Sony Interactive Entertainment e Ultizero Games hanno annunciato che Lost Soul Aside non arriverà più il 30 Maggio, bensì qualche mese dopo: il 29 Agosto.
L’action RPG, che ha percorso un lunghissimo periodo di sviluppo di oltre dieci anni (i lavori iniziali sono partiti a fine 2014), richiederà infatti ulteriore tempo per migliorare l’esperienza finale. Lost Soul Aside è previsto per PlayStation 5 e PC via Steam ed Epic Games Store.
“Siamo davvero grati per la risposta positiva che abbiamo ricevuto dai giocatori di tutto il mondo da quando abbiamo annunciato Lost Soul Aside” ha dichiarato Yang Bing, CEO di Ultizero Games e game director, in un comunicato. “Continuiamo a impegnarci per offrire un’esperienza di gioco di alta qualità. Per rispettare gli standard che Ultizero Games si è prefissata, ci prenderemo un po’ di tempo in più per perfezionare il gioco. Lost Soul Aside uscirà il 29 agosto 2025. Vogliamo esprimere i nostri più sentiti ringraziamenti ai nostri fan in attesa del lancio”.
Sebbene non ci siano indicazioni in questo senso, è possibile immaginare che abbia influito nella decisione la distanza estremamente ravvicinata della release date originaria alla data di lancio di Nintendo Switch 2. Potrebbe essere possibile che il rinvio sia stato stabilito anche per evitare la scomoda concorrenza (ed attenzione mediatica superiore) relativa al lancio della nuova console.
Dopo la nostra anteprima dello scorso marzo, abbiamo finalmente avuto l’occasione di mettere le mani sulla versione completa di Clair Obscur: Expedition 33. Il titolo di debutto sviluppato dallo studio francese indipendente Sandfall Interactive e pubblicato da Kepler Interactive, è un GDR che offre un’esperienza avvincente e profondamente immersiva, unendo narrazione, meccaniche di gioco innovative e un mondo visivamente straordinario.
Vi ricordiamo che il gioco è disponibile dal 24 aprile 2025 su PC (via Steam), Xbox Series X/S, PlayStation 5 e per tutti gli abbonati al servizio Xbox Game Pass Ultimate.
Versione testata: PlayStation 5
Anno dopo anno, la Pittrice ci cancella
Clair Obscur: Expedition 33 comincia con una premessa tanto affascinante quanto macabra e misteriosa, in un quadro caratterizzato da una distopia agghiacciante in cui il destino dell’umanità è stato dettato da un rituale intriso di inevitabilità. Il protagonista (Gustave che ricorda Robert Pattinson e Kieron Culkin) è un membro della spedizione chiamata “Expedition 33”, alle prese con un fenomeno che si verifica annualmente. LaPittrice (un’entità misteriosa e divina) si risveglia e inizia a dipingere sul suo Monolito che domina l’orizzonte. Dipinge un numero maledetto – in una sorta di conto alla rovescia – e tutti coloro che hanno quell’età si tramutano in una cascata di polvere e petali e svaniscono in una cancellazione (un fenomeno noto come “Gommage“) che ha un che di poetico. Anno dopo anno quel numero cambia, e altre persone saranno cancellate … e ora tocca al numero “33”. Con un solo anno da vivere, Gustave, Lune, Maelle e gli altri esploratori partono da Lumiere (che ricorda – seppur in versione distopica – Parigi) in missione; l’obiettivo? Interrompere il ciclo di morte della Pittrice in cui l’umanità vive e muore per sua esclusiva volontà.
La Pittrice, vive su un’isola lontana visibile dalle coste di Lumiere. Ma l’arrivo del gruppo sulle coste del Continente per cercare di porre fine ai nefasti eventi annuali, non va propriamente come auspicato. Un misterioso e ostile vecchio annienta la stragrande maggioranza parte della squadra, lasciando Gustave e alcuni dei membri a lottare per la propria vita. Dopo l’adrenalinica sequenza, ci siamo ritrovati nei panni di un provato Gustave in una foresta eterea (che ci ha ricordato non solo Final Fantasy ma anche Avatar), dove le pareti rocciose e i fiori bioluminescenti ci hanno guidato verso il primo obiettivo principale. Mentre i sopravvissuti affrontano la loro desolante realtà, il Gommage è diventato più di una crudele inevitabilità; sembra quasi una tradizione con la quale gli umani hanno ormai imparato a coesistere. Frasi come “Siamo già morti” escono dalle labbra con una facilità disarmante. Ma molti di fronte all’ombra della loro imminente fine o aggrappati al fragile filo della speranza, adottano un grido di battaglia: “Quando uno cade, noi continuiamo“. Chi condivide questa mentalità sceglie di arruolarsi nella spedizione (che assume il numero disegnato dalla Pittrice). Nessuna di queste spedizioni è ancora riuscita a sconfiggerla, almeno fino ad ora … l’ottimismo è una merce difficile da trovare per i membri della spedizione. La maggior parte di loro non combatte più per la vittoria; sembrano quasi andare verso la fine, verso quella morte impossibile da evitare, scoprendo quante più informazioni possibili sulla Pittrice per aiutare la prossima generazione a tentare di fermare la loro lenta estinzione. Sebbene il plot narrativo – presenti una certa originalità e sia stato ben scritto – abbiamo avuto la sensazione che il gioco avesse completamente perso la trama verso le battute finali. L’ultimo atto di Clair Obscur – eviteremo inutili spoiler – ci è sembrato un po’ frammentato. Il colpo di scena finale è comunque riuscito a convincerci in quanto gran parte del peso della narrazione è stato egregiamente sostenuto dal doppiaggio, che ha contribuito ad attenuare le lievi incongruenze di un atto finale che si è perso un po’ nella sua stessa grande ambizione.
C’è sempre domani
Come ogni gioco di ruolo a turni che si rispetti, Clair Obscur è dotato di un robusto sistema di combattimento (per un approfondimento vi rimandiamo alla nostra guida dedicata) e di una sovrabbondanza di abilità, attributi e aggiornamenti che trasformano le sue dinamiche meccaniche di schivata e parata in tempo reale in una vera e propria partita a scacchi. Ogni scontro in Clair Obscur non è il solito scambio di colpi a turni. Piuttosto, fonde l’azione in tempo reale con la strategia tradizionale: schivare e parare i colpi in arrivo – è di fondamentale importanza – dopodiché è necessario scatenare i potenti QTE per amplificare gli attacchi. Nello specifico, il sistema di combattimento ibrido a turni in tempo reale, prevede che ogni personaggio si alterna in base alla propria velocità: più si è veloci, più probabilità si hanno di attaccare per primi e più turni si ottengono. Tuttavia, è possibile reagire agli attacchi nemici in tempo reale, utilizzando una varietà di azioni difensive per evitare di subire danni. La ruota di battaglia mostra le azioni a disposizione. All’inizio della partita, è possibile attaccare, usare abilità, oggetti consumabili o usare la mira libera per sparare. In seguito, alla ruota di battaglia vengono aggiunti gli attacchi gradient (che possono essere concatenati alle abilità più potenti). Ogni personaggio può usare 6 abilità contemporaneamente (a patto di aver accumulato abbastanza punti abilità salendo di livello).
Uno degli aspetti del combattimento a turni – incentrato sulla sinergia – di Clair Obscur che ci ha affascinato maggiormente è relativo alle innumerevoli ore che abbiamo trascorso ad armeggiare nei menu, elaborando strategie con una accuratezza ai limiti della perfezione. Combinando Picto (che indica le abilità dei personaggi), attributi unici e Lumine (abilità passive dei Picto che il giocatore può equipaggiare su qualsiasi altro personaggio, indipendentemente da chi abbia equipaggiato il Picto originale). Rispetto alla versione in anteprima, il sistema di statistiche nel gioco finale sembra essere stato lievemente ribilanciato, con un’allocazione ottimale delle statistiche in base all’arma equipaggiata. A causa di questo sistema di ridimensionamento, è importante reimpostare le statistiche ogni volta che si cambia arma. I Picto, accessori che potenziano vari tratti, incoraggiano a personalizzare ogni personaggio in base ai rispettivi punti di forza e ricercando – al contempo – di costruire la propria build.
Altrettanta attenzione l’abbiamo dedicata all’analisi dei nemici. Questi presentano punti di forza e di debolezza che vanno accuratamente studiati e tenuti a mente. Nel primo caso, per eseguire parate e schivate perfette, nel secondo caso, per contrattaccare al meglio, utilizzando la pletora di attacchi a disposizione del gruppo e le relative sinergie. In una sorta di leggiadra danza fatta di “oggetti”, “abilità”, e “attacchi”. Schiva, para, spara, colpisci. Un sistema praticamente perfetto e – vi garantiamo – seppur apparentemente “ripetitivo”, capace di non stancare mai tenendo alta la concentrazione del giocatore, dall’inizio alla fine. C’è un’ottima varietà di nemici nel gioco, ce ne sono così tanti che il gioco “si diverte” a mescolarli. Anche la difficoltà in sé non è un grossissimo problema, in quanto è settabile. Se siete più giocatori avvezzi ai giochi turn-based e non avete buoni riflessi, potete optare per difficoltà più basse. Se siete più portati per i soul, potete optare per la difficoltà più alta e aumentare davvero il tasso di sfida.
Le uniche problematiche che abbiamo notato in termini di combat system riguardano la varietà di attacchi dei nemici. Sebbene – come anticipato – ce ne siano svariati, dispongono solo di 2/3 attacchi ciascuno (che diventano 5/7 soltanto verso le fasi finali del gioco), fatta eccezione per i Boss che come tutti i titoli del genere, vi daranno più di qualche grattacapo, con attacchi e combo stratificate. In definitiva, molti nemici diventano una sorta di mini-boss, caratterizzati esclusivamente da enormi riserve di salute. Ed è qui che si iniziano a capire i loro limiti in termini di schema di attacco e di prevedibilità.
Detto questo, i nemici hanno debolezze elementali diverse. Se un tipo di danno è inefficace e si stanno avendo difficoltà in combattimento, è necessario valutare la possibilità di passare a un’arma diversa o di provare abilità di un elemento diverso. Gli scudi proteggono da tutti i danni. Quando un nemico si protegge, è necessario utilizzare un’abilità anti-scudo, un attacco multi-colpo o colpi con mira libera per romperlo. I potenziamenti forniscono invece un bonus temporaneo sia agli alleati che ai nemici. I debuff, noti come status, sono una parte importante della battaglia. In particolare, ci sono molte sinergie attorno allo status “Bruciatura”, che infligge danni da fuoco alla fine del turno. Lentezza riduce la velocità e ritarda l’azione, Stordimento fa saltare un turno, Indifeso rende più vulnerabili ai danni e Sfinimento impedisce di ottenere PA. Schivare è più facile che Parare, ma Parare (che alla lunga diventa l’opzione migliore) è molto più gratificante. Parare dà +1 PA per attacco parato; parando ogni attacco in sequenza, si andrà a scatenare un contrattacco devastante! Proprio per questa ragione, la scelta migliore è impostare i personaggi in modo diverso. In questo modo andranno ad infliggere diversi tipi di danni elementali. Se un nemico è resistente o immune a un tipo di danno, potrete semplicemente usarne un altro senza dover cambiare arma o build. Insomma, il gioco si presta si a diversi stili ma sono tutti accumunati da un’analisi strategica comune.
L’altro elemento cardine è dato dall’esplorazione. L’esplorazione della mappa del mondo di gioco, l’abbiamo trovata assolutamente affascinante. Ci è piaciuto il modo in cui è stata strutturata. È progettata in modo tale da permettere di sbloccare abilità via via crescenti e che vi permetteranno di accedere a sempre più aree. Quindi, man mano che si avanza nel gioco, potrete tornare indietro e vedere cose che prima non eravate in grado di vedere in determinati luoghi e avere accesso a nuove aree a cui non eravate in grado di accedere. Ci ha ricordato un po’ i vecchi Final Fantasy, dove una porzione sempre più ampia della mappa del mondo diventa disponibile man mano che si procede nella storia principale. Alcune aree sono davvero ottime in termini di esplorazione, mentre altre sono più semplici e si riesce quasi a prevedere dove bisogna andare e dove trovare ogni oggetto. Avremmo preferito che ci fosse stato un po’ più di impegno, ma nel complesso, il lavoro svolto sull’esplorazione è davvero buono.
Un mondo splendido e inquietante
Le ambientazioni sono variegate e ogni zona ha una sua estetica distintiva che contribuisce a creare un’atmosfera unica con ogni dettaglio che riflette la solitudine e il mistero del mondo in cui si svolge l’avventura.
Dal punto di vista grafico, Clair Obscur: Expedition 33 è un vero capolavoro, non tanto per l’aspetto puramente grafico (c’è sicuramente di meglio in giro) ma nel suo insieme. Pochi giochi riescono a catturare l’attenzione e Clair Obscur è sicuramente fra questi. Oltre alla direzione artistica del gioco – a dir poco ispirata – con un’attenzione particolare a rendere ogni scena visivamente affascinante e funzionale al gameplay, la cosa più sorprendente è il suo mix incredibile di design. Da quello dei personaggi – che sembrano uscire dalla Belle Époque – passando per gli ambienti art déco e distopici/fantasy, pieni di diversità e di creature memorabili che trasudano atmosfera. La nebbia serpeggia sui sentieri acciottolati, rovine dorate brillano sotto lucernari frammentati e architetture lontane si contorcono con un’eleganza maestosa, in quello che sembra, in tutto e per tutto, un dipinto vivente. Anche la scelta di un attraversamento del mondo esterno in terza persona, non è casuale.
Sembra quasi di star giocando ad un gioco di Warhammer, con i personaggi che camminano in un diorama vivente e pulsante. Sulla strada vi imbatterete nei particolari Nevron, creature ostili e soprannaturali che hanno messo fine senza troppe cerimonie alle spedizioni passate. Altrove, creature meno ostili e oniriche sembrano avere un atteggiamento ambivalente nei confronti delle difficoltà degli umani (come ad esempio i Mimi). Per loro, siamo solo l’ultimo di una serie annuale di spedizionieri che passano di qui. Eppure, al netto dei pericoli ci siamo ritrovati ad esplorare ogni anfratto e a percorrere strade secondarie, imbattendoci – inevitabilmente – in scontri (talvolta piuttosto dolorosi) ma al contempo cercando di comprendere il funzionamento del mondo e della sua cultura. Una cultura che può essere apprezzata anche attraverso la scoperta di diari di spedizioni passate che includono utili consigli per le aree più insidiose e gli scontri con i boss. Anche se alcuni di questi diari – che nella pratica funzionano non dissimilmente dai codici sparsi in innumerevoli altri giochi – non li abbiamo trovati particolarmente utili per capire come affrontare un determinato nemico, abbiamo comunque apprezzato la scelta di enfatizzare sull’imparare da chi è venuto prima e lasciare un’eredità a chi verrà dopo, uno degli elementi più emozionanti e toccanti. Eravamo così incuriositi dalla storia più ampia che abbiamo fatto di tutto per ottenere ogni diario.
Cercare difetti in Clair Obscur è come cercare un ago in un pagliaio, anche se abbiamo riscontrato alcuni problemini durante la nostra run. Il più evidente è il problema di sincronizzazione labiale, soprattutto nelle scene minori. Ci sono momenti in cui i movimenti della bocca dei personaggi non corrispondono esattamente ai dialoghi. Abbiamo anche riscontrato alcuni bug audio che interrompevano la musica a metà combattimento e sono notevoli i sacrifici nelle animazioni facciali (non propriamente al passo con i tempi).
Una colonna sonora sublime!
Il comparto audio è un altro dei punti di forza di Clair Obscur: Expedition 33. La colonna sonora realizzata da Lorien Testard è tra le migliori del panorama videoludico moderno ed è incredibilmente efficace nel creare una sensazione di tensione e di mistero. Le composizioni – che si collocano a metà strada tra Final Fantasy Xe Nier: Automata– si adattano perfettamente al tono del gioco, accentuando i momenti di esplorazione e le sequenze di combattimento più intense. C’è un notevole utilizzo degli archi che aggiungono una costante vena di malinconia. I violini ululano come ricordi che si rifiutano di svanire, i violoncelli portano il peso di un mondo in preda a un lento collasso, e persino i momenti più silenziosi sembrano trasmettere qualcosa. La musica, in definitiva, riesce a toccare le corde emotive del giocatore e a incrementare il coinvolgimento. Il sound design è altrettanto curato, con effetti sonori che contribuiscono al senso di realismo mentre il doppiaggio – sentito e toccante – accresce la tensione emotiva. Guardando il cast, non sorprende che questa sia una delle interpretazioni più avvincenti del genere. La decisione di Sandfall Interactive di investire così tanto nel cast si è rivelata ampiamente ripagata.
Un titolo da giocare tutto d’un fiato
La durata complessiva di Clair Obscur: Expedition 33 si attesta dalle trenta alle quarantacinque ore complessive. Gli appassionati del genere potrebbero storcere il naso essendo abituati a titoli della durata di oltre 100 ore. Ma in questo caso, la minor durata gioca a favore del gioco. Ogni singola interazione sembra studiata, senza spreco di tempo o attraverso l’inserimento di elementi dalla mera natura riempitiva. Il gioco si muove da una scena all’altra senza interruzioni, senza mai trascinarsi, e questo lo rende molto più avvincente. Se cercate di più, i contenuti secondari di Clair Obscur li abbiamo trovati altrettanto impressionanti. Come la maggior parte dei grandi giochi di ruolo, il mondo è un piacere da esplorare e le missioni opzionali ricordano Final Fantasy X e altri titoli classici. È anche evidente che gli sviluppatori abbiano dedicato molto impegno a questi contenuti, in quanto è possibile ottenere succulenti ricompense per aver esplorato sentieri meno battuti. Verso la fine del gioco, i super boss opzionali metteranno alla prova sia la vostra abilità che la vostra comprensione delle meccaniche di gioco. Sandfall Interactive ha fatto un lavoro assolutamente fenomenale nel progettare questi boss e li consigliamo vivamente a chiunque cerchi l’esperienza completa.
