Nel mondo soffocante e brutale di Warhammer 40.000, dove ogni respiro è una lotta per la sopravvivenza, l’entrata in scena degli Arbites non è solo una novità meccanica: è un colpo di martello sulla narrazione stessa. Fatshark porta nella mischia una figura che è insieme giudice, giuria ed esecutore. Chi ha giocato a Darktide sa bene quanto l’universo di Tertium sia spietato, ma incarnare un Arbites significa assorbirne tutta la dottrina: nessuna pietà, nessuna ambiguità morale, solo il codice Imperiale applicato con violenza metodica.
Rispetto alle precedenti classi, l’Arbites è meno fluido e più strutturato, e richiede una gestione oculata delle risorse e delle situazioni. Il giocatore viene incoraggiato a dominare l’arena, non a sopravvivere. La forza della classe sta nel controllo: sia del nemico, che del proprio ruolo nel team. E la cosa sorprendente è che Fatshark ha saputo dare a questo archetipo un’identità fortissima, anche a livello visivo e sonoro. Non si entra semplicemente in battaglia: si emette una sentenza.
Questa scelta narrativa si riflette anche nell’introduzione in gioco, con un intermezzo cinematografico che ci mostra l’Arbites non come un nuovo “eroe”, ma come un’autorità antica, risvegliata per necessità. Una figura cupa, priva di sfumature, che si muove con l’inflessibilità di una legge che non ha bisogno di spiegazioni. E nel caos di Tertium, questo è un messaggio forte.
Versione testata : PC (Steam)
Una classe unica nel panorama Darktide
La nuova classe Arbites Exactor rivoluziona il sistema di gioco con un approccio inedito alla mobilità, alla sopravvivenza e al crowd control. Il suo tratto distintivo è la “Suppression Fire”, una forma di fuoco soppressivo che non punta tanto al danno quanto al controllo: riduce la precisione dei nemici, li costringe a ripiegare, spezza le avanzate e blocca le imboscate. In un gioco dove l’horde management è tutto, avere tra le mani un Exactor ben gestito può fare la differenza tra un wipe e una vittoria.
L’Arbites non si limita a sparare: detta il ritmo. La Combat Shotgun, con proiettili a dispersione e forte impatto, è letale a corto raggio e utilissima contro i bersagli corazzati. L’Assault Shield, invece, permette di resistere agli assalti più pesanti e bloccare corridoi interi, aprendo nuove dinamiche di tanking cooperativo. È la prima volta che un equipaggiamento simile viene integrato in Darktide, e il risultato è un gameplay che assomiglia quasi a una danza tattica, in cui la posizione è tutto.
Va anche detto che la build dell’Arbites si presta a una notevole personalizzazione. Le abilità si intersecano con i perk delle armi in modo naturale, e la nuova Skill Tree dedicata consente sia build difensive che aggressive. Nella nostra prova, una delle combinazioni più efficaci è risultata essere l’uso del Flash Grenade per accecare i nemici prima dell’ingaggio corpo a corpo con scudo attivo: puro controllo dell’arena, con l’estetica imperiale che lo rende ancora più appagante.
Coop e teamplay: l’Arbites come cardine del gruppo
Se Darktide ha sempre messo al centro la collaborazione tra i giocatori, con l’introduzione dell’Arbites il gioco di squadra raggiunge nuove vette strategiche. Questa classe non è pensata per brillare in solitaria, ma per guidare e proteggere il team con disciplina assoluta. Il suo scudo non è solo un’arma difensiva, ma un mezzo per creare corridoi sicuri, bloccare le orde e permettere a Psyker o Sharpshooter di colpire con precisione. Lo stesso vale per il fuoco soppressivo: più che fare danno, serve a ridurre la pressione sui compagni, disorientando gli avversari e rallentando gli assalti.
Durante le nostre partite in cooperativa, la presenza dell’Arbites ha reso alcune situazioni caotiche molto più gestibili. Un esempio concreto? Le sezioni con ondate continue in spazi ristretti, dove uno scudo ben piazzato ha trasformato una potenziale disfatta in una difesa stabile. E proprio questa capacità di “gestione del caos” lo rende un perno fondamentale per le squadre ben coordinate.
Naturalmente, l’efficacia dell’Arbites cresce esponenzialmente quando i compagni comprendono il suo ruolo. In gruppi casuali può essere meno incisivo, ma in team affiatati si trasforma nel punto di equilibrio perfetto tra offensiva e controllo. È un personaggio che premia la comunicazione e la visione tattica, ideale per chi ama dare ordine al disordine.
Una narrativa implicita, ma potentissima
Darktide non ha mai brillato per una narrazione classica: non ci sono missioni secondarie elaborate o plot twist cinematografici. Ma c’è ambient storytelling, e l’introduzione dell’Arbites ne è la massima espressione. La sola presenza di questo personaggio, con le sue frasi lapidarie e i suoi gesti meccanici, comunica qualcosa di profondo sull’Imperium: non si tratta più solo di sopravvivere al caos, ma di ristabilire un ordine perduto.
Anche i dialoghi contestuali sono stati arricchiti. L’Arbites commenta ogni situazione con un tono distaccato e assolutista, offrendo una nuova dimensione al party. Nei nostri test, le interazioni con altri personaggi – soprattutto il Veteran e il Psyker – hanno dato vita a scambi che aggiungono spessore e atmosfera. L’universo di Warhammer è sempre stato violento e cupo, ma raramente così compatto anche nel tono e nel mood.
Un elemento particolarmente apprezzato è come Fatshark abbia voluto rappresentare l’Arbites senza renderlo una caricatura. Non è un fascista in armatura: è il prodotto coerente di un mondo dove la giustizia è cieca, e la punizione è automatica. L’equilibrio tra distopia e realismo funziona. E lo percepisci in ogni dettaglio: dai movimenti animati con rigidità marziale, ai suoni metallici che accompagnano ogni passo, fino alle interfacce HUD aggiornate per integrare il nuovo stile di gioco.
Comparto tecnico e progressione
Dal punto di vista tecnico, questo aggiornamento ha portato anche alcune migliorie generali. Su PC con RTX 4070 abbiamo riscontrato una performance stabile, anche con le opzioni grafiche settate su “High” e il DLSS attivo. L’introduzione della nuova classe è stata ben integrata nel matchmaking e non ha portato bug o crash evidenti. Anzi, pare che il team di sviluppo abbia colto l’occasione per rifinire certi aspetti minori come la hitbox delle armi corpo a corpo o i tempi di risposta dell’IA.
Inoltre, l’Arbites arriva già con un proprio percorso di progressione, missioni uniche e cosmetici sbloccabili. Ciò incentiva a portare avanti questa classe per sbloccare nuove armature, pattern cromatici e perfino voice lines aggiuntive. Alcuni elementi, come il mantello cerimoniale o l’elmo integrale, non sono solo estetici, ma veri e propri simboli di ruolo che rafforzano la fantasia del personaggio. E in un titolo live service come Darktide, questo tipo di cura fa la differenza.
Va anche detto che non tutto è perfetto. Le mappe rimangono sempre le stesse, e benché la nuova classe aggiunga profondità, il rischio di ripetitività inizia a sentirsi. Tuttavia, l’Arbites è un’aggiunta così strutturata da meritare pienamente il proprio spazio. È un contenuto che non solo arricchisce l’endgame, ma spinge anche i veterani a rientrare con un nuovo approccio.
Una risposta strutturata alle esigenze della community
L’introduzione dell’Arbites in Darktide non è solo un’aggiunta stilistica o un nuovo personaggio da provare: è una risposta chiara alle richieste di una community che, nel tempo, ha spinto per una maggiore varietà nei ruoli di squadra e una più forte componente tattica. Fin dai primi aggiornamenti del 2024, Fatshark ha intrapreso un percorso di recupero del rapporto con i giocatori, promettendo contenuti più strutturati e pensati per arricchire l’endgame con esperienze che premiassero il gioco di squadra.
L’Arbites incarna esattamente questa visione: è una classe pensata per colmare un vuoto strategico, offrendo controllo sull’arena, solidità difensiva e un’identità netta, senza compromessi. In un gioco dove la sinergia tra i ruoli fa la differenza, il suo arrivo rappresenta un cambio di passo significativo nella gestione delle classi. Non si tratta di una mossa estemporanea, ma di un tassello coerente con la direzione intrapresa da tempo dallo studio svedese.
Commento finale
Warhammer 40.000: Darktide – Arbites è molto più di un aggiornamento di classe. È una dichiarazione d’intenti. Fatshark ha dimostrato di saper evolvere il proprio gioco non solo aggiungendo contenuti, ma dando loro un peso tematico e ludico. L’Arbites è un esempio perfetto di sinergia tra lore, gameplay e atmosfera. Non è per tutti: richiede controllo, pianificazione, e un certo gusto per il dominio strategico. Ma chi saprà padroneggiarlo, scoprirà una nuova dimensione di Darktide. Il gioco, già solido nella sua struttura cooperativa, guadagna in personalità e varietà. E sebbene restino alcune zone d’ombra nella varietà delle missioni, l’integrazione dell’Arbites rappresenta un passo avanti deciso. È ora di tornare a Tertium, stavolta non per salvarlo. Ma per giudicarlo.
Si è concluso poco fa il KONAMI PRESS START, evento streaming nel corso del quale l’azienda giapponese ha condiviso nuove interessanti informazioni sui propri titoli in uscita.
Tra i principali highlight del broadcast troviamo Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, con un approfondimento dedicato alla modalità multiplayer online FOX HUNT, Silent Hill f nonché la presentazione del remake del primo Silent Hill, affidato a Bloober Studio.
Durante lo showcase completo, che vi proponiamo di seguito, c’è stato altresì spazio anche per altri titoli come eFootball, MLB PRO SPIRIT, Yu-Gi-Oh! GCC, Deliver At All Costs, GRADIUS ORIGINS, Suikoden Star Leap, EDENS ZERO, Darwin’s Paradox! e Survival Kids.
METAL GEAR SOLID Δ: SNAKE EATER – I producer Noriaki Okamura e Yuji Korekado hanno svelato nuove informazioni legate a Snake Vs. Monkey e Snake Vs. Bomberman, entrambe in arrivo in METAL GEAR SOLID Δ: SNAKE EATER. Quest’ultima, esclusivo delle versione Xbox Series X|S, porta con sé una nuova collaborazione interna con il franchise KONAMI, offrendo un’esperienza ancora più esplosiva grazie alle meccaniche della serie Bomberman. Il direttore di FOX HUNT, Yu Sahara, ha presentato agli spettatori il concept della nuovissima modalità multiplayer online, rendering dei personaggi e primi filmati in-game. FOX HUNT, modalità completamente originale, amplia l’elemento stealth del franchise, i giocatori dovranno sfruttare l’ambiente circostante per mimetizzarsi ed eludere gli avversari. Ulteriori dettagli saranno annunciati in seguito.
SILENT HILL – Un diario degli sviluppatori con il producer di SILENT HILL Motoi Okamoto, lo sceneggiatore Ryukishi07 e i membri di NeoBards Entertainment, ha offerto ai giocatori uno sguardo approfondito sulla produzione di SILENT HILL f, nuovo agghiacciante capitolo del franchise horror psicologico. SILENT HILL f avvicina la serie a uno dei suoi pilastri fondamentali, concentrandosi su elementi horror giapponesi. Inoltre, durante lo showcase KONAMI PRESS START, è stata mostrata un’anticipazione del progetto remake di SILENT HILL, attualmente in fase di sviluppo.
SUIKODEN STAR LEAP – STAR LEAP sarà disponibile in tutto il mondo per PC via Steam e per dispositivi mobile iOS e Android. Nuova role-playing adventure ambientata nel mondo di Suikoden, STAR LEAP si svolge alcuni anni prima degli eventi narrati in Suikoden I, e un paio di anni dopo Suikoden V. Lo stile artistico del gioco si ispira alle opere caratterizzate da personaggi in pixel 2D e ambienti 3D. Aggiungete ora STAR LEAP alla vostra wishlist su Steam.
EDENS ZERO – Pubblicata al termine del broadcast KONAMI PRESS START, la demo di EDENS ZERO è disponibile ora per PlayStation 5, Xbox Series X|S, Windows PC e Steam. Scatenate tutta la potenza dell’Ether Gear prima dell’uscita completa del gioco il 15 luglio. I dati salvati dalla demo saranno trasferiti al gioco completo.
DARWIN’S PARADOX! – Darwin’s Paradox!, nuovo platform action-adventure, è in lavorazione presso lo studio parigino ZDT. Gli sviluppatori Mikael Tanguy, Gilles Aujard e Romuald Capron hanno presentata trama e meccaniche principali del gioco. I giocatori assumeranno il ruolo di un astuto polpo di nome Darwin, strappato dalla sua casa oceanica e scaraventato in un minaccioso mondo alieno. Tutti i poteri sovrannaturali posseduti dal polpo sono al centro di Darwin’s Paradox! – dalle ventose all’inchiostro.
Aggiornamenti Nintendo Switch 2 (Survival Kids & Suikoden I&II HD Remaster) – Survival Kids, nuova multiplayer co-op survival adventure, ha accompagnato il lancio della console Nintendo Switch 2. Il titolo sfrutta appieno le funzioni GameShare e GameChat della piattaforma. Inoltre, anche Suikoden I&II HD Remasters arriva su Nintendo Switch 2, con migliorie grafiche che ne impreziosiscono l’esperienza di gioco.
Per i poco attenti, e con buona pace dei fanatici delle console, negli ultimi anni il mondo videoludico sta passando per una delle più importanti rivisitazioni del suo mercato, sia in termini di fruizione dell’utente finale, che dello sviluppo delle sue opere. Se questa non è la sede per disquisire su come la vita delle home consoles, le esclusive, e i supporti fisici, vedranno molto presto una rivalutazione del loro essere nelle vite di chi ha il medium videoludico nel cuore – vi rimandiamo alla recente presentazione della collaborazione tra Xbox e ROG Ally – uno degli aspetti più positivi che sta comportando la lenta ma costante detronizzazione del giogo fatto di brand e “macchine generazionali” sono i prodotti così chiamati multipiattaforme.
Il punto d’approdo sempre più atteso per la conversione dei giochi, furbescamente dichiarati come “esclusive temporanee” durante il loro periodo di degenza sulle rispettive console, resta sempre e soltanto il PC. L’universo del mercato PC, seppur ancora indietro una magnitudine considerevole di volte a paragone con quello mobile, da quasi 5 anni supera per profitto i guadagni di tutte le console presenti sul mercato.
Tra i variThe Last of Us, Horizon, eGod of War Ragnarok, arrivati su PC grazie allo sforzo congiunto dei corrispettivi teams originali e teams esterni per le conversioni, ora tocca ai sud coreani Shift Up – sempre sotto l’occhio vigile del brand Playstation– far vedere al mondo la bellezza del suo esplosivo Stellar Blade. Ora senza limiti, e senza filtri!
Stellar Blade è un perfetto mix tra hack&slash e souls like – e fan service – approdato su PS5 nell’aprile del 2024. Nelle succinte vesti di una macchina da guerra chiamata EVE, spetterà a noi aiutarla a scoprire i segreti del collasso dell’umanità, del suo pianeta, e guidarla nel suo percorso per eradicare una volta per tutte la razza dei malefici Naytiba, che sono stati capaci di cacciare i suoi abitanti dalla Terra costringendoli a vivere in una colonia orbitante nello spazio.
Per qualità 1080p, preset “Basso” con target 60FPS. SSD raccomandato.
Per qualità 1440p, preset “Medio” con target 60FPS. SSD necessario.
Guardando i requisiti del gioco è ben chiaro fin da subito che la scelta del team coreano di utilizzare l’Unreal Engine 4, invece che la sua quinta edizione, ha ben ripagato. Sfruttare un engine considerato “datato” è stata un decisione tecnica per sfruttare al meglio le conoscenze acquisite nel corso degli anni sul motore, potendone così adoperare tutte le sue caratteristiche, esaltandone i suoi punti di forza lato rendering, e le implementazioni d’ottimizzazione lungo una vasta gamma di hardware, arrivando a toccare persino schede video di quasi 10 anni fa.
Per i nostri test abbiamo potuto usare diverse macchine, ma principalmente la maggior parte delle ore di giocato sulle quali ci siamo divertiti a modificare le diverse impostazioni grafiche sono avvenute su un PC così composto.
Componente
Modello
Processore
AMD Ryzen 7 5700X
Scheda Madre
GIGABYTE AB350N
RAM
32GB DDR4 3200 MHz
SSD
WD BLACK SN770 2TB
GPU
NVIDIA GeForce RTX 4060 MSI Ventus
Risoluzione
1080p
Impostazioni
Elevato/Molto Elevato (DLSS 4, senza Generazione dei Frames)
Performance
90FPS medi
Stellar Blade al primo avvio si presenta come una gioco dall’alto livello di qualità e polishing. Fin dai menu iniziali si riesce a cogliere l’attenzione al dettaglio che Shift Up è riuscita a dare alla sua opera. Il porting PC non si è fatto mancare di nulla lato configurazione, non solo visiva, ma anche d’opzioni per il giocato e l’esperienza complessiva. Siano queste per l’accessibilità o per le periferiche che decideremo di utilizzare per comandare la leggiadra e letale EVE, trovare i settaggi migliori per immergerci in questo mondo non sarà un problema.
All’approdo su PC il gioco è stato lanciato con un gran numero di contenuti aggiuntivi, che sono disponibili acquistando la Complete Edition. Oltre a nuovi costumi per la nostra protagonista, qualche bonus per agevolare la progressione del giocato, troveremo incluso in questa versione anche la collaborazione NieR: Automata, e a gran sorpresa anche il DLC che ci vedrà mettere piede nell’universo di Goddess of Victory: Nikke; fenomeno del mondo mobile, e opera anch’essa dello studio Shift Up.
In quest’ultimo Dlc l’intero comparto di gioco vede nuove sezioni, con un gameplay ripreso di forza dal gioco mobile, e integrato in maniera convincente con nuove arene di combattimento, incontri con figure iconiche dell’universo di Goddess of Victory: Nikke, e tanto fan service. I giocatori PS5 possono ugualmente recuperare questa nuova espansione, oltre che godere delle tante piccole migliorie e aggiunte che la rivisitazione PC porta con se – tranne l’infinita possibilità di fruizione del titolo -.
Libertà di fruizione è il mantra di questo porting. Grazie alle basse richieste in termini hardware giocare a Stellar Blade non è mai stato più semplice e personalizzabile. Come accennato in precedenza, il gioco supporta un vasto numero di risoluzioni e rapporti d’aspetto per i nostri monitor, oltre che un framerate completamente sbloccabile.
Con una configurazione che vede un Core i7-12700K, 32GB di RAM DDR4, e una MSI GeForce RTX 2060 GAMING Z 6G, siamo riusciti a giocare in maniera quasi granitica a 60FPS in rapporto 21:9 a 2560×1080 pixels con preset medio e textures di ambienti e personaggi a setting elevato.
Mentre su una configurazione piú performante composta da una CPU 9900K overclockata a 5GHz, 32 GB di RAM DDR4 con una 5070da 12GB di VRAM, con tutti i settaggi grafici impostati al massimo, abbiamo giocato senza troppi problemi a risoluzione 4K; aiutandoci con il DLSS a raggiungere una media di 90FPS, ma ottenendo anche una rispettabilissima media intorno ai 70FPS senza il supporto di ricostruttori/generatori d’immagini.
Come il buon vino
Chiaramente il maggior vantaggio nell’utilizzare l’Unreal Engine 4 – engine per la creazione di videogiochi che ha visto la sua prima edizione nel marzo del 2014 – oltre all’apparente leggerezza del software nelle configurazioni PC più o meno recenti, risiede nel vastissimo know-how che i professionisti del settore hanno potuto sviluppare nel corso degli anni. Se da una parte gli automatismi e semplificazioni del più recente Unreal Engine 5, unite alla sua impressionante resa visiva, possono fare gola anche agli studios indipendenti, la scelta di Shift Up dimostra come il processo d’ottimizzazione di un gioco parte dalla profonda conoscenza del suo motore e i suoi sistemi.
Il bilanciamento ottenuto in termini di prestazioni e resa visiva è, non solamente eccellente, ma con realmente poche sbavature se paragonati anche a titoli più recenti, che sfoggiano gli ultimi ritrovati nella simulazioni delle luci in Path Tracing. Stellar Blade non si fa sfuggire un sistema di HDR, la già citata possibilità di selezionare tra un vasto numero di aspect-ratio, e persino le ultime soluzioni in termini di ricostruzione dell’immagine.
Il DLSS4 mostra tutta la sua potenza in congiunzione con gli spettacolari combattimenti di EVE, dove il tipico effetto morbido delle mesh enfatizza la vasta chioma della protagonista, e lima le scalettature dovute dall’attivazione del ricostruttore. Il ghosting, seppur presente, risulta poco aggressivo, e termina per rendere più credibili anche gli effetti particellari. Se non possediamo una scheda Nvidia, nessuna paura, perché il gioco offre anche gli ultimi ritrovati di upscaling di AMD con il suo FSR, e il XeSS di Intel.
Nel corso delle nostre prove, anche con una rispettabile RTX4060 da 8GB di VRAM siamo riusciti a ottenere sempre un framerate stabile con impostazioni al massimo a una risoluzione di 1080p. Il fenomeno di microstutter, seepur presente in special modo durante il passaggio da un area a un altra, non ha mai colpito sensibilmente il giocato, facendo risultare l’intera esperienza di gioco incredibilmente fluida. Lockare il framerate a 60fps ha generato un timing grafico di tutto rispetto per la nomia dei giochi costruiti in ambiente Unreal Engine.
Grazie ai già citati sistemi di ricostruzione e interpolazione dei frames, il gioco riesce a raggiungere comodamente valori sopra i 150FPS, più che sufficienti per accontentare anche i più fanatici della reattività. Per ovvi motivi di saturazione della VRAM non abbiamo però avuto fortuna usando le texture 4K, risultando in sezioni di giocato troppe ballerine, con anche presenza di qualche crash di troppo; per usare questa impostazione è consigliato una GPU con almeno16GB di VRAM.
Giocando con il topo
La conversione di Stellar Blade ha visto un passaggio a dir poco naturale dall’utilizzo di un controller, alla possibilità di fruire di tutta l’esperienza usando solo la nostra fidata combo fatta di mouse e tastiera. L’intera produzione presenta un ottima struttura di navigazione dell’UI tramite il puntatore, o lo scorrere delle frecce sulla tastiera, fatta di eleganti cursori contestuali, completamente integrati nel mondo di gioco.
Non scontata è la completa implementazione dei tasti a schermo per indicare ogni singola azione attivabile in ogni momento dell’avventura, non lasciando mai al caso la pressione da parte del giocatore anche nei momenti più concitati e pericolosi, vista anche l’apparizione di qualche sporadico quick-time event.
