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Kingdom Come Deliverance 2 si fa (ancora) più duro: arriva la modalità Hardcore

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Warhorse Studios aveva promesso una sfida vera, e adesso l’ha consegnata. Con la patch 1.2.4, già disponibile al download su tutte le piattaforme, Kingdom Come Deliverance 2 introduce ufficialmente la modalità Hardcore, una nuova opzione pensata per chi non si accontenta dell’esperienza già complessa e immersiva del GDR boemo.

Il nuovo livello di difficoltà, anticipato settimane fa e oggi finalmente attivo, trasforma la campagna in una vera prova di sopravvivenza medievale. Nessuna concessione, niente aiuti, e ogni errore si paga a caro prezzo.

Viaggio lento, ostacoli in più e… tratti negativi

Dimenticate la comodità del viaggio rapido: nella modalità Hardcore ogni spostamento andrà affrontato a cavallo, a piedi, o come meglio potete, seguendo le mappe e i punti di riferimento come veri viandanti del XIII secolo. Ma non è tutto.

All’inizio della nuova avventura, sarete costretti a scegliere dei tratti negativi che accompagneranno Henry per tutta la campagna. E non sono semplici penalità numeriche: si parla di debolezze reali e impattanti.

Potreste soffrire di sudorazione eccessiva e diventare indesiderabili in pubblico. Oppure essere timidi al punto da non poter chiedere indicazioni, o peggio ancora sonnambuli, con il rischio concreto di addormentarvi in un punto e risvegliarvi in tutt’altro luogo. Una trovata originale, ironica e a tratti inquietante, che amplifica l’imprevedibilità dell’esperienza.

Il pretesto perfetto per ricominciare da zero

Il bello di questa patch, però, è che non si limita alla Hardcore Mode. Ci sono una serie di migliorie minori pensate anche per chi non ha intenzione di complicarsi la vita. Su tutte, segnaliamo la possibilità di rasarsi la testa a zero, un’aggiunta puramente estetica ma molto gradita dalla community.

C’è poi un importante fix per i salvataggi su Xbox, che in alcuni casi generavano problemi di corruzione dei file. E naturalmente, come da prassi, arrivano vari bilanciamenti al gameplay e bugfix minori che migliorano la fluidità dell’esperienza.

Il changelog completo è disponibile in inglese sulla pagina ufficiale di Warhorse Studios, per chi volesse analizzare nel dettaglio tutte le modifiche introdotte.

Un GDR sempre più vasto e ambizioso

Kingdom Come Deliverance 2 è già stato definito da molti come uno dei GDR più ambiziosi dell’anno, grazie al suo approccio crudo, realistico e fortemente narrativo. Con questa nuova modalità, si consolida ulteriormente come un gioco che non vuole piacere a tutti, ma a chi cerca profondità e autenticità.

Se ancora non lo avete fatto, vi consigliamo di recuperare la nostra recensione completa, in cui abbiamo analizzato nel dettaglio ogni aspetto dell’opera di Warhorse:
Kingdom Come Deliverance 2 – Un GDR di proporzioni epiche

Un aggiornamento che cambia le regole del gioco

Che abbiate già completato la campagna o siate ancora alle prime battute, la patch 1.2.4 rappresenta un ottimo pretesto per tornare nella Boemia del XIII secolo con occhi nuovi. La modalità Hardcore non è solo una sfida in più: è una lente diversa con cui osservare ogni angolo del mondo creato da Warhorse, costringendo a rallentare, pianificare, soffrire — e di conseguenza, godersi di più ogni vittoria.

Non è un aggiornamento pensato per tutti, ma per chi cerca coinvolgimento vero, scelte pesanti e conseguenze concrete. E in questo, Kingdom Come Deliverance 2 si conferma ancora una volta come uno dei GDR più radicali, coerenti e ambiziosi degli ultimi anni.

BLEACH Rebirth of Souls – Guida ai trofei

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BLEACH

BLEACH Rebirth of Souls non ha trofei legati alla modalità online, tuttavia dovrete completare al 100% praticamente tutti i contenuti offline. Siete pronti a cimentarvi nell’impresa? E se volete un aiutino, non dovrete far altro che dare una lettura alla nostra guida ai trofei!


Forse potrebbe interessarvi la nostra recensione di BLEACH Rebirth of Souls, se ancora non l’avete letta!


Informazioni preliminari

  • Difficoltà stimata per il platino: 4/10
  • Tempo stimato per il platino: 45-50 ore
  • Trofei offline: 36
  • Trofei online: 0
  • Trofei missabili: 0
  • Trofei glitchati: 0
  • La difficoltà influisce sui trofei? La modalità Storia (Principale e Segreta) non ha difficoltà selezionabili, mentre la modalità MISSIONI ha diversi gradi di difficoltà.
  • Run minime: 1 volta la modalità Storia (Principale e Segreta) e vari replay per alcune specifiche missioni segrete, momenti reali e momenti segreti (i sotto-obiettivi di alcune missioni della Storia Principale e della Storia Segreta, non i combattimenti della modalità MISSIONI).
  • Free-roam/selezione livelli dopo aver finito il gioco: Potrete ripetere sempre qualsiasi combattimento in qualsiasi modalità.

Road-map

  • Step 1: Completate il tutorial in cui vi vengono spiegate le meccaniche base e avanzate (non quello del primo avvio, quello dal menu Offline -> Allenamento -> Guida). Così facendo sbloccherete anche un trofeo.
  • Step 2: Completate la modalità Storia, Principale e Segreta, cercando al contempo di realizzare quante più missioni segrete e momenti reali (i sotto-obiettivi di cui prima).
  • Step 3: Clean-up per completare le missioni segrete e momenti reali che non avete completato in prima battuta e gli 11 momenti segreti che alla prima run erano “sigillati”. Questi si sbloccano, in ordine variabile, completando tutti i combattimenti della Storia Principale e della Storia Segreta. Ad esempio per il il momento segreto nel combattimento Anime e cuore uniti, con Rukia vs. l’Arrancar n. 9, prima dovrete finire il gioco, completare le prime 3 Storie Segrete della ragazza, così facendo sbloccherete il momento segreto, tornare al combattimento di cui prima ed ottenere il momento segreto ora non più sigillato. Dopo di che potrete completare l’ultima Storia segreta di Rukia. Lo sblocco degli 11 momenti segreti della storia Principale funziona sempre così, con questo modo “intrecciato”. Ci sono poi 11 momenti segreti nelle storie Segrete, che si sbloccheranno dopo aver finito la principale e con i combattimenti delle storie segrete (come prima, ma senza interconnessione Principale – Segreta, è tutto nella modalità Segreta).
  • Step 4: Completate tutti i combattimenti con varie difficoltà (le stelle) della modalità MISSIONI.
  • Step 5: Farmate nelle predetta modalità cristalli, talismani, monete da usare nello shop, etc.
BLEACH
Pronti? Via!

Guida ai trofei

BLEACH Rebirth of Souls
Hai ottenuto tutti i trofei

Ottenete tutti gli altri trofei per sbloccare il trofeo di platino di BLEACH Rebirth of Souls.

Il coraggio cambia il mondo
Completate tutte le storie segrete

La modalità Storia di BLEACH si divide in Principale e Segreta. Nei combattimenti di entrambe le storie ci sono sempre 3 obiettivi da completare (slegati dai trofei) e a volte (quasi sempre) dei sotto-obiettivi che si dividono in momenti reali, missioni segrete e momenti segreti (legati a trofei). I momenti reali e segreti sono dei sotto-obiettivi multipli, dovete completarli tutti per completare il momento nella sua interezza.

Le prime due tipologie potrete completarle in prima battuta, mentre per i momenti segreti dovrete prima finire la storia Principale e poi fare alcune storie Segrete.

Nello specifico sono 22. 11 nella storia Principale e 11 nella storia Segreta.

I primi 11 momenti reali segreti (3 nell’arco 4, 8 nell’arco 5) si sbloccano facendo le Storie segrete di Rukia, Nel, Kenpachi, Izuru, Soi Fon, Toshiro, Shunshui, Shuei, Shinji e del vecchio Yama fino ad arrivare allo sblocco del momento segreto (è segnato nelle storie segrete). Rispettivamente i momenti segreti sono nei combattimenti principali:

  • Cuore e mente divisi -> Rukia (arco 4)
  • La gloriosa Gamuza -> Nel (arco 4)
  • Fine del duello -> Kenpachi (arco 4)
  • La condotta di un guerriero -> Izuru (arco 5)
  • Respira, afflato di morte -> Soi Fon (arco 5)
  • Acqua e ghiaccio -> Toshiro (arco 5)
  • Lupo grigio, sangue rosso, abito nero, osso bianco -> Shunshui (arco 5)
  • Giustizia traviata -> Shuei (arco 5)
  • Pace, ammonimento, compassione -> Saijin (arco 5)
  • Un mondo alla rovescia -> Shinji (arco 5)
  • Shinigami -> Yama (arco 5)

In questo caso c’è uno sblocco “intrecciato”. Dovrete finire storia principale, poi storie segrete dei personaggi indicati sopra fino alla penultima in modo da “togliere il sigillo” al momento segreto nei combattimenti principali nella lista qui sopra e poi fare l’ultimo combattimento della storia segreta del relativo personaggio per completarla.

I restanti 11 momenti reali segreti si sbloccano nelle storie segrete di

  • Uryu e Kisuke (Mondo dei vivi)
  • Ikkaku, Byakuya, Mayuri e Kaien (Soul Society)
  • Coyote Stark, Halibel, Ulquiorra, Grimmjow e Kaname (Hueco Mondo)

Dovrete sempre finire prima la storia principale e poi fare tutti i combattimenti delle storie segrete dei personaggi indicati qui sopra e al penultimo combattimento troverete il momento reale segreto. Qui non c’è uno sblocco intrecciato, in quanto si sblocca tutto all’interno della storia segreta.

Per il trofeo specifico dovrete completare tutte le storie segrete (una storia segreta è completata quando raggiungete il 100%, quindi facendo tutti e 3/4 combattimenti).


Re delle Anime
Completate tutte le missioni segrete e tutti i momenti nella Storia

Fate riferimento alla descrizione del trofeo precedente.

Per questo trofeo specifico dovrete completare tutti i sotto-obiettivi della storia principale e segreta (momenti reali, missioni segrete e momenti segreti).


Tutto qui?
Hai sconfitto un boss di livello ★★★ in MISSIONI

Dovrete vincere un combattimento a tre stelle in modalità MISSIONI. Giocando sbloccherete sempre missioni di livello più alto. Ovviamente utilizzate cristalli/talismani, e per di più potenziateli.


Presidente dell’accademia degli Shinigami
Raggiunto il livello giocatore massimo

Il livello giocatore massimo è il 100. Completando tutti i contenuti della modalità storia (Principale e Segreta e relativi sotto-obiettivi) arriverete intorno al livello 75. Poi giocando in modalità MISSIONI potrete ottenere un’altra decina di livelli mentre cercherete di sbloccare gli altri trofei. Per gli ultimi livelli farmate comunque in modalità MISSIONI.


Shiju Saimon
Raccolti più di 80 tipi di Cristalli dell’anima

Di base il funzionamento è come per i livelli giocatore. Dovrete farmare in modalità MISSIONI gli ultimi cristalli.

Specialista dell’accademia degli Shinigami
Raggiunto il livello giocatore 50

Trofeo auto-esplicativo. Lo sbloccherete giocando normalmente mentre lavorerete sullo sblocco degli altri trofei.


Pioggia di luglio incompiuta
Completato il Capitolo 1 – Saga del sostituto Shinigami

Legato alla storia Principale. Impossibile da mancare, lo sbloccherete dopo aver completato l’arco 1.


E LA PIOGGIA CESSÒ
Completato il Capitolo 2 – Saga della Soul Society

Legato alla storia Principale. Impossibile da mancare, lo sbloccherete dopo aver completato l’arco 2.


Addio, giorni sereni
Completato il Capitolo 3 – Saga dei Vizard

Legato alla storia Principale. Impossibile da mancare, lo sbloccherete dopo aver completato l’arco 3.


Lasciarsi il cuore alle spalle
Completato il Capitolo 4 – Saga dell’Hueco Mundo

Legato alla storia Principale. Impossibile da mancare, lo sbloccherete dopo aver completato l’arco 4.


Vittoria silenziosa
Completato Capitolo 5 – Saga della battaglia per Karakura

Legato alla storia Principale. Impossibile da mancare, lo sbloccherete dopo aver completato l’arco 5.


Ali della fenice
Raccolti più di 10 tipi di Cristalli dell’anima Offensivi

Anche se a primo acchito 10 tipi possa sembrare un numero basso, non lo otterrete prima di aver speso un po’ di ore in modalità MISSIONI (e potreste anche dover farmare se siete sfortunati).