Commento finale
Clair Obscur: Expedition 33 è un GDR affascinante e coinvolgente che offre un’esperienza intellettualmente stimolante. Con una narrazione solida, unica e originale, un gameplay – in particolar modo per quanto riguarda il combat system – innovativo e una grafica funzionale, il gioco riesce a tenere il giocatore incollato allo schermo, facendo leva sulla combinazione di esplorazione, mistero e combattimento. Nonostante alcuni piccoli difetti legati in particolar modo al finale – un po’ frammentato e che sembra perdersi nella sua stessa ambizione e a qualche incertezza tecnica – il titolo si distingue per la sua capacità di offrire un’esperienza immersiva e memorabile. Clair Obscur: Expedition 33 è – a nostro giudizio – il gioco di ruolo d’esordio più impressionante che abbiamo mai avuto la fortuna di giocare.
Esplorando il misterioso mondo di Clair Obscur: Expedition 33, potrete incontrare diversi boss opzionali. Tra i più inquietanti e misteriosi ci sono i Mimi. Questi strani nemici – sebbene presenti praticamente in ogni regione principale esplorabile – non sono sempre facili da trovare, poiché spesso si nascondono lontano dai sentieri principali, in attesa che qualche esploratore coraggioso li incontri. Sconfiggerli non è un’impresa semplice, ma farlo può garantirvi ricompense importanti, tra cui risorse preziose come i Picto o abiti e tagli di capelli per personalizzare i vostri personaggi.
In questa guida, spiegheremo dove si trovano tutti i Mimi e vi daremo utili consigli su come sconfiggerli e quali ricompense andrete ad ottenere!
Ecco un elenco completo di tutti i Mimi attualmente conosciuti, le loro posizioni e le ricompense ottenibili:
Mimo #1
Lumière
Posizione: Si trova durante il Prologo, quando esplorate Lumière. Seguite il percorso della storia principale e accompagnate Sophie al porto per la cerimonia del Gommage. Dopo aver attraversato il Mercato dei Fiori per raggiungere il porto, entrerete in un’ampia area aperta con tantissimi PNG che chiacchierano dell’imminente Gommage. Saprete di essere nel posto giusto quando vedrete il numero “34”. Di fronte alla fontana e di fronte a un arco simile all’Arco di Trionfo, diviso in tre parti, dirigetevi a destra per avvicinarvi al palco. Dirigetevi a est (destra). Dovreste vedere il primo Mimo in piedi e semi nascosto. ATTENZIONE, se doveste perderlo nel corso del prologo, non potrete più combatterlo. Tuttavia, la ricompensa potrà essere comunque ottenuta in seguito. Ricompensa: Disco musicale Lumière
Mimo #2
Radure fiorite
Posizione: Durante l’Atto 1, una volta raggiunto le radure fiorite e di fronte alla Bandiera della Spedizione, dovrete dirigervi a sinistra verso un solitario Lancelier. Dopo aver sconfitto il nemico, continuate a procedere verso ovest fino a raggiungere quello che sembra un vicolo cieco. Una volta giunti alla fine del sentiero, giratevi verso la parete nord e usate l’appiglio per raggiungere la formazione rocciosa in lontananza. Seguendo il sentiero, dovreste raggiungere un’altra piattaforma a forma di altare con il rampino; qui si si trova il Mimo che state cercando. Ricompensa: l’abito Baguette e un taglio di capelli per Gustave.
Mimo #3
Acque Volanti
Posizione: Quando entrate nella zona di Acque Volanti, dirigetevi verso Via Lumiéran e svoltate a sinistra attraverso le alghe. Arrampicatevi sugli appigli e vedrete il Mimo delle Acque Volanti. Ricompensa: un taglio di capelli corto per Maelle e un colore di Lumina.
Mimo #4
SantuarioAntico
Posizione: Vicino alla bandiera della Spedizione 63 del Labirinto del Santuario, vedrete un sentiero che porta a destra, dove c’è una piccola apertura sotto i rami di un albero caduto. Proseguite a destra finché non potrete passare sotto una roccia. Una volta dall’altra parte, andate a sinistra finché non individuate un’area aperta con un enorme e fatiscente campana in lontananza. Il Mimo si nasconde dietro di essa, vicino al mulino a vento. Ricompensa: l’abito Baguette e un taglio di capelli per Lune.
Mimo #5
Il nido di Esquie
Posizione: Dentro al Nido, individuate lo strapiombo e lasciatevi cadere al suo interno. Il Mimo vi aspetterà proprio lì in piedi su una superficie rocciosa vicino all’acqua. Ricompensa: l’abito Baguette e e un taglio di capelli per Sciel.
Mimo #6
Raccolto giallo
Posizione: Il prossimo mimo si trova nell’area opzionale del Raccolto Giallo, a est del Villaggio Gestral e del Nido di Esquie, vicino ad alcuni alberi gialli; esplorate la zona fino a trovare la bandiera di Harvester’s Hollow (Spedizione 68) . Da lì, proseguite a destra fino a quando non noterete un Nevron morto impalato su un lampione bluastro. C’è una piccola grotta a forma di triangolo sulla destra; il Mimo è nascosto proprio al suo interno. Ricompensa: taglio di capelli con treccia per Maelle.
Mimo #7
Vecchia Lumière
Posizione: Dopo aver completato l’evento principale alla Vecchia Lumière, tornerete al mondo di gioco. Andate subito in città, poiché saranno accessibili nuove aree, una delle quali ospita un Mimo. Raggiungete la bandiera di spedizione e usate il viaggio rapido per Right Street. Questo è il percorso seguito quando il gruppo si è diviso e controllavate Lune, Sciel e Monoco. Seguitelo come avete fatto prima. È una camminata un po’ lunga, ma continuate. Superando alcuni Nevron e salendo su alcuni appigli, troverete il mimo nella zona superiore. Ricompensa: taglio di capelli con treccia per Sciel.
Mimo #8 / Mimo #9
Mappa del mondo(Il continente)
Posizione: Potete trovare questi due mimi nell’overworld una volta usciti dalla Vecchia Lumière nel secondo atto. Dirigetevi a nord-ovest per trovare una piccola isola caratterizzata da erba rossa e alberi, con due mimi al centro. Se avete ancora difficoltà a trovare la posizione, si trova anche a sud-ovest dell’area Visages – l’isola con tutte le grandi maschere – dove troverete uno degli Axon. Ricompensa: taglio di capelli voluminoso per Sciel e Lune.
Mimo #10
Volti
Posizione: Potrete trovare questo mimo nella zona dei Visages, dove vi dirigerete più avanti nella storia mentre date la caccia a uno degli Axon durante il secondo atto. Mentre siete nella zona, avrete la possibilità di combattere l’Axon o esplorare tre percorsi secondari opzionali. Il mimo si trova in uno di questi percorsi, in particolare quello direttamente a sinistra della bandiera della spedizione di Plazza (il percorso della maschera della felicità). Saprete che è quello giusto perché l’erba cambierà da rossa a verde. Dalla bandiera della spedizione di Joy Vale, dirigetevi a sinistra, superando i corpi frondosi intrecciati tra i rami, poi girate a destra e prendete il sentiero tra le rocce, con i nemici sulla sinistra. Proseguite e troverete il mimo sul bordo di una scogliera, nascosto dietro un albero. Se non lo vedete, è perché si nasconde furtivamente dietro l’albero Ricompensa: l’abito Baguette per Verso e un taglio di capelli.
Mimo #11
Mimo di Sirene
Posizione: Una volta raggiunta la bandiera dell’Atelier di Cucito, invece di dirigervi direttamente verso il boss Tisseur, andate a destra e salite le scale verso la statua. Girate a destra e troverete una stanza buia. Il Mimo vi aspetterà lì. Ricompensa: taglio di capelli Sirène per Lune.
Mimo #12
All’interno del monolite
Posizione: Esplorate l’area fino a raggiungere una zona con due nemici di pattuglia armati di spada. Da lì, costeggiate il muro a sinistra fino a trovare il punto in cui potete calarvi con una corda in un’arena. Fate attenzione il mimo è accompagnato da altri due nemici. Ricompensa: taglio di capelli voluminoso per Maelle.
Mimo #13
The Reacher
Posizione: Esquie imparerà a volare nell’Atto III, aprendo l’accesso a innumerevoli nuove zone. Una di queste è The Reacher, che si trova nel punto più a nord-ovest della mappa del mondo. Consigliamo di venire qui solo dopo aver iniziato la missione secondaria di Maelle per aumentare il suo livello di relazione da 5 a 6. Proseguendo in The Reacher, incontrerete una bandiera della spedizione chiamata Ladder Area. Proseguite e guardate a sinistra per individuare una corda. Il Mimo sarà al livello inferiore. Ricompense: vestito Baguette e taglio di capelli per Maelle.
Mimo #14
Cuori Congelati
Posizione: Il prossimo Mimo si trova nella location opzionale Cuori Ghiacciati, in una regione accessibile ad est della Stazione di Monoco. Dovrete addentrarvi parecchio nell’area, fino a raggiungere la stazione in cima alla collina che conduce al cratere e trovare la bandiera della spedizione. Da qui, arrampicatevi e aggrappatevi ai vagoni del treno ghiacciato fino a raggiungere il livello del mercante Gestral. Guardate alla vostra destra per individuare il Mimo seduto sul retro, vicino ad alcuni pilastri e casse. Ricompensa: taglio di capelli corto per Lune.
Mimo #15
Flying Manor
Posizione: Esplorate l’area fino a raggiungere un’area aperta con due statue. Andate alla statua a sinistra e calatevi lungo la corda. Il Mimo sarà lì sotto. Fate attenzione perché questa è una zona di livello alto. Vi consigliamo di accedervi solo dopo aver raggiunto il livello 75-80 se volete avere una possibilità di sopravvivere. Ricompensa: taglio di capelli corto per Maelle.
Mimo #16
Scogliere senza sole
Posizione: Non appena arrivati nella zona, seguite il sentiero a destra. Una volta raggiunta una grotta, interagite con il portale vorticoso interattivo che innescherà uno scontro 1 contro 1 con il Mimo. Consigliamo di affrontare questa sfida dopo aver raggiunto il livello 90-95. Ricompensa: taglio di capelli calvo per tutti i personaggi e un Picto.
Come sconfiggere i mimi
Fortunatamente, tutti i Mimi hanno lo stesso move set, il che li rende piuttosto facili da sconfiggere una volta capito come funziona. Ecco una rapida panoramica delle meccaniche:
Barriera: all’inizio del combattimento, il mimo erigerà una barriera che ridurrà i danni subiti. Dovrete romperla se volete infliggere danni significativi.
Combo corpo a corpo: il Mimo colpirà tre volte. È un movimento piuttosto lento, che permette di effettuare una parata perfetta e infliggere danni ingenti.
Colpo martello: il Mimo evocherà un martello invisibile e lo scaglierà contro di voi più volte. I primi due colpi sono estremamente veloci, mentre gli ultimi due sono molto lenti. Provate a schivare i primi due, perché è più facile che cercare di pararli. Dopodiché, parate gli altri due attacchi lenti.
Utilizzate Sovraccarico e Assalto di Lumière o le altre abilità a disposizione di Lune e Maelle che nella loro descrizione indicano che possono rompere le difese nemiche.
Tom Cruise plays Ethan Hunt, Pom Klementieff plays Paris, Greg Tarzan Davis plays Degas, Simon Pegg plays Benji Dunn and Hayley Atwell plays Grace in Mission: Impossible - The Final Reckoning from Paramount Pictures and Skydance.
In attesa dei grandi appuntamenti estivi, Maggio arricchirà la proposta del 2025: ecco “Gli Imperdibili”, con i nostri consigli sui migliori film e sulle migliori serie TV in arrivo!
L’obiettivo della collana “Gli Imperdibili”, si badi bene, non è quello di consigliarvi necessariamente tutto ciò che di meritevole uscirà nel mese (qualcosa ci può sfuggire e possiamo sempre prendere dei piccoli granchi… siamo umani!). Tuttavia, l’obiettivo è indicarvi quelli che potrebbero essere i must watch, le produzioni più attese ed interessanti! Troverete appuntamenti direttamente nelle sale cinematografiche, così come produzioni Netflix, Disney+, Prime Video, Apple TV+, Paramount+ e chi più ne ha più ne metta!
Dopo un Aprile 2025 decisamente ricco di proposte, Maggio cavalcherà l’onda dell’entusiasmo delle settimane precedenti pur senza privare il pubblico di nuovi grandi appuntamenti. Al cinema arriveranno Final Destination Bloodlines, Lilo & Stitch e Mission: Impossibile – The Final Reckoning, ma anche The Legend of Ochi, La Trama Fenicia e Bring Her Back. Interessante anche la proposta dei servizi streaming. Vi citiamo alcuni esempi: Netflix offrirà The Four Seasons e Love, Death & Robots 4, Prime Video e Paramount+ proporranno rispettivamente Un Altro Piccolo Favore e SkyMed 3, Disney+ avrà Tales of the Underworld ed Apple TV+ la serie Murderbot.
Vi ricordiamo che potete tenere sotto controllo tutte le uscite principali del mese per Netflix dalla nostra rubrica. E adesso, largo ai nostri consigli!
1° Maggio
The Four Seasons (Miniserie – Netflix)
Un Altro Piccolo Favore (Film – Prime Video)
4 Maggio
Tales of the Underworld (Serie di animazione – Disney+)
8 Maggio
Colpi d’Amore (Film – Cinema)
Flight Risk (Film – Cinema)
The Legend of Ochi (Film – Cinema)
9 Maggio
NONNAS (Film – Netflix)
15 Maggio
Final Destination Bloodlines (Film – Cinema)
Love, Death & Robots 4 (Serie di animazione – Netflix)
Overcompensating – L’inganno (Serie TV – Prime Video)
SkyMed 3 (Serie TV – Paramount+)
16 Maggio
Murderbot (Serie TV – Apple TV+)
19 Maggio
Tucci in Italy (Docuserie – Disney+)
21 Maggio
Maschi Veri (Film – Netflix)
Lilo & Stitch (Film – Cinema)
22 Maggio
Mission: Impossibile – The Final Reckoning (Film – Cinema)
23 Maggio
Fear Street: Prom Queen (Film – Netflix)
Fountain of Youth – L’eterna giovinezza (Film – Apple TV+)
Nessuna sorpresa generica, nessuna carrellata di titoli: il prossimo State of Play sarà Borderlands 4, dal primo all’ultimo minuto. L’annuncio è arrivato direttamente dal PlayStation Blog, confermando che la trasmissione prevista per mercoledì 30 aprile alle 23:00 sarà uno speciale monografico dedicato al nuovo capitolo della saga Gearbox. Una scelta netta e coraggiosa, che sottolinea quanto Sony voglia puntare sull’universo folle e colorato di Borderlands per movimentare la seconda metà del 2025.
Borderlands 4 anticipa l’uscita: si parte il 12 settembre
La notizia più inattesa riguarda proprio la data di lancio. Originariamente fissato per il 25 settembre, Borderlands 4 arriverà ora il 12 settembre 2025, con quasi due settimane d’anticipo sul previsto. A confermarlo è stato Graeme Timmins, direttore creativo di Gearbox, che ha voluto rassicurare i fan sottolineando i buoni progressi nello sviluppo. Una mossa rara, soprattutto di questi tempi, e che rende l’attesa per l’evento ancora più vibrante.
Uno State of Play tutto da scoprire
Il Borderlands 4 State of Play durerà oltre 20 minuti e sarà condotto da Graeme Timmins insieme ad Anthony Nicholson, Senior Project Producer del progetto. Sarà un deep dive completo, capace di svelare non solo nuove missioni, ma anche abilità d’azione spettacolari, armi devastanti, personaggi inediti e il gradito ritorno di volti storici della saga. Insomma, un’anteprima pensata per accendere l’hype e mettere le cose in chiaro: Borderlands è pronto a tornare protagonista.
Un ritorno al caos stilizzato di Gearbox
Fin dalla sua prima apparizione durante lo State of Play di febbraio, Borderlands 4 aveva già lasciato il segno. Ma questo appuntamento promette molto di più: sarà l’occasione perfetta per capire se la nuova direzione saprà davvero ridare vitalità a un franchise leggendario, senza tradirne lo spirito originale. Con uno stile visivo sempre più definito, un sistema di gioco perfezionato e un cast che fonde il nuovo e il nostalgico, Gearbox vuole dimostrare che c’è ancora benzina nel serbatoio.
Appuntamento al 30 aprile: occhi puntati su Borderlands 4
Tutte le attenzioni saranno puntate su PlayStation domani sera. Il Borderlands 4 State of Play si preannuncia come uno degli eventi più importanti di questo inizio estate videoludica. Noi saremo pronti a raccontarvi ogni dettaglio subito dopo la diretta: missioni, personaggi, novità di gameplay e – perché no – anche qualche colpo di scena. Restate connessi… il caos sta per cominciare.
Da oggi i fan di GCC Pokémon Pocket possono finalmente tuffarsi nel nuovo set Guardiani Astrali, un’espansione che non solo introduce oltre 150 nuove carte da collezionare, ma rinnova anche l’esperienza di gioco grazie a missioni esclusive, carte animate e un insolito omaggio ai protagonisti di Pokémon Sole e Luna. L’aggiornamento è già disponibile: vi basterà avviare l’app per scaricare i nuovi contenuti e iniziare subito la caccia alle varianti più rare.
Guardiani Astrali: Solgaleo, Lunala e la svolta “Immersive”
Il cuore dell’espansione Guardiani Astrali è rappresentato da Solgaleo e Lunala, due leggendari di Alola che tornano in versione Crown dorata. Ma la vera sorpresa riguarda le carte Immersive animate, che per la prima volta non mostrano Pokémon, bensì due allenatori amatissimi: Guzman e Lylia. Una scelta che segna un cambio di rotta stilistico e suggerisce un allineamento sempre più stretto con il GCC fisico, dove proprio Lylia è tra i volti del nuovo set ufficiale. In totale, si potranno collezionare 155 nuove carte, che salgono a 239 con le varianti rare, incluse le versioni Shiny, doratee animate.