Le impostazioni di default dei tasti è molto intuitiva, e forse canonica se avrete giocato altri giochi in terza persona su PC negli ultimi anni. Ciò che colpisce è la reattività con la quale gli input da noi inseriti si trasformano in precisi movimenti anche se in mancanza di una levetta analogica per muovere EVE contro i vari avversari. L’ottimo sistema di hitbox di Stellar Blade viene così ulteriormente esaltato, risultando tanto naturale quanto intuitivo.
Ancora una volta è presente l’associazione con un profilo Playstation Network – seppur non mandatorio – e alla sua esecuzione riceveremo un vestito da poter usare durante la campagna. Ed è proprio il vestiario di EVE, e le sue forme, che fin dalla release della Demo, hanno soggiogato le menti dei più maliziosi. Siamo certi che nei prossimi giorni vedremo un quantitativo di mod molto spinte, che grazie alla completa modalità fotografica offerta dal gioco, non faranno altro che far battere i cuori di moltissimi giocatori.
Se anche voi volete un assaggio di Stellar Blade – e delle movenze di EVE e il suo cast – il nostro consiglio è quello di provare la Demo, che rappresenta non solo l’introduzione alle vicende, ma illustra in maniera abbastanza chiara la struttura tecnica del gioco e funge da Benchmark per saggiare la bontà di questo porting.
Commento finale
I ragazzi di Shift Up non sono certo di primo pelo. Stellar Blade è il loro primo tentativo – centrato in pieno – di portare le ammiccanti guerriere soldato di Goddess of Victory: Nikke in un contesto ludico più complesso, nel tentativo d’offrire qualcosa di fresco seppur familiare e originale. Il lavoro fatto con questo porting è risultato ottimo, e difficilmente criticabile, sia in termini contenutistici che di qualità e stabilità tecnica. Merito di una produzione fatta in maniera intelligente, che ha saputo sfruttare al meglio i limiti di un engine erroneamente pensato vetusto e antiquato. Stellar Blade presenta l’ennesimo passo verso una nuova generazione per la fruizione del mondo videoludico, fatto solamente di offerte concrete, e possibilità di plasmare il gioco alle nostre necessità e voglie, siano esse d’immagine o di fluidità. Detrattori del mondo console, ora non avete più scuse; si va a caccia del Naytiba Alpha!
Dopo oltre dieci anni di avventure a Tamriel, The Elder Scrolls Online entra in una nuova era. Non si parla più di capitoli annuali, ma di stagioni, aggiornamenti distribuiti nel tempo e contenuti live service più agili. Seasons of the Worm Cult – Part 1 è la prima grande prova di questo nuovo corso, un’espansione che si presenta come seguito diretto della trama del gioco base e che rilancia il Culto del Verme in una forma tanto familiare quanto più minacciosa.
L’isola di Solstice, nuova ambientazione esotica della stagione, ospita una storia densa di misteri, ambientazioni suggestive e scelte di design pensate per arricchire tanto l’esperienza narrativa quanto quella ludica. E se l’abbandono della classica formula dei “capitoli” poteva generare dubbi, questa prima parte li dissolve con decisione.
Versione testata : PC
Gameplay: tra continuità e trasformazione
Il gameplay di Seasons of the Worm Cult – Part 1 si inserisce perfettamente nel solco tracciato da oltre dieci anni di avventure a Tamriel, ma lo fa con una leggerezza inedita per un contenuto così denso. L’esplorazione di Western Solstice alterna fasi contemplative a combattimenti sempre ben ritmati, in cui la nuova meccanica delle sottoclassi si rivela una vera rivoluzione per il meta di gioco. I nemici del Culto del Verme non sono semplici bersagli da abbattere, ma puzzle da risolvere con build sempre più ibride, mentre le nuove World Boss e Delve costringono a ripensare tattiche e ruoli anche per i giocatori veterani. Il Trial “Ossein Cage” infine si conferma il cuore PvE dell’espansione, sia per la qualità della sfida che per il design ispiratissimo, un misto tra horror corporeo e misticismo da culto antico.
Solstice, il ritorno del culto e la Writhing Wall
Il cuore dell’espansione è la parte occidentale di Solstice, un’isola tropicale dove i membri del Culto del Verme hanno eretto la Writhing Wall: una barriera magica alimentata da anime imprigionate che divide la zona e, per ora, impedisce l’accesso a Est. Un muro letterale e simbolico che pone un chiaro spartiacque tra ciò che è già disponibile e ciò che verrà nella seconda parte della stagione, prevista per fine anno.
Il racconto è ben scritto, oscuro al punto giusto e ricco di riferimenti al passato, ma anche accessibile per chi decide di approcciare ESO da qui, grazie a una gestione intelligente delle missioni principali. Le novità non si fermano però al lato narrativo: Part 1 introduce anche una nuova trial da 12 giocatori (Ossein Cage), boss mondiali, una public dungeon, delves e una quantità imponente di collezionabili, tra antiquities, pet, mount, stili di crafting e set armatura esclusivi.
Longevità e contenuti endgame
Una delle sorprese più piacevoli di Seasons of the Worm Cult – Part 1 è l’equilibrio tra accessibilità iniziale e profondità endgame. Western Solstice offre decine di ore di contenuti anche per i giocatori più avanzati, grazie a sfide ad alto tasso tecnico come l’Ossein Cage, ai nuovi set perfetti per ottimizzare le build e alla qualità dei boss del mondo, che mettono alla prova anche i gruppi più organizzati. La curva di difficoltà è ben calibrata e premia l’approccio tattico, spingendo i giocatori a esplorare le nuove sinergie introdotte con le sottoclassi.
Sottoclassi e Hero’s Return: due novità che fanno la differenza
Il cambiamento più significativo dal punto di vista del gameplay arriva con l’Update 46, incluso per tutti i giocatori e rilasciato in parallelo alla nuova stagione. Questo aggiornamento introduce il sistema delle sottoclassi, che consente di sostituire fino a due delle tre linee di abilità del proprio personaggio con quelle di altre classi. Un’aggiunta rivoluzionaria per chi cerca build originali, ibridazioni mai viste prima e un grado di personalizzazione che avvicina ESO a giochi come Destiny 2.
Ogni build può ora essere progettata con una libertà senza precedenti, e la comunità ha già cominciato a sperimentare combinazioni che sembravano impensabili solo pochi mesi fa. La possibilità di fondere abilità di classi diverse genera una profondità strategica degna dei migliori RPG occidentali, dando nuova linfa anche ai contenuti legacy come i dungeon storici e le arene.
Il secondo elemento chiave è il sistema Hero’s Return, pensato per riportare in gioco gli utenti assenti da tempo. Funziona con una missione di reintroduzione, premi giornalieri e tutorial rinnovati, ed è sorprendentemente efficace nel ricollegare i fili dell’esperienza anche dopo anni di pausa.
Esperienza utente e ritorno dei veterani
Una delle mosse più intelligenti di questa prima parte della stagione è l’aver pensato anche a chi non accede a Tamriel da tempo. Il sistema Hero’s Return, infatti, accompagna i veterani in un percorso di reintroduzione soft, privo di frustrazione, con ricompense concrete fin dai primi login. L’aggiornamento ha migliorato in modo netto la qualità dell’interfaccia e della mappa, rendendo più facile anche per un neofita comprendere dove andare, cosa fare e come personalizzare la propria avventura. Il supporto agli add-on su console (in arrivo a fine giugno) è la ciliegina su una torta pensata davvero per tutti.
Ricompense, oggetti e nuove armature
A livello contenutistico, Part 1 è una miniera d’oro. Oltre alle 213 nuove decorazioni per la casa, i giocatori troveranno tre nuovi oggetti mitici, una lunga lista di set trial, set overland e set craftabili, tutti pensati per stimolare build creative e strategie inedite. Spiccano i set Kazpian’s Cruel Signet e Harmony in Chaos, ideali per i danni ad area e il gioco di squadra, o ancora Recovery Convergence, pensato per chi gioca da healer e cerca nuove sinergie nei dungeon.
Interessante anche l’introduzione del Furnishing Vault per gli abbonati ESO Plus, che permette di immagazzinare fino a 500 pezzi di arredamento unici, riducendo lo stress da inventario e aumentando la personalizzazione degli spazi abitativi.
Un’espansione solida, con lo sguardo rivolto al futuro
Più che una semplice nuova zona, Seasons of the Worm Cult – Part 1 è una dichiarazione d’intenti. Segna l’inizio di una nuova era per The Elder Scrolls Online, con un approccio stagionale che – se proseguirà con questa qualità – potrebbe garantire nuova linfa vitale all’MMO di ZeniMax. La suddivisione in due parti non limita l’esperienza: la porzione già disponibile è ampia, ben costruita e densa di contenuti, con la promessa di ulteriori evoluzioni nei prossimi mesi.
A rendere tutto più fluido ci sono anche le migliorie generali all’esperienza utente, dai tutorial dei Wayshrine rinnovati alla mappa più leggibile, passando per una gestione più pratica delle Master Writs.
Un’economia del gioco finalmente più leggibile
Con l’introduzione del Furnishing Vault per gli utenti ESO Plus e la nuova gestione delle Master Writs, Seasons of the Worm Cult migliora sensibilmente anche uno degli aspetti più tecnici e spesso criticati del gioco: la gestione delle risorse e dell’inventario. Finalmente non è più necessario passare ore a liberare spazio o a fare micromanagement di oggetti ripetitivi: tutto è stato razionalizzato. Il gioco restituisce tempo prezioso al giocatore, che può tornare a concentrarsi sull’avventura invece che sullo zaino.
Commento finale
The Elder Scrolls Online: Seasons of the Worm Cult – Part 1 è un’espansione che riesce a essere accessibile, profonda e appagante. Più che una semplice aggiunta, rappresenta un punto di svolta. E se il futuro di ESO seguirà questa direzione, c’è davvero motivo di essere ottimisti. Questa è la prima volta che ZeniMax rompe con il modello “capitolo annuale” e abbraccia una vera serialità episodica. Il risultato è una narrazione più snella, ma anche più incisiva, che può permettersi colpi di scena e approfondimenti senza doverli concentrare tutti in un solo pacchetto narrativo.
Dopo l’inatteso successo raccolto con critica e pubblico PC circa un anno fa, The Operator si espande verso una platea ancor più numerosa con l’approdo su Nintendo Switch. Una produzione, quella del singolo sviluppatore Bureau81 di Le Havre, capace di raccogliere altresì riconoscimenti importanti, culminati con il premio al miglior design in campo narrativo assegnato ai Pégases 2025 (l’equivalente francese degli Italian Video Game Awards).
Se non conoscete il ricco sottobosco del panorama indie e magari siete rimasti incuriositi dal titolo di questa recensione (non c’è un errore, è davvero FDI e non FBI), vi starete domandando cos’è The Operator e cosa lo rende speciale. Presto detto: nei panni di un operatore di un’agenzia investigativa di polizia federale, dovrete assistere gli agenti sul campo dal vostro terminale utilizzando ogni strumento tecnologico a vostra disposizione. Un concept fresco ed intrigante, ma al tempo stesso ci domandiamo: è un titolo adatto a tutti?
The Operator è disponibile dal 22 Maggio su Nintendo Switch (via eShop), nonché già dallo scorso 22 Luglio 2024 per PC (via Steam).
Versione testata: Nintendo Switch
Lo senti quello, signor Tanner?
Siamo nel 1992. Nella sede centrale di Washington D.C. del Federal Department of Intelligence, i giocatori interpretano i panni di Evan Tanner al suo primo giorno da operatore. Incoraggiato dal direttore Trench e già preso di mira dal severo supervisore Skinner, il protagonista si trova da subito a dover fornire assistenza informatica ed analitica agli agenti sul campo alle prese con omicidi e scomparse. Tuttavia, molto presto accade qualcosa di imprevedibile. Un hacker di nome HAL riesce a penetrare nella rete dell’FDI direttamente nel computer di Tanner. Poco prima di segnalare la breccia nella sicurezza, HAL fornisce tuttavia degli indizi inequivocabili per la risoluzione di un caso impossibile ma al contempo mette in guarda l’operatore nei confronti del resto dell’FDI. Inizierà una complessa partita a scacchi per svelare una cospirazione segreta.
Accedete al vostro terminale ed iniziate l’avventura.
The Operator legittima pienamente i riconoscimenti ricevuti in patria dallo sviluppatore francese Bureau81. L’impianto narrativo si rivela da subito avvincente ed intrigante, trascinando il giocatore in una vicenda imprevedibile ricca di pathos e colpi di scena. Il merito è di un incedere saggiamente ponderato, di personaggi ottimamente caratterizzati (soprattutto HAL) e di una sceneggiatura che sa rivelarsi a tratti davvero sorprendente. Soprattutto nel finale. Ma su questo punto, ci torneremo più avanti…
Al contempo, lo stile grafico sposato da Bureau81 è altrettanto originale ed ispirato. L’intera avventura viene infatti vissuta attraverso lo schermo di un terminale, tra strumenti informatici da destreggiare su un affollato desktop, telefonate di zelanti agenti e clandestine chat con un hacker misterioso. Anche se alcune soluzioni grafiche stridono con l’ambientazione di inizio anno ’90 (talune tecnologie non erano nella realtà dipinte come in The Operator), il risultato finale è assolutamente affascinante nella sua semplicità.
Le schermate di The Operator fanno tanto mix tra MS-DOS e Windows 3.1.
Ho sempre sognato farlo
La suggestione principale attorno alla quale ruota l’intera esperienza ludica di The Operator è quella di potersi calare nei panni di un operatore di un’agenzia investigativa governativa.
Evan Tanner può così ricorrere a tutti gli strumenti visti in centinaia di thriller e serie TV crime, dal sofisticato riconoscimento facciale all’analisi dei video di sorveglianza, passando per il recupero di documentazioni ed indizi. All’atto pratico, The Operator interseca così un flow narrativo costante con una serie di casi da risolvere attraverso l’ingegno e l’intuito.
La traduzione in italiano è di ottima qualità.
Al netto di un’esperienza molto contenuta sul versante della longevità (circa tre ore per raggiungere i titoli di coda), The Operator può tuttavia vantare una invidiabile varietà di situazioni. Se all’inizio ci si limiterà ad identificare i sospetti di casi di omicidio, proseguendo nell’avventura vi troverete ad indagare su un misterioso caso di sparizione nel deserto, su un cold case e addirittura gestire situazioni di elevato pericolo con i minuti contati (non vogliamo spoilerare, ma si tratta della sequenza migliore di tutto il titolo).
Dovendolo descrivere accostandolo a qualcosa, possiamo affermare che il titolo sfrutta una propria interpretazione delle avventure grafiche ad enigmi per veicolare un omogeneo mix tra gameplay e storia. In questo senso, chi cerca un prodotto con una preponderante attenzione ai grattacapi potrebbe restare deluso: il focus di The Operator è su un’amalgama vincente in cui la difficoltà non è mai eccessiva e l’infrastruttura ludica è al servizio dell’immersività.
Risolvere i casi dopo un attento ragionamento da una grande soddisfazione.
Quale è la verità?
The Operator ci è piaciuto davvero tanto, anche se non possiamo sorvolare su alcuni punti. Iniziamo direttamente da qualcosa che vi abbiamo già anticipato, ovvero il finale di The Operator.
No, non siamo impazziti. Non abbiamo alcuna intenzione di rivelarvelo. Nè tantomeno farvi intuire quali rivelazioni conducono ai titoli di coda. Quello che viceversa possiamo dire è che si tratta di una conclusione al contempo coraggiosa ed avventata. Se da un lato, guardando alla chiave di lettura complessiva dell’opera, ne comprendiamo coerenza ed ambizione, dall’altro lato non nascondiamo di essere rimasti comunque interdetti dalla scelta di Bureau81. Il finale lascia il segno, in un modo o nell’altro… ma è più probabile restarne sconcertati.
A volte userete anche terminali diversi dal vostro.
Non aiuta ad indorare l’amara pillola del finale la longevità del titolo. Anche questo si tratta di un aspetto che vi abbiamo anticipato e, sebbene in sé e per sé non gli abbiamo attribuito un gran peso, va anche detto che The Operator sceglie di ingannare un pochino il proprio pubblico. Il motivo è presto detto. Sebbene il titolo lasci immaginare che possano esserci rilevanti biforcazioni negli eventi a seconda delle scelte effettuate (e quindi una potenziale corposa rigiocabilità), la verità è che la vicenda ha un solo ed unico punto di arrivo. Ci possono magari essere dialoghi diversi e qualche missione da poter fallire con le scelte sbagliate, ma questo è tutto.
Si tratta di sbavature che non pregiudicano tutte le qualità di The Operator, ma che al contempo ci hanno lasciato un po’ delusi visto il grande potenziale del concept. Chissà se Bureau81 vorrà deliziarci in futuro con una nuova avventura nei panni di un operatore. C’è margine per qualcosa di davvero unico.
Ci sono casi gestiti in maniera insolita dall’FDI… ma perché?
Commento finale
The Operator è un piccolo indie davvero gustoso, in grado di sfruttare un concept intrigante in maniera brillante. Calarsi nei panni di un operatore di un’agenzia investigativa governativa è un’esperienza divertente e molto soddisfacente, resa ancor più magnetica da una invidiabile padronanza della narrativa da parte di Bureau81. Tutti gli amanti delle avventure grafiche lo ameranno, anche se la scarsa longevità ed un finale sconfortante potrebbero lasciare un po’ di amaro in bocca.
Dopo Sonic the Hedgehog, Tomb Raider e It Takes Two, Story Kitchen ha scelto un nuovo progetto da portare sullo schermo: si tratta di The Midnight Walk, l’indie dark fantasy firmato MoonHood Studios, che sarà adattato in formato cinematografico e televisivo.
L’annuncio è arrivato oggi, 11 giugno 2025, e segna l’inizio di una collaborazione ancora in fase embrionale, ma già carica di entusiasmo.
Un mondo fatto a mano, tra ombre e dolore
Uscito lo scorso mese su PlayStation 5, PS VR2 e PC via Steam, The Midnight Walk ha rapidamente conquistato la critica con una media voto altissima: 9.5 su DualShockers, 9 su IGN, 4/5 su The Gamer e ComicBook.com.
Ambientato in un universo gotico interamente realizzato in claymation artigianale, il gioco racconta la storia di The Burnt One, un’entità misteriosa che attraversa cinque racconti oscuri legati al fuoco e alla perdita, guidato dalla tenue luce di una lanterna vivente chiamata Potboy.
Un’avventura cupa, toccante e visivamente inconfondibile, che ha attirato l’attenzione di Dmitri M. Johnson e Mike Goldberg, co-fondatori di Story Kitchen:
“Dal primo momento in cui abbiamo visto The Midnight Walk, abbiamo capito che era qualcosa di speciale. Il suo mondo è meravigliosamente inquietante, la storia cruda ed emotiva, e il livello di cura nella realizzazione è fuori scala. Siamo entusiasti di aiutare MoonHood a portare questa visione a un pubblico ancora più vasto.”
Un sogno che diventa realtà per MoonHood
MoonHood Studios, fondata a Göteborg da Klaus Lyngeled e Olov Redmalm, ha costruito la propria identità combinando design narrativo profondo con una straordinaria lavorazione visiva artigianale.
“Abbiamo messo anima e cuore in The Midnight Walk,” hanno dichiarato Lyngeled e Redmalm. “Vedere quella storia varcare i confini del videogioco per arrivare su grande e piccolo schermo, e farlo con un partner come Story Kitchen, è un sogno che si realizza.”
Al momento sono in corso incontri con diversi sceneggiatori e il progetto è ancora nelle fasi iniziali di sviluppo.
L’estetica di Nightmare Before Christmas, la tecnica dell’Unreal Engine
Interpellati sul perché abbiano scelto di puntare su un gioco relativamente di nicchia, Goldberg e Johnson non hanno avuto dubbi. Goldberg ha sottolineato:
“Ha un’estetica gotica e incredibilmente affascinante che non vedevamo dai tempi di Nightmare Before Christmas, e il gioco stesso prevede un’espansione narrativa continua. Vogliamo portarlo su schermo con un approccio alla Tim Burton o Guillermo del Toro.”
Johnson, invece, ha evidenziato anche il lato produttivo del progetto:
“È affascinante anche dal punto di vista tecnico: il team ha realizzato a mano oltre 700 modelli fisici, poi scansionati in Unreal Engine, dando già un vantaggio enorme al processo produttivo.”
Non è da trascurare neanche il contesto industriale: Story Kitchen ha un accordo first-look per le serie TV con Amazon MGM Studios, e uno analogo per i film d’animazione con DreamWorks Animation. Le possibilità per The Midnight Walk di evolversi in un prodotto di fascia alta sono dunque concrete.
Un nuovo esempio di narrazione che attraversa i media
Il caso The Midnight Walk è un esempio perfetto di come l’interazione tra videogiochi e cinema/TV stia cambiando volto. Non si tratta solo di adattare brand noti, ma di portare in nuovi formati esperienze artistiche e narrative intense, anche quando nascono da studi indipendenti.
In questo senso, l’opera di MoonHood e Story Kitchen potrebbe diventare una pietra miliare nell’evoluzione transmediale dei videogiochi indie, aprendo la strada a nuovi modi di raccontare storie fatte di sogni, incubi, creta e luce tremolante.
Lanciata ufficialmente il 5 giugno 2025, Nintendo Switch 2 ha già conquistato un primato storico per la casa di Kyoto: oltre 3,5 milioni di console vendute in tutto il mondo nei primi quattro giorni, segnando così il miglior debutto hardware mai registrato da Nintendo.
A confermarlo è la stessa azienda, che sottolinea come Switch 2 abbia superato ogni aspettativa grazie a un mix di innovazioni tecniche, funzioni sociali evolute e una line-up di lancio pensata per massimizzare l’esperienza fin dal primo giorno.
Evoluzione naturale della console ibrida
Nintendo Switch 2 si presenta come un’evoluzione completa del modello originale, mantenendone la filosofia ibrida ma potenziandola sotto ogni aspetto. Lo schermo è più grande e più luminoso, con una risoluzione Full HD 1080p in modalità portatile e 4K in modalità dock, supportata da un nuovo processore ad alte prestazioni che garantisce un miglioramento evidente della grafica e della fluidità generale.
I nuovi Joy-Con 2 magnetici, riprogettati per offrire maggiore precisione e una nuova modalità d’uso in stile mouse, aggiungono versatilità e comfort al sistema.
GameChat e connessioni più vicine
Tra le funzioni inedite più apprezzate c’è GameChat, il sistema di comunicazione integrato che consente chat vocali, videochiamate e condivisione di schermate in tempo reale con i propri amici online. Pensata per dare l’illusione di giocare “nella stessa stanza” anche a distanza, questa funzione segna un cambio di passo nella socialità secondo Nintendo.
Per i primi mesi, GameChat sarà utilizzabile gratuitamente, ma dal 31 marzo 2026 sarà necessario un abbonamento Nintendo Switch Online. È inoltre richiesta una videocamera USB-C compatibile (venduta separatamente), come la nuova Nintendo Camera.
