Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi ci terrà incollati allo schermo per riuscire a sopravvivere in 20 Minutes Till Dawn!
20 Minutes Till Dawn è untwin-shooterroguelite infinito in 2D con visuale dall’alto, dove l’unico obbiettivo è cercare di rimanere in vita per 20 minuti, avvolti nell’oscurità con le sue mostruose creature pronte ad assaltarci da ogni angolo.
Scegliamo la nostra eroina con le sue abilità speciali, che costruiamo una build scegliendo a ogni ondata tra alcuni dei 50 perks che il gioco ci offrirà a ogni nuova ondata di nemici. Attacchiamo, schiviamo, e sfruttiamo appieno le nostre capacità per avere la meglio e superare la notte.
Non fatevi sfuggire 20 Minutes Till Dawn; avete tempo fino alle ore 17:00 del 3 gennaio per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero per il primo giorno di questo 2024 ci riporta tra i banchi di scuola, ma per apprendere l’arte della fuga in Escape Academy!
Escape Academy è un puzzle game in prima persona che ci mette nei panni di uno studente dell’omonima scuola, intenti a vivere un semestre tra i migliori escapisti del mondo, con l’obbiettivo di carpirne i loro segreti, e scappare indenni da ogni circostanze.
Viviamo un incredibile avventura ricca di enigmi ambientali, codici da decifrare, e persino ordigni da disarmare, mentre superiamo le lezioni dei tanti e variopinti professori. E se proprio non riusciamo a superare un test, scegliamo un amico e affrontiamo le sfide in compagnia nella modalità co-op.
Non fatevi sfuggire Escape Academy; avete tempo fino alle ore 17:00 del 2 gennaio per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Per festeggiare la notte di San Silvestro, oggi sotto l’albero troviamo il velocissimo e hardcore, Ghostrunner!
Ghostrunner – di cui il seguito è uscito agli inizi di questo mese – è un frenetico fps action, con fasi di platforming che non lascia spazio alle incertezze. Capace di essere concluso senza mai farsi colpire dai nemici, o cadere nelle insidiose trappole verticali, si tratta di un ottimo titolo die and retry, che metterà a dura prova i nostri riflessi e capacità d’adattamento.
Scaliamo la futuristica, e malfamata, città-torre Dharma e raggiugiamo l’apice dove affronteremo la perfida Keymaster, con l’obbiettivo di detronizzarla e ristabilire ordine tra i livelli del colosso urbano, utilizzando solo le nostre abilità e una fidata katana.
Da parte di tutti noi di 4News.it vi auguriamo un Buon Capodanno, e un Felice Anno Nuovo, e vi ricordiamo che avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 1 gennaio per poter riscattare Ghostrunner nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi è il controverso reboot della saga di open worlds creata dal compianto team Volition, Saints Row!
Saints Row é il reboot del 2022 che ha voluto riportare in auge la serie di open world ambientata nelle fittizie città di Stilwater e Steelport – e anche l’inferno! – dopo l’incompreso looter shooterAgents of Mayhem.
Questa volta saremo al comando di un nuovo gruppo di Saints, tutti giovanissimi e pronti a portare il caos nella nuova città di Santo Ileso, ispirata dalle città di confine tra Messico e gli Stati Uniti, nel tipico stile sgangherato e dissacrante che ha fatto amare i fan della serie originale.
Non fatevi sfuggire Saints Row; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 31 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendo questo link.
Kiwi Design, uno dei brand di accessori per Meta Quest più noti sul mercato, ha da pochissimo presentato due nuovi ed interessanti prodotti per Meta Quest 3.
Si tratta dell’attesa fascia/cinturino per la testa (anche noti come headstrap) con batteria integrata che non solo aumenta la durata delle vostre sessioni, ma migliora il bilanciamento dei pesi del visore e in ultima analisi il comfort. Il nuovo headstrap con batteria di Kiwi Design presenta anche un nuovo connettore magnetico per la ricarica che si integra con l’altro accessorio presentato da poco: il nuovo stand verticale di ricarica SPC.
Il nuovo stand è dotato di una elegante striscia RGB con 16 diverse opzioni di colore e, oltre ad offrire un comodo ed ordinato luogo dove riporre il vostro visore e i suoi controller, consente anche di ricaricare in contemporanea sia il visore che la batteria dell’headstrap.
Il 7 dicembre 2023 doveva essere (ed è stato) un giorno importante per il panorama videoludico, a causa della serata di premiazione dei TGA 2023. Ma non è stato quello l’unico evento videoludico di cui si è parlato moltissimo nei giorni successivi, anzi la visibilità mediatica di nomination e premiazioni è passata quasi in secondo piano per via del climax di una vicenda che era andata preparandosi nel corso di diversi anni.
Quel giorno è stato infatti la data di pubblicazione di The Day Before, un titolo per certi versi molto atteso, la cui storia di sviluppo ha creato hype e interesse, ma anche dubbi e preoccupazioni per poi culminare in una situazione surreale, che potrebbe aver creato precedenti unici (e purtroppo tutt’altro che positivi) nella storia del moderno merchandising di videogiochi e prodotti digitali.
A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione lo studio ha improvvisamente chiuso il progetto, anzi ha chiuso proprio i battenti. E ha addotto motivazioni così inverosimili da far immediatamente pensare alla truffa; nel giro di un tempo ancora più breve tutti (o quasi) i riferimenti alle presentazioni del gioco precedenti il lancio, la pagina Steam del negozio e lo stesso sito degli sviluppatori sono spariti nel nulla.
Tutto quello che resta sulla pagina ufficiale di Fntastic è un laconico messaggio in cui si annuncia la chiusura dello studio, dichiarando il fallimento finanziario: tutti i soldi rimasti allo studio serviranno a pagare i debiti con i partner e gli sviluppatori ci tengono a sottolineare che non hanno percepito un soldo durante la campagna di pre-lancio. Né con Kickstarter, né con altre forme di crowdfunding. Che gli acquisti su Steam verranno rimborsati anche a chi ha trascorso in gioco un tempo superiore al numero di ore normalmente previsto, ma che i server dei loro giochi rimarranno aperti. Che insomma, The Day Before è stato tutto un gigantesco errore di valutazione, che avrebbe portato lo studio a investire tutte le proprie risorse umane, economiche, finanziarie e temporali in qualcosa che andava oltre le loro capacità.
Rivediamo per intero le tappe di questo surreale viaggio, per poi trarne spunto in modo da riportare alcune riflessioni che il sottoscritto stava facendo già da prima – ma che adesso sono diventate estremamente attuali – sul concetto stesso di “Early Access”.
Se siete curiosi di sapere tutti i dettagli e le tappe di questa surreale vicenda, continuate a leggere. Se invece siete già al corrente dei dettagli o non avete voglia di leggere tutto, saltate direttamente al paragrafo “The Day Before e le necessarie riflessioni su sviluppo e Early Access”.