Missioni speciali e una carta promo da non perdere
Con il nuovo aggiornamento non arrivano solo le carte: GCC Pokémon Pocket Guardiani Astrali introduce anche un ricco pacchetto di missioni a tempo, tra cui le Missioni Speciali 2025. Completarle garantirà ricompense sostanziose: clessidre, accessori e una carta promo di Rayquaza EX che farà gola a molti collezionisti. Un invito implicito a giocare con costanza, esplorando tutte le possibilità offerte dalla nuova espansione.
Come scaricare l’aggiornamento
Nessun passaggio complicato per ottenere Guardiani Astrali: basta aprire l’app di GCC Pokémon Pocket e il download dei nuovi dati partirà automaticamente. Attenzione: non sarà possibile accedere al gioco senza aver completato l’aggiornamento, quindi meglio scaricarlo subito per non restare tagliati fuori. Un processo semplice, diretto e ormai ben noto ai giocatori abituali.
Un’espansione pensata per i fan, tra nostalgia e innovazione
Con Guardiani Astrali, GCC Pokémon Pocket dimostra ancora una volta di voler rafforzare il legame tra la versione mobile e quella fisica del gioco di carte collezionabili. Il ritorno di personaggi iconici come Lylia e Guzman, unito a un design delle carte sempre più curato e a missioni ricche di premi, mostra l’intenzione di creare un ecosistema coeso e coinvolgente. Per chi ha amato la settima generazione, questa è l’occasione perfetta per rivivere quelle atmosfere in chiave digitale. E per i nuovi arrivati, è il momento ideale per cominciare.
Guardiani Astrali, un’espansione che alza l’asticella
GCC Pokémon Pocket Guardiani Astrali non è una semplice aggiunta di carte: è un’espansione ricca, coraggiosa, che osa cambiare le regole estetiche e narrative del gioco. Con nuove Immersive animate, un focus sugli allenatori, e una struttura di missioni più dinamica e ricca di ricompense, il set segna una tappa importante nel percorso evolutivo dell’app. Se amate il mondo Pokémon e cercate sempre il brivido della sbustata perfetta, questa è una patch che non potete ignorare. E chissà che proprio oggi non troviate la vostra carta dei sogni.
Non è la prima volta e, probabilmente, non sarà nemmeno l’ultima. Electronic Arts torna a far parlare di sé per una nuova ristrutturazione interna che colpisce Respawn Entertainment, lo studio guidato da Vince Zampella, celebre per successi come Apex Legends e la serie Star Wars Jedi. Questa volta a farne le spese sono due progetti in fase embrionale, cancellati senza troppi preamboli, e una parte del personale coinvolto in vari reparti dello studio.
A farlo sapere è stata la stessa EA, che ha parlato di “aggiustamenti mirati” all’interno dei team. Ma al di là della forma diplomatica, il messaggio è chiaro: qualcosa è stato tagliato, e qualcun altro ha dovuto lasciare.
Non solo prototipi: i tagli toccano anche i grandi nomi
I tagli, però, non si sono limitati ai progetti sperimentali. Secondo quanto riportato da IGN, la ristrutturazione ha toccato anche reparti chiave impegnati su franchise ormai consolidati. Apex Legends, ad esempio, continua a essere aggiornato con costanza e mantiene una community attiva, mentre la saga di Star Wars Jedi resta uno dei filoni più ambiziosi per lo studio.
Eppure, nemmeno questi team sono stati risparmiati. I licenziamenti hanno coinvolto una miscela eterogenea di figure professionali: sviluppatori, addetti al publishing, al controllo qualità. Una riorganizzazione trasversale, che tocca l’intera struttura produttiva dello studio.
Una transizione delicata: riassegnazioni e supporto limitato
EA non ha comunicato quanti siano i dipendenti colpiti, ma alcune fonti interne stimano che Respawn conti attualmente circa 100 persone. Di queste, una parte dovrà lasciare, mentre ad altre verrà offerta la possibilità di ricollocarsi altrove, con 30 giorni di tempo per trovare una nuova posizione all’interno del gruppo.
Uno dei due progetti cancellati sarebbe quello già noto ai più attenti, segnalato a febbraio e ora definitivamente abbandonato. Alcuni dei suoi sviluppatori, per fortuna, sarebbero stati riassegnati al progetto Iron Man, in sviluppo presso EA Motive.
Tra incertezze e promesse: Respawn guarda avanti
Nonostante tutto, Respawn non si ferma. EA ha confermato che i lavori su Apex Legends e sul prossimo capitolo di Star Wars Jedi procedono regolarmente. Allo stesso modo, lo studio continuerà a supportare Star Wars: Zero Company, nuovo progetto in arrivo firmato Bit Reactor, che ha recentemente fatto il suo debutto con un primo trailer.
In un comunicato diffuso in giornata, lo studio ha voluto ringraziare i team coinvolti, riconoscendo pubblicamente l’impatto e la creatività che hanno contribuito a far crescere Respawn fino a oggi.
L’anima di uno studio non si misura dai numeri
La verità è che nel mondo dei videogiochi non basta l’esperienza o il nome di un franchise per essere al sicuro. Ogni progetto è un nuovo azzardo, ogni team una scommessa sul futuro. Ma se c’è una cosa che la storia di Respawn ha sempre dimostrato, è che dietro ogni titolo di successo ci sono persone che credono davvero in ciò che fanno. Anche in mezzo ai tagli, ai cambiamenti e alle riorganizzazioni, questo spirito non può essere cancellato.
L’editore CE-Asia ha pubblicato l’Accolade trailer di AI LIMIT, che mostra le recensioni dei media e il 92% di recensioni positive del gioco su Steam. Famitsu ha assegnato al gioco un punteggio di 33 su 40, inserendolo nella Gold Hall of Fame. Rectify Gaming gli ha assegnato un punteggio di 9,5 su 10 e PSX Brasil un punteggio di 85 su 100. Il nostro buon Vincenzo lo ha definito: “Nonostante qualche difetto, una produzione solida e davvero interessante. Con un sistema di combattimento riuscitissimo, una progressione ben equilibrata e boss spettacolari“, assegnandogli un bel 8.3 su 10
Nel frattempo, gli sviluppatori di AI LIMIT hanno annunciato che un nuovo DLC è in fase di sviluppo. Havenswell offrirà ai giocatori ancora più cose da esplorare. Maggiori dettagli verranno condivisi prossimamente.
Ambientato in un lontano futuro, AI LIMIT è un action-RPG fantascientifico post-apocalittico. I giocatori vestono i panni di Arrisa, una Blader immortale, ed esplorano le rovine della città alla ricerca di equipaggiamento, reliquie e, soprattutto, la speranza di una nuova vita. Possono combinare incantesimi, abilità e armi in modi unici e creativi per sconfiggere mostri feroci e potenti fazioni.
Dal suo lancio, il 27 marzo scorso, AI Limit ha ricevuto 12.029 recensioni, il 92% delle quali positive. I giocatori ne hanno elogiato il design dei livelli, i nemici e il combat system. Il gioco è attualmente disponibile per PlayStation 5 e PC.
MotoGP 25 è una dichiarazione d’amore per la velocità. Per chi vive ogni staccata con il cuore in gola e per chi in pista ci si sente davvero, anche con un pad tra le mani. L’ho provato a fondo su PS5 e posso dirlo con certezza: non è solo un aggiornamento di MotoGP 24, è un passo avanti. Non uno di quelli fragorosi e rivoluzionari, ma uno deciso, intelligente, calibrato. Come una curva fatta tutta in piega, con l’asfalto che sfiora il ginocchio e la moto che tiene, tiene, tiene.
Il lavoro di Milestone si sente già nei primi metri. Il gioco è più stabile, più accessibile, ma non per questo meno autentico. E lo dice uno che ama la MotoGP da sempre, e che nei giochi cerca lo stesso brivido che si prova a sentire il telecronista urlare “CI PROVA!”.
Versione testata : PlayStation 5
Guida più accessibile, ma sempre appagante
L’evoluzione del modello di guida è il primo elemento che si fa notare. Dopo le critiche ricevute con l’edizione 2023, considerata troppo simulativa, Milestone ha deciso di percorrere una linea più dolce. Già MotoGP 24 aveva introdotto un bilanciamento notevole tra realismo e divertimento, ma qui siamo arrivati a un punto davvero maturo.
La fisica è stata rivista per offrire maggiore controllo in frenata e meno rischi di ribaltamento: l’anteriore regge quasi sempre, anche in staccate impossibili a Portimão. C’è più confidenza fin da subito, anche senza aiuti. Ma non fatevi ingannare: spremere il massimo da ogni moto richiede ancora testa, talento e… pollici allenati.
La novità? La moto “pesa” ancora, ma lo fa con equilibrio. Le gomme contano davvero e l’elettronica si sente come mai prima d’ora. Scegliere l’assetto giusto in base alla pista e al meteo è fondamentale, e ogni scelta si riflette sul comportamento del mezzo.
Le novità di carriera: Race Off, relazioni e scelte da veri piloti
La modalità Carriera è il cuore pulsante di MotoGP 25. Le novità sono tante e tutte centrate. La prima è l’introduzione delle discipline Race Off: minibike, motard e flat track. Quattro tracciati immersi in due ambientazioni inedite permettono di allenarsi, migliorare la forma fisica del pilota e stringere relazioni con altri professionisti.
Non è solo contorno: la performance nelle Race Off influisce sul rendimento in gara, sulle offerte di contratto e persino sulla trama della carriera. Le dinamiche sociali introdotte in MotoGP 24 ora hanno un impatto concreto. Un invito da Bagnaia per una sessione flat track? Potrebbe significare una sella Ducati la prossima stagione.
A livello strutturale, la Carriera ora si costruisce su scelte narrative. Tre rivali iniziali tra cui scegliere, ognuno con un percorso diverso. Preferite puntare tutto sullo sviluppo, o inseguire il sogno rosso di Borgo Panigale? A voi la scelta.
Infine, arriva il debriefing tecnico. Dopo ogni GP si parla con gli ingegneri: cosa non ha funzionato, dove serve migliorare, come si può intervenire. L’evoluzione della moto passa anche da qui, ed è finalmente vostra.
Arcade o Pro? La doppia anima di MotoGP 25
Un altro tassello fondamentale di questa edizione è la Arcade Experience, pensata per chi vuole godersi una gara senza doversi preoccupare di gestire ogni singolo parametro tecnico. In questa modalità l’esperienza è immediata, fluida, spettacolare, capace di restituire il brivido della velocità senza sovraccaricare il giocatore di pensieri e settaggi. Bastano pochi minuti per essere già dentro l’azione, a lottare carena contro carena come nei migliori weekend di gara.
Ma attenzione: l’anima Pro è rimasta intatta e pulsante. Chi vuole gestire la mappatura del motore, calibrare il freno motore, settare la curva del traction control e studiare ogni assetto nei minimi dettagli, troverà pane per i suoi denti. L’esperienza Pro, con la gestione di carburante, gomme ed elettronica avanzata, è profonda e gratificante come sempre, capace di soddisfare anche i veterani più esigenti. È un dualismo riuscito e intelligente: due esperienze, due modi di vivere la MotoGP, ma una sola, inconfondibile passione per le corse.
Grafica, audio, animazioni: quanto è cambiato?
Passando a Unreal Engine 5, MotoGP 25 compie finalmente un passo avanti anche dal punto di vista visivo. Non si tratta di un balzo generazionale capace di stravolgere tutto, ma il miglioramento c’è e si sente in ogni dettaglio. La vegetazione attorno ai tracciati, l’illuminazione più dinamica, le texture ambientali più curate: tutto contribuisce a rendere l’esperienza più viva e credibile. Le moto sono più dettagliate, le tute dei piloti riflettono meglio la luce, le superfici bagnate restituiscono effetti più convincenti, e l’effetto complessivo in gara è più immersivo.
Anche i piloti finalmente sembrano loro: i volti sono più realistici e credibili, con espressioni migliori e animazioni più fluide. Jack Miller sembra Jack Miller, e non suo zio come capitava in passato, ma anche altri come Acosta e Bagnaia mostrano movimenti più naturali, specialmente in piega e nei cambi di direzione. Le transizioni tra box, griglia e podio sono più dinamiche, senza quelle sensazioni di rigidità che in passato rompevano l’incanto. Alcuni piloti, come Miller, sembrano già rifiniti e pronti per la bandiera a scacchi, altri devono ancora essere limati, ma la strada intrapresa è quella giusta.
Il sound è poi un altro punto di forza: le moto sono state registrate direttamente in pista, con microfoni montati sui mezzi ufficiali. Non parliamo più di suoni sintetici da banco prova, ma di rombi veri, tirati al massimo tra i cordoli. Il risultato? Più metallo, più vibrazioni, più MotoGP. Finalmente quando spalanchi il gas ti arriva addosso quella scarica di adrenalina che solo il sound di un motore lanciato può darti.
Intelligenza Artificiale e multiplayer
L’IA è stata rivista per adattarsi al nuovo modello fisico. Niente miracoli, ma la differenza si sente: più reattività, più rispetto in staccata, meno situazioni al limite del ridicolo. Siamo ancora lontani da una vera IA “umana”, ma i passi avanti sono concreti.
Online arriva finalmente la modalità classificata, richiesta a gran voce dalla community. Addio Live GP, ora si corre per scalare una vera ladder competitiva. Anche le nuove discipline Race Off sono giocabili online.
Cosa resta da migliorare?
MotoGP 25 è un gioco solido, ma qualche difetto rimane. Le impennate sono ancora troppo brusche, anche con l’elettronica al massimo. Alcune animazioni sono più rigide di altre, e ci sono piccoli bug minori che possono capitare qua e là.
L’IA, seppur migliorata, può ancora sorprendere in negativo. E la linea ideale di traiettoria, già problematica in MotoGP 24, non è ancora perfetta.
Commento finale
MotoGP 25 è il punto d’ingresso perfetto per chi vuole avvicinarsi al mondo della MotoGP, ma è anche un titolo che i fan storici possono spremere per ore. Le novità introdotte sono ben pensate, la guida è godibile ma profonda, e la Carriera è finalmente viva. Chi ama le moto ci ritroverà tutta la passione del paddock. Chi ama i videogiochi ci vedrà una simulazione tecnica ma accessibile. Io ci ho visto entrambe le cose, e ci ho corso come se fossi davvero lì.
“Occhio ragazzi, questo è un gran bel titolo”.
Vi ricordiamo che il gioco è disponibile per : Playstation 5, Playstation 4, Xbox Series X|S e Steam.
Dopo aver avuto accesso diretto al Tech Test 2 di ARC Raiders, possiamo finalmente raccontarvi in anteprima le nostre impressioni reali su uno dei progetti più ambiziosi di Embark Studios. Questa recensione nasce dall’esperienza concreta sul campo, senza filtri né teorie: solo ciò che abbiamo realmente provato, combattuto e osservato, esplorando ogni angolo del Rust Belt.
ARC Raiders ci catapulta in un futuro devastato, dove la superficie terrestre è dominata dalle micidiali macchine ARC e i sopravvissuti si rifugiano nelle città sotterranee. L’ambientazione, ispirata in modo rispettoso a scenari italiani come la Campania e la Calabria, dona al gioco un’identità visiva unica: Piazza Speranza, l’Acerra Spaceport e persino un vulcano che richiama il Vesuvio. Tutto, dai ruderi alle gallerie commerciali abbandonate, è costruito con una cura che evita ogni stereotipo, restituendo invece un’Italia post-apocalittica piena di fascino e malinconia.
Ma l’ambientazione non è solo un contorno estetico. Influenza direttamente il gameplay: la struttura stretta dei vicoli, i panorami decadenti e l’architettura crollata obbligano a pianificare ogni movimento con attenzione. Il ciclo giorno/notte e il meteo dinamico – sole, pioggia, nebbia improvvisa – trasformano radicalmente il modo in cui si affrontano le missioni. Anche i più banali spostamenti possono diventare un incubo, e ogni scorcio di bellezza nasconde un’insidia pronta a colpire. Un’Italia nuova, cruda, mai banale.
Versione testata : PC (Steam)
Un’esperienza PvPvE accessibile ma intensa
ARC Raiders riprende la formula degli extraction shooter classici, combinando PvP e PvE in un equilibrio dinamico: si combattono altri giocatori ma anche le macchine ARC, creature robotiche che richiedono approcci tattici diversi a seconda della loro tipologia. Alcune sono veloci e piccole, altre imponenti e corazzate, e ognuna richiede strategia e cooperazione per essere abbattuta.
La grande innovazione sta però nella gestione della progressione: anche fallendo l’estrazione, si ottengono comunque esperienza e risorse. Questo elimina gran parte della frustrazione tipica del genere e rende il gioco più accogliente per i nuovi arrivati. Ma attenzione: nonostante il sistema più permissivo, la tensione resta altissima. In ogni partita si avverte la pressione di decidere se rischiare ancora un’area piena di loot oppure puntare subito all’estrazione. E la presenza di altri giocatori, mai da sottovalutare, garantisce una tensione costante.
Progressione, crafting e venditori: il cuore di Speranza
La città rifugio di Speranza è il centro nevralgico di ARC Raiders, non solo per riprendersi tra una spedizione e l’altra, ma anche per crescere come Raider. Qui si trovano venditori che propongono missioni, materiali e strumenti di sopravvivenza. Da Tian Wei, il fabbro, ad Apollo, il mago dei gadget, ogni commerciante ha una sua personalità e una funzione chiave nella nostra progressione.
Il crafting è sorprendentemente profondo: possiamo costruire armi, migliorare armature, sviluppare gadget speciali come mine o zipline. Le stazioni di crafting, migliorabili nel tempo, offrono la possibilità di costruire attrezzature sempre più avanzate. E la raccolta delle risorse, divisa in quattro livelli di rarità, aggiunge uno strato extra di tensione e pianificazione a ogni esplorazione. Non manca un vero e proprio skill tree, con specializzazioni che plasmano il nostro stile di gioco: velocità, resistenza, efficienza energetica. A ogni missione, anche fallita, qualcosa di concreto viene guadagnato.
