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Blasphemous 2 – Guida: come sbloccare e superare tutte le sfide di combattimento

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Blasphemous 2

In Blasphemous 2, sviluppato da The Game Kitchen, sono presenti cinque sfide di combattimento. Con questa guida vi spiegheremo come sbloccarle, mostrandovi la location precisa, e come superarle, fornendovi qualche consiglio per ciascun combattimento che affronterete.

Completandole, sbloccherete anche il trofeo Casa del Lutto e dell’Odio (Bronzo).

Ci teniamo a sottolineare che le cinque sfide non hanno un ordine di sblocco ben preciso.

Ovviamente, potrete cimentarvi nell’impresa verso la fine del gioco quando il vostro Penitente sarà più potente, tuttavia affrontarle gradualmente non è poi così impossibile (e le ricompense sono molto preziose). Al limite vi consigliamo di aver sbloccato almeno il doppio salto, per “scavalcare” i nemici giganti che potrebbero incastrarvi in un angolo e farvi parecchio danno.

Per le cinque location precise (e per l’arena) vi invitiamo a seguire il nostro video, totalmente esplicativo. Per i consigli per ciascuna sfida, continuate la lettura.

Sfida 1

La prima sfida è, ovviamente, abbastanza semplice. Il modo più veloce per eliminare i nemici con il candelabro è effettuare il parry con Ruego Al Alba. Se non avete quest’arma, vi conviene saltare e attaccargli alle spalle. Quando appaiono i due nemici con la “campana” insieme ai due lanciatori laterali, utilizzate la magia per eliminare velocemente uno dei due in modo da avere un lato dello schermo libero. Poi gestite bene le cariche con i salti e non dovreste avere problemi. Per l’ultima ondata utilizzate lo stesso metodo. Eliminate uno dei due lanciatori laterali per avere un lato di schermo libero e poi gestite il nemico gigante e il secondo lanciatore.

Sfida 2

Non attaccate mai frontalmente il nemico con i falcetti. Saltate e attaccatelo alle spalle. Per i nemici volanti nelle bare, state attenti a non farli finire, con i vostri attacchi, fuori dallo schermo, altrimenti potrebbero sorprendervi. Cercate di eliminare i teschi volanti prima che si sdoppino. Utilizzate la magia per eliminare i nemici che fluttuano sul trono. Per l’ultima ondata cercate di eliminare subito il nemico con la campana e evitate di farvi incastrare verso la parte dal nemico gigante. Ecco perché vi abbiamo detto di aspettare almeno di sbloccare il doppio salto, proprio per riuscire ad evitare queste situazioni.

Sfida 3

Come per i nemici volanti nelle bare, evitate di far “uscire” dallo schermo quelli che volano con la palla. Per i nemici “portone” attaccate la testa, o se avete spazio scavalcateli con il doppio salto e attaccateli alle spalle. Non attaccate mai frontalmente i senza testa con la lancia. Fate subito fuori il nemico donna che spawnerà a sinistra dello schermo perché gli attacchi con il drago d’acqua sono molto fastidiosi. Anche in questo caso, quando avrete un gargoyle a sinistra e uno a destra eliminatene subito uno con la magia in modo da liberarvi un lato dello schermo. I due spettri dell’ultima ondata hanno attacchi temibilissimi e improvvisi: appena se ne materializza uno utilizzate tutto il mana che avete cercando di eliminarlo e poi gestite con calma l’altro nell’1 vs. 1.

Sfida 4

Solito consiglio per i nemici volanti: non fateli uscire dallo schermo. Utilizzate la magia per eliminare subito i nemici “baldacchino” perché le loro palle di fuoco, soprattutto se non siete equipaggiati con i Grani di Rosario adatti, vi faranno molto male. All’ultima ondata concentratevi sul lumacone attaccandolo alle spalle ed eliminandolo nella maniera più veloce possibile in modo da restare 1 vs. 1 contro il gigante.

Sfida 5

Sempre stessa raccomandazione per i nemici volanti. Per il nemico “solare” utilizzate la magia per attaccarlo a distanza. Nella seconda ondata eliminate subito i nemici che attaccano con le trottole. Per i due spettri, stessa tattica della sfida 3, solo che questa volta state ancora più attenti perché sono la versione potenziata (viola, invece che rossi). Per l’ultima ondata, concentratevi sul gigante che spawna prima e cercate di eliminarlo quanto più velocemente possibile, magari scaricandogli addosso tutto il mana.

Ovviamente non ci siamo soffermati su tutte le ondate e composizioni perché non tutte sono particolarmente problematiche. In alcuni casi, inoltre, ci sono le stesse composizioni in più sfide con micro-variazioni quindi non abbiamo approfondito più di tanto le strategie in ogni singola sfida.

Per concludere, i consigli di natura generale che vi abbiamo dato nell’altra guida di Blasphemous 2, valgono anche in questo caso, quindi date un’occhiata anche a quelli.

E con questo è tutto, alla prossima guida di Blasphemous 2!

Blasphemous 2 – Guida: come sconfiggere tutti i boss

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Blasphemous 2

Blasphemous 2, il nuovissimo “soulsvania” di The Game Kitchen in uscita oggi, pur essendo più accessibile del precedente (come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione), presenta delle boss fight un minimo impegnative.

Oltre alla video-guida che vi permetterà di studiare i pattern d’attacco nemici, vi forniremo qui di seguito consigli generali per superare tutte le boss fight nella maniera più semplice possibile e completare il gioco.

Sbloccherete anche i seguenti trofei:

  • Mille anni dopo (Argento)
    Sconfiggi il Senzavolto, Cesello dell’Oblio
  • Sangue e polvere (Argento)
    Sconfiggi il Gran Precettore Radames
  • Sangue e oro (Argento)
    Sconfiggi Orospina della Confraternita dei Ricamatori
  • Sangue e ferro (Argento)
    Sconfiggi Lesmes della Confraternita della Carne Incorruttibile
  • Un’arma a doppio taglio (Argento)
    Sconfiggi la Sentinella dello Smeriglio
  • L’ultima ascensione (Argento)
    Sconfiggi Benedicta della Confraternita dell’Orazione Perpetua
  • Il mare muore sulla riva (Argento)
    Sconfiggi Odon della Confraternita del Sale
  • Forgiato nel fuoco (Argento)
    Sconfiggi Sinodo, Inno dalle Mille Voci
  • Fermosa Fembra (Argento)
    Sconfiggi Svsona, Fermosa Fembra
  • L’attesa è finita (Argento)
    Sconfiggi Eviterno, Padre dei penitenti
  • Un cuore d’oro (Argento)
    Sconfiggi la Devozione Incarnata, l’ultimo figlio del Miracolo

Video-guida e consigli generali

  • Non siate “ingordi” di fendenti. Potenziando le vostre armi, i colpi “finali” sono quelli che tolgono più vita, tuttavia molto spesso questo vi lascerà alla mercé dell’attacco avversario. Molto più utile fermarsi a 2/3 “colpi” e allontanarsi.
  • Utilizzate le vostre sconfitte in maniera strategica. Se nei precedenti tentativi siete morti, ricordatevi che raccogliendo la colpa avrete una piccola cura di salute e mana per le preghiere.
  • Scegliete bene quando curarvi, ricordatevi che non siete invulnerabili quando utilizzate la cura (e che l’animazione richiede qualche frazione di secondo).
  • Utilizzate le magie/preghiere con cui vi trovate meglio perché sono molto potenti. Inoltre, selezionando le giuste statuine di legno (incremento fervore/mana quando attaccate i nemici, incremento potenza preghiere, ad esempio) potrete creare delle build che sfruttano proprio le sinergie magiche.
  • Contro i boss che utilizzano attacchi elementali, utilizzate i grani di rosario che proteggono contro lo stesso elemento (fuoco, fulmine, miasma, etc.). Subirete molti meno danni.
  • Ricordatevi che con il dash potrete “passare attraverso” alcuni attacchi, visto che vi garantisce dei frame di invincibilità.

La nostra guida ai boss di Blasphemous 2 è conclusa, tuttavia se avete bisogno di consigli più specifici potete lasciarci un commento qui sul sito o sotto il video su YouTube e arriveremo ad aiutarvi in un batter d’occhio!

PlayStation 5 di nuovo in promozione fino al 7 settembre!

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PS5 Pro

Sony ha comunicato che la PlayStation 5 Standard sarà acquistabile nuovamente con un importante sconto fino al prossimo 7 settembre, come era già successo nel mese di luglio.

PlayStation
PlayStation 5 Standard è nuovamente in offerta!

Più nello specifico, dal 25 agosto al 7 settembre, sarà possibile acquistare PlayStation 5 con lettore al prezzo di 449,99€ invece di 549,99€, con un risparmio di €100.

La promozione è attiva presso tutti i rivenditori aderenti all’iniziativa: https://www.playstation.com/it-it/ps5/buy-now/.

Inoltre, è possibile approfittare di questa opportunità anche su direct.playstation.com, lo store online ufficiale targato PlayStation, dove si possono acquistare anche altri prodotti, come giochi e accessori.

Il 2023 è stato finora un ottimo anno per PS5, con tantissimi contenuti che ci hanno intrattenuto, tra i quali Hogwarts Legacy Final Fantasy XVI; oltre a esperienze in realtà virtuale come Horizon Call of the Mountain e Resident Evil Village su PlayStation VR2, il nuovissimo visore per la realtà virtuale di PlayStation.

Mortal Kombat 1, ecco tutti i dettagli dalla nuova modalità Invasione

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Non contenti di aver rilasciato un incredibile trailer di Mortal Kombat 1 alla Gamescom 2023, NetherRealm Studios ha svelato la nuova modalità Invasione in una esclusiva anteprima.

Tra i fortunati ad aver provato con mano la novità del team di sviluppo, figurano direttamente il PlayStation Blog nonché esperti della scena competitiva ed influencer come Maximillian Dood e Caboose.

Prima di passare alle informazioni, vi proponiamo il trailer della Gamescom 2023 (se volete un riassunto della serata inaugurale, cliccate qui), col quale Mortal Kombat 1 ha dato il benvenuto nel cast al Generale Shao e Sindel, nonché al ritorno di Motaro e Shujinko come personaggi Kameo.

La modalità Invasione è una sorta di mix tra un RPG ed un gioco da tavolo. L’obiettivo del player sarà scegliere i propri personaggi preferiti e partire all’avventura attraverso le mappe disponibili (che replicano le principali ambientazioni e reami del titolo).

Nel corso della modalità, sarà possibile non solo livellare i propri personaggi, ma anche personalizzarli con un vasto quantitativo di loot e sconfiggere i nemici nel corso dell’esplorazione della mappa.

Nel corso dei viaggi attraverso i reami, il player potrà sbloccare una valuta ingame per poi sbloccare concept art, costumi ed altre chicche da poter utilizzare nelle altre modalità.

Come per le precedenti modalità dei passati capitoli, NetherRealm Studios promette un update costante della modalità Invasione. Saranno infatti presenti fazioni di nemici che tenteranno di conquistare reami o mappe, come ad esempio uno Scorpion di un’altra linea temporale che costituirà una nuova minaccia. Una modalità dunque destinata a durare nel corso della vita del titolo.

Inoltre, la modalità conterrà tutta una serie di feature che faranno la gioia dei fan della serie: da minigiochi come i Test Your Might a classice Torri Arcade, Invasione vuole essere un ulteriore tassello nell’offerta ludica di Mortal Kombat 1.

Vi ricordiamo che Mortal Kombat 1 arriverà per PlayStation 5Xbox SeriesNintendo Switch e PC (via Steam) il prossimo 19 Settembre. Nel frattempo, potete anche leggere la nostra anteprima.