The Day So Far – Le origini
The Day Before nasce, o meglio viene presentato all’attenzione del pubblico per la prima volta nel gennaio 2021, quando Fntastic, uno studio fondato da due russi ma con sede a Singapore, annuncia un nuovo ed ambizioso progetto, presentando un trailer (ad oggi rimosso) che promette davvero bene. Un gioco che si propone e dichiara di voler trasportare i giocatori in uno scenario post-apocalittico (con richiami a The Last of Us), ma con caratteristiche che ricordano molto da vicino anche The Division 1 e 2 di Ubisoft.
L’aspetto grafico del gioco, così come mostrato dal trailer, non è affatto male. Se si pensa al fatto che è una produzione indie, proveniente da uno studio piccolo (anche se non al suo primo gioco), l’impianto generale fa venire voglia di sostenere il progetto, o quantomeno seguirlo per vedere come si sviluppa.
Per l’appunto, uno studio non al suo primo gioco. Alcuni fanno notare che i giochi di Fntastic sembravano sempre marcatamente ispirati a qualcos’altro.
Propnight, ad esempio, gioco horror a impostazione ibrida uscito nel 2021 appare un po’ troppo vicino alla formula di Dead by Daylight, pur mescolandola con elementi che sembrano presi dall’assai meno fortunato Friday 13th. The Wild Eight, pubblicato nel 2019, era un survival con alcuni elementi in comune con Don’t Starve e altri titoli famosi del genere. Eppure, malgrado queste potenziali scopiazzature, Fntastic aveva comunque pubblicato questi giochi, ottenendo recensioni miste: non del tutto positive, ma neanche del tutto negative.
The Day So Far – Il progetto sembra ingranare
Anche se l’esperienza ha mostrato bene, con casi come Orange Cast, cosa può accadere quando un piccolo studio indipendente prova a fare un passo (molto) più lungo della gamba, è pur vero che chi non osa non vince. E vedere studi piccoli tentare di emergere con progetti ambiziosi è un po’ la linfa vitale che dovrebbe portare rinnovamento nell’industria e nel panorama generale della nostra passione. In questo caso, sembrava che potessero esserci gli estremi per un salto di qualità e il primo trailer andava esattamente in questa direzione.
Ma a confortare l’idea di un progetto ambizioso e di grande respiro, arrivarono a stretto giro ulteriori trailer (materiale che è stato fatto sparire, ma è ancora parzialmente disponibile su IGN) che presentavano il gioco in una smagliante forma grafica. Un MMO in terza persona che portò molti a pensare a un “The Division con gli zombie”; altri gridavano prematuramente a “una svolta nel genere MMO”. Niente male, insomma, per un progetto che doveva consacrare l’ascesa di un piccolo studio.
Ma ciò che lasciava sperare meglio di tutto era la frequenza con cui questo materiale veniva diffuso. Diversi trailer (anche di gameplay, non solo cinematici) entro la metà dell’anno e a ottobre 2021 ne arrivò anche uno etichettato come Official Relase Trailer che prometteva (a questo punto dovremmo dire millantava) una data di uscita: 21 giugno 2022. A confortare ulteriormente le buone speranze per l’uscita (e la riuscita) di questo gioco, contribuì anche la notizia di una partnership dello studio con Nvidia, che supportò essa stessa il progetto con dei video. Seguirono altre immagini altisonanti, ma ancora molto “generiche”.
The Day So Far – Qualcosa va storto
Ma poi, dopo un lungo silenzio durato mesi, a maggio del 2022 arrivò un annuncio tanto scioccante quanto contraddittorio: il gioco veniva rinviato a marzo del 2023 per (rullo di tamburi) un upgrade del motore utilizzato! Ebbene sì, la scelta di “sostituire il motore Unreal Engine 4 con il nuovissimo e più performante Unreal Engine 5” avrebbe motivato un corposo ritardo di quasi un anno nella pubblicazione del gioco. Troppo ambizioso? Lo sembrava già all’epoca, ma c’è chi ha voluto crederci lo stesso.
Lo studio aveva giustificato il ritardo con queste parole: “La transizione a un motore più avanzato e ottimizzato per la creazione di mondi aperti renderà ancora più fantastico il gameplay di The Day Before. Qualora non lo sapeste, il nostro nuovo gioco sarà un MMO survival ambientato in una letale America post-pandemica, pullulante di infetti affamati di carne e di superstiti intenti a uccidersi l’un l’altro per procurarsi cibo, armi e veicoli”. Nulla che non abbiamo già visto altrove, insomma, ma se non altro anche in prodotti di indiscutibile qualità.
Tuttavia cominciava ad apparire un po’ strano che un gioco apparentemente già in difficoltà, di cui non si parlava da mesi, anziché motivare i ritardi con i soliti, seppur comprensibili motivi (pandemia, problemi interni, crisi finanziarie, etc.) alzasse ancora di più la posta in gioco promettendo l’utilizzo di un motore ancora giovane, indubbiamente spettacolare ma decisamente complesso e impegnativo da utilizzare.
The Day So Far – Attese Disattese
E proprio mentre tutto sembra puntare a un progetto ambizioso ma remunerativo, nel mese della “promessa uscita”, cioè giugno 2022, arriva la notizia che lo studio “sta cercando collaboratori”. In realtà però non proprio collaboratori, ma “volontari”. Gente disposta a lavorare gratis per il progetto. Gratis o in cambio dei soliti cosiddetti “benefit” come “codici”, “certificati di partecipazione”, ma insomma NON uno stipendio.
Ma come? Un gioco dalle grandi ambizioni, che si propone addirittura di utilizzare un motore sfavillante come Unreal Engine 5 e che ha delle partnership importanti cerca collaboratori da sfruttare senza pagarli? Cosa sta andando storto, esattamente?
E mentre The Day Before fa il pienone di wishlist su Steam, toccando valori da record nel mese di luglio, le cose continuano a precipitare. Lo sviluppo del gioco piomba nel silenzio per altri lunghi mesi, fino a gennaio 2023, quando viene pubblicato un trailer (anche questo ad oggi scomparso) che dovrebbe mostrare sfolgoranti caratteristiche come ray-tracing e tutto, ma in realtà si rivela un boomerang a causa della quasi totale assenza di gameplay. In una fase così avanzata (e dopo tanti rinvii) dello sviluppo è anormale non mostrare del gameplay, anche se si è scelto di cambiare motore grafico. Naturalmente gli sviluppatori promettono che “a breve” verrà fuori altro materiale contenente gameplay effettivo. Ma alla fine del mese, un’altra scioccante notizia per quelli che ci credono.
The Day So Far – La caduta libera
L’emergere di una presunta “disputa sul copyright” provoca un ulteriore ritardo di diversi mesi nella pubblicazione. Cominciano a serpeggiare panico e scetticismo sui forum, su Reddit e persino sul server Discord del progetto nel momento in cui il gioco SPARISCE DA STEAM. La pagina viene rimossa, a causa della predetta questione di copyright e gli sviluppatori sono costretti a rassicurare tutti che il gioco esiste ancora.
Nel mese successivo, a febbraio, vengono fuori delle presunte “chiavi di accesso all’Early Access” che lo studio addita come “scam” e smentisce/ritira subito.