Guscio della tartaruga
Raccolti più di 10 tipi di Cristalli dell’anima Difensivi

Vedi Ali della fenice.


Coda del drago
Raccolti più di 10 tipi di Cristalli dell’anima Reiatsu

Vedi Ali della fenice.


Zanne della tigre
Raccolti più di 10 tipi di Cristalli dell’anima Speciali

Vedi Ali della fenice.

BLEACH
Preparatevi ad un po’ di farming…

Frattura pazzesca
Sferrata una combo da 20 colpi

Trofeo auto-esplicativo. Lo otterrete giocando normalmente. Al limite, ci sono alcuni personaggi che hanno combo da tanti colpi semplicemente mashando tasti, come Grimmjow.


Matricola dell’accademia degli Shinigami
Raggiunto il livello giocatore 10

Trofeo auto-esplicativo. Lo sbloccherete giocando normalmente mentre vi dedicherete allo sblocco degli altri trofei.


Collezionista di Cristalli dell’anima
Raccolti più di 30 tipi di Cristalli dell’anima

Come per il trofeo delle 10 tipologie per ognuna delle 4 “categorie” di cristalli, sarà necessario un po’ di farming in modalità MISSIONI.


Collezionista di talismani
Raccolti più di 8 tipi di Talismani spirituali

Finalmente un trofeo legato ai “potenziamenti” che non richiede farming aggiuntivo. Lo otterrete completando la storia principale.


Certificato Konpaku
Hai giocato MISSIONI per la prima volta

Trofeo auto-esplicativo. Dovrete semplicemente giocare una missione in modalità MISSIONI.


Tecnica Kikon
Hai completato la guida per la prima volta

Dovrete completare il tutorial in cui vi vengono spiegate le meccaniche base e avanzate (non quello del primo avvio, quello dal menu Offline -> Allenamento -> Guida).


Potere del Cristallo dell’anima
Equipaggiato un Cristallo dell’anima per la prima volta

Trofeo auto-esplicativo. Va bene utilizzare il cristallo in qualsiasi modalità.


Automiglioramento
Potenziato un Cristallo dell’anima per la prima volta

Trofeo auto-esplicativo. Dovrete potenziare la prima volta un cristallo qualsiasi. Ovviamente non sprecate risorse su cristalli che non vi serviranno nella modalità MISSIONI (soprattutto per le MISSIONI a 2/3 stelle).


Potere del talismano spirituale
Equipaggiato un Talismano spirituale per la prima volta

Trofeo auto-esplicativo. Va bene utilizzare il talismano in qualsiasi modalità.


La perfezione è disperazione
Potenziato un Cristallo dell’anima al massimo livello

Come per Automiglioramento, non sprecate risorse per potenziare cristalli “inutili”. A maggior ragione in questo caso perché per il livello massimo sono richieste molte più anime (la valuta).


Offerte
Ottenuto un Talismano spirituale grande

Come per Collezionista di talismani, anche in questo caso non avrete bisogno di farming aggiuntivo, ma lo sbloccherete giocando la modalità storia principale.


Bonus
Ottenuti più di 5.000 punti anima

I punti anima sono la valuta in game. Raggiungerete la somma richiesta in men che non si dica.


Non posso perdere contro di te!
Hai sconfitto un boss di livello ★★ in MISSIONI

Vedi Tutto qui?


…per ucciderti.
Hai sconfitto un boss di livello ★ in MISSIONI

Vedi Tutto qui?


Come posso aiutarti?
Spesi più di 300 000 punti nell’Emporio Urahara

Completando la storia (Principale e Segreta) otterrete più di 600.000 punti. Quindi il trofeo non è difficile da ottenere. Vi consigliamo però di usare i punti prima per cristalli e talismani (comprarne di nuovi, potenziarli, etc.) e non per comprare la “chincaglieria” che serve per personalizzare il vostro profilo giocatore, altrimenti dovrete farmare anche più del dovuto per i trofei legati a cristalli e talismani (e collateralmente alla modalità MISSIONI).


La storia raccontata
Completata la storia segreta di un personaggio

Vedi Il coraggio cambia il mondo.


Impiego: studente liceale/Shinigami
Hai completato “Impiego: studente liceale/Shinigami” nel primo capitolo della storia

Legato alla storia, impossibile da mancare. Dovrete semplicemente completare il combattimento indicato nella descrizione nell’arco 1.


Avrei lottato contro la legge.
Hai completato il Momento reale “Duello finale” nel secondo capitolo della storia

Legato alla storia, ma qui dovrete completare il momento reale nel combattimento indicato nella descrizione nell’arco 2. Potrete ripeterlo fino a che non lo sbloccherete, quindi non è missabile. Tuttavia come dicevamo in precedenza i momenti sono sotto-obiettivi multipli, a cascata. Dovete completarli tutti (di solito sono 3) per sbloccare il momento reale nella sua interezza.


…è il cuore.
Hai completato il Momento reale “Dove giace il cuore” nel quarto capitolo della storia

Legato alla storia, ma qui dovrete completare il momento reale nel combattimento indicato nella descrizione nell’arco 4. Potrete ripeterlo fino a che non lo sbloccherete, quindi non è missabile. Tuttavia come dicevamo in precedenza i momenti sono sotto-obiettivi multipli, a cascata. Dovete completarli tutti (di solito sono 3) per sbloccare il momento reale nella sua interezza.


Voglio chiederti una cosa, allora…
Hai completato “Un’unica spada” nel quinto capitolo della storia

Legato alla storia, impossibile da mancare. Dovrete semplicemente completare il combattimento indicato (combattimento si fa per dire, alcuni sono solo video, e questo è uno di quelli) nella descrizione nell’arco 5.

Forgive Me Father 2 arriverà su console

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Fulqrum Publishing e Byte Barrel hanno confermato ufficialmente che Forgive Me Father 2 arriverà entro la fine dell’anno su PlayStation 5, Xbox Series e Nintendo Switch.

Il titolo è arrivato dapprima in Early Access per PC via SteamEpic Games StoreGOG il 19 Ottobre 2023, seguito da una release completa lo scorso 24 Ottobre.

Viaggia ancora una volta in un mondo malvagio ispirato ai miti di H.P. Lovecraft, dove la follia è in agguato a ogni angolo. Intraprendi il cammino verso la salvezza continuando la storia del personaggio del prete del primo capitolo. Per quanto tempo riuscirai a non perdere la tua sanità mentale? I tuoi peccati saranno perdonati o la tua anima sarà consumata dalla follia?

Distintiva grafica dark da fumetto

La grafica dark disegnata a mano in cui ogni fotogramma sembra una pagina di un fumetto è uno dei pilastri di Forgive Me Father, e il sequel porta una nuova prospettiva al suo stile unico con sprite, modelli ed effetti di luce atmosferici migliorati. Preparati a rifarti gli occhi con succulenti effetti di sangue e gib animati che volano ovunque!

Tuffati nella follia

Sconfiggi gli incubi lovecraftiani con una vasta gamma di armi. Combatti contro schiere di nemici diversi e formidabili e fai attenzione: ognuno di loro si evolve in forme diverse, sempre più malvagie e contorte. Questo viaggio diventa sempre più difficile!

Equipaggiati e combatti

Definisci il tuo stile di gioco e assembla l’arsenale più letale con tantissime armi tra cui scegliere, ognuna con varianti ancora più potenti, progettate per provocare il caos più assoluto e portare la distruzione più totale sui tuoi nemici. Scegli tra fucili a pompa devastanti, fucili letalmente precisi, lanciatori esplosivi e scatena tutto il loro potenziale.

Acquisisci abilità folli

La follia travolgente è la tua migliore amica e allo stesso tempo la tua peggiore nemica. Lascia che fluisca attraverso di te, scatena il caos assoluto sui tuoi nemici e guadagna poteri straordinari come ricompensa. Abbraccia la follia, usala per alimentare le tue nuove e bizzarre abilità e insegna agli orrori che assaltano i tuoi sensi a temerti!

Colonna sonora ultraterrena

Sperimenta la combinazione sorprendentemente azzeccata di forti riff di chitarra elettrica e batteria energica che sottolineano l’oscura atmosfera lovecraftiana. Uccidi orde di cultisti squilibrati e affronta un male antico e inimmaginabile ascoltando la colonna sonora originale che ti farà fare headbanging per ore e ore.

The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered, un leak rivela le prime immagini!

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Dopo tantissime voci di corridoio, alla fine un leak ha rivelato le prime immagini di The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered, riedizione migliorata del classico Bethesda sviluppato da Virtuos.

A combinare il pasticcio è stato proprio il team di sviluppo, che ha reso pubblica per errore una directory sul sito ufficiale contenente i file in questione. Di seguito potete ammirare una prima comparison, che mostra il miglioramento a texture, modelli poligonali ed illuminazione. Tuttavia, alcuni fan hanno già esternato qualche malumore per il cambio di palette cromatica, che sembra avvicinarsi più a quella plumbea di Skyrim che non a quella sgargiante dell’originario Oblivion.

Stando ad altre notizie trapelate e screen leakati, sembra che la Remastered uscirà altresì in edizione retail con una Deluxe Edition. Voci di corridoio suggeriscono che il lancio del titolo avverà la prossima settimana sotto forma di shadow drop in formato digitale.

The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered è in arrivo per Xbox Series, PC e PlayStation 5.

ARC Raiders: al via il Tech Test 2 su PC e console

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Dopo mesi di lavoro e feedback, ARC Raiders è pronto a mostrarsi sotto una nuova luce. Il team di Embark Studios ha annunciato ufficialmente il Tech Test 2, la seconda e più importante fase di test pubblico per il loro ambizioso multiplayer extraction adventure. I test si svolgeranno dal 30 aprile al 4 maggio 2025, e per la prima volta saranno disponibili non solo su PC, ma anche su PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

Le registrazioni sono già aperte su Steam, su Epic Games Store, e sul sito ufficiale arcraiders.com per chi gioca su console. I partecipanti selezionati al test precedente avranno accesso automatico anche a questa nuova fase.

Un test cruciale, su larga scala

Il Tech Test 2 rappresenta la prova del nove per ARC Raiders: un’occasione cruciale per mettere alla prova il lavoro svolto negli ultimi mesi, a partire dalle modifiche al sistema di progressione, fino al bilanciamento del combattimentoe alla stabilità multipiattaforma.

“Negli ultimi sei mesi abbiamo lavorato duramente per ampliare l’esperienza di gioco principale, basandoci sul feedback della community”, ha dichiarato Aleksander Grøndal, Executive Producer di ARC Raiders. “Questa è la nostra occasione per vedere come si comportano queste modifiche su larga scala.”

Nuovi nemici, più armi, crafting e Battle Pass

Insieme all’espansione dei contenuti e dei sistemi di gioco, il Tech Test 2 introdurrà una gamma più ampia di nemici ARC, nuove armigadget e equipaggiamenti, oltre a un sistema di crafting e progressione del personaggiocompletamente rinnovato.

Non mancherà nemmeno una prima anteprima del Battle Pass, pensato per accompagnare il lancio ufficiale. Una strategia chiara: rendere ARC Raiders un’esperienza sempre più stratificata, personalizzabile e con un occhio di riguardo verso la longevità.

Esplora in superficie, sopravvivi nel sottosuolo

Il cuore dell’esperienza rimane intatto: ARC Raiders mescola le dinamiche tipiche degli shooter multiplayer PvPvE con l’intensità dei survival game a estrazione, creando un ecosistema aperto dove ogni missione è una scommessa.

I giocatori vestono i panni dei Raiders, pistoleri in un mondo devastato da macchine colossali e pericoli costanti. Le partite possono essere affrontate da soli o in squadre da massimo tre giocatori, esplorando la Rust Belt in cerca di bottini preziosi, armi rare e occasioni di sopravvivenza… oppure morte certa.

La particolarità? Il gioco alterna fasi d’azione in superficie a sezioni sotterranee più riflessive e strategiche, dove crafting e gestione delle risorse diventano fondamentali per avanzare e non farsi sorprendere da nemici — umani o meccanici — in agguato.

Il futuro si gioca adesso

Con il Tech Test 2, ARC Raiders entra ufficialmente nella fase decisiva del suo sviluppo. Non si tratta solo di un test tecnico: è un banco di prova per l’identità stessa del progetto, che promette di offrire un’esperienza coinvolgente tanto per i fan dei survival game, quanto per chi cerca un’azione dinamica, personalizzabile e profonda.

L’uscita completa è prevista entro la fine del 2025, su SteamEpic Games StorePlayStation 5Xbox Series X|S, e in cloud streaming tramite Nvidia GeForce Now.