Il debutto di Mario Kart World
A spingere le vendite della console ci ha pensato anche Mario Kart World, nuovo capitolo della storica serie di corse arcade, che debutta proprio con Switch 2. Per la prima volta, l’universo di Mario Kart diventa un mondo interconnessoda esplorare liberamente, con 24 piloti in gara, condizioni meteo dinamiche e tracciati che attraversano città, deserti, oceani e pianure.
Una rivoluzione per la saga, che secondo Nintendo rappresenta il miglior esempio di ciò che la nuova console è in grado di offrire.
Donkey Kong pronto a tornare
E non è finita qui: il 17 luglio arriverà in esclusiva su Nintendo Switch 2 anche Donkey Kong Bananza, un platform 3D ad alta energia che riporta in scena l’iconico Kong in una nuova avventura piena di azione, ambienti distruttibili e caos giocoso. Un altro pezzo da novanta per una line-up che non vuole perdere tempo.
Il futuro è già adesso
Luciano Pereña, CEO e Presidente di Nintendo of Europe, ha commentato così l’accoglienza straordinaria riservata alla console:
“Nintendo Switch 2 rappresenta la prossima evoluzione di Nintendo Switch, e siamo molto felici e grati di vederla già accolta da così tanti giocatori in tutta Europa. Non vediamo l’ora che le persone possano connettersi tra loro attraverso giochi come Mario Kart World, condividendo l’esperienza con amici e familiari, vicini o lontani.”
Con numeri da record e una base installata che promette di crescere ancora rapidamente nei prossimi mesi, Nintendo Switch 2 sembra destinata a segnare una nuova era per la grande N, fra tecnologia accessibile, esperienze condivise e l’immancabile tocco di magia che da sempre accompagna ogni generazione della casa di Kyoto.
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI rappresenta una eccellente porta di ingresso nella nuova generazione di motherboard Intel con socket LGA 1851. Abbinata al processore Core Ultra 9 285K e componenti di fascia alta, offre prestazioni eccellenti ma con alcuni compromessi, dovuti più alla piattaforma che non al prodotto MSI in sé. L’articolo analizza in dettaglio qualità costruttiva, potenziale di overclock, temperature, rumorosità e il rapporto qualità-prezzo di questa configurazione, valutando anche la longevità del socket in un mercato in rapida evoluzione.
Un Nuovo Capitolo per Intel
Il panorama hardware del 2025 ha visto Intel impegnata in una transizione significativa. Con l’introduzione della serie Core Ultra (Arrow Lake) e del nuovo socket LGA 1851, l’azienda di Santa Clara cerca di recuperare terreno rispetto ad AMD, che negli ultimi anni ha guadagnato quote di mercato significative grazie allo straordinario successo dei suoi processori Ryzen e soprattutto della versione X3D degli stessi, pensata per i gamers.
A nostro avviso tuttavia, il grande vantaggio accumulato da AMD in questi ultimi mesi è dovuto anche ad alcune scelte commerciali che hanno premiato la compagnia agli occhi degli utenti: in primis l’ampio supporto alla piattaforma/socket AM4 prima e AM5 poi, che consente agli utenti di aggiornare il proprio processore anche a distanza di diversi anni.
La politica di Intel è sempre stata diametralmente opposta: aggiornamenti del socket ogni 2 generazioni in genere (con poche eccezioni) e almeno negli ultimi anni, pochi, pochissimi incrementi prestazionali tra una generazione e l’altra.
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI si posiziona come una motherboard di fascia medio alta in questo nuovo ecosistema, promettendo il giusto equilibrio tra prestazioni, funzionalità e prezzo.
In questo contesto, abbiamo analizzato una configurazione completa basata su questa motherboard, abbinata al processore flagship Intel Core Ultra 9 285K, raffreddamento a liquido Arctic Liquid Freezer III 360mm RGB, memoria DDR5 PowerX 6000 CL30, scheda grafica RTX 5090 e storage Samsung 990 Pro. Una build che rappresenta l’apice delle possibilità attuali per un sistema Intel, ma che solleva interrogativi sulla direzione futura della piattaforma.
Novità del chipset Z890 e del socket LGA 1851
Il chipset Intel Z890 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alla precedente generazione Z790, introducendo diverse innovazioni architetturali e funzionali. Tra le principali novità troviamo:
Supporto nativo per PCIe 5.0: Il chipset Z890 offre un totale di 20 linee PCIe 5.0 direttamente dalla CPU, di cui 16 dedicate alla scheda grafica principale e 4 per storage NVMe ad altissima velocità. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al Z790 che limitava il PCIe 5.0 principalmente alla GPU.
Architettura di connessione migliorata: La connessione tra CPU e chipset avviene tramite un’interfaccia DMI 4.0 x8, che offre una larghezza di banda fino a 64 GB/s, doppia rispetto alla generazione precedente.
Supporto esclusivo per DDR5: A differenza del Z790 che supportava sia DDR4 che DDR5, il Z890 abbraccia completamente lo standard DDR5, eliminando la retrocompatibilità ma ottimizzando le prestazioni per le memorie di nuova generazione.
Supporto per CUDIMM: Una delle innovazioni più significative è il supporto per i moduli di memoria CUDIMM (Clocked Unbuffered DIMM), che integrano un Client Clock Driver (CKD) direttamente sul modulo per migliorare l’integrità del segnale e consentire frequenze operative più elevate, fino a 8000+ MT/s.
Controller USB4/Thunderbolt 4 integrato: Il chipset integra nativamente il supporto per USB4 e Thunderbolt 4, eliminando la necessità di controller esterni.
Quanto al socket LGA 1851, si tratta di una rottura netta con il passato innanzitutto per il nuovo design fisico: Con 1851 pin (rispetto ai 1700 del socket precedente), è incompatibile con qualsiasi CPU delle generazioni precedenti. Possiede inoltre alcune ottimizzazione per i nuovi Core UltraArrow Lake, con un layout ripensato per supportare la nuova architettura ibrida e migliorare la distribuzione dell’alimentazione e anche un Miglioramento della gestione termica integrando un IHS (Integrated Heat Spreader) riprogettato e una distribuzione più efficiente dei pin di alimentazione.
Prospettive di longevità
Storicamente, Intel tende a cambiare socket ogni due max tre generazioni di processori (come accaduto per il socket 1700). Questa mossa ufficialmente serve a garantire un costante utilizzo delle ultime innovazioni senza essere limitati dal design del socket. Tuttavia, negli anni in cui Intel dominava incontrastata questa “tradizione” è stata spesso utilizzata per costringere gli utenti all’upgrade senza innovazioni significative.
LGA 1851 che è stato introdotto a fine 2024 con i processori Arrow Lake-S della gamma Core Ultra 200S, potrebbe supportare solo un “upgrade minore”, con il refresh di Arrow Lake, in arrivo quest’anno, e che punterà essenzialmente solo ad un aggiornamento della NPU, ovvero i neural processing unit utilizzati per le funzionalità IA.
Il socket quindi verrà abbandonato nel 2026, con l’arrivo dei processori Nova Lake che introdurranno i nuovi processori a marchio Core Ultra Series 4, o Core Ultra 400S con fino a 16 P-core “Coyote Cove”, 32 E-core “Arctic Wolf” e 4 LP E-core “Arctic Wolf”, con altre configurazioni a 28 core (8P + 16E + 4LPE) a 16 core (4P + 8E + 4LPE), che dovrebbero costituire la base delle proposte HX e H per il settore mobile. Questi nuovi processori con tutta probabilità passeranno al nuovo socket LGA 1954.
Gestione RAM su Intel: i vantaggi rispetto ad AMD
Stando così le cose in termini di longevità, la domanda legittima che vi starete ponendo è: ma chi me lo fare di pensare a Intel piuttosto che AMD?
La risposta è in alcune specificità di questa piattaforma molto adatte soprattutto in tema di produttività. La piattaforma Intel Z890 con socket LGA 1851, infatti, introduce significativi miglioramenti nella gestione della memoria rispetto alle generazioni precedenti e offre alcuni vantaggi distintivi rispetto alle soluzioni AMD. La più importante di queste è il supportare i moduli CUDIMM.
Supporto CUDIMM: l’innovazione chiave
La piattaforma Intel Core Ultra è la prima a supportare nativamente i moduli CUDIMM, che integrano un driver di clock dedicato direttamente sul modulo di memoria, il cosiddetto Client Clock Driver (CKD). Questa tecnologia migliora significativamente l’integrità del segnale, permettendo di raggiungere frequenze operative fino a 8000+ MT/s con stabilità superiore rispetto a quanto visto fino ad ora. Un vantaggio enorme se si pensa che proprio la gestione della memoria su AMD è particolarmente deficitaria, in primis nelle configurazioni a quattro DIMM popolati ed in secondo luogo quando si prova ad utilizzare memorie con frequenze superiori ai 6000mhz.
A differenza di soluzioni software, il CKD interviene direttamente sul segnale elettrico, riducendo jitter e rumore, problemi che tipicamente limitano le frequenze massime raggiungibili, inoltre, i moduli CUDIMM funzionano anche su piattaforme che non supportano il CKD, ma in modalità bypass, limitando le frequenze massime raggiungibili.
Il memory controller dei processori Intel Core Ultra inoltre è stato completamente riprogettato, con miglioramenti significativi nella gestione dei timing e nella stabilità ad alte frequenze. Questo significa che anche non volendo arrivare a frequenze limite come 8000mhz, a parità di frequenza, i processori Intel tendono a offrire latenze di memoria leggermente inferiori rispetto alle controparti AMD, un vantaggio particolarmente rilevante in applicazioni sensibili alla latenza come il gaming. Senza considerare una maggiora compatibilità con i profili XMP e un controllo migliore dei subtimings garantito da questi profili rispetto a quelli EXPO di AMD.
Cosa significa tutto questo?
La piattaforma Intel Z890 dimostra una stabilità superiore con memorie ad alte frequenze (7000+ MT/s) rispetto alle piattaforme AMD X870, che tendono a mostrare instabilità oltre i 6400 MT/s e uno sweetspot intorno ai 6000mhz. Questo significa che è possibile che a seconda dell’applicazione è possibile ottenere prestazioni generalmente migliori con applicazioni sensibili alle velocità della ram. Se in gaming, ad esempio, la differenza è spesso contenuta entro il 3-5%, in applicazioni come il graphic design, o il video editing, le differenze possono arrivare a sfiorare anche il 10-15% a parita di componenti.
MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI: Tecnologie all’avanguardia per connettività e networking
La Tomahawk di MSI è una serie di Motherboard che appartiene alla fascia medio alta del produttore. Oltre all’implementazione di tutte le caratteristiche che abbiamo visto del chipset Intel, la serie integra robuste soluzioni termiche ed elettriche.
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI mantiene l’estetica militare caratteristica della serie TOMAHAWK, con un PCB nero e dissipatori in metallo scuro con accenti rossi. La scheda presenta un robusto sistema di alimentazione Duet Rail con fasi di potenza da 16+1+1, ciascuna capace di gestire fino a 80A, garantendo stabilità anche con processori esigenti come il Core Ultra 9 285K.
Il layout è ben studiato, con quattro slot DIMM per DDR5 che supportano fino a 256GB di RAM con frequenze che possono superare i 9200 MT/s in overclock. La dotazione di slot di espansione include un PCIe 5.0 x16 (dalla CPU), un PCIe 4.0 x4 e un PCIe 4.0 x1 (dal chipset), mentre lo storage è servito da quattro connettori M.2, di cui due PCIe 5.0 x4 (dalla CPU) e due PCIe 4.0 x4 (dal chipset), oltre a quattro porte SATA 6Gbps.
La connettività è un punto di forza, con Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, LAN Intel 5Gbps, due porte Thunderbolt 4 (USB4) e una generosa dotazione di USB, incluse porte USB 20Gbps Type-C con supporto per ricarica rapida.
Networking
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI come dicevamo, eccelle nelle capacità di networking, offrendo soluzioni all’avanguardia per connettività cablata e wireless. La scheda integra il controller Intel Killer E5000, che supporta velocità fino a 5 Gbps, un significativo miglioramento rispetto ai tradizionali controller 2.5G o 1G. Il controller integra un sistema che analizza automaticamente il traffico di rete, assegnando priorità alle applicazioni che richiedono bassa latenza (come gaming online e streaming).
Rispetto ai controller 2.5G, la soluzione 5G offre non solo maggiore larghezza di banda ma anche latenze inferiori, con tempi di risposta ridotti fino al 30%. Nonostante supporti velocità fino a 5 Gbps, inoltre il controller mantiene piena compatibilità con le reti 2.5G/1G/100Mbps esistenti.
Thunderbolt 4
Porte dedicate: La motherboard è dotata di 2 porte Thunderbolt 4 sul pannello posteriore, ciascuna capace di:
Trasferimento dati fino a 40 Gbps
Supporto per daisy-chaining fino a 6 dispositivi (3 Thunderbolt 4 o 5 Thunderbolt 3)
Alimentazione fino a 15W (5V/3A) per ricarica dispositivi
Supporto per display 8K o doppi display 4K@60Hz
Versatilità di connessione: Le porte Thunderbolt 4 supportano anche USB4, USB 3.2 e DisplayPort 1.4, offrendo massima compatibilità con dispositivi di diverse generazioni.
Implementazione nativa: A differenza delle generazioni precedenti che richiedevano controller aggiuntivi, il supporto Thunderbolt 4 è integrato direttamente nel chipset Z890, garantendo migliori prestazioni e minore latenza.
Wi-Fi 7
Standard di ultima generazione: La scheda integra il modulo Intel Killer BE Wi-Fi 7, che supporta lo standard IEEE 802.11be.
Prestazioni superiori: Offre velocità teoriche fino a 5.8 Gbps, latenza ultra-bassa (2ms) e supporto per la banda 320MHz.
Multi-Link Operation (MLO): Questa tecnologia permette di utilizzare simultaneamente più bande di frequenza (2.4GHz, 5GHz e 6GHz), ottimizzando automaticamente il traffico.
Riduzione delle interferenze: Grazie all’implementazione avanzata di tecnologie MIMO e beamforming, il modulo Wi-Fi 7 offre prestazioni superiori anche in ambienti con elevate interferenze.
L’integrazione di queste tecnologie di networking avanzate rende la MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI particolarmente adatta per applicazioni che richiedono elevata larghezza di banda e bassa latenza, come gaming competitivo, streaming 4K/8K, editing video collaborativo e trasferimento di file di grandi dimensioni.
Qualità dei dissipatori MOSFET e NVMe
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI implementa soluzioni di raffreddamento avanzate sia per i MOSFET del VRM che per gli SSD NVMe, elementi cruciali per garantire stabilità e prestazioni durature.
Dissipatori MOSFET
La motherboard utilizza un sistema di dissipazione denominato “FROZR Design” con heatsink estesi che aumentano significativamente la superficie di dissipazione. I dissipatori sono realizzati in lega di alluminio ad alta densità con finitura anodizzata nera, che garantisce eccellente conduttività termica e resistenza all’ossidazione. Una heat-pipe in rame da 8mm attraversa i dissipatori VRM, distribuendo efficacemente il calore su tutta la superficie e migliorando la dissipazione passiva.
L’interfaccia tra MOSFET e dissipatori utilizza thermal pad da 7W/mK, significativamente migliori rispetto ai 3-5W/mK delle soluzioni entry-level. Le alette dei dissipatori sono progettate per massimizzare il flusso d’aria, con un pattern che riduce la resistenza e migliora la convezione naturale.
Questa soluzione di raffreddamento permette di mantenere temperature operative ottimali anche con processori ad alto TDP come il Core Ultra 9 285K, garantendo stabilità anche in condizioni di overclock spinto.
Dissipatori M.2 Shield Frozr
Particolarmente apprezzabile l’attenzione rivolta al raffreddamento delle unità NVME. Tutti e quattro gli slot M.2 sono dotati di dissipatori dedicati “M.2 Shield Frozr”, che coprono sia il lato superiore che quello inferiore degli SSD NVMe.
Il sistema utilizza un dissipatore principale in alluminio e una backplate in acciaio, creando un “sandwich termico” che dissipa il calore da entrambi i lati dell’SSD.MSI utilizza thermal pad con diverse conducibilità termiche per controller (7W/mK) e NAND (5W/mK), ottimizzando il trasferimento di calore in base alle esigenze specifiche dei componenti.
Integrazione con il flusso d’aria del sistema: I dissipatori M.2 sono posizionati strategicamente per beneficiare del flusso d’aria generato dalle ventole della CPU e della GPU, massimizzando l’efficienza di raffreddamento, questo unito alle loro dimensioni, consentono di gestire efficacemente anche gli nvme PCIe 5.0 di ultima generazione, che possono raggiungere temperature operative significativamente più elevate rispetto ai modelli PCIe 4.0.
Nei test pratici, questa soluzione permette di ridurre le temperature degli SSD NVMe fino a 20°C sotto carico intenso, prevenendo il thermal throttling e mantenendo prestazioni costanti anche durante operazioni prolungate di lettura/scrittura ad alta intensità.
Rispetto alla concorrenza, i dissipatori della MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI si posizionano nella fascia alta del mercato, con prestazioni termiche paragonabili a quelle offerte da motherboard di categoria superiore come la MEG Z890 GODLIKE o la ASUS ROG MAXIMUS Z890 HERO.
I dissipatori per NVME M.2 Shield Frozr hanno un sistema di sgancio rapido dabbero molto funzionale: un pulsantino metallico che facilita la rimozione dei dissipatori. Molto utile anche il pulsante di sgancio rapido per la GPU posizionato in maniera accessibile sotto gli slot ram e quindi non coperto dalle GPU più voluminose
Presenza del display di errore
Il sistema di diagnostica della MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI rappresenta un punto di forza notevole, combinando LED EZ Debug con un display esadecimale a due cifre. Un dettaglio che ci piacerebber vedere in tutte le motherboard, a partire da quelle di fascia media. Mentre i quattro LED colorati offrono un’immediata identificazione del componente problematico (CPU, RAM, scheda video o boot), il display numerico fornisce una diagnostica più dettagliata con oltre 100 codici di errore e, in condizioni normali, mostra la temperatura della CPU. Questa soluzione dual-layer mantiene l’ultimo codice anche dopo lo spegnimento, facilitando l’analisi di crash improvvisi. Una caratteristica solitamente riservata a schede madri premium, particolarmente apprezzabile per overclocking, aggiornamenti hardware e configurazioni sperimentali, che dimostra l’attenzione di MSI verso gli utenti enthusiast anche in questa fascia di prezzo.
Numero e tipologia di connettori per ventole
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI offre un’ampia dotazione di connettori per ventole e sistemi di raffreddamento, pensata per soddisfare anche le configurazioni più esigenti in termini di gestione termica.
Connettori ventole standard
1x CPU_FAN: Connettore a 4 pin dedicato alla ventola principale della CPU, con supporto PWM e monitoraggio RPM.
1x PUMP_FAN: Connettore a 4 pin ad alta potenza (3A) dedicato alle pompe dei sistemi di raffreddamento a liquido AIO o custom loop.
6x SYS_FAN: Sei connettori a 4 pin per ventole di sistema, distribuiti strategicamente sulla scheda per facilitare il cable management.
Tutti i connettori supportano la tecnologia MSI Smart Fan, che permette di creare curve di velocità personalizzate basate su diverse sorgenti di temperatura (CPU, GPU, scheda madre, sensori esterni).
La Possibilità di raggruppare più ventole sotto un unico controllo o di gestirle individualmente e la modalità semi-passive per l’arresto completo delle ventole sotto una certa soglia di temperatura, Ogni header è protetto da sovracorrente, prevenendo danni in caso di cortocircuiti o ventole difettose. La scheda include sensori di temperatura multipli che possono essere utilizzati come riferimento per il controllo delle ventole.
Connettori RGB/ARGB
2x JRGB: Connettori a 4 pin per strisce LED RGB tradizionali (12V).
3x JRAINBOW: Connettori a 3 pin per strisce LED ARGB (5V), compatibili con il nuovo standard ARGB 2.0 che supporta fino a 1000 LED per canale.
Questa dotazione di connettori per ventole posiziona la MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI nella fascia alta del mercato, offrendo possibilità di configurazione paragonabili a quelle di motherboard più costose. La presenza di sei connettori SYS_FAN, in particolare, è un valore aggiunto significativo rispetto alla media di 3-4 connettori tipicamente presenti su motherboard di fascia media.
Analisi Tecnica: La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI sotto la lente
La configurazione testata mostra un’ottima sinergia tra i componenti. Il dissipatore Arctic Liquid Freezer III 360mm RGB si dimostra più che adeguato per gestire il TDP di 250W del Core Ultra 9 285K, mantenendo temperature operative accettabili anche sotto carico intenso. Le memorie DDR5 6000MHz CL30 rappresentano un buon compromesso tra prestazioni e stabilità, sebbene il controller di memoria del processore supporti frequenze ben superiori.
La RTX 5090 trova nella Z890 TOMAHAWK un partner all’altezza, con lo slot PCIe 5.0 x16 che fornisce tutta la banda necessaria, mentre i due SSD Samsung 990 Pro da 2TB possono sfruttare appieno le linee PCIe 5.0 dirette dalla CPU, garantendo prestazioni di storage ai vertici della categoria.
Potenziale di overclock
Il BIOS della Z890 TOMAHAWK WIFI offre un’interfaccia completa per l’overclocking, con controlli granulari su tensioni, frequenze e timing. Il processore Core Ultra 9 285K mostra un discreto margine di overclock, raggiungendo stabilmente i 5.8-5.9 GHz sui P-core e 4.7-4.8 GHz sugli E-core con un adeguato sistema di raffreddamento.
Le memorie DDR5 PowerX 6000 CL30 possono essere spinte fino a 7200-7400 MT/s mantenendo latenze ragionevoli, grazie anche al supporto della motherboard per il profilo Intel XMP 3.0 e alla qualità del PCB a 8 strati che garantisce integrità del segnale anche ad alte frequenze.
Va notato che l’overclock del Core Ultra 9 285K comporta un aumento significativo del consumo energetico, superando facilmente i 300W sotto carico, con conseguente aumento delle temperature. Il sistema di alimentazione della motherboard gestisce bene questi carichi, ma è fondamentale un raffreddamento adeguato.
Temperature e Rumorosità: Dati Oggettivi
I test condotti sulla configurazione completa hanno evidenziato un comportamento termico e acustico generalmente buono, con alcune considerazioni importanti:
CPU Intel Core Ultra 9 285K
Temperatura idle: 35-40°C
Temperatura gaming: 65-70°C
Temperatura full load (stress test): 75-80°C
Consumo energetico: 125W base, fino a 250W sotto carico massimo
Rispetto alla generazione precedente (14900K), si nota un miglioramento significativo nell’efficienza energetica, con temperature inferiori a parità di prestazioni. Questo è dovuto principalmente alla nuova architettura e al passaggio al nodo produttivo TSMC N3B.