Battaglie, estrazioni e dinamiche di gioco
Ogni round inizia con una semplice missione e si trasforma rapidamente in una corsa disperata tra combattimenti furiosi, droni in agguato e squadre rivali pronte a tutto. Il sistema delle estrazioni multiple, alcune delle quali chiudono col passare del tempo, costringe i giocatori a rimanere in movimento e a prendere decisioni rapide. Non c’è mai un momento di calma: ogni sparo potrebbe attirare nemici, ogni rallentamento può essere fatale.
Interessante anche il sistema di flare: una torcia rossa indica la morte di un Raider e diventa immediatamente un richiamo per chi vuole approfittarne. Il ciclo giorno/notte e gli eventi climatici randomici trasformano il Rust Belt in un campo minato mutevole, mentre eventi dinamici – come drop di loot speciali – creano punti di interesse dove l’azione esplode violentemente. Arc Raiders riesce a bilanciare sapientemente l’adrenalina del combattimento con l’esplorazione tattica, premiando sia gli assalti coraggiosi che la paziente pianificazione.
La monetizzazione e il sistema di Battle Pass
Una delle preoccupazioni più diffuse riguardava la monetizzazione. Durante il Tech Test 2, abbiamo avuto modo di esplorare il Mercato Nero, ovvero i Battle Pass del gioco. Questi sono divisi in schermate progressive e accessibili spendendo crediti accumulati in partita (la “Reputazione”).
Il sistema, per ora, sembra corretto: si guadagna tutto giocando, senza obbligo di acquisti reali. È ancora presto per trarre conclusioni definitive, ma al momento Embark Studios ha optato per un approccio bilanciato, che non penalizza i giocatori free-to-play. Se manterranno questa filosofia, ARC Raiders riuscirà a evitare una delle trappole più pericolose per gli shooter moderni: il pay-to-win.
Atmosfera e stile: un’Italia post-apocalittica senza stereotipi
Estetica da vendere. ARC Raiders non assomiglia a nessun altro extraction shooter. I personaggi vestono abiti ispirati alla moda italiana degli anni ’70, dai completi sgargianti alle tute da pilota futuristiche. L’impressione è quella di trovarsi in una passerella decadente, mentre si combatte per sopravvivere.
Le città distrutte, i paesaggi desertificati, le rovine di centri commerciali e stazioni spaziali abbandonate raccontano una storia fatta di speranza e declino, senza mai cadere nel banale. Anche il design dei nemici, che ricorda vagamente l’estetica di Oblivion (2013), contribuisce a rendere ogni scontro visivamente memorabile. È difficile non restare affascinati dalla bellezza malinconica del Rust Belt, anche mentre si combatte per la vita.
Requisiti di sistema: quanto serve per sopravvivere nel Rust Belt
Prima di tuffarvi nell’avventura di ARC Raiders, è bene sapere che il gioco richiede una configurazione di tutto rispetto, soprattutto se volete godervelo al massimo delle potenzialità. Per quanto riguarda i requisiti minimi, sarà sufficiente un processore Intel Core i5-6600K o un AMD Ryzen 5 1600, 12GB di RAM e una scheda grafica come la NVIDIA GeForce GTX 1050 Ti o l’AMD Radeon RX 580. Tuttavia, per un’esperienza più fluida e appagante, gli sviluppatori raccomandano di salire a un Intel Core i5-9600K o un Ryzen 5 3600, con almeno 16GB di RAM e una GPU come la RTX 2070 o la Radeon RX 5700 XT.
Per chi invece punta a spremere ogni singolo dettaglio visivo dal Rust Belt, i requisiti epici parlano chiaro: servirà almeno un Intel i7-9700K o Ryzen 7 3700X, 16GB di RAM e una potentissima RTX 4070 Ti o una Radeon RX 7900 XTX. Non parliamo quindi di un titolo adatto a configurazioni datate, ma d’altra parte il colpo d’occhio – fatto di paesaggi mozzafiato, meteo dinamico e animazioni fluide – ripaga ampiamente ogni investimento in hardware.
Vale la pena sottolineare che ARC Raiders sarà disponibile anche su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, garantendo prestazioni stabili e un comparto tecnico di alto livello anche su console next-gen. In un’epoca in cui l’ottimizzazione su tutte le piattaforme è diventata essenziale, Embark Studios sembra voler puntare molto anche su questo aspetto.
Commento finale
ARC Raiders è una boccata d’aria fresca nel panorama degli extraction shooter. Pur restando fedele alla tensione e al rischio che caratterizzano il genere, riesce a eliminare molta della frustrazione, offrendo una progressione sempre gratificante. L’ambientazione italiana, realizzata con rispetto e grande cura stilistica, conferisce al gioco una personalità unica. Non tutto è perfetto: qualche incertezza nel gunplay e l’incognita sulla monetizzazione restano da monitorare. Ma se Embark Studios continuerà su questa strada, ARC Raiders potrebbe davvero conquistare una nuova fetta di pubblico, affamato di novità e qualità. Aspettiamo la versione completa, ma una cosa è certa: il futuro dei Raider è luminoso… o almeno quanto basta per vedere oltre la pioggia acida del Rust Belt.
Il gioco sara disponibile anche per PlayStation 5 e Xbox Series X|S oltre che su PC (Steam)
PlatinumGames torna a far parlare di sé. Secondo un annuncio di lavoro individuato da Tech4Gamers, il team giapponese – celebre per capolavori come Bayonetta e NieR: Automata – è alla ricerca di un game designer per un titolo “nelle prime fasi dello sviluppo”. I requisiti richiesti puntano chiaramente in una direzione ben precisa: esperienza nello sviluppo di giochi d’azione online e nella progettazione di livelli per ambientazioni open world multiplayer. Non si tratta, dunque, di un semplice esperimento isolato, ma del segnale concreto che PlatinumGames vuole riprovare a confrontarsi con un genere che, fino ad oggi, ha rappresentato più una sfida che un trionfo.
PlatinumGames, the developers behind the upcoming Ninja Gaiden 4, are working on a new online game as part of their live service push.#NinjaGaiden#PlatinumGames
Non si può parlare di nuovo progetto online targato Platinum senza tornare alla memoria su Babylon’s Fall. Pubblicato nel 2022 e accolto con freddezza tanto dalla critica quanto dai giocatori, il live service sviluppato insieme a Square Enix è diventato rapidamente un esempio negativo di come non gestire un progetto multiplayer. Il supporto terminò dopo appena sei mesi dal lancio, con vendite disastrose e rivenditori costretti addirittura a distruggere le copie fisiche rimaste invendute. Un fallimento bruciante, che avrebbe potuto scoraggiare chiunque.
Eppure, PlatinumGames non ha mai fatto mistero della propria intenzione di non abbandonare il concetto di live service. Già nel 2022, il CEO Atsushi Inaba dichiarava pubblicamente di aver imparato molto dagli errori commessi con Babylon’s Fall, promettendo che il team avrebbe saputo trarre insegnamento da quell’esperienza amara. Ora, a distanza di tempo, sembra arrivato il momento di verificare se quella lezione sia davvero servita.
Un banco di prova per PlatinumGames
Al momento, il nuovo progetto resta avvolto nel mistero. Nessun titolo ufficiale, nessuna piattaforma annunciata, nessun dettaglio certo oltre ai riferimenti contenuti nell’annuncio di lavoro. Eppure, non è difficile immaginare che per PlatinumGames questo non sia solo “un altro gioco online”, ma piuttosto un vero e proprio banco di prova: una sfida cruciale per riconquistare la fiducia del pubblico e dimostrare di poter dominare un genere che finora li ha messi a dura prova.
L’esperienza maturata con Bayonetta, NieR e tanti altri titoli acclamati lascia ben sperare sul fronte delle meccaniche d’azione: il talento del team non è mai stato in discussione. La domanda è se riusciranno a integrare quel talento in un mondo online vivo, coerente e, soprattutto, capace di trattenere i giocatori nel tempo.
Un autunno ricco di sfide
Intanto, PlatinumGames non resta con le mani in mano. Parallelamente a questo nuovo progetto segreto, il team sta collaborando con Team Ninja per lo sviluppo di Ninja Gaiden 4, atteso per questo autunno su console, PC e Game Pass. Un altro appuntamento importante per il team, che potrebbe contribuire a rilanciare il prestigio dello studio dopo qualche inciampo di troppo.
Ma è il progetto interno – ancora senza nome – a catturare l’attenzione. Sarà questa la vera occasione di riscatto? I fan della casa di Osaka aspettano con impazienza. E stavolta, più che mai, PlatinumGames sa di non potersi permettere un altro passo falso.
Non molti titoli possono dire di aver seguito il peculiare percorso di sviluppo di KIBORG. Realizzato dal team russo Sobaka Studio, l’intrigante progetto è stato portato avanti nel corso degli anni anche attraverso il preventivo rilascio gratuito di KIBORG: Arena.
Si trattava di una sorta di antipasto sperimentale del core ludico del titolo, sotto forma di una demo gratuita che proponeva una endless mode per testarne alcune caratteristiche strutturali. Una forma piuttosto intrigante di testing su larga scala, che ha permesso agli sviluppatori di fare tesoro dei feedback dei giocatori al punto da aver completamente riscritto talune dinamiche di gameplay. KIBORG rappresenta così l’ideale coronamento di un complesso percorso di ampio respiro, da parte di una software house che si era già fatta notare con 9 Monkeys of Shaolin. Proprio di quest’ultimo titolo KIBORG rappresenta una coraggiosa evoluzione. Con l’obiettivo di unire il flow dei combattimenti a scorrimento con le caratteristiche essenziali di un rogue-like.
KIBORG sarà disponibile dal 30 Aprile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e PC via Steam.
Versione testata: PlayStation 5
Sulle orme di Tom Selleck
KIBORG butta il giocatore subito nella mischia, senza troppi giri di parole.
Dopo aver aperto gli occhi, vi ritrovate in un sotterraneo fetido debolmente illuminato dagli schermi di alcuni misteriosi terminali. Nell’unica porta aperta davanti a voi, campeggia una scritta al neon: “Last Ticket”. Neanche il tempo di oltrepassare la soglia che un misterioso e rivoltante individuo chiamato Volkov vi introdurrà alla tremenda realtà dei fatti. Siete Lee Morgan, il cosiddetto “Macellaio di Steinsberg”. Un criminale di guerra condannato alla reclusione eterna nella prigione più sicura della galassia, Sigma. L’unica possibilità di fuggire alla vostra sorte è affrontare il game show più violento di sempre, farsi strada tra ondate crescenti di delinquenti ed assassini per ottenere la libertà. Ma c’è qualcosa di strano in tutto questo, compresa la vostra perdurante assenza di memoria.
Prendendo spunto da un numero imprecisato di thriller e produzioni fantascientifiche (per citare solo un esempio recente, il franchise di Death Race), KIBORG propone una sceneggiatura che ben si adatta alle proprie caratteristiche ludiche. Se da un lato il preambolo può sembrare poco originale, dall’altro il titolo riesce a proporre gradualmente alcuni spunti narrativi che permettono di arricchire le prospettive dei tentativi di fuggire dal braccio della morte. Il merito è di una narrazione che si dipana lentamente, attraverso dettagli di lore che aiutano a creare un contesto ma anche a rivelare i misteri del pianeta Sigma.
Morgan Lee è un violento, ci sono pochi dubbi. Ma siamo sicuri che sia un cattivo?
In questa prospettiva, da un certo punto di vista addirittura sorprendente, è un po’ un peccato che gli sviluppatori siano incappati in alcune défaillance. Piuttosto fastidiosa è infatti la gestione dei dialoghi. Sebbene sia il metodo principale che permette alla trama di rivelarsi (ma anche di gestire i tutorial), purtroppo è estremamente semplice saltarli a piè pari. Basta la minima interazione con alcuni terminali o semplicemente allontanarsi troppo da una data area per perderli irrimediabilmente, attraverso interruzioni forzate. Visti gli sforzi compiuti da Sobaka Studio per rendere KIBORG ricco di sorprese, è spiacevole vedere tali fatiche vanificate da una scarsa attenzione che poteva essere mitigata facilmente.
Allo stesso modo, la direzione artistica di KIBORG non fa molto per restare impressa nella memoria. Al di là del conturbante baffo del protagonista, c’è davvero poco di originale e caratteristico nelle lugubri ambientazioni e nei prevedibili avversari di Morgan Lee. Più convincente il versante tecnico, sebbene nella nostra prova pre-release abbiamo riscontrato alcuni rallentamenti e diversi fenomeni di stuttering tra un livello e l’altro. Per fortuna c’è qualcosa che rende ogni partita davvero interessante al di là di tutto: il gameplay.
La direzione artistica trae evidenti spunti da moltissime altre produzioni.
Quanto vuoi per quel fucile?
A livello strutturale, KIBORG non si discosta dai migliori esponenti del genere rogue-like in stile Hades. Tuttavia, attinge senza paura anche dai classici picchiaduro a scorrimento nonché dalla lezione della serie Batman Arkham.
Morgan Lee dovrà così affrontare una serie di livelli nella sua scalata alla torre del “Last Ticket”, facendosi largo attraverso un numero crescente di avversari pronti a fargli la pelle. Il sistema di combattimento permette di sferrare attacchi leggeri e pesanti, respingere gli attacchi con parate e parry, destreggiarsi con schivate, utilizzare armi bianche e realizzare mosse speciali. Ma non ci sono unicamente soluzioni corpo a corpo. KIBORG permette infatti di equipaggiarsi con una vastissima selezioni di bocche da fuoco. Divise equamente in due categorie distinte, le prime possono essere utilizzate con una estrazione rapida mentre le seconda richiedono un tradizionale uso da TPS.
Non abbassate mai la guardia. Mai.
I combattimenti di KIBORG sanno essere frenetici e serrati, complici avversari in grado di infliggere elevate quantità di danno in pochissimi colpi. Sarà dunque necessario affrontare ciascun combattimento con metodo ed attenzione, per evitare di essere sopraffatti fin dalle prime ondate nemiche. Morgan Lee è un combattente formidabile, sia bene inteso, ma come ogni rogue-like che si rispetti il fallimento sarà un elemento imprescindibile dell’esperienza.
Ogni tentativo di scalare la torre non solo vi permetterà di avere una maggiore conoscenza dei rischi presenti, ma concede altresì a KIBORG di offrire un’esperienza con un grande senso di progressione. Pressoché ogni azione può sbloccare nuove possibilità nelle run successive: soddisfare determinati requisiti di combattimento potrà, ad esempio, sbloccare l’accesso a nuovi set di armi devastanti. I fallimenti vi permetteranno inoltre di mettere le mani su una valuta consumabile in grado di sbloccare miglioramenti perpetui all’interno di uno skill tree davvero generoso. Si va da estensioni di salute alla maggiore destrezza con le armi, dallo sblocco di nuovi colpi speciali alla possibilità di ottenere upgrade temporanei di qualità superiore. Proprio questi ultimi rappresentano la vera peculiarità dell’offerta di KIBORG.
Ponderate bene il vostro playstyle prima di scegliere l’impianto giusto.
Va bene, allora quanto vuoi per il braccio?
Non bastasse infatti l’elevato numero di armi presenti nel titolo di Sobaka Studio, il vero tratto distintivo dell’odissea attraverso il violento reality è la possibilità di installare impianti cibernetici.
Il corpo del detenuto potrà infatti essere progressivamente sostituito da protesi tecnologiche o armature ad alte prestazioni. Si tratta dei classici potenziamenti temporanei che rimarranno disponibili per la durata della singola scalata, ma sanno regalare esperienze drammaticamente diverse. Morgan può decidere di installare una testa in grado di prevenire gli status alterati ma anche di munirsi di un braccio destro in grado di estendere le combo con attacchi a distanza. Un cuore artificiale potrebbe permettere al galeotto di evocare NPC in suo soccorso, mentre una paio di gambe rinforzate garantirebbero una maggiore facilità di schivare gli attacchi avversari.
In ogni run è imprescindibile puntare il prima possibile ad ottenere un set completo di impianti tecnlogici.
Esteticamente e ludicamente ci troviamo di fronte all’elemento più gratificante ed affascinante di KIBORG, che rende ogni partita radicalmente diversa a seconda della build costruita man mano. Con sette slot per gli impianti, a loro volta disponibili in otto alternative ciascuno, le combinazioni possibili sono migliaia. E non si tratta di mere divergenze visive: Morgan Lee diventa a tutti gli effetti un personaggio diverso in base alle scelte effettuate. Le personalizzazioni non finiscono qui: ci sono anche centinaia di ulteriori miglioramenti con micro-impianti invisibili che non occupano slot e addirittura mutazioni genetiche. Queste ultime garantiscono effetti estremamente potenti, ma con altrettanto significativi malus da subire.
KIBORG è dunque un’esperienza molto stratificata ed inaspettatamente ricca di contenuti e versatilità. Un rogue-like che funziona e diverte, che ingloba con coraggio meccaniche e tipologie ludiche anche al costo di un risultato finale non perfettamente calibrato. L’esperienza complessiva tende infatti ad essere meno fluida di quanto sperato. Parte del problema è legato anche alla gestione dello shooting, un po’ farraginoso, nonché ad alcune situazioni paradossali che possono verificarsi a seconda delle build. Ad esempio, abbiamo riscontrato un crollo delle leggibilità dei combattimenti dopo aver volutamente creato un build con un elevato numero di NPC alleati. O ancora ritrovarsi ad attivare alcune abilità in maniera automatica nei momenti meno adatti. Manca dunque un po’ di ulteriore ottimizzazione agli equilibri generali, che immaginiamo arriveranno nel corso dei futuri aggiornamenti.
Alcune build sono inarrestabili, ma attenzione: basta scegliere una mutazione sbagliata per bruciarsi ogni vantaggio.