Per aggiornamenti ufficiali e per unirsi alla community, è possibile visitare il sito arcraiders.com, unirsi al server Discord, oppure seguire @arcraidersgame su X e YouTube.

LG lancia il primo monitor OLED con risoluzione 5K2K

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LG Electronics ha presentato oggi il nuovo LG UltraGear OLED 45GX950A, il primo monitor gaming OLED al mondo con risoluzione 5K2K (5120×2160). Il dispositivo è già disponibile in preordine in Italia tramite LG Shop Online.

Il monitor da 45 pollici presenta un display OLED curvo (800R) con rapporto 21:9, offrendo il 50% in più di spazio rispetto a modelli 49″ DQHD con rapporto 32:9. La densità di pixel di 125 PPI e il layout dei subpixel RGWB garantiscono un’eccellente leggibilità del testo.

Tra le caratteristiche principali spicca la modalità Dual Mode certificata VESA, che permette di passare dalla modalità 5K2K a 165Hz alla modalità WFHD a 330Hz con un semplice tasto. Gli utenti possono inoltre personalizzare sia il rapporto d’aspetto (21:9 o 16:9) che la dimensione dell’immagine con otto diverse configurazioni.

Sul fronte prestazionale, il monitor offre un tempo di risposta di 0,03ms (GtG) e supporta AMD FreeSync Premium Pro, NVIDIA G-SYNC e VESA AdaptiveSync. La tecnologia WOLED con Micro Lens Array+ (MLA+) garantisce una luminosità standard di 275 nits e picchi fino a 1300 nits, con una precisione del colore Delta E ≦ 2.

Il nuovo UltraGear è equipaggiato con porte HDMI 2.1, DisplayPort 2.1 e USB-C 90W, due speaker stereo da 10W integrati e supporto per DTS Headphone:X. Il design presenta cornici sottili su tutti i lati e illuminazione Hexagon Lighting, mentre il supporto ergonomico a forma di L consente regolazioni di inclinazione, rotazione e altezza.

Il prezzo di lancio consigliato è di 1999 euro, con uno sconto del 10% per gli LG Member, maggiori dettagli nel comunicato stampa qui sotto.

LG ULTRAGEAR OLED 45GX950A, IL PRIMO MONITOR OLED AL MONDO CON RISOLUZIONE 5K2K

Il nuovo monitor gaming da 45 pollici sarà disponibile sul mercato italiano in preordine a partire da oggi

Milano, 15 aprile 2025 — LG Electronics  (LG) presenta sul mercato italiano LG UltraGear™ OLED 45GX950A, il primo monitor gaming OLED al mondo con risoluzione 5K2K (5120×2160).[1] Questo modello all’avanguardia conferma l’impegno dell’azienda nel voler offrire un’esperienza di gioco che si spinge oltre i limiti.

Il monitor sarà disponibile in preordine in Italia a partire da oggi 15 aprile su LG Shop Online .

Il nuovo modello di LG UltraGear della serie GX9 è caratterizzato da un display OLED curvo (800R) da 45” con risoluzione 5K2K (5120×2160) e un rapporto 21:9, che garantisce il 50% in più di spazio sullo schermo[2] rispetto a un 49” DQHD con rapporto 32:9.

A differenza del monitor UltraGear OLED 45GS95QE dello scorso anno, questo modello presenta una risoluzione ottimizzata di 125 pixels per inch (PPI) e un layout dei subpixel RGWB che consentono un’elevata leggibilità del testo rendendo più semplice sia la lettura dei testi dei giochi che la modifica di documenti o la lettura dei contenuti sul web.

Una delle novità principali di LG 45GX950A è la modalità Dual Mode certificata VESA che consente un passaggio senza interruzioni tra la modalità 5K2K a 165Hz per i giochi graficamente ricchi di graficae la modalità WFHD a 330Hz per titoli FPS e MOBA, semplicemente premendo il tasto di scelta rapida o tramite l’app LG Switch[3]. Inoltre, i giocatori potranno personalizzare sia il rapporto d’aspetto (21:9 o 16:9) sia la dimensione delle immagini (da 45″ 5K2K a 24″ FHD) con la possibilità di scegliere tra otto diverse configurazioni per un’esperienza di gioco ottimale a seconda dei diversi generi.

Le prestazioni estremamente dinamiche e senza interruzioni del monitor 45GX950A offrono agli utenti un vantaggio competitivo nei giochi. Con un tempo di risposta di 0.03ms (GtG), l’effetto ghosting è ridotto al minimo garantendo così una visione ancora più nitida. Inoltre, grazie alle certificazioni AMD FreeSync Premium Pro, NVIDIA G-SYNC® e VESA AdaptiveSync, che garantiscono precisione e continuità, il monitor offre immagini ultra-fluide riducendo lo screen tearing e le sfocature, rendendo il gameplay il più scorrevole possibile soprattutto per i giocatori di PC che giocano a titoli AAA impegnativi.

Sia che si navighi in un campo aperto illuminato dal sole o che si esplorino le profondità ombrose di un dungeon, indipendentemente che ci si trovi in un ambiente ben illuminato o in una stanza illuminata a LED, il monitor LG UltraGear OLED fornisce prestazioni visive eccezionali, con immagini estremamente chiare e profondità sorprendenti. La curvatura 800R è stata progettata in modo preciso per allinearsi alla vista naturale del giocatore, garantendogli un’esperienza di gioco ancora più coinvolgente.  

Grazie alla tecnologia WOLEDpiù luminosa[4] di LG con Micro Lens Array+ (MLA+), una luminosità standard di 275 nits (APL 100%) e un picco di luminosità fino a 1300 nits (APL 1.5%), il monitor offre una precisione del colore Delta E  2, restituendo colori vividi e realistici per un’esperienza di gioco immersiva e dettagliata anche in ambienti luminosi. Con la certificazione VESA DisplayHDR True Black 400, LG UltraGear garantisce neri profondi e dettagliati, aiutando gli utenti a trovare anche gli elementi più nascosti per vincere.  

Per garantire un maggiore comfort visivo, il monitor gaming UltraGear OLED 45GX950A 5K2K è caratterizzato da tecnologie avanzate, verificate da UL[5], tra cui Flicker Free Display, Discomfort Glare Free e Low Blue Light che minimizza l’emissione di luce blu più dannosa per la vista, riducendo in questo modo l’affaticamento degli occhi durante le sessioni di gioco più intense. Inoltre, grazie alla presenza del rivestimento Anti-Glare & Low Reflection (AGLR) di LG, i riflessi vengono ridotti al minimo rendendo più semplice la visione di tutto quello che succede sullo schermo anche in stanze molto luminose.

Per garantire performance sempre più veloci e fluide, il nuovo monitor supporta una connettività avanzata grazie alla presenza di HDMI 2.1, dell’ultima versione di DisplayPort 2.1, che consente il gioco ad alta velocità fino a 165Hz con risoluzione 5K2K, e di USB-C 90W che consente contemporaneamente la visualizzazione e il trasferimento dati. Questo garantisce una compatibilità perfetta con le schede grafiche più recenti e con funzionalità quali la frequenza di aggiornamento variabile (VRR) consentendo al contempo una comoda ricarica dei dispositivi per un supporto continuo con un unico cavo [6].

A livello audio, il monitor UltraGear presenta di due speaker stereo incorporati 10W che offrono bassi ricchi e suoni immersivi, eliminando la necessità di dover integrare degli altoparlanti esterni. Per un’esperienza audio ancora più personalizzata, l’uscita per cuffie a 4 poli consente di connettere senza problemi gli auricolari, garantendo un audio 3D realistico con DTS Headphone:X. Questa feature è particolarmente utile nei giochi sparatutto, dove un suono direzionale preciso e una comunicazione chiara tra le squadre sono fondamentali per ottenere un vantaggio competitivo.  

Oltre alle tecnologie all’avanguardia, il nuovo monitor unisce perfettamente prestazioni eccezionali a un design elegante e minimalista.  Il display Virtually Borderless su 4 lati e le cornici sottili aumentano il senso di immersività, mentre l’illuminazione Hexagon Lighting aggiunge un tocco moderno a qualsiasi installazione. Progettato per garantire un comfort ineguagliabile, il supporto ergonomico a forma di L diventa la soluzione perfetta per un’installazione salvaspazio sulla scrivania e consente di regolare l’inclinazione, la rotazione e l’altezza dello schermo assicurando la giusta postura e la massima comodità anche nelle sessioni di gaming più lunghe ed intense.

Il monitor LG UltraGear™ OLED 45GX950A è disponibile da oggi in preordine su LG Shop Online  al prezzo di lancio consigliato al pubblico di 1999 euro. Inoltre, gli LG Member potranno ottenere uno sconto del 10% sul prezzo di lancio.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.lg.com/it/

Anteprima Capcom Fighting Collection 2, dopo oltre vent’anni si torna sul ring

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Ad un mese dalla release ufficiale prevista per PC, Xbox One, Nintendo Switch e PlayStation 4, abbiamo avuto l’occasione di mettere le mani su Capcom Fighting Collection 2 lasciandoci andare ad un viaggio tra ricordi e legnate.

Attraverso un percorso che si snoda tra il 1998 ed il 2004, la nuova raccolta di picchiaduro della software house giapponese vuole essere un pacchetto semplicemente irresistibile per tutti i fan ma anche per coloro che vogliono provare per la prima volta alcuni dei più grandi capolavori del genere.

Così, a pochi mesi di distanza dall’altra grande antologia MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics, vi anticipiamo il nostro nuovo ritorno sul ring.


Versione testata: PlayStation 4


Nel segno del millennio

Proseguendo una lodevole campagna volta al recupero della propria storia, Capcom stavolta fa le cose in grande andando ad includere in un unico pacchetto una ricca selezione di classici.

Tra gli otto titoli compresi in Capcom Fighting Collection 2, le luci del palco sono tutte per i leggendari Capcom vs. SNK. Tanto il primo capitolo (Millennium Fight 2000 Pro) quanto il secondo (Mark of the Millennium 2001) rappresentano storiche collaborazioni tra due delle più influenti software house dell’epoca in campo picchiaduro. Con un roster straordinario, in grado di mettere insieme i personaggi più rappresentativi di Street Fighter, Darkstalkers, The King of Fighters, Fatal Fury e molti altri. Soprattutto Capcom vs. SNK 2 è il vero piatto forte della raccolta, in grado di stupire ancora oggi per il proprio gameplay frutto di un audace e frizzante melting pot tra le migliori caratteristiche delle saghe rappresentate.

Poter finalmente tornare a sporcarsi i guanti con questo crossover dopo oltre vent’anni (non è stato mai rilasciato al di là della generazione PlayStation 2, Xbox e GameCube) è una vera gioia, ancor più grande nella prospettiva della preservazione del media.

©CAPCOM ©SNK CORPORATION ALL RIGHTS RESERVED
©CAPCOM ©SNK CORPORATION ALL RIGHTS RESERVED

Gemme rare

Capcom Fighting Collection 2 non si limita tuttavia a ripescare vecchie glorie del mondo 2D e si appresta a deliziare l’utenza con delle vere e proprie chicche.

Impossibile, ad esempio, non citare la presenza di Power Stone 2, bellissimo (e rarissimo) picchiaduro multigiocatore finora relegato alla compianta Dreamcast di SEGA. Proprio quest’era sembra aver ricevuto un amore tutto speciale da parte di Capcom, con la presenza addirittura di titoli minori sconosciuti ai più come Plasma Sword: Nightmare of Bilstein. Sequel di Star Gladiator (ancor più arcano ai più), si tratta di un picchiaduro 3D basato sull’uso di armi. Probabilmente non il titolo più atteso del lotto, ce ne rendiamo conto, ma sono titoli come questo a dare ulteriore colore e personalità alla selezione scelta da Capcom.

Per chi magari potrebbe temere che l’inclusione di titoli così diversi rispetto a quanto visto in precedenza nel citato MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics possa significare meno accessibilità, vi possiamo già rassicurare. Anche questa collezione propone svariate funzionalità pensate per i principianti. Tra molteplici livelli di difficoltà, comandi semplificati (mosse speciali associate ad un comando), modalità allenamento e supporto ai quick save, ogni titolo può essere approcciato in maniera praticamente perfetta per tutti.

©CAPCOM ©SNK CORPORATION ALL RIGHTS RESERVED
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Lotta globale

Ovviamente, una delle introduzioni più rilevanti del titolo è il supporto al multigiocatore online.

A disposizione sono presenti incontri classificati e match amichevoli, anche attraverso la creazione di lobby private. Crea una lobby con gli amici e scontratevi tra di voi, collaborate in co-op o assistete ad altri match. C’è anche qualche piccola sorpresa, come la presenza di una sorta di challenge al punteggio più alto con la quale puntare alla cima delle classifiche globali.