La notizia che la disputa sul copyright sarebbe nata a causa della registrazione del marchio da parte di un’azienda che produce un App-calendario rende il tutto ancora meno credibile. E anche quando il chiacchierato trailer di gameplay arriva, si rivela una monumentale delusione. Tutto, dalla grafica al gameplay sembra profondamente più arretrato di quanto lo studio avesse già mostrato in precedenza. Di almeno un paio d’anni. Alcuni gridano ad un plagio, fotogramma per fotogramma, da Call of Duty.
Tutto sembra, fuorché un gioco “quasi pronto per l’uscita”. Gli sviluppatori tentano di domare l’incendio pubblicando un dev-vlog (oggi rimosso) che si rivela un ulteriore boomerang: il video, infatti, a differenza della maggior parte dei diari di sviluppo cui siamo abituati, presenta elementi visivi vecchi e datati e nel filmato non compare nessuno dei veri sviluppatori del gioco, ma solo l’addetta al reparto comunicazione del gruppo, Dana Soltangazinova. Il video riceve una tempesta di “Non mi Piace” su Youtube e fallisce completamente nel suo tentativo di rassicurare gli scettici.
Ad aprile il team promette una beta prima del lancio e un ritorno del gioco su Steam. Notizie che dovrebbero confortare non solo sull’esistenza del gioco, ma anche sul fatto che sia ormai quasi pronto. Ma non bastano a placare gli scettici e gli scontenti, perché le forti contraddizioni dei mesi precedenti hanno ormai gettato troppe ombre sul gioco.
A giugno il team, che ancora spaccia il gioco per un MMO, promette che ci saranno un sistema di housing e attività secondarie di carattere “lavorativo” . Appaiono anche immagini dei personaggi all’interno di una sauna, a confortare l’idea di “aggiungere profondità al mondo di gioco, rafforzando l’impressione di un ambiente vivo, vibrante e animato”.
Ad ottobre non ci sono ancora tracce né della pagina Steam né della tanto chiacchierata beta. E l’uscita è fissata a dicembre.
Nel mese di novembre, la pagina Steam viene finalmente ripristinata. Il team esulta, parlando della “grande vittoria” in merito alla questione di copyright, ma ecco che arriva un’altra stangata. Il gioco uscirà sì a Dicembre, ma sotto forma di Early Access. Altro che beta e uscita definitiva! Ancora una volta sembra che il prodotto sia ben lungi dall’essere pronto e il team si giustifica dicendo che “per loro è il primo progetto così ambizioso e potrebbero esserci delle circostanze impreviste”. E infatti ci saranno, eccome.
Fra l’altro, le versioni console del gioco vengono rinviate a data indefinita. Wow.
The Day Before – Today
E veniamo ai “giorni nostri”. Dopo un’elegante dichiarazione di “nessun rancore” verso quelli che non hanno creduto nel gioco, il team si appresta a lanciare quello che, nel bene e nel male, è diventato uno dei prodotti più attesi, sospirati e intorno a cui si è creata la maggior attenzione negli ultimi due anni.
L’Early Access viene aperto e… ciò che i giocatori si ritrovano per le mani è sorprendente quanto agghiacciante. Non solo il gioco non ha nulla a che vedere con un MMO ma si presenta piuttosto come un “Extraction Shooter” single player (cioè uno di quei giochi in cui, con dinamiche simili a quelle della Zona Nera di The Division, il giocatore deve entrare in una zona infestata di nemici, estrarre del loot prezioso e scappare); non solo ha una grafica palesemente più arretrata e rozza di quella mostrata specialmente nei primi trailer; ma si presenta ingiocabile e pieno di bug a dir poco imbarazzanti. Si diffonde la notizia che gli asset del gioco erano stati in realtà acquistati da terze parti e non realizzati autonomamente. Iniziano a fioccare recensioni negative, richieste di rimborso e lamentele.
Poi, con ulteriore sorpresa e sgomento di tutti, cinque giorni dopo, lo studio chiude i battenti.
In maniera improvvisa e definitiva. Tutto il materiale promozionale uscito nei quasi tre anni di campagna viene fatto sparire; il sito stesso di Fntastic viene dismesso, con un messaggio in cui si dice che il gioco si è rivelato un fallimento finanziario, che i soldi ricavati verranno usati per (cercare di) pagare i debiti e che lo studio non ha misurato adeguatamente le sue capacità, compiendo un passo più lungo della gamba. Steam corre ai ripari, rimuovendo nuovamente la pagina del gioco e offrendosi di rimborsare tutti gli acquirenti, anche quelli che hanno superato il limite di due ore di gioco, oltre il quale non sarebbe più possibile richiedere il rimborso.
Sembra che questa sia la fine di The Day Before, i cui server restano ancora aperti (in realtà non per molto) ma i cui giocatori sanno di ritrovarsi imprigionati per sempre in un prodotto buggato, non finito e al quale non verrà più fornito alcun miglioramento né supporto.
Ma le stranezze non finiscono con il 12 dicembre. L’ondata di recensioni negative dilaga, colpendo tutti i titoli dello sviluppatore; The Wild Eight, un survival pubblicato da Fntastic nel 2019, che aveva anche ricevuto recensioni per lo più positive, viene bombardato di recensioni e commenti negativi e non pertinenti rivolti allo studio e alla presunta “truffa” di The Day Before. Al punto che Steam, per contenere i danni, rimuove le recensioni non pertinenti e addirittura modifica il nome dello sviluppatore in “Eight Points” per prevenire ulteriori fenomeni di review-bombing attraverso l’indicizzazione. E ancora: il titolo horror ibrido Propnight, pubblicato da Fntastic nel 2021 vede rimuovere la sua pagina Steam e risulta “non più acquistabile”.
Dopo dieci giorni di caos, il 22 dicembre arriva l’ultimo atto. Un post su Twitter (anzi su “X”) in cui viene annunciata la chiusura definitiva dello studio, il ritiro del gioco dal mercato e lo spegnimento dei server il 22 gennaio 2024. Mytona, il publisher, in collaborazione con Steam, il distributore, provvederanno al rimborso di tutti gli utenti che hanno acquistato il gioco in Early Access. Requiescat in Pace.
The Day Before e le necessarie riflessioni su sviluppo e Early Access
Bisogna anzitutto cominciare col dire che si tratta di una vicenda curiosa e fuori dagli schemi. La classica “truffa del gioco inesistente” è un film che abbiamo visto più volte negli ultimi anni. Specialmente da quando il gioco digitale ha preso il sopravvento e gli studi indipendenti hanno cominciato ad avvalersi di strumenti come Kickstarter e Crowdfunding per ricevere finanziamenti dal basso su progetti che difficilmente avrebbero ricevuto fiducia da grossi publisher e investitori. Tuttavia, di solito le cose andavano in un altro modo.