Dissipatore Arctic Liquid Freezer III 360mm RGB
Rumorosità a 600 RPM: <30.2 dBA (quasi impercettibile)
Rumorosità a 1200 RPM: 31.0 dBA (appena udibile)
Rumorosità a pieno regime (3000 RPM): 58.6 dBA (decisamente rumoroso)
Il dissipatore si dimostra eccellente nel bilanciare prestazioni e rumorosità, mantenendo la CPU a temperature ottimali anche con ventole a regime ridotto. Solo in condizioni di stress test prolungato è necessario aumentare la velocità delle ventole oltre i 1500 RPM, con conseguente aumento della rumorosità.
GPU RTX 5090
Temperatura idle: 50°C (fan stop attivo)
Temperatura gaming: 77°C
Temperatura memoria: 94°C
Rumorosità sotto carico: 40.1 dBA
Velocità ventole: 1673 RPM
La scheda grafica rappresenta il componente più caldo e rumoroso del sistema, ma i valori rientrano nella norma per una GPU di questa potenza. Il design della Z890 TOMAHAWK, con ampio spazio tra lo slot PCIe primario e gli slot M.2, favorisce un buon flusso d’aria attorno alla scheda video.
Sistema complessivo
Rumorosità idle: 30-32 dBA (con ventole chassis a bassa velocità)
Rumorosità gaming: 38-42 dBA
Rumorosità full load: 45-50 dBA
L’utilizzo di ventole Phanteks D30 140mm e Arctic P140 contribuisce a mantenere un profilo acustico contenuto anche sotto carico, con un flusso d’aria ottimizzato che previene hotspot all’interno del case.
Il senso di una configurazione Intel nel 2025
La scelta di una piattaforma Intel con socket LGA 1851 nel 2025 presenta vantaggi e svantaggi significativi. Da un lato, offre accesso alle più recenti tecnologie di connettività e storage, con un’architettura CPU rinnovata che migliora l’efficienza energetica. Dall’altro, rappresenta un investimento in una piattaforma potenzialmente a fine vita, considerando la tendenza di Intel a cambiare socket frequentemente come abbiamo visto poco più sopra.
La strategia di Intel di abbandonare l’Hyper-Threading nei P-core a favore di un maggior numero di E-core rappresenta una scommessa interessante, che mostra risultati contrastanti: migliore efficienza energetica ma prestazioni gaming non sempre all’altezza delle aspettative per un processore flagship.
La scelta di assemblare una macchina Intel oggi con questo tipo di motherboard deve quindi partire da una domanda chiave: quanto tempo ho intenzione di mantenere la mia macchina? Sono interessato ad effettuare aggiornamenti nei prossimi anni? Che utilizzo farò di questa macchina?
Se il computer che state assemblando oggi è destinato ad applicazioni che traggono vantaggio da un alto quantitativo di ram ad alta velocità, e se questo pc è destinato a rimanere con voi a lungo, magari aggiornando esclusivamente tra qualche anno, la GPU, allora la scelta di Intel ha i suoi vantaggi: memorie veloci e generalmente meglio sfruttate rispetto ad AMD, ottima efficienza energetica. La scelta di una motherboard come questa allora rappresenta una scelta ideale perchè dotata di tecnologie che vi accompagneranno a lungo come appunto Thunderbolt 4, WiFi 7 e PCIE 5.0.
Commento finale
La MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI è una motherboard eccellente sia per l’alta qualità dei componenti che dei dissipatori utilizzati e per la fascia di prezzo in cui si colloca, circa 290 euro su Amazon, una delle migliori proposte con chipset Intel Z890. Purtroppo la scheda subisce suo malgrado “l’influenza negativa” delle politiche di Intel che, se fino a qualche anno fa – quando dominava incontrastata il mercato delle CPU – dovevano essere subite passivamente, oggi con AMD che propone una politica diametralmente opposta di supporto plurigenerazionale ai suoi socket e chipset, è diventata francamente insopportabile.
Certo, queste negatività vanno calate nella realtà personale dell’utente: se la macchina che intendete assemblare è destinata a durare a lungo sulla vostra scrivania e il prossimo aggiornamento arriverà soltanto tra diversi anni, allora scegliere Intel ha senso e scegliere questa MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI ne ha ancora di più, grazie alla presenza delle ultime tecnologie in fatto di networking e connettività, l’ampia disponibilità di porte e l’ottimo design termico ed elettrico, che la rendono una scelta eccellente per build di alto livello.
In definitiva, la MSI MAG Z890 TOMAHAWK WIFI è una motherboard ben progettata che offre tutto ciò che ci si aspetta da una scheda di fascia medio alta, ma la decisione di investire nell’ecosistema LGA 1851 dovrebbe essere ponderata attentamente, considerando le alternative disponibili e le proprie esigenze specifiche a lungo termine.
Questo DLC è un prequel del gioco base che racconta una storia autonoma e risponde ad alcune domande rimaste irrisolte. A differenza del gioco base, Overture ha un solo finale, quindi vi basterà completarlo una sola volta per vivere tutta la storia. Tuttavia, ci sono alcuni oggetti e missioni che potreste perdere, quindi dovrete rimanere attenti durante la vostra partita. Fortunatamente, il gioco vi avvisa prima della sezione finale, permettendovi di completare eventuali missioni rimaste aperte prima di concludere il DLC e “perdere” tutti gli NPC.
C’è però una cosa importante di cui tener conto. Se non siete nel New Game+ nel gioco base potreste dover giocare due volte il DLC. O comunque giocarlo una volta ma in New Game+ perché si può completare al 100% solo così poiché alcuni dischi d’oro sono esclusivi e non compaiono nella prima partita. Per iniziare il DLC dovrete aver sconfitto il boss Maestro della sfilata corrotto nel Capitolo 9 del gioco base.
Tenete presente che, se sconfiggete il boss finale nel gioco base e iniziate una nuova partita, dovrete rifare tutto fino al Capitolo 9 per poter accedere (o ri-accedere) al DLC.
Informazioni preliminari
Difficoltà stimata per il platino: 5/10 se giocate alla nuova difficoltà facile, altrimenti 7/10
Tempo stimato per il platino: 5-15 ore a seconda della difficoltà a cui giocate
Trofei offline: 11
Trofei online: 0
Trofei missabili: 4 (Collezionista di vere armi da combattimento, Melodia della memoria, Essere umano, Segugio di segreti oscuri)
Trofei glitchati: 0
La difficoltà influisce sui trofei? No, potete giocare all’ultima difficoltà. Per ottenere i dischi d’oro per Melodia della memoria dovete essere nel New Game+ del gioco base.
Run minime: 1 se la fate direttamente in New Game+, altrimenti 2
Free-roam/selezione livelli dopo aver finito il gioco: Potete ancora visitare tutte le location del DLC dopo aver completato la storia, ma tutti gli NPC spariranno non appena avrete finito la trama dello stesso.
Road-map
Step 1: In New Game+ giocate fino al punto di non ritorno del DLC (Rose Garden Entrance nel Capitolo 5). Collezionate tutte la armi, le braccia, i gesti, i dischi e gli oggetti legati a missioni. I dischi d’oro appaiono solo in New Game+, il che significa che non potete completare al 100% il DLC se siete alla prima partita. Alcune scelte devono essere prese rapidamente, ed è facile scegliere l’opzione sbagliata se non seguite la guida. Inoltre, NON consumate né scambiate gli Ergos dei Boss per amuleti! Il DLC introduce due nuovi Ergos dei Boss e, se volete ottenere il trofeo legato alle armi, dovrete scambiarli con le loro armi uniche, non gli amuleti. Se perdete qualcosa, dovrete rifare il gioco principale fino al capitolo 9 in un’altra partita New Game+ per poter riavviare il DLC, e poi completare di nuovo tutto il DLC! Non potete rigiocare il DLC da solo senza rifare prima il gioco principale. Come precauzione, fate un backup della vostra partita prima di iniziare il DLC (cloud PS+ per PS5 o USB per PS4). Se qualcosa va storto, potrete ripristinare il salvataggio e rigiocare il DLC senza dover rifare il gioco principale.
Step 2: Non sconfiggete il boss del punto di non ritorno di cui sopra! Dedichiamoci al clean-up. A questo punto, se avete fatto tutto, dovreste avere attiva solo la sidequest The Tracker’s Quest. Per prima cosa, andate da Klaus e acquistate le due armi che richiedono i due nuovi Ergos dei Boss introdotti dal DLC. Poi, completate la sidequest. Dovrete risolvere tre piccoli indovinelli. Alla fine della missione, assicuratevi di scegliere questo dialogo per ottenere un collezionabile che si può perdere: “Lo saranno, e Krat sarà salvata”. Prima di passare allo step 3, assicuratevi di aver completato quanto segue: trovate 9 armi su 10 (l’ultima si ottiene durante il finale), ottenuti tutte 8 gli gesti d ottenute 7 dischi su 8 (l’ultimo si ottiene durante il finale). Potete sempre controllare i vostri dischi dal registratore dell’Hotel Krat per verificare di aver solo l’ultimo mancante. Se tutto il resto è completo, siete pronti per il punto successivo.
Step 3: Non vi resta che sconfiggere l’ultimo boss. Se avete raccolto tutto fino a questo punto, vincere l’ultimo scontro sbloccherà i trofei rimanenti. Una volta battuto il boss, e con l’ultimo disco e l’ultima arma in vostro possesso, avrete completato al 100% i trofei del DLC!
Guida ai trofei
The Rose’s Memory Raggiungi il finale [The Rose’s Memory]
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete dopo aver sconfitto il boss finale del DLC.
In questo video (non propriamente una video-guida) utilizziamo una build “generica” non ottimizzata sfruttando le strategie più forti (Spettro, Oggetti lanciabili e Filo del Burattino) in modo che possa essere di “ispirazione” potenzialmente per tutti.
Risolutezza costante Senti l’ultima registrazione della Leggenda
Sbloccherete questo trofeo dopo aver sconfitto il boss finale. Riceverete la Chiave della Stanza Segreta. Tuttavia, una volta terminato il DLC, tornerete al vostro mondo normale. Per tornare indietro, seguite le farfalle fino allo Stargazer e usate il teletrasporto per tornare all’Hotel Krat del DLC. Poi continuate a seguire le farfalle, che vi condurranno al giardino. Qui potrete usare la chiave dietro l’albero. Dopo aver raccolto la registrazione vocale all’interno, ascoltatela nel menu dei collezionabili sotto la voce Lettere e sbloccherete il trofeo.
Collezionista di vere armi da combattimento Raccogli tutte le armi e le braccia a Legione nel Tempo dimenticato
MISSABILE
Per sbloccare il trofeo legato alle armi e a Legione, dovete collezionare tutte e 10 le armi e creare i due nuovi Bracci presenti nel DLC.
Oltre le potenzialità illimitate Potenzia ulteriormente le abilità dell’Organo-P
Per prima cosa dovete raggiungere l’Eventide Hotel Krat nel DLC. Poi andate al tavolo degli Strumenti di Manutenzione, dove troverete una sedia per potenziare il vostro Organo-P. Ma prima di poterlo potenziare, dovete prendere il Nucleo di Potenziamento dalla scatola sulla destra. Questo nucleo vi permetterà di migliorare le vostre abilità. Aprite l’albero dei potenziamenti e premete R1 per passare alla nuova scheda Potenziamento Organo-P. Qui potrete usare il Quarzo per rafforzarvi. Assicuratevi di avere almeno 1 Quarzo, altrimenti non potrete effettuare il potenziamento. Potete usare qualsiasi potenziamento e il trofeo si sbloccherà appena lo applicherete.
Melodia della memoria Raccogli e ascolta tutti i dischi del Tempo dimenticato
MISSABILE E LEGATO AL NEW GAME+
Per sbloccare il trofeo legato ai dischi dovrete ottenere ed ascoltare tutte e 8 i dischi, appunto, del DLC.
Segugio di segreti oscuri Decifra tutti gli indizi nascosti nelle macchine cifranti e reclama i premi
MISSABILE
Per sbloccare il trofeo dovrete decifrare tutti gli indizi. Fate però attenzione: se sconfiggete l’ultimo boss nel Giardino delle Rose prima di completare la missione e ottenere il trofeo, questo diventerà missabile. Inoltre, alla fine della missione, assicuratevi di scegliere l’opzione di dialogo: “Lo saranno, e Krat sarà salvata“. Questa scelta è fondamentale per ottenere la registrazione molto facile da perdere chiamata “Sopravvissuto”, necessaria per il trofeo Melodia della memoria.
Burattinaia della morte Uccidi Markiona, la Burattinaia della morte
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete dopo aver sconfitto Markiona.
In questo video (non propriamente una video-guida) utilizziamo una build “generica” non ottimizzata sfruttando le strategie più forti (Spettro, Oggetti lanciabili e Filo del Burattino) in modo che possa essere di “ispirazione” potenzialmente per tutti.
Guardiano angustiato Uccidi il Guardiano delle rovine angustiato
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete dopo aver sconfitto il guardiano.
In questo video (non propriamente una video-guida) utilizziamo una build “generica” non ottimizzata sfruttando le strategie più forti (Spettro, Oggetti lanciabili e Filo del Burattino) in modo che possa essere di “ispirazione” potenzialmente per tutti.
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete dopo aver sconfitto l’Artista sanguinario.
In questo video (non propriamente una video-guida) utilizziamo una build “generica” non ottimizzata sfruttando le strategie più forti (Spettro, Oggetti lanciabili e Filo del Burattino) in modo che possa essere di “ispirazione” potenzialmente per tutti.
Onore e Vendetta Uccidi il capo dei Bastardi e il capo degli Spazzini
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete dopo aver sconfitto Lumacchio.
In questo video (non propriamente una video-guida) utilizziamo una build “generica” non ottimizzata sfruttando le strategie più forti (Spettro, Oggetti lanciabili e Filo del Burattino) in modo che possa essere di “ispirazione” potenzialmente per tutti.
Nintendo ha annunciato oggi Splatoon Raiders, il primissimo spin-off della serie in arrivo in esclusiva su Switch 2, oltre ad un nuovo aggiornamento per il terzo capitolo.
Nel ruolo di un personaggio chiamato Macchinista, i giocatori partiranno per un’avventura attraverso le misteriose Isole Spirhalite insieme allo splattacolare Trio Triglio. Il titolo sembrerebbe essere orientato maggiormente verso un’esperienza single player, a differenza della serie regolare che ha raccolto un grande successo nel multiplayer.
Di seguito trovate il trailer ufficiale di Splatoon Raiders che anticipa inoltre un nuovo aggiornamento in arrivo per Splatoon 3, di cui trovate i dettagli del relativo comunicato stampa.
In arrivo gratuitamente il 12 Giugno per Nintendo Switch e Nintendo Switch 2, l’aggiornamento include la collezione di Splattonia, formata da nuove armi dei marchi BaraS e Car-bon. Ispirate ad armi già presenti nel gioco, queste nuove aggiunte hanno un look tutto nuovo con armi secondarie e speciali differenti. In totale, la collezione include 30 nuovi set di armi. Inoltre, uno degli scenari dello Splatoon originale per Wii U, Periferia urbana, verrà aggiunto alla selezione dei livelli.
E non è tutto, perché verranno anche alzati i limiti di competenza delle armi e i giocatori potranno ottenere nuove spille. Verrà aggiunta l’Energia arma (Serie), una nuova statistica, in Partita anarchica (Serie). Questa statistica terrà traccia dell’efficacia dei giocatori con le varie armi in base al loro rapporto vittorie/sconfitte in battaglia, abbinandoli poi a giocatori con un’energia simile. Questo rende possibile provare nuove armi senza essere svantaggiati, nonché spingersi al limite con le proprie armi preferite.
Inoltre, con questo nuovo aggiornamento chi gioca a Splatoon 3 su Nintendo Switch 2 potrà godersi una grafica più dettagliata e una maggiore fluidità in luoghi come Splatville e la sede del Grand Festival. Il trailer di oggi ha anche confermato che i giocatori di Splatoon 3 potranno divertirsi insieme, sia che utilizzino Nintendo Switch o Nintendo Switch 2.
Lost in Random: The Eternal Die – sviluppato da Stormteller Games e pubblicato da Thunderful Publishing – è un’avventura action roguelite isometrica che affonda le radici in un mondo gotico e surreale, dove il destino è deciso dal lancio di un dado eterno. Il gioco, sequel del titolo originale Lost in Random, espande l’universo con nuove meccaniche di combattimento, una narrazione più profonda e un design artistico ancora più affascinante.
Il gioco sarà disponibile dal 17 giugno per PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC e tramite il servizio in abbonamento Xbox Game Pass.
Versione testata: PlayStation 5
Una storia fantasy dark
Indosserete i panni di quella che un tempo fu la grande regina di Alea, Aleksandra, partita per una missione di vendetta e redenzione; insieme al suo compagno Fortuna, è rimasta intrappolata in un dungeon generato casualmente chiamato Dado Nero. Lì incontrerà una serie di nuovi personaggi, rivedrà alcuni volti del primo capitolo e cercherà di sconfiggere il Cavalier Tormento, che gestisce questa prigione infernale. Come anticipato, mentre Lost in Random del 2021 era un platform d’azione in terza persona, The Eternal Die si sposta su un’ambientazione rogue-lite vicina all’Ade, con una visuale isometrica. La trama è ben scritta, con colpi di scena e momenti emotivi che tengono alta l’attenzione. I personaggi sono caratterizzati con cura e i dialoghi aggiungono profondità all’universo narrativo di gioco che si dipana in un mondo in continua evoluzione attraverso quattro mondi generati in maniera casuale, ciascuno con segreti e sfide uniche, e affrontando oltre 30 tipi diversi di nemici e boss.
Lancia il dado!
Lo diciamo subito: Lost in Random: The Eternal è strutturato esattamente come Hades di Supergiant Games e Private Division. Considerando l’impatto che questo capolavoro ha avuto sul genere, non sorprende che Stormteller Games ne abbia preso ampia ispirazione. Prima e dopo ogni run, Aleksandra si ritroverà in un mondo hub chiamato casa da un numero crescente di mercanti (incontrerete un sacco di personalità bizzarre che sembrano uscite da un film di Tim Burton) e alleati utili, che spesso hanno nuovi dialoghi e informazioni da offrire. Detto questo, la novità di The Eternal Die sta nel sistema di combattimento che combina strategia e azione in tempo reale, integrando l’elemento del dado per aggiungere casualità e variabilità agli scontri. Ogni lancio può cambiare il corso della battaglia, portando a un’esperienza sempre fresca e coinvolgente. Affronterete creature simili a rane che sputano veleno emergono dalle paludi e cavalieri zoppicanti ce vi pungolano con lance infuocate, i boss alternano gli attacchi con varietà e ritmo, ma offrono comunque una sfida solida.
Il gioco offre altresì una buona varietà di armi (quattro in totale), abilità e potenziamenti, permettendo al giocatore di personalizzare il proprio stile di gioco. C’è inoltre un certo incentivo sia narrativo che meccanico al fallimento (considerando anche che morire non è disastroso come in altri titoli similari e avrete la possibilità di riportare indietro ogni sorta di valuta utile nel mondo dell’hub), che si tratti di strappare qualche parola in più ai propri personaggi preferiti o di potenziare una spada con nuovi potenziamenti. Ma è considerevolmente più semplificato, e anche dopo poche ore, avrete la possibilità di carpire e fare vostri i dettagli e la maggior parte delle meccaniche di combattimento.
Nonostante la sua evidente semplicità, il combattimento ci è sembrato comunque divertente. Aleksandra può scegliere – come detto poc’anzi – tra quattro armi uniche – spada (super veloce), arco (l’unica arma a distanza), lancia (la cui portata è la migliore) e martello (lento ma piuttosto potente) – tutte valide in combattimento e con portata, abilità e modalità di potenziamento diverse tra una partita e l’altra. Ci siamo ritrovati a usare (almeno inizialmente) sempre la spada e a potenziarla fino alla massima potenza prima di passare alla successiva, una strategia che prediligiamo in giochi simili finché non abbiamo raggiunto la giusta padronanza con quella singola arma. È possibile eseguire attacchi pesanti e caricati tenendo premuto lo stesso pulsante, mentre schivare è molto importante per evitare i nemici che avanzano (con un’abilità di schivata che vi rende invulnerabili per un breve periodo di tempo). Il combattimento è si frenetico, ma richiede ragionamento. Ogni partita è a sé e quando morirete (succederà spesso come vuole il genere), ripartirete dall’inizio, ma con nuovi potenziamenti e build (sebbene distanti in termini di profondità rispetto ad altri esponenti) da sperimentare.
All’inizio e durante la maggior parte delle partite, otterrete anche un’abilità di una carta, che sarà del tutto casuale. Potrebbe fermare brevemente il tempo, lanciare ampolle di veleno, scatenare fulmini, teste di fuoco a ricerca o qualcosa di completamente diverso. Proprio come con le armi, sarete incoraggiati a sperimentare e provare combinazioni differenti e provare a spammare gli attacchi non appena li si hanno a disposizione. Il vostro attacco finale è il costituito dal compagno di dadi, Fortuna, che può essere lanciato contro i nemici per infliggere danni pari al numero che otterrete. Se otterrete uno, non succederà pressoché nulla, ma se otterrete sei, la storia sarà ben diversa. Una volta lanciato il dado, dovrete buttarvi nella mischia per recuperarlo, il che aggiunge una certa tensione – fatta di rischio e ricompensa – alla maggior parte degli incontri.
Ispirati dai doni divini di Ade, dopo la maggior parte degli scontri è possibile raccogliere delle reliquie (in totale circa un centinaio e che rappresentano anche il modo principale per diventare più forti), che corrispondono a un determinato colore e possono essere posizionate in una griglia. Allineando tre reliquie dello stesso colore sarà possibile aumentare una caratteristica, come il danno dell’arma, il danno dei dadi o la fortuna, che con le potenti abilità basate sulle carte consente di scatenare devastanti sinergie. Tralasciando tutti i dettagli relativi al gameplay (comunque di buon livello considerando che non si tratta di un AAA), Aleksandra ci è rimasta davvero impressa. Da cattiva (che abbiamo affrontato nel gioco precedente) a eroina, ci è piaciuta molto questa transizione; vederla lottare contro la mancanza di potere che un tempo le consentiva di governare a proprio piacimento e di come la sua nuova forma la costringa a fare i conti con le persone che ha ferito e con gli errori che ha commesso in passato. Durante le sessioni, vi imbatterete spesso in frammenti di memoria contenenti brevi pezzi di dialogo che inducono la nostra eroina a rimuginare su come fosse la sua vita. Vi viene fornito un contesto sufficiente sia per interessarvi che per continuare ad approfondirlo.