Le settimane che ci separano dal lancio ci permetteranno di testare al meglio ogni componente del pacchetto, tra cui anche il rollback netcode che promette di offrire un’esperienza imperdibile per tutti i fan degli scontri con avversari umani. Ci sono persino alcune sorprese che non ci è concesso rivelare ora come ora, ma non temete: quando sarà il momento, tutto verrà rivelato. Preparatevi alla lotta, vi servirà!

©CAPCOM ©SNK CORPORATION ALL RIGHTS RESERVED
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Indiana Jones e l’Antico Cerchio debutta in accesso anticipato su PS5

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Il momento è arrivato: Indiana Jones e l’Antico Cerchio è disponibile da oggi in accesso anticipato anche su console PlayStation®5 e PlayStation®5 Pro, a pochi giorni dall’uscita ufficiale fissata per il 17 aprile 2025. Il titolo, già disponibile su Xbox Series X|SPC e Game Pass, è stato premiato come gioco d’avventura dell’anno ai D.I.C.E. Awards e ha conquistato oltre 50 nomination nei “Best of 2024”.

Un’avventura cinematografica firmata MachineGames

Sviluppato da MachineGames in collaborazione con Lucasfilm GamesIndiana Jones e l’Antico Cerchio propone un’avventura narrativa in singolo ambientata tra I Predatori dell’Arca Perduta e L’Ultima Crociata, con tutti gli elementi classici dell’universo di Indy: ambientazioni mozzafiato, enigmi da risolvere, azione corpo a corpo e una buona dose di misteri archeologici.

Il gioco arriva su PS5 in versione ottimizzata, con grafica miglioratarisoluzione elevata a 60 fpscaricamenti rapidi grazie all’SSD e pieno supporto al DualSense, incluso feedback aptico, grilletti adattivi e persino integrazione della barra luminosa, che reagisce in base allo stato di Indy durante l’esplorazione.

Tutti i contenuti dell’accesso anticipato

Chi acquista la Premium Edition o la Collector’s Edition può iniziare a giocare subito grazie all’accesso anticipato su PlayStation 5. I bonus inclusi comprendono:

  • Il pacchetto “L’Ultima Crociata”
  • Gli abiti ispirati al Tempio Maledetto
  • L’artbook digitale
  • Il DLC narrativo “L’Ordine dei Giganti”, in arrivo più avanti nel corso dell’anno

Nuove abilità e supporto alla community

Il lancio su PlayStation è accompagnato anche da due nuove azioni per la frusta, disponibili su tutte le piattaforme:

  • Stagione di caccia: colpire un nemico con la frusta lo rende più vulnerabile agli attacchi successivi.
  • Mano svelta: consente di disarmare un nemico e far volare la sua arma verso Indy.

Inoltre, grazie alla Guida di gioco della community, è possibile accedere a suggerimenti per ogni missione e rompicapo, creando una rete di supporto tra giocatori in perfetto stile da spedizione archeologica.

La nostra recensione completa

Abbiamo già provato Indiana Jones e l’Antico Cerchio in anteprima, e possiamo confermare che l’esperienza è all’altezza della leggenda. Se volete scoprire tutti i dettagli sulla struttura narrativa, il gameplay, gli enigmi e il confronto tra versioni, leggete la nostra recensione completa per PlayStation 5:

 Recensione – Indiana Jones e l’Antico Cerchio: il ritorno che aspettavamo da vent’anni

Per ulteriori dettagli ufficiali sull’accesso anticipato, i contenuti aggiuntivi e il gioco completo in arrivo su PS5, è possibile visitare il sito ufficiale di Indiana Jones e l’Antico Cerchio.

Warhammer 40.000: Space Marine 2 – La patch 7.0 “Trygon Update” porta un nuovo boss PvE, sistema Prestigio e armi inedite

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Saber Interactive continua a mantenere le promesse: Warhammer 40.000: Space Marine 2 si arricchisce oggi di una corposa patch gratuita – la 7.0, soprannominata Trygon Update – che segna l’arrivo di una nuova operazione PvE e di una serie di miglioramenti tanto attesi dalla community.

Il cuore dell’aggiornamento è rappresentato da “Exfiltration”, una missione cooperativa che porta i giocatori a combattere tra le rovine periferiche di Avarax, dove ad attenderli ci sarà uno dei più letali tiranidi mai visti: il colossale Trygon, già ben noto agli appassionati del lore di Warhammer 40K. Un boss progettato per mettere alla prova anche le squadre più affiatate e per garantire sfide adrenaliniche nel lungo periodo.

PvP privato, sistema Prestigio e nuove armi

Ma l’update non si limita al PvE. Anche il PvP riceve attenzioni importanti, con l’introduzione delle lobby private, ideali per chi desidera organizzare partite tra amici o testare nuove strategie. Un’aggiunta che i giocatori chiedevano da tempo.

Sul fronte della progressione, fa il suo debutto il sistema Prestigio: una volta raggiunto il livello 25 con una classe, sarà possibile azzerarlo per sbloccare un perk esclusivo, accumulabile fino a un massimo di quattro abilità attive contemporaneamente. Una novità che aggiunge profondità e incentivo alla rigiocabilità.

Nel PvE, ogni classe ora può accedere a un numero maggiore di armi, ampliando le possibilità tattiche e rendendo ogni scontro più vario e personale. Tra le aggiunte spicca l’introduzione della Inferno Pistol, disponibile per Sniper, Heavy, Assault e Vanguard. Un’arma potente e versatile, destinata a diventare una delle preferite del roster.

Bilanciamento, ricompense aumentate e personalizzazione

Con la patch 7.0, Saber ha inoltre introdotto una lunga serie di ritocchi al bilanciamento generale, con XP aumentata del 10% per tutte le Operation PvE e ricompense potenziate del 50% nella modalità Eternal Ward. Anche le armi e le abilità sono state riviste, con l’obiettivo di migliorare l’equilibrio tra le classi e offrire un’esperienza di gioco più soddisfacente.

Per i fan della personalizzazione, arrivano nuovi contenuti estetici inclusi nel season pass, oltre a colorazioni standard inedite per le armature. Il tutto pensato per permettere ai giocatori di distinguersi visivamente, senza alterare gli equilibri competitivi.

Uno sguardo al futuro

Nonostante l’annuncio ufficiale di Warhammer 40.000: Space Marine 3, Saber Interactive dimostra di voler continuare a supportare attivamente il secondo capitolo, affinando e arricchendo costantemente l’esperienza.

La community può quindi aspettarsi ulteriori contenuti gratuitinuove armieventi stagionali e un miglioramento costante dell’infrastruttura online, anche grazie al feedback ricevuto finora. Per conoscere tutti i dettagli tecnici della patch, è possibile consultare il changelog completo disponibile sul sito ufficiale.

Star Wars Zero Company: un nuovo strategico tattico farà il suo debutto alla Celebration 2025

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L’universo di Star Wars si prepara a espandersi in una direzione tutta nuova. Dopo anni in cui la galassia lontana lontana ha dominato la scena videoludica con action-adventure e sparatutto come Jedi Fallen Order e Battlefront, il franchise è pronto a cambiare rotta. Il nuovo progetto in arrivo si chiama Star Wars Zero Company, ed è uno strategico a turni in sviluppo presso Respawn Entertainment e Bit Reactor, due nomi di assoluto rilievo nel panorama dell’industria.

La presentazione ufficiale è fissata per sabato 19 aprile, in occasione della Star Wars Celebration 2025, dove verranno finalmente svelati i primi dettagli concreti di quello che promette di essere un ambizioso cambio di passo per il brand.

Un leak, tanta atteso

Sebbene l’annuncio fosse previsto da tempo, il nome Star Wars Zero Company è emerso prima del previsto a causa di un leak che ha scatenato la curiosità della community. L’indiscrezione ha tolto il velo sul titolo e su alcune sue caratteristiche, generando subito un forte interesse tra i fan.

Respawn, già autrice dell’acclamato Star Wars Jedi: Survivor, e Bit Reactor, composta da veterani del genere tattico, sembrano voler unire le loro competenze per creare un prodotto che non solo rispetti l’universo narrativo di Lucas, ma che possa offrire una profonda esperienza strategica, pensata per il giocatore singolo e con una forte componente narrativa.

Una nuova via per Star Wars nel mondo videoludico

L’aspetto più interessante di Star Wars Zero Company è proprio il suo approccio inedito: uno strategico tattico a turni, un genere poco esplorato nella saga, che potrebbe rivelarsi terreno fertile per raccontare nuove storie e introdurre nuovi protagonisti, pur mantenendo intatta l’epicità tipica della serie.

Electronic Arts e i team coinvolti hanno tenuto tutto sotto stretto riserbo fino ad ora, ma la presentazione del 19 aprile rappresenta un punto di svolta. Sarà l’occasione per capire quale visione gli sviluppatori hanno deciso di adottare e come intendono portare nel contesto della strategia i temi, le ambientazioni e le emozioni che hanno reso immortale Star Wars.

Verso la Star Wars Celebration 2025

Il countdown è ufficialmente iniziato. Il 19 aprile, Star Wars Zero Company verrà svelato durante lo show e per molti fan sarà anche l’occasione per intravedere il futuro della saga nel mondo videoludico.

Sarà interessante capire se il gioco si posizionerà come una produzione più intima e riflessiva oppure come un blockbuster strategico ricco di spettacolarità. In ogni caso, si tratta già di uno dei titoli più attesi dell’anno per gli appassionati della saga stellare.

Recensione Subsonic DPZ Racing Cockpit, allacciate le cinture … si parte!

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Dopo aver recensito la sedia da gaming Subsonic Pro griffata “Il Signore degli Anelli”, l’azienda francese ci ha dato l’opportunità di testare il DPZ Racing Cockpit. Si tratta di un abitacolo completo – composto da sedile e da un robusto telaio in metallo – che va a supportare il volante e i pedali. Ideale per gli appassionati di corse che cercano un prodotto al giusto prezzo (279.99 €), è compatibile con tutte le principali piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, PS4, Xbox One e PC e con una pletora di volanti e pedaliere di marchi noti come Superdrive con il GS850-X, SV750, nonché Thrustmaster T248, T300 RS, TX Racing Wheel, T1500RS, T3PA e Logitech G29, G920, G27 (volante non incluso). Questo cockpit è stato progettato per offrire una posizione di guida comoda e stabile, migliorando notevolmente le performance e la sensazione di immersione durante le sessioni di gioco.

Caratteristiche principali:

• Sedile da corsa in pelle sintetica e finitura ricamata
• Telaio in metallo
• Supporto per leva del cambio, posizionabile a destra/sinistra 
• Supporto del volante con altezza e profondità regolabili
• Compatibile con i principali volanti e pedaliere presenti sul mercato

Manuale di installazione e montaggio incluso (scaricabile anche dal sito del produttore)

Il prodotto arriva ben imballato e protetto nella scatola. Tutti i componenti sono avvolti davvero bene, fra cartone, buste di plastica e pluriball.

Assemblaggio

Per il montaggio del prodotto – considerato che la struttura in metallo non è propriamente leggerissima – è consigliabile farsi aiutare da un’altra persona. Nello specifico bisogna procedere all’assemblaggio di tre distinte porzioni; è necessario procedere dapprima all’assemblaggio della struttura principale – composta dal supporto in metallo per il volante e dalla base, dove rispettivamente andranno ancorate le relative piastre su cui andranno volante e pedaliera. Il montaggio in sé non è particolarmente complesso. La base su cui vanno alloggiati i pedali presenta un tubo che va inserito direttamente nel supporto volante. Delle comode levette in plastica, permettono di tenere salda la struttura nonché di regolare il relativo posizionamento (in termini di altezza dell’utente) fra seduta, volante e pedali. Si procede poi con il montaggio del sedile che presenta la sua struttura (sempre in metallo) sulla quale va poi inserito quanto precedentemente assemblato. Si tratta dell’unico elemento che richiede un po’ più di tempo in quanto composto da diverse parti che vanno avvitate fra loro (all’interno della confezione troviamo anche le relative chiavi a brugola).