Project Q diventa ufficialmente PlayStation Portal: tutti i dettagli, il prezzo ed il periodo di uscita del nuovo dispositivo Sony

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Come già anticipato nello Showcase dello scorso Maggio, Sony ha finalmente svelato tutti i dettagli del Project Q a partire dal nome ufficiale: PlayStation Portal.

Si tratta, come già noto, di un device capace d’offrire gameplay streaming dalla console a qualsiasi parte della nostra abitazione previa la presenza di una connessione internet.

Di seguito vi riportiamo tutte le informazioni condivise dal PlayStation Blog. La panoramica abbraccia altresì le nuove cuffie wireless con microfono over-the-ear Pulse Elite, nonchè gli auricolari wireless Pulse Explore. Entrambi offrono un audio senza perdita di dati a bassa latenza da PS5 e PlayStation Portal, grazie alla nostra nuova tecnologia wireless PlayStation Link.

Lettore remoto PlayStation Portal

PlayStation Portal porta l’esperienza di PS5 nel palmo della tua mano. Include le caratteristiche principali del controller wireless DualSense, tra cui grilletti adattivi e feedback aptico. Il brillante schermo LCD da 8 pollici è in grado di offrire una risoluzione 1080p a 60 fps, per l’esperienza visiva ad alta definizione che ci si aspetta dai giochi di elevata qualità creati da sviluppatori di prim’ordine.

PlayStation Portal è il dispositivo perfetto per i gamer che potrebbero avere bisogno di condividere il TV in salotto o semplicemente di giocare ai giochi per PS5 in un’altra stanza. PlayStation Portal si connette in remoto alla PS5 tramite Wi-Fi (con una connessione ad almeno 5 Mbps, ed una prestazione migliore ad almeno 15 Mbps), così potrai passare rapidamente dalla PS5 a PlayStation Portal. Con PlayStation Portal puoi riprodurre giochi supportati installati sulla console PS5 e utilizzare il controller DualSense. Include inoltre un ingresso da 3,5 mm per l’audio con cavo. I giochi per PS VR2 che richiedono il visore e i giochi riprodotti tramite lo streaming nel cloud di PlayStation Plus Premium non sono supportati.

PlayStation Portal verrà lanciato nel corso dell’anno al costo di €219,99. Presto saranno disponibili ulteriori dettagli sull’inizio dei pre-ordini di PlayStation Portal.

Cuffie wireless con microfono Pulse Elite e auricolari wireless Pulse Explore

Le nuove cuffie wireless con microfono Pulse Elite e i nuovi auricolari wireless Pulse Explore  di PlayStation offrono un’esperienza di gioco con prestazioni audio di livello superiore.

  • Le cuffie wireless con microfono Pulse Elite offrono un audio senza perdita di dati e sono dotate di microfono retrattile ad asta e di eliminazione del rumore ottimizzata con IA in grado di filtrare i suoni di sottofondo. Il prodotto include inoltre un gancio per una pratica opzione di ricarica e conservazione.
  • Il set di auricolari wireless Pulse Explore offre un’esperienza audio portatile di qualità superiore con doppio microfono ed eliminazione del rumore ottimizzata con IA in grado di filtrare i suoni di sottofondo. Garantisce inoltre un audio senza perdita di dati e include una custodia di ricarica.

Pulse Elite e Pulse Explore saranno i primi dispositivi audio di PlayStation a utilizzare driver magnetici planari personalizzati, per l’esperienza di ascolto per veri intenditori normalmente disponibile nelle cuffie di alta qualità per tecnici audio professionisti. Grazie a Pulse Explore siamo una delle prime aziende a fornire auricolari wireless al mercato dei consumatori di massa utilizzando la tecnologia dei driver magnetici planari. 

Le cuffie Pulse Elite saranno disponibili al costo di €149,99 e gli auricolari Pulse Explore saranno disponibili al costo di €219,99. A breve saranno disponibili ulteriori dettagli, tra cui l’inizio dei pre-ordini e le date di lancio.

PlayStation Link, la nuova tecnologia audio wireless di PlayStation

Pulse Elite e Pulse Explore si collegano direttamente a PlayStation Portal sfruttando la nuova tecnologia audio wireless, PlayStation Link. Questa innovazione offre bassa latenza, audio senza perdita di dati e semplice passaggio tra più host PlayStation Link, come la PS5 con adattatore USB e PlayStation Portal.

Quando utilizzi Pulse Elite e Pulse Explore con PS5, è necessario l’adattatore USB incluso in ogni cuffia e auricolare per PlayStation Link. L’adattatore USB PlayStation Link viene venduto separatamente come elemento singolo e può essere utilizzato su PC e Mac. In questo modo, i giocatori possono collegare Pulse Elite o Pulse Explore per ottenere lo stesso audio senza perdita di dati e a bassa latenza.

Pulse Elite e Pulse Explore possono connettersi contemporaneamente a un dispositivo supportato per PlayStation Link (PS5, PC, Mac o PROJECTQ) e a un dispositivo supportato per Bluetooth. Ad esempio, gli auricolari Pulse Explore possono essere collegati alla PS5 (tramite adattatore USB) utilizzando PlayStation Link e contemporaneamente a un telefono cellulare via Bluetooth. Mentre giochi su PS5, puoi rispondere immediatamente a una chiamata e ascoltarla tramite gli stessi auricolari Pulse Explore.

Recensione Baldur’s Gate 3: La rinascita di Dungeons & Dragons

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Baldur's Gate 3

Il 20 ottobre 1999, a poche settimane dal sorgere del nuovo millennio, per mano di BioWare e Black Isle Studios esce Baldur’s Gate: un RPG tattico, isometrico-tridimensionale, basato sul mondo dei Forgotten Realms. Il 3 agosto 2023, quasi un quarto di secolo dopo vede finalmente la luce Baldur’s Gate 3, questa volta grazie al talento del team di Larian Studios. Un vuoto, quello riferito a videogiochi basati sull’ecosistema in mano a Wizard of the Coast, onestamente ed inspiegabilmente mai colmato.

Eppure c’è stata un’epoca, a partire appunto dagli ultimi anni precedenti al nuovo millennio, in cui l’universo cartaceo di Dungeons & Dragons e la sua trasposizione di meccaniche ed ambientazioni in ambito videoludico, hanno convissuto meravigliosamente.


Piattaforma testata: PC


Dungeons & Dragons Shadow over Mystara, Eye of the Beholder, Icewind Dale, Nevewinter Nights, sono tra i titoli più di successo che negli anni hanno contribuito a valorizzare l’unione del cartaceo al videoludico, sotto il mai avvizzito vessillo di D&D.

Baldur’s Gate 3 non solo ha riportato in auge il genere con grande impeto e seguito, ma ne ha innalzato il livello a vette finora inesplorate, prenotando un posto d’onore nell’indelebile Hall of Fame del genere.


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Una questione di cuore

Quando siamo venuti a conoscenza che Larian Studios aveva preso la licenza per produrre un gioco basato su D&D, abbiamo accolto la notizia con un certo entusiasmo e serenità, in quanto già creatori di titoli sul genere molto apprezzati.

Divinity: Original Sin e Divinity: Original Sin II sono due RPG che rispettivamente alla loro uscita, si sono posizionati ai vertici della categoria, ottenendo sin da subito gradi elogi da critica e pubblico (io stesso ho passato più di 300 ore in compagnia dei DOS). Questi due fattori, ovvero l’acquisizione della licenza e la presenza di due titoli sul genere a far da fondamenta, ci avevano portato a pensare che Larian avrebbe prodotto una sorta di Divinity: Original Sin 3, ma “brandizzato” Wizard of the Coast.

In parte questo è stato inevitabile e mai avremmo voluto che accadesse diversamente. Gli asset di base sono quelli, in generale la grafica, seppur migliorata su tutti i fronti attinge da quella dei titoli precedenti. Insomma ci sono vari richiami, e ad un occhio inesperto potrebbe risultare difficile distinguere i vari titoli ad un primo superficiale sguardo. D’altro canto, perché mai Larian avrebbe dovuto “buttare” un codice così solido e ben rifinito ad appannaggio di un altro riscritto da zero, oppure congelarlo in attesa di un nuovo capitolo della saga Divinity?

Baldur's Gate 3

Ma lo sviluppatore è andato oltre. Ha superato le nostre reticenze, le nostre prevenzioni, per cui mettendo mano al titolo sin dalle prime fasi, si percepisce cristallinamente di essere dinnanzi ad un gioco nuovo, inesplorato, profondo e ricchissimo. Si dimentica, già dalla creazione del proprio personaggio, qualsiasi assonanza con Divinity: Original Sin, e si entra in maniera totalmente immersiva nel mood di Dungeons & Dragons, nel mood di Baldur’s Gate 3.

Sei un giocatore di Dungeons & Dragons?

Vi poniamo subito questa domanda, in quanto c’è un concetto da mettere in chiaro senza ulteriori indugi: se non si è prima passati dalla palestra dei vari garage, dove seduti attorno ad un tavolo insieme ai propri amici, si lanciavano dadi, si riempivano schede di scritte e cancellature, mangiando porcherie ed isolando il mondo fuori, si perde per strada una componente fondamentale che caratterizza tutti i giochi a licenza D&D.

Le meccaniche di D&D sempre adeguate e perfezionate negli anni, nonché il suo universo “ruolistico” fatto di ambientazioni leggendarie, personaggi iconici, agli occhi di chi non ha già vissuto tutto ciò, potrebbero sembrare un prodotto tra i tanti in commercio, senza alcuna nota emotiva aggiuntiva.

Baldur's Gate 3

D’altro canto, se siete stati forgiati dall’antica fucina del gioco di ruolo cartaceo, questo Baldur’s Gate 3 sarà in grado di rapirvi dalla vita reale, alla quale tornerete di rado e contro voglia, sin dall’assegnazione dei punti caratteristica sulla scheda del personaggio.

Io dall’editor ne sono uscito dopo due ore esatte, divorato da enormi dubbi esistenziali riguardo a quale accoppiamento classe/razza scegliere, a come “ruolare” il mio alter ego in game, prediligendo il bene al male o viceversa. Meglio un approccio Power Player, ovvero creare un personaggio con caratteristiche massimizzate al danno, oppure favorire le doti intellettuali e caratteriali al fine di puntare più sul dialogo, rispetto ai combattimenti?

Ovviamente tutto ciò non va a ledere in alcun modo all’approcciare il gioco da non conoscitori del cosmo di D&D, ed anzi, come lo è stato già in passato per i Divinity: Original Sin i quali avevano ambientazione e meccaniche originali, vi troverete dinnanzi un RPG lodevole sotto ogni punto di vista.

Quando “ruolare” è un arte…

Andiamo subito al punto. Immaginate un dialogo con un npc presente in Baldur’s Gate 3. Ora, la rosa delle nostre risposte possibili (nei casi con più alternative), sarà la seguente: due o tre risposte di default, una risposta in base alle classe scelta, una riferita alla razza, più tutte le altre influenzate dalle nostre abilità come ingannare, intimidire, persuadere in aggiunta alle varie conoscenze. Badate bene, non stiamo parlando di un mazzo di risposte, attraverso le quali arrivare comunque allo stesso punto. Si è ovvio, alcune possono rappresentare un modo diverso per dire la stessa cosa, ma in generale abbiamo testato sulla nostra pelle (anche avvalendoci di caricamenti) che le parole hanno un peso cruciale in Baldur’s Gate 3.

Baldur's Gate 3

Il gioco con questi incredibili e dinamici intrecci di dialogo, ti fa continuamente sentire vivo, nel mezzo della questione, legato al tuo background in maniera molto presente (al punto da darti dei punti ispirazione in base alla coerenza delle proprie scelte). Quante volte vi sarà capitato in vari RPG, di passare ore a creare sino all’ultimo dei dettagli del vostro personaggio, per poi ritrovarvi in end game, con l’amarezza di non aver avuto alcun riscontro in base a ciò che avevate creato? A riguardo il team di Larian Studios è stato in grado di creare qualcosa di straordinario. La varietà di risvolti che può avere un dialogo è semplicemente incredibile, specialmente se si pensa alle possibili diverse conseguenze che andranno ad impattare sul seguito delle varie storie.

Si percepisce uno studio ed una dedizione all’approfondimento di ciò che riguarda la nuova ambientazione che Larian si è trovata a trattare, al punto che perfino dialogando con npc lontanissimi dal filone della storia principale, possano venire fuori storie personali molto interessanti, impreziosite da riferimenti a luoghi o personaggi presenti nel Faerun.

…qui lo è anche combattere!

Ci sono casi in cui il dialogo non basta. Oppure che fallisca il nostro lancio del dado riguardo all’essere diplomatici o intimidatori. O ancora, molto più semplicemente, che alcune creature non abbiano proprio impiantato nel loro dna l’opzione di comunicare, e che vi attacchino a vista. In tutti i quei casi si attiva la fase a turni (attivabile sempre anche manualmente anche al di fuori del combattimento), all’interno della quale, ordinati in base alla somma punteggio di iniziativa + tiro del dado, ci troveremo a dover pianificare le nostre mosse per avere la meglio sugli avversari.

Baldur's Gate 3

In questo caso il lavoro nuovo di Larian è stato quello di adattare le proprie meccaniche proprietarie, presenti nei Divinity: Original Sin, al regolamento di Dungeons & Dragons 5a edizione. Si perché a livello di impianto di combattimento a turni, già i titoli precedenti funzionavano benissimo, in una commistione perfetta tra bilanciamento, utilizzo di elementi ambientali e naturali, e verticalità.

Dal cartaceo sono state apportate delle modifiche per smussare alcuni elementi, altrimenti incompatibili con l’essere trascritti in codice. Ma il lavoro finale non va per nulla a snaturare il combattimento cartaceo, e anzi lo rende qualcosa di enormemente appagante a livello videoludico.

Abbiamo affrontato la nostra compagna a livello di difficoltà bilanciata e come previsto, avendo già passato parecchie ore con i Divinity: Original Sin, anche Baldur’s Gate 3 non ci è parso un gioco per tutti. Badate bene, la curva di difficoltà è gestita sapientemente, gli scontri risultano bilanciati a prescindere dal party che avrete composto, e l’utilizzo (che io comunque da buon estremista dadico ho disattivato immediatamente) del Dado Karmico aiuta a equiparare fortuna e sfortuna col dado.

Tuttavia il gioco richiede impegno, conoscenza delle skill dei propri personaggi e degli avversari; E’ un RPG a turni, per tanto i combattimenti possono durare anche parecchio tempo. Giocato superficialmente, scaturirà l’effetto paragonabile all’ approcciare un Dark Souls mentre guardiamo le stories su Instagram.

Baldur's Gate 3

Come sopravvivere al combattimento

Dando per scontato che non ci si abbandoni a selezionare il livello più facile, per quanto totalmente legittimo, come accennato sopra in Baldur’s Gate 3 bisogna accumulare conoscenza, capacità e concentrazione al fine di uscire vincitori dai vari combattimenti.

E’ ovvio che un party ben bilanciato sarà già un buon inizio, ma nessuno vi vieta di avere un gruppo potenzialmente male assortito, ma che faccia il suo sporco lavoro in ogni caso se ben gestito. Sin dall’iniziativa sarà fondamentale pianificare una tattica funzionale ai vostri personaggi, alla varietà dei mostri che affronterete ed all’ambiente che ci circonderà.

Un arciere avrà dei vantaggi a scoccare da una posizione rialzata rispetto al nemico; un mago che lanci un fulmine verso un mostro piazzato nel mezzo di una pozzanghera ne amplificherà i danni; un ladro che riesca ad attaccare di sorpresa sfruttando la furtività, potrà infliggere molti più rispetto al normale. E via discorrendo, Baldur’s Gate 3 offre una quantità di spunti differenti, che lo stesso combattimento potremmo affrontarlo e risolverlo con molte tattiche diverse.

Consigliavo poc’anzi di mantenere come minimo il livello di difficoltà bilanciata, perché anche non foste degli esperti del genere, e mettendo in conto un po’ di patimenti nelle fasi conoscitive iniziali, la soddisfazione che il gioco sarà in grado di ritornarvi indietro quando sarete padroni delle meccaniche, sarà altissima. Nella mia partita ho utilizzato una Ladra Drow, biclassata guerriero, esperta di combattimento a due armi ed attacchi furtivi con carisma medio-alto. Non vi dico il godimento nell’attaccare dall’oscurità le mie vittime ignare. Se avete letto le avventure di un tale Drizzt Do’Urden, al quale è ispirato il mio personaggio, sapete benissimo di chi e cosa parlo.

Anche se si perde uno scontro si impara qualcosa di utile. Lo si ripete con nuove conoscenze acquisite, si migliora e molto probabilmente si riuscirà ad avere la meglio.

Baldur's Gate 3

Larian Studios su PC sa quello che fa

Non avendo provato la versione PlayStation 5 ed in attesa della concorrente sulle Xbox, noi abbiamo passato molte ore spremendo al massimo la versione PC. E come decretato anche dalle attente analisi di Digital Foundry, Baldur’s Gate 3 è uno spettacolo di tecnica. Vero che nella nostra prova abbiamo utilizzato l’accoppiata GPU 3080Ti e CPU 5800X, quindi piuttosto performanti, ma abbiamo giocato il titolo in 4K al massimo dei dettagli senza dover nemmeno attivare il DLSS, e rimanendo su una media di FPS piuttosto alta.

Qualche crash è capitato, e il gioco ancora soffre di qualche piccolo difetto di gioventù e mancanza di ottimizzazione sotto qualche aspetto, ma in definitiva ci è parsa un opera si maestosa, ma altrettanto solida.

Perché a mezzo punto dalla “perfezione”?

Come appena accennato qualche difettuccio tecnico l’abbiamo riscontrato, ma considerando che Larian ancora debba pubblicare una prima patch massiva bella corposa, siamo certi che la maggior parte di questi piccoli inconvenienti sparirà di qui a qualche settimana.

Parliamo di qualche crash, di qualche calcolo errato nei conteggi dei bonus, di caratteri sovrascritti, di refusi linguistici e cose così. Tutte imperfezioni d’accordo, ma rare, di poco conto e soprattutto risolvibili.

Per essere schietti non è questo che mi ha impedito di dare voto pieno a Baldur’s Gate 3. Piuttosto un paio di aspetti, di cui uno a mio avviso molto importante. Avendo vissuto la prima run con una ladra/drow, ho patito tantissimo l’assenza (reiterata visto che è così anche nei Divinity: Original Sin) del ciclo giorno/notte.

Soprattutto per una questione di gioco di ruolo: poter recarsi negli stessi luoghi, o parlare con determinati personaggi, in differenti orari causando diverse reazioni. Avere commercianti e quant’altro aperti solo in determinate fasi della giornata, in base alla tipo di commercio, se legale o criminoso.

Baldur's Gate 3

Il poter sfruttare l’oscurità per celarmi da occhi indiscreti, o per colpire nell’ombra ignari avversari.

Sapere di poter vedere le stelle solo durante il riposo all’accampamento per me è stato un malus sentito. D’altra parte però questa è una scelta stilistica e di meccanica di gioco ben precisa in tutti i titoli di rilievo di Larian Studios, per tanto suppongo ci siano dei ragionamenti ben ponderati a sussistenza di quanto deciso, e per quanto amareggiato abbozzo il colpo.

Altro aspetto che non mi è dispiaciuto del tutto, ma che come nel 90% degli RPG può essere fatto meglio (le mod di Skyrim insegnano), è quello della gestione dell’inventario. Se in una fase iniziale con un party da quattro persone il problema della gestione del loot non sussiste, essendo i drop anche meno frequenti che nei Divinity: Original Sin, dopo le prime decine di ore si inizia a soffrirne. Non tanto per la quantità di oggetti immagazzinabili, che tra forziere all’accampamento e zaini di spazio ce n’è. Piuttosto per la gestione stessa, che diventa super caotica non essendoci menù a finestre specifiche, suddivisi per tipologia oggetto. Ci dovremo attrezzare noi con l’utilizzo di più zainetti, ma non rinominabili, ed in definitiva mai pratici con un hub ben congeniato in partenza.

Commento Finale

Baldur’s Gate 3 è quanto di più equiparabile ad una partita di Dungeons & Dragons svolta con carta, penna, dadi e miniature (a maggior ragione considerando anche la componente multiplayer). Tocca corde sensibilissime per tutti gli amanti dei giochi di ruolo, ma risulta un prodotto parimenti valido ed interessante per chi ci metta le mani senza un minimo di background di questo tipo. Prodotto maestoso e profondissimo, sia dal punto di vista del gioco di ruolo, che del gameplay. Un combattimento a turni figlio di quello presente nei Divinity: Original Sin, ma perfezionato ed impreziosito dalle meccaniche della 5a edizione di Dungeons & Dragons. Un gioco che come pochi può risucchiare il tempo libero del giocatore, considerando che anche nelle sessioni più lunghe, mai si farà la stessa cosa due volte. Baldurs’ Gate 3 non solo ha riportato in auge un brand storico ed importante come quello ideato da Bioware più di vent’anni fa, ma ne ha riposizionato le sorti verso una nuova vetta, che ne sancisce inesorabilmente l’apice del genere.

ONL Gamescom 2023, ecco tutti gli annunci e i trailer

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Ieri sera si è tenuta la Opening Night Live della Gamescom 2023. Ecco a voi un recap con tutti gli annunci e i trailer mostrati:

Starfield

Bethesda Game Studios ha rivelato il trailer ufficiale live action di Starfield accompagnato da una straordinaria versione orchestrale di “Rocket Man” di Elton John.

Little Nightmares III

Bandai Namco ha annunciato Little Nightmare III, sviluppato però per la prima volta da Supermassive Games. Il terzo capitolo della serie avrà la modalità co-op. In uscita nel 2024.

Black Myth: Wukong

Il soulslike cinese annunciato ormai 3 anni fa si è mostrato con un nuovo spettacolare trailer. La finestra di lancio precedentemente prevista dell’estate 2024 non è stata né confermata né smentita, quindi non ci resta che attendere nuove info.

Killing Floor III

Tripwire ha annunciato a sorpresa Killing Floor III. Nei panni di un ribelle del gruppo Nightfall dovremo combattere per il futuro dell’umanità in questo FPS cooperativo a tinte horror.

Age of Empires IV Anniversary Edition

Age of Empires IV arriva su Xbox Series X|S con questa Anniversary Edition. Ovviamente all’interno del Game Pass. Già disponibile.

Rebel Moon

Zack Snyder ha mostrato il trailer del suo prossimo film, Rebel Moon, in uscita il 22 dicembre su Netflix. Il regista ha poi spiegato che è previsto anche un videogioco che espanderà l’universo di Rebel Moon e sarà ambientato successivamente alla pellicola (che sarà divisa in due parti).

Crimson Desert

Il desaparecidos di Pearl Abyss è tornato a mostrarsi con un nuovo trailer. Pare che il titolo abbia subito una sferzata verso il single player (viene definito open world action-adventure, senza far riferimento a contesti MMO), amalgamando tante (troppe?) meccaniche viste già in altri giochi recenti. Non ci resta che aspettare per saperne di più.

Payday 3

Payday 3 si è mostrato con un nuovo trailer introdotto dal rapper Ice-T.

Assassin’s Creed Mirage

Ubisoft ha svelato un nuovo trailer di Assassin’s Creed Mirage in cui viene mostrata una panoramica immersiva della Città rotonda al suo apogeo, con doppiaggio in lingua araba.

Tekken 8

Il director di Tekken, Harada-san, ha svelato la data di uscita di Tekken 8 (che comunque era stata leakata nelle scorse ore). Il titolo uscirà il 26 gennaio 2024.

Call of Duty Modern Warfare III

Il prossimo Call of Duty si è mostrato con uno spezzone di gameplay della campagna principale con la missione Operation 627.

Nightingale

Inflexion Games ha mostrato il gameplay del suo MMO annunciando anche la data dell’early access, il prossimo 22 febbraio 2024.

Granblue Fantasy: Relink

Cygames ha finalmente svelato la data del promettentissimo Granblue Fantasy: Relink che arriverà sul mercato il prossimo 1 febbraio 2024.

Zenless Zone Zero

Gli autori di Genshin Impact hanno mostrato Zenless Zone Zero, il loro nuovo action rpg ambientato in un contesto urban fantasy.

Lords of the Fallen

Nuovo story trailer per Lords of the Fallen di Ci Games e Hexworks.

Sonic Superstars

SEGA ha svelato la data di Sonic Superstars confermando quella che era trapelata dai leak qualche giorno fa.

Under The Waves

A pochi giorno dal lancio ufficiale, Under the Waves di Parallel Studio e Spotlight, si mostra in un nuovo trailer.

THE CREW Motorfest

Il franchise racing di Ubisoft, The Crew, riceve un trattamento stile Forza Horizon, grazie al suo “Motorfest”.

Cyberpunk 2077: Phantom Liberty

Cyberpunk 2077 raggiungerà la sua forma finale nella sua prossima attesa espansione, Phantom Liberty, che oltre ad aggiungere una nuova campagna andrà a revisionare anche i sistemi di gioco da cima a fondo. L’albero dei perk e il sistema di aggiornamento dei cyberware sono stati riprogettati e saranno introdotte anche nuovissime abilità. Questi aggiornamenti, tra l’altro, arriveranno attraverso un aggiornamento 2.0 gratuito. Sia la patch che l’espansione sono previste per il 26 settembre prossimo.

MORTAL KOMBAT 1

Il trailer più “cruento che mai” di Mortal Kombat 1 mostra in tutto il suo splendore la creatura di NetherRealm.

Ara: History Untold

Un grande gioco di strategia a turni ambientato in una storia alternativa, Ara sembra il prossimo contendente per la corona dello storico  Civilization.

Diablo IV: Stagione del Sangue

La nuova stagione di Diablo 4, “Stagione del Sangue“, arriverà questo autunno – con un nuovo personaggio, la cacciatrice di vampiri Eris, interpretata dall’attrice di Eternals, Gemma Chan.

Dustborn

Piacevolmente strano, non è del tutto chiaro che tipo di gioco sia Dustborn di Quantic Dream e Red Thread Games. Qui il trailer di annuncio:

Alan Wake 2

Il viaggio di Alan Wake per sfuggire al regno degli incubi del “Luogo oscuro” è stato mostrato brevemente durante la ONL, in un trailer live-action misto a filmati di gioco.

Gamescom 2023, annunciata la data di uscita di TEKKEN 8

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Tekken 8

Bandai Namco Europe ha annunciato che TEKKEN 8, il nuovo capitolo della leggendaria serie di picchiaduro, sarà disponibile dal 26 gennaio 2024 solo per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Sviluppato dai Bandai Namco Studios Inc., TEKKEN 8 sfrutterà la potenza della corrente generazione per realizzare il gioco della serie con la grafica più stupefacente. Il titolo promette anche un nuovo approccio nello stile di gioco, con un nuovo combat system aggressivo che premia le tattiche offensive e assicura scontri spettacolari. TEKKEN 8 è disponibile per la prenotazione nelle edizioni Standard, Deluxe e Ultimate.

È stata anche svelata la modalità, completamente nuova, Arcade Quest: una modalità per giocatore singolo che è pensata come il campo di allenamento definitivo basato sulle radici del franchise per introdurre un nuovo modo di giocare e affinare le proprie abilità. In questa modalità, i giocatori possono creare e personalizzare il proprio avatar e “visitare” diversi arcade per partecipare in partite pensate per migliorare il loro gioco e insegnare nuove tecniche. Man mano che i giocatori progrediscono nella storia continueranno a svilupparsi e diventare più forti insieme al loro avatar e ad affinare le loro abilità contro avversari sempre più duri, in una storia non troppo diversa da come alcuni giocatori reali sono entrati negli eSport.

Continuando la cadenza regolare della presentazione dei personaggi di TEKKEN 8, il trailer ha annunciato il ritorno di alcuni volti nuovi che si uniscono al roster di 32 personaggi, con Kuma, Leo, Shaheen, Steve, Dragunov e Yoshimitsu che mostrano i loro look e mosse aggiornate. Tutti i personaggi di TEKKEN 8 avranno profonde scelte di personalizzazione, tra cui opzioni completamente nuove, con la possibilità di cambiare i colori di ogni parte, nonché le dimensioni e la posizione degli accessori, consentendo ai giocatori di mostrare davvero il loro stile e portare un tocco personale ai loro personaggi preferiti.

È possibile prenotare TEKKEN 8 nelle edizioni StandardDeluxe e Ultimate. La prenotazione della Standard include il gioco, una volta disponibile, e assicura il set di Paul Phoenix per l’avatar. I giocatori di PlayStation 5 riceveranno per gli avatar anche le skin di Mokujin e Tetsujin. La Deluxe include gli oggetti della Standard e il Pass Personaggi Giocabili Anno 1 che sblocca quattro personaggi, disponibili dopo l’uscita del gioco, e la skin di Kinjin per l’avatar. Include anche il Gold Suit Pack dei costumi per tutti e 32 i personaggi giocabili. La Ultimate include tutti i contenuti e bonus della Deluxe, insieme con le skin per gli avatar di Kazuya, Jin e Jun e 32 t-shirt dal classico TEKKEN per dare ai giocatori la possibilità di personalizzare i propri avatar.

Gamescom 2023, annunciata la “Stagione del Sangue” in Diablo IV

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La Stagione del Sangue, la seconda Stagione di Diablo IV, è stata annunciata all’Opening Night Live della Gamescom 2023 ed è in arrivo il 17 ottobre! Il General manager di Diablo, Rod Fergusson, è salito sul palco e ha presentato l’attrice e produttrice Gemma Chan come ultima aggiunta al fenomenale cast di doppiaggio.

Con La Stagione del Sangue potrete combattere l’insorgenza dei vampiri a Sanctuarium mentre impugnerete il loro potere contro di essi, con Gemma a dare voce al personaggio principale, Erys la Cacciatrice di Vampiri. Col suo aiuto, potrete adoperare nuovi poteri sovrannaturali per proteggere Sanctuarium dalla minaccia vampiresca e affrontare il signore dei vampiri.

Oltre ai nuovi Poteri Vampireschi, troverete una nuova serie di missioni di scoprire, 5 boss di fine gioco con la capacità di puntare a oggetti unici o ultra unici specifici e vari aggiornamenti generali elencati a seguire.

Durante la ONL, è stato anche annunciato che Diablo IV ha raggiunto traguardi a dir poco fenomenali. Infatti, ha visto 12 milioni giocatori e giocatrici accumulare 1.3 miliardi di ore di gioco (corrisponde in media a più di 100 ore per giocatore).

Aggiornamenti generali:

  • Gestione delle gemme nell’Inventario resa più efficiente.
  • I potenziamenti ai punti d’Eccellenza, ai punti abilità, alle cariche della pozione e alla quantità di Oboli ora saranno trasferiti in una nuova Stagione una volta ottenuti con un personaggio del Regno Eterno o del Regno Stagionale precedente.
  • Modifiche alla funzionalità degli effetti di stato come vulnerabilità, Sopraffazione, danni critici e resistenze elementali.
  • Tutti gli aggiornamenti in questione e la possibilità di puntare a oggetti unici o ultra unici specifici saranno disponibili sia nel Regno Stagionale che in quello Eterno.

Maggiori dettagli sulla Stagione del Sangue saranno svelati man mano che ci avvicineremo alla data d’uscita fissata al 17 ottobre prossimo.

Gamescom 2023, Starfield si mostra in un meraviglioso trailer live action alla ONL

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starfield logo image

Per dare il via alla Gamescom 2023, Bethesda Game Studios ha rivelato – durante la ONL – il trailer ufficiale live action di Starfield, che offre un primo sguardo alla meraviglia e al mistero che Constellation si troverà a scoprire nel gioco.

Il trailer ufficiale – accompagnato da una straordinaria versione orchestrale di “Rocket Man” di Elton John – può essere visionato qui di seguito:

Starfield è il primo nuovo universo in oltre 25 anni da Bethesda Game Studios, i pluripremiati creatori di The Elder Scrolls V: Skyrim e Fallout 4. In questo gioco di ruolo di nuova generazione ambientato tra le stelle, crea il personaggio che desideri ed esplora con una libertà senza precedenti, in un epico viaggio per scoprire la risposta al più grande mistero dell’umanità.  

Starfield esce il 6 settembre per Xbox Series X|S e PC. I giocatori possono preordinare il gioco ora o giocare dal giorno di uscita con Game Pass. Preordinando Premium Edition o Constellation Edition i giocatori avranno fino a cinque giorni di accesso anticipato al gioco (l’effettiva durata dell’accesso anticipato dipende dalla data di acquisto ed è soggetta a possibili interruzioni e alle differenze temporali dovute al fuso orario).

Gamescom 2023, annunciato ufficialmente Little Nightmares III

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Bandai Namco Europe S.A.S. ha annunciato il nuovo capitolo nel franchise di Little Nightmares. Sviluppato da Supermassive GamesLittle Nightmares III, sarà disponibile nel 2024 per PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Per la prima volta nella serie, i giocatori potranno affrontare gli incubi della propria infanzia con un amico: il titolo, infatti, sarà giocabile in modalità co-op online, permettendo così di vestire i panni di uno dei 2 nuovi personaggi, Low o Alone, in questo spaventoso mondo. Little Nightmares III sarà anche giocabile in single player con la IA che controlla il secondo personaggio.

In Little Nightmares III, i giocatori seguiranno il viaggio di Low e Alone, due amici alla ricerca di un modo per lasciare il Nulla. Viaggeranno attraverso la Spirale, un mondo pieno di minacce pericolose come il “Monster Baby” nella Necropoli. Ogni personaggio porta con sé un oggetto speciale – arco e freccia per Low, una chiave inglese per Alone, che useranno per risolvere puzzle e aiutarsi nella propria avventura.

Qui potete visionare una carrellata di screenshot:

Ma non è tutto, in quanto il mondo di Little Nightmares è in continua espansione e Bandai Namco Europe ha anche annunciato Il Suono degli Incubi, un nuovo podcast composto da 6 episodi. Le prime due puntate sono già disponibili! Il podcast segue la storia di Nessi, una giovane ragazza che è ricoverata nell’IPC (Istituto Psichiatrico delle Contee) per cercare di affrontare i suoi incubi che peggiorano di giorno in giorno.  Nessi è sotto le cure di Otto, il Dottore, un uomo che ha dedicato la propria vita ad aiutare i bambini. Col passare delle sessioni, il passato di Otto e gli incubi di Nessi sembrano destinati a incrociarsi.

Per il primo episodio in italiano:

Per il secondo episodio in italiano:

Vi ricordiamo che Little Nightmares III arriverà nel 2024!

Recensione Fort Solis, nello spazio nessuno può sentirti… sbadigliare

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Non abbiamo mai fatto mistero di guardare con curiosità e spontanea tenerezza alle opere prime dei piccoli studi emergenti, come questo Fort Solis. Di solito, cerchiamo spesso di concedere a queste produzioni un piccolo posto sotto i riflettori, cercando di mettere in mostra obiettivi ed aspirazioni del team di sviluppo, nonché pregi e difetti del lavoro di esordio. In questo caso specifico, le premesse erano piuttosto intriganti. Il team di sviluppo polacco Fallen Leaf aveva infatti deciso di optare per un’avventura sci-fi al cardiopalma, mettendosi alla prova con l’Unreal Engine 5 e puntando forte a collaborazioni altisonanti nel panorama del voice acting. Prospettive decisamente invitanti, non vi sembra?

Edito da Dear Villagers, Fort Solis si pone come obiettivo dichiarato il voler essere “un’esperienza ad alta fedeltà”, che punta alla immedesimazione completa con i personaggi nel contesto di un thriller sci-fi teso ed entusiasmante. Purtroppo, se avete curiosato in fondo alla pagina, avrete intuito che oggi non siamo qui a tessere le lodi di un brillante esordio. Ci spiace fin da adesso essere piuttosto chiari al riguardo: non tutti i propositi del team di sviluppo hanno trovato la migliore realizzazione auspicata. Scopriamo insieme perché.

Fort Solis è disponibile dal 22 Agosto per PC (via Steam) e PlayStation 5.

Primo chiarimento: non aspettatevi di pilotare dei mezzi.

Versione testata: PlayStation 5


Oh sh*t, here we go again

Il preambolo narrativo di Fort Solis è quanto di più ordinario possibile, nell’ambito della fantascienza. Dopo aver ricevuto un’anomala richiesta di soccorso da parte di una remota base situata su Marte, l’ingegnere Jack Leary raggiunge la misteriosa Fort Solis. Fin dal suo arrivo le cose sono strane ed i membri della struttura sembrano spariti nel nulla. Un’imminente tempesta lo costringe all’isolamento all’interno della base per tutta la notte. Qualcosa andrà tremendamente male e la sopravvivenza fino all’alba diventerà l’unico obiettivo da raggiungere.

Suona familiare? Beh, perché lo è. Ma chiariamoci fin da subito. Ricorrere ad un topos del genere, la stazione spaziale isolata con il malcapitato di turno, non è di per sé un errore. Non solo il panorama videoludico, ma anche quello cinematografico, sono pieni di storie che iniziano con una premessa di questo tipo. L’importante è lo sviluppo della vicenda, le interazioni dei personaggi, le sensazioni trasmesse dall’atmosfera. In questo senso, lo sforzo di Fallen Leaf è evidente.

Non lasciate indietro il casco, vi avvisiamo.

Il team di sviluppo polacco, infatti, decide fin da principio di staccarsi dalle aspettative del genere, virando sul thriller anziché sul racconto di paura. Fort Solis, infatti e nonostante le analogie con altre produzioni, non ha pressoché nulla di un horror. Fallen Leaf opta per un racconto in cui la suspense e la tensione montano sulla base di un mistero da dipanare, sullo sfondo di una situazione di pericolo costante.

Non contenti di una scelta di questo tipo, gli sviluppatori hanno poi pensato di calare alcuni assi decisamente importanti. Il cast che ha dato vita ai personaggi principali di Fort Solis vede infatti la partecipazione di Roger Clark (Arthur Morgan in Red Dead Redemption 2), Jessica Brown (World on Fire, Fondazione) e Troy Baker (Joel Miller in The Last of Us). Soprattutto la prestazione di quest’ultimo è capace di rubare la scena e rimanere impressa nei giocatori.

Da ultimo, una scelta piuttosto impegnativa: quella di realizzare il titolo in Unreal Engine 5.2, diventando a tutti gli effetti non solo uno dei primi titoli a potersi fregiare del primato, ma anche tra le prime produzioni indipendenti a farlo. Peraltro, possiamo dirlo, con piacevolissimi risultati, anche al netto di una ripetitività degli ambienti piuttosto prevedibile.

Quindi insomma: tutto bene finora, giusto? Eh… purtroppo no, affatto.

Molti oggetti si possono guardare… e basta.

Breve ma non intenso

Finora vi abbiamo parlato di quanto il titolo risulti ambizioso, soprattutto alla luce delle modeste risorse del team di sviluppo. Il problema dell’ambizione è che è un’amante infedele, capace di tradire alla prima distrazione. E sfortunatamente, durante lo sviluppo di Fort Solis, di distrazioni ce ne devono essere state tante.

Iniziamo dall’elefante nella stanza. La trama di Fort Solis, semplicemente, non funziona. Non stiamo parlando di un intreccio eccessivamente complesso o banale, né di personaggi irrealistici o caricaturali. Ci riferiamo invece, purtroppo, alla direzione generale della scrittura. Le vicende di questa breve (si parla di quattro ore, al massimo) notte marziana appaiono monotone, prevedibili e fin troppo inconsistenti. Anche i colpi di scena, seppur presenti, non contribuiscono mai a dare una sferzata all’atmosfera, che resta impantanata in una sostanziale immobilità.

Se il thriller poggia il suo successo, per definizione, sul brivido della tensione per un mistero incombente e pericoloso, in Fort Solis tutto questo non avviene. Il finale stesso, che arriva al termine dei cinque minuti più coinvolgenti della produzione, si risolve in una risoluzione anticlimatica e piuttosto fiacca nella messa in scena. L’assenza poi di una traduzione italiana ci ha lasciati abbastanza interdetti, visto che non c’era poi chissà quanto da adattare al nostro idioma.

Il colpo d’occhio è piacevole ma molte ambientazioni son ripetitive.

Le ragioni di questa debacle narrativa onestamente ci sfuggono. Quello che possiamo dire è che la nostra sensazione, al termine dei titoli di coda, è quella di aver assistito ad una trama fin troppo ordinaria, valida nei limiti di una fruizione senza grandi aspettative. In questo senso, Fort Solis vuole “omaggiare” il format di una serie da bingewatching, con la capacità di sfruttare segmenti narrativi per poter interrompere l’esperienza e riprenderla a piacimento. Peccato però che finisce per l’essere come quelle anonime serie Netflix senza arte né parte, adatte per una visione leggera, addirittura a tratti piacevole, ma davvero poco più.

Il problema forse più grande di Fort Solis è aver sposato, dichiaratamente, la volontà di creare un’esperienza esclusivamente narrativa. Quando si fanno scelte del genere e la sceneggiatura non appare impeccabile, è inevitabile ritrovarsi con una coperta molto corta. E se il titolo non riesce a trasmettere una tensione indispensabile con la forza della propria storia, beh, non ha neanche la via di salvezza data dalla possibilità di un game over sempre in agguato. Vi spieghiamo perché.

Esplorate bene per raccogliere tutti i collezionabili.

Please, be excited

Come dichiarato dagli stessi sviluppatori, Fort Solis rinuncia dichiaratamente a tempi morti e componenti action per focalizzarsi esclusivamente sul coinvolgimento nelle vicende. Il prodotto è dunque un’esperienza prettamente narrativa, non molto dissimile, concettualmente, dai titoli di David Cage e Supermassive Games. Tuttavia, mentre questi titoli riescono, chi più chi meno, ad ovviare alla scelta di rinunciare ad un gameplay attivo in funzione di una narrazione messa al primo posto… Fort Solis non riesce in questo obiettivo.

Vi abbiamo infatti già detto che la trama e la narrazione non riescono a colpire nella misura che ci saremo aspettati. Proprio per questo motivo, tuttavia, risaltano ancora di più i limiti di un gameplay ridotto all’osso.

Sessioni di fuga? Si, ma sui binari.

L’esplorazione della desolata Fort Solis passa attraverso interazioni estremamente limitate nei confronti dell’ambientazione, che si riassumono nel ciclico “trova la chiave, ascolta la registrazione”. Se la seconda fa parte della componente narrativa della produzione, la prima è un emblema di un game design essenziale al punto da essere rinunciatario che si ripete stancamente per l’intera durata dell’avventura. Mentre altri titoli ovviano ad una struttura di game design di questo tipo con l’azione e l’imprevisto… Fort Solis non lo fa. Non esistono se non sporadici momenti di tensione, spesso risolti con brevi filmati non interattivi o con limitatissimi QTE.

Altrettanto irritante è poi l’andatura della camminata. Non esiste un modo per incrementare l’andamento del proprio alter ego virtuale, finendo per essere limitato ad un incedere lento, compassato e, in definitiva, stanco. Una scelta probabilmente ben precisa da parte del team di sviluppo (siamo maliziosi: forse anche per allungare la non esaltante longevità?), ma che non ci sentiamo di condividere granché. Alcune sezioni infatti, per motivi di trama, avrebbero necessitato di ben altro cambio di ritmo: vedere un personaggio che invece se la prende con tutta la calma del caso, beh, spezza un po’ l’immersione.

Cosa ci sarà in fondo al corridoio? Boh, ma sicuramente niente di che.

Commento finale

Fort Solis ci ha trasmesso una sensazione piuttosto netta. Da un lato, abbiamo percepito la volontà del team di sviluppo di mettersi in gioco, anche ricorrendo alla professionalità di grandi nomi come Troy Baker e Roger Clark. Dall’altro lato, ci siamo trovati di fronte ad un titolo sfortunatamente impalpabile, tanto ludicamente quanto narrativamente. Il team polacco Fallen Leaf si è dunque ritrovato, suo malgrado, a fare il passo più lungo della gamba. Il risultato è un’esperienza thriller a sfondo fantascientifico che, nonostante l’appeal cercato dal marketing, scivola via senza sussulti e punti esclamativi. Un titolo dunque adatto unicamente ad una fugace serata senza pretese: un vero peccato.

Microsoft ed Activision Blizzard, svolta nell’acquisizione: ecco l’accordo con Ubisoft per i diritti cloud

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Con un nuovo colpo di scena, Microsoft ha scritto una nuova pagina nella storia dell’acquisizione di Activision Blizzard, annunciando di aver stretto un accordo con Ubisoft, per i diritti di pubblicazione sul mercato UK del cloud gaming.

L’ultimo aggiornamento sulla vicenda risale allo scorso 19 Luglio, quando Microsoft aveva formalmente comunicato il posticipo del termine ultimo per la definizione dell’acquisizione di Activision Blizzard. Con la proroga infatti l’obiettivo era quello di guadagnare tempo e trovare un accordo con la Competition and Markets Authority, l’ultimo grande ostacolo nel matrimonio tra Microsoft ed Activision.

Il nuovo annuncio condiviso dal colosso di Redmond è da interpretare proprio in questo senso. Con l’accordo stretto con Ubisoft, vengono infatti ceduti al publisher francese i diritti di pubblicazione dei titoli Activision Blizzard limitatamente al mercato UK del cloud gaming. Proprio il tema del cloud gaming era al centro delle perplessità e dell’atteggiamento di chiusura da parte della CMA, preoccupata per la possibile creazione di un monopolio. Tale decisione, da parte di Microsoft, cambia nuovamente le carte in tavola e si attendono le nuove osservazioni dall’autorità britannica entro il 18 Ottobre. Filtra ottimismo dall’azienda statunitense, consapevole che questa mossa consentirà non solo ai videogiochi Activision Blizzard di raggiungere un maggior numero di persone, ma anche e soprattutto di raggiungere il parere favorevole da parte della CMA.

Il contratto coinvolge tutti i nuovi videogiochi in uscita nei prossimi quindici anni. Ubisoft verserà a Microsoft una somma iniziale, oltre a parte dei proventi derivanti dalla distribuzione, calcolata anche in funzione delle percentuali di utilizzo da parte degli utenti cloud.

Restiamo dunque in attesa di nuovi sviluppi.

Recensione Quake II Remastered, il capolavoro del 1997 ritorna nella sua versione definitiva

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Dopo le incessanti voci di corridoio, la rimasterizzazione di Quake II è stata annunciata e subito resa disponibile al pubblico. Sono giorni piuttosto frenetici, tra l’uscita di un grande capolavoro come Baldur’s Gate 3 e, ce lo auspichiamo, un altro ancora (quello Starfield dalle cui sorti dipende molto del rilancio software per le piattaforme Microsoft), in cui molti si interrogano se questa annata sia una delle migliori o addirittura la migliore in assoluto della storia del gaming. Non sappiamo ancora dare un giudizio, occorrerà tempo ed una giusta riflessione, ma un altro grande anno viene spesso citato: il 1997. Un anno per certi versi molto simile a questo: Final Fantasy VII, Castlevania: Symphony of the Night, GoldenEye 007, Gran Turismo, Diablo, Fallout. Per dirne solo alcuni eh. Un anno superato solo dal leggendario 1998. A fare da trait d’union tra le due annate, un titolo uscito negli ultimi giorni di dicembre: Quake II.

Nostalgia e sentimentalismi a parte, inutile e superfluo sottolineare quanto il titolo id Software lasciò il proprio marchio nella storia degli FPS. Non solo per una eccezionale realizzazione tecnica, ma anche per un gameplay esplosivo e frenetico, ancora oggi visto con reverenza dagli intenditori. A distanza di quasi 26 anni, questo capolavoro torna in una nuova veste che rende finalmente giustizia e dignità al concetto di remaster.

Quake II Remastered è disponibile dal 10 Agosto per Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, PC (via Steam), Xbox One ed Xbox Series X/S.

Si torna su Stroggos.

Versione testata: PlayStation 5


As above, so below

In questa sede, eviteremo di soffermarci troppo nel parlare di Quake II in sé e per sé. Anche perché riteniamo che dopo quasi tre decadi, la sua storia e le sue qualità siano piuttosto famose ed affermate.

Nonostante ciò a cui il numero possa alludere, il titolo non è un sequel diretto del primo capitolo. Spostata l’ambientazione verso il puro sci-fi, Quake II si svolge su un minaccioso pianeta alieno. Nei panni del marine spaziale “Bitterman”, il player si ritrova ad affrontare un contrattacco disperato da parte della razza umana contro gli alieni invasori denominati Strogg. Dopo un catastrofico atterraggio e con la consapevolezza di essere l’unico sopravvissuto, il nostro alter ego dovrà farsi strada tra i pericoli del pianeta Stroggos per ribaltare le sorti della guerra.

I nemici di Quake II sono tanto iconici quanto temibili.

La particolarità di Quake II era la sua grande velocità d’azione, unita ad un comparto tecnico strabiliante per l’epoca. Senza contare l’IA dei nemici, autentici mastini duri a morire (che anche da morti, erano altrettanto infami). Un approccio al genere ancor più ardito degli storici FPS del suo tempo, ma che, al loro pari, ha contribuito ad influenzare l’evoluzione del genere e dell’industria.

Se oggi infatti c’è un fiorire di retro FPS e boomer shooter, come i recenti ed apprezzatissimi Prodeus e Cultic, il merito è anche e soprattutto dell’influenza che hanno avuto i capostipiti del genere. E della loro straordinaria capacità di essere, ancora oggi, tremendamente attuali pad alla mano. Una caratteristica questa, ben evidente in Quake II. Ma procediamo con ordine.

Il mood retro è ovviamente sempre presente.

Tutto ed anche di più!

Sviluppato grazie al supporto di Nighdive Studios nonché di MachineGames, l’opera di rimasterizzazione compiuta sul classico id Software è, senza mezzi termini, un esempio per tutta l’industria.

Partiamo dall’aspetto meramente tecnico. Si tratta della prima versione per console con il supporto nativo al widescreen con una risoluzione a 1080p e 60 frame fissi, per quanto riguarda Nintendo Switch (che però in docked scende in media a 720p) e le piattaforme di vecchia generazione. Per le console di attuale generazione, nonché per la versione PC, il titolo abbraccia un 4K nativo (3840×2160) ed una risoluzione che si può spingere fino a 120 frame con gli opportuni e compatibili display.

Ovviamente, non ci si è fermati a questo: il lavoro ha inoltre riguardato una nuova modellazione dei modelli e delle texture (pur nel rispetto della direzione generale del 1997), nonché del sangue e delle animazioni. L’IA, già a suo tempo piuttosto infame, è ancor più rifinita. Per non parlare dei filmati, di maggiore qualità, nonché miglioramenti sparsi fatti alle luci dinamiche, all’anti-aliasing ed alla profondità di campo. Anche l’audio è stato rivisto, con una maggiore pulizia e definizione rispetto al passato. Se poi non volete tutto questo e preferite giocare alle stesse condizioni dell’originale, è altresì possibile, anche selezionando un nostalgico filtro CRT.

Occhio, Quake II è difficile e non fa sconti.

A seconda della versione, sono altresì disponibili alcune chicche. Ad esempio, le versioni Xbox Series X/S e Windows presentano la possibilità di un’esperienza vintage con splitscreen ad 8 giocatori. Diversamente, la versione PlayStation 5 da noi testata vanta addirittura il supporto al giroscopio del DualSense. Una gimmick probabilmente superflua a nostro avviso, visto che con questa scelta il titolo diventa di una difficoltà pressoché terrificante.

E parlando di difficoltà, non possiamo sorvolare su quello che è un altro aspetto di questa fantastica remaster: l’offerta contenutistica.

Le macchine vi possono letteralmente aprire… in due.

Chiamata alle armi

Lungi dal proporre la sola campagna originale di Quake II, la nuova edizione contiene in sé non solo tutte le espansioni originali, comprensive delle loro componenti multiplayer, ma anche un’avventura nuova di zecca.

Da un lato abbiamo dunque The Reckoning, il primo pacchetto espansione ufficiale del titolo con ulteriori 18 livelli single player e 7 mappe Deathmatch. Nei panni di una forza d’élite, l’obiettivo sarà infiltrarsi in un sito Strogg con l’obiettivo di distruggere una base lunare. Oltre a questo, è presenta anche la seconda espansione denominata Ground Zero, composta di 15 livelli di campagna e 14 mappe Deathmatch. Stavolta l’obiettivo è distruggere una temibile arma degli Strogg, il Pozzo Gravitazionale.

La vera novità è Call of the Machine, una nuova esperienza realizzata dai ragazzi di MachineGames (gli stessi dei recenti Wolfenstein). Ben 28 livelli single player ed una mappa Deathmatch per una campagna adrenalinica con l’obiettivo di attraversare il tempo e lo spazio per sconfiggere la minaccia definitiva. Possiamo dire in tutta sincerità che la sola presenza di questa novità rappresenterebbe un motivo sufficiente per precipitarsi ad acquistare Quake II Remastered. Un’espansione fresca, rispettosa delle origini, ma al contempo ricca di contenuti ed ancor più impegnativa e frenetica. Gli sviluppatori hanno infatti spinto il game design alle sue estreme conseguenze, aumentando la presenza nemica a schermo per creare autentici deliri da sparatutto.

Tra le opzioni, è anche possibile richiamare a schermo indicatori per personaggi ed obiettivi.

Ancora non vi basta? Allora ecco altre due considerazioni. E’ presente addirittura Quake II 64, con i suoi 19 livelli single player, 10 mappe Deathmatch ed una colonna sonora aggiuntiva. Pur non trattandosi di un capitolo memorabile della serie (si tratta di una conversione per Nintendo 64, però rielaborata per avvicinarsi al pubblico console dell’epoca), ma ci ha fatto piacere riscontrare la totale completezza del pacchetto. Ed ovviamente, c’è il multiplayer. Si può dunque affrontare gli Strogg nella campagna e nelle espansioni in coop per 4 giocatori online o locale a schermo condiviso. Per la modalità competitiva, il supporto sale a 16 giocatori (online) o 4/8 giocatori (schermo condiviso locale). Non avete amici con cui giocare? Non c’è problema: ecco anche il supporto bot per i Deathmatch.

Sia chiara una cosa però: Quake II è un titolo estremamente rapido ed impegnativo… Pertanto, dimenticatevi di saltare direttamente alle espansioni. Dovrete farvi le ossa, vi avvisiamo.

Cosa dimentichiamo ancora? Ah si, il prezzo. Tutto questo a 9,99€. Ed è gratuito per gli utenti PC che hanno acquistato in passato la medesima versione. In un panorama videoludico in cui si assiste con amarezza a pigri porting venduti a prezzo pieno, Quake II mostra che una via più professionale ed onesta non è un’utopia.

Completare tutte le campagna di Quake II richiederà una discreta abilità.

Commento finale

Quake II Remastered è la dimostrazione che effettuare riedizioni di vecchi capolavori non solo è cosa buona e giusta, ma è anche possibile farlo senza prestare il fianco all’ingordigia. Con un’operazione praticamente perfetta sul piano tecnico, graziata da un profilo contenutistico sontuoso (con anche un’espansione tutta nuova firmata dagli sviluppatori dei recenti Wolfenstein) ed un price tag brutalmente onesto, questo capolavoro del 1997 può godersi finalmente la propria edizione definitiva.

Recensione Gamedec Definitive Edition, tra il cyberpunk e Ready Player One

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Gamedec Definitive Edition

Gamedec Definitive Edition è un rpg isometrico ad ambientazione cyberpunk che sposa le velleità distopiche di prodotti come Ready Player One di Steven Spielberg, in cui il videogiocatore vestirà i panni di un Game Detective, investigatore privato specializzato nel cyberspazio.

L’idea alla base è davvero stuzzicante, ma vi anticipiamo che la realizzazione purtroppo non è il massimo. Anshar Studios non è riuscita a trovare il giusto equilibrio ludo-narrativo e ha realizzato un prodotto eccessivamente verboso, a volte prolisso, lento, che a tratti ci ha annoiato e che si salva solamente grazie al concept di gioco stesso.

Per saperne di più, non vi resta che continuare la lettura.

La versione PlayStation 5 da noi testata è disponibile dallo scorso 24 febbraio 2023. In precedenza il titolo è stato rilasciato anche su Nintendo Switch e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Benvenuti nel cyberspazio

Varsavia, 22esimo secolo. Il concetto di realtà è ormai relativo e “vita” e “morte” hanno assunto altri significati, sfumati. Tutto ciò grazie al (o per colpa del) boom dei mondi virtuali, veri e propri terreni fertili per i problemi atavici della natura umana: lussuria, accidia, invidia e orgoglio.

Con il proliferarsi di questi mondi, nuove professioni sono emerse, tra cui i Game Detective. “Se un/una gamer sospetta che gli avversari stiano barando, se una persona ricca e/o famosa ha bisogno di un aiuto discreto coi suoi affari digitali, se un’azienda sospetta che la sua presenza digitale venga sabotata dalla concorrenza”, ecco che viene chiamata in causa questa nuova figura.

L’affascinante premessa appena illustrata purtroppo si scontra con una messa in scena non sempre perfetta. Il background narrativo, costruito tramite l’immancabile narrativa silente, non riesce ad illustrare in maniera completa e profonda il mondo che ci circonda. Ci è sembrato di ricevere informazioni sempre sconnesse tra loro, che non ci hanno fatto scattare la “scintilla della curiosità”.

Fortunatamente la trama orizzontale, per quanto molto scontata e povera di colpi di scena, presenta dei bivi che hanno un forte impatto sulle vicende raccontate. Un elemento che senz’altro fa bene alla rigiocabilità del titolo.

Intuizioni… a naso

Tuttavia, nonostante quanto appena sottolineato in tema di “azione e reazione”, ci è sembrato sempre di giocare un po’ a caso. Ma vi spieghiamo meglio.

Gamedec è un titolo investigativo dove praticamente non c’è una componete action, solo dialoghi su dialoghi. Dovremo ottenere informazioni da utilizzare per fare le nostre deduzioni e continuare così i vari casi. Il problema di fondo è che molto spesso ci è sembrato di non avere il quadro completo, tanto che i “collegamenti” tra le varie piste mancano. E tutto ciò si verifica nonostante l’eccessiva prolissità dei dialoghi, che poi però vengono riassunti in maniera striminzita nei menu, al momento delle decisioni.

A tal proposito, il gioco non è nemmeno sottotitolato in italiano. Non nascondiamo che ad un certo punto abbiamo sofferto la mancanza della nostra lingua madre.

Insomma, come avrete capito dal titolo del paragrafo, più che sentirci detective e seguire un pensiero logico ci siamo ritrovati ad andare a naso. Questa impostazione non ci ha praticamente mai appagato. E in un gioco dove non c’è altro da fare, beh… capite bene come diventi presto noioso portare avanti la partita.

Fortunatamente, la curiosità del videogiocatore viene accesa da un elemento visivo. Grazie al concept di gioco e ai mondi virtuali, la varietà di ambientazioni e di “mood” è eccelsa. Ci siamo ritrovati dapprima in un sex-game con atmosfere cthulhuiane, poi in un farmer-sim, o ancora in un gioco ad ambientazione orientaleggiante.

Gamedec
La varietà visiva garantita dal concept è l’elemento che più ci ha convinto

Badate bene, i mondi virtuali non cambiano il gameplay del gioco, dovremo sempre e solo parlare con i personaggi e ricavare informazioni più o meno utili per risolvere il caso, tuttavia questa scelta stilistica è stata la discriminante che ci ha permesso di goderci un minimo Gamedec, nonostante tutti i suoi problemi.

Commento finale

Gamedec Definitive Edition è un rpg isometrico che si avvicina di più ai giochi di ruolo cartacei che non agli altri esponenti videoludici del genere che purtroppo non è riuscito ad appagarci a causa di una realizzazione del sistema investigativo troppo aleatoria. Ed è un peccato, perché le scelte hanno effettivamente diversi risvolti, peccato però che quelle scelte non siano prese interamente da noi, ma dal caso. Tuttavia il concept e la realizzazione visiva dello stesso lo rendono un titolo quantomeno interessante.

Ghostrunner 2, annunciata la data di uscita e svelate le varie edizioni!

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Ghostrunner 2

Ghostrunner 2, il thriller d’azione cyberpunk in prima persona sviluppato da 505 Games One More Level, sarà disponibile in tutto il mondo giovedì 26 ottobre su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Steam, Epic e GOG, con le prenotazioni disponibili da oggi.

Nel nuovo trailer, emerge la lotta di Jack contro il culto di intelligenza artificiale che si è radunato fuori dalla Torre Dharma. Inoltre, il video introduce i nuovi combattimenti veicolari a bordo della potente motocicletta, insieme a una serie di nemici straordinari. Grazie al sistema di progressione rinnovato di Ghostrunner 2, sia i veterani che i nuovi giocatori potranno affrontare sfide ancor più stimolanti, con un maggior focus sull’accessibilità e un innovativo sistema di parata.

Edizioni

Ghostrunner 2
La Brutal Edition vi permetterà di giocare Ghostrunner 2 in anticipo
  • Base (€39,99, Digitale e Fisica) – Le prenotazioni digitali e fisiche includono il Pacchetto Katana Tradizionale che contiene due skin per la spada e due skin per le mani.
  • Deluxe (€49,99, Digitale) – Include tutto ciò che è presente nell’edizione base, insieme a quattro skin aggiuntive per le mani, quattro skin extra per la spada e un ologramma personalizzato per le mani che mostra il nome del giocatore.
  • Brutal (€69,99, Digitale) – Include tutto ciò che è presente nell’Edizione Deluxe, insieme a 48 ore di accesso anticipato a partire da martedì 24 ottobre. L’Edizione Brutal include anche il Pass Stagionale (del valore di €19,99, che presenta una nuova Modalità di Gioco e quattro Pacchetti di Contenuti), una Skin Animata (Spada/Mani) e una Skin per la Motocicletta.

Sociable Soccer 24 pronto per il lancio su PC e console!

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Tower Studios ha confermato che la sua tanto attesa serie Sociable Soccer verrà lanciata su tutte le principali piattaforme PC e console entro i prossimi mesi.

Il titolo multi-milionario ha goduto di molto successo negli ultimi anni, ex #1 nella classifica su Apple Arcade, e i giocatori PC e console saranno presto in grado di sperimentare le emozioni del gioco di calcio multiplayer più emozionante che verrà lanciato dalla serie “Sensible Soccer” di Jon Hare, serie che è uscita alla fine del secolo scorso.

Ora, come proprietario e direttore creativo di Sociable Soccer, Hare spera di affrontare testa a testa EA Sports FC ed eFootball contrastando il loro sontuoso, ma prevedibile, gameplay in stile simulazione, con il grintoso ed emozionante multiplayer online e offline in stile arcade e un intero nuovo mondo calcistico nel quale immergersi. 

Tutti i giocatori che hanno acquistato la versione Steam Early Access di Sociable Soccer riceveranno il gioco gratuitamente quando verrà lanciato a Novembre.

Le versioni per console seguiranno a ruota la versione per PC con uscite sfalsate delle versioni Nintendo Switch, Playstation 5, Playstation 4, XBox Series X e XBox One, tutte ora allineate e pronte a lasciare il camerino per sfoggiare le loro abilità davanti alla folla.

Maggiori dettagli verranno rilasciati nelle prossime settimane.

“Tutti coloro che giocano a Sociable Soccer ricorderanno quanto è divertente battere amici e famiglia in una partita in grado di appassionare, ancora e ancora. è un gioco arcade veloce ed esilarante ambientato in un mondo di calcio reale, non una simulazione prevedibile e noiosa. Se preferisci che la tua vita sia stabile, raffinata e poco entusiasmante, resta dove sei. Se sei alla ricerca di qualcosa di nuovo, stilizzato, veloce e avvincente, allora benvenuto nel nostro socievole mondo calcistico.”

Anteprima Mortal Kombat 1, l’inizio di una Nuova Era?

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Mortal Kombat 1 si sta avvicinando a grandi passi ed il weekend appena trascorso si è rivelata essere l’opportunità ideale per mettere le nostre mani sulla sua closed beta.

Resa disponibile dal 19 Agosto fino alla mezzanotte di oggi, la prova ci ha dato l’occasione per testare alcune delle novità del nuovo capitolo firmato NetherRealm, in attesa della nostra prova completa. Da grandi fan della saga, ci siamo avvicinati con somma curiosità alla nuova creatura del gagliardo Ed Boon, intrigati da questo nuovo (alcuni direbbero, ennesimo, ma va benissimo così) retelling del torneo di combattimento più famoso del panorama videoludico. Sarà tuttavia abbastanza per scrollarsi di dosso la scomoda ed ingombrante ombra di quello Street Fighter 6 che ci ha conquistato solo poche settimane fa? Lo scopriremo presto.

Ecco dunque alcune delle nostre prime impressioni. Vi ricordiamo che Mortal Kombat 1 arriverà per PlayStation 5, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam) il prossimo 19 Settembre.

Kenshi è meraviglioso e SonicFox lo ha già eletto come uno dei personaggi migliori per far impazzire gli avversari.

Versione testata: PlayStation 5


Corsi e ricorsi

Ovviamente, trattandosi di una beta non è stato possibile apprezzare tutto quello che riguarda la pienezza dell’offerta ludica né tantomeno la storia di questo nuovo capitolo.

Ciò che sappiamo, in quest’ultimo caso, è che dopo gli eventi di MK 11, Liu Kang (grazie ai suoi nuovi e fenomenali poteri cosmici) è riuscito a riscrivere la linea temporale per garantire, nelle intenzioni, un futuro di pace e prosperità. Come logico che sia, le cose sappiamo benissimo che non andranno per il verso giusto.

La direzione presa dalla trama ha permesso alla squadra di Ed Boon di ripercorrere nuovamente gli eventi ma anche e soprattutto di riscrivere i personaggi della saga. Al di là dei nuovi background narrativi e delle variazioni estetiche, il nuovo roster (tutt’ora in divenire e non completamente annunciato) mette sul piatto volti noti e ritorni inattesi, spesso addirittura dalla controversa fase 3D di Mortal Kombat nell’era PS2.

La versione beta ci ha permesso di provare sei personaggi distinti: Johnny Cage, Kitana, Kenshi, Lei Mei, Sub-Zero e Liu Kang. Si tratta solo di una frazione del cast completo di combattenti, che verosimilmente toccherà un numero quattro volte superiore, ma ci ha permesso di effettuare diverse valutazioni.

Liu Kang è simile all’11 eppur molto più reattivo e potente.

Finish him!

Togliamoci subito il pensiero: la presentazione grafica di Mortal Kombat 1 è sontuosa. Sebbene NetherRealm si sia rifugiata in una versione potenziata del motore grafico del precedente capitolo, il colpo d’occhio della beta ci ha piacevolmente sorpreso.

Ogni cosa, dai personaggi alle incredibili ambientazioni, ci ha trasmesso una cura evidente da parte degli artigiani videoludici della software house di Chicago. Le due arene presenti nella beta sono le più famose, nonché le prime mostrate dalla campagna marketing: l’appartamento di Johnny Cage e la teahouse. Entrambe splendide e ricche di dettagli.

Ma passiamo al gameplay. La beta ha messo a disposizione una modalità offline, una classica Torre arcade con incontri in successione, ed una modalità competitiva online. Pad alla mano, Mortal Kombat 1 ci ha trasmesso ottime sensazioni.

Da un lato, il team di sviluppo ha ascoltato i suggerimenti dell’utenza e ha reso il titolo, allo stato attuale, un incrocio tra il ritmo di MK11 e la rapidità di MKX. Emblematico è infatti il netto miglioramento all’intero comparto del movimento dei lottatori, adesso molto più fluido e scattante, anche grazie all’entusiasmante ritorno del dash block di Mortal Kombat (il nono capitolo, del 2011). L’abbandono delle versioni multiple dei personaggi ha inoltre permesso a NetherRealm di focalizzarsi su ogni singolo lottatore, rinnovandolo nel parco mosse e nelle possibilità strategiche. Il risultato è un picchiaduro divertente, stratificato, che protende ancor di più verso il juggling grazie al ritorno delle combo aree ed all’introduzione dei combattenti Kameo (in sostanza, assist molto simili a quelli di Dragon Ball FighterZ e Marvel vs Capcom). Una pluralità di sistemi ludici dati in mano ai giocatori, che necessiteranno di una prova più estesa e completa per saggiarne le effettive potenzialità (anche in ottica competitiva, il vero tallone d’Achille di MK11). Ma una cosa è sicura: ciò che abbiamo visto ci ha lasciato con un grande appetito.

Non vediamo l’ora di testare tutte le Fatality del gioco completo.

Kameo, una delizia da… valutare

Trattandosi di una beta, quello che non abbiamo potuto valutare è ciò che può spostare grandemente l’ago della bilancia in sede di valutazione.

Da un lato, abbiamo l’offerta contenutistica. Nonostante le rassicurazioni di NetherRealm Studios e la lunga tradizione della serie, ad oggi non abbiamo un quadro generale di cosa potrà effettivamente offrire Mortal Kombat 1 al lancio. Sappiamo (grazie ai leak) che ci sarà una nuova modalità single player (oltre alla classica storia cinematografica), così come è stato confermato il pensionamento della Krypta in favore di una inedita soluzione per lo sblocco di contenuti. Tuttavia, la macchina del marketing non ha ancora rivelato ulteriori dettagli. Siamo certi che il team di sviluppo non ci deluderà, ma non possiamo fare a meno di sentire una leggera ansia soprattutto visto il risultato ottenuto da Street Fighter 6, il quale ha riscritto il manuale di cosa un picchiaduro deve fare nel mercato odierno (non ultimo, proporre una modalità tutorial degna di questo nome).

Sul fronte del gameplay, aver avuto l’occasione di apprezzare la nuova direzione intrapresa non ci ha tuttavia tolto ogni dubbio sul bilanciamento generale, soprattutto per via dei combattenti Kameo. Si tratta, come giusto che sia, di valutazioni che andranno fatte in sede di recensione e con tutto il cast disponibile, in modo da avere una prima indicazione del meta e dell’equilibrio complessivo delle meccaniche. Tuttavia proprio la novità di MK1, ovvero i combattenti Kameo, ci hanno lasciato qualche dubbio extra. Ad esempio, alcune tempistiche di esecuzione ci son sembrate scomode, altre invece piuttosto limitate o di difficile applicazione. E fin da adesso, il parere generale sembra propendere forse un pochino troppo verso la duttilità di Kano e Frost (con gli altri due disponibili nella beta, Jax e Sonya, molto più adatti a situazioni molto specifiche). Insomma, sarà un elemento da dover valutare per bene.

Infine, la stabilità della componente online sarà altrettanto fondamentale. Nella nostra prova non ci siamo potuti lamentare, il netcode si è comportato bene e non abbiamo ragione di avere grosse preoccupazioni al riguardo. Forse il matchmaking potrebbe essere affinato, soprattutto per permettere ai player di incontrare giocatori con un grado di abilità simile.

L’appuntamento è per il 19 Settembre, data in cui la Nuova Era di Mortal Kombat 1 inizierà ufficialmente e potremo capire se le scelte di Liu Kang porteranno la serie verso una nuova età dell’oro.

Kano sembra essere la soluzione giusta per ogni membro del roster.

Baldur’s Gate 3: la migliore build per la classe “Ranger”

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Proseguiamo la nostra analisi della classi di Baldur’s Gate 3 parlando oggi del Ranger per tutti coloro che vogliono improvvisarsi nuovi letali Legolas.

Come per tutte le altre classi, anche il Ranger vi da la possibilità di scegliere tra diverse opzioni: Cacciatore, Signore delle Bestie ed Uccisore di Mostri. Ai fini di questa guida, vi anticipiamo che la nostra scelta ricade sul Signore delle Bestie, vista la sua abilità legata all’evocazione di un companion con il quale aumentare le vostre fila combattive.

Attraverso questa build potrete evocare un aiutante molto forte e utile attraverso l’abilità Evoca Compagno. Per esempio, sarete in grado di controllare un Orso per tenere i nemici sotto controllo mentre vi dedicate a decimarli dalla distanza con il vostro arco. Una combinazione perfetta per chi è agli inizi.

Il Ranger è una scelta impegnativa ma gratificante.

Come sempre è doveroso precisare che la release completa del titolo ha arricchito Baldur’s Gate 3 di una infinità di nuove opzioni per tutte le classi, compreso il Ranger. Che fare dunque? Allo stato attuale, la community sta iniziando a testare le nuove possibilità concesse ed è verosimile che la scelta del Signore delle Bestie possa non restare troppo a lungo in cima alle preferenze (soprattutto viste le potenzialità di Uccisore di Mostri). Tuttavia, è possibile raccomandare con una buona dose di tranquillità di attenersi a questa opzione almeno fino al livello 5.

Vi ricordiamo che Baldur’s Gate 3 è disponibile su PC (via Steam) ed arriverà per PlayStation 5 il prossimo 6 Settembre. Una versione per Xbox Series X/S è attualmente in sviluppo.

Prima di passare alla build, date un’occhiata al nostro coverage per approfondire la trama e il gioco di Larian Studios.

Introduzione al Ranger

Playstyle ed abilità principali

I Ranger sono una classe orientata al danno che può concentrarsi sulla capacità di rintracciare, cacciare e uccidere prede mirate o evocare un compagno animale come alleato controllabile. Nonostante il loro nome, i Ranger non si limitano al combattimento a distanza, ma quasi tutte le principali build si basano sulle abilità a distanza per la maggior parte dei loro danni. Anche se non si sceglie la sottoclasse Uccisore di Mostri, i Ranger possono accedere a un numero limitato di incantesimi da utilizzare per controllare il campo di battaglia a distanza.

Le caratteristiche peculiari dei Ranger sono i tratti Nemico Preferito ed Esploratore Naturale, che garantiscono bonus e abilità uniche a seconda delle opzioni selezionate dai giocatori. Questi bonus si applicano solo in situazioni specifiche, ma man mano che i Ranger salgono di livello, ottengono i benefici di un maggior numero di selezioni. I Ranger possono anche diventare invisibili rimanendo fermi, oltre a evitare gli effetti di rallentamento negativi del terreno.

Sottoclassi

  • Il Signore delle Bestie attribuisce la possibilità di evocare un Companion in combattimento, di fatto raddoppiando le azioni sul campo di battaglia. Si può scegliere tra un orso, un cinghiale, un ragno gigante, un corvo e un lupo, ciascuno dotato di caratteristiche particolari.
  • Il Cacciatore può a sua volta specializzarsi in Sterninatore di Colossi, che premia i danni contro il bersaglio singolo, Uccisore di Giganti, che consente un’azione extra se il nemico è più grande del personaggio, ed Devastatore dell’Orda, che aumenta le probabilità di un doppio attacco in presenza di molti avversari.
  • L’Uccisore di Mostri si focalizza sul massimizzare il danno nei confronti di classi specifiche di nemici. Ottiene inoltre accesso alla Magia delle Tenebre, che consente di mimetizzarsi in determinate circostanze e aumentare l’efficacia delle ricognizioni.
Occhio a tutte le scelte disponibili.

I benefici del Signore delle Bestie

Il Ranger che intraprende la via del Signore delle Bestie è un ibrido capace di supporto a distanza e corpo a corpo, in grado di infliggere tonnellate di danni e controllare gli attacchi nemici con l’abilità Summon Companion. Si tratta della migliore build Ranger in Baldur’s Gate 3 in questo momento perché offre di fatto un compagno extra nel party. Nella nostra proposta, un Orso.

Durante il combattimento, il Ranger Signore delle Bestie può utilizzare un turno sia per sé stesso, sia per l’animale evocato. L’Orso ha una grande riserva di HP, che lo rende la distrazione perfetta per i nemici mentre il Ranger fa piovere frecce (e altri attacchi a distanza) da lontano.

Le altre classi del Ranger possono tecnicamente infliggere più danno, ma l’eventualità è strettamente legata alla tipologia preferita di nemico o ad una precisa situazione stealth. Il Ranger Signore delle Bestie è invece una soluzione molto più versatile e facile da utilizzare, soprattutto per chi è alle prime esperienze con Baldur’s Gate 3.

Guida alla creazione del personaggio

Razza

La migliore razza per il Ranger Signore delle Bestie è lo Gnomo della Foresta per una semplice abilità: Parlare con gli animali.

L’incantesimo Parlare con gli animali può essere lanciato senza costi da questi Gnomi, a partire dal Livello 1. È ottimo per parlare con il proprio compagno o con altri animali nel mondo di Baldur’s Gate 3. Inoltre, gli Gnomi della foresta hanno la passiva Astuzia dello Gnomo, che garantisce un vantaggio sui tiri salvezza Intelligenza, Saggezza e Carisma.

L’Elfo dei boschi è una buona alternativa allo Gnomo della foresta. Ha un movimento maggiore rispetto alle altre razze ed ottiene gratuitamente la competenza in Furtività. Questo, insieme ai Sensi Acuti e alla Discendenza Fatata, li rende di fatto un’ottima opzione da percorre, anche se il trucchetto Parlare con gli Animali dello Gnomo resta un must.

Nemico Preferito ed Esploratore Naturale

La scelta del Nemico Preferito del Ranger è difficile e funziona in modo diverso rispetto al classico Dungeons and Dragons. Tra le scelte disponibili, il Cacciatore di Taglie è probabilmente il nemico preferito più utile se abbinato al compagno di evocazione. In questo modo il Ranger, quando intrappola un nemico, quest’ultimo guadagna svantaggio sul suo tiro salvezza, lasciandolo contorcersi in agonia senza essere in grado di muoversi più spesso. Un lavoro facile, a quel punto, per il nostro buon Orso.

I tratti Esploratore Naturale per il Ranger in BG3 sono piuttosto diversi dalla quinta edizione di D&D. Ci sono tre versioni di Wasteland Wanderer che garantiscono diverse resistenze, Seguire tracce urbane per l’abilità Rapidità di Mano e Dominare Bestie, che garantisce l’abilità Trova familiare. Avere ancora un altro compagno in combattimento può essere davvero utile, ma le evocazioni disponibili con quest’ultima abilità non sono molto forti. Preferibile sceglierne uno con qualche utilità, come il Corvo o il Gatto, che possono infliggere effetti di status o distrarre i nemici.

Scegliere il Nemico Preferito è complicato.

Background

Il background Eroe Popolare garantisce la competenza in Curare Animali e Sopravvivenza, indispensabili per le competenze dei Ranger. Prendendo questo background inoltre, permette di selezionare Atletica, Intuizione, Investigare, Natura, Percezione e Furtività.

Indipendentemente dal fatto che scegliate Elfo o Gnomo, Percezione è una competenza che non può mancare. Natura, Investigazione e Intuizione sono tutte altrettanto utili, sia in situazioni di gioco che per aprire nuove possibilità di dialogo.

Stile di combattimento

Dei quattro stili di combattimento disponibili per i Ranger a partire dal Livello 2, il tiro con l’arco è sicuramente il più utile per questa build.

Il Signore delle Bestie da il meglio di sé quando il Ranger rimane lontano dal combattimento, lanciando frecce ed incantesimi, mentre il suo compagno Orso mantiene l’attenzione dei nemici in mischia. Scegliete questo stile per rendere i vostri colpi a distanza molto più affidabili: e poi, volete mettere che figata avere un arciere nel party?

Miglior compagno

Ci sono molti animali di grandi dimensioni tra cui potete scegliere, ma la migliore scelta resta l’Orso. Oltre ai motivi che vi abbiamo già spiegato (attira l’attenzione su di sé, permettendo al Ranger di attaccare a distanza), l’Orso ha 19 HP di base, che salgono a 39 al livello 5, oltre al Ruggito di Sfida e agli Artigli, che infliggono buoni danni a breve distanza.

Gli altri animali possono essere più dannosi o più utili a seconda delle situazioni, ma l’Orso è ottimo per tenere a distanza i nemici mentre li finite da lontano e funziona a meraviglia con questa build.

Magie

Livello 2: Colpo Intrappolante, Cura Ferite (da rimpiazzare con Parlare con gli animali, se non si è scelta la razza Gnomo)

Livello 3: Marchio del Cacciatore

Livello 4: Saltare

Livello 5: Raffica di Spine, Crescita di Spine, Silenzio

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