Grafica e tecnica
The Eternal Die è un vero gioiello sia dal punto di vista grafico che sonoro. Sprite e ambientazioni sono disegnati magnificamente (anche se alcune di queste potevano essere curate meglio), il doppiaggio originale (peccato manchi quello italiano) e il sound design sono altrettanto di qualità eccelsa. Detto questo, vogliamo segnalare che le partite non sembrano poi così casuali o diverse, soprattutto dopo aver giocato per un bel po’ di ore. Vedrete reliquie che si ripetono di continuo, non ci sono molti attacchi con le carte e i boss di ogni piano sono sempre identici. Per un gioco incentrato sulla rigiocabilità, è un bel passo falso.
Commento finale
Lost in Random: The Eternal Die è un meraviglioso roguelite caratterizzato da un combat system tanto semplice quanto divertente, un sistema di potenziamenti ispirato e funzionale e un plot tutto sommato godibile. È un peccato che non ci sia più casualità ad ogni partita, ma nonostante ciò, vale assolutamente la pena (considerando anche il prezzo budget) passare un po’ di ore a tirare i dadi con Aleksandra.
Dopo una lunga e sofferta attesa da parte dei numerosi fan della serie, Netflix ha finalmente annunciato la data di uscita della quinta ed ultima stagione di Stranger Things. O meglio, le date di uscita.
È ufficiale, infatti, che l’ultima stagione della serie cult sarà divisa in tre parti, che verranno rilasciate in tre differenti date.
Durante l’evento Netflix TUDUM, svoltosi nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno, infatti, è stato proiettato il primo trailer della nuova stagione. In quest’ultimo è presente un recap degli eventi principali delle quattro stagioni passate seguito da alcuni brevi fotogrammi della quinta. Quest’ultima sarà composta da otto episodi e, dalle poche immagini disponibili, sembra essere caratterizzata da terrore, panico e dramma. Il video si conclude con un primo piano di uno dei protagonisti, Will, che urla un disperato “Run“, ultimo brevissimo fotogramma prima della fine del trailer.
I tre volumi della serie cult usciranno rispettivamente il 26 Novembre 2025 (Volume 1, episodi 1-4), il 26 Dicembre 2025 (Volume 2, episodi 5-7) e il primo Gennaio 2026 (Volume 3, episodio 8). In quest’ultima data uscirà, dunque, l’ultimo episodio della serie diretta dai fratelli Duffer, che parrebbero non voler proprio dire addio alla loro storia più famosa, andando a prolungarla addirittura sino all’anno prossimo. Sensazione confermata anche dalla lunghezza degli otto episodi che, secondo quanto ha dichiarato l’attrice Maya Hawke (Robin nella serie), possono essere considerati, per la loro durata, otto film.
Per quanto riguarda la trama della quinta stagione, è stata pubblicata una breve sinossi, riportata di seguito:
“Fine 1987. Hawkins è in pericolo a causa dell’apertura di numerose Fratture, e i nostri eroi sono uniti da un solo obbiettivo: trovare e uccidere Vecna. E’ scomparso – nessuno sa dove sia e quali siano i suoi piani. A complicare la loro missione, il governo ha posto la città sotto quarantena militare e sta dando la caccia a Undici, costringendola a nascondersi. Con l’avvicinarsi dell’anniversario della scomparsa di Will, si avvicina anche una familiare sensazione di terrore. La battaglia finale è alle porte – e con essa, l’oscurità più potente e mortifera che i protagonisti abbiano mai conosciuto. Per mettere fine a questo incubo dovranno rimanere uniti – ognuno di loro – per un’ultima volta“.
Stranger Things fece il suo approdo su Netflix nel 2016 e, nel giro di poco tempo, è diventata un fenomeno cult decennale il cui finale è atteso a livello mondiale da decine di milioni di telespettatori.
In una recente intervista, Finn Wolfhard (Mike nella serie) ha dichiarato di essere molto soddisfatto del finale della serie che ha avuto il monopolio sulla sua intera adolescenza. “Sono molto confuso e triste, ma anche molto felice” ha dichiarato l’attore. Ma Wolfhard non è stato l’unico a pronunciarsi in merito. Jamie Campbell-Bower (Vecna nella serie) ha confermato che tornerà a vestire i panni della tremenda creatura del Sottosopra, mentre Joseph Quinn ha dichiarato in un intervista che, nonostante gli farebbe molto piacere poter tornare ad interpretare l’amatissimo Eddie, crede che la sua storia sia ormai stata raccontata nella sua interezza, spezzando le speranze di chi desiderava ardentemente un suo ritorno ad Hawkins.
Al momento non abbiamo ulteriori informazioni sugli eventi che ci condurranno al gran finale, sappiamo però che ritroveremo i ragazzi di Hawkins esattamente dove li avevamo lasciati alla fine della quarta stagione, uscita ormai più di due anni fa. Oltre a loro, ci sarà anche un nuovo volto che prenderà parte alla battaglia contro il Sottosopra, Linda Hamilton (The Terminator).
Dunque, i fratelli Duffer stanno chiedendo ai loro fan un ultimo atto di pazienza. Nel frattempo, sarà il caso di lanciarsi in un rewatch della serie per essere sicuri di ricordare tutti i dettagli necessari a seguire con attenzione l’ultimo attesissimo capitolo che porrà fine alle vicende.
S.T.A.L.K.E.R. è unaserie di FPS survival. Il primo capitolo – S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl – è stato pubblicato nel 2007 seguito da S.T.A.L.K.E.R.: Clear Sky nel 2008 e S.T.A.L.K.E.R.: Call of Pripyat nel 2009. L’ultima iterazione della serie – S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl – risale allo scorso anno. Unendo fantascienza e horror, il franchise di S.T.A.L.K.E.R. è ambientato in una realtà alternativa di esclusione post-nucleare, ispirata al disastro reale di Černobyl, che dopo l’esplosione di una centrale nucleare in Ucraina, ha trasformato un’intera area in un incubo apocalittico pieno di mutanti e strane anomalie paranormali capaci di ucciderci con una semplice onda d’urto.
Inizialmente, l’unico modo per godersi appieno questi sparatutto in prima persona era attraverso un PC ad alte prestazioni, le console dell’epoca ovvero PS2 (commercializzata fino al 2013) e PS3 non erano all’altezza del compito di far girare quello che allora era uno dei titoli per PC più ambiziosi dell’epoca. Soltanto successivamente i tre titoli (considerando anche il buon successo ottenuto con un Metacritic fra il 75 e l’82) sono stati pubblicati insieme nel 2024 come un’unica trilogia (chiamata S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy) e portati con una grafica migliorata, controlli più moderni e un’interfaccia utente rielaborata su console PlayStation, Xbox e Nintendo Switch.
Ora, nonostante l’uscita dello scorso anno – gli sviluppatori di GSC Game World – oltre a dimostrare il loro amore per questo franchise diventato leggenda e i suoi fan, hanno deciso di pubblicare il nuovissimo S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy – Enhanced Editionche ripropone, portando con sé ulteriori miglioramenti rispetto all’edizione dello scorso anno, l’esperienza completa della saga originale rappresentando l’ennesimo tuffo profondo in un mondo desolato, ostile, ma incredibilmente affascinante.
S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy – Enhanced Edition è disponibile per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S dal 20 maggio.
Versione testata: PlayStation 5
Atmosfera sopra ogni cosa
Il punto di forza della trilogia è sempre stato l’atmosfera: opprimente, realistica e immersiva. Il mondo della Zona vive di vita propria: mutanti inquietanti, anomalie letali, e fazioni umane in guerra creano una tensione costante. Non è il classico shooter: è un’esperienza dove l’esplorazione e la sopravvivenza contano più dei proiettili sparati. Ogni gioco ha un’identità distinta, ma tutti condividono un design emergente, missioni non lineari e un’IA imprevedibile. Shadow of Chernobyl è il più grezzo ma carismatico, il prequel Clear Sky è narrativamente ambizioso ma più instabile, mentre Call of Pripyat rappresenta la maturazione del gameplay con un mondo più coeso e bilanciato e che va a concludere i primi due capitoli in un terzo atto a dir poco avvincente. In poche parole, il vero incidente di Chernobyl si è dimostrato un terreno fertile per la creatività degli sviluppatori fin da quando è avvenuto.
Nei panni dello Stalker i giocatori hanno il compito di svelare il mistero che si cela dietro la propria identità, sopravvivere e saccheggiare tutto ciò che La Zona ha da offrire. Fedeli ai principi tradizionali del design open world, ognuno dei giochi di questa collection vi porta ad attraversare un mondo di gioco di notevoli dimensioni, a parlare con i PNG, a svolgere missioni principali e secondarie e a scoprire tesori segreti. Dal momento in cui si esce, si è liberi di andare dove si vuole, ma per sopravvivere servono armi, armature, oggetti e denaro. È qui che entra in gioco la collaborazione con le fazioni. Sparsi per la zona, troverete vari clan e organizzazioni disposti a offrire missioni e oggetti importanti da scambiare, ma fate attenzione a come vi approcciate a ciascuna fazione. A prima vista, si tratta di elementi piuttosto basilari (a parte i personaggi chiave della storia, le interazioni con gli altri PNG tendono a essere solo variazioni di “cosa c’è di nuovo?” e ”quali missioni hai per me”), ma gli elementi survival aggiunti contribuiscono a mantenere alto l’interesse.
Un restauro tecnico discreto
Sfruttando l’hardware decisamente più performante rispetto alle console in commercio quando i tre S.T.A.L.K.E.R. furono pubblicati ogni titolo di S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy – Enhanced Edition vanta una grafica sostanzialmente aggiornata con illuminazione migliorata e raffinata, texture revisionate e filmati pre-renderizzati in risoluzione 4K. A proposito di risoluzione 4K, tutti i titoli dispongono di diverse impostazioni in termini grafici/prestazioni: Qualità (4K/30 FPS nativi), bilanciato (4K/40 FPS upscalato), prestazioni (4K/60 FPS upscalato), con una modalità “Ultra Performance” (2K/120 FPS upscalato) disponibile che consente agli utenti che possiedono TV compatibili con HDMI 2.0 di attivare una modalità a 120 fotogrammi al secondo. Oltre al supporto di Mod.io, che permette ai giocatori di personalizzare la propria esperienza con un’ampia selezione di mod scaricabili gratuitamente, S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy – Enhanced Edition offre anche il supporto per tastiera e mouse. Dal punto di vista tecnico, questo è probabilmente il modo migliore per giocare agli S.T.A.L.K.E.R. originali su console. Per quanto riguarda i giochi in sé, tuttavia, il risultato e la godibilità dipende dalla propria tolleranza ad un design di gioco che ormai si avvicina ai vent’anni e che potremmo definire “congelato nel tempo”.
Dal punto di vista visivo, nonostante la trilogia presenti miglioramenti incrementali e considerando anche che non si tratta di un remake ma bensì di un’esperienza pensata per preservare non modernizzare si percepisce chiaramente che si ha a che fare con videogiochi di svariate generazioni fa. Man mano che si procede da Shadow of Chornobyl, passando per Clear Sky e fino ad arrivare a Call of Pripyat, trattandosi comunque di prodotti del loro tempo, le ambientazioni risultano essere datate, le animazioni dei personaggi goffe, gli effetti speciali rudimentali e alcuni bug storici (come alcuni freeze durante i caricamenti e durante l’esplorazione) non sono del tutto scomparsi, tutti elementi che vi riporteranno indietro nell’era videoludica del periodo 2007-2009. Allo stesso modo, nonostante i miglioramenti apportati ai controlli e all’interfaccia utente per renderli più intuitivi per chi usa il controller su console, il tutto non è ancora così elegante e raffinato come dovrebbe essere. Da segnalare un buon utilizzo delle funzioni del DualSense con la possibilità di percepire una certa resistenza durante l’uso delle armi o la pioggia battente. I puristi apprezzeranno la fedeltà, ma chi si avvicina per la prima volta potrebbe trovare l’interfaccia e la curva di apprendimento ostili. La mancanza di tutorial chiari e l’hardcore survival potrebbero scoraggiare, ma è proprio questo che rende S.T.A.L.K.E.R. così unico e questa Legends of the Zone Trilogy (Enhanced Edition) offre comunque un trio di titoli di grande interesse per gli appassionati di survival open world e di avventure action.
Detto questo l’audio merita sicuramente un elogio, in quanto rappresenta un elemento imprescindibile in termini di coinvolgimento e ancora oggi è – seppur anch’esso invecchiato – di alto livello, soprattutto quando si vaga da soli per la landa desolata. Si possono sentire spari in lontananza, o mutanti che si aggirano furtivamente e ruggiscono da qualche parte nelle vicinanze, con ogni traccia audio si integra con l’ambiente, contribuendo all’atmosfera inquietante. Meno bene – invece – per quanto riguarda il doppiaggio, decisamente sottotono se paragonato alle produzioni odierne.
Longevità e valore
Ogni titolo offre almeno 20–30 ore di gioco, con rigiocabilità elevata grazie alle fazioni, alle quest dinamiche e ai finali multipli. La trilogia è un affare imperdibile (considerando il prezzo richiesto: 39,99€) per chi cerca un’esperienza narrativa e survival non convenzionale, specialmente in un panorama videoludico moderno ormai dominato da titoli più guidati.
Commento finale
S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy – Enhanced Edition non è una raccolta perfetta, ma è una testimonianza storica fondamentale del game design del periodo 2007-2009. Imperfetta, brutale, ma incredibilmente coinvolgente, che si snoda magistralmente attraverso tre giochi, un must per gli appassionati del genere e una sfida ardua e affascinante (considerando anche che non si tratta di un remake ma bensì di un’esperienza pensata per preservare non modernizzare) per i nuovi arrivati.
Il PC Gaming Show 2025 si è concluso lasciando il segno con un’ondata di novità: più di 70 giochi presentati, 15 anteprime mondiali, interviste esclusive e momenti spettacolari. Un appuntamento che ha saputo mescolare passione per il videogioco e attenzione all’hardware, grazie anche alla presentazione di The Rig, un PC da sogno realizzato da PC Gamer in collaborazione con AMD, GIGABYTE e HAVN. Ma al centro della scena ci sono stati i giochi. Ecco i principali titoli annunciati o mostrati in anteprima.
Ambrosia Sky
Il debutto dello show è stato affidato a Ambrosia Sky, una malinconica avventura sci-fi che mescola narrativa e gameplay esplorativo in un mondo decadente. Descritto come un “clean-’em-up”, mette il giocatore nei panni di un’umanità allo stremo, alle prese con misteri ambientali e relitti tecnologici. Atmosfera densa, ritmo contemplativo e un’estetica sospesa tra il sogno e la rovina lo rendono uno dei titoli più intriganti dello show.
Far Far West
Un selvaggio West popolato da banditi fantasma e incantesimi elementali: Far Far West è un co-op FPS per quattro giocatori che punta tutto sull’azione sfrenata. Le combinazioni tra fucilate e magie, l’ambientazione soprannaturale e il gameplay frenetico fanno di questo titolo una delle novità più originali del PC Gaming Show 2025.
Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition
Il ritorno di un grande classico: Neverwinter Nights 2 torna in versione Enhanced Edition, con regole D&D 3.5e e ambientazione nei Forgotten Realms. Il gioco, previsto per luglio 2025, promette di mantenere lo spirito dell’originale migliorando la resa grafica e l’interfaccia. Una chicca imperdibile per i fan dei GDR vecchia scuola.
Fresh Tracks
Un hack’n’slash musicale dove si abbattono nemici a ritmo di heavy metal, in un mix surreale tra azione e musica. In Fresh Tracks, ogni colpo è una nota, ogni combo è una scarica sonora. E sì, quello nel trailer è davvero Peter Stormare, pronto a portare un po’ di follia scandinava in questo delirio ritmico.
Terminull Brigade
Uno dei trailer visivamente più folli dello show: Terminull Brigade è un roguelike che gioca con i contrasti. Da un lato cyber-ninja in ambienti al neon, dall’altro guerrieri post-apocalittici da fumetto pulp. Due estetiche agli antipodi che si alternano a ritmo serrato, creando un’identità visiva unica e memorabile.
Ratatan
Dagli autori di Patapon, Ratatan è un roguelike musicale con estetica cartoon e gameplay a scorrimento laterale. La novità? Supporto co-op fino a quattro giocatori online, varietà di creature da evocare e uno stile visivo che esalta colori, ritmo e dinamica. Il mix di generi potrebbe farne un piccolo cult.
Moomintroll: Winter’s Warmth
Chiude questo primo blocco l’annuncio di Moomintroll: Winter’s Warmth, nuova avventura cozy sviluppata da Hyper Games, con protagonista l’iconico personaggio nordico. Dopo il successo dei giochi precedenti della serie, il nuovo capitolo porterà i giocatori in un viaggio intimo tra paesaggi innevati e relazioni familiari, con uscita prevista per il 2026.
Necesse
Un titolo sandbox dal sapore artigianale, Necesse punta tutto sulla libertà totale. Che si giochi in solitaria o in compagnia di decine – se non centinaia – di altri utenti, il suo mondo procedurale infinito è pensato per essere esplorato, conquistato e plasmato a propria immagine. Costruzioni, missioni, battaglie e alleanze emergono da un ecosistema dinamico, dove ogni server può trasformarsi in un regno caotico e imprevedibile. Una formula che richiama Terraria e Valheim, ma con una scala ancor più ambiziosa.
Den of Wolves
Tra i momenti più attesi dello show, il nuovo trailer di Den of Wolves ha riacceso i riflettori sul prossimo titolo di 10 Chambers, lo studio guidato dal creatore di Payday e GTFO. Si tratta di un FPS cooperativo per quattro giocatoriambientato in un futuro techno-thriller: colpi ad alta tensione, cyber-sabotaggi e un’estetica tra Deus Ex e Syndicate. Il gameplay promette pianificazione, azione coordinata e un mondo narrativo profondo, con un sistema economico malato da sovvertire dall’interno. Sicurezza compromessa.
All Systems Dance
Un gioco che non ti aspetti. All Systems Dance è un titolo che trasforma la ribellione politica in una danza scatenata. Il protagonista? Un gruppo di hacker-ballerini determinati a rovesciare un magnate della tecnologia a suon di beat. Lo stile è scanzonato, colorato, quasi da cartoon cyberpunk, e il gameplay – in arrivo in accesso anticipato ad agosto – mescola ritmo e strategia. Una premessa così assurda che potrebbe davvero diventare un cult tra gli indie.
Spooky Express
Dagli autori di A Monster’s Expedition, A Good Snowman Is Hard to Build e altri puzzle d’autore, arriva Spooky Express, ambientato in un parco a tema Halloween. Ogni livello è una corsa logica su rotaie stregate, dove enigmi ambientali e meccaniche originali si fondono in un’atmosfera tanto adorabile quanto inquietante. Lo stile visivo è semplice ma curatissimo, e l’umorismo macabro è dosato con intelligenza. Perfetto per chi ama spremersi le meningi tra zucche e fantasmi.
The Rogue Prince of Persia
Torna sul palco con un trailer nuovo di zecca The Rogue Prince of Persia, action roguelike sviluppato da Evil Empire (già noti per Dead Cells). Dopo il lancio in accesso anticipato dello scorso anno, il gioco si rilancia con boss fight migliorate, fluidità da vendere e uno stile artistico che richiama i fumetti franco-belgi. La mobilità del personaggio è fulminea, il combat system preciso e reattivo. Una reinterpretazione moderna, brutale e riuscita di una saga immortale.
Enginefall
L’umanità sopravvive su treni post-apocalittici in un mondo distrutto: questo è lo scenario di Enginefall, nuovo titolo PvP survival presentato da Red Rover Interactive. La novità sta nel design ambientale: ogni battaglia si svolge a bordo di convogli in movimento, dove bisogna combattere, raccogliere risorse e costruire in tempo reale. Il tutto mentre ci si difende da altri giocatori e dalle insidie ambientali. Un’idea originale che fonde tensione, velocità e creatività.
EVE Frontier
La galassia di EVE Online si espande con EVE Frontier, MMO survival hardcore presentato in dettaglio al PC Gaming Show 2025. Il trailer ha mostrato esplorazioni planetarie, crafting avanzato e sopravvivenza estrema nello spazio profondo. Con il Founders Access già disponibile, il titolo si rivolge a un pubblico esigente, abituato a gestire intere economie galattiche. Frontier però punta anche a una narrazione più personale, dove ogni base e missione possono raccontare storie uniche.
SkyRig
World Premiere di grande impatto quella di SkyRig, gestionale ambientato tra le nuvole di un gigante gassoso. Creato da Rocket Flair Studios, già al lavoro su Dynasty of the Sands, il gioco fonde costruzione, logistica e strategia con una direzione artistica eterea e affascinante. Gli appassionati di Factorio e Satisfactory troveranno pane per i loro denti, tra catene produttive sospese nel cielo e decisioni a lungo termine da pianificare con cura. Una vera perla per i fan del genere gestionale.
Kaizen: A Factory Story
Dopo il successo di Zachtronics, Kaizen: A Factory Story segna l’inizio di una nuova era per lo studio Coincidence. Il gioco, in arrivo con una demo a fine mese, propone ancora una volta rompicapi logici legati alla programmazione e all’ottimizzazione, questa volta all’interno di una fabbrica narrativa. I fan di Opus Magnum e TIS-100 ritroveranno tutta la complessità e il fascino delle produzioni precedenti, con in più un contesto più immersivo e un racconto da scoprire.
Dawn Apart
Chiudiamo questa parte con Dawn Apart, titolo che mescola le meccaniche di Satisfactory con quelle distruttive di Red Faction. Simulazione, colonizzazione spaziale, costruzione di fabbriche e ambienti totalmente distruttibili: questo è il mix di Dawn Apart, in arrivo su Steam entro fine anno con una demo già disponibile. L’estetica aliena, la verticalità dei livelli e la possibilità di creare (e distruggere) ogni cosa rendono l’esperienza aperta a infinite soluzioni creative.
Modulus
Modulus è il paradiso dei perfezionisti dell’automazione. Se ami osservare centinaia di ingranaggi e nastri trasportatori che si muovono in sincronia assoluta, questo gioco ti conquisterà in pochi secondi—letteralmente, secondo PC Gamer. L’ossessione nasce subito: ogni dettaglio è pensato per incastrarsi nel flusso produttivo, in una danza meccanica ipnotica. Un gestionale tecnico e visivamente magnetico, per menti che trovano bellezza nella logica industriale.
Generation Exile
Un’astronave generazionale, l’ultima speranza dell’umanità. Ma in Generation Exile, tutto è andato storto e tocca a te rimettere insieme i cocci della civiltà. Questo strategico a turni si distingue per ambientazione claustrofobica e dilemmi morali: ricostruire non è solo una questione di risorse, ma di scelte etiche, leadership e sopravvivenza a lungo termine. Disponibile anche nel prossimo Steam Next Fest.