Commento finale
Con le sue caratteristiche frutto di un ibrido rogue-like tra picchiaduro old-school e sparatutto, KIBORG si è rivelato un titolo avvincente e ricco di sorprese. Combattimenti tesi e violenti si mescolano ad un incedere costante, in cui il senso di progressione è assicurato ed i contenuti sanno rivelarsi generosi. Pad alla mano, l’esperienza si rivela tuttavia non perfettamente bilanciata rendendo il brutale cammino di Lee Morgan a tratti fin troppo ruvido. Tuttavia, il fascino di creare un inarrestabile combattente cibernetico è una vera e propria figata da non sottovalutare.
Turtle Beach, ha presentato oggi una pletora di nuove cuffie e controller, ampliando ulteriormente la già ampia gamma di prodotti per i giocatori che possiedono console Nintendo Switch, Xbox e PC Windows.
Tutti i dettagli nel comunicato stampa qui di seguito:
“Il nostro team di Turtle Beach è entusiasta di presentare un’altra grande ondata di nuovi accessori innovativi da gaming che miglioreranno l’esperienza dei giocatori”, ha dichiarato Cris Keirn, CEO di Turtle Beach Corporation. “Tutti i nostri nuovi accessori presentati oggi rappresentano una chiara dedizione da parte di Turtle Beach a superare le aspettative e a fornire prodotti con caratteristiche competitive, costruzioni di alta qualità a prezzi accessibili e un’estetica sorprendente”.
A partire dalle nuove cuffie da gaming cablate per Nintendo Switch, la famosa e vendutissima serie di Turtle Beach – Turtle Beach Recon 70– ha ora ufficialmente licenza ufficiale per Nintendo Switch ed è pronta a immergere i giocatori nei mondi leggendari di Mario, The Legend of Zelda, Metroid e altri ancora, grazie a driver da 40 mm con sintonizzazione premium, prestazioni microfoniche cristalline e comfort duraturo. Inoltre, sul fronte audio per le console Nintendo Switch, le nuove cuffie da gaming cablate Turtle Beach Airlite Fit offrono un design leggero e soddisfacente, con esclusivi cuscinetti auricolari avvolti in tessuto Jersey e tre audaci colorazioni. Già tra le prime 3 cuffie più vendute per Nintendo Switch con PDP(2), le nuove Airlite Fit vengono ora inserite nell’ampia linea di cuffie da gaming di Turtle Beach.
Per quanto riguarda i controller da gaming per Nintendo Switch, Turtle Beach è felice di solleticare la fantasia retrò dei giocatori Nintendo con i nuovi controller wireless Turtle Beach Rematch Invincible Mario e Turtle Beach Rematch Super Mario Star. Entrambe le opzioni sono state meticolosamente progettate per offrire prestazioni di alto livello e un accattivante divertimento al buio.
Per i controller su console Xbox e PC, debuttano gli acclamati controller della serie Afterglow Wave. I controller Afterglow Wave sono stati i prodotti più venduti della categoria sotto PDP e ora fanno parte della famiglia di controller in espansione di Turtle Beach. I nuovi controller Afterglow Wave per Xbox sono dotati di trigger regolabili a 3 stop Hall Effect, che offrono ampie possibilità di personalizzazione e sono disponibili in cinque potenti varianti di colore. Infine, ma non per questo meno importante, i giocatori su Xbox possono sperimentare un controllo e una precisione che migliorano il gioco con il nuovo controller Turtle Beach Rematch Core, dotato di trigger a impulsi, controlli audio precisi, impugnatura senza fatica, doppio motore rumble e cinque avvincenti varianti di colore, tra cui tre caratterizzate da gusci mimetici semitrasparenti in nero.
Tutti i 16 nuovi modelli di cuffie e controller da gaming sono disponibili per il pre-order presso rivenditori selezionati. Tutti gli accessori saranno lanciati a livello globale il 18 maggio 2025. Di seguito sono riportati ulteriori dettagli su ciascuna delle nuove cuffie e dei nuovi controller di Turtle Beach:
Realizzate per la tua prossima vittoria, il tuo ultimo traguardo e molto altro ancora, le cuffie da gaming Turtle Beach Recon 70 sono ora disponibili con licenza ufficiale per Nintendo Switch. Le cuffie Turtle Beach, leggere e confortevoli, sono progettate per ore e ore di gioco, con altoparlanti di alta qualità da 40 mm e cuscinetti in pelle sintetica over-ear di qualità superiore per un’esperienza più coinvolgente. Il rinomato microfono ad alta sensibilità di Turtle Beach assicura che la chat vocale sia sentita chiaramente e si attiva facilmente per disattivare l’audio. Infine, la versatile connessione da 3,5 mm è perfetta per tutte le console Nintendo Switch.
Godetevi un livello superiore di gioco e comfort con le nuove cuffie da gaming cablate Turtle Beach Airlite Fit per console Nintendo Switch. Con licenza ufficiale e progettate con competenza in-house, queste cuffie offrono un audio finemente sintonizzato attraverso altoparlanti di alta qualità da 40 mm, offrendo un’esperienza coinvolgente sia per i giocatori occasionali che per quelli competitivi. I cuscinetti rialzati in jersey over-ear offrono un comfort eccezionale, consentendo ai giocatori di sentire ogni alto e basso nitido e bloccando efficacemente i rumori esterni. L’elegante microfono a cancellazione del rumore assicura che la chat vocale sia sentita chiaramente e può essere sollevato per disattivare l’audio. La versatile connessione audio da 3,5 mm è pienamente compatibile con tutte le console Nintendo Switch.
Controller wireless Turtle Beach Rematch per Nintendo Switch
Il controller wireless Rematch Invincible Mario per console Nintendo Switch mette nelle mani dei giocatori un’esplosione di fascino retrò ispirato ai power-up, mentre il design Rematch Super Mario Star potenzia le sessioni di gioco facendo brillare ogni mossa! Entrambi i nuovi modelli illuminano le sale da gioco più buie grazie al design che si illumina dopo l’esposizione alla luce. Per le lunghe sessioni di gioco, i giocatori apprezzeranno la batteria ricaricabile fino a 40 ore e la portata wireless fino a 30 piedi per giocare comodamente da qualsiasi punto della stanza. I giocatori su Nintendo Switch possono immergersi completamente nei loro giochi preferiti come Super Mario Party Jamboree e Mario Kart 8 Deluxe grazie ai controlli di movimento integrati. Due pulsanti mappabili migliorano le azioni di gioco.
Con il controller da gaming Turtle Beach Afterglow Wave RGB per Xbox Series X|S, Xbox One e PC Windows, potrete ottenere prestazioni di gioco e stile elevati. Dotato di trigger Hall Effect regolabili a 3 stop, i giocatori Xbox possono regolare la sensibilità dei trigger e godere di un controllo fluido, preciso e duraturo. I giocatori possono anche personalizzare lo stile del controller con l’illuminazione RGB intelligente, che offre milioni di combinazioni di colori, con otto zone di illuminazione uniche e quattro diverse modalità preimpostate disponibili sul controller, oltre a quattro ulteriori preimpostazioni disponibili nell’app Control Hub. I giocatori possono personalizzare il loro gioco con due pulsanti ad azione rapida mappabili, per avere i comandi essenziali a portata di mano. I controlli audio brevettati del D-pad consentono di regolare istantaneamente il mix di volume di gioco/chat e il volume master, oltre a un pulsante dedicato per l’esclusione del microfono. Inoltre, scaricando l’applicazione Control Hub per console Xbox e PC Windows si possono ottenere opzioni di personalizzazione avanzate per l’illuminazione, la mappatura dei pulsanti, la configurazione e la diagnosi del controller. I doppi motori rumble e i trigger a impulsi forniscono un feedback coinvolgente e reattivo, mentre la forma ergonomica con impugnature testurizzate incise al laser garantisce una sensazione di non affaticamento. La connessione cablata USB-C di 10 piedi del controller Afterglow Wave assicura un gioco affidabile e senza lag.
Prova il controllo e la precisione di gioco con il controller cablato per Xbox Turtle Beach Rematch Core per Xbox Series X|S, Xbox One e PC Windows. Regolate l’audio al volo grazie ai controlli audio brevettati integrati nel D-pad, tra cui il mix di gioco/chat e il volume principale, oltre a un pulsante dedicato per l’esclusione del microfono. Progettato per il massimo comfort, la forma ergonomica garantisce una presa senza affaticamento durante le sessioni di gioco prolungate. I doppi motori rumble e i trigger a impulsi offrono un feedback reattivo e coinvolgente per migliorare il gioco. Il controller Rematch Core è dotato di un’affidabile connessione USB-C da 8 piedi per giocare senza interruzioni. Per configurare e diagnosticare il controller in modo semplice e veloce, scaricate l’applicazione Control Hub, disponibile per console Xbox e PC Windows.
Per maggiori informazioni sui prodotti e gli accessori Turtle Beach visitate www.turtlebeach.com
Il publisher 505 Games ed il team di sviluppo Leenzee Games hanno confermato ufficialmente che WUCHANG: Fallen Feathers arriverà il prossimo 24 Luglio su PlayStation 5, Xbox Series e PC.
Il titolo, che sarà distribuito fisicamente per console nonché digitalmente sugli store digitali (per PC via Steam, Epic Games Store e Microsoft Store), verrà venduto al prezzo di €49.99. Sarà inoltre disponibile sull’Xbox Game Pass per tutti gli abbonati al servizio.
Con l’occasione sono stati condivisi ben due trailer, dedicati ai bonus preorder del soulslike.
Coloro che preordinano il titolo riceveranno il “Night & White Pack”, che includerà due costumi completi, un’arma ed un oggetto di upgrade. Coloro che invece opteranno per la Deluxe Edition (al costo di € 59.99) riceveranno un totale di quattro costumi, quattro armi ed un ulteriore oggetto di upgrade.
WUCHANG: Fallen Feathers è un RPG di azione Soulslike ambientato nella terra di Shu alla fine della Dinastia Ming, un’epoca oscura e tumultuosa, afflitta da guerre interne e da una misteriosa piaga che genera creature mostruose. Vesti i panni di Wuchang, un’abile guerriera pirata che soffre di amnesia a seguito del contagio dall’orribile malattia pteromorfica. Esplora le profondità di Shu, migliora il tuo arsenale e perfeziona le nuove abilità che otterrai sconfiggendo i nemici. Sacrifica lo sfuggente Mercurio rosso per far evolvere il tuo stile di combattimento e destreggiarti nelle tecniche che imparerai durante i tuoi viaggi. Ottieni nuove armi incantate dalle magie più potenti e scopri quale strategia si addice di più al tuo stile personale.
Combatti contro degli abomini grotteschi e attingi a saperi antichi per sconfiggere l’oscurità che minaccia ciò che resta dell’umanità. La tua missione per la verità ti porterà a scoprire e ad attraversare templi dimenticati dal tempo, rovine abbandonate e strade buie e pericolose. Recuperando i ricordi perduti di Wuchang il tuo cammino si diramerà verso finali diversi, ognuno determinato dalle tue scelte, dai segreti che rivelerai e dagli alleati di cui deciderai di fidarti.
Immergiti in una storia intricata, un sistema di combattimento dinamico e una grafica mozzafiato per un’avventura indimenticabile in una terra di caos e morte. Riuscirai a scoprire la verità sulla maledizione di Wuchang e a riportare la pace su Shu, oppure ti arrenderai all’orrore più sconfinante? Il destino della terra è nelle tue mani.
StarVaders potrebbe rappresentare l’archetipo perfetto delle produzioni indipendenti. Realizzato da una manciata di sviluppatori? Si. Fresche meccaniche di gameplay che attingono da alcuni dei generi favoriti dagli amanti del vivace sottobosco di Steam? Certamente. Passione che trasuda dalla cura riposta nella seppur modesta presentazione estetica? Presente.
Dallo sforzo di Pengonauts, piccolo studio di sviluppo composto da tre persone con sede a Montreal, nasce questa gagliarda fusione tra deckbuilding, roguelike e tattico basato su griglie. Un melting pot intrigante (soprattutto perché sono alcuni dei generi preferiti di chi vi scrive, NdR), tanto immediato nell’approccio quanto profondo nelle proprie strategie, che potrebbe diventare una piccola perla nascosta. Della quale oggi abbiamo il piacere di parlarvi.
StarVaders è disponibile dal 30 Aprile per PC (via Steam).
Versione testata: PC
Alieni contro robottoni
In una realtà alternativa non meglio precisata, la Terra è stata messa al centro delle spiacevoli attenzioni di extraterrestri bellicosi. Le difese del nostro pianeta sono state stracciate dalla superiorità tecnologica aliena, mettendo a repentaglio il futuro stesso della specie. Tuttavia, non tutto è perduto. Nei panni di alcuni coraggiosi piloti, i giocatori saliranno a bordo di portentosi mech per combattere l’invasione. E respingere gli ostili visitatori da dove sono venuti.
StarVaders offre un classico pretesto narrativo per mettere i giocatori al centro di un canovaccio utile a giustificare le battaglie tra alieni e robot. Un evergreen intramontabile nella fantascienza cinematografica e videoludica, che vanta invero una buona ramificazione. Con dieci diversi piloti da interpretare, ciascuno dotato di una storia personale, ed una campagna articolata in sezioni multiple che nascondono un finale segreto, gli sviluppatori di Pengonauts sono riusciti a rendere attraente e stuzzicante anche un incipit altrimenti poco brillante.
Ogni personaggio ha dotazioni iniziali diverse, oltre ad uno dei tre mech disponibili.
Dal punto di vista estetico, StarVaders propone un art design prettamente bidimensionale con un’estetica che richiama tratti occidentali ed asiatici realizzati con il contributo dell’artista freelance DeadSlug. Ammiccante e colorato, il risultato convince e garantisce un appeal carismatico e fresco alla produzione.
Un titolo che gode altresì, oltre che di una presentazione di buon livello, anche di un comparto tecnico estremamente accomodante. In attesa di scoprire se StarVaders supporterà anche Steam Deck (che potrebbe rappresentare la sua dimensione ideale), la produzione chiede requisiti di sistema davvero modesti. Parliamo di un processore da almeno 2.0 GHZ, una memoria che disponga almeno di 4 GB di RAM ed una scheda video da 1 GB. Specifiche che al giorno d’oggi non rappresentano di certo un problema, anche per chi dispone ancora di limitati PC preassemblati (si, lo sappiamo che qualcuno c’è, non vi nascondete).
StarVaders può essere giocato praticamente su qualsiasi PC senza compromessi.
Pesca la carta, distruggi l’invasore
StarVaders è quello che accade quando si decidere di creare uno strategico mettendo insieme solidi roguelike deckbuilder come Slay the Spire ed Inscryption e concept intramontabili presi da Tetris e Space Invaders.
La produzione Pengonauts pone infatti il giocatore nei panni di uno dei tre mech impiegati in battaglie di difesa della Terra. I combattimenti si svolgono tuttavia attraverso un’avvincente simbiosi di meccaniche ludiche. Anzitutto, le lotte avvengono all’interno di livelli suddivisi in caselle. Sul lato basso ci sarà l’area da difendere, presieduta dal vostro alter ego robotico. Dal lato opposto gli invasori alieni, che col passare dei turni scenderanno avvicinandosi sempre di più. Compito del giocatore è sconfiggere le creature ostili prima che raggiungano la parte inferiore dello schermo, che può tollerare solo una minima quantità di attacchi (contraddistinti dall’indicatore Doom) prima di decretare il vostro fallimento difensivo.
Concatenare le abilità delle carte permette di sfruttare combinazioni a catena in grado di decimare gli alieni.
Se strutturalmente vi abbiamo praticamente descritto una rilettura dell’intramontabile titolo sviluppato da Tomohiro Nishikado, StarVaders tuttavia gestisce i combattimenti stessi non come uno shooter in tempo reale bensì come una partita a scacchi regolata dal deck che vi costruirete gradualmente. Il mech infatti si muove e sferra attacchi a seconda delle carte che compongono il vostro mazzo. Le stesse andranno giocate non solo considerando le sortite avversarie, ma anche il costo della singola azione (esagerare porta al surriscaldamento del mech, con spiacevoli conseguenze), le urgenze da gestire con priorità e le possibilità di predisporre combinazioni letali.
Dopo ogni scontro portato a termine, potrete ottenere nuove carte o potenziamenti con i quali migliorare il deck e renderlo sempre più adatto alle crescenti sfide del gioco. Studiare le combinazioni ottimali per sviluppare il mazzo passa anche attraverso i test sul campo di battaglia. Realizzare combo con le abilità del vostro robot è la chiave per uscire dalle situazioni più disperate, realizzando alchimie devastanti e spettacolari. Grazie ai Chrono Token è anche possibile riavvolgere brevemente il tempo per cancellare un azzardo eccessivo e trasformare una disfatta in una nuova sfida. Il culmine dei duelli sono gli scontri contro i boss, avversari ostici che dovranno essere affrontati non solo con la forza delle vostre armi, ma anche e soprattutto con l’acume delle vostre scelte tattiche.
Scegliere la carta da integrare al proprio mazzo non è mai una scelta banale.
Strategia gestionale
Sebbene infatti a prima vista possa sembrare un titolo piuttosto scanzonato, StarVaders rivela una piacevole profondità strategica legata alla gestione generale delle meccaniche ludiche.
Come ogni deckbuilder, ovviamente il primo pensiero sarà sempre quello di costruire gradualmente il mazzo migliore a seconda delle caratteristiche del vostro mech e del playstyle prescelto per affrontare le minacce. Tuttavia, son proprio queste ultime che garantiscono una pregevole stratificazione all’esperienza. I nemici non saranno infatti mere spugne per danni, ma risponderanno attivamente alle offensive, si doteranno di scudi e manovre evasive, chiederanno rinforzi e molto altro. Il player dovrà quindi studiare le tattiche migliori in ogni scontro, tenendo in debita considerazione anche e soprattutto il piazzamento sulla scacchiera rettangolare di gioco. Alcuni attacchi si propagheranno infatti in diagonale. Altri potranno essere gestiti in maniera simile agli ordigni della saga di Bomberman. Ci sarà addirittura anche la possibilità di chiamare bot che mimeranno le vostre azioni.