Uno studio apre una campagna Kickstarter per un progetto, si fa finanziare mostrando materiali o risorse finti, trailer inesistenti etc. e a un certo punto scappa col bottino, lasciando piattaforma e finanziatori a becco asciutto. A parte agghiaccianti episodi accaduti in Italia, che per quieto vivere non citiamo, è successo più volte che un progetto, finanziato anche corposamente, per un motivo o per l’altro non abbia mai visto la luce. Areal, un presunto successore di S.T.A.L.K.E.R. che doveva uscire intorno al 2014, vide addirittura la cancellazione da Kickstarter per violazioni delle politiche della piattaforma stessa dopo mesi di sospetti e dubbi da parte di Stampa, comunità e finanziatori.
Ciò che rende strano e atipico questo caso è che qui, come hanno detto gli stessi sviluppatori nel loro “messaggio di addio”, non c’è stato alcun finanziamento pre-lancio, nessun Kickstarter, nessuna campagna di crowdfunding. Se si è trattato di una truffa (e a breve esamineremo in quali termini si può definirla tale) è chiaro che ha sfruttato meccanismi diversi, seppur oggi molto radicati nell’industria dei videogiochi, per trarre in inganno.
Quello che ad oggi, dopo oltre due settimane dai fatti, fa ancora discutere senza giungere ad una conclusione sono le profonde contraddizioni in questa vicenda. Nel “classico” schema di truffa basata su un videogioco inesistente, il team indice una campagna di crowdfunding o seduce un partner importante dal quale ottiene soldi, fornisce materiale falso o gonfiato per diversi mesi, spesso mettendo da qualche parte una demo o addirittura lanciando il prodotto in Early Access… per poi sparire nel nulla senza dichiarare la chiusura del progetto. Il gioco semplicemente rimane lì, appeso, per sempre. Come torneremo a sottolineare più avanti, esistono diversi progetti di questo genere, giochi entrati in un Early Access che durerà per sempre.
In questo caso, sembra che l’obiettivo dell’intera campagna sia stato solo il marketing. Inventare un prodotto inesistente, farlo esistere nella mente dei potenziali futuri acquirenti come concreto, fattibile e desiderabile, per poi staccare la spina quando è palesemente impossibile continuare a sostenere la farsa. Ma quale dovrebbe essere lo scopo? Scappare coi soldi dell’Early Access e truffare Steam o il publisher? Un po’ ingenuo, soprattutto per qualcuno che ha portato avanti per anni la cosa, alternando periodi di assoluto silenzio ad altri di attività intensa, seppur deludente e poco produttiva.
Se si vuole inquadrare la cosa come una truffa completa e premeditata, bisogna ammettere che ci sono alcune incongruenze. Uno dei partner citati nel primo periodo per sostenere l’immagine del prodotto è stato Nvidia, il distributore è stato Steam. E’ difficile che aziende di questo calibro non facciano i dovuti controlli e si lascino truffare così. Ma magari è proprio per questo che si è cercato di dare un’immagine quanto più possibile convincente e realistica del “prodotto in lavorazione” e della sua validità. Altrimenti regge ancora l’ipotesi del “passo più lungo della gamba”, sostenuta dal fatto che lo studio non era al suo primo progetto e che avrebbe potuto cercare di emergere con qualcosa di più modesto e fattibile, come peraltro era già avvenuto in precedenza.
Sarebbe più opportuno parlare (e per farlo conieremo un’espressione per l’occasione) di “truffa di immagine”. Una cosa più subdola, che non produce un vero e proprio danno economico ma danneggia comunque il tessuto dell’industria videoludica in un altro (e più sottile) modo.
Qui, comunque, non ci accaniremo sul cercare di scoprire la verità a tutti i costi, bensì su riflessioni che ci riguardano tutti, sia come videogiocatori, sia come parte dell’industria.
Early Access: fidarsi o non fidarsi?
La complessa vicenda di The Day Before induce a delle riflessioni che personalmente avevo già iniziato a fare qualche anno fa e che hanno trovato riscontro anche nell’esperienza di alcuni amici e colleghi. Premettendo che un rimborso ai giocatori c’è stato e in assenza di un crowdfunding, chi è che è andato veramente a rimetterci, da tutta questa storia? Steam? Il colosso della distribuzione ha spalle molto larghe e anche ammesso (ma non certo concesso) che Steam abbia dovuto rimborsare dei soldi con cui gli sviluppatori sono scappati, non è raro per Valve dover rimborsare un prodotto. The Day Before è durato eccezionalmente poco: non c’è stato dunque il tempo per generare perdite molto gravi. Sarebbe più grave l’aver generato un precedente riguardo ai “tempi di rimborso”, ma anche lì tutto è demandato alle politiche del distributore.
Il “pubblico giocante”? Ecco, c’è da fare un’osservazione. Con The Day Before i giocatori non hanno perso tanto i soldi (rimborsati). Ma un altro tipo di valuta, che si sta facendo rarefatta e difficile da ottenere. Tempo, hype, fiducia. Specialmente in un prodotto in accesso anticipato.
L’Early Access dovrebbe essere una modalità con cui uno studio può finanziare un progetto in corso d’opera con una sorta di “pre-vendita”. Il giocatore lo compra prima dell’uscita, partecipando – di fatto – ai finanziamenti dello sviluppo e sostenendo il progetto in fase di crescita: al momento del lancio si ritroverà il gioco in libreria, proprio come per i giochi acquistati. Come in un crowdfunding solo che la cosa avviene sotto l’ “ala protettrice” di Steam. Il problema è che molti, TROPPI giochi in accesso anticipato (e non) non vedono mai la luce. La gente li vede, li apprezza, vuole sostenerli, si appassiona ai trailer, chiede notizie e spende anche denaro per averli e sostenerne l’uscita… ma poi restano dei cantieri aperti, lettera morta, spine staccate. E a un certo punto, la fiducia finisce.
The Day Before ha ottenuto la luce dei riflettori solo perché era un progetto decisamente ambizioso e perché ha catalizzato molta attenzione da parte di giocatori e Stampa nel corso di quasi tre anni. Ma non è certo l’unico gioco che non vede mai la luce senza la necessaria trasparenza da parte di chi lo sviluppa.
Early Access e sviluppo incompleto: altri “grandi assenti”
Nel 2021 pubblicammo l’anteprima di Sky Beneath, un promettente puzzle platform ad ambientazione fantascientifica. Ad oggi, 2023, non solo il gioco non è mai uscito, ma da febbraio 2022 se ne sono perse le tracce. La pagina Steam esiste ancora e con essa la demo che abbiamo giocato per scrivere l’anteprima; ma del gioco in sé, nessuna traccia. Secondo voi uscirà mai?
Between the Stars, inserito in Early Access nell’ormai lontano 2019 è ancora un progetto di là da venire. Fino ad un certo punto gli sviluppatori hanno fornito costante supporto e aggiornamenti alle discussioni sulle milestone del gioco, ma nel frattempo i giocatori hanno perso fiducia, smesso di apprezzare il gioco e lo hanno fortemente criticato nelle discussioni sullo stesso hub di Steam. Sono ormai mesi che non se ne parla e la fiducia nel fatto che sarà mai un prodotto completo è al minimo.
Sinless, avventura grafica a tema cyberpunk del 2015 è invece un “prodotto finito”. Almeno sulla carta. Non si tratta di un Early Access in sospeso, ha un inizio e una fine, ma la verità è che si tratta di un gioco la cui storia finisce col non avere un finale né coerenza, perché era tutto demandato ad altri due ipotetici episodi che non sono mai arrivati (una sorte toccata, per motivi di scarse vendite del primo episodio, anche a Rain of Reflections, ma quella è un’altra storia). Se non altro, lo sviluppatore ha ammesso con onestà che “sarebbe piaciuto anche a lui vederne il seguito”, ammettendo quindi che non ce ne sarà mai uno. Nessuna truffa né inganno, quindi, ma una cocente delusione per chi lo ha giocato.
Vanno un po’ meglio le cose con Graven, se non altro perché ci sta lavorando uno studio accorsato e di grande talento (3D Realms) e perché l’evoluzione del gioco in Early Access è evidente e sotto gli occhi di tutti. Si tratta però, quantomeno, di una gestazione complicata.
Non sempre va male… ma spesso sì!
E precisiamo che non è poi sempre così tragica. Them & Us, un survival horror psicologico, ha raggiunto la pubblicazione dopo un complesso e travagliato Early Access e il prodotto finito non è assolutamente male: uno di quei casi in cui, insomma, l’attesa è valsa la pena.
Il problema è che succede spesso – TROPPO spesso – che un progetto in Early Access deluda fortemente le aspettative di chi ci crede, ci spera, magari lo compra e poi non ne vede mai la conclusione. Sono uno dei tanti che hanno perso quasi completamente fiducia in questa “modalità” di sviluppo, che pure dovrebbe servire a piccoli studi senza grandi budget e senza supporto da parte di publisher monumentali di arrivare alla pubblicazione dei propri titoli. Si tratta, certo, di una visione pessimistica che per fortuna non è ancora condivisa da tutti ma che tende a diffondersi sempre di più a valle di episodi di questo genere.
L’accesso anticipato è un qualcosa che dovrebbe fare bene all’industria. Ma si trasforma in una sorta di boomerang perché, specialmente in casi come The Day Before le promesse disattese, i tempi troppo lunghi e la qualità di un prodotto troppo diversa da quella pubblicizzata e millantata abbattono la fiducia, le speranze e la volontà di continuare a sostenere un progetto non ancora completato; progetto che però risulta comunque a pagamento, usando i compratori paganti come una sorta di beta-tester. Si può dire che questo sia un po’ il male generalizzato di tutto il marketing moderno, ma danneggia soprattutto i piccoli, perché i grandi riescono a riprendersi da progetti di scarsa riuscita come Anthem o The Quiet Man. Per uno studio indipendente, invece, il primo fallimento è nella maggior parte dei casi anche l’ultimo.
La paura è che, a causa di progetti come The Day Before, Sky Beneath e altri simili, studi talentuosi ma piccoli o con poche risorse non possano mai riuscire a godere della necessaria fiducia. A far emergere se stessi e i propri progetti, perché etichettati a priori alla pari di quelli che promettono, fanno sperare, tengono sulla corda troppo a lungo e poi svaniscono nel nulla.
Se non altro, dopo The Day Before sia i giocatori che i distributori guarderanno con molta più diffidenza ai progetti in accesso anticipato, anche se apparentemente sostenuti da materiale di qualità elevata. E questo è decisamente un peccato.
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Il regalo sotto l’albero di oggi è il coloratissimo e spensierato Snakebird Complete!
Snakebird Complete è un puzzle game in 2D che non si prende troppo su serio, e ci mette al comando di un gruppo di strani animali, ibridi tra degli uccelli multicolori e dei lunghi serpenti, dall’appetito insaziabile.
Aiutiamo i pennuti striscianti a mangiare tutta la frutta presente negli oltre 120 livelli, risolvendo rompicapi sempre più complessi sfruttando le loro abilità, oltre che rompendo completamente le leggi della fisica.
Non fatevi sfuggire Snakebird Complete; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 30 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendo questo link.
Eccoci ai nastri di partenza del 2024: messe da parte le abbuffate natalizie, preparatevi ad affondare i denti nei nuovi giochi in uscita a Gennaio!
Dopo un 2023 semplicemente clamoroso, l’Anno Nuovo si presenta ai nastri di partenza con una maggiore calma in termini quantitativi… ma decisamente interessanti dal punto di vista qualitativo. Se infatti dovremo scavallare la metà del mese per assistere a nuove release, avremo tuttavia titoli di assoluto interesse e rilevanza. Si parte con il ritorno di Prince of Persia e la remastered di The Last of Us Parte 2, per poi arrivare a fine mese con una combo da KO il 28 Gennaio. Sarà infatti la volta di Tekken 8 e Like a Dragon: Infinite Wealth.
Ecco di seguito una lista (con i trailer completi) dei titoli di Gennaio 2024: troverete anche un comodo link per Amazon, per assicurarvi il prezzo più basso disponibile!
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Il regalo sotto l’albero di oggi è l’avventura di un gatto cavaliere in Cat Quest!
Cat Quest è un GDR action con una struttura che mescola 2D e 3D , creato dal team indipendente The Gentlebros e prima parte di quella che oggi è diventata un apprezzata trilogia per grandi e piccini.
Avventuriamoci nel mondo di Felingard, conquistiamo bottini sconfiggendo un gran numero di nemici attraverso avvincenti dungeons. Scegliamo il nostro equipaggiamento, sfruttiamo le nostre skills magiche, e facciamo il possibile per dare battaglia al perfido Drakoth!
Non fatevi sfuggire Cat Quest; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 29 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Netflix si appresta a festeggiare l’arrivo del 2024 con una nuova ondata di produzioni inedite, sia film sia serie TV: ecco il palinsesto di Gennaio!
Dopo un 2023 in linea generale interessante e che ha riservato alcune piacevoli sorprese (pur senza il ritorno di blockbuster affidabili come Stranger Things), Netflix decide di avviare l’Anno Nuovo con una interessante selezione di nuove proposte originali. Si parte presto con La società della neve e The Brothers Sun, si prosegue con Ragazzo divora universo fino ad arrivare allo spumeggiante LIFT. Senza scordare il ritorno di SKAM Italia, arrivata alla sesta stagione, nonché Griselda, la nuova serie con Sofia Vergara nel ruolo drammatico della donna colombiana che ha dato vita a uno dei cartelli della droga più redditizi della storia.
Netflix è in procinto di condividere il catalogo delle nuove uscite per Gennaio 2024sulla propria pagina ufficiale. Oltre ai titoli che verranno annunciati da Netflix, sulla piattaforma arriveranno altri prodotti, che troverete nell’elenco sottostante.
Troverete inoltre qualche piccolo consiglio sui titoli da tenere in considerazione in grassetto per il Gennaio proposto da Netflix.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi è un mix di generi che colpisce dritto un buca, Cursed to Golf!
Cursed to Golf è un adventure game indipendente che mescola le regole dell’antico gioco del golf, meccaniche roguelike, un accattivante presentazione in pixel art, e tanto humor nero.
Deceduti nel corso dell’ultima buca della nostra carriera golfistica, ci ritroveremo a competere nei Tornei del Purgatorio, attraverso oltre 70 campi, una miriade di potenziamenti, e tra bizzarri personaggi che popolano l’aldilà.
Non fatevi sfuggire Cursed to Golf; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 28 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Potranno essere aggiunti alla libreria da tutti gli abbonati al tier Essentials (quello base) di PlayStation Plus a partire da martedì 2 gennaio e fino al 5 febbraio, ed essere scaricati in qualsiasi momento, anche dopo la data di uscita dall’abbonamento, a patto di disporre ancora di una sottoscrizione attiva, i seguenti titoli:
A Plague Tale Requiem (PS5 – QUI la nostra recensione) Fuggiti dalla loro terra devastata, Amicia e Hugo si spostano a sud, verso nuove regioni e vivaci città. Lì cercano di iniziare una nuova vita e di controllare la maledizione di Hugo.
Evil West (PS4 e PS5 – QUI la nostra recensione) Una minaccia oscura incombe sulla frontiera americana. Nei panni di uno degli ultimi agenti di un’organizzazione segreta dedita all’eliminazione dei vampiri, sei l’ultima linea tra l’umanità e un terrore ancestrale che sta emergendo dalle tenebre. Diventa un supereroe del Far West, elimina la minaccia dei vampiri e salva gli Stati Uniti!
Nobody Saves the World (PS4 e PS5) In questo innovativo action RPG dai creatori di Guacamelee, potrai trasformarti da un nessuno privo di segni particolari in una LUMACA, un FANTASMA, un DRAGO e MOLTO ALTRO!
Se invece siete abbonati ai tier Extra e Premium, potreste dare un’occhiata ai giochi inseriti nei cataloghi a dicembre al seguente articolo.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi è il cartoonesco rompicapo ricco di humor nero, Human Resource Machine.
Human Resource Machine è un curioso puzzle game basato sulla gestione del nostro personale d’azienda. Costruiamo flussi d’azioni sfruttando dei blocchi di sviluppo tipici della logica di programmazione, e completiamo diversi incarichi provenienti dai piani alti.
Non facciamoci prendere dal panico, lavoriamo con dedizione, e scaliamo la vetta lavorativa a suon di promozioni, e gli occasionali ridimensionamenti dello staff.
Non fatevi sfuggire Human Resource Machine; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 27 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
La modalità in incognito, nota anche come navigazione privata, è una comoda funzione disponibile nella maggior parte dei browser moderni. Consente agli utenti di navigare in Internet senza lasciare traccia delle loro attività online sul computer in uso. O almeno è quello che dice di fare. Quando si utilizza la modalità in incognito, sul dispositivo non vengono salvati cookie, cronologia delle ricerche o dei download, garantendo così una maggiore privacy.
Questa funzione può essere particolarmente utile quando si naviga su dispositivi condivisi o quando si desidera mantenere discrete le proprie attività online. Sebbene la modalità in incognito offra un certo livello di privacy, è importante notare che non rende completamente anonimi. I provider di servizi Internet, i siti web e gli amministratori di rete, infatti, possono comunque tracciare le vostre attività online. Pertanto, è sempre consigliabile esercitare cautela e utilizzare misure di sicurezza aggiuntive quando necessario.
La verità sulla modalità Incognito
La risposta a questa domanda non è un semplice sì o no. Sebbene la modalità in incognito offra una certa privacy e protezione, non è la soluzione definitiva per la sicurezza online. Ecco alcuni motivi:
Il tracciamento GPS è ancora valido
Sebbene la modalità in incognito faccia un ottimo lavoro per non salvare la cronologia di navigazione sul dispositivo, è importante notare che non fornisce una privacy completa. Una cosa da tenere presente è che la modalità in incognito non impedisce ai siti web di tracciare la vostra posizione tramite il GPS. Pertanto, se avete concesso l’autorizzazione a un sito web di accedere alla vostra posizione, questo può continuare a tracciarvi anche quando navigate in modalità in incognito. È sempre una buona idea tenere conto delle impostazioni sulla privacy e comprendere i limiti delle diverse modalità di navigazione. Rimanete informati e proteggete la vostra privacy online!
Il vostro ISP può ancora vedere la vostra attività
La modalità in incognito, nota anche come navigazione privata, è una funzione utile che impedisce al browser di memorizzare informazioni sulle vostre attività online. Quando si naviga in modalità incognito, la cronologia di navigazione, i cookie e i dati dei siti non vengono salvati, garantendo un livello di privacy sul dispositivo. Tuttavia, è importante notare che la modalità in incognito può nascondere i dati di navigazione locali, ma non protegge le attività online dal tracciamento da parte del provider di servizi Internet (ISP). L’ISP può ancora monitorare e registrare i siti web visitati e altre attività online, indipendentemente dall’utilizzo della modalità in incognito.
In pratica, sul computer non lascerete probabilmente traccia, ma lascerete una marea di informazioni al vostro provider Internet, a Google ecc. Nella realtà, poi, esistono una marea di strumenti per tenere traccia della cronologia di navigazione in incognito (per ulteriori informazioni, potete visitare questo link: https://blog.mspy.it/come-vedere-la-cronologia-in-incognito/) quindi nemmeno utilizzare la navigazione privata, vi mette completamente al riparo da possibili intromissioni nella vostra privacy.
Certo, alcuni vantaggi ci sono in termini di privacy quando si utilizza un computer condiviso con altre persone, o un computer pubblico, e non è sempre così facile accedere alla cronologia di navigazione privata, ma è fondamentale essere consapevoli dei limiti della modalità in incognito e adottare misure aggiuntive, come l’utilizzo di una rete privata virtuale (VPN), per salvaguardare ulteriormente la propria privacy online.
La modalità in incognito non protegge dallo spyware
E’inoltre importante notare che la modalità in incognito non fornisce protezione contro spyware, adware o altre forme di malware. Anche se si naviga in modalità in incognito, se si scarica accidentalmente uno spyware, questo può comunque arrivare sul dispositivo e potenzialmente compromettere le informazioni personali. Pertanto, è fondamentale dotarsi di un software antivirus solido ed esercitare cautela durante la navigazione, indipendentemente dalla modalità di navigazione. Rimanete vigili e date sempre la priorità alla vostra sicurezza online.
Quando utilizzare la modalità Incognito
Nonostante le sue limitazioni, ci sono alcune situazioni in cui l’uso della modalità in incognito può essere vantaggioso. Ecco alcuni scenari in cui la modalità in incognito può essere utile:
Navigazione su un computer pubblico: Quando si utilizza un computer pubblico, utilizzare la modalità in incognito è sempre una buona idea. In questo modo si garantisce che le informazioni di accesso e la cronologia di navigazione non vengano salvate per l’accesso del prossimo utente.
Ricerca di informazioni sensibili: Se si cercano informazioni personali o sensibili online, l’uso della modalità in incognito può evitare che tali informazioni vengano memorizzate sul dispositivo.
Evitare gli annunci mirati: La modalità in incognito può essere utile per evitare annunci mirati basati sulla cronologia di navigazione precedente. Tuttavia, tenete presente che non impedisce ai siti web di utilizzare altri metodi per tracciare e indirizzare l’utente.
Conclusioni
In conclusione, la modalità in incognito offre un certo livello di privacy e protezione durante la navigazione in Internet. Tuttavia, è importante comprendere i suoi limiti e non affidarsi esclusivamente a questa funzione per la sicurezza online. È sempre meglio utilizzare misure aggiuntive come una rete privata virtuale (VPN) e un software di protezione da malware per garantire la sicurezza delle vostre attività online. Pertanto, sebbene la modalità in incognito possa offrire una certa tranquillità, non è una soluzione infallibile per il completo anonimato su Internet. Utilizzatela con saggezza e siate consapevoli dei suoi limiti. Buona navigazione!
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition è l’edizione completa dell’avventura nel cosmo di Obsidian Entertainment, un titolo che ha visto il primo tentativo del team di portare il loro stile irriverente e dissacrante in una nuova IP ambientata in un futuro capitalistico e distopico.
In questa nuova edizione, rimaneggiata dal team Virtuos Games, potremo vivere anche le avventure delle espansioni Pericolo su Gorgone e Assassinio su Eridano, oltre all’eccellente narrativa principale che ci porterà a conoscere mondi alieni e incredibili personaggi, anche dalla dubbia moralità.
Augurandovi un felice Natale, vi ricordiamo di non farvi sfuggire The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 26 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi è la rivisitazione delle grandi saghe di Bioshock e System Shock in salsa Tango Gameworks con il tetro e affascinante Ghostwire: Tokyo!
Ghostwire: Tokyo è un FPS adventure con elementi soprannaturali che c’immerge nella capitale del Sol Levante, ora deserta dei suoi abitanti e sotto il giogo di lugubri Visitatori, mostri sovrannaturali provenienti e ispirati dal folklore Giapponese.
Nei panni del giovane Akito, e il riluttante spirito assistente KK, scopriamo e combiniamo un vasto numero di poteri per avere la meglio contro i nostri nemici e carpire cosa si cela dietro l’uomo con la maschera di Hannya, artefice di questo disastro tra il thriller e l’horror.
Non fatevi sfuggire Ghostwire: Tokyo; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 25 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi è il titolo che ha segnato il ritorno per la serie Fallout, in un passaggio di testimone da Interplay a Bethesda, Fallout 3: Game of the Year Edition!
Fallout 3: Game of the Year Edition è l’edizione definitiva del GDR in prima persona post-nucleare per eccellenza, capace di dare nuova linfa a un brand relegato nei suoi titoli principali solo sui PC.
Con una serie televisiva di prossima uscita su Amazon PrimeVideo, certamente poter scoprire il mondo delle vaste lande dell’universo di Fallout sarà ancora più interessante. In questa edizione GOTY, grazie al completo set di espansioni, potremo mettere piede anche lungo le coste del Maryland o persino combattere contro degli invasori alieni sopra la Zona Contaminata!
Non fatevi sfuggire Fallout 3: Game of the Year Edition; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 24 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendoquesto link.
Da qualche anno a questa parte per le feste Natalizie l’Epic Games Store regala ai propri utenti una selezione di giochi da scoprire giorno dopo giorno, come un calendario dell’avvento digitale.
Il regalo sotto l’albero di oggi è l’eccellente indie motoristico Art of Rally!
Art of Rally è la lettera d’amore dal creatore di Absolute Drift verso il mondo del rally. Ambientato in un universo dove lo sperimentale, e pericolosissimo, gruppo B non è mai stato accantonato.
Il titolo attraversa i decenni più importanti dello sport, tra alcune delle sue tappe più iconiche -arrivando persino a toccare i Rally della Sardegna -, e riproposizioni minimali ispirate dai bolidi che hanno segnato la storia di una disciplina considerata da molti come la quintessenza dell’ automobilismosportivo.
Non fatevi sfuggire Art of Rally; avete tempo fino alle ore 17:00 di domani 23 dicembre per poterlo riscattare nella vostra libreria Epic Games seguendo questo link.
A distanza di più di tre anni dalla prima release di Granblue Fantasy Versus, Arc System Works con la “riedizione” sottotitolata Rising conclude in bellezza un anno a dir poco scoppiettante per i fan dei picchiaduro. A proposito, QUI trovate la nostra recensione di Street Fighter 6, mentre QUI quella di Mortal Kombat 1.
Abbiamo scritto riedizione appositamente tra virgolette. Le migliorie e i nuovi contenuti di Rising lo avvicinano ad un vero e proprio sequel: sistema di gioco rivisto ed ampliato, ritocchi grafici, nuovi contenuti, il tanto agognato rollback netcode. Ed ovviamente tutti i personaggi rilasciati in precedenza come DLC, più quattro inediti.
Ma non è tutto. Di fianco all’edizione “normale” a pagamento (purtroppo, per ora, solo digitale) è stata rilasciata anche una versione free to play con un personaggio sempre presente (Gran, il Ryu di Granblue) ed altri disponibili a rotazione, con tutte le modalità della versione a pagamento, compreso il comparto online, seppure abbiamo (giustamente) delle limitazioni.
Granblue Fantasy Versus Rising, edito da Cygames, è disponibile dallo scorso 14 dicembre 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.
Versione testata: PlayStation 5
Easy to play, (not so) hard to master
Nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un processo di semplificazione da parte degli sviluppatori di fighting game per quanto riguarda l’esecuzione manuale, pur conservando elevati livelli di profondità alla base del sistema di gioco. Processo che ha raggiunto un nuovo punto fermo con il già citato capolavoro di Capcom. Ma Arc System Works ci aveva provato già anni prima, proprio con la prima versione di Granblue Fantasy Versus. Anzi, a dire il vero, un primo seminale esperimento fu fatto ancora prima con Dragon Ball FighterZ, ma non divaghiamo.
La prima versione, dicevamo, presentava, oltre ad input semplificati, una vera e propria integrazione delle auto-combo nel sistema di gioco. Con Versus, grazie ai vari feedback raccolti, Arc System Works è riuscita a bilanciare tutto alla perfezione, regalandoci un sistema di combattimento impeccabile. Ovviamente, non pensate di poter utilizzare tutti i personaggi in scioltezza. La presenza di un attacco unico per ogni combattente renderà lo studio del roster molto meno veloce di quanto possiate pensare sulla base della semplificazione alla base del titolo.
Nella prima versione del picchiaduro l’utilizzo degli input semplificati dilatava i tempi di cooldown delle abilità. In questa seconda versione utilizzare gli input “per neofiti” diminuirà leggermente il danno solo quando usiamo la mossa “a secco” (non nella combo, dunque), lasciando inalterati i tempi di recupero.