The Alters
Dagli autori di Frostpunk arriva The Alters, uno dei titoli più attesi dello show. Bloccato su un pianeta alieno, il protagonista non è solo… perché ha creato dozzine di versioni alternative di sé stesso. Ogni clone ha caratteristiche, fragilità e desideri propri, creando una dinamica di gestione narrativa complessa e toccante. Una riflessione sul sé, la solitudine e l’adattamento, vestita da survival sci-fi.
Pathfinder: Abomination Vaults
Pathfinder: Abomination Vaults è tutto quello che un appassionato ARPG potrebbe desiderare: ragni giganti, incantesimi spettacolari, dungeon infidi e gruppi di avventurieri dalle abilità complementari. Basato sull’universo di Pathfinder, il gioco si ispira ai classici del genere ma ne rinfresca la formula con ambientazioni ricche di dettagli e un sistema di combattimento profondo. Da aggiungere subito alla wishlist su Steam.
Moonlighter 2: The Endless Vault
La doppia vita del protagonista di Moonlighter 2 è al centro del nuovo trailer: di giorno gestisce un negozio, di notte affronta dungeon pieni di trappole e mostri. Questo secondo capitolo promette un equilibrio ancora più raffinato tra le fasi gestionali e quelle action in stile Soulslike, senza perdere il tono leggero e affascinante che aveva conquistato nel primo episodio.
Barotrauma: Home and Harbor
World Premiere per Home and Harbor, espansione del simulatore cooperativo subacqueo Barotrauma. Il fulcro? La possibilità di costruire la propria base sottomarina, un po’ come in BioShock—sperando con esiti meno tragici. L’atmosfera è sempre inquietante, le dinamiche gestionali si fanno più complesse e la profondità degli abissi promette nuove, terrificanti sorprese.
No, I’m Not a Human
Tra i trailer più strani e disturbanti dell’intero PC Gaming Show, No, I’m Not a Human ha lasciato tutti perplessi. E affascinati. Il messaggio è chiaro: “Lasciate entrare solo gli umani. Eliminate tutti i Visitatori.” Un horror concettuale che gioca sull’ambiguità e la paranoia, con un’estetica aliena e inquietante. Difficile da inquadrare, impossibile da ignorare.
Botsu
Fisica impazzita, robot ragdoll e sport improbabili: Botsu è un party game che fa della follia la sua arma vincente. Presentato con una demo già disponibile su Steam, il gioco punta tutto su competizioni assurde, animazioni esilaranti e caos controllato. Una risposta alternativa e scanzonata ai soliti giochi multiplayer, perfetta per serate tra amici e risate fuori controllo.
No More Room in Hell 2
Torn Banner Studios, gli autori di Chivalry, tornano con No More Room in Hell 2, sparatutto cooperativo con zombie in accesso anticipato. Il nuovo trailer mostra orde di non-morti, ambientazioni opprimenti e meccaniche survival dure e pure. In arrivo aggiornamenti estivi, tra cui una mappa omaggio alla preferita dei fan. Horror e cooperazione vanno ancora d’accordo.
Farever
World Premiere per Farever, action adventure cooperativo firmato Shiro Games, che abbandona la strategia di Northgard e Wartales per riabbracciare lo spirito della serie Evoland. Il gioco miscela combattimenti in tempo reale, puzzle e narrativa condivisa in un mondo fantastico ricco di misteri. Una dichiarazione d’amore alle avventure old-school, da vivere in compagnia.
Mandrake
Il nuovo progetto di Failbetter Games si chiama Mandrake ed è la loro prima uscita fuori dall’universo di Fallen London. Un debutto narrativo nel mondo dei giochi agricoli e survival, con una direzione artistica inedita e un tono più accessibile. Farming, crafting e scelte morali si intrecciano in un’esperienza più luminosa, ma non priva di profondità.
Pizza Bandit
Se Overcooked e Killing Floor avessero un figlio, si chiamerebbe Pizza Bandit. Quattro giocatori devono affrontare orde di alieni… e contemporaneamente cucinare pizze e tenere in piedi il ristorante. Un terzo-persona ironico, caotico e originale, dove precisione e creatività culinaria si fondono con azione frenetica. Ordinare non è mai stato così pericoloso.
Demonschool
Demonschool è un RPG tattico che vive tra generi e atmosfere: karaoke, appuntamenti romantici, adozione di cani, e nel mezzo… battaglie contro demoni e bambole maledette. La narrazione è surreale, lo stile visivo unico e l’umorismo noir lo rende già una gemma dell’indie. Presentato in world premiere, è uno di quei giochi da tenere d’occhio, anche solo per capire cosa diavolo sta succedendo.
The Last Caretaker
Un survival shooter in salsa retrò, The Last Caretaker rievoca le atmosfere della fantascienza britannica vintage. Un Fallout filtrato attraverso il tubo catodico, con colori sbiaditi da VHS e un sound design che sembra uscito dal laboratorio della BBC negli anni ’70. Un’esperienza d’autore, aliena e nostalgica allo stesso tempo.
Railborn
World Premiere anche per Railborn, il nuovo progetto di Washbear Studio, già noti per Parkasaurus. Il concetto è tanto semplice quanto intrigante: sopravvivere e costruire a bordo di un treno su un pianeta alieno a 350 anni luce dalla Terra. Base mobile, cooperativa e potenziabile, in un mondo pericoloso da esplorare rotaia dopo rotaia.
Voyagers of Nera
Chiudiamo con Voyagers of Nera, avventura marittima che va oltre la navigazione: si può surfare, planare sulle onde e immergersi in rovine sommerse infestate da creature marine mostruose. Il trailer ha mostrato ambientazioni evocative, creature bizzarre e un mondo acquatico vivo e ricco di segreti. Un viaggio tra le acque che promette meraviglia e pericolo in egual misura.
ICARUS: Great Hunts
ICARUS: Great Hunts è il nuovo DLC del survival PvE creato da Dean Hall (già autore di DayZ e Stationeers) e pensato per un massimo di otto giocatori. Durante lo show, un trailer inedito ha svelato che l’espansione è “in arrivo presto”. Anche se non c’è ancora una data, il video ha mostrato ambientazioni selvagge, creature colossali e un sistema di caccia che promette sessioni intense, perfette da affrontare in compagnia.
Garbage Country
A prima vista Garbage Country potrebbe sembrare solo un viaggio lo-fi tra sentieri fangosi e beat rilassanti. Ma dietro a quel look indie accattivante si nasconde un tower defense ambientato in un mondo post-apocalittico invaso da robot spazzatura. Le meccaniche strategiche emergono piano piano, mentre lo stile visivo ipnotico e la colonna sonora d’atmosfera lo rendono un’esperienza tanto rilassante quanto stimolante.
DarkSwitch
World Premiere – DarkSwitch è un city-builder fantasy che ti chiede di costruire una metropoli elfica attorno al tronco di un albero colossale. Una sorta di Lothlórien simulator, se vogliamo, ma minacciata da una nebbia oscura che porta alla follia. Atmosfera da fiaba, tensione latente e architetture verticali si fondono in un’esperienza affascinante e originale.
Spirit X Strike
Velocità, combo e spettacolo visivo. Spirit X Strike prende le distanze dai combat system lenti e legnosi per proporre scontri mozzafiato dove puoi colpire un nemico centinaia di volte in pochi secondi. Il nuovo trailer ha mostrato un sistema di combattimento fluido, frenetico e ad alto tasso di stile, perfetto per chi cerca adrenalina e controllo totale.
Worship
Worship è un gioco che non ha paura di spingere i limiti morali: sei un leader di culto, e il tuo obiettivo è conquistare il mondo e sacrificarlo al tuo dio oscuro. I tuoi seguaci ti obbediscono ciecamente, pronti a morire per te. Un’oscura fantasia di potere, che approderà in Accesso Anticipato il 16 luglio. Inquietante? Sì. Intrigante? Anche di più.
Stars of Icarus
World Premiere – Dopo oltre dieci anni, Stars of Icarus raccoglie l’eredità spirituale di Guns of Icarus, ma cambia rotta: niente più dirigibili steampunk, stavolta si vola nello spazio. Ispirato agli anime anni ’90, il gioco offre battaglie tra navi spaziali in cui ogni giocatore ha un ruolo—pilotare, riparare, sparare. Una co-op frenetica e coreografata tra le stelle.
007 First Light
Tra i momenti clou dello show, il dietro le quinte di 007 First Light ci ha portato a Copenhagen, negli studi di IO Interactive. Gli autori di Hitman stanno plasmando un James Bond tutto nuovo, che si distanzia dalle uccisioni chirurgiche di Agent 47 per abbracciare un’avventura più narrativa, ma sempre elegante e pericolosa. Il progetto è ancora avvolto nel mistero, ma l’ambizione è palpabile.
Goblin America
Goblin America è uno sparatutto psichedelico, caotico e completamente fuori di testa. Non è solo strano: è Weird, con la “W” maiuscola. Un po’ Cruelty Squad, un po’ visione lisergica, il gioco ti scaraventa in un mondo surreale e disturbante, dove tutto è possibile e niente ha senso. O forse sì. Il trailer ha lasciato il segno.
EverSiege: Untold Ages
World Premiere – EverSiege: Untold Ages mescola co-op, loot e strategia con un ritmo più calmo e ponderato rispetto ai soliti giochi frenetici. Il sistema di combattimento ricorda i MOBA, ma con elementi gestionali e roguelite. Un mix audace che potrebbe diventare una sorpresa del genere cooperativo.
PIGFACE
PIGFACE è un sandbox FPS brutale e violento, ispirato a classici come SWAT, Hotline Miami e persino Manhunt. L’azione è cruda, tattica e sanguinaria. Durante lo show è stato presentato un nuovo trailer che ha annunciato l’arrivo di una demo gratuita, per chi vuole testare subito le sue meccaniche spietate.
TerraTech Legion
World Premiere – TerraTech Legion è una nuova declinazione del sandbox TerraTech, ma con un’anima più arcade: immagina Vampire Survivors, ma con veicoli LEGO armati fino ai denti. Crei il tuo mezzo, lo modifichi al volo e distruggi ondate su ondate di nemici. Semplice, caotico e infinitamente rigiocabile.
Paralives
Nessuna parola, solo emozioni e dettagli. Il nuovo trailer di Paralives ha mostrato feature da sogno per chi ama i life sim: divani allungabili, muri curvi, finestre che si adattano, clutter ovunque e persino pianti in bagno realistici. L’uscita è fissata per l’8 dicembre, e promette di essere la risposta indie ai colossi del genere.
Lost Rift
Lost Rift cerca di fondere sopravvivenza ed estrazione in un mix inedito. Il gioco, che sarà giocabile nel prossimo Steam Next Fest, unisce il brivido degli shooter tattici con le meccaniche di crafting e progressione a lungo termine. Un ibrido ambizioso, da monitorare con attenzione.
Hell Clock
Hell Clock si distingue dai soliti action RPG con una premessa inaspettata: il gioco è ambientato su eventi reali della storia brasiliana, e il suo mondo è permeato da violenza e memoria. Un Diablo-like cupo, narrativo e sanguinoso, in arrivo su Steam il 18 giugno.
Militsioner
In Militsioner non sei solo controllato. Sei osservato da un poliziotto gigante che domina l’intera città. Un immersive sim surreale in cui devi agire con cautela, gestendo anche lo stato d’animo degli NPC attraverso un sistema simile a un Tamagotchi. Grottesco, unico e straniante, ha conquistato l’attenzione con la sua stranezza magnetica.
Arcane Eats
Cosa succede quando unisci un gestionale culinario e un deckbuilder? Nasce Arcane Eats, la novità più gustosa dell’anno videoludico, ambientata in un ristorante incantato nel cuore del regno delle fate. Mostrato per la prima volta durante il PC Gaming Show 2025, il gioco promette un mix creativo tra strategia da cucina e costruzione di mazzi, tra incantesimi speziati e piatti che fanno letteralmente magie. Un’idea brillante, fresca, che sfrutta l’ironia e la meccanica roguelite per proporre un’esperienza fuori dagli schemi.
Guntouchables
Guntouchables è il gioco che prende tutto sul serio… tranne il titolo. Un co-op roguelike irriverente dove l’unica regola è sparare, tantissimo. L’estetica over-the-top e i toni da action comedy fanno da sfondo a una caccia mutante sfrenata, perfetta per sessioni con gli amici. L’uscita è fissata per il 17 giugno su Steam, e il trailer ha già mostrato personaggi sopra le righe, armi assurde e un ritmo che non dà tregua.
Ultrakill
Nel nuovo trailer di Ultrakill, è stato mostrato per la prima volta un livello inedito dal nome simbolico: Fraud, ultimo layer della campagna. L’FPS ad alta velocità di New Blood continua a spingere sull’acceleratore con un design visivo grottesco, fasi platform vertiginose e una direzione artistica tra il retro e l’ultra moderno. Dopo una lunga permanenza in accesso anticipato, l’arrivo del contenuto finale dimostra quanto il progetto sia maturato senza perdere la sua follia esplosiva.
Stario: Haven Tower
Ispirato al mito della Torre di Babele, Stario: Haven Tower è un city-builder verticale ambientato tra le nuvole. Dopo una tempesta di sabbia catastrofica, l’umanità ha deciso di costruire verso l’alto per salvarsi. Il concept è affascinante: costruire, piano dopo piano, una città sospesa nel cielo, gestendo risorse e sopravvivenza. Il gioco avrà una demo durante lo Steam Next Fest dal 9 giugno, mentre l’uscita completa è attesa entro fine anno.
Dispatch
In Dispatch gestisci un team di ex supercriminali pentiti che cercano di diventare eroi… sotto il tuo comando. Strategia, relazioni e gestione emergenze si intrecciano in questa avventura a turni firmata AdHoc Studio. Il concept, originalissimo, combina narrative game, strategia manageriale e uno humour tagliente. La demo è già disponibile su Steam e mostra dialoghi brillanti e situazioni moralmente ambigue da gestire con cura.
Wheel World
Wheel World è un open world a pedali firmato dagli autori di Nidhogg. Ti muovi in sella, esplorando paesaggi surreali e diversissimi: deserti, laghi, metropoli, rovine. Il senso di libertà è totale, e la fisica del movimento regala immersione e sfida. In arrivo a luglio, promette un’esperienza poetica e visivamente stimolante, fatta di chilometri percorsi, salite conquistate e cadute inevitabili.
FBC Firebreak
Nuovo progetto cooperativo di Remedy Entertainment, FBC: Firebreak è uno sparatutto a tre giocatori ambientato nell’iconica Oldest House di Control. Il trailer mostrato al PC Gaming Show è stato accompagnato da un’intervista esclusiva al team, che ha chiarito il legame temporale del gioco con l’universo narrativo di Control. Sarà disponibile dal 17 giugno, e si preannuncia come una fusione tra azione paranormale, atmosfera da thriller e dinamiche di squadra serrate.
Anno 117: Pax Romana
Nuovo capitolo della storica serie gestionale, Anno 117: Pax Romana ci porta nel cuore dell’Impero Romano. Annunciato con trailer ufficiale e data di uscita (17 novembre), il gioco ripropone la classica formula di costruzione città e gestione delle esigenze cittadine, traslandola in un contesto storico affascinante. Aspettatevi logistica, cultura, diplomazia e infrastrutture in stile imperiale, il tutto con l’inconfondibile profondità degli Anno.
Baby Steps
Dall’autore di QWOP e Getting Over It, ecco Baby Steps, il gioco più tragicomico dell’anno. Impersoni Nate, un “fallito disoccupato” trasportato in un mondo alternativo dove scopre il potere… di camminare. Nient’altro. Ogni passo è un’impresa. Ogni equilibrio, un trionfo. La demo è già disponibile su Steam, mentre l’uscita è fissata per l’8 settembre. Uno di quei titoli dove il gameplay è la battuta e il game over fa ridere.
Warhammer 40K: Darktide – Arbites
Tra demoni e mutanti, i poliziotti dell’Imperium arrivano su Darktide: la classe Adeptus Arbites è il nuovo innesto per lo sparatutto cooperativo di Fatshark. Una scelta inaspettata ma affascinante, che punta a diversificare ulteriormente il gameplay e a enfatizzare l’ordine in un mondo dominato dal caos. Il debutto della nuova classe è previsto per il mese prossimo, con un update che porterà nuove armi, abilità e look.
Endless Legend 2
Annunciato ufficialmente l’arrivo in accesso anticipato per Endless Legend 2, previsto per il 7 agosto. Il 4X sci-fi fantasy di Amplitude torna con quattro fazioni (tra nuove e familiari), una nuova ambientazione chiamata Saiadha e il solito equilibrio tra esplorazione, diplomazia e guerra. Il trailer mostrato al PC Gaming Show ha rivelato anche miglioramenti grafici e una direzione artistica ancora più evocativa.
Berserk or Die
Poncle, creatori di Vampire Survivors, diventano publisher e lanciano Berserk or Die: un massacro in pixel art, retrò e totalmente fuori di testa. Il gameplay è ipercinetico, e il tuo unico obiettivo è sopravvivere più a lungo possibile mentre fai a pezzi ondate nemiche. Sangue, combo e caos sono il linguaggio di questo nuovo roguelite d’azione.
Mycopunk
Mycopunk è un FPS cooperativo veloce, assurdo e fungino. Descritto come “non un roguelike”, ma divertente, immediato e un po’ scemo. Il trailer al PC Gaming Show ha confermato il tono leggero e scanzonato, mentre la demo è già giocabile. L’uscita completa è fissata per il 10 luglio, con un gameplay che promette cooperazione spinta e risate garantite.
Blippo+
Tra i giochi più strani mai visti al PC Gaming Show, Blippo+ svetta senza timore. Ispirato allo stile di Hypnospace Outlaw, è un’esperienza surreale in cui si esplora una rete TV aliena piena di star clonate dell’opera e narratori inquietanti. È un viaggio psichedelico e straniante nel nonsense, dove ogni canale sembra uscito da un sogno distorto. Un titolo che sfida le convenzioni, ideale per chi ama perdersi nell’assurdo.
Morbid Metal
Cosa succede se in un roguelike potessi controllare tutti i personaggi contemporaneamente? Morbid Metal prova a rispondere, offrendo un’esperienza di combattimento unica e frenetica. Sviluppato da Screen Juice e pubblicato da Ubisoft, il gioco punta tutto sulla fluidità dell’azione e la possibilità di cambiare personaggio al volo per affrontare orde nemiche. Una demo è già disponibile allo Steam Next Fest, mentre l’early access è fissato per il 21 agosto.
Love Eternal
L’horror in pixel art non è facile da realizzare, ma Love Eternal ci riesce con inquietante efficacia. Il nuovo trailer, mostrato al PC Gaming Show, introduce atmosfere da incubo e immagini disturbanti che rendono l’esperienza decisamente tesa. Il platform psicologico firmato Ysbryd Games sarà disponibile da ottobre 2025 e punta a sconvolgere con una narrazione forte e un’estetica minimalista ma evocativa.
Bus Bound
In un mondo dove i simulatori sembrano esplorare ogni possibile scenario, Bus Bound sceglie quello del trasporto urbano, ma con uno spirito sociale. L’obiettivo è semplice ma ambizioso: gestire un servizio di trasporto pubblico efficiente, ecologico e personalizzabile. Il tono è quasi da manifesto: “salite a bordo, fate sentire la vostra voce”. Un titolo che trasforma la routine in un gesto rivoluzionario.
Atmosfar
Atmosfar è una dichiarazione d’amore per i viaggi tranquilli e le avventure tra le nuvole. Si presenta come una survival cooperativa tra costruzione di basi volanti, raccolta di pezzi di ricambio e scenari solari che ricordano un road trip tra le nuvole. Il tono è rilassato, quasi contemplativo, e punta a conquistare con un’esperienza distesa ma profonda. L’early access è previsto nel corso del 2026.
Void/Breaker
Void/Breaker è uno sparatutto sci-fi dal ritmo incalzante, che colpisce fin dai primi secondi di gameplay. Il trailer mostra movimenti scattanti, un sistema di creazione delle armi profondo e ambienti completamente distruttibili. Tutti elementi che lo rendono perfetto per chi cerca un’esperienza intensa e dinamica. Il lancio è previsto entro la fine dell’anno, ma la demo è già disponibile su Steam.
Grave Seasons
Non lasciatevi ingannare dall’aspetto bucolico: Grave Seasons nasconde molto di più. All’apparenza è un classico farming sim, con pesca, coltivazioni e mercati locali, ma presto emergono misteriosi omicidi su cui indagare. Un’idea affascinante, che unisce la dolcezza della vita rurale alla tensione del giallo. Il risultato è un ibrido affascinante, tanto rilassante quanto sinistro.
Eyes of Hellfire
Eyes of Hellfire segna l’ingresso di Blumhouse nel mondo dei videogiochi con un horror multiplayer dove fidarsi degli altri potrebbe essere un errore fatale. Fino a quattro giocatori devono esplorare una loggia maledetta, risolvere enigmi e… decidere se scappare insieme, tradirsi o morire. Un concept intrigante che promette tensione, scelte morali e partite mai uguali tra loro.
Deadwire
“Pensa veloce, hackera più in fretta”: lo slogan di Deadwire dice tutto. È un top-down action frenetico che unisce lo stile di Hotline Miami e la creatività di Gunpoint, con una spruzzata di old-school GTA. Il gameplay è nervoso, tecnico e immediato, e punta al lancio per settembre 2025. Ideale per chi ama la sfida mentale abbinata all’azione pura.
Dinkum
Un ibrido tra Animal Crossing e Stardew Valley, Dinkum è un life sim ambientato in un’isola australiana dove si coltivano cactus, si allevano wombat e si decorano città accoglienti. Si distingue per il suo ritmo libero, non legato all’orologio reale, e per la libertà concessa nel modellare il proprio villaggio. Un titolo che punta tutto sulla serenità e la personalizzazione.
Abyssus
Abyssus è uno sparatutto cooperativo in prima persona con elementi roguelite e un’ambientazione brinepunk: un mix di crafting, armi divine e combattimenti frenetici contro le creature corrotte di un’antica civiltà sommersa. L’uscita è fissata per il 12 agosto 2025, mentre una demo è già disponibile dal 9 giugno su Steam Next Fest.
Ascendant
Il nuovo trailer di Ascendant è arrivato al PC Gaming Show 2025, mostrando scorci del caotico sparatutto multiplayer targato PlayFusion. Tra carri armati, armi e acconciature fuori di testa, il gioco ha dato un assaggio del suo stile senza però annunciare una data precisa. L’uscita è prevista entro la fine dell’anno.
Mewgenics
“Un RPG infinito di allevamento di gatti dai creatori di The Binding of Isaac e Super Meat Boy”. Così recita la pagina Steam di Mewgenics, il cui ultimo trailer è stato mostrato al PC Gaming Show 2025. L’uscita è prevista per il 10 febbraio 2026.