I boss richiedono una valutazione attenta delle strategie di attacco nonché del posizionamento del vostro mech.
StarVaders è dunque un titolo capace di regalare ore ed ore di divertimento, grazie ad una rigiocabilità elevatissima ed un buon numero di contenuti. Tra i diversi personaggi giocabili, i tre mech che garantiscono approcci alle battaglie molto diversi, le Challenge Mode, le sfide del giorno ed oltre quattrocento carte ed artefatti, c’è davvero di che sbizzarrirsi.
Al contempo, i portentosi mech del team canadese mostrano qualche piccola ruggine sulle loro scocche lucenti. Sebbene sia stato progettato dichiaratamente per prediligere “chiarezza ed accessibilità“, senza un esubero di tutorial e spiegazioni, StarVaders tuttavia risulta molto più profondo di quanto non voglia apparire. In linea generale questo è in realtà un aspetto davvero positivo. Tuttavi, dall’altro lato alcune meccaniche e finezze di gameplay tendono ad essere poco valorizzate dal game design e relegate alla sperimentazione da parte del giocatore. Il rischio è di trovarsi ad affrontare l’esperienza ludica senza i giusti presupposti conoscitivi. Un peccato, visto che ci si può perdere davvero molto di quanto StarVaders ha da offrire.
Alcuni misteri verranno svelati solo con il finale segreto.
Commento finale
Con StarVaders, il modesto team di sviluppo Pengonauts si presenta con personalità nel panorama delle produzioni indipendenti. Dopo aver mescolato con gusto Star Invaders agli strategici basati su griglie, il deckbuilder roguelike realizzato dalla software house di Montreal è stato in grado di coinvolgerci e divertirci. Semplice da approcciare e difficile da padroneggiare, la lotta ai visitatori extraterrestri offre un gameplay loop magnetico e gustosamente variegato e profondo. Se siete amanti delle sue fonti di ispirazione, StarVaders è l’esatta definizione di “ancora una partita e poi smetto… forse…. forse no”.
Nel vasto e affascinante mondo di Clair Obscur: Expedition 33, ogni personaggio offre una profondità unica, sia in termini narrativi che di gameplay. La personalizzazione dei membri del party attraverso armi, abilità, Pictos e Lumina permette ai giocatori di sperimentare e ottimizzare le strategie di combattimento. Questa guida si propone di fornire una panoramica dettagliata delle migliori build per ciascun personaggio, aiutando i giocatori a sfruttare al massimo le potenzialità del loro team.
Chi è Gustave
Gustave è il protagonista principale di Clair Obscur: Expedition 33. Un ingegnere talentuoso tormentato dalla Paintress, combatte sfruttando la sua spada e la sua pistola, con l’obiettivo di accumulare Overcharge per sferrare attacchi devastanti. Le sue capacità di marcare i nemici lo rendono un elemento fondamentale per creare sinergie con il resto della squadra. Mentre marchia gli avversari, infatti, può contemporaneamente potenziare il suo Overcharge, massimizzando i danni inflitti da tutto il gruppo.
Migliore Build per Gustave
Build Sovraccarico
Questa configurazione, ideale per l’inizio del gioco, è pensata per far riempire il più velocemente possibile la barra dell’Overcharge e colpire duramente tutti i nemici contemporaneamente.
Arma
Lanceram
Skills
Sovraccarico, Assalto di Lumière, Colpo Marchiante, Potenza, Dal fuoco,Recupero
Pictos
Dead Energy II, Augmented Attack, Marking Shots
Lumina
Energising Start (I or II), Burning Shots, Versatile
Strategia: Non importa quale arma equipaggerete: il fulcro di questa build è sfruttare Assalto di Lumière e Colpo Marchiante per caricare rapidamente Sovraccarico. L’abilità Dead Energy II, ottenibile già nelle prime fasi del gioco, sarà cruciale: sconfiggendo almeno un nemico (sia con colpi singoli come Marking Shot che ad area come Shatter), otterrete un rifornimento accelerato di AP. Questo vi permetterà di continuare a lanciare Strike Storm e di accedere molto più spesso all’Overcharge carico, aumentando a dismisura il potenziale offensivo di Gustave.
Armi
Qualsiasi arma può funzionare con questo set-up per Gustave, ma il Lanceram si rivela particolarmente efficace grazie al suo ottimo scaling delle statistiche nelle fasi iniziali. Si può ottenere facilmente come drop sconfiggendo un Lancelier nei Spring Meadows, quindi sarà disponibile quasi subito.
Abilità
Per quanto riguarda le abilità, Assalto di Lumière e Colpo Marchiante sono fondamentali per accumulare cariche rapidamente. I colpi critici con Lumiere Assault generano una carica extra, mentre Strike Storm ne garantisce due, permettendo di attivare l’Overcharge completamente carico con regolarità.
Shatter è ideale per devastare gruppi di nemici, soprattutto se la rimozione di singoli bersagli non è sufficiente.
Powerful può aumentare i danni inflitti dall’intero party.
Marking Shot permette a Gustave o a un compagno di infliggere danni potenziati con il successivo attacco, velocizzando la fine del combattimento.
Attributi
Investire i punti attributo in Luck aumenta le probabilità di Critico, rendendo più semplice accumulare cariche come descritto sopra.
È altrettanto importante investire in Vitality, specialmente con Lanceram equipaggiato, per mantenere Gustave attivo in battaglia: Lune o i Tints potranno comunque supportarlo con cure o resurrezioni se necessario.
Pictos/Lumina
Sebbene non siano obbligatori, avere Dead Energy II sin dalle prime fasi permette di accelerare il recupero dell’AP ogni volta che si abbatte un nemico, favorendo l’uso ripetuto di Strike Storm e, di conseguenza, dell’Overcharge.
Colpo Marchiante e Augmented Attack sono ottime scelte per depotenziare i nemici in modo rapido ed efficiente e migliorare i danni base di Gustave, specialmente se le riserve di AP si esauriscono.
Equipaggiare Versatile come Lumina aiuta Gustave a mettere a segno più facilmente la combinazione di Mark con i tiri Free Aim e gli attacchi melee potenziati.
Burning Shots offre la possibilità di applicare Burn sui nemici tramite i tiri Free Aim, mentre Energising Start (I o II) garantisce una base solida di AP, fondamentale per utilizzare le abilità più costose nel momento cruciale.
Chi è Lune
Lune è la figlia di due celebri ricercatori e ricopre il ruolo di guida della spedizione in Clair Obscur: Expedition 33. All’interno del gruppo rappresenta l’archetipo della maga, con una potente capacità di manipolare la magia elementale, che si intensifica progressivamente grazie all’acquisizione delle Stains durante i combattimenti.
Migliori Build per Lune
Lune può sfruttare i suoi poteri elementali non solo per infliggere danni diretti, ma anche per creare debolezze e status alterati che altri membri della squadra possono facilmente sfruttare. Un esempio efficace nelle prime fasi del gioco è usare Immolation per bruciare un nemico, permettendo poi a Maelle di lanciare immediatamente un Swift Strike ed entrare in Virtuose Stance fin dal primo turno.
Mayhem Build
Questa è una build molto solida per le prime fasi del gioco, capace di restare affidabile fino a buona parte dell’Atto 2. Si basa sull’uso della skill Mayhem.
Armi
Trebuchim
Required Skills
Mayhem, Electrify
Pictos/Lumina
Energizing Start, Rewarding Mark, Marking Shots
Strategia: La tattica prevede di iniziare il turno con due colpi in Free Aim per generare Stains, seguiti da Electrify. Questo approccio consente quasi sempre di raggiungere 9.999 danni al turno successivo. Poiché Electrify ha un costo contenuto, è facile replicare questa sequenza durante l’intero scontro. La combinazione tra le Stains create da Free Aim con Trebuchim e Electrify consente inoltre un rapido accesso a skill più potenti, che richiedono Stains per essere utilizzate.
Healer Build
Una delle migliori build trovate per Lune è quella orientata a farle assumere il ruolo di guaritrice principale della squadra.
Armi
Snowim
Skills
Rebirth, Revitalization, Typhoon
Pictos/Lumina
Recovery, Healing Counter, Effective Heal
Strategia: Questa configurazione è già disponibile nelle prime fasi dell’avventura, ma diventa fondamentale dall’Atto 2 in poi. L’arma Snowim è particolarmente preziosa perché, quando Lune scende sotto il 30% di salute, la “congela” automaticamente:
Il ghiaccio assorbe il danno successivo, dando di fatto una seconda possibilità.
Al livello 10, Snowim rompe automaticamente il ghiaccio all’inizio del turno successivo, ristorando il 60% di salute.
Rebirth è una skill essenziale: costa poco, resuscita un alleato e gli fornisce AP extra, garantendo la sopravvivenza continua del team finché Lune rimane viva. I Pictos/Lumina come Recovery permettono inoltre a Lune di rigenerare il 10% della salute ad ogni turno, mentre Healing Counter le consente di curarsi anche durante il turno nemico, se riesce a parare o schivare con successo.
Chi è Maelle
Maelle è uno dei membri del tuo gruppo in Clair Obscur: Expedition 33. Anche se è significativamente più giovane rispetto agli altri expeditioners, eccelle nel combattimento grazie alle sue capacità di schermitrice. Durante le battaglie, Maelle passa tra differenti Stances per infliggere vari tipi di danno. Quali sono dunque le migliori strategie di build per lei?
Solo Fire Build
Arma
Medalum
Skills
Percee, Mezzo Forte, Swift Stride
Pictos/Lumina
Burning Shots, Marking Shots
Con questa build pensata per le prime fasi del gioco, puoi utilizzare il Free Aim per applicare Burn a un nemico e poi utilizzare Swift Stride per passare immediatamente alla Virtuose Stance, aumentando il danno inflitto del 200%.
Se riuscite a ottenere l’arma Medalum (premio della modalità Arena nel Gestral Village giocando come Maelle), potete anche saltare il primo passaggio. A questo punto, potete sparare di nuovo al nemico per applicare Mark (non garantito) e potete usare Percee per raggiungere facilmente i 9.999 danni su un Critical Hit. Se non riuscite ad applicare Mark con il tiro in Virtuose Stance, potete utilizzare Mezzo Forte per mantenere la stance fino al turno successivo e riprovare.
Attraverso l’Arena del Gestral Village, sbloccherete anche diversi Pictos fondamentali come Protecting Last Stand, Last Stand Critical, Accelerating Last Stand, Empowering Last Stand e, soprattutto, Solo Fighter. Equipaggiandoli e convertendoli in Lumina, potete configurare Maelle come unico membro attivo del gruppo (disattivando gli altri membri nel menu pausa) trasformandola in una vera macchina da guerra.
Questa build di metà/fine gioco è un’espansione delle innate capacità di Counter di Maelle ed è probabilmente una delle build più potenti di tutto il gioco.
Con l’arma Jarum, potete passare automaticamente alla Virtuose Stance ogni volta che effettuate un Counterattack, liberandovi dalla necessità di equipaggiare abilità dedicate al cambio di stance. Fleuret Fury funziona come sicurezza, mantenendo la stance anche se Maelle non viene attaccata tra un turno e l’altro.
Se avete abbastanza Lumina disponibili, potete applicare tutte e tre le versioni di Augmented Counter (I, II, III), aumentando enormemente il danno dei Counterattack. Se vi sentite particolarmente abile, potete anche equipaggiare Perilous Parry, che vi consente di ricaricare continuamente i tuoi AP ad ogni parata eseguita con successo.
Grazie a queste due build – Solo Fire per il massimo danno singolo, e Counter Build per il dominio costante in battaglia – Maelle può diventare uno dei personaggi più devastanti del tuo party. Sfruttando al massimo le sue capacità di parata e gestione delle stance, sarà possibile infliggere danni elevatissimi e mantenere una pressione costante sui nemici per tutta la durata del combattimento.
Chi è Sciel
Sciel è uno dei membri del tuo party in Clair Obscur: Expedition 33. Un tempo agricoltrice e poi insegnante, porta con sé un passato traumatico. In combattimento, utilizza mazzi di carte per applicare Foretell ai nemici, rendendoli sempre più vulnerabili con ogni accumulo. Quali sono dunque le migliori strategie di build per lei?
Questa pagina è una panoramica completa delle migliori idee di build per Sciel in Expedition 33.
Con questa build di fine gioco, l’obiettivo è massimizzare i Critical Hit e trovare un modo per rimanere quasi costantemente nello stato di Twilight durante ogni combattimento.
L’arma Charnon fornisce:
100% di probabilità di Critico durante Twilight.
Applicazione automatica di 1 stack di Foretell ad ogni Critico (ai livelli 4 e 10).
La skill Sealed Fate infligge tra 5 e 7 colpi e, se sono tutti Critici (altamente probabile grazie a Charnon), aumenta i danni senza rimuovere l’accumulo di Foretell.
Strategia
Aprite ogni battaglia con un’abilità semplice come Focused Foretell.
Subito dopo, usate Sealed Fate per entrare rapidamente nello stato di Twilight.
Una volta in Twilight, continuate a usare Sealed Fate per accumulare Foretell mantenendo il bonus da Twilight attivo.
Grazie al Pictos Cheater, otterrete un turno extra che ti permette di:
Usare Twilight Dance per consumare gli stack di Foretell infliggendo enormi danni.
Estendere la durata dello stato Twilight di un turno.
Energising Parry vi permette di ricaricare gli AP tra un turno e l’altro, mantenendo il ciclo: Twilight Dance → Build Foretell → Twilight Dance.
Con la build Permanent Twilight, Sciel diventa una DPS formidabile, capace di infliggere danni altissimi in brevissimo tempo. Se accompagnata da un buon healer come Lune, può devastare i nemici con una sequenza di attacchi critici quasi ininterrotti, risultando una delle colonne portanti del tuo party nelle fasi avanzate del gioco.
Verso è uno dei personaggi più affascinanti e misteriosi di Clair Obscur: Expedition 33. La sua storia è avvolta nell’ombra: osserva il gruppo da lontano, mosso da motivazioni poco chiare, eppure il suo ruolo all’interno della spedizione si rivela presto cruciale.
Come molti altri membri del party, Verso possiede diverse opzioni di personalizzazione che lo rendono estremamente versatile in combattimento. Questa guida vi aiuterà a capire come ottenere il massimo dal suo potenziale.
⚠️ ATTENZIONE SPOILER: La sezione contiene dettagli importanti della trama relativi alla regione delle Stone Wave Cliffs. Se non hai ancora raggiunto questo punto, ti consigliamo di non leggere oltre per non rovinarti l’esperienza di gioco.
Quando Verso si unisce al gruppo
Verso entra a far parte del tuo gruppo solamente dopo un evento specifico (la morte di Gustave). Al suo arrivo, pur non ereditando direttamente le abilità di Gustave, assume lo stesso livello raggiunto da quest’ultimo e beneficia di tutti gli investimenti effettuati nel Lumina. Questo rende la sua integrazione immediatamente efficace.
Una delle migliori strategie per sfruttare al meglio Verso prevede l’uso dell’arma Lanceram. Con questa equipaggiata, il personaggio non potrà mai scendere sotto il Grado C durante i combattimenti, garantendogli così un’ottima base di danno anche nei momenti più critici. Inoltre, sarà molto più facile risalire rapidamente ai Rank superiori, raggiungendo il Grado S più velocemente del normale.
Progredendo con l’arma, ai livelli successivi, si ottengono ulteriori vantaggi: gli attacchi base e le parate diventano strumenti ancora più efficienti per aumentare la barra della Perfection, accelerando la scalata nei Rank. Anche se non vi concentrate specificamente sulla scalata ai Rank in ogni battaglia, dovresti sapere che le abilità come Assault Zero, Strike Storm e Marking Shot beneficiano di un bonus ai danni quando Verso è almeno al Grado C.
Un’altra componente fondamentale di questa build è la skill Perfect Recovery, che consente a Verso di ripristinare il 100% della salute mentre si trova a Grado C. Questo significa che anche dopo aver subito danni pesanti, sarà in grado di rimanere competitivo sul campo, senza mai perdere la sua posizione strategica grazie al supporto offerto da Lanceram.
Un’alternativa potente, ma più impegnativa da ottenere, è la cosiddetta Light Build, basata sull’uso dell’arma Simoso. Questa arma speciale si ottiene solamente sconfiggendo un boss nascosto nell’Abisso, e rappresenta una delle ricompense più ambite del gioco.
Simoso ha la particolarità di infliggere un secondo colpo automatico ad ogni attacco, che applica danni di tipo Luce. Al livello 10, l’arma aggiunge una probabilità del 20% di causare l’effetto Burn ogni volta che infligge danni di Luce.
La combinazione di abilità come Perfect Break, Radiant Slash e Phantom Stars consente di accumulare rapidamente sia danni diretti sia afflizioni, grazie alla natura ripetitiva dei colpi di Simoso. Se a tutto questo si aggiungono i Pictos e Lumina come Burn Affinity, Charging Burn e Double Burn, il risultato è una catena devastante di danni potenziati.
Queste aumentano i danni inflitti ai nemici già affetti da Burn e raddoppiano le pile di Burn applicate successivamente, rendendo Verso una vera forza della natura durante le fasi avanzate del gioco.
Verso è un personaggio estremamente potente e, a seconda di come deciderete di costruirlo, potrà adattarsi sia a uno stile basato sulla solidità e la resistenza, grazie alla Rank C Build, sia a un approccio più aggressivo e spettacolare tramite la Light Build. In entrambi i casi, investire tempo e risorse su di lui vi garantirà una risorsa formidabile durante l’intera avventura di Clair Obscur: Expedition 33.
Chi è Monoco
Monoco è uno dei personaggi più singolari di Clair Obscur: Expedition 33. È un Gestral con un profondo legame con Verso, capace di parlare inglese, e come tutti i Gestral è spinto da un’irrefrenabile attrazione per il combattimento. Una delle sue caratteristiche principali è l’uso del Bestial Wheel, uno strumento che gli permette di trasformarsi fisicamente in molte delle creature incontrate durante il viaggio.