In termini puramente di tempo, ci abbiamo impiegato circa un’ora. Un tempo tutto sommato giusto che poteva decisamente essere inferiore. Il motivo? La piastra in metallo dei pedali presentava un disallineamento dei fori di aggancio, un qualcosa che purtroppo può capitare in sede di saldatura. Le abbiamo provate tutte per inserirla nei relativi supporti ma senza successo. La risoluzione alla problematica è arrivata con un po’ di “forza bruta” … a suon di martellate che ci hanno permesso (finalmente) di finalizzare il montaggio. Senza la piastra in questione – infatti – non sarebbe stato possibile utilizzare i pedali. Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene (cit.). In definitiva, il prodotto si presenta tutto sommato facile da assemblare e anche piuttosto robusto e – seppur non piegabile – non complicatissimo da trasportare o comunque riporre senza occupare inutilmente la stanza. Infatti, sganciando le tre porzioni, separando pertanto sedile, supporto volante, supporto pedali, è possibile riporre il volante (anche se sarebbe meglio lasciarlo in uno spazio dedicato). Certo, comprendiamo che non sia la soluzione più comoda e che un sistema di piegamento sarebbe stato l’optimum, ma almeno, il disassemblaggio delle tre porzioni è fattibile.

Design e Comfort

Il DPZ Racing Cockpit presenta un design robusto e funzionale, costruito in metallo di alta qualità, che garantisce una struttura solida e resistente nel tempo. La base è abbastanza larga da supportare anche i volanti e i pedali più pesanti, mantenendo una stabilità eccellente durante l’uso. Il cockpit è regolabile in diverse posizioni, per adattarsi a una vasta gamma di utenti e per consentire una postura ottimale per le lunghe sessioni di guida. Un aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato è la possibilità di regolare facilmente sia l’inclinazione del sedile che la posizione del volante e dei pedali, rendendo questo cockpit adatto sia agli utenti più alti che a quelli più bassi. Il sedile a guscio, rifinito in similpelle e tessuto (con inserti in rosso e la scritta Superdrive sui laterali), presenta la seduta ergonomica e ci è parso davvero comodo anche durante le sedute di gioco prolungate (anche se meno rispetto a cockpit di fascia più elevata). I piedini antiscivolo proteggono il pavimento e garantiscono una buona (anche se lievemente migliorabile) stabilità.

Esperienza

L’esperienza di guida offerta dal Subsonic DPZ Racing Cockpit è eccellente. La rigidità della struttura impedisce qualsiasi vibrazione o movimento indesiderato durante le corse, consentendo una risposta precisa e un controllo migliore. Inoltre, l’altezza e l’angolazione del volante possono essere regolate per una guida più intuitiva e naturale. Questo si traduce in un aumento del livello di immersione, con una sensazione di realismo che è fondamentale per chi desidera simulare un’esperienza di guida il più vicino possibile alla realtà. Abbiamo testato il cockpit di Subsonic con il volante entry-level PXN V9 Gen 2. Il volante può essere agganciato sulla piastra sia a mezzo dei relativi morsetti e sia a mezzo ventose. Abbiamo optato per la prima soluzione pur riscontrando – come approfondito nella recensione del volante stesso, una certa difficoltà – in termini di intralcio – con il ginocchio sinistro. Problematica parzialmente mitigata, giochicchiando con il posizionamento della piastra di supporto pedali e con l’altezza del supporto volante del cockpit. Pur assumendo una posizione delle braccia più in alto rispetto al consueto, almeno abbiamo trovato giovamento per il nostro ginocchio sinistro. La pedaliera – invece – viene appoggiata sulla piastra e ci è sembrata piuttosto stabile in termini di tenuta, supportando agevolmente sia le pedaliere a due pedali e sia a tre pedali. Se proprio dovessimo trovare un difetto, lo spazio per il cambio manuale è un pochino risicato. Avremmo gradito qualche centimetro in più.

Commento finale

Il Subsonic DPZ Racing Cockpit è una scelta consigliabile per chi vuole migliorare la propria esperienza di sim racing senza spendere cifre esorbitanti. È un prodotto robusto, versatile e perfetto per chi cerca un cockpit stabile e facilmente regolabile. Sebbene non abbia tutte le caratteristiche premium dei modelli di fascia alta, offre comunque una qualità notevole per il prezzo. Se siete un appassionato di corse virtuali e desiderate un cockpit affidabile e performante, il DPZ è una soluzione che vale sicuramente la pena di prendere in considerazione.

Recensione auricolari True Wireless Creative Aurvana Ace Mimi

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Gli Aurvana Ace Mimi di Creative sono i nuovi auricolari true wireless progettati per offrire un’esperienza audio premium in un formato compatto. Con un design elegante, funzionalità avanzate e una qualità sonora elevata (che supporta i codec LDAC, LC3, AAC, SBC e personalizzazione del suono Mimi e Bluetooth LE Audio), questi auricolari cercano di rispondere alle esigenze di chi cerca prestazioni audio di alto livello per l’ascolto quotidiano ma ad un prezzo ragionevole (129,99€) e adattando la qualità del suono alle proprie specifiche preferenze uditive.

Confezione di vendita

  • 1 x Creative Aurvana Ace Mimi
  • 1 x custodia di ricarica USB-C
  • 1 x cavo di ricarica USB-C
  • 1 x paio di gommini in silicone (XS),(S), (M) (L) e (XL)
  • 1 x guida rapida
  • 1 x sacchetto per il trasporto

Con gli Aurvana Ace Mimi riceverete un sacchetto per il trasporto, un cavo di ricarica USB-C-USB-A e cinque paia di gommini in silicone.

Design e Comfort

Gli Aurvana Ace Mimi presentano un design raffinato e moderno. I piccoli auricolari a stelo, disponibili in un elegante color Midnight Blue, sono progettati per essere leggeri e comodi (il peso per ciascun auricolare è di 4.7g), adattandosi perfettamente alla maggior parte delle orecchie. Grazie alla presenza di diverse misure di gommini (ben cinque), l’utente può trovare quella che meglio si adatta, garantendo un buon isolamento acustico e comfort anche durante lunghe sessioni d’ascolto. La custodia di ricarica (che supporta anche la ricarica wireless) è compatta e resistente, realizzata in plastica di alta qualità e dalle linee arrotondate, pesa soltanto 37.2g. Aprendola, si viene accolti da un interno cromato riflettente che non passerà assolutamente inosservato. È abbastanza piccola da poter essere facilmente trasportata nella tasca di una giacca o di un pantalone. L’indicatore LED – invece – è posizionato al di sotto della custodia e segnala lo stato di carica, una funzione utile per tenere sotto controllo la batteria residua.

Qualità Audio

La qualità audio è uno degli aspetti chiave degli Aurvana Ace Mimi. Questi auricolari sono di doppio driver, che abbina il driver xMEMS a un driver dinamico tradizionale da 10 mm, che offrono un’ottima resa sonora. Abbiamo testato questi auricolari con la personalizzazione del suono attivata, poiché è la caratteristica principale di questo prodotto e la maggior parte delle persone che acquistano questi auricolari probabilmente eseguirà il test dell’udito e personalizzerà la firma sonora. La qualità del suono è generalmente equilibrata, con una buona separazione dei toni bassi, medi e acuti. I bassi sono abbastanza profondi (anche se meno di quanto ci saremmo aspettati) senza essere troppo invadenti, e le voci sono chiare e definite. Gli alti risultano nitidi senza risultare troppo aggressivi, il che li rende adatti a una vasta gamma di generi musicali, dal pop alla musica classica, passando per quella rock e elettronica (il sistema a doppio driver xMEMS offre una chiarezza e un dettaglio eccezionali soprattutto su medi – con le note di chitarra ben distinte – e alti soprattutto quando sono presenti piatti e strumenti a fiato – e si nota subito che la separazione destra-sinistra è molto buona, con un isolamento strumentale e un imaging accurati). Da segnalare che attivando l’ANC, gli auricolari cambiano letteralmente pelle (e non in meglio). I bassi sono risultati significativamente aumentati e impasticciati tanto da rendere il suono un groviglio indistinto e confuso.

La tecnologia Mimi Sound Personalization è invece il vero punto di forza di questi auricolari. Grazie a un’app dedicata*, è possibile personalizzare la risposta in frequenza in base alle proprie preferenze e anche alle caratteristiche del proprio udito. Questa funzione permette un’ottimizzazione dell’audio per ogni tipo di ascoltatore, migliorando ulteriormente l’esperienza sonora e ottenendo una rappresentazione grafica (dopo un rapido test dell’udito) della propria acuità uditiva per ciascun orecchio, oltre alla possibilità di sentire il suono dell’equalizzatore personalizzato (e indicando quali frequenze richiedono un leggero aumento e di quanto). Mentre la tecnologia Bluetooth LE Audio, permette di avere un ritardo video e audio ridotto con la modalità a bassa latenza e di connettersi a un numero illimitato di flussi audio pubblici utilizzando Auracast. Anche se le probabilità di imbattersi in una trasmissione Auracast oggi potrebbero essere piuttosto scarse, è bello sapere che questi auricolari sono a prova di futuro. Da segnalare anche il supporto alla modalità ambiente.

*L’app Creative sblocca le funzionalità principali delle Aurvana Ace Mimi. Principalmente, l’app serve a personalizzare l’audio degli auricolari. L’ascoltatore può scegliere tra oltre 40 preset di equalizzazione diversi, inclusi alcuni progettati per giochi specifici come Fortnite e Call of Duty o di modificare 10 bande da 31 Hz a 16 kHz. Per abbinare questi preset di gioco, potete abilitare la modalità Bluetooth a bassa latenza nelle impostazioni dell’app.

Funzionalità e Controlli

Gli Aurvana Ace Mimi sono dotati di controlli touch sensibili, che permettono di gestire facilmente la riproduzione musicale, rispondere alle chiamate e regolare il volume. I controlli sono reattivi e facili da usare, ma richiedono un po’ di pratica iniziale per abituarsi ai vari comandi.

Sono inoltre compatibili con assistenti vocali come Siri e Google Assistant, il che aggiunge un ulteriore livello di praticità durante l’uso quotidiano. La connessione Bluetooth 5.3 garantisce una trasmissione stabile e a bassa latenza, permettendo una riproduzione audio fluida sia durante l’ascolto di musica che durante le chiamate.

Qualità del Microfono

Gli Aurvana Ace Mimi sono dotati di microfono integrato di tipo MEMS omnidirezionale x 3 (per auricolare) per le chiamate, che offre una qualità della voce buona, ma non eccelsa. In ambienti relativamente tranquilli, la voce risulta chiara e comprensibile, mentre in ambienti rumorosi la qualità potrebbe risentirne. Tuttavia, la tecnologia di cancellazione attiva del rumore contribuisce a ridurre i suoni ambientali, migliorando (seppur di poco) l’esperienza durante le conversazioni.

Durata della Batteria

La durata della batteria degli Aurvana Ace Mimi è un altro punto forte. Gli auricolari offrono fino a 7 ore di riproduzione continua con una singola carica, mentre la custodia di ricarica permette di estendere il tempo di utilizzo fino a circa 28 ore. Questa autonomia è superiore alla media per gli auricolari true wireless nella stessa fascia di prezzo. La ricarica, può avvenire tramite cavo o wireless. Creative consiglia un pad di ricarica wireless compatibile con Qi da almeno 5W per una velocità di ricarica ottimale.

Resistenza e Impermeabilità

Gli Aurvana Ace Mimi sono certificati con IPX5, il che significa che sono resistenti agli schizzi d’acqua, ideali per l’uso durante l’esercizio fisico o in caso di pioggia leggera.

Connettività e Compatibilità

Grazie alla compatibilità con Bluetooth 5.3, gli Aurvana Ace Mimi sono facilmente connettibili a una vasta gamma di dispositivi, tra cui smartphone, tablet, laptop e altri dispositivi Bluetooth. La connessione è stabile e non si riscontrano particolari problemi di latenza, che li rende ideali anche per guardare film o giocare a videogiochi.

Commento finale

Gli Aurvana Ace Mimi di Creative sono un’ottima scelta per chi cerca auricolari true wireless con un suono bilanciato e personalizzabile, un design elegante e un buon comfort. Con una durata della batteria soddisfacente, una buona qualità audio e funzionalità pratiche come i controlli touch e la compatibilità con gli assistenti vocali, si posizionano come una scelta solida nella fascia media degli auricolari wireless. Sebbene ci siano alcune limitazioni, come la qualità del microfono in ambienti rumorosi, il rapporto qualità-prezzo è sicuramente positivo, soprattutto se si è alla ricerca di un’esperienza audio personalizzabile che supporta tutte le ultime tecnologie.

Recensione Indiana Jones e l’Antico Cerchio : un’avventura epica tra azione, misteri e storia

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Dopo un’esclusiva temporale su Xbox, Indiana Jones e l’Antico Cerchio approda finalmente su PS5, pronto a conquistare anche i giocatori della console Sony. MachineGames si scrolla definitivamente di dosso l’etichetta di sviluppatore esclusivamente legato alla serie Wolfenstein, dimostrando con forza la sua capacità di interpretare magistralmente anche un personaggio iconico come Indiana Jones. La versione PS5 mantiene inalterata la qualità dell’esperienza originale e introduce miglioramenti tecnici specifici per la console di casa Sony, rendendo questo titolo un’esperienza ancora più coinvolgente e immersiva.


Versione Testata : Playstation 5


Una narrazione degna di Spielberg

La trama di Indiana Jones e l’Antico Cerchio è ambientata nel 1937, inserendosi cronologicamente tra due capolavori cinematografici: I predatori dell’Arca Perduta e Indiana Jones e l’ultima crociata. Il gioco riesce magistralmente a replicare lo spirito avventuroso e misterioso dei film originali, proponendo una storia intrigante basata sulla ricerca del leggendario Cerchio Antico, artefatto carico di poteri occulti che mette Indy in conflitto con la minaccia nazista.

Un elemento narrativo particolarmente riuscito è la presenza di personaggi secondari memorabili. Gina, interpretata virtualmente dall’attrice Alessandra Mastronardi, aggiunge humor e profondità, mentre il villain principale, Emmerich Voss, emerge come un cattivo perfetto: carismatico, inquietante e profondamente coinvolgente.

Questi personaggi aiutano a mantenere sempre alta l’attenzione del giocatore, e la narrazione riesce costantemente ad alternare suspense, momenti comici e drammaticità, mantenendo un ritmo incalzante che non lascia mai spazio alla noia.

Enigmi, esplorazione e avventura: un connubio perfetto

Il gameplay di Indiana Jones e l’Antico Cerchio è un riuscito ibrido tra esplorazione, enigmi ambientali e sequenze action adrenaliniche, con prevalenza di una visuale in prima persona che diventa terza in alcuni momenti cinematici e nelle fasi più acrobatiche.

Gli enigmi ambientali rappresentano il cuore pulsante del gioco e sono ben integrati nella progressione della trama. Alcuni vi faranno sentire sentire davvero come se steste decifrando antichi codici perduti. MachineGames ha dimostrato una grande abilità nel creare enigmi che mettono alla prova sia l’ingegno che l’attenzione ai dettagli con grande maestria.

Gli enigmi principali sono inseriti nel flusso narrativo in modo intelligente e cinematografico: si risolvo mentre il mondo si apre davanti a voi. Quando una parete si sposterà lentamente rivelando un passaggio che non avevate mai notato, avrete dei brividi. È un gioco che non vi tiene per mano, ma vi guida con logica e coerenza, se sarete disposti a osservare e ragionare.

Alcuni puzzle secondari e opzionali richiedono un maggiore impegno mentale, spingendovi a sfruttare ogni informazione raccolta nel diario di Indy.

Un gameplay ricco, vario e ben strutturato

Il gioco si articola principalmente attraverso tre vastissimi scenari esplorabili liberamente: Roma, l’Egitto e la Thailandia. Ciascuno di questi luoghi non è soltanto un cambio di ambientazione, ma un vero e proprio microcosmo con regole, ritmi e identità visive proprie. Roma, ad esempio, ci accoglie con il suo fascino archeologico e i vicoli brulicanti di dettagli, mentre le rovine egiziane offrono uno scenario più aperto e monumentale, fatto di sabbia, geroglifici e caverne in cui perdersi. La Thailandia, invece, è probabilmente la più suggestiva: una giungla lussureggiante, piena di insidie e strutture misteriose immerse nella vegetazione, che offre alcune delle sezioni più dinamiche e visivamente spettacolari dell’intero gioco.

Ognuna di queste macro-aree è piena di missioni secondarie, attività facoltative, collezionabili nascosti in punti inaspettati e piccoli enigmi che sbloccano zone aggiuntive. La struttura open-map non è mai dispersiva: ogni elemento spinge il giocatore ad esplorare con attenzione, premiando la curiosità con momenti narrativi extra, miglioramenti per le abilità di Indy o semplicemente ambientazioni che vale la pena ammirare.

È capitato più volte di deviare dal percorso principale solo per inseguire un indizio o risolvere un enigma secondario… e ritrovarsi, venti minuti dopo, a domandarsi dove fosse finita la missione iniziale. Ma è proprio questo a rendere l’esperienza tanto coinvolgente.

Combattimenti divertenti e approccio stealth

La lotta è parte integrante dell’avventura ma non è la priorità rispetto all’esplorazione e alla risoluzione degli enigmi nell’esperienza di gioco proposta da MachineGames.. L’azienda famosa per i suoi sparatutto frenetici ha modificato il proprio approccio per creare un sistema di combattimento corpo-a-corpo coinvolgente ed efficace che coinvolge pugni ben coordinati e oggetti improvvisati usati come armamentario alternativo.. L’utilizzo delle armature da fuoco è stato ridotto deliberatamente per incentivare strategie stealth più soddisfacentii e tattiche..

La componente stealth è ben riuscita ma soffre di alcuni limiti legati a un’intelligenza artificiale non sempre reattiva. Questo problema non intacca troppo l’esperienza, ma potrebbe risultare frustrante nelle difficoltà più alte, dove gli errori si pagano più cari. La presenza di travestimenti opzionali per aggirare i nemici aggiunge ulteriore varietà strategica, incentivando approcci sempre diversi.

Progressione, longevità e contenuti secondari

La longevità complessiva del gioco è estremamente soddisfacente. Per completare la sola storia principale serviranno circa 30 ore, ma esplorare tutto quello che il gioco offre può portare facilmente oltre le 40 ore. Questo grazie a missioni secondarie ben strutturate, collezionabili stimolanti e puzzle secondari intriganti.

Un semplice sistema di crescita tramite libri e abilità passive arricchisce ulteriormente l’esperienza, invogliando a completare missioni opzionali per migliorare le capacità di Indiana Jones.

Una veste tecnica solida con qualche difetto

Dal punto di vista tecnico, la versione PS5 offre miglioramenti rispetto a quella Xbox, sfruttando la velocità dell’SSD per tempi di caricamento quasi istantanei e offrendo una stabilità generale eccellente.

Tuttavia, rimangono alcune imperfezioni grafiche come il pop-in delle texture, specialmente nella sezione thailandese, e alcune animazioni meno convincenti. Il passaggio tra visuale in prima e terza persona mette in evidenza queste lacune tecniche, che fortunatamente non rovinano l’esperienza complessiva, grazie a scenari dettagliati e ben realizzati.

Il comparto sonoro è invece semplicemente eccellente: la colonna sonora di Gordy Haab, ispirata alle musiche originali di John Williams, è memorabile e riesce a valorizzare ogni momento del gioco. Ottimo anche il doppiaggio in italiano, che permette di godersi appieno la narrazione.

Confronto con la versione Xbox: cosa cambia su PlayStation 5?

La versione PlayStation 5 di Indiana Jones e l’Antico Cerchio arriva a diversi mesi di distanza rispetto al debutto iniziale su Xbox Series X|S, avvenuto lo scorso dicembre, e porta con sé alcuni miglioramenti tecnici degni di nota. Sulla console Sony, il gioco beneficia infatti di tempi di caricamento ulteriormente ottimizzati grazie al velocissimo SSD, con transizioni quasi istantanee tra le varie sezioni di gioco. Inoltre, pur mantenendo le stesse impostazioni grafiche viste sulla controparte Xbox, su PS5 abbiamo notato un frame rate leggermente più stabile, in particolare durante le sequenze più concitate e ricche di elementi a schermo.

Dal punto di vista grafico, invece, le differenze sono minime: entrambe le versioni sfruttano molto bene l’hardware di nuova generazione, ma su PlayStation 5 sembra esserci una gestione leggermente migliore del pop-in e degli effetti di illuminazione, in particolare con il ray tracing attivo. Anche il feedback aptico del controller DualSense è stato sfruttato in modo efficace, rendendo ancora più immersiva l’esperienza di gioco, specialmente durante l’uso della frusta o negli scontri corpo a corpo.

In termini di contenuti, invece, non ci sono differenze sostanziali tra le due piattaforme: entrambe offrono l’avventura completa senza contenuti aggiuntivi esclusivi. Pertanto, chiunque abbia già avuto modo di apprezzare la versione Xbox non troverà nuove motivazioni in termini di contenuti per riacquistare il gioco su PS5. Tuttavia, chi dovesse ancora avvicinarsi all’avventura dell’archeologo più famoso del mondo, su PlayStation troverà forse una versione leggermente più rifinita e ulteriormente ottimizzata rispetto a quella già eccellente disponibile su Xbox.

Per ulteriori dettagli, potete consultare la nostra recensione completa per la versione PC.

Tutti gli enigmi risolti: le guide per completare l’avventura

Se state esplorando ogni angolo di Indiana Jones e l’Antico Cerchio e vuoi completare al 100% la tua avventura, le nostre guide fanno al caso tuo. Dalle casseforti del Vaticano alle combinazioni nascoste nelle tombe di Giza, passando per le reliquie celate tra le rovine di Sukhothai, abbiamo raccolto tutto il necessario per aiutarti a non lasciare nulla indietro. Scoprite anche come sbloccare il finale segreto e come risolvere l’enigma dello scheletro di fuoco, due dei momenti più misteriosi e affascinanti dell’intero gioco.

Tutte le nostre guide dedicate:

Commento finale

Indiana Jones e l’Antico Cerchio è uno dei titoli più interessanti e completi dell’anno, riuscendo a catturare con grande efficacia l’essenza del personaggio e il fascino delle sue avventure. Nonostante qualche imperfezione tecnica e un leggero calo nel ritmo nella parte finale del gioco, MachineGames ha confezionato un’esperienza che difficilmente gli appassionati del genere dimenticheranno.

PS5 aumenta di prezzo in Europa: Sony rivede il listino, ma taglia il costo del lettore ottico

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A sorpresa (ma non troppo), Sony ha annunciato un nuovo aumento di prezzo per PlayStation 5 Digital Edition, che da oggi 14 aprile 2025 sale a 499,99€ in Europa, Italia compresa. Si tratta di un rincaro di 50 euro rispetto al precedente prezzo consigliato, che arriva a pareggiare il listino del modello Standard al lancio.

Questa nuova modifica riguarda solo il modello Digital Edition: la PS5 con lettore ottico non subirà variazioni e resta stabile, così come PS5 Pro, che mantiene il suo prezzo consigliato di 799,99€.

Riduzione per il lettore disco: ora costa meno

C’è però anche una buona notizia: il lettore ottico esterno compatibile con PS5 Slim e PS5 Pro vede una riduzione significativa di prezzo. In Europa passa da 119,99€ a 79,99€, una differenza che potrebbe rendere l’acquisto della Digital Edition più appetibile per chi intende espandere la console in un secondo momento.

Il nuovo prezzo è già attivo anche nel Regno Unito (£69.99), in Australia (AUD $124.95) e Nuova Zelanda (NZD $139.95), e dovrebbe diventare più facilmente reperibile sul mercato, dopo mesi in cui è risultato difficile da trovare.

La situazione nei diversi mercati

La riorganizzazione dei prezzi coinvolge più aree geografiche e non si applica in modo uniforme. Ecco cosa cambia a partire da oggi:

  • Europa: PS5 Digital sale a €499,99
  • Regno Unito: PS5 Digital a £429.99
  • Australia: PS5 Standard a AUD $829.95, PS5 Digital a AUD $749.95
  • Nuova Zelanda: PS5 Standard a NZD $949.95, PS5 Digital a NZD $859.95

Nei mercati del Medio Oriente si segnalano potenziali rincari, ma al momento non ci sono conferme ufficiali da parte di Sony.

Le motivazioni dietro l’aumento

Sony ha giustificato questo aumento con un comunicato che parla di un “difficile ambiente economico”, facendo riferimento in particolare all’alta inflazione e alle fluttuazioni dei tassi di cambio. Si tratta, di fatto, del secondo rincaro ufficiale per PS5 in questa generazione: il primo era avvenuto nell’agosto 2022, sempre con un aumento di 50 euro per i mercati europei.

La decisione non arriva nel vuoto: nelle ultime settimane, Sony ha anche annunciato un aumento del prezzo di PlayStation Plus in 15 paesi dell’America Latina, segno di una revisione più ampia dell’intero ecosistema PlayStation.

Un listino sempre più dinamico

Con questa mossa, PS5 Digital e PS5 Standard finiscono per avere lo stesso prezzo consigliato in Europa, almeno fino a eventuali promozioni future o nuovi bundle. Di conseguenza, la scelta tra le due versioni sarà sempre meno una questione di prezzo e sempre più una preferenza tra supporto fisico e ecosistema digitale.

Chi sperava in un ribasso di prezzo per il modello base dovrà quindi aspettare ancora, anche se la riduzione del costo del lettore ottico potrebbe rappresentare un primo segnale di maggiore flessibilità commerciale da parte di Sony.

Una strategia rischiosa per Sony

Il 2025 si conferma un anno di movimenti strategici per Sony: tra il lancio (ormai vicino) di PS5 Pro, le modifiche a PlayStation Plus e questi ritocchi di listino, è evidente la volontà di ricalibrare l’offerta per adattarsi alle nuove dinamiche economiche globali.

Resta da vedere come reagiranno gli utenti europei a questo nuovo aumento. Di certo, il dibattito tra fisico e digitale non è mai stato così acceso.

Recensione Rusty Rabbit, un burbero coniglio a caccia di rottami

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Rusty Rabbit rappresenta un esperimento interessante per Nitroplus. Un nome probabilmente sconosciuto alla maggioranza del pubblico occidentale, ma piuttosto famoso tra i fan delle visual novel. Saya no Uta, Full Metal Daemon: Muramasa, Psycho-Pass: Mandatory Happiness, Madoka Magica e Fate/Zero sono alcune delle più importanti produzioni firmate dal team di sviluppo, nonché dal noto sceneggiatore giapponese Gen Urobuchi (famoso anche per la trilogia animata del Godzilla di Netflix).

Lontani dalla comfort zone delle avventure romanzate, l’azzardo prende le forme di un metroidvania di stampo piuttosto classico ambientato durante una nuova era glaciale. Un futuro distopico in cui tuttavia la Terra è stata ereditata dai conigli, la nuova specie dominante del pianeta. Suona intrigante? Si, ma con qualche riserva.

Rusty Rabbit sarà disponibile dal 17 Aprile per PC (via Steam), Nintendo Switch e PlayStation 5.


Versione testata: PlayStation 5


Il coniglio di Dojima?

Come anticipato, il presupposto narrativo alla base di Rusty Rabbit mescola distopia e sci-fi. In un futuro imprecisato in cui gli umani hanno abbandonato misteriosamente una Terra precipitata in una nuova era glaciale, i conigli hanno ereditato il ruolo di apice evolutivo del pianeta. Le condizioni di vita non sono tuttavia facili tra condizioni metereologiche rigide ed una natura avversa che rende tutto più complesso. Da imponenti rovine lasciate dagli umani ergono i cercatori di ruggine, conigli coraggiosi che si avventurano in luoghi ritenuti sacri che nascondono meraviglie perdute.

L’anziano Stamp è un burbero e disilluso cercatore di ruggine, che ogni giorno parte all’esplorazione della Montagna ciminiera. Un giorno, di ritorno dalla sua giornata di esplorazione, Stamp incontra una nuova squadra di cercatori di ruggine conosciuta col nome di “BB”: l’incontro fortuito porta il coniglio veterano nell’imbattersi in antichi dispositivi per l’archiviazione di informazioni, i D-TAM. Uno di questi dispositivi sembra appartenere a sua figlia perduta, rivelando verità nascoste sul mondo del passato. E se sua figlia fosse ancora viva, in pericolo da qualche parte?

Il mech Junkster è il fido alleato di Stamp.

Non troppo sorprendentemente visto il palmarès del team creativo, il focus sulla narrazione è uno degli aspetti più caratteristici di Rusty Rabbit. A partire dalla scelta del doppiatore giapponese del protagonista, quel Takaya Kuroda la cui voce ha reso immortale il Kazuma Kiryu della serie Like a Dragon (o Yakuza o Ryu ga Gotoku, fate voi). Stamp è un personaggio rude, segnato dalla vita, che tira avanti nonostante le avversità ed un passato doloroso. Si tratta di una evidente dissonanza con il character design artistico del titolo, che cela dietro deliziosi coniglietti tematiche adulte e chiavi di lettura impegnate. Un’attenzione, quella di Urobuchi & co., che passa attraverso il lascito dell’esperienza nelle visual novel con una grande mole di dialoghi, cutscene e componenti slice-of-life.

A livello tecnico, d’altro lato il titolo non si presenta in modo particolarmente omogeneo. Se i personaggi vantano un ottimo livello di dettaglio, lo stesso non si può dire delle ambientazioni. Spoglie e poco ispirate, palesano i limiti della produzione con paesaggi blandi ed un riciclo abbastanza pronunciato di asset e geometrie. Un peccato, perché il contrasto è piuttosto spiacevole da vedere. Fortunatamente, le prestazioni su PlayStation 5 sono in linea generale solide.

La lore di Rusty Rabbit viene raccontata attraverso l’interazione con specifici personaggi.

L’arte della trivella

Al di là della particolare attenzione alla sceneggiatura e soprattutto ai suoi protagonisti, Rusty Rabbit resta un metroidvania piuttosto scolastico ed al contempo solido.

Stamp dovrà affrontare, nel corso dell’avventura, diversi biomi della Montagna ciminiera sia per recuperare tesori perduti sia per far luce sul passato del mondo e sulla sorte di sua figlia. Suddiviso in macro livelli, Rusty Rabbit pone il protagonista ai comandi del suo fido Junkster, un mech multifunzione in grado di farsi largo tra i rottami. Il gameplay ruota tutto intorno all’esplorazione ed all’escavazione, per trovare nuove vie per addentrarsi sempre più in profondità alla ricerca della verità. Trivellare permette di accumulare punti esperienza per accrescere le abilità del Junkster, ma anche di recuperare materiali di potenziamento, chiavi ed oggetti legati a missioni primarie e secondarie. Un mix tra F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch e Steamworld Dig.

Scavare è un’attività piuttosto rilassante a lungo andare.

Se all’inizio tutto sembra piuttosto farraginoso e poco pratico, la sensazione tende a lasciare presto il posto ad un loop ludico che paradossalmente finisce con l’essere rilassante nella sua metodicità. Farsi largo attraverso le macerie soddisfa un innato prurito completista, che punta al ripulire le ambientazioni (in stile collect-a-thon) ma anche e soprattutto ad aprire le porte alla progressione costante del Junkster e delle missioni presenti.

Non c’è tuttavia solo esplorazione in Rusty Rabbit. Pericolosi robot infestano la Montagna ciminiera, costringendo Stamp a difendersi spesso e volentieri. In queste fasi, il sistema di combattimento immaginato da Nitroplus non è esente da qualche critica. La macchinosità nei controlli del Junkster, elemento probabilmente voluto dal team di sviluppo, entra in contrasto con la necessità di gestire gli scontri con gli avversari. Spesso questi ultimi sono molto più rapidi ed agili, costringendo il giocatore a manovre estremamente ardite che finiscono con l’arrecare più danni che benefici. Gli attacchi stessi del Junkster, ad esempio, portano il mech ad avvicinarsi gradualmente all’avversario. Peccato che ogni contatto con i nemici implica l’attribuzione di malus alla salute. I combattimenti diventano così una questione di posizionamento, in cui una scelta sbagliata (o più facilmente, una manovra errata) possono avere gravi conseguenze. Una punitività probabilmente troppo alta.

I combattimenti non si possono mai sottovalutare granché, anzi.

Scava oggi, scava domani

Nell’ottica complessiva, è un peccato che l’infrastruttura ludica generale presti il fianco a numerose sbavature.

A partire dal sistema di controllo, che replica la macchinosità del robot di Stamp con risultati tuttavia non proprio entusiasmanti nelle sezioni più movimentate. Citavamo le manovre evasive negli scontri con gli avversari, ma si tratta di problematiche che si trovano anche nella naturale navigazione attraverso i livelli. In questo senso, lo stesso level design appare fin troppo lineare e senza particolari sussulti. Un problema non da poco, in un panorama attuale colmo di alternative nel genere metroidvania che vantano autentici capolavori in termini di level design.

Le dotazioni giuste aiutano ad esplorare taluni segmenti dei livelli.

La latente ripetitività di Rusty Rabbit si manifesta anche nelle design delle missioni. Queste si presentano quasi esclusivamente come fetch quest o semplici obiettivi legati all’abbattimento di un numero determinato di nemici. Un peccato, visto che portano inevitabilmente al backtracking e non aiutano a risollevare le parti meno solide della produzione.

Anche il crafting è meno incisivo di quanto previsto. Sebbene l’atto in sé sia semplice, la raccolta dei materiali è resa complicata da una insospettabile mancanza di chiarezza. A partire da menù poco esplicativi, che celano opzioni fondamentali costringendo ad operazioni farraginose.

Molto più piacevole è invece l’aspetto slice-of-life della produzione. Attraverso il recupero di particolari oggetti, sarà possibile apprendere affascinanti approfondimenti di lore ma anche frequentare gli NPC con interessanti risvolti che danno ulteriore lustro alla sceneggiatura.

Condividere un pasto con un personaggio è una delle attività collaterali più interessanti.

Commento finale

Rusty Rabbit rappresenta un esperimento interessante, non tanto per le sue caratteristiche specifiche quanto per il background del proprio team creativo. Messe da parte le visual novel, Nitroplus e Gen Urobuchi danno vita ad un metroidvania di stampo classico con un intrigante piglio narrativo ed alcune interessanti idee di game design. L’esperienza complessiva si rivela piuttosto intrigante ed inaspettatamente rilassante, pur presentando diverse ingenuità che impediscono all’avventura del coniglio Stamp di essere davvero memorabile o quantomeno capace di sapersi distinguere tra la vasta e spietata concorrenza.

InZoi, partenza col botto e crollo disastroso: persi l’85% dei giocatori

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Il 28 marzo 2025, InZoi si è presentato al mondo con l’ambizione di essere l’alternativa moderna a The Sims. Un’esplosione di entusiasmo ha accompagnato il lancio: oltre un milione di copie vendute nella prima settimana e un picco di 87.000 giocatori contemporanei su Steam nel giorno d’esordio. Numeri che lasciavano immaginare un futuro brillante per questo nuovo life simulator targato Krafton.

Il crollo inatteso

Eppure, bastano appena due settimane per ribaltare tutto. I dati odierni parlano chiaro: il picco massimo di utenti è crollato a meno di 13.000 giocatori, e la media giornaliera è scesa da 63.000 a circa 10.700. In termini percentuali, parliamo di un -85% sul picco massimo e -83% sulla media: una caduta verticale che ha colto di sorpresa anche i più scettici.

Che i giochi vedano un calo fisiologico nei giorni successivi al lancio è noto, ma la velocità e l’intensità del declino di InZoi sono fuori scala. Per dare un termine di paragone, titoli come Marvel Rivals, rilasciato nello stesso periodo, hanno perso appena il 3% di utenti in sei settimane. Krafton, invece, si trova a fronteggiare uno degli esempi più lampanti di disaffezione post-hype.

Il paradosso The Sims

L’ironia? Proprio mentre InZoi tentava di oscurare il regno di The Sims 4, il titolo EA ha registrato un’impennata di giocatori su Steam, toccando il suo record storico di utenti attivi. Il lancio del concorrente, anziché minarne la popolarità, ha riacceso la fiamma dell’interesse per il capostipite del genere. Un effetto boomerang che dimostra quanto la concorrenza possa talvolta rafforzare l’originale.

Un problema di contenuti… e di bug

Se ci si chiede cos’abbia causato un crollo così repentino, la risposta probabilmente è: più fattori insieme. Da un lato, InZoi ha fatto il pieno di visibilità promettendo grandi libertà creative, grafica di alto livello e uno stile moderno. Ma una volta immersi nel gameplay, molti utenti hanno percepito una mancanza di profondità, contenuti e rifinitura.

In più, bug e scelte discutibili hanno aggravato la situazione: uno su tutti, la possibilità (non intenzionale) di investire i bambini con i veicoli, rapidamente rimossa ma già sufficiente a minare la fiducia della community. E se il primo impatto è negativo, riconquistare i giocatori diventa un’impresa.

Un confronto che fa riflettere

Nel frattempo, qualcuno sui social ha fatto notare un confronto curioso ma per nulla fuori luogo: InZoi ha registrato numeri di gran lunga superiori ad Assassin’s Creed Shadows, titolo ben più costoso, blasonato e appartenente a un franchise storico.

Un paragone che fa riflettere, soprattutto considerando la risonanza del titolo Ubisoft, di cui abbiamo parlato approfonditamente nella nostra recensione di Assassin’s Creed Shadows.

Insomma, oggi non basta più essere un AAA o quadrupla A per dominare le classifiche. Anche un gioco meno atteso, se lanciato con il giusto hype e con una proposta accattivante, può catturare l’attenzione del pubblico. Ma mantenere quella fiducia, come dimostra InZoi, è un’altra storia.

Quale futuro per InZoi?

Ora la palla è nel campo di Krafton. Gli sviluppatori dovranno dimostrare di ascoltare la community, sistemare bug, introdurre contenuti davvero coinvolgenti e riposizionare il gioco sul lungo periodo. Serve un lavoro di cesello, costanza e visione. Perché, al momento, la “nuova era dei simulatori di vita” è iniziata con il piede sbagliato.

Assetto Corsa EVO: tutte le novità in arrivo

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KUNOS Simulazioni ha alzato il sipario su una serie di novità significative che plasmeranno il futuro di Assetto Corsa EVO nei prossimi mesi. Con un messaggio diretto alla community e un video ufficiale pubblicato dal co-fondatore Marco Massarutto, lo studio italiano ha delineato i prossimi aggiornamenti in arrivo, intervenendo direttamente su alcuni degli aspetti più richiesti dagli appassionati e ridefinendo, in parte, la roadmap dell’accesso anticipato.

A spiccare su tutto è la volontà di rendere l’esperienza di guida ancora più accessibile, flessibile e appagante, sia per i piloti solitari che per gli amanti della competizione online.

Open Mode: Assetto Corsa EVO anche offline

Una delle richieste più frequenti da parte dei giocatori diventa finalmente realtà. Con l’introduzione della nuova Open Mode, sarà possibile accedere a numerosi contenuti anche senza una connessione permanente a Internet. È un cambiamento importante nella filosofia del gioco, che finora aveva sempre fatto dell’infrastruttura online una parte centrale dell’esperienza.

La modalità offline includerà anche l’intera Campagna Carriera, strutturata con una vera e propria progressione, un sistema economico interno e l’aggiunta di una Driving Academy pensata per affinare le abilità al volante. Una modalità pensata non solo per intrattenere, ma per educare e far crescere il pilota, sia principiante che esperto.

Miglioramenti tecnici e IA sempre più raffinata

Oltre alle modalità, gli sviluppatori stanno intervenendo anche sotto il cofano. Le performance generali stanno ricevendo un trattamento prioritario, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del gioco in realtà virtuale e su postazioni triple screen, due configurazioni sempre più diffuse tra gli appassionati di sim racing più esigenti.

Un’altra area che sta ricevendo grande attenzione è quella dell’intelligenza artificiale. Gli avversari virtuali non solo manterranno ora i propri nomi — aumentando il realismo — ma saranno anche in grado di esprimere comportamenti più credibili e coerenti, variando in base al livello di abilità selezionato. In pista, questo si traduce in duelli più autentici e dinamiche di gara meno prevedibili, con uno spettro di situazioni che premia il sangue freddo e la capacità di adattamento.

Il multiplayer arriverà in estate, completamente rinnovato

Sul fronte del multiplayer, KUNOS Simulazioni conferma che i lavori procedono a pieno ritmo. Attualmente in fase di test interno, il comparto online verrà introdotto con la terza versione dell’Accesso Anticipato, prevista per questa estate. Oltre a rappresentare un’espansione importante per la community, sarà accompagnato da un netcode completamente riprogettato, pensato per garantire partite più stabili, competitive e reattive.

L’obiettivo dichiarato è quello di costruire un ambiente online solido e capace di sostenere gare di alto livello, migliorando la qualità dell’esperienza tanto per i veterani quanto per chi si affaccia per la prima volta al mondo del sim racing online.

Vetture anticipate e modding prima del previsto

Un’altra decisione significativa riguarda i contenuti veicolari. Il team ha infatti deciso di anticipare il rilascio di numerose vetture richieste a gran voce dalla community, comprese quelle a ruote scoperte, da sempre tra le più amate dai sim driver per via della loro guida nervosa e reattiva.

Stesso discorso per gli strumenti dedicati al modding, inizialmente previsti per la versione 1.0 del gioco. KUNOS ha scelto di rendere disponibili questi strumenti già durante la fase di accesso anticipato, in modo da testarne le funzionalità in tempo reale e affinarli sulla base dei riscontri della community. Una mossa intelligente che conferma l’approccio aperto e collaborativo dello studio, pronto ad accogliere e valorizzare le creazioni degli utenti anche prima del lancio ufficiale della versione definitiva.

Una roadmap che evolve insieme alla community

Tutte le novità svelate in questi giorni mostrano con chiarezza la direzione intrapresa da KUNOS Simulazioni. Assetto Corsa EVO non è solo il naturale successore spirituale dell’originale Assetto Corsa, ma vuole diventare un punto di riferimento per l’intero genere, offrendo un’esperienza modellabile e costruita fianco a fianco con i giocatori.

L’introduzione della Open Mode, i miglioramenti all’IA, le ottimizzazioni tecniche e l’arrivo del multiplayer online rappresentano solo una parte del percorso, ma segnano già un salto in avanti importante nella visione del progetto. Assetto Corsa EVO promette di essere non solo un simulatore tecnico e realistico, ma anche un ecosistema capace di evolversi in tempo reale, fondato su feedback concreti e sull’ambizione di offrire la miglior esperienza possibile su strada — virtuale, certo, ma tremendamente credibile.

Marathon, ecco la data di uscita ed il primo gameplay del nuovo FPS di Bungie

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Bungie ha finalmente rivelato il gameplay di Marathon, il nuovo FPS multiplayer che esordirà il prossimo 23 Settembre per PlayStation 5, Xbox Series e PC.

Il titolo, che su PC sarà disponibile tramite Steam, supporterà le funzionalità di cross-play e cross-save e vedrà tra pochi giorni l’inizio della closed alpha. Per partecipare al playtest al via il prossimo 23 Aprile, è possibile manifestare il proprio interesse via Discord.

Dai creatori di Halo e Destiny
Perlustra la colonia perduta di Tau Ceti IV nello sparatutto in prima persona a squadre con esfiltrazione di Bungie. Scegli un corridore e raduna una squadra di tre giocatori per affrontare le squadre avversarie e le forze di sicurezza ostili, aggiudicandoti armi e potenziamenti. Sopravvivi e tutto ciò che avrai recuperato sarà tuo per le prossime corse su Tau Ceti IV, oppure, se ne avrai il coraggio, per le avventure sulla nave di Marathon che sovrasta il territorio.

Come divenire corridori
Scegli il tuo personaggio tra una serie di mercenari cibernetici con abilità uniche. Personalizza il tuo stile di gioco con impianti ed equipaggiamento recuperati nelle corse. Ogni partita è un’occasione per sperimentare strategie diverse, nuove configurazioni e diventare più forte.

Benvenuti su Tau Ceti IV
Una colonia un tempo fiorente è divenuta il campo di battaglia di fazioni che si contendono potere e ricchezze arruolando dei corridori che recuperino armi, oggetti di valore e qualunque cosa dia loro un vantaggio.

Un gioco divertente e competitivo per tutti
Bungie offre le migliori sparatorie in prima persona, che sapranno accontentare i giocatori di qualsiasi livello. Le mappe a disposizione consentiranno sia di perfezionare le proprie abilità, sia di passare alle sfide più rischiose ed eventualmente alla modalità classificata della prima stagione di contenuti.

Una questione di correttezza
I giocatori scorretti non si fermano mai, ma nemmeno noi. Continueremo a investire in sistemi di supporto e anti-cheat solidi per i nostri server, assicurando una sana competizione tra giocatori nei nostri titoli.

Half-Life 2 continua ad essere rivoluzionario con Nvidia RTX Remix

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Era il 26 Novembre 2004 quando Half-Life 2 fece la sua comparsa nel panorama videoludico, e per molti da quel giorno, giocare ai videogiochi non fu più la stessa cosa.

Pochi titoli possono essere definiti a pieno titolo come “rivoluzionari” e la seconda avventura del Dottor Freeman è tra questi pochi privilegiati. Valve riuscì a migliorare esponenzialmente l’illustre predecessore grazie ad un autentico trionfo di scrittura e game design, con una grafica avveniristica, una IA avversaria tenace ed una gestione della fisica mai così reale ed interattiva.

Oltre venti anni dopo, il capolavoro Valve torna ad essere protagonista sulla scena videoludica grazie ad Half-Life 2 RTX. Una nuova versione dell’avventura a City-17 e dintorni, di cui è attualmente disponibile una demo gratuita scaricabile direttamente da Steam. Ma di cosa si tratta esattamente e perché è un progetto così importante?

Parola d’ordine: RTX Remix

Sviluppato e pubblicato da Orbifold Studio, autori di Half-Life 2: VR, Half-Life 2: Remade Assets, Project 17 e Raising the Bar: Redux (su assenso di mamma Valve), il progetto Half-Life 2 RTX si basa sulle possibilità offerte dalla innovativa piattaforma di modding Nvidia RTX Remix.

In breve e citando direttamente il sito Nvidia, si tratta di “una piattaforma open source che consente a chi fa modding di acquisire facilmente le risorse di gioco, migliorare automaticamente i materiali grazie agli strumenti IA generativi e creare straordinari remasterizzazioni RTX con ray-tracing completo e tecnologie di rendering neurale, tra cui l’opzione DLSS 4 con generazione di frame multipli”.

In soldoni, si tratta di un tool che permette di facilitare le operazioni di modding, permettendo al contempo di attingere ad un numero consistente di migliorie tecnologiche grazie al supporto dell’IA. Tra le possibilità principali, c’è l’opportunità di implementare il path-tracing, texture ad altissima definizione (4K/8K) e persino un sistema di materiali PBR fisicamente accurato con supporto per la mappatura dell’occlusione della parallasse e la dispersione subsuperficie. L’IA si occupa altresì di analizzare autonomamente (a seconda del modello generativo selezionato dall’utente) le texture a bassa risoluzione prevenienti da giochi classici, generano materiali fisicamente accurati.

Una risorsa potenzialmente impattante per l’intera scena del modding, al punto che Nvidia stessa ha preso come esempio dimostrativo lo stesso Half-Life 2 RTX.

Half-Life 2 RTX, dal ray tracing al DLSS4

Per moltissimi appassionati del settore (noi compresi, ovviamente) l’uscita di Half-Life 2 ha cambiato il corso dell’evoluzione del mondo del gaming. Non solo per una componente grafica fuori dal comune, ma anche per una implementazione della fisica mai così interattiva e rilevante ai fini del gameplay (grazie all’alchimia tra Source Engine ed Havok). Era come se, improvvisamente, dal PC si fosse passati a giocare al casinò live dal vivo.

Oggi, quest’impatto non può essere pienamente compreso dal pubblico che non ha vissuto quel periodo storico. Anche in questa prospettiva può tuttavia essere significativa la release di Half-Life 2 RTX, che al contempo rispolvera un’opera che ha segnato un’era ed introduce molte innovazioni tecnologiche contemporanee.

Il ray-tracing completo trasforma Half-Life 2 con luci, ombre e riflessi realistici rendendolo ancora più coinvolgente con una profondità e un realismo senza pari. L’implementazione del path tracer più sofisticato di Nvidia include altresì la nuova Neural Radiance Cache basata su IA, per calcolare la luce indiretta con maggiore precisione e prestazioni ancora più elevate. Ma non finisce di certo qui.

L’ultima evoluzione della suite DLSS (DLSS 4) è infatti sfruttata per il rendering neurale IA al fine di aumentare gli FPS, ridurre la latenza e migliorare la qualità dell’immagine, introducendo altresì la nuova Generazione multi-frame e la Super Resolution migliorata con GPU GeForce RTX serie 50 e Tensor Core di quinta generazione. Half-Life 2 RTX include poi nuovi materiali a base fisica realizzati a mano, modelli migliorati con dettagli poligonali fino a 30 volte superiori e personaggi rimasterizzati con una delle prime implementazioni della dispersione sub-superficiale nei giochi con ray-tracing.

Insomma, una vera e propria ristrutturazione di un classico immortale, banco di prova delle tecnologie più moderne e delle possibilità offerte dalla implementazione IA. Il tutto completamente gratis, a  patto di avere già l’originale Half-Life 2 nella libreria Steam.

Dottor Freeman, benvenuto nel 2025

Half Life 2 RTX è quindi una potenziale risposta alle richieste di un pubblico che desidera il rilascio di titoli che sappiano rispettare i canoni qualitativi dei tripla A anche dalle rimasterizzazioni o dalle mod.

Certo, gran parte del pubblico chiede a gran voce un nuovo capitolo della saga del dottor Freeman. I rumor sono da sempre molteplici tuttavia, al di là dello straordinario capitolo per VR Half-Life: Alyx, Valve finora non si è mai sbottonata ufficialmente.

Nel frattempo, la demo di Half-Life 2 RTX può far sognare il pubblico con un assetto grafico moderno con luci dinamiche, raytracing RTX con riflessi e giochi di luce ancora più spettacolari, texture e modelli rifatti da zero.  Chissà che il successo di questo progetto possa convincere Valve a dare a tutti i fan del franchise un nuovo capitolo della serie. Noi ci speriamo sempre, e voi?