Dead Reset
Presentato in anteprima mondiale, Dead Reset è un horror sci-fi in FMV sviluppato da Wales Interactive e Dark Rift Horror. In questo titolo narrativo basato sulle scelte, la morte non è la fine ma parte integrante del gameplay grazie a un innovativo sistema a loop. L’uscita è prevista nel corso del 2025.
Bernband
Bernband propone una visione alternativa del genere cyberpunk: al posto di mercati neri e atmosfere oppressive, il gioco del collettivo Sokpop preferisce alieni divertenti, una costruzione del mondo meditata e uno stile lo-fi affascinante che invita all’esplorazione totale. È stato rivelato durante il PC Gaming Show 2025.
Wanderburg
Presentato in anteprima mondiale, Wanderburg è un roguelike in cui si combatte nei panni di un castello su ruote con una bocca gigante che inghiotte tutto ciò che trova. Ispirato ad Agar.io, il gioco premia la voracità con oro da spendere in upgrade sempre più folli: torri, balestre, fiamme, zampe di ragno giganti e altro ancora.
Void Martyrs
“Che il Signore mi protegga dal male che alberga dentro di me”. È questa la voce che apre i venti secondi di gameplay di Void Martyrs, action top-down cupo e brutale in cui si combatte contro nemici infetti da una piaga biomeccanica. Il trailer è andato in onda al PC Gaming Show 2025.
CloverPit
ClovePit è rumoroso, retrò, e descritto come il “figlio demoniaco di Balatro e Buckshot Roulette”. Un’esperienza claustrofobica che ti rinchiude in una cella arrugginita, con una slot machine e un bancomat. Mostrato in venti secondi durante il montaggio del PC Gaming Show 2025, uscirà nell’estate 2025.
Eclipsium
In soli venti secondi, Eclipsium ha mostrato città in fiamme, effigi umane brucianti, mattatoi attivi e cuori palpitanti. Un concentrato di orrore visivo che ha lasciato il segno nel montaggio del PC Gaming Show 2025. Chi è interessato può già aggiungerlo alla wishlist su Steam.
Trash Goblin
Durante il pre-show del PC Gaming Show 2025, Trash Goblin si è mostrato con un nuovo story trailer. Uscito dall’accesso anticipato, il simulatore di pulizia introduce ora una vera campagna narrativa, la possibilità di esplorare diversi distretti cittadini e un sistema “Fetching Fungi” per recuperare oggetti già scoperti in modo alternativo.
Whiskerwood
Whiskerwood è un city builder in cui topi industriosi costruiscono colonie su isole lontane, complete di catene produttive complesse, mentre i gatti guidano un impero coloniale. Il trailer ironizza su tutto questo, ma se fosse basato su fatti reali sui roditori? Perché mai un videogioco dovrebbe mentire?
Outbound
Outbound è un simulatore di camper van mostrato con un nuovo montaggio al PC Gaming Show 2025. Nel video si vedono routine rilassanti come la raccolta di bacche, la costruzione di spazi abitativi portatili e l’esplorazione di un mondo aperto colorato e dettagliato. Il lancio è previsto nella prima metà del 2026.
Capy Castaway
Capy Castaway è un’avventura d’esplorazione ispirata ai ricordi d’infanzia, che segue le vicende di un capibara e un corvo smarriti in cerca di casa. Il gioco, ancora senza una data precisa, punta a uscire nel corso del 2026.
Con oltre 70 giochi presentati, il PC Gaming Show 2025 si è dimostrato ancora una volta una vetrina insostituibile per la creatività indipendente e l’innovazione nel panorama videoludico. Dai survival ambientati tra le nuvole a roguelike dove si combatte con castelli mobili, passando per simulazioni culinarie magiche e horror psichedelici a 8-bit, la varietà è stata semplicemente travolgente. E in mezzo a tutto questo, anche nomi importanti come Remedy, Ubisoft e Fatshark hanno fatto sentire la loro voce. Se c’è una lezione da trarre da quest’edizione, è che il futuro del gaming su PC continua a sorprendere – tra esperimenti folli, grandi ritorni e idee fuori dagli schemi, la scena è più viva che mai.
Blades of Fire non ha un New Game+, il che significa che dovrete affrontare l’ultima difficoltà, “Acciaio”, partendo da “zero”. E credeteci, non è affatto un’impresa facile. Ogni scelta, ogni mossa conta, e il boss finale, Erin, è davvero spietato. Siete arrivati fin qui, state per mollare… ma ehi, niente panico! Ci pensiamo noi a darvi una mano!
In questo video vi presenteremo una strategia collaudata, studiata nei minimi dettagli per guidarvi passo passo verso la vittoria contro Erin. Vi sveleremo i trucchi, i tempi giusti e le tecniche indispensabili per superare questo ostacolo e portare a termine il gioco nella modalità più ardua.
Quindi, siete pronti a trasformare la frustrazione in trionfo? Mettetevi comodi, prendete il controller e… via con la guida definitiva per battere Erin a “Acciaio“!
Utilizzate la lancia con colpo “affondo” (noi abbiamo usato la prima). Ovviamente più la ottimizzerete con i materiali, più saranno i danni inflitti;
Giocate in maniera difensiva, evitando gli attacchi caricati;
Continuate con la strategia “mordi e fuggi” anche quando il boss evocherà le tre ondate di nemici;
Quando Erin diventerà infuocato, evitate il colpo con cui “rotola” verso di voi schivando sul lato;
Portatevi dietro un sacco di armi equipaggiate con le rune ed attivatele non solo per infliggere danni, ma anche per ricaricarvi la vita, così da poter conservare le fiaschette, più veloci, per le fasi finali.
Alla fine il punto di svolta è avere pazienza. Se non sarete precipitosi, riuscirete ad avere la meglio in un paio di tentativi. Noi abbiamo azzardato gli attacchi caricati solo verso la fine… e ce ne stavamo per pentire.
E questo è tutto! Se avete bisogno di consigli specifici, scrivete qui sotto l’articolo oppure nella sezione commenti di YouTube. Vi aiuteremo in men che non si dica!
Giovedì 12 giugno 2025, Konami accenderà i riflettori sui suoi titoli più attesi con KONAMI PRESS START, un evento livestream che promette contenuti esclusivi, approfondimenti sullo sviluppo e nuovi dettagli su Metal Gear Solid Δ: Snake Eater e Silent Hill f. Lo showcase sarà trasmesso in tutto il mondo a partire dalle 15:00 (CEST), con una durata prevista di circa 37 minuti.
La compagnia giapponese ha confermato la partecipazione di sviluppatori e producer interni, pronti a raccontare i retroscena dei progetti in lavorazione e a svelare nuove sequenze inedite dei giochi in uscita. Per gli appassionati della saga di Snake e per chi attende da anni un ritorno significativo della serie Silent Hill, si tratta di un appuntamento imperdibile.
Metal Gear Solid Δ e Silent Hill f al centro della scena
Nel comunicato ufficiale, Konami ha chiarito che lo showcase offrirà una panoramica dettagliata proprio su due dei titoli più chiacchierati degli ultimi anni: da un lato Metal Gear Solid Δ: Snake Eater, remake del leggendario terzo capitolo firmato originariamente da Hideo Kojima; dall’altro Silent Hill f, il nuovo, enigmatico progetto horror ambientato nel Giappone degli anni ’60, con la scrittura di Ryūkishi07 e una direzione artistica profondamente ispirata.
Non è escluso che vengano mostrati nuovi spezzoni di gameplay o sezioni narrative, dando finalmente forma concreta a ciò che finora è rimasto sospeso tra teaser e speculazioni. L’evento sarà quindi il primo vero banco di prova per entrambi i titoli, attesissimi sia dal pubblico che dalla critica.
Dove e come seguire KONAMI PRESS START
Il livestream sarà disponibile su tutti i principali canali ufficiali di Konami:
Sarà inoltre possibile seguire l’evento con sottotitoli in ben 13 lingue, un’attenzione che sottolinea l’ambizione globale dello showcase. Per chi vorrà commentare e interagire in tempo reale, l’hashtag ufficiale sarà #KONAMIPressStart.
Konami invita i fan a restare aggiornati anche attraverso i suoi canali social, da cui arriveranno ulteriori anticipazioni nei giorni immediatamente precedenti all’evento.
Un evento che segna un ritorno di peso
KONAMI PRESS START si inserisce in una stagione estiva già ricca di appuntamenti, tra lo State of Play di Sony e l’Xbox Games Showcase. Ma lo spazio conquistato da Konami è tutt’altro che marginale: il publisher giapponese sembra infatti deciso a rientrare con forza nella scena tripla A, dopo un lungo periodo in cui il focus era sembrato più orientato verso mobile, raccolte storiche e collaborazioni esterne.
Il ritorno di franchise come Metal Gear e Silent Hill rappresenta un vero e proprio segnale per il futuro dell’azienda, che punta a riaccendere l’entusiasmo dei suoi fan storici e a conquistare una nuova generazione di giocatori.
Il 12 giugno si preannuncia come una data chiave per tutti gli appassionati dell’universo Konami. In 37 minuti, potremmo finalmente scoprire come si presenterà Metal Gear Solid Δ nella sua forma definitiva e quale direzione prenderà l’oscuro viaggio narrativo di Silent Hill f. Ma non è tutto: la promessa di “molto altro ancora” lascia intendere ulteriori sorprese, magari legate ad altri brand storici della casa di Tokyo.
Non resta che sincronizzare gli orologi: giovedì 12 giugno, ore 15:00. KONAMI PRESS START. Il futuro si accende.
Nel corso del weekend, Hangar 13 è tornata a mostrare Mafia: Terra Madre con due filmati rilasciati rispettivamente alla Summer Game Fest ed al Future Game Show.
Nel corso del primo evento, lo sviluppatore ha presentato in anteprima il trailer “La lealtà è tutto“, dove viene approfondito il ruolo del protagonista Enzo Favara all’interno della faida in corso tra le famiglie criminali Torrisi e Spadaro per il controllo del mondo criminale della Sicilia del 1900. Ve lo proponiamo di seguito.
Al Future Game Show, Hangar 13 ha poi mostrato in anteprima il video “L’Iniziazione“, mettendo in scena il giuramento ufficiale del protagonista Enzo Favara alla famiglia criminale Torrisi. Durante l’evento, il Presidente dello studio Nick Baynes e il Game Director Alex Cox hanno parlato dell’esplorazione di una nuova ambientazione e storia per la saga, tornando alla Sicilia dei primi del Novecento e alle origini del crimine organizzato.
Scopri dove tutto ebbe inizio in Mafia: Terra Madre, una brutale e spietata storia di criminalità ambientata nella Sicilia di inizio Novecento. Fatti strada in un mondo spietato nei panni di Enzo Favara e dimostra di essere degno di far parte della Famiglia in questo gioco d’azione in terza persona.
Enzo è disposto a tutto per vivere una vita migliore. Dopo aver vissuto un’infanzia da incubo fatta di lavori forzati, è pronto a rischiare tutto per diventare un uomo d’onore nel clan criminale dei Torrisi. Il suo giuramento a Cosa Nostra, con tutto il potere, le tentazioni e le avversità che ne consegue, è l’inesorabile simbolo di una cruda verità: La famiglia è sacrificio.
Terra Madre è un’avvincente storia di crimine resa ancora più straordinaria dallo stile cinematografico e dal realismo che da sempre contraddistingue la serie Mafia. La storia di Enzo ha luogo in un tempo in cui il talento con il coltello era da vendere, la lupara era comune, faide e vendette andavano avanti per decenni e i mafiosi si aggiravano per le campagne a cavallo, a piedi o alla guida di automobili con motore a scoppio.
La meravigghia della campagna siciliana si scontra con il plumbeo dei vicoli urbani, cornici involontarie dell’amaro calice della malavita. Le famiglie rivali e i loro spietati boss si affrontano nell’oscurità e al riparo da occhi indiscreti, scatenando sanguinose guerre per il controllo del territorio. La fiducia è tanto rara quanto effimera, mentre un’alleanza val bene un omicidio.
Scopri il mondo criminale di inizio ‘900 nei panni di Enzo e discendi nel mondo della criminalità organizzata nella Sicilia di un tempo. Vivi l’esperienza di un incontro ravvicinato con un cast di alleati inaspettati e nemici implacabili in questa storia drammatica, che si dipana in un’accurata rivisitazione storica pronta a immergerti nelle insidiose atmosfere mediterranee.
Armato di coltello o fucile, muoviti in un mondo spietato dove ogni scontro potrebbe essere l’ultimo. Tendi imboscate ai tuoi nemici per eliminarli senza pietà e senza testimoni o accoltellali in un duello ravvicinato all’arma bianca. Se preferisci le armi da fuoco, impugna pistole, fucili e lupare autentiche del periodo per superare ogni ostacolo ed eliminare con le maniere forti tutti i nemici che insidiano il Don.
Attraversa in lungo e in largo gli spettacolari scenari siculi, dalle cripte sotterranee alle rovine fatiscenti, passando per rigogliosi vigneti e maestosi teatri dell’opera. Nella Sicilia di inizio ‘900, raggiungere il tuo prossimo bersaglio o sopravvivere a una fuga rocambolesca significa sapersi spostare al galoppo tra i campi arati e il lastricato del paese, oppure saper tenere saldo il volante durante un inseguimento sulle strade di campagna.
Mafia: Terra Madre sarà disponibile dall’8 Agosto su PC via Steam, Xbox Series X|S e PlayStation 5.
L’Xbox Games Showcase 2025 ha offerto anche un doppio sguardo sulle novità Bethesda dedicate ai suoi due live game di punta: The Elder Scrolls Online e Fallout 76. Due mondi diversissimi, ma entrambi capaci di evolversi ancora, sorprendendo la community con aggiornamenti ricchi di contenuti e nuove idee.
Il primo trailer presentato riguarda The Elder Scrolls Online: Stagione della Setta del Verme – Parte 1, espansione già disponibile dal 2 giugno su PC e Mac e in arrivo su console il 18 giugno. Il video ci accompagna a Western Solstice, nuova area che rappresenta un ritorno alle radici della narrazione principale di ESO, iniziata oltre dieci anni fa.
Accanto alla nuova zona e alla prosecuzione della main quest, questo aggiornamento porta con sé l’Update 46, gratuito per tutti, che introduce il sistema Subclassing — una profonda rivisitazione della personalizzazione del personaggio, che consente di combinare abilità provenienti da alberi differenti — e Hero’s Return, funzione pensata per agevolare il rientro dei giocatori storici offrendo ricompense a chi riprende l’avventura dopo una lunga pausa.
Parallelamente, Bethesda ha svelato anche un trailer dedicato all’ultima espansione estiva di Fallout 76, intitolata Fissione per la pesca, pubblicata lo scorso 3 giugno. Un aggiornamento gratuito disponibile su tutte le piattaforme, che introduce per la prima volta la pesca nella Zona Contaminata.
I giocatori potranno cimentarsi con esche, condizioni atmosferiche, canne e spot diversi per catturare decine di pesci, tra cui 12 varianti rare di axolotl che cambiano ogni mese, oltre a “leggende locali” ancora da scoprire. Tutto ruota attorno a l’Approdo del Pescatore, nuova zona situata nella Palude Boscosa, dove sarà possibile incontrare Linda-Lee: un gigantesco paguro che, in cambio dei pesci migliori, offrirà oggetti leggendari.
Dall’avventura epica in salsa fantasy alla calma apparente di una giornata con la canna in mano, Bethesda dimostra ancora una volta la sua capacità di tenere vive e sorprendenti le esperienze online più longeve del suo catalogo. E a giudicare da questi trailer, l’estate sarà tutt’altro che noiosa.
Il viaggio di Indiana Jones è tutt’altro che finito. Dopo l’ottimo debutto di Indiana Jones e l’Antico Cerchio, Bethesda rilancia con L’Ordine dei Giganti, primo DLC narrativo in arrivo il 4 settembre 2025. Un’espansione che ci porterà a esplorare le profondità più oscure della Roma sotterranea, tra enigmi dimenticati e leggende che affondano le radici nella mitologia dei nefilim.
Il trailer rilasciato nelle scorse ore apre le porte a un nuovo capitolo della storia ambientato nel cuore della capitale italiana, dove Indy dovrà affrontare una setta misteriosa, risolvere antichi rompicapi ed esplorare catacombe trasformate in labirinti sinistri, ideati da imperatori del passato per custodire segreti che forse era meglio non risvegliare.
Secondo quanto riportato da Bethesda, questo contenuto si inserisce all’interno della narrazione principale del gioco, ampliandola senza alterarne la struttura, e offrendo nuove sfide ambientali, sequenze d’azione e misteri storici da svelare. Il fulcro dell’espansione sarà infatti l’eredità nascosta dei giganti nefilim, che promette di cambiare la posta in gioco per il nostro archeologo preferito.
L’Ordine dei Giganti sarà disponibile gratuitamente per chi ha acquistato la Premium Edition, il Premium Upgrade o la Collector’s Edition del gioco base. Per tutti gli altri sarà possibile acquistarlo separatamente a partire dal giorno del lancio.
L’Xbox Games Showcase 2025 non è stato soltanto un evento ricco di trailer, gameplay e sorprese, ma un vero e proprio manifesto. Il tema è chiaro fin da subito: i giocatori al centro di tutto. Che si tratti di nuove IP, sequel attesissimi o addirittura un nuovo dispositivo portatile per giocare in mobilità, la filosofia di Xbox punta decisa verso un ecosistema inclusivo, multipiattaforma e sempre più accessibile.
Dalla conferma che ogni gioco mostrato sarà Xbox Play Anywhere, alla presentazione ufficiale dei nuovi handheld ROG Xbox Ally e Ally X, passando per world premiere, ritorni storici e nuove collaborazioni con partner globali, Microsoft ha ridisegnato i confini del proprio universo videoludico. Un universo che si espande ben oltre le console, abbracciando PC, cloud e dispositivi portatili, senza sacrificare nulla: né progressi, né conquiste, né qualità.
E proprio mentre sul palco si chiudevano le note del nuovo Gears of War: Reloaded e si intravedeva finalmente Hollow Knight: Silksong, la sensazione era chiara: Xbox ha iniziato una nuova fase. Più aperta, più flessibile, ma profondamente focalizzata sul mettere il giocatore al primo posto.
ROG Xbox Ally e Ally X: la nuova frontiera del gioco portatile secondo Microsoft e ASUS
Se fino a ieri il gioco portatile era una promessa legata al cloud o a soluzioni ibride, oggi Microsoft ha deciso di alzare l’asticella presentando due nuovi dispositivi che cambiano radicalmente le regole: ROG Xbox Ally e ROG Xbox Ally X.
Frutto della collaborazione tra Xbox e ASUS, le due console portatili – in arrivo durante le festività del 2025 nei principali mercati – rappresentano l’anello mancante tra la potenza di un ecosistema Windows completo e la libertà assoluta del gaming in mobilità. In altre parole, tutta la tua libreria Xbox, Steam, Battle.net e dei principali store PC sarà giocabile da un unico dispositivo, senza compromessi.
Non si tratta solo di una risposta alla crescente domanda di handheld gaming, ma di un vero e proprio manifesto tecnico. Microsoft ha confermato che ogni titolo mostrato durante lo Showcase 2025 sarà compatibile con Xbox Ally, inclusi quelli su Game Pass e persino l’attesissimo Hollow Knight: Silksong, disponibile fin dal lancio anche su questo nuovo sistema.
E se ancora mancavano certezze sul futuro di Xbox dopo la recente svolta multipiattaforma, la presentazione dell’Ally e del suo modello potenziato, l’Ally X, segna un punto di non ritorno. Xbox non si limita più a costruire console: sta creando un intero ecosistema che si adatta alla tua vita, qualunque sia il dispositivo su cui scegli di giocare.
Per maggiori dettagli su caratteristiche tecniche, schermo, esperienze full-screen e specifiche hardware, Microsoft ha promesso un approfondimento dedicato su Xbox Wire nelle prossime settimane, con preordini e prezzi in arrivo a breve.
I giochi protagonisti dello showcase
Black Ops 7 e Clockwork Revolution: la visione dei first-party Xbox parte da qui
Tra le novità più attese dello Showcase 2025, è stata la nuova ondata di titoli sviluppati internamente dai team first-party di Xbox a calamitare l’attenzione. Due nomi su tutti: Call of Duty: Black Ops 7, che segna una svolta narrativa nella celebre saga bellica, e Clockwork Revolution, l’ambizioso RPG steampunk firmato inXile.
Benvenuti nel 2035: Black Ops 7 riporta il caos psicologico in prima linea
Per la prima volta nella storia del franchise, Call of Duty torna con due capitoli Black Ops consecutivi. Treyarch e Raven Software hanno annunciato ufficialmente Black Ops 7, ambientato in un futuro prossimo – il 2035 – dove il mondo è sull’orlo del collasso a causa di conflitti armati e manipolazione mentale. La narrazione prosegue idealmente le vicende di Black Ops 2 e Black Ops 6, riportando in scena il personaggio iconico David Mason, a capo di una squadra chiamata a combattere un nemico capace di usare la paura come arma assoluta.
Il gioco introduce una campagna cooperativa pensata per il gioco in compagnia ma affrontabile anche in solitaria, un multiplayer frenetico con nuove mappe e tecnologie d’avanguardia, e un nuovo agghiacciante capitolo di Zombies a turni ambientato nel cuore del Dark Aether. Non è ancora stato mostrato tutto: l’annuncio odierno è solo l’inizio, con una rivelazione ufficiale completa prevista per questa estate.
Black Ops 7 sarà disponibile su Xbox Series X|S, Xbox One, PC, Cloud, Game Pass al day one, ma anche su Battle.net, Steam, PlayStation 5 e PlayStation 4, continuando la politica multipiattaforma già intrapresa da Activision e Xbox.
Clockwork Revolution: viaggiare nel tempo per riscrivere la storia
L’altro protagonista della line-up è senza dubbio Clockwork Revolution, il GdR steampunk targato inXile entertainment, che si è mostrato con un nuovo trailer ricco di atmosfera e rivelazioni. Ambientato nella decadente città di Avalon, dove la sopravvivenza è una questione di scaltrezza tra bande criminali e oppressione sociale, il titolo ci mette nei panni di Morgan, un eroe deciso a riscrivere il passato per salvare il futuro.
Attraverso un dispositivo per viaggiare nel tempo, il giocatore potrà alterare eventi chiave del passato della città e svelare i segreti dietro il regime di Lady Ironwood, la despota che ha manipolato l’intera storia per piegarla ai suoi fini. Il team ha parlato di narrazione reattiva, crafting avanzato delle armi e una libertà di scelta che promette di rivoluzionare il genere. Un progetto che inXile definisce il suo più ambizioso di sempre.
Il gioco arriverà su Xbox Series X|S, PC, Cloud e Game Pass al lancio, oltre che su Steam, confermando ancora una volta l’apertura di Microsoft verso un ecosistema sempre più inclusivo e ramificato.
Gears of War: Reloaded – Il classico ritorna, più grande che mai
Uno dei momenti più iconici dello showcase è stato il ritorno in grande stile di Gears of War, con l’annuncio di Gears of War: Reloaded. Disponibile dal 26 agosto 2025, il gioco sarà giocabile su Xbox Series X|S, PC, Steam e – per la prima volta nella storia della saga – anche su PlayStation 5. Un’espansione che segna un cambio di rotta significativo per la storica esclusiva Microsoft, decisa ora a raggiungere un pubblico sempre più ampio.
Il trailer mostrato durante l’evento non si è limitato a far leva sulla nostalgia. Al contrario, ha offerto uno sguardo potente su come la serie stia abbracciando il futuro, con un’edizione rimasterizzata che punta all’eccellenza tecnica: texture in 4K, 60 fps in Campagna, 120 fps in Multiplayer, supporto al cross-play e alla progressione condivisa. Non è solo un remake, è la versione definitiva per chi vuole (ri)vivere la brutalità e la cinematograficità che hanno reso Gears una leggenda.
E per chi non vede l’ora di impugnare il Lancer, c’è una buona notizia: dal 13 giugno parte una Beta Multiplayer di due weekend, disponibile per gli abbonati Game Pass Ultimate, chi possiede Gears of War: Ultimate Edition in digitale e tutti coloro che preordineranno Reloaded. Un’occasione perfetta per testare il rinnovato comparto competitivo in anteprima.
Grounded 2 – La sopravvivenza continua… su scala ridotta
Il microcosmo di Grounded si espande con un seguito ricco di novità e sorprese. In arrivo il 29 luglio 2025 in Game Preview su Xbox e Steam Early Access, Grounded 2 porta i giocatori fuori dal giardino per immergerli nella natura selvaggia suburbana di Brookhollow Park, un ambiente più ampio, variegato e pericoloso. I protagonisti restano gli stessi adolescenti miniaturizzati del primo capitolo, ma tutto il resto cambia.
Tra nuovi biomi, insetti inediti, strumenti più avanzati e soprattutto i Buggies cavalcabili richiesti a gran voce dalla community, il gioco punta a superare il predecessore sia in termini di contenuti che di qualità della vita. Grazie all’Omni-Tool, per esempio, ogni azione risulta più rapida e intuitiva, mentre il tono generale continua a oscillare tra l’umorismo e la tensione.
Co-sviluppato insieme a Eidos-Montréal, Grounded 2 si presenta come una vera evoluzione del concetto originale, mantenendo però salda l’identità che ha conquistato oltre 25 milioni di giocatori. Il team ha dichiarato che ogni feedback ricevuto è servito a modellare il sequel sin dal primo giorno, rendendo l’accesso anticipato non solo un’anteprima, ma una vera occasione per contribuire alla sua costruzione.
Keeper – L’avventura psichedelica di Double Fine ha una data
Tra i titoli più affascinanti e strani dell’Xbox Games Showcase 2025, Keeper è senza dubbio quello che ha catturato l’immaginazione con più forza. Il nuovo gioco di Lee Petty e Double Fine Productions arriverà il 17 ottobre 2025, e se ne è già parlato ovunque grazie a un trailer visivamente ipnotico.
In Keeper vestiamo i panni… di un faro vivente. Sì, hai letto bene. Un faro animato che si muove su quattro zampe meccaniche attraverso un’isola misteriosa, accompagnato da un piccolo uccello marino. Il tutto raccontato con una direzione artistica surreale, poetica e dai toni volutamente criptici. La luce che emana non è solo estetica, ma interagisce con l’ambiente, altera il mondo circostante e guida il giocatore lungo un viaggio enigmatico verso il cuore dell’isola.
La sensazione è quella di trovarsi davanti a un’opera d’autore, una fiaba interattiva con lo stile inconfondibile dello studio di Psychonauts. Un’esperienza narrativa che non ha paura di essere diversa, e che potrebbe rivelarsi una delle sorprese più toccanti dell’autunno videoludico.
Ninja Gaiden 4 – Il ritorno della leggenda ninja
L’arte del ninjutsu torna a farsi sentire con una violenza spettacolare: Ninja Gaiden 4 è realtà, e sarà disponibile dal 21 ottobre 2025. Sviluppato da Team Ninja in collaborazione con PlatinumGames, il gioco promette di fondere il meglio dei due mondi: l’impatto tecnico e chirurgico della serie originale con l’esplosività stilistica dei creatori di Bayonetta.
Il protagonista è Yakumo, giovane ninja prodigio chiamato a combattere tra le strade di una Tokyo futuristica invasa da un male oscuro. Il trailer ha mostrato una varietà impressionante di armi, tecniche distruttive e abilità speciali come il Bloodbind Ninjutsu, insieme al ritorno delle arti Ninpo. I combattimenti sono frenetici e stilosi, con cambi d’arma fluidi e nemici massicci, compresi boss colossali.
Non manca il mistero: il legame tra Yakumo e Ryu Hayabusa è tutto da svelare. Ma se c’era bisogno di un segnale che Ninja Gaiden è tornato, questo lo è. E lo fa nel modo più spettacolare possibile.
The Outer Worlds 2 – Satira, caos e decisioni impossibili
Obsidian torna a colpire con uno dei suoi franchise più amati. The Outer Worlds 2, presentato con un trailer corposo e approfondito anche nello speciale Direct dedicato, ci trascina nella colonia isolata di Arcadia, spaccata da fazioni rivali e da fratture cosmiche pronte a inghiottirla.
Come sempre, il destino del mondo è nelle mani del giocatore: ogni scelta, alleanza o compromesso influenzerà lo scenario e gli equilibri di potere. Il tono rimane quello satirico e pungente del primo capitolo, ma tutto è stato ampliato: RPG più profondi, nuove armi scientifiche, compagni inediti, customizzazione avanzata e un sistema di movimento e combattimento più fluido e reattivo.
The Outer Worlds 2 uscirà il 29 ottobre 2025 e sembra già pronto a conquistare sia i fan storici che i nuovi arrivati. In un mondo che cade a pezzi, sarà il tuo personaggio a decidere cosa salvare… o cosa distruggere.
Tony Hawk’s Pro Skater 3 + 4 – Demo disponibile da subito!
L’uomo uccello è tornato. Tony Hawk’s Pro Skater 3 + 4 arriva l’11 luglio 2025, ma chi ha effettuato il preordine (oppure è abbonato a PC Game Pass o Game Pass Ultimate) può già mettersi alla prova grazie alla Foundry Demo, disponibile da oggi.
Questo remake riunisce due dei capitoli più amati della saga, con modalità Carriera, Sessioni singole, Speedrun e Free Skate per dare libero sfogo alla creatività su ruote. I parchi leggendari di Foundry e College sono stati ricreati nei minimi dettagli, e si potrà sfrecciare sia con Tony Hawk che con la skater brasiliana Rayssa Leal.
In più, chi acquista l’edizione Digital Deluxe potrà perfino giocare nei panni del Doom Slayer, sì, proprio lui! Un incrocio folle che promette acrobazie… infernali.
I nuovi mondi da scoprire: quando l’originalità arriva dai partner
L’Xbox Games Showcase 2025 non si è limitato a celebrare i colossi dell’universo Microsoft. C’è stato spazio anche per giochi sorprendenti, inediti, spesso inaspettati, firmati da studi indipendenti e partner storici che hanno portato una ventata di creatività e sperimentazione. Ecco le produzioni più interessanti emerse dal palco.
Aniimo – Creature magiche e battaglie in tempo reale
Una world premiere che ha colpito tutti per il suo fascino visivo e la sua anima libera. Aniimo è un action RPG open world in cui si esplora un mondo vivo e pulsante, abitato da creature magiche chiamate, appunto, Aniimo. Un universo che sembra nato da un sogno condiviso, e che il team di sviluppo ha deciso di realizzare in prima persona senza aspettare che lo facesse qualcun altro.
Nel gioco sarà possibile scoprire, conoscere e collezionare queste creature, ma anche combatterle in tempo reale o utilizzare il sistema di Twining per diventare un Aniimo e cambiare completamente prospettiva. L’uscita è prevista per il 2026, ma una beta chiusa per PC è in arrivo entro la fine dell’anno.
Aphelion – Sopravvivere all’ignoto, tra scienza e emozione
Un altro titolo che ha saputo catturare l’attenzione con il suo impianto narrativo e il realismo scientifico è Aphelion, la nuova avventura in terza persona sviluppata da Don’t Nod, il team di Life Is Strange e Jusant. Si parte da un disastro: un’astronave si schianta sul gelido pianeta Persephone, e la protagonista Ariane dovrà sopravvivere in un ambiente ostile e mutevole per salvare il suo compagno Thomas.
Il gameplay mescola esplorazione, stealth e traversata ambientale, ma è il tono a fare la differenza: Aphelion è una storia emozionante e cinematografica, che alterna i punti di vista dei due personaggi e affonda le radici in teorie scientifiche reali, grazie alla collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea. L’uscita è fissata per il 2026.
At Fate’s End – Una spada, una famiglia, una scelta
Da chi ha creato Spiritfarer ci si aspetta sempre qualcosa di speciale, e At Fate’s End sembra proprio esserlo. È un action-adventure narrativo che mette al centro i legami familiari e le scelte dolorose: nei panni della giovane Shan, erede del clan Hemlock, si brandisce l’antica spada divina Aesus per affrontare i propri fratelli in duelli tesi, viscerali, carichi di implicazioni personali.
Il gioco promette un equilibrio perfetto tra azione tecnica e narrativa emotiva, con enigmi da risolvere, segreti da scoprire e decisioni difficili da prendere. Il tutto in un mondo stilizzato, elegante e denso di pathos, dove ogni colpo di spada pesa quanto una verità svelata.
Beast of Reincarnation – La nuova scommessa di Game Freak
Un annuncio che ha spiazzato tutti: Beast of Reincarnation è il nuovo action RPG firmato da Game Freak, celebre per Pokémon, ma qui alle prese con una visione dark e post-apocalittica del Giappone. La protagonista è Emma, un’emarginata maledetta accompagnata dal suo cane Koo, in un mondo corrotto e devastato da bestie gigantesche.
Il gioco si distingue per un combat system tecnico e impegnativo, che richiede precisione e riflessi, ma anche per il suo taglio narrativo esistenziale, che scava nelle domande più profonde sull’identità e l’umanità in un contesto di fine del mondo. Un progetto diverso, ambizioso, che segna un nuovo capitolo nella storia dello studio.
The Blood of Dawnwalker – Un vampiro in lotta con la propria anima
Direttamente da Rebel Wolves, con il supporto di Bandai Namco, The Blood of Dawnwalker è un nuovo RPG fantasy oscuro che promette una narrazione intensa e carica di dilemmi morali. Il protagonista è Coen, un giovane trasformatosi in un Dawnwalker, creatura a metà tra uomo e vampiro, condannato a vivere sul confine tra luce e oscurità.
La scelta è chiara quanto dolorosa: abbracciare il potere maledetto per salvare la propria famiglia oppure combatterlo per non perdere l’umanità. Il gameplay trailer ha mostrato un mondo gotico e tormentato, pronto ad accogliere le scelte del giocatore come parte integrante della narrazione. L’uscita è prevista nel 2026.
Cronos: The New Dawn – L’orrore ha un nuovo nome
I maestri dell’horror psicologico tornano con una nuova IP. Cronos: The New Dawn, sviluppato da Bloober Team, ci catapulta in un futuro deformato dal tempo e dalla follia, dove l’umanità si è sgretolata sotto l’assalto di mostri chiamati Orfani, capaci di fondersi in abomini sempre più pericolosi.
Nel trailer, il protagonista – un Viaggiatore al servizio del misterioso Collettivo – si addentra in un nido di Orfani, confrontandosi con le registrazioni dei compagni caduti e le creature che infestano le rovine. L’atmosfera è cupa, viscerale, e fa pensare a una via di mezzo tra Returnal e Silent Hill. Il lancio è previsto per questo autunno.
Final Fantasy VII Remake Intergrade – Il mito arriva su Xbox
Era solo questione di tempo. Durante lo showcase è stato confermato che Final Fantasy VII Remake Intergrade arriverà su Xbox Series X|S e PC nel corso dell’inverno, con tanto di episodio “Intermission” dedicato a Yuffie. Il pacchetto completo include la versione espansa e rivisitata del classico del 1997, con grafica migliorata, sistema di combattimento ibrido e uno dei cast più amati della storia dei videogiochi.
Il reveal è stato accolto con entusiasmo, anche perché segna l’arrivo ufficiale del remake anche su piattaforme Microsoft, dopo anni di esclusiva PlayStation.
Final Fantasy XVI – Disponibile subito su Xbox
E parlando di sorprese, ecco quella più inattesa: Final Fantasy XVI è già disponibile da oggi su Xbox. Un lancio a sorpresa che rende accessibile anche agli utenti Microsoft uno degli action RPG più cinematografici e maturi della serie, ambientato in un mondo medievale dilaniato dalle guerre tra Regni e Eikon.
La versione Xbox include anche la Complete Edition, con tutti i DLC e le espansioni. È compatibile con Xbox Play Anywhere, perciò un solo acquisto garantisce l’accesso su console e PC, con salvataggi condivisi. Un segnale chiaro: Final Fantasy ora è davvero di tutti.
High on Life 2 – Più folle, più cattivo, più High on Life
Il ritorno di uno degli shooter più dissacranti degli ultimi anni. High on Life 2 sarà disponibile questo inverno su Game Pass al day one, pronto a riportare in scena armi parlanti, alieni allucinati e humor scorretto. La trama è un’escalation di assurdità: tra un convegno galattico, uno zoo per umani e una crociera di lusso nello spazio, il protagonista e il suo gruppo di reietti cercheranno di fermare una mega corporazione farmaceutica interstellare.
Il trailer è già online, ma Squanch Games ha promesso un approfondimento esclusivo sul loro canale YouTube, dove scopriremo retroscena, gameplay esteso e nuove follie in arrivo.
Invincible VS – Il picchiaduro supereroistico prende forma
Chiudiamo questo blocco con una sorpresa firmata Skybound Games. Invincible VS è un picchiaduro 3v3 ambientato nel mondo crudo e iperviolento della serie Invincible, con un roster iniziale che include Mark, Atom Eve, Bulletproof e Thula. Il trailer mostra arene distruttibili, battaglie sanguinose e un sistema di tag team dinamico, pensato per gli appassionati di combattimenti tecnici e spettacolari.
Il gioco è ancora in sviluppo, ma l’obiettivo dichiarato è offrire un’esperienza competitiva di alto livello, in arrivo nel 2026.
Mudang: Two Hearts – Tattica, spionaggio e K-pop
Tra gli annunci più cinematografici dello showcase, Mudang: Two Hearts ha subito catturato l’attenzione con una formula tanto ambiziosa quanto originale. Si tratta di un action-adventure tattico in terza persona ambientato in una Corea riunificata, in un fragile equilibrio geopolitico destinato a crollare.
La particolarità? Il racconto si dipana da due prospettive: quella di Ji Jeongtae, un agente delle forze speciali del Nord infiltrato a Sud, e quella di GAVI, una popstar con un passato oscuro. Il tutto è costruito in Unreal Engine 5 e supportato da performance capture proprietario, per offrire un’esperienza narrativa immersiva, tra stealth, combattimenti ravvicinati e tensione emotiva. Arriva nel 2026.
Persona 4 Revival – Il ritorno del Midnight Channel
Un altro grande ritorno: Persona 4 Revival è stato annunciato ufficialmente con un trailer d’esordio che ha mandato in visibilio i fan della saga Atlus. Il remake ripropone l’atmosfera unica di Inaba, tra piogge misteriose, TV maledette e delitti irrisolti. Il protagonista, nuovo arrivato in città, si ritroverà coinvolto in una realtà parallela dove risvegliare il proprio Potere del Persona sarà l’unico modo per affrontare la verità.
Il gioco, completamente rinnovato graficamente, manterrà lo spirito del JRPG originale e uscirà direttamente su Game Pass al day one.
Planet of Lana II – Più grande, più profondo, più commovente
Il delicato mondo di Planet of Lana torna con un sequel che promette di raddoppiare le dimensioni e la profondità emotiva dell’originale. In Planet of Lana II: Children of the Leaf, Lana e Mui affrontano le conseguenze dell’invasione robotica, in un mondo che ha perso l’innocenza e che ora nasconde minacce e segreti.
Tra nuove abilità, controllo dei robot e una narrazione ancora più articolata, il gioco si propone come un viaggio intimo e commovente, capace di toccare corde profonde. L’uscita è prevista per il 2026, con disponibilità al day one su Game Pass.
Resonance: A Plague Tale Legacy – Il passato di Sophia, l’eco della Macula
Resonance espande l’universo narrativo di A Plague Tale con una nuova protagonista, Sophia, e una storia ambientata quindici anni prima degli eventi di Requiem. Il tono è più avventuroso ma non meno intenso, e porta i giocatori sull’Isola del Minotauro, dove antiche leggende e verità nascoste si intrecciano.
Con la spada in una mano e la luce nell’altra, Sophia dovrà affrontare minacce soprannaturali e decifrare il legame tra la maledizione della Macula e il proprio passato. Anche questo capitolo sarà disponibile nel 2026, con rilascio immediato su Game Pass.
Solo Leveling: Arise Overdrive – L’ascesa dell’hunter definitivo
Basato sul celebre webtoon coreano, Solo Leveling: Arise Overdrive trasforma l’epopea di Sung Jin-Woo in un action-RPG esplosivo. Schivate perfette, parry millimetrici e risvegli da Monarch: il sistema di combattimento promette adrenalina pura, da vivere in singolo o in modalità multigiocatore.
Il titolo arriverà su PC Xbox nell’autunno 2025, mentre le versioni Xbox Series X|S e Xbox Cloud seguiranno nel 2026. Un’occasione perfetta per scoprire (o rivivere) uno degli universi più amati della scena asiatica contemporanea.
Super Meat Boy 3D – Il cubo più famoso ritorna (stavolta in tre dimensioni)
A volte ritornano… e rotolano meglio che mai. Super Meat Boy 3D reimmagina il platform cult in una nuova veste tridimensionale, senza però perdere nulla del suo spirito hardcore. Seghe circolari, livelli impazziti, boss letali e la storica fidanzata fatta di cerotti: c’è tutto quello che i fan adorano, ma con una nuova profondità.
Il gioco è previsto per l’inizio del 2026 e sarà disponibile fin da subito su Game Pass. Preparati a morire. Ancora. E ancora. E ancora.
There Are No Ghosts at The Grand – Musical, fantasmi e un hotel da salvare
Chiudiamo con una delle proposte più insolite e affascinanti dello showcase. There Are No Ghosts at The Grand mescola mistero soprannaturale, decorazione d’interni e musicalità in un’avventura unica nel suo genere. Il giocatore eredita un vecchio hotel inglese e ha 30 giorni per rimetterlo a nuovo, ma ogni notte sarà dedicata alla caccia ai fantasmi.
Tra un gatto sarcastico, strumenti parlanti e segreti sepolti sotto le assi scricchiolanti, il gioco punta a conquistare i fan delle atmosfere cozy e delle storie fuori dagli schemi. L’uscita è prevista nel 2026, con rilascio diretto su Game Pass.
DLC e aggiornamenti: i mondi in continua evoluzione
Lo Showcase 2025 si è concluso celebrando anche l’importanza dei mondi persistenti e dei giochi che continuano a espandersi nel tempo. Dalle nuove campagne single player ai contenuti stagionali, Xbox ha dimostrato quanto tenga vivo l’interesse anche oltre il lancio.
Con Heavenly Spear, Age of Mythology: Retold accoglie un nuovo pantheon, questa volta ispirato alle leggende giapponesi. Dodici divinità inedite, tecnologie divine e unità mitiche arricchiscono la formula strategica di Ensemble Studios, accompagnando i giocatori in una campagna di dodici missioni con protagonista Yasuko, una contadina che scopre una lancia magica destinata a cambiare il destino del suo mondo. L’espansione è prevista per l’autunno 2025 ed è inclusa gratuitamente per chi possiede la Premium Edition.
Sul fronte MMO, The Elder Scrolls Online continua a sorprendere con Seasons of the Worm Cult – Part 1, nuova espansione che riprende uno degli archi narrativi principali più longevi del gioco. Il trailer gameplay ci trasporta a Western Solstice, teatro di nuove minacce e misteri legati al Culto del Verme. Il corposo Update 46 introduce anche una funzione molto attesa: il sistema di Subclassing, insieme a miglioramenti per il ritorno dei giocatori e numerose ottimizzazioni. L’aggiornamento è già disponibile su PC e arriverà il 18 giugno su Xbox e PlayStation.
Fallout 76, invece, punta su un lato più rilassato e “cozy” del post-apocalisse. Con l’aggiornamento Gone Fission, Bethesda introduce la pesca tra le attività disponibili nel Wasteland: i giocatori potranno sperimentare esche, condizioni climatiche e canne da pesca per catturare creature come Axolotl mensili o i rari Local Legends. È un’estate alternativa, tra rottami e silenzi d’acqua dolce, disponibile gratuitamente per tutti i giocatori.
Anche Indiana Jones e l’Antico Cerchio riceverà un contenuto extra: The Order of Giants, nuovo DLC in uscita il 4 settembre 2025. Ambientato durante la campagna principale, il capitolo espande la lore della Nephilim Order e conduce Indy sotto le strade di Roma, fino a toccare zone misteriose al di là del Vaticano. Vecchi nemici, nuove minacce e la leggenda di una bestia colossale si intrecciano in un’espansione già inclusa nelle edizioni Premium e Collector’s Edition.
Infine, Sea of Thieves si prepara a salpare con Season 17: Smugglers’ Tide, una nuova ondata di contenuti che introduce la Smuggler’s League. I pirati più audaci potranno intraprendere viaggi ad alto rischio, trasportando armi ed esplosivi tra le mani sbagliate, dove un errore può costare caro. L’uscita è fissata per agosto, e come sempre sarà disponibile gratuitamente per tutti i giocatori.
Xbox guarda al futuro con ambizione
Lo Showcase 2025 si è rivelato uno degli eventi più ricchi e ambiziosi degli ultimi anni per la galassia Xbox. Tra debutti spettacolari, ritorni amati, sorprese inedite e una nuova generazione di hardware, Microsoft ha tracciato una linea chiara: il futuro dell’esperienza Xbox è fatto di qualità, varietà e accessibilità, sia dal salotto che dal cloud.
Con titoli dal forte impatto visivo come DOOM: The Dark Ages, giochi narrativi come South of Midnight e Avowed, e perle di creatività indie come There Are No Ghosts at The Grand, la line-up abbraccia ogni tipo di giocatore. La potenza della nuova Xbox Series X All-Digital e del modello Galaxy Black è il simbolo di un ecosistema che evolve senza mai perdere di vista chi lo abita.
Il messaggio è chiaro: Xbox non rincorre il futuro, lo costruisce. E dopo uno Showcase così, l’attesa per il 2026 è appena cominciata.