Pur essendo un personaggio eccellente nel ruolo di DPS, Monoco può anche essere adattato a una funzione di supporto, grazie a competenze che permettono di fornire punti azione (AP) extra al party, ad esempio attraverso abilità come Potier Energy. Tuttavia, la sua massima efficacia si manifesta quando ci si concentra completamente sul suo potenziale offensivo.
Almighty Build
Arma
Joyaro
Skills
Duallist Storm, Sakapatate Fire, Lampmaster Light
Pictos/Lumina
Full Strength, Energy Master, Weakness Gain, Sniper
Una delle migliori configurazioni possibili per Monoco è la cosiddetta Almighty Build, incentrata sull’arma Joyaro. Equipaggiando Joyaro, Monoco inizierà ogni battaglia già in modalità Almighty Mask, consentendogli di infliggere il massimo dei danni fin dall’inizio dello scontro.
Man mano che la lotta prosegue, Joyaro offre bonus progressivi molto significativi: al livello 10, ad esempio, Monoco ottiene un aumento del 20% ai danni inflitti per ogni turno consecutivo in cui non subisce danni. Questo premia uno stile di gioco attento alle parate e alle schivate, rendendo la gestione difensiva cruciale per mantenere attivo il bonus di danno.
Al raggiungimento del livello 20, Joyaro raddoppia i danni di Break inflitti mentre Monoco è in Almighty Mask, trasformando le abilità potenziate da questo stato — come Duallist Storm e Sakapatate Fire — in strumenti letali per porre fine rapidamente agli scontri.
A supporto di questa costruzione, si rivelano fondamentali alcuni Pictos e Lumina. Full Strength aumenta ulteriormente il danno inflitto, Sniper potenzia i danni con i colpi di Free Aim, mentre Energy Master incrementa la velocità di acquisizione degli AP, permettendo di utilizzare più frequentemente abilità pesanti e devastanti. Infine, Weakness Gain aggiunge un ulteriore strato di efficienza offensiva, aiutando a capitalizzare sulle debolezze dei nemici.
Grazie alla sua capacità di trasformarsi e al suo devastante potenziale offensivo, Monoco si distingue come uno dei personaggi più versatili di Clair Obscur: Expedition 33. La Almighty Build lo trasforma in una macchina da guerra sin dalle prime battute di ogni combattimento, premiando i giocatori più abili nel mantenere la pressione sull’avversario senza mai subire danni.
Investire su di lui significa garantirsi un alleato capace di ribaltare qualsiasi battaglia con un’esplosione di potenza controllata e micidiale.
Attraverso l’esplorazione delle build e delle strategie per ogni membro del party in Clair Obscur: Expedition 33, è evidente come la sinergia tra personaggi, l’uso oculato di abilità e la scelta accurata di equipaggiamenti siano fondamentali per affrontare le sfide del gioco. Sperimentare con diverse combinazioni e adattarsi alle situazioni incontrate durante l’avventura arricchisce l’esperienza di gioco, rendendo ogni battaglia unica e coinvolgente. Che si tratti di infliggere danni devastanti, supportare il team o controllare il campo di battaglia, ogni personaggio ha un ruolo cruciale nel successo dell’Expedition 33.
Clair Obscur: Expedition 33 è disponibile da ora su PlayStation 5, Xbox Series X|S e Steam.
La redazione di 4News.it ha provato in anteprima la nuova console rilasciata da Nintendo. L’evento, col nome ufficiale diNintendo Switch 2 Experience: Milanosi è svolto nel capoluogo lombardo nella giornata del 25 aprile al Mall di Piazza Lina Bo Bardi, in mattina, ed era aperto solo alla stampa videoludica e agli influencer, con un secondo turno di apertura nel pomeriggio dello stesso giorno.
Una premessa importante prima di continuare: non siamo riusciti a provare tutti i titoli lì presenti per motivi di tempo (ogni gioco aveva una durata massima di 20 minuti per la demo, visto l’elevato numero di persone lì all’evento) e per motivi di spazio le diverse code che si formavano per ogni sezione della stanza in cui erano presenti le console con i rispettivi giochi. Qui sotto sono riportati i giochi che abbiamo testato con una breve descrizione dell’esperienza e alcune delle funzioni introdotte dai nuovi titoli, con tanto di foto annesse.
Mario Kart World
Iniziamo col titolo più atteso e quello anche più sponsorizzato all’evento. Infatti, appena entrati si aveva la possibilità di giocare proprio al nuovo titolo di Mario Kart, in uscita a giugno di quest’anno. Ad ognuno dei diversi televisori erano connessi due controller per Switch 2. C’era anche una sezione nella parte sinistra del salone dedicata esclusivamente alla modalità Sopravvivenza di Mario Kart World, di cui parleremo a breve, ma che purtroppo non siamo riusciti a provare. Possiamo garantire, però, che il pubblico che è riuscito a giocarlo si è divertito parecchio, a giudicare dalle file e dalle reazioni dei giocatori stessi.
Esperienza: Positiva, 8.5/10.
Prima di tutto, ci sono 24 giocatori, anziché i soliti 12 dei titoli precedenti. E questo aumenta il fattore caos e divertimento non di poco. I controlli sono fantastici e non c’è input lag. C’è una vastissima scelta di personaggi e di veicoli. I tracciati ricordano quelli di 8 Deluxe per struttura. Sono stati aggiunti diversi oggetti che rendono più variegato il gameplay ma che, perlomeno nelle corse contro la CPU (che era settata a 100cc), non hanno fatto troppa differenza.
È stata aggiunta la possibilità di guadagnare un leggero boost di velocità saltando al momento giusto per un numero di volte consecutivo. La grafica è ottima anche se non si vedono troppe differenze con Switch. I personaggi sono ben caratterizzati ed è stata ampliata la possibilità di personalizzarli tramite costumi (che si possono anche ottenere nel corso delle gare, con le cosiddette “Yoshi Bag”). Peccato che si potesse giocare soltanto a scaglioni di 20 minuti, perché sono volati.
La modalità Sopravvivenza è interessante: ci sono sempre 24 giocatori ma non si corre per un singolo circuito. Tutti i giocatori scelgono un circuito e il computer sceglie poi a random quello da cui partire. Poi, inizia la gara e ognuno deve arrivare ad un primo tratto di quel circuito prima degli altri giocatori, dato che gli ultimi quattro (quindi dal 20 al 24) vengono eliminati. E si va avanti così fino a che non ne rimangono 4, arrivando poi a stabilire il vincitore della gara finale.
L’esperienza nel complesso è positiva, il gioco è divertente pur mancando dello charme che aveva uno dei suoi predecessori, Mario Kart Wii. Si ha la sensazione di guidare la macchina ma in alcuni punti del circuito pare più importante andare dritto che concentrarsi effettivamente su quello che sta succedendo intorno a noi e nel circuito stesso, anche se ovviamente non si può generalizzare. Il gioco è divertente, tiene incollati ma manca di quella cattiveria agonistica che si sentiva in Mario Kart Wii e Mario Kart 8, preferendo uno stile cartoonesco e player-friendly.
Donkey Kong Bananza
Subito dopo Mario Kart World si aveva la possibilità di accedere ad altri schermi con Donkey Kong Bananza. Neanche il tempo di fare due partite al nuovo titolo di corse che si era già creata la prima fila, nonostante anche qui la demo durasse 20 minuti. DK ha avuto successo tra gli spettatori in sala, con tanto di macchine per riprendere e diversi giocatori catturati dall’inizio alla fine della demo.
Esperienza: Positiva, 9/10.
Ci sono diverse cose da dire. La prima è che ad impatto colpiscono i colori. Il gioco è vibrante, ricco di colori. Per non parlare dei paesaggi, in stile anche qui cartoonesco ma mai banali, come il design di alcuni nemici e delle ambientazioni anche più marginali di gioco.
Nulla è lascito al caso e una delle prime esperienza è quella di un gioco dove è possibile rompere praticamente tutto col tasto Y. Già dai primi secondi è possibile demolire l’ambiente di gioco e tutto quello che si ha intorno, fatta eccezione se si scava sottoterra con il caro Donkey Kong. Si potrebbero passare le ore soltanto a spaccare pietre per trovare collazionabili ed oggetti nascosti. L’isola, per quanto la demo durasse solo 20 minuti, è ampia e ben elaborata, con aree variegate e tanto da esplorare con ampissima libertà di scelta.
I comandi sono limpidi e rispondono benissimo al movimento, con tante possibilità di navigare l’ambiente (per esempio, ci si può arrampicare su quasi ogni parete del gioco ed utilizzare i massi raccolti dal materiale per terra e utilizzarli come skateboard per muoversi in giro). È il gioco ideale per staccare il cervello e raccogliere risorse in stile Minecraft, con mappe da trovare che rivelano dove sono nascosti alcuni oggetti (ma non tutti) e, si presume, vari livelli da completare oltre l’isola a cui potevamo giocare nella demo.
Kirby e la Terra Perduta – Nintendo Switch 2 Edition
In fondo al salone era possibile provare su tre schermi il nuovo titolo di Kirby in arrivo su Switch 2. Anche qui il tempo massimo era di 20 minuti, anche se il giocatore poteva arrivare alla fine del primo livello, che corrispondeva alla fine della demo.
Esperienza: Positiva, 9/10.
Il gioco si presenta come semplice, in ogni aspetto. Dalla trama (un meteorite che crea scompiglio nell’ambiente di gioco e Kirby che deve attraversare dei livelli), dai comandi molto intuitivi (fatta eccezione per il comando d’attacco che non sta su Y, cosa che sarebbe stata forse più logica) al gameplay lineare, ovviamente basandoci su quello che è il primo livello del titolo.
Il gioco è in 3d, con tante sezioni di platform e con la possibilità di collezionare oggetti nascosti per ogni sezione del livello, che sbloccheranno poi delle ricompense una volta battuto il boss alla fine (in questo caso, il classico tricheco che lancia cubetti di ghiaccio presente fin dai primi capitoli della serie, Mr Frosty, anche se con un design più cattivo rispetto al solito).
Interessante l’aggiunta del potere di diventare una molla, in maniera analoga a Mario Molla di Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2, che non solo porta il giocatore ad esplorare nuove sezioni di gioco irraggiungibili senza quel power-up (che può comunque essere tolto in qualsiasi momento tenendo premuto il tasto B) ma permette anche di affrontare nemici e mini-boss in uno stile divertente e che velocizza alcune sezioni verticali della demo.
I nemici sono carini e possono essere utilizzati per avanzare nel livello (ad esempio, usando il potere di Kirby Ghiaccio per congelare un nemico volpe ed attivare un blocco). La mappa si muove con Kirby attivando degli interruttori colorati che cambiano l’ambiente di gioco aggiungendo nemici e interi palazzi o punti da scalare e senza attivarli non è possibile proseguire. Kirby ha la classica barra della vita che sembra più permissiva di altri titoli (penso a Kirby’s Adventure Wii) nonostante subisca attacchi potenti di boss e mini-boss, ma ciò non intacca assolutamente l’esperienza generale. Come sempre, è possibile usare l’abilità di una sezione per trovare segreti o nuovi punti da raggiungere, con tanto di obiettivi da sbloccare a fine livello (delle missioni, insomma, da portare a termine prima di sconfiggere il boss). Il gioco è colorato, divertente e semplice, senz’altro apprezzato dai grandi fan dal brand.
L’hype cresce
Insomma, l’evento Nintendo Switch 2 Experience: Milano ha confermato ancora di più quello che già pensavamo. Nonostante la nuova console non sia una rivoluzione come lo era stata la prima Nintendo Switch, è un vero e proprio distillato dell’esperienza Nintendo. Migliorata sotto ogni aspetto, la nuova console diventa il palcoscenico perfetto su cui rappresentare il concetto di gaming che la compagnia di Kyoto ha da sempre in mente. Divertimento puro senza tante gimmicky. E nonostante questo, giochi come Donkey Kong Bananza che dietro colori vibranti nasconde una fisica di altissimo livello con una piena distruttibilità degli ambienti, o Mario Kart World con le sue enormi mappe per 24 giocatori, ci dicono che sotto lo schermo batte un motore niente male e noi non vediamo l’ora di vedere cosa riusciranno a inventarsi quei maghi di Aounuma e co.
All’inizio del prologo di Clair Obscur: Expedition 33, potreste incontrare un mimo. Camminando attraverso gli scenari ispirati alla Belle Époque di questo RPG a turni, vi capiterà di scorgere un artista silenzioso lungo le strade acciottolate della pittoresca cittadina.
Se scegliete di interagire con questo personaggio apparentemente innocuo, aspettatevi di ricevere una sonora lezione. L’incontro sarà probabilmente il primo di tanti combattimenti impegnativi che dovrete affrontare, ma sicuramente non sarà l’ultimo.
Ovviamente, la vostra battaglia contro il mimo vi insegnerà una lezione fondamentale: gli scontri a turni di Clair Obscur sono sofisticati e non si vincono con la forza bruta o premendo tasti a caso. Profondi, stratificati e potenzialmente ostici per chi non è preparato, richiedono più cervello che muscoli.
Proprio per questo, dopo aver superato l’imbarazzo di essere stati battuti da un mimo, abbiamo raccolto per voi alcuni suggerimenti e strategie per aiutarvi a conquistare il vantaggio sul campo di battaglia.
Maelle è la chiave per comprendere il combattimento
Se avete sentito parlare dell’ambiziosa avventura ispirata ai JRPG di Sandfall Interactive, probabilmente conoscete già la figura della Pittrice, l’enigmatica antagonista che decide i destini delle persone disegnando numeri maledetti nel cielo. Ma oltre a questa premessa affascinante, Clair Obscur offre un sistema di combattimento unico, che mescola elementi a turni e in tempo reale.
Anche se siete esperti di RPG, probabilmente non sarete preparati al particolare approccio di Clair Obscur. È disponibile un tutorial opzionale all’inizio, e consigliamo vivamente di seguirlo. Ma anche dopo averlo completato, sentirete il bisogno di ulteriore pratica per padroneggiare i sistemi di gioco.
Per fortuna, potrete farlo alla fine del prologo con Maelle, giovane esploratrice e sorella adottiva del protagonista Gustave. Maelle vi inviterà a un duello amichevole che si trasforma in un perfetto campo di addestramento, ripetibile quante volte vorrete. Che riusciate a batterla o che siate voi a subire, sfidarla più volte vi aiuterà a prendere confidenza con il sofisticato sistema di combattimento.
Perfezionate parate e schivate per ottenere ricompense
Il duello contro Maelle è anche l’occasione ideale per imparare a padroneggiare le parate e le schivate. Queste due mosse difensive rappresentano una parte fondamentale dei combattimenti: potrete eseguirle liberamente quando un nemico attacca durante il suo turno.
Schivare un attacco corpo a corpo o a distanza evita di subire danni. Parare, invece, oltre a proteggervi, vi farà guadagnare un punto AP, che potrete usare per attivare abilità durante il vostro turno. La parata, però, è molto più difficile da eseguire rispetto alla schivata.
La strategia migliore è tentare di parare solo dopo aver studiato il pattern d’attacco del nemico. All’inizio, concentratevi sulle schivate, più facili da eseguire, per osservare bene come e quando il nemico attaccherà. Dopo alcuni turni focalizzati sulla difesa, avrete raccolto informazioni sufficienti per rischiare le parate nei momenti giusti.
Capite la differenza tra Picto e Lumina
Il sofisticato mix di combattimento a turni e in tempo reale di Clair Obscur è arricchito da sistemi profondi, come quello di Picto e Lumina.
In breve:
I Picto sono oggetti equipaggiabili che aumentano statistiche base come salute, attacco e difesa. Ogni personaggio può equipaggiarne fino a tre.
Ogni Picto porta con sé anche un effetto passivo chiamato Lumina.
La complessità arriva qui: vincendo quattro battaglie con un Picto equipaggiato, lo “padroneggerete” e sbloccherete il suo Lumina, che potrà essere equipaggiato da qualunque personaggio, senza bisogno di avere il Picto originale.
Per sfruttare al massimo questi bonus, dovrete cambiare spesso i Picto e portarli tutti alla maestria, ampliando così le possibilità di personalizzazione del vostro team.
Padroneggiate le abilità uniche di ogni membro
Utilizzare attacchi base, gestire abilità e oggetti, controllare il consumo degli AP e sapere quando schivare o parare vi porterà lontano, ma non basta: Ogni esploratore possiede una propria meccanica speciale che fa la differenza in battaglia.
Gustave ha un braccio prostetico che può essere caricato per infliggere colpi devastanti.
Lune utilizza un sistema complesso di “Macchie” elementali per potenziare i suoi incantesimi.
Maelle impiega uno stile di scherma basato su posture strategiche.
Queste meccaniche sono uniche per ogni personaggio e richiedono studio e pratica. Ogni nuovo membro del gruppo vi costringerà a ricominciare da zero nell’apprendimento delle sue potenzialità, ma investire tempo per imparare fin da subito vi ripagherà quando i combattimenti diventeranno più complessi.
Free Aim e First Strike: due armi fondamentali
Nonostante la profondità delle sue meccaniche, Clair Obscur offre anche strumenti semplici ma potentissimi: Free Aim e First Strike.
Free Aim/Mira libera permette di mirare liberamente con le armi a distanza e colpire punti deboli, riducendo rapidamente la salute dei nemici.
Sebbene consumi AP, colpire i punti critici è altamente remunerativo, anche grazie alla possibilità di recuperare AP durante la battaglia.
First Strike/Primo attacco, invece, vi permette di attaccare per primi entrando nel combattimento. In questo modo, potrete studiare il campo di battaglia con calma e impostare la vostra strategia con un vantaggio iniziale.
In molte situazioni, combinare First Strike con Free Aim significa eliminare un nemico prima ancora che possa reagire: una tattica semplice ma decisiva.
