum Entertainment potete realizzare il vostro sogno. Dopo aver trascorso qualche ora a combinare ogni sorta di guaio, siamo qui per dirvi perché dovete assolutamente provare questo folle platform sparatutto d’azione 3D.
Versione testata: PC (Steam)
Scoiattolo in fuga!
La storia del gioco, dato che l’elemento cardine della produzione è quello di indossare i panni (o meglio la pelliccia) di uno scoiattolo armato di pistola, funge da mero pretesto. Il roditore più cattivo del quartiere è riuscito a mettere le proprie zampette su una ghianda dorata top secret e ora è in fuga da misteriosi Agenti. Non c’è molto altro da aggiungere … tutto quello che sarete chiamati a fare è gettarvi nel caos – alla ricerca di ghiande dorate – in questo strampalato sparatutto sandbox e platformer a enigmi.
Con gli artigli, con i denti e con la pistola
Il combattimento in Squirrel with a Gun è decisamente la meccanica in cui il gioco brilla di più. Nelle prime battute di gioco, siamo rimasti basiti da dove possa arrivare il “genio umano” (e vi garantiamo che ne abbiamo viste di cose strane, come dimenticare l’irriverente Anger Foot di Free Lives). Il motivo? Abbiamo visto il nostro Squirrel fare una piroetta all’indietro, saltare al rinculo di una pistola (che l’amico peloso ottiene in un modo piuttosto buffo e caciarone) in un atterraggio perfetto su una sporgenza, con un’animazione (ed una fisica) che dire esilarante è dire poco. Ma a parte le premesse e le immagini a schermo strampalate, il combat system è incredibilmente ponderato.
Nello specifico, è necessario pensare a quale arma usare, come gestire il rinculo e quando sgattaiolare e/o attaccare frontalmente. E anche le meccaniche stealth (in una sorta di James Bond peloso) sono piuttosto ispirate richiedendo di pianificare la mossa successiva da fare. Inoltre, la varietà (piuttosto generosa) di armi, aggiunge un sacco di divertimento extra: dai bazooka overpowered alle pistole minuscole, che a malapena stanno nelle mani dello scoiattolo, passando per fucili da caccia, fucili di precisione, lanciagranate e altre bocche da fuoco. Ogni arma è diversa ed il gioco vi spingerà a testarle tutte a dovere.
Una altro aspetto che ci ha particolarmente sorpreso è l’esplorazione ambientale con l’ambiente open-world tutto da esplorare e scoprire. Abbiano trascorso ore a correre e a scandagliare ogni angolo e/o fessura, trovando segreti celati, raccogliendo oggetti e completando obiettivi bizzarri. L’ambiente è pieno di piccole e divertenti sorprese, da passaggi nascosti a personaggi strani che offrono missioni secondarie – tanto per cambiare – esilaranti. Nella stragrande maggioranza dei casi, il gioco richiede di pensare fuori dagli schemi, specialmente durante la risoluzione di puzzle ambientali, che si basano prettamente sulla rapidità di pensiero e di movimento. Più si è curiosi e maggiore sarà la ricompensa. Ma anche di ragionare in “dimensioni ridotte”, sul come aggirare ostacoli umani o di usare il rinculo della pistola per lanciarsi sulle sezioni sopraelevate. Il tutto condito da un umorismo sopra le righe, intelligente e pervasivo che vi accompagnerà per tutto il gioco. Ogni cosa vi strapperà una risata, dal modo in cui lo scoiattolo impugna una pistola alla reazione dei personaggi umani agli esiti inaspettati delle vostre azioni. Insomma, l’umorismo è perfettamente mescolato al gameplay e non ci è sembrato mai forzato o estremamente esagerato.
Meno riuscite invece, le meccaniche di sparo (non eccezionali); ma tranquilli, bastano una manciata di proiettili/colpi per mandare al tappetto il nemico di turno. L’altro problema di un certo rilievo, è la natura ripetitiva del gioco. Dopo 2/3 ore di gioco, abbiamo praticamente visto e fatto tutto quello che l’esperienza di gioco complessiva ha da offrire. Si poteva decisamente fare meglio in termini di varietà.
Grafica e tecnica
In termini squisitamente visivi, Squirrel with a Gun ha il suo fascino. La grafica è semplice e cartoonesca. Abbiamo riscontrato soltanto un po’ di fastidiose sfocature durante alcuni movimenti e una illuminazione troppo eccessiva (quasi accecante) in larghi tratti dell’avventura. I vari ambienti sono ben caratterizzati con dettagli sufficienti, animazioni spassose e ben fatte soprattutto quando il nostro scoiattolo manipola oggetti più grandi o spara con le armi. E anche il sound design è perfetto! La colonna sonora del gioco è irriverente e divertente, con melodie specifiche che si sposano alla perfezione con il gameplay. I controlli – se ve lo state chiedendo – sono fluidi e e reattivi, un aspetto che spesso manca in produzioni “low budget”.
Commento finale
Al prezzo budget di $ 19,99, Squirrel with a Gun offre una buonissima esperienza platforming, divertente e strampalata al punto giusto. Se siete fan di giochi come Goat Simulator, sicuramente amerete indossare i panni di uno scoiattolo scapestrato armato di pistola. Peccato per la poca varietà (ma i contenuti in arrivo nei prossimi mesi dovrebbero aggiungere quel pizzico di pepe in più) e per alcune sbavature tecniche, ma considerando il prezzo, ci possono assolutamente stare.