L’utilizzo strategico delle risorse è stato spostato dunque verso le nuove introduzioni di Versus. Le mosse Ultimate, che utilizzano la barra delle Skybound Art (le super mosse) e i nuovi Bravery Point, elemento cardine alla base della nuova economia degli scontri. Particolare approfondimento meritano questi “punti coraggio”.
Vedete quei rombi celesti in alto, sopra la barra della vita? Usateli con parsimonia!
All’inizio di ogni round ne avremo tre a disposizione e dovremo utilizzarli per una miriade di azioni. Guard breaker e follow-up (in offesa, tramite i Raging Strike), counter e risposta al guard breaker (in difesa, tramite i Brave Counter).
Man mano che i Bravery Point diminuiranno, il danno subito aumenterà sensibilmente. Se userete la meccanica senza criterio potrete ritrovarvi alla mercé dell’avversario in men che non si dica. Alcuni personaggi potranno addirittura sottrarvi quasi tutta la vita con una combo se restate a secco di punti. Questo renderà gli scontri altamente strategici e riflessivi, e dannatamente adrenalinici a causa dell’elevata tensione che ne consegue.
Il sistema di combattimento di Granblue Fantasy Versus Rising, dunque, ci ha fatto innamorare. La semplificazione esecutiva, demandata all’utilizzo basico di quattro tasti di attacco debole, medio, forte e unico, nonché all’abilità speciale con diversi tempi di cooldown a seconda dell’intensità utilizzata, da selezionare con la direzione, non ha inficiato la profondità e i tecnicismi del sistema, anzi, ne ha innalzato il valore. Dopotutto, solo dei maestri potevano regalarci un sistema di combattimento così accessibile eppure così profondo e ragionato.
Bene da soli, benissimo con altri
Sul fronte contenutistico ci riteniamo soddisfatti, ma non totalmente appagati. Un comparto online eccezionale non trova equivalente riscontro per quanto riguarda le modalità offline.
In primis, il training è sì valido, ma non siamo a livelli di quello di Street Fighter 6. Sono presenti un mare di opzioni per testare la quasi totalità degli imprevisti situazionali ma sia la spiegazione dei fondamentali, sia la guida ai personaggi (con combo e strategie decisamente mal ottimizzate) sono fin troppo semplicistiche.
La modalità storia, invece, dà un lato offre una quantità di contenuti impressionante, soprattutto per il genere (parliamo di 30 ore per vedere tutto), ma è altresì vero che verrà presto a noia alla quasi totalità dei videogiocatori per l’eccessiva ripetitività degli schemi utilizzati. E per la ridondanza e verbosità del racconto, soprattutto se pensiamo che il titolo non presenta i sottotitoli in italiano.
Affronteremo un’alternanza di livelli beat ’em up con personaggi prestabiliti, boss fight 1 vs. 1 o contro i personaggi del roster con alcune regole speciali o contro boss più grandi esclusivi di questa modalità che sono un mix tra le due precedenti situazioni. La presenza di alcuni obiettivi secondari e un accenno di personalizzazione di skill attive e passive per i nostri personaggi non riesce a smuovere la modalità dal pantano della noia in cui si impelagherà ben presto.
Ecco un esempio di boss esclusivo della modalità storia a cui facevamo riferimento
Fortunatamente la musica cambia quando ci tuffiamo nell’online. Su questo versante gli sviluppatori hanno svolto un lavoro titanico. Il netcode è granitico, tanto che in quasi 500 match abbiamo avuto problemi solo in un caso. Giocare con persone oltreoceano non è affatto un problema. Il rollback rende le partite sempre puntuali e precise come se stessimo giocando offline. L’implementazione del crossplay e la possibilità di giocare online con i possessori della versione f2pfa sì che il gioco pulluli di utenti attivi. Anche il lavoro svolto sulla presentazione estetica di menu, e soprattutto delle lobby, è davvero accattivante. E dulcis in fundo, è presente una modalità online alternativa ispirata a Fall Guys chiamata Gran Bruise che funziona da piacevolissimo divertissement tra una sessione e l’altra, per scaricare la tensione accumulata.
Piccola nota a margine finale: la presentazione audio-visiva di Granblue Fantasy Versus Rising è eccezionale. I ragazzi di Arc System Works, come più volte dimostrato, sono dei mostri con il cell shading e anche questa volta lo confermano. Già la prima versione era impressionante, questa è ancora meglio grazie ad un accurato lavoro di perfezionamento, soprattutto per quanto riguarda le ombre. Stesso discorso vale per la colonna sonora, davvero fantastica.
Commento finale
Granblue Fantasy Versus Rising è una perla. Parlare di riedizione sarebbe riduttivo, quasi offensivo, tante sono le novità e migliorie. Un comparto online eccezionale e una serie di nuove meccaniche incastrate alla perfezione con lo scheletro originale del prodotto lo rendono il picchiaduro perfetto per i neofiti e al tempo stesso un gioiellino per chi vorrà approfondirlo. È il botto finale di un 2023 mostruoso.
South Park Digital Studios e THQ Nordic GmbH hanno annunciato che South Park: Snow Day! arriverà il prossimo 26 Marzo 2024 per PC, Nintendo Switch, PlayStation 5 ed Xbox Series S|X.
I preorder digitali sono disponibili sia per la Standard Edition al costo di € 29,99 sia per la Digital Deluxe Edition al costo di € 49,99. Entrambe comprendono il pacchetto di personalizzazioni estetiche Underwear Gnome, mentre l’edizione Digital Deluxe includerà ulteriori opzioni cosmetiche anche per armi, oltre ad una modalità di gioco esclusiva.
Unisciti a Cartman, Stan, Kyle e Kenny (in tre gloriose dimensioni) per festeggiare il giorno più magico della vita di qualsiasi bambino: una giornata di neve! Una tremenda bufera ha scatenato il caos in città e, cosa ancora più importante, ha fatto chiudere la scuola.
Combatti nelle innevate strade di South Park in questo nuovissimo gioco cooperativo in 3D.
Una bufera di proporzioni epiche ha coperto di neve le strade di South Park. Unisciti a Cartman, Stan, Kenny e Kyle per salvare la città da un inverno senza fine.
Affronta il primo gioco cooperativo ambientato a South Park con un massimo di tre amici o alleati controllati dall’IA e devasta i tuoi nemici con potentissimi attacchi coordinati.
Equipaggia e potenzia devastanti armi da mischia e a distanza. Scatena abilità e poteri speciali per sgominare orde di nemici e boss epici.
Scopri tantissimi, inconfondibili oggetti estetici con cui personalizzare il nuovo arrivato: berretti da neve, magliette Cheesy Poof, menti palloni e tanto altro ancora!
Inoltre, è stata annunciata l’esclusiva Collector’s Edition, che vi mostriamo di seguito.
Oltre al gioco, questa includerà il berretto di Cartman, la palla di neve di Cartman, il porta rotolo di carta igienica parlante (!), sei carte dei tarocchi, la soundtrack originale digitale. Il tutto al prezzo di € 219,99.
South Park: Snow Day! arriverà su PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC il 26 Marzo 2024.