Esplorate ogni angolo e raccogliete tutto
Come ogni RPG degno di questo nome, Clair Obscur nasconde tonnellate di risorse e tesori da scoprire. Nelle prime ore di gioco potreste pensare che il loot non sia così utile, ma non lasciatevi ingannare.
Anche se inizialmente molti oggetti sembreranno poco rilevanti, vi torneranno estremamente utili una volta raggiunto il campo degli esploratori e incontrato il primo mercante. Esplorate a fondo, tornate indietro, seguite sentieri laterali e non abbiate paura di perdervi: vi ritroverete con un inventario pieno di risorse preziose proprio quando il gioco inizierà a richiederle seriamente.
Clair Obscur: Expedition 33 è disponibile da ora su PlayStation 5, Xbox Series X|S e Steam.
Noi di 4news.it abbiamo preparato altre guide per aiutarvi in questa nuova avventura:
Clair Obscur: Expedition 33, sviluppato da Sandfall Interactive e pubblicato da Kepler Interactive, è già un vero e proprio successo. Reinterpreta i classici giochi di ruolo a turni con parate e abilità speciali e include elementi in tempo reale come Quick Time Event e azioni basate sul tempo sia in attacco che in difesa. Sebbene ci siano ottimi tutorial, diventare bravi in combattimento richiede pazienza, pratica e qualche utile consiglio. Questa guida al combattimento vi offrirà uno sguardo più approfondito ai fondamentali, oltre ad alcune strategie specifiche per i singoli membri del gruppo, per far partire la vostra spedizione con il piede giusto.
Uno dei principali punti di forza di Clair Obscur è la possibilità di schivare, parare e saltare durante i combattimenti a turni. Il giocatore può usare queste abilità contro qualsiasi attacco, ma i risultati varieranno e potrebbero persino far subire più danni.
Tra le tre, le schivate sono le più facili da eseguire. Hanno una finestra temporale più ampia, quindi impararle correttamente è più semplice. Abbinatele ai Dodger Picto e otterrete anche un PA bonus ogni volta che eviterete un attacco con una Schivata Perfetta. Le Schivate Perfette hanno una tempistica simile alle Parate e devono essere attivate con attenzione proprio nel momento in cui un attacco vi sta per colpire.
Le parate, d’altra parte, richiedono un tempismo molto specifico e sono difficili da eseguire. Consigliamo di studiare il tempismo delle schivate perfette per gli attacchi di un nemico prima di tentare una parata. Per tutte e tre queste tecniche, dovrete imparare le dinamiche e le velocità di attacco del nemico, ma per le parate in particolare, ricordate questo: dovete premere il pulsante al momento dell’impatto. In molti casi, sembra quasi di premerlo troppo tardi, ma premerlo troppo presto vi farà solo subire un quantitativo ingente di danni.
Per ogni parata riuscita, guadagnerete PA. Se respingete un’intera combo, contrattaccherete automaticamente con un colpo potente. Se un nemico attacca ogni membro del gruppo in successione con un attacco, otterrete comunque un contrattacco se il personaggio che ha parato il colpo finale ha parato tutti gli attacchi precedenti. Quindi altri membri del gruppo possono essere colpiti, ma finché l’ultimo personaggio preso di mira para tutti gli attacchi diretti specificamente a lui, il contrattacco si attiverà comunque. In fin dei conti, le parate sono molto rischiose, ma offrono – al contempo – grandi ricompense. Non abusate però nell’utilizzo, limitatevi alle schivate, almeno finché non riuscirete a eseguire schivate perfette in modo costante.
Infine, abbiamo i salti. Questa speciale schivata per l’intero gruppo si applica solo quando a schermo appare l’icona del salto lampeggiare prima di un attacco, e non preoccupatevi finché non ne sentirete parlare nella Spedizione 33 durante la storia principale, quando arriverete alle Acque Volanti.
Il segnale a schermo, è piuttosto chiaro (è di colore giallo), ma se provate a saltare quando il simbolo non compare a schermo, verrete colpiti. Anche se il nemico stesso sta saltando come parte dell’attacco, o anche se sta attaccando l’intero gruppo, non dovreste mai saltare a meno che non noterete lampeggiare quel simbolo. La buona notizia è che ogni volta che lo farete, potrete anche contrattaccare con un contrattacco per l’intero gruppo premendo il grilletto destro mentre il party è ancora a mezz’aria.
Sparare
Ogni membro del gruppo ha le proprie abilità, ma tutti possono sparare proiettili. Il gioco vi insegnerà a colpire i punti deboli dei nemici, ma ci sono anche alcuni trucchi specifici per sparare che dovete tenere a mente. Prima di tutto, di solito non vale la pena svuotare l’intero caricatore su un nemico. L’eccezione sarebbe se vi trovaste di fronte a un nemico volante o fluttuante, perché questi schiveranno quasi sempre i vostri attacchi corpo a corpo.
Questo è importante, perché ogni colpo vi costa un punto PA. Potrete comunque terminare il turno con un attacco o un’abilità normale, ma quest’ultima funziona solo se avete conservato abbastanza PA.
Come per la maggior parte di questi consigli, ci sono più eccezioni man mano che si procede nel gioco. Più avanti, si può persino costruire un personaggio che infligga molti danni o infligga molteplici debuff sparando ai nemici più frequentemente. Basta pensare prima di sparare!
Scudi nemici
Ora, ci sono momenti in cui vale la pena sparare finché non è più possibile, e il caso più comune riguarda gli scudi nemici. Quando vedete il simbolo dello scudo sopra la loro barra della salute, significa che dovete colpirli altrettante volte prima che subiscano effettivamente danni. La buona notizia? Ogni colpo rimuoverà un’icona di scudo.
Le altre opzioni sono usare effetti di stato o abilità multi-colpo per eliminare gli scudi. Un nemico che sta bruciando subisce danni all’inizio di ogni round e, se è protetto da uno scudo, gli toglierà un’icona scudo invece di danneggiarlo.
È un ottimo effetto di stato su cui concentrarsi, indipendentemente da chi si ha nel gruppo. Inoltre, potete usare abilità che colpiscono il nemico più volte, perché ognuna di esse distruggerà anche uno scudo. Lune ha diverse ottime magie per questo, e il Sovraccarico di Gustave colpisce il nemico fino a cinque volte di fila se premete i pulsanti al momento giusto.
Abilità di rottura
Man mano che infliggete danni, noterete anche un indicatore giallo che si riempie sotto la barra della salute del nemico o del boss. Questo è l’indicatore di “rottura”, essenziale per portare a casa alcuni degli scontri più difficili. Potrete riempirlo infliggendo danni e, quando è pieno, è il momento di usare un’abilità di rottura. Questo effetto è descritto specificamente nella descrizione di diverse abilità come ad esempio quella di Sovraccarico di Gustave.
Se colpite un nemico quando questo indicatore è pieno, subirà un colpo devastante e rimarrà stordito per un round intero. Questo significa che non potrà agire la prossima volta che ricomparirà nell’ordine di turno; questo vi dà il tempo di curarvi o di continuare a colpirlo con altri attacchi. Mentre sono storditi, sia i nemici che i membri del gruppo subiscono molti più danni. Colpire e stordire è il modo migliore per sconfiggere i Mimi del gioco. Questi difficili boss opzionali si trovano in ogni zona del gioco e droppano un bottino prezioso quando li avrete sconfitti.
Picto & Lumina
Il prossimo punto riguarda più il potenziamento delle abilità di combattimento che l’esecuzione in combattimento. I Picto agiscono come pezzi di equipaggiamento speciali che aumentano le statistiche, come Salute, Potenza d’Attacco o Velocità, e garantiscono un vantaggio speciale, come una maggiore generazione di PA, attacchi elementali e fuoco speciale. Innanzitutto, assicuratevi di non sprecare i vostri slot equipaggiando effetti. Ad esempio, se la vostra arma da mischia infligge già danni da fuoco, non c’è bisogno di applicare lo stesso effetto alla pistola, a meno che non stiate cercando di costruire una build molto specifica. In generale, dovreste mantenere una varietà di potenziamenti di attacco, potenziamenti delle statistiche e altri bonus passivi per tutti i membri del gruppo all’inizio del gioco.
Ogni volta che vincete quattro combattimenti con un Picto equipaggiato, questo viene sbloccato per l’intero gruppo.
Questo sta a significare che potrete spendere i punti Lumina per ottenere i bonus dei Picto che non avete attualmente equipaggiato, per tutto il gruppo. Cliccate sulla levetta per passare da uno all’altro nella schermata del gruppo; potrete assegnare e riassegnare i Lumina tutte le volte che desiderate. Una volta che il Curatore arriverà al vostro accampamento come parte della storia di Acque Volanti, potrete anche spendere tutti i Colori di Lumina che avete raccolto per dare più punti ai membri del gruppo.
Tenete presente, e questo è un punto cruciale, che equipaggiare questi benefici sbloccati tramite il menu Lumina equipaggia solo le abilità speciali, non i potenziamenti alle statistiche inizialmente forniti dai Picto. Quindi dovete decidere se utilizzare uno slot Picto per ottenere sia il beneficio che il potenziamento, oppure usare i Punti Lumina se volete conservare i vostri slot per qualcos’altro. È un continuo gioco di equilibri, soprattutto con l’incentivo extra di sostituire spesso i vostri Picto per sbloccare più Lumina.
Macchie (Lune)
A proposito, concluderemo con dei consigli specifici per due dei primi membri del gruppo. Lune è la prima persona che si unirà a Gustave nel Capitolo 1, e la sua abilità in combattimento può essere sfruttata per infliggere danni ingenti se si sa cosa fare.
Le abilità di Lune generano Macchie, ma è facile non capirne il funzionamento. Ogni abilità genera Macchie di un determinato colore e ne consuma altre di colori diversi per infliggere danni aggiuntivi o ottenere effetti extra. Ad esempio, Lancia di Ghiaccio aggiunge una Macchia blu, mentre Immolazione ne consuma una per colpire il nemico con maggiore potenza.
L’obiettivo con Lune dovrebbe essere quello di rimanere in un flusso di stato, concatenando le Macchie in modo che ogni abilità potenzi quella successiva; c’è persino un trofeo/obiettivo che sbloccherete se doveste riuscirci per diversi turni. Se non siete sicuri di quali abilità siano attivate dalle Macchie possedute, cercate il testo evidenziato in giallo.
Questo indica sempre un bonus per qualsiasi abilità di qualsiasi membro del gruppo. Può anche aiutarvi a ricordare l’ordine equipaggiando le abilità in fila dove e quando vi servono. Generate Macchie con la prima abilità, consumatele con la successiva e così via. Inoltre, Lune sarà anche la vostra principale fonte di guarigione, oltre agli oggetti e ad alcune delle abilità di utilità di Gustav all’inizio. E sì, le Macchie potenziano anche le sue capacità di guarigione.
Pose (Maelle)
Maelle si unirà a Lune e le sue abilità ruotano tutte attorno alle Pose. Alcune abilità attivano una Posa alla fine del suo turno, mentre altre ottengono bonus se vengono attivate mentre si è già in una determinata Posa.
Innanzitutto, sappiate che essere “Senza Posa” non è del tutto negativo; significa solo che Maelle non è al massimo del suo potenziale in combattimento. La Posa Offensiva è quella che da le maggiori ricompense (naturalmente con un rischio più elevato), infliggendo il 50% di danni in più, ma subendo anche il 50% in più se si viene colpiti. La Posa Difensiva, d’altra parte, riduce i danni subiti e garantisce PA bonus quando parate. Infine, c’è la Posa Virtuosa, che infligge il 200% di danni extra.
A meno che non stiate giocando sul sicuro con la difesa, il vostro obiettivo dovrebbe essere sempre quello di raggiungere la Posa Virtuosa. Se usate un’abilità che attiva la Posa che state già assumendo, tornerete a essere Senza Posa. Infine, il vostro attacco normale passerà da Posa Offensiva a Difensiva una volta che vi troverete in una di queste.
Potrebbe sembrare complicato, ma concatenate tutto questo non appena Maelle si unisce al gruppo, poiché le sue abilità sono pensate per funzionare insieme proprio per questo scopo.
Con questi consigli, dovresti avere una buona conoscenza del combattimento di Clair Obscur nel primo atto. Ci sono più membri del gruppo e boss più grandi man mano che avanzerete nel gioco, ma questi consigli vi aiuteranno a trovare il vostro equilibrio per affrontare l’avventura al meglio!
Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco unico, capace di mescolare meccaniche a turni con parate in tempo reale ispirate ai Soulslike. Un titolo che inizialmente può spiazzare, complice un lessico che sembra uscito da un’accademia d’arte, ma che sa anche ripagare chi decide di immergersi davvero. Per aiutarvi ad affrontare al meglio l’avventura, abbiamo raccolto 10 consigli essenziali da tenere a mente prima di partire.
Cambiate spesso i membri del party
In Clair Obscur: Expedition 33, i personaggi guadagnano esperienza solo se partecipano attivamente a una battaglia. Non c’è esperienza passiva: se volete mantenere tutto il gruppo in linea con i livelli, è fondamentale ruotare spesso la squadra. Anche perché, in più momenti della storia, il gioco impone di utilizzare personaggi specifici.
Fortunatamente, il farming di esperienza è rapido. Due o tre combattimenti sono spesso sufficienti per salire di livello, e potete rigenerare i nemici semplicemente riposando presso una bandiera d’espedizione.
Cambiate spesso anche gli accessori
In gioco esistono due principali strumenti per migliorare i personaggi: Picto e Lumina.
I Picto sono accessori che offrono bonus alle statistiche e abilità passive. Dopo aver vinto quattro battaglie con un Picto equipaggiato, si sbloccherà il relativo Lumina.
I Lumina, invece, sono bonus passivi da assegnare liberamente, a patto di avere abbastanza Punti Lumina disponibili.
Ogni volta che ottenete un nuovo Picto, equipaggiatelo e usatelo in combattimento: anche se non vi convince subito, almeno ne sbloccherete il Lumina corrispondente per un uso futuro.
Dimenticatevi della parata, concentratevi sulle schivate
Uno dei tratti distintivi di Clair Obscur: Expedition 33 è la possibilità di parare gli attacchi avversari in tempo reale. Tuttavia, il timing richiesto è estremamente stretto, e spesso risulta più frustrante che utile.
Per questo motivo vi consigliamo di privilegiare le schivate: esistono diversi Pictos e Luminas che ricompensano le schivate con il recupero di Punti Azione (AP), lo stesso beneficio che normalmente otterreste con una parata riuscita.
Il “Break” è la vostra arma segreta
Nel corso dei combattimenti, notate una barra dorata sotto la vita dei nemici: una volta riempita, potrete infliggere lo status rottura, che riduce la difesa dell’avversario del 20% e lo blocca per un turno intero.
Non tutte le abilità possono infliggere Break, quindi è importante studiare le mosse disponibili e sfruttarle nei momenti giusti. Usare il Break al momento opportuno può letteralmente cambiare le sorti di una battaglia.
Pianificate bene i vostri potenziamenti
Anche se è possibile resettare gli attributi e le abilità utilizzando un oggetto chiamato Recoat, si tratta di una risorsa rara. Prima di spendere i vostri punti, quindi, prendetevi il tempo per riflettere su come volete costruire ogni personaggio e pianificate una strategia a lungo termine.
Fermatevi sempre alle bandiere della spedizione
Ogni volta che incontrate una bandiera della spedizione, fermatevi senza esitare:
Ripristina completamente la salute e tutti gli oggetti curativi.
Reseta i nemici della zona, utilissimo per grindare esperienza.
Permette di viaggiare rapidamente tra le bandiere già scoperte.
In un gioco senza mappa né veri waypoint, le bandiere sono il vostro unico vero punto di riferimento.
Non ignorate mai le Paint Cage
Le Paint Cage sono scrigni speciali bloccati da tre serrature nascoste nei dintorni. Anche se richiedono un po’ di esplorazione extra per essere aperti, valgono sempre la pena: spesso contengono oggetti rarissimi come armi potenti o i preziosi Recoat.
Se non riuscite a trovare i lucchetti, provate a guardare meglio l’ambiente circostante: spesso si nascondono in alto o dietro casse distruttibili.
Sfidate il mercante!
Ogni mercante nel gioco nasconde un oggetto unico nel suo inventario. Per ottenerlo, dovrete sfidarlo in un duello usando un solo membro del vostro party.
Anche se può sembrare rischioso, ne vale sempre la pena: gli oggetti nascosti sono potentissimi e rappresentano strumenti fondamentali per migliorare il vostro gruppo.
Fidatevi dell’autosalvataggio
Expedition 33 non permette di salvare manualmente, ma il sistema di autosave è sorprendentemente affidabile. Dopo ogni combattimento, acquisto o anche solo uscita da un menu, il gioco crea un nuovo salvataggio, mantenendo gli ultimi 20 file disponibili.
Non abbiate paura di sbagliare: basterà rileggere il salvataggio precedente per tornare rapidamente in partita.
Imparate le peculiarità di ogni personaggio
Ogni nuovo alleato introdotto nel vostro party avrà una sola occasione per farvi provare il suo tutorial di combattimento. Approfittatene! Ecco una rapida guida:
Gustave: concentratevi su tanti colpi veloci, per riempire il Sovraccarico in pochi turni.
Lune: la magia di luce può sostituire qualsiasi altro elemento per i bonus combinati.
Maelle: massimizzate l’uso della Posizioni Virtuose per ottenere un devastante bonus danni del 200%.
Sciel: contro i boss, costruite almeno 10 stack di Foretell prima di consumarle.
Verso: usatelo per marcare i nemici e infliggere danni bonus.
Monoco: sconfiggete ogni tipo di nemico almeno una volta con Monoco per sbloccare nuove abilità.
Alcune di queste strategie vi sembreranno oscure finché non passerete un po’ di tempo in compagnia di ogni eroe. Fidatevi: ne vale assolutamente la pena. E se volete leggere la nostra anteprima di Clair Obscur vi lasciamo il link qui.
Noi di 4news.it abbiamo preparato altre guide per aiutarvi in questa nuova avventura: