Dopo una lunga attesa e diverse anticipazioni, finalmente Kojima Productions ha svelato la data di uscita ufficiale di Death Stranding 2: On the Beach. Il gioco arriverà in esclusiva PS5 il 26 giugno 2025, con i preordini disponibili già dal 17 marzo.
L’annuncio è stato accompagnato da un suggestivo trailer mostrato durante il panel dedicato al gioco all’evento SXSW 2025, dove oltre alla presenza di nuovi personaggi, abbiamo scoperto che anche l’attore italiano Luca Marinelli farà parte del cast con un ruolo chiave.
Il trailer e la storia: Connessione o isolamento?
Il nuovo video ci riporta nel peculiare universo post-apocalittico creato da Hideo Kojima, svelando ulteriori dettagli sulla trama e sui protagonisti. Una delle frasi emblematiche del trailer, «Non ci saremmo dovuti connettere», sottolinea il cambio di prospettiva rispetto al primo capitolo. Se infatti in Death Stranding il focus era sul bisogno di creare connessioni umane, questo sequel vuole esplorare anche il lato oscuro di queste connessioni, analizzando le possibili conseguenze negative che ne derivano.
Durante il panel SXSW, Kojima stesso ha spiegato che il tema centrale del gioco gli è stato ispirato dalla pandemia del 2020, ponendo una riflessione sul significato profondo delle nostre relazioni sociali e sulle loro implicazioni.
Inoltre, Norman Reedus (Sam Porter Bridges) ha confermato che la forte componente narrativa rimarrà centrale, seppur arricchita da un gameplay più dinamico e aperto alle scelte del giocatore: combattimenti più vari, possibilità di approcci stealth e l’opportunità di evitare del tutto alcuni scontri.
Un cast stellare: spicca Luca Marinelli
Il trailer ha mostrato anche il cast completo, confermando attori già noti e nuove star di grande calibro internazionale:
Norman Reedus (Sam Porter Bridges)
Lea Seydoux (Fragile)
George Miller (Tarman)
Troy Baker (Higgs)
Elle Fanning (Tomorrow)
Fatih Akin (Dollman)
Shioli Kutsuna (Rainy)
Alastair Duncan (The President)
Alissa Jung (Lucy)
Nicolas Winding Refn (Heartman)
Luca Marinelli (Neil)
Debra Wilson (Doctor)
Tra questi spicca appunto Luca Marinelli, il cui personaggio è apparso nel trailer come un soldato dalla forte somiglianza con Solid Snake, ricordando il desiderio già espresso da Kojima di coinvolgerlo nel ruolo di Snake in un potenziale film su Metal Gear Solid.
Le edizioni disponibili al lancio
Dal 17 marzo sarà possibile prenotare il gioco, scegliendo fra tre diverse edizioni, ciascuna con contenuti esclusivi:
Death Stranding 2: Digital Standard Edition (79,99€)
Gioco completo (download digitale)
Bonus preordine: Ologramma Quokka e Esoscheletro (versioni Battle, Boost e Bokka in argento LV1-3)
Death Stranding 2: Digital Deluxe Edition (89,99€)
Gioco completo (download digitale)
Accesso anticipato di 48 ore
Mitragliatrice (MP) LV1 (sblocco anticipato)
Scheletri da battaglia, potenziato e Bokka: oro (LV1, LV2, LV3)
Patch Quokka, Patch Chiral Feline e Patch “Why Me?”
Bonus preordine: Ologramma Quokka e Esoscheletro (versioni Battle, Boost e Bokka in argento LV1-3)
Death Stranding 2: Collector’s Edition (249,99€)
Edizione fisica per veri collezionisti, caratterizzata da oggetti unici ed esclusivi:
Gioco completo (download digitale)
Accesso anticipato di 48 ore
Scatola da collezione esclusiva
Statua di Magellan Man da 38 centimetri (raffigurante una Creatura Arenata gigante con la nave di Fragile come testa)
Figura di Dollman da 7 centimetri
Carte artistiche da collezione
Lettera personale di Hideo Kojima
Mitragliatrice (MP) LV1 (sblocco anticipato)
Scheletri da battaglia, potenziato e Bokka: oro (LV1, LV2, LV3)
Patch Quokka, Patch Chiral Feline e Patch “Why Me?”
Bonus preordine: Ologramma Quokka e Esoscheletro (versioni Battle, Boost e Bokka in argento LV1-3)
Tutte le edizioni offrono contenuti esclusivi pensati per arricchire ulteriormente l’esperienza di gioco, sia dal punto di vista estetico che del gameplay.
Cosa aspettarsi da Death Stranding 2: On the Beach?
Death Stranding 2: On the Beach si conferma un titolo ambizioso e unico nel panorama videoludico attuale. Kojima promette un sequel intenso, capace di far riflettere e sorprendere, portando avanti la storia di Sam Porter Bridges in un mondo in cui le relazioni e le connessioni saranno al centro di nuove profonde riflessioni.
Dal cast eccezionale ai contenuti delle edizioni speciali, passando per un gameplay più dinamico e narrativamente incisivo, questo secondo capitolo promette di essere uno dei giochi più rilevanti del 2025.
Appuntamento, dunque, al 26 giugno su PS5, per scoprire fino a che punto «avremmo dovuto davvero connetterci».
Ecco a voi la guida ai trofei di Split Fiction. Ottenere il trofeo di platino nell’ultima avventura dell’istrionico Josef Fares è tutt’altro che difficile. Dovrete solo trovare un amico con cui giocare (in locale o online) e seguire la nostra guida!
Prima di proseguire, vi segnaliamo che sul nostro sito abbiamo preparato delle guide dedicate al gioco:
Tempo stimato per il platino: 12-15 ore di base, ma se un videogiocatore che ha già ottenuto il trofeo di platino gioca con voi il tempo si riduce ad un’oretta, se giocate in locale, e 3-4 ore, se giocate online (per approfondire vi rimandiamo alla sezione Road-map).
Trofei offline: 21
Trofei online: 0, perché tecnicamente si possono prendere tutti offline in locale, tuttavia data la natura del gioco, la distinzione resta comunque fumosa ed inutile.
Trofei missabili: Tecnicamente tutti i trofei sono semi-missabili, tranne Amiche del cuore. Tuttavia c’è il seleziona capitolo che rende tutto praticamente ottenibile in qualsiasi momento, quindi non c’è realmente nulla di veramente missabile.
Trofei glitchati: 0
La difficoltà influisce sui trofei? No, c’è solo una difficoltà.
Run minime: 1 + clean-up
Free-roam/selezione livelli dopo aver finito il gioco: Sì, come già detto in Split Fiction c’è il seleziona capitolo che vi permette di rigiocare qualsiasi porzione di gioco.
Supporto ai trofei per chi gioca con la versione Split Fiction Pass Amici? No, solo il videogiocatore che possiede la versione completa del gioco (digitale o fisica che sia) ottiene i trofei. Ovviamente la restrizione dei trofei riguarda solo la versione Pass Amici, quindi se entrambi possedete il gioco, entrambi otterrete i trofei.
Road-map
Step 1: Completate la storia di Split Fiction + occupatevi dei collezionabili + fate tutte le quest secondarie. Insomma, godetevi il gioco senza pensare ad altro.
Step 2: Eventuale clean-up dei trofei/collezionabili che avete saltato. Nella nostra guida, come vedrete, vi indicheremo in qualche parte di Capitolo/checkpoint si trovano i collezionabili e dove si sbloccano i trofei contestuali. In Opzioni -> Accessibilità potete attivare la voce Permetti di passare al prossimo checkpoint. Così facendo poterete arrivare subito al checkpoint di vostro interesse.
Nota sull’ottenimento del platino in poco tempo: Il videogiocatore con il platino dovrà essere l’host, aggiungere il vostro account sulla console e usarlo come secondo giocatore. In questo modo, dovrete solo completare l’ultimo checkpoint di ciascuna missione all’interno di ciascuno capitolo per ottenere il trofeo Amiche del cuore. Per Topi di biblioteca, invece, basterà completare l’ultimo checkpoint di una missione secondaria, mentre per il trofeo Sorelle per la pelle dovrete semplicemente sedervi su una panchina. Questo se giocate in locale. Online è un po’ diverso, ma il meccanismo è sempre lo stesso. Per ottenere il trofeo Amiche del cuore, l’utente con il platino può invitarvi all’ultima missione del capitolo 8. Potrete usare l’opzione Salta al prossimo checkpoint fino a quando non inizia l’ultima cutscene. Per le missioni secondarie, dovete completare l’ultimo checkpoint di OGNI missione secondaria. Anche qui potrete usare l’opzione Salta al prossimo checkpoint fino all’ultimo checkpoint della missione, ma dovete completarlo normalmente senza saltarlo (deve esserci un segno di spunta sulla missione secondaria). Infine, dovete sedervi su TUTTE le panchine per ottenere il trofeo relativo. I trofei rimanenti possono essere ottenuti velocemente usando la selezione capitolo e saltando al checkpoint corretto.
Guida ai trofei
L’unione fa la forza Sblocca tutti i trofei
Ottenete tutti gli altri trofei per sbloccare il trofeo di platino di Split Fiction.
Amiche del cuore Finalmente autrici pubblicate
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete durante i titoli di coda.
Topi di biblioteca Completa tutte le storie secondarie
Split Fiction ha un totale di 12 storie secondarie (missioni secondarie), distribuite tra i capitoli 2-5. Dovete completarle tutte per ottenere il trofeo. In alcune di queste missioni secondarie ci sono anche vari trofei da guadagnare. L’ingresso alle storie secondarie è indicato da bolle che si trovano nei capitoli principali.
Potrete comunque giocarle da selezione capitolo. Per ottenere il trofeo dovrete avere l’icona del segno di spunta su ogni storia secondaria nella selezione capitolo. Se vedete tre punti di domanda “???” significa che non avete ancora giocato la storia secondaria. Se vedete un punto blu significa che l’avete giocata, ma non è stata conteggiata come completata per il trofeo. Potrete usare le impostazioni di accessibilità per saltare i checkpoint, ma dovrete completare il checkpoint finale senza saltarlo. Solo in questo caso il segno di spunta apparirà nella selezione capitolo e verrà conteggiato per il trofeo. Se almeno un videogiocatore ha completato la storia secondaria, può invitare l’altro anche se quest’ultimo non l’ha mai giocata prima.
Seguite questo video di Maka91Productions per l’esatta location di tutte le storie secondarie:
Non sei un robot Test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere i computer e umani
Dovrete completare il mini-gioco del captcha sul telefono alla fine del capitolo 2. Avrete un minuto per farlo e non c’è quasi spazio per errori poiché la missione finirà comunque. Se fallirete, riavviate il sottocapitolo Gravity Bike, usate l’opzione di accessibilità per saltare i checkpoint finché non tornate alla sezione del mini-gioco del telefono.
Per un aiuto visivo, seguite questo video di PowerPyx:
Sorelle per la pelle Rilassati su tutte e 6 le panchine
Split Fiction ha un totale di 6 panchine. Ce n’è una in ciascun capitolo dai capitoli 2-7. Dovrete sedervi su tutte per ottenere il trofeo. Affinché le panchine vengano conteggiate, ENTRAMBI i videogiocatori devono sedersi sulla panchina allo stesso tempo e poi alzarsi.
Potrete comunque trovarle in qualsiasi momento tramite la selezione capitolo. Se vi sedete sulle panchine tramite la selezione capitolo, non è necessario raggiungere il prossimo checkpoint, potrete saltare direttamente al capitolo successivo dopo esservi seduti.
Seguite questo video di Maka91Productions per l’esatta location di tutte le panchine:
Roba che (non) scotta Completa il gioco a premi senza che la bomba esploda
Dovrete completare la missione secondaria del capitolo 3 denominata Gameshow senza fallire. Ciò significa che entrambi i videogiocatori dovranno prendere la bomba ogni volta che viene lanciata dall’altro giocatore. Se un utente non la prenderà, questa esploderà. Se terrete la bomba troppo a lungo, esploderà ugualmente. Se fallirete, DOVRETE ricominciare l’intera storia secondaria.
Per un aiuto visivo, seguite questo video di PowerPyx:
La migliore amica di Rose L’hai fatta piangere
All’inizio del Capitolo 2 dovrete attraversare un’area distruggendo le finestre con una palla esplosiva. Prima di distruggere l’ultima finestra, il giocatore due sarà sotto un ponte. Distruggetelo con la sfera detonante per ottenere il trofeo argento Siamo noi le cattive?
Nell’area successiva, noterete poi un elefante in cima ad un negozio sul lato destro. Per ottenere il trofeo oro in questione, il giocatore due dovrà afferrare l’orecchio dell’elefante.
La torta NON è una bugia Congratulazioni, il test è terminato
Dovrete trovare l’area segreta nel capitolo 4. Durante questo passaggio, vi imbatterete in diversi portali viola. Proseguite fino a circa metà e noterete che, invece di saltare nel portale, potrete eseguire un salto sul muro in modo da raggiungere una porzione segreta sopra di voi.
Snaaaaake Credi che possa nascere un’amicizia anche in battaglia?
Nel capitolo 6, il giocatore uno dovrà guidare il giocatore due attraverso il cortile. Dopo che il giocatore due attraverserà un grande varco tra due piattaforme, si troverà di fronte ad una scatola. Quest’ultimo dovrà semplicemente nascondersi sotto questa, mentre il giocatore uno sarà chiamato a sparare alla copertura, in modo da sbloccare il trofeo.
Chef di pozioni Dammi le tue pozioni più forti
Questo trofeo può essere ottenuto nella missione secondaria Moon Market, che può essere trovata nel capitolo 4. Quando entrerete nel mercato, un giocatore può immediatamente girare a sinistra e andare avanti per trovare una bacchetta. L’altro giocatore può invece svoltare a destra per trovare uno stand con le ricette. Fatto questo, l’utente con la bacchetta deve recarsi dall’altro e trasformarlo in una sedia. Sedetevi quindi sulla sedia per sbloccare il trofeo bronzo Magia insediosa.
Successivamente un giocatore deve preparare e bere ogni pozione sulla lista. Dopo l’ultima pozione, sbloccherete questo trofeo d’argento. Non importa chi lo fa, l’importante è che vengano preparate e bevute tutte le pozioni.
Poco più di un soffio Non è del lupo cattivo che devi aver paura
Questo trofeo deve essere ottenuto durante la storia secondaria Farmlife, che può essere trovata nel capitolo 2. Quando inizierete la quest facoltativa, vi troverete in una stalla. Dopo aver lasciato la stalla, noterete una grande fragola di fronte a voi su una montagna. Da qui, girate a sinistra per vedere un maiale molto grande sdraiato sul pavimento. Il giocatore uno deve usare l’abilità del peto per saltare sulla pancia del grosso maiale. Questo sbloccherà l’altro trofeo argento Fare le cose in ghiande.
Dopo l’area con il grosso maiale, entrerete in un altro granaio. Superatelo e nell’area successiva noterete una casa fatta di pietre. Per ottenere il trofeo d’argento in questione, il giocatore uno deve distruggere la casa da dietro con l’abilità del peto.
Rivoluzione robot Hasta la vista, baby
Per questo trofeo dovrete importunare il robot all’interno dell’hotel nel capitolo 2. Entrate nell’edificio e semplicemente continuate a colpirlo finché non sbloccherete il trofeo.
Siamo noi le cattive? Non fa niente, è solo una simulazione
Vedi La migliore amica di Rose.
Fare le cose in ghiande L’hai fatta grossa
Vedi Poco più di un soffio.
Magia insediosa Levati di dosso…
Vedi Chef di pozioni.
Ali tarpate Non potevi saperlo
All’inizio del capitolo 3, salite le scale e girate a sinistra. Vedrete un pupazzo di neve e tre palle di neve. Per ottenere il trofeo dovrete lanciare tutte e tre le palle di neve.
Colpita e affondata Oltre al danno la beffa
Alla fine del capitolo 6 raggiungerete un punto in cui il giocatore uno deve entrare in un piccolo dispositivo per aprire un passaggio al giocatore due. Il giocatore uno deve solo abbattere il giocatore due con il tubo per sbloccare il trofeo.
Dietro le sbarre Nessuna via d’uscita
Nel capitolo 6 raggiungerete una sezione in cui un giocatore dovrà entrare all’interno di una cella. Per ottenere il trofeo, l’altro non dovrà fare altro che chiudere la grata in modo da imprigionare il compagno.
Ho fame Prendi uno snack
Per questo trofeo il giocatore uno o il giocatore due devono mangiare un frutto da un albero. Potrete farlo più volte durante il capitolo 5, tuttavia il trofeo si potrà sbloccare solo durante la missione Tempio dell’Acqua. Dopo la lunga sezione della barca, i giocatori si divideranno. Ogni utente avrà ora l’opportunità di mangiare un frutto. Qui sbloccherete il trofeo.
Una leggera spintarella Scimmie insieme forti
Durante il capitolo 3 vi imbatterete in un’altalena, dove il giocatore due dovrà sedersi. Per ottenere il trofeo, il giocatore uno deve assumere la sua forma da gorilla e poi colpire l’altalena con il giocatore due seduto sopra.
Ci serve una barca più grossa Duuuun dun… duuuun dun…
Durante il capitolo 6 attraverserete le fogne della struttura di detenzione. Ad un certo punto raggiungerete una nuova area con una cascata sul lato sinistro. Di fronte, vedrete delle bolle nell’acqua. Il giocatore uno deve nuotare verso le bolle, in modo da far apparire uno squalo e da sbloccare il trofeo.
Il dropshipping ha rivoluzionato il mondo dell’e-commerce, permettendo a chiunque di avviare un’attività senza dover gestire un magazzino o preoccuparsi della logistica. Questa formula offre un accesso facilitato al commercio online, eliminando molti dei costi iniziali che spesso rappresentano un ostacolo per chi vuole mettersi in proprio. Tuttavia, per trasformare questa opportunità in un’attività redditizia, è fondamentale individuare i settori giusti su cui puntare. In questo contesto, strumenti come Google Trends diventano preziosi alleati per intercettare le tendenze emergenti e posizionarsi al meglio sul mercato.
Studiare le abitudini e i bisogni dei consumatori è la chiave per creare un business solido. Le persone cambiano continuamente gusti e preferenze, influenzate da fattori culturali, economici e sociali. Il suo successo non dipende solo dalla scelta di un prodotto popolare, ma dalla comprensione profonda delle esigenze che stanno dietro a un acquisto. Riuscire a identificare una nicchia specifica significa anticipare le richieste del mercato e proporre soluzioni che rispondano in modo mirato alle necessità dei clienti.
Google Trends: un alleato strategico per il tuo business
Google Trends rappresenta un prezioso strumento di analisi, capace di offrire una panoramica dettagliata sulle ricerche degli utenti e di intercettare prodotti o argomenti in forte crescita. Attraverso l’analisi delle tendenze, è possibile comprendere l’evoluzione della domanda nel tempo e nelle diverse aree geografiche, un’informazione essenziale per chi desidera identificare settori ad alto potenziale e sviluppare strategie di mercato mirate.
Uno degli aspetti più rilevanti di Google Trends è la possibilità di filtrare i dati per periodo storico e localizzazione, permettendo così di individuare picchi stagionali o aree geografiche con maggiore interesse per un determinato prodotto. Ad esempio, durante le festività natalizie si assiste a un’impennata nelle ricerche di regali personalizzati, mentre nei mesi estivi si registra un incremento dell’interesse per articoli legati al tempo libero e al benessere fisico.
Un’altra funzione strategica è il confronto tra parole chiave o categorie merceologiche differenti, consentendo di determinare quali opzioni abbiano il maggiore appeal presso il pubblico di riferimento. Combinando questi dati con insight provenienti da social media e forum specializzati, si può affinare ulteriormente la strategia di business, garantendo decisioni più informate. Questo approccio analitico è cruciale in molteplici settori, inclusi quelli legati all’intrattenimento digitale, dove l’attenzione alla rapidità e all’efficienza delle transazioni è un fattore determinante. Un esempio emblematico è rappresentato dalle slot online pagamento rapido, un aspetto sempre più richiesto dagli utenti, che cercano esperienze di gioco fluide e prive di attese inutili.
Come selezionare le nicchie più redditizie
Una volta individuati i trend di mercato più promettenti, è essenziale affinare la ricerca per trovare nicchie realmente redditizie. Non tutti i settori offrono le stesse opportunità e alcuni possono essere più competitivi di altri. Un’analisi della concorrenza ti aiuterà a capire se una nicchia è già satura o se esiste ancora spazio per distinguersi con un’offerta mirata.
Un approccio efficace consiste nel puntare su prodotti innovativi o di nicchia che rispondano a bisogni specifici. Negli ultimi anni, categorie come la sostenibilità ambientale, la salute e il benessere e la tecnologia smart hanno registrato una crescita significativa. Articoli come dispositivi per il fitness, prodotti ecologici e gadget tecnologici pratici si sono rivelati particolarmente apprezzati dal pubblico.
Un altro elemento vincente è la personalizzazione dei prodotti. Offrire articoli personalizzati o con un valore aggiunto unico può fare la differenza e giustificare un prezzo più alto. Inoltre, una strategia di servizio clienti attenta e la creazione di offerte esclusive possono aumentare la fidelizzazione della clientela e migliorare le prestazioni del tuo business nel lungo periodo.
Strategie di marketing per massimizzare le vendite
Dopo aver individuato una nicchia promettente, il passo successivo è implementare strategie di marketing efficaci per far crescere il tuo brand. Oggi, il marketing digitale rappresenta il principale strumento per raggiungere il pubblico giusto e incrementare le vendite.
I social media sono una risorsa fondamentale in questo senso. Attraverso campagne pubblicitarie mirate su piattaforme come Instagram, Facebook e TikTok, puoi intercettare utenti realmente interessati ai tuoi prodotti e costruire una community attiva attorno al tuo brand. Contenuti creativi, video dimostrativi e collaborazioni con influencer del settore possono amplificare la tua visibilità e stimolare l’engagement.
Anche l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) gioca un ruolo cruciale. Utilizzando parole chiave rilevanti individuate tramite Google Trends, puoi migliorare il posizionamento del tuo sito web e attrarre traffico qualificato. Inoltre, strategie di email marketing ben studiate ti consentono di mantenere il contatto con i tuoi clienti, inviando offerte esclusive e aggiornamenti periodici sui tuoi prodotti.
Non dimenticare di monitorare costantemente le prestazioni delle tue campagne attraverso strumenti di analisi come Google Analytics. Questi dati ti aiuteranno a capire quali strategie funzionano meglio e dove apportare miglioramenti per ottimizzare il tuo business.
Adattarsi e crescere in un mercato in evoluzione
Il mercato del dropshipping è in continua evoluzione, influenzato da cambiamenti economici, tecnologici e sociali. Per rimanere competitivi, è essenziale essere sempre aggiornati sulle nuove tendenze e pronti a modificare la propria strategia quando necessario.
Google Trends rimane un alleato prezioso in questo processo, offrendo una panoramica aggiornata sulle preferenze dei consumatori. Integrare questi dati con il feedback dei clienti e le informazioni raccolte dai tuoi strumenti di analisi ti permetterà di affinare continuamente la tua offerta e adattarti rapidamente alle nuove sfide del mercato.
Infine, il suo successo ottenuto non dipende solo dalla scelta del prodotto giusto, ma anche dall’approccio mentale con cui si affronta questo business. Essere curiosi, testare nuove strategie e non avere paura di sperimentare sono elementi fondamentali per costruire un’attività solida e duratura. Con il giusto mix di analisi, strategia e creatività, il dropshipping può diventare un’opportunità straordinaria per realizzare i tuoi obiettivi imprenditoriali.
Il publisher Nacon ed il team di sviluppo Cyanide Studio hanno annunciato ufficialmente Styx: Blades of Greed, nuovo capitolo dell’action stealth in arrivo entro la fine dell’anno.
Il titolo, previsto per PlayStation 5, Xbox Series e PC (via Steam), permetterà di vestire nuovamente i panni del dissacrante goblin dedito alla furtività alla volta del prezioso Quarzo nel Continente di Iserian.
Vesti i panni di Styx, un astuto goblin dall’arguzia dissacrante che ha perfezionato l’arte della furtività. Il tuo obiettivo è mettere le mani sul Quarzo, la risorsa più preziosa, ma anche la più pericolosa, in un mondo al limite della guerra tra elfi, umani e orchi.
Styx: Blades of Greed perfeziona la formula già collaudata nei primi due giochi, ponendo libertà e creatività al centro dell’esperienza. Esplora vasti ambienti nella loro verticalità e padroneggia nuovi strumenti e poteri. Che tu stia scoprendo Styx per la prima volta o che tu sia un fan di lunga data, essere avido non è mai stato così divertente!
Basta lavorare per gli altri! Questa volta, il nostro celebre amico dalla pelle verde perseguirà i suoi obiettivi al comando della propria ciurma. A bordo del suo dirigibile, Styx e il suo equipaggio danno la caccia a una nuova, misteriosa fonte di energia: il Quarzo. Nel corso del tuo viaggio all’insegna dell’astuzia, incontrerai volti familiari e inediti personaggi eccentrici, mentre dovrai evitare le trappole piazzate dall’Inquisizione. Questa avventura segna l’inizio della Grande guerra, nonché la fondazione della Mano nera, il gruppo di mercenari al centro degli eventi di Of Orcs and Men.
Ogni grande colpo richiede attenta preparazione! Fabbrica armi e produci pozioni prima di mettere in atto il tuo prossimo piano. Hai a disposizione una vasta gamma di abilità: Clonazione e Invisibilità ritornano grazie ai poteri dell’Ambra. In più, potrai padroneggiare Controllo mentale e Spostamento temporale grazie al Quarzo. Ogni situazione è un enigma in chiave furtiva, che potrai risolvere in modi diversi. Nonostante la bassa statura, Styx fa affidamento sull’agilità, sull’ingegno e sull’umorismo pungente per districarsi dalle situazioni più difficili.
La tua prima scelta ricade sempre sul pugnale? Chi siamo noi per giudicarti… Occhio non vede, cuore non duole!
Esplora liberamente tre vasti ambienti aperti: The Wall, che segna il confine con il mondo umano; il rigoglioso villaggio degli Orchi di Turquoise Dawn e le rovine della capitale elfica, Akenash. Librati nel cielo con il tuo aliante, raggiungi in un lampo anche le zone più inaccessibili grazie al rampino e arrampicati su enormi pareti con gli artigli. Sfrutta gli ambienti verticali per raggiungere i tuoi obiettivi. Ogni nuovo strumento sblocca aree che in precedenza risultavano irraggiungibili, permettendoti un’avanzata in pieno stile Metroidvania.
Il panorama dei router WiFi 7 si sta rapidamente popolando di nuovi modelli, e ASUS, sempre in prima linea nell’innovazione networking, ha portato sul mercato il suo RT-BE92U. Questo dispositivo rappresenta un interessante punto di ingresso nella nuova generazione di connettività wireless, proponendosi dal punto di vista del prezzo come soluzione di fascia medio alta, ma che presenta caratteristiche pensate per far fronte non solo alle tecnologie attuali, ma anche quelle future grazie alla presenza di specifiche uniche come il supporto alle reti 10g e alla presenza di ben 4 porte 2,5Gigabit.
Unboxing e Design
La confezione è quella classica dei router Asus. All’interno, in un blister in cartone, oltre al modem è presente l’alimentatore con doppia presa europea e inglese, la manualistica, un cavo ethernet da 2 metri e una comoda staffa per l’installazione a parete.
Il design dell’RT-BE92U si distingue immediatamente da altri dispositivi concorrenti per la sua impostazione verticale, che ricorda quello di un altro best seller di Asus, l’RT-BE86U ma con alcune differenze sostanziali. Il router presenta quattro antenne non rimovibili montate posteriormente, a differenza delle tre antenne staccabili posizionate sulla parte superiore del modello BE86U. Le antenne possono essere accomodate sul retro semplicemente ruotandolo ( e la confezione di vendita vi avvisa in maniera piuttosto esplicita a fare attenzione al verso di rotazione per evitare di romperle)
Con dimensioni di 11,32 x 9,73 x 4 pollici (28,75 x 24,72 x 10,16 cm) e un peso di 789 grammi, questo router risulta compatto ma robusto. Un aspetto particolarmente apprezzabile è la sua versatilità di posizionamento: può essere collocato su una superficie piana oppure montato a parete grazie alla apposita staffa inclusa nella confezione .
Il dispositivo presenta un design sobrio e funzionale, senza le linee eccessive che caratterizzano alcuni router gaming della serie ROG. La rotazione delle antenne posteriori consente inoltre una certa flessibilità nell’ottimizzazione della copertura.
Specifiche tecniche
L’ASUS RT-BE92U è un router tri-band WiFi 7 (BE9700) che offre una velocità wireless combinata fino a 9700 Mbps, così suddivisa:
Banda 2,4 GHz (BE): 2×2, fino a 574 Mbps (canali 20/40 MHz)
Banda 5 GHz (BE): 2×2, fino a 2880 Mbps (canali 20/40/80/160 MHz)
Banda 6 GHz (BE): 2×2, fino a 5760 Mbps (canali 20/40/80/160/320 MHz)
Come dicevamo all’inizio, la connettività cablata rappresenta uno dei punti di forza dell’RT-BE92U, con grazie alla presenza di
1 porta WAN/LAN 10Gbps
1 porta LAN/WAN 2,5Gbps
3 porte LAN 2,5Gbps
1 porta USB 2.0 per il tethering mobile o funzioni NAS
La presenza di una porta 10Gbps rappresenta un vantaggio significativo rispetto ad altri router di fascia simile come il TP-Link Archer BE550, ed è uno degli elementi che distingue questo dispositivo sul mercato. Tuttavia, va notato che per sfruttare appieno la capacità di 10Gbps sarebbero necessarie due porte di questo tipo, limitando in parte il potenziale del router in scenari ad altissima velocità.
Prestazioni WiFi
Prestazioni WiFi
Durante i test*, l’ASUS RT-BE92U ha dimostrato prestazioni ottime a distanza ravvicinata considerando il suo posizionamento di mercato e le sue specifiche tecniche. A circa 3 metri, il router si è comportato in modo comparabile a modelli WiFi 7 di fascia molto più alta, offrendo velocità impressionanti soprattutto sulla banda dei 6 GHz.
I test di velocità condotti sulla banda a 6 GHz (WiFi 7) mostrano risultati particolarmente impressionanti:
A 3 metri (10 piedi): 2458 Mbps in download e 2331 Mbps in upload
A 9 metri (30 piedi): 1814 Mbps in download e 1645 Mbps in upload
A 15 metri (50 piedi): 1085 Mbps in download e 901 Mbps in upload
Sulla banda a 5 GHz, le velocità si riducono ma rimangono comunque eccellenti:
A 3 metri: 1133 Mbps in download e 850 Mbps in upload
A 9 metri: 671 Mbps in download e 646 Mbps in upload
A 15 metri: 418 Mbps in download e 305 Mbps in upload
Come previsto, la banda a 2,4 GHz offre le velocità più basse, ma con una copertura potenzialmente maggiore:
A 3 metri: 112 Mbps in download e 54 Mbps in upload
A 9 metri: 32 Mbps in download e 16 Mbps in upload
A 15 metri: 13 Mbps in download e 9 Mbps in upload
A distanza di 15 metri, i dati soprattutto sulla banda 2,4ghz deludono un po’, ma questo è normale se si considera che il router dispone di antenne 2×2 e non 4×4 come su soluzioni concorrenti nella stessa fascia di prezzo.
I test di banda larga con Speedtest by Ookla hanno mostrato risultati leggermente diversi ma comunque impressionanti:
Banda 6 GHz (WiFi 7): 1907 Mbps in download e 179 Mbps in upload a 3 metri, scendendo a 929 Mbps in download a 15 metri
Banda 5 GHz: 1059 Mbps in download e 179 Mbps in upload a 3 metri, scendendo a 400 Mbps a 15 metri
Banda 2,4 GHz: 74 Mbps in download e 38 Mbps in upload a 3 metri, scendendo a 26 Mbps a 15 metri
A distanze maggiori (da circa 12 metri), le prestazioni degradano più rapidamente rispetto ai modelli top di gamma, probabilmente a causa delle specifiche di medio livello e della minore potenza di elaborazione. Nonostante ciò, rimane costantemente più veloce del TP-Link Archer BE550, suo diretto concorrente.
La copertura WiFi è sempre un elemento difficile da quantificare con precisione, ma per un’abitazione di circa 135-150 m² (1600 ft²), l’RT-BE92U risulta più che adeguato se posizionato centralmente. Le prestazioni possono variare significativamente in base all’ambiente e alle specifiche esigenze di banda.
Al momento della stesura di questa recensione, l’RT-BE92U non supporta ancora la tecnologia AFC (Automated Frequency Coordination), il che significa che la sua banda a 6 GHz ha una copertura significativamente inferiore rispetto alle bande a 2,4 GHz e 5 GHz. Non è chiaro se questa funzionalità verrà aggiunta tramite aggiornamenti firmware futuri.
Durante i test, l’ASUS RT-BE92U ha dimostrato prestazioni eccellenti considerando il suo posizionamento di mercato e le sue specifiche tecniche sebbene con qualche limitazione. A distanza ravvicinata (circa 3 metri), il router si è comportato in modo comparabile a modelli WiFi 7 di fascia più alta, offrendo velocità impressionanti soprattutto sulla banda dei 6 GHz. Di media si arriva a …
A distanze maggiori (circa 12 metri), le prestazioni degradano più rapidamente rispetto ai modelli top di gamma come ad esempio il Fritz!Box 7690 che abbiamo recensito qui, probabilmente a causa della presenza di due sole antenne, rispetto ad altre soluzioni concorrenti dotati di sistemi 4×4. Nonostante ciò, rimane costantemente più veloce del TP-Link Archer BE550, suo diretto concorrente.
La copertura WiFi è sempre un elemento difficile da quantificare con precisione, ma per un’abitazione di circa 135-150 m² (1600 ft²), l’RT-BE92U risulta più che adeguato se posizionato centralmente. Le prestazioni possono variare significativamente in base all’ambiente e alle specifiche esigenze di banda.
Al momento della stesura di questa recensione, l’RT-BE92U non supporta ancora la tecnologia AFC (Automated Frequency Coordination), il che significa che la sua banda a 6 GHz ha una copertura significativamente inferiore rispetto alle bande a 2,4 GHz e 5 GHz. Non è chiaro se questa funzionalità verrà aggiunta tramite aggiornamenti firmware futuri.
(*i test sono stati effettuati con PC equipaggiato con scheda madre Asus Prime X870-P equipaggiata con una scheda di rete wireless MediaTek Wi-Fi 7 MT7925 Wireless lan card e Realtek PCie 2,5Gbie Family controller controller Ethernet I225,)
Prestazioni Cablate e Funzionalità NAS
L’RT-BE92U ha dimostrato ottime prestazioni in termini di connettività cablata. Le sue porte 2,5Gbps hanno fornito alcune delle velocità sostenute più elevate tra i router della stessa categoria. Questo aspetto è particolarmente importante per chi dispone di connessioni Internet multi-gigabit o una rete locale ad alta velocità.
Per quanto riguarda la funzionalità NAS (Network Attached Storage), il router ha mostrato prestazioni discrete ma non eccezionali. Utilizzando un SSD portatile collegato alla porta USB, l’RT-BE92U ha raggiunto velocità di trasferimento sostenute di circa 200 MB/s in lettura e oltre 130 MB/s in scrittura. Questi valori sono inferiori rispetto al modello RT-BE86U e al concorrente TP-Link Archer BE550, ma comunque sufficienti per le esigenze di archiviazione di rete casual.
Configurazione e Facilità d’Uso
L’RT-BE92U si configura come qualsiasi altro router ASUS, tramite l’interfaccia web accessibile all’indirizzo IP predefinito 192.168.50.1. Asus inoltre consente la configurazione tramite l’app Asus router che vi permette di procedere alla configurazione utilizzando un’app disponibile sia per iOS che Android semplicemente inquadrando il QRcode sul fondo del dispositivo. Si tratta di una delle configurazioni in assoluto più semplici che ci sia capitato di provare e la possibilità di controllare ogni aspetto e funzionalità del router attraverso l’App, è un qualcosa che sinceramente vorremmo vedere per ogni produttore di alto livello.
L’interfaccia AsusWRT infatti, sia via web che app, è intuitiva e ben organizzata, permettendo sia agli utenti principianti di configurare rapidamente le funzioni di base, sia agli utenti avanzati di accedere a impostazioni più complesse.
Firmware e Funzionalità Software
Come tutti i router ASUS della serie RT, l’RT-BE92U utilizza il firmware AsusWRT 5.0, che offre un’interfaccia web completa con numerose funzionalità avanzate. Tra queste troviamo:
AiMesh: supporto completo per la creazione di sistemi mesh utilizzando più router ASUS compatibili
AiProtection Pro: protezione della rete fornita da Trend Micro™, senza costi di abbonamento
Parental Controls: controlli parentali avanzati per gestire l’accesso a Internet
VPN avanzate: supporto per WireGuard, OpenVPN e Instant Guard
MLO (Multi-Link Operation): permette connessioni su più bande simultaneamente per maggiore stabilità ed efficienza
Smart Home Master: gestione semplificata delle sottoreti per dispositivi IoT
Configurazione WAN flessibile: supporto per Dual-WAN e tethering mobile tramite USB
Una caratteristica particolarmente apprezzata dagli utenti ASUS è la possibilità di ripristinare il backup delle impostazioni da quasi qualsiasi altro router ASUS, rendendo l’aggiornamento da un modello precedente estremamente semplice. Al momento in cui vi scriviamo il firmware è giunto alla versione 3.0.0.6.102_37504.
Le opzioni WiFi dell’RT-BE92U sono completissime, come ci ha abituato Asus con gli altri suoi router WiFi 7. È possibile configurare fino a tre SSID separati per le tre bande del router, destinandone una ad esempio alla gestione dei dispositivi IoT, oppure combinare due o tre bande in un unico SSID. Quando più bande condividono un SSID, è possibile attivare la funzione MLO, tipica dello standard WiFi7
Grazie alla funzione Guest Network Pro, inoltre, il router supporta fino a cinque SSID virtuali, ciascuno dei quali può essere configurato come rete MLO. In generale, l’attivazione della funzione MLO non fa differenza a meno che non si utilizzino più unità in una configurazione AiMesh wireless.
Compatibilità con FTTH 2.5 su Porta WAN da 10Gbps
Un aspetto di particolare interesse per gli utenti Italiani, ancora piagati in alcuni casi dall’impossibilità di scegliere il proprio modem anzichè sorbirsi quello del provider internet, riguarda la compatibilità dell’RT-BE92U con connessioni FTTH 2.5Gbps utilizzando la porta WAN da 10Gbps. Utilizzando il router di serie in modalità ONT, è possibile configurare in cascata il router Asus e avvantaggiarsi delle sue funzionalità avanzate.
L’RT-BE92U dispone di porte WAN/LAN auto-sensing: sia la porta 10Gbps che la prima porta 2,5Gbps (LAN1) possono funzionare come porte WAN. È sufficiente collegare una di queste all’origine Internet e funzionerà automaticamente come porta WAN, mentre l’altra funzionerà come LAN.
Un altro aspetto interessante è che il router non dispone di Link Aggregation, almeno nella versione firmware utilizzata al momento della recensione, a differenza di altri modelli ASUS.
WiFi 7 e MLO: Vantaggi Reali
Il WiFi 7 introduce miglioramenti significativi rispetto alle generazioni precedenti, e l’RT-BE92U implementa diverse di queste nuove tecnologie:
Canali da 320 MHz: disponibili nella banda a 6 GHz, raddoppiano la capacità di trasmissione dati rispetto al WiFi 6E
4096-QAM: aumenta l’efficienza della trasmissione dati fino al 20% rispetto al 1024-QAM del WiFi 6/6E
MLO (Multi-Link Operation): consente connessioni a più bande contemporaneamente
L’MLO rappresenta probabilmente il vantaggio più significativo per gli utenti comuni. In termini semplici, mentre con il WiFi 6E bisognava scegliere tra la banda a 2,4 GHz e quella a 5 GHz, con il WiFi 7 e l’MLO il dispositivo può passare automaticamente tra le diverse bande per garantire sempre la connessione più veloce, stabile e con la latenza più bassa.
Questa funzionalità è particolarmente utile per chi ha molti dispositivi connessi e vuole assicurarsi che ciascuno ottenga le massime prestazioni possibili. L’MLO è disattivato per impostazione predefinita quando si configura l’RT-BE92U come router standalone, ma può essere attivato facilmente tramite l’interfaccia web.
Confronto con Altri Router ASUS
Rispetto al dual-band RT-BE86U, l’RT-BE92U offre il vantaggio della terza banda (6 GHz) e della configurazione tri-band, ma ha specifiche inferiori sulla banda a 5 GHz (2×2 invece di 4×4) e un processore leggermente meno potente (2 GHz contro 2,6 GHz).
Confrontandolo con il GT-AX6000, modello WiFi 6 di fascia alta, l’RT-BE92U offre il vantaggio del WiFi 7 con tutte le sue nuove funzionalità, ma dispone di una porta LAN in meno e una porta USB in meno.
Per chi è interessato a un router AiMesh di fascia alta con WiFi 7, l’RT-BE92U rappresenta un’ottima scelta come nodo satellite quando combinato con router principali più potenti come il GT-BE98, specialmente in configurazioni con backhaul cablato.
Consumo Energetico e Rumorosità
L’RT-BE92U non dispone di ventole interne e funziona in modo completamente silenzioso. Durante i test, il router non ha prodotto un calore eccessivo, mantenendosi a temperature accettabili anche sotto carichi pesanti.
Il consumo energetico si attesta intorno ai 275 Wh per 24 ore di funzionamento, leggermente inferiore al GT-AX6000 (280 Wh) e significativamente migliore rispetto al TP-Link Archer BE550 (310 Wh). Questo lo rende una scelta efficiente dal punto di vista energetico per un utilizzo continuo.
Prezzo e Rapporto Qualità-Prezzo
L’ASUS RT-BE92U è stato lanciato sul mercato a un prezzo di listino di 299.99,ma attualmente si trova aprezzi scontati intorno ai 250-270 o anche meno durante promozioni speciali.
Considerando le sue caratteristiche e prestazioni, l’RT-BE92U offre un eccellente rapporto qualità-prezzo nel segmento dei router WiFi 7 di fascia media. La presenza della porta 10Gbps, e di ben 4 porte 2,5Gbps, le ampie funzionalità software e il supporto AiMesh lo rendono particolarmente interessante per chi desidera entrare nel mondo del WiFi 7 senza investire nelle soluzioni top di gamma che possono costare il doppio o più.
Commento finale
L’ASUS RT-BE92U si rivela un router WiFi 7 estremamente valido nella sua fascia di prezzo. Pur non avendo tutte le caratteristiche dei modelli top di gamma, offre un eccellente bilanciamento tra prestazioni, funzionalità e prezzo. Grazie alla porta 10Gbps, all’ampia larghezza di banda del WiFi 7, al design pratico e alle prestazioni complessivamente eccellenti, l’RT-BE92U si dimostra una macchina WiFi impressionante per la sua categoria. È facilmente uno dei migliori router WiFi 7 sotto i 300€ disponibili oggi a patto di accettare alcuni compromessi, come antenne 2×2 e una sola porta 10gbit
Il router è particolarmente consigliato quindi a chi dispone di una connessione Internet FTTH fino a 2,5Gbps e desidera sfruttare i vantaggi del WiFi 7, come l’MLO e i canali da 320 MHz nella banda a 6 GHz ma non ha una casa molto grande, perchè le prestazioni in ragione delle due sole antenne degradano molto rapidamente. È anche un’ottima scelta per chi vuole costruire un sistema mesh AiMesh con backhaul cablato, acquistando più unità dello stesso modello o altri dispositivi Asus AiMesh.
In definitiva, l’ASUS RT-BE92U rappresenta un ottimo punto di ingresso nel mondo del WiFi 7, offrendo tutte le funzionalità essenziali e prestazioni più che adeguate per la maggior parte degli utenti domestici, il tutto a un prezzo relativamente accessibile.
Monster Hunter Wilds – sequel di Monster Hunter: World (2018) – è il nuovo capitolo della storica ventennale saga (il primo capitolo è arrivato in Europa nel 2005) di Monster Hunter sviluppata e pubblicata da Capcom. Questo titolo non solo affina ciò che i fan della saga amano, ma introduce succose novità che potrebbero attirare anche i nuovi giocatori. In questa recensione, esploreremo vari aspetti del gioco, dalle sue innovazioni al ritorno di alcune tradizioni che hanno reso Monster Hunter un vero e proprio titolo videoludico di culto.
Il gioco è disponibile (per la prima volta in simultanea) dal 28 febbraio 2025 per Windows PC, PlayStation 5 e Xbox Series X e Series S.
Versione testata: PlayStation 5
Storia
La trama di Monster Hunter Wilds si distacca dalla linearità che ha caratterizzato i titoli precedenti della saga. Rispetto ai suoi predecessori che prevedevano – tra le cacce e le occasionali scene di intermezzo degli eventi principali – una costruzione della narrazione attraverso i dialoghi, Monster Hunter Wilds punta su una forma di narrazione molto più grandiosa e “cinematografica”. Per molti versi, sembra più un vero e proprio gioco di ruolo che un tradizionale gioco di Monster Hunter, e anche se ci è piaciuto molto che l’obiettivo fosse quello di proporre una storia più grande e roboante, non siamo pienamente convinti che la formula funzioni perfettamente. Quasi ogni missione inizia con una sequenza cinematografica o guardando il personaggio e il suo gruppo camminare attraverso un’area delle “Terre proibite”, o a volte entrambe le cose, per svariati (infiniti) minuti. E a differenza di giochi come Grand Theft Auto, che di solito sfruttano le meccaniche di guida come un escamotage per approfondire il dialogo pur “tecnicamente” ritrovandosi ancora all’interno del gameplay, in Wilds non è possibile controllare il proprio personaggio e, anche quando è possibile, ci si ritrova spesso ripresi per essersi allontanati troppo dal percorso prestabilito. Onestamente, non siamo contrari al fatto che Monster Hunter abbia una narrazione maggiormente estesa, e la storia in sé è davvero bella. Il problema nel cercare di rendere il gioco più “cinematografico” è che i videogiochi e il cinema sono due media – non ditelo a Kojima però – molto diversi, e se si dovesse propendere troppo sull’uno piuttosto che sull’altro, c’è il rischio di rovinare tutto.
La storia si sviluppa principalmente attraverso l’esplorazione di una serie di regioni selvagge, ognuna con il suo ecosistema unico. I cacciatori sono chiamati a esplorare, raccogliere risorse, e, soprattutto, cacciare mostri sempre più grandi e temibili. Sebbene non ci siano colpi di scena narrativi particolarmente impressionanti, il mondo stesso diventa il centro dell’esperienza, con i giocatori che si immergono in una varietà di biomi. La sensazione di essere parte di un ecosistema naturale, in cui le creature si comportano in modo realistico, è palpabile. In Monster Hunter Wilds, i cacciatori non sono solo partecipanti di una guerra tra umani e mostri, ma diventano parte di un equilibrio naturale dove ogni mostro è essenziale per mantenere l’ordine. Le interazioni con NPC e i piccoli accenni a eventi storici contribuiscono a creare una narrativa che si sviluppa lentamente, più attraverso le esperienze di gioco che con dialoghi espliciti. Insomma, Wilds quando cerca di essere Final Fantasy – a causa della evidente lentezza – è un po’ tedioso (seppur incredibilmente affascinante), ma quando inizia a essere Monster Hunter, da davvero il meglio di se!
Gameplay e innovazioni
Il cuore pulsante di Monster Hunter Wilds è il suo gameplay, che rimane fedele alla formula che ha reso famoso il franchise (riprendendo molto di Monster Hunter World e Monster Hunter Rise) per un’esperienza più grande e molto più libera, ma che incorpora innovazioni significative. La più grande novità in questo capitolo è l’introduzione di un “mondo aperto“. A differenza dei titoli precedenti, dove il giocatore esplorava aree delimitate e circoscritte, qui l’esplorazione è “quasi” continua, senza interruzioni tra una zona e l’altra (si tratta di aree enormi che sembrano comprendere due o tre aree dei giochi precedenti). Le vaste pianure desertiche si collegano a enormi dune di sabbia, che a loro volta si collegano a grotte cristalline interconnesse … davvero impressionante. Ma il nostro quasi è voluto. Se ci si allontana “troppo” dal percorso, si verrà richiamati immediatamente a ricongiungersi con il party, il che limita un po’ la libertà esplorativa. Al di là di questo piccolo neo, ad aggiungere maggiore profondità al gioco, ogni nuova area presenta un villaggio locale in cui i giocatori possono stabilire una base principale, quindi c’è una vera sensazione di scoperta e connessione con gli abitanti e gli ambienti di questa nuova terra. Tuttavia, una critica che dobbiamo muovere agli ambienti di Monster Hunter Wilds è che, nonostante il loro incredibile senso di diversità, sembrano un po’ piatti, privi della verticalità e del dinamismo dei loro predecessori. Non è un qualcosa di particolarmente grave ma se ci si arriva direttamente da Monster Hunter Rise potrebbe sembrare un lieve passo indietro.
Un altro elemento di diversificazione rispetto alle passate produzione è la reinvenzione dei Palimutes di Monster Hunter Rise, che ora assumono la forma di grandi creature a forma di uccello cavalcabili chiamate Seikrets. I Seikrets fungono efficacemente da portaoggetti oltre a fornire ai giocatori un’arma secondaria da portare in battaglia (permettendo di trasportare due armi distinte durante la caccia scambiabili in qualsiasi momento, sebbene l’armatura possa essere cambiata solo nel villaggio). A differenza dei Palimutes, tuttavia, non sono coinvolti nel combattimento e non possono ricevere abilità o armature. Tuttavia, il Seikret aggiunge un bel livello di mobilità all’attraversamento del mondo e alla caccia ai mostri che in qualche modo colma il divario dovuto alla rimozione del Wirebug. I giocatori possono facilmente chiamare il loro Seikret usando il D-Pad con determinate direzioni che forniscono funzioni rapide e utili come lo scambio di armi o il rifornimento di oggetti. E possono persino aiutare i giocatori a uscire da una brutta situazione in un batter d’occhio o guidarli automaticamente (attraverso il pilota automatico) verso il loro obiettivo. In modalità pilota automatico, i giocatori mantengono comunque il controllo del Seikret mediante la levetta analogica sinistra del DualSense, il che consente loro di deviare (qualora lo volessero) dal percorso o se qualcos’altro dovesse catturare la loro attenzione. Una volta terminata l’esplorazione, il Seikret riprenderà il viaggio automatizzato verso la località successiva. E udite udite, anche in sella alla creatura è possibile continuare a collezionare oggetti e maneggiare armi.
Il Focus è la chiave di tutto
Parlando di battaglie – invece – il combattimento in Monster Hunter Wilds è la ciliegina sulla torta. Mentre c’è un ritorno evidente ad una forma di combattimento più tradizionale simile a Monster Hunter Worlds, persino tornando allo Slinger al posto dei Wirebugs, riesce a mantenere quel senso di velocità e fluidità che era già presente in Monster Hunter Rise. Per la maggior parte, il feeling delle armi è piuttosto simile a Monster Hunter World, in particolare all’espansioneIceborne. Tuttavia, ci sono alcune sfumature aggiuntive che gli conferiscono una certa unicità e accessibilità. Nello specifico – abbiamo optato per la spada lunga … una volta raggiunto il massimo della barra spirito, il set di mosse standard scatena una raffica di attacchi che li rende assolutamente formidabili contro qualsiasi mostro. Ma la cosa più importante che Monster Hunter Wilds aggiunge al combattimento è il sistema Wound e la modalità focus. Se i giocatori colpiscono ripetutamente un mostro nello stesso punto, può aprirsi una ferita (a schermo verranno evidenziati da punti rossi luminosi). Mirando alla ferita (attraverso il tasto L2 si andrà ad attivare la modalità Focus) e colpendola con uno specifico attacco di affondo si andrà ad attivare una piccola animazione e – conseguentemente – si infliggeranno danni enormi. Il sistema in se funziona ma non è esente da difetti. Non è raro infatti in Monster Hunter che ci si ritrovi a colpire nel vuoto mentre i mostri si muovono in modo imprevedibile sul campo di battaglia. Tuttavia, ci si può riposizionare molto rapidamente e tornare ad infierire colpi calibrati al mostro, quindi i combattimenti risultano molto più fluidi e concentrati. Le armi stesse sono molto varie (ce ne sono quattordici in totale) e permettono un elevato grado di personalizzazione: ogni cacciatore può scegliere l’arma che meglio si adatta al suo stile di gioco, che si tratti di una spada lunga, di un arco o di un martello gigantesco.
Un’altra delle innovazioni più evidenti è la possibilità di usare un rampino, che consente di esplorare più liberamente le aree circostanti. Può essere utilizzato per arrampicarsi, attraversare aree complesse o addirittura per entrare in contatto con i mostri durante i combattimenti, aggiungendo una dimensione di verticalità e dinamismo che mancava nei precedenti episodi. Il sistema di progressione è estremamente soddisfacente, poiché il giocatore può raccogliere risorse, cacciare mostri e ottenere materiali per creare armi e armature sempre più potenti.
Il mondo – come anticipato – è brulicante di mostri e creature, ognuna con un proprio comportamento che rende ogni incontro unico. I combattimenti contro i mostri sono spettacolari, con animazioni fluide e battaglie epiche che mettono alla prova il giocatore. Ogni mostro richiede una strategia diversa e ben pianificata, e le dimensioni e la forza di alcune creature rendono la caccia una vera e propria sfida (il segreto sta nell’apprendere lo stile e gli schemi unici di ogni mostro). Ad esempio la Quematrice è una combinazione fra un gigantesco dinosauro e un pollo gigante, usa la coda per spargere la polvere infiammabile nell’area e accenderla a suo piacimento o ancora la Lala Barina che si avvale sia di movimenti veloci (simili a piroette) e sia di un agente neuroplegico che mescolato con l’acqua produce setole rosse capaci di paralizzare qualsiasi cosa entri in contatto con esse. Non solo è stato impegnativo affrontare le creature del gioco, ma è stato anche immensamente divertente, date le meccaniche di combattimento migliorate.
Infine, l’ultimo elemento chiave del gameplay è l’introduzione della gestione delle risorse. I cacciatori devono ora fare attenzione alla stamina e alle risorse naturali durante le loro missioni. Non solo devono raccogliere oggetti e materiali, ma devono anche prestare attenzione al cibo e alle risorse mediche, che possono essere cruciali durante i combattimenti con mostri particolarmente potenti. Questo introduce una componente survival che rende le spedizioni più complesse e il gioco ancora più coinvolgente.
Grafica e prestazioni
Un altro aspetto che colpisce in Monster Hunter Wilds è la qualità grafica. Il gioco sfrutta appieno la console PlayStation 5 (soprattutto la versione Pro che finalmente ha un senso di esistere), con un motore grafico (il RE Engine) che rende ogni scena incredibilmente dettagliata. Le battaglie contro i mostri sono accompagnate da effetti visivi spettacolari, che rendono ogni scontro più intenso e soddisfacente. Il fuoco delle armi, il movimento dei mostri e la distruzione dell’ambiente contribuiscono a un’esperienza visiva di alto livello. La resa dei mostri è particolarmente impressionante: ogni creatura ha dettagli anatomici specifici che ne enfatizzano l’imponenza, e le animazioni sono fluide, rendendo ogni incontro unico e spettacolare. Le texture dei terreni, le foreste rigogliose, le montagne innevate e le acque cristalline sono un piacere da vedere e da esplorare, e il cambiamento dinamico del meteo (è necessario adattarsi ai cambiamenti climatici in quanto sono un fattore chiave per il successo della caccia) e delle ore del giorno arricchisce ulteriormente l’atmosfera e l’esperienza. Dal punto di vista della performance, Monster Hunter Wilds è impeccabile. Il gioco gira a 60 fps in modalità prestazioni, con un supporto nativo per il 4K mentre optando per la modalità grafica il framerate è bloccato a 30 (ma un limite così basso di fps poco si adatta ad un gioco di tale tipologia). Non ci sono cali di frame rate evidentissimi (parliamo di una fluttuazione fra 40-60) durante le battaglie più intense, e il caricamento dei vari ambienti è rapidissimo grazie alla velocità dell’SSD di PS5. Questo consente un’esperienza di gioco incredibilmente fluida e senza interruzioni. Noi, abbiamo optato per la modalità “bilanciata”, la quale, avendo un TV che supporta i 120 Hz, ci è sembrata quella più coerente in termini grafici e prestazionali (disattivando il Ray Tracing e bloccando il framerate a 40 fps). Quella performance è sicuramente più “problematica” in termini grafici, con un aspetto decisamente fangoso/sfocato un po’ fastidioso. Se si dovesse optare per la modalità performance, vi suggeriamo di disattiva il Motion Blur, andare in impostazioni HDR e abbassare la barra HDR Highlights per diminuire la luminosità complessiva e utilizzando il cursore, scurire le ombre. Questo aiuterà a migliorare la sfocatura. Da segnalare, indipendentemente dalla modalità prescelta, evidenti fenomeni di pop-in.
Se possedete PS5 Pro e volete giocare al meglio a Monster Hunter Wilds, il consiglio è di avviare il gioco in modalità bilanciata se avete uno schermo a 120 Hz. Ciò consente di avere un frame rate buono (anche se ben lontano dall’eccellenza) e, grazie alla potenza extra della Pro, potrete tenere attivo il Ray Tracing. Optando per la versione Performance, potrete intervenire per limitare il frame rate a 60 fps o lasciarlo illimitato. Anche in quest’ultimo caso, dovrete disattivare il Motion Blur e accedere alle impostazioni HDR per modificare elementi come le luci e ombre (scurendole per rimuovere l’aspetto sbiadito). Per una esperienza ottimale, vi lasciamo alla nostra guida dedicata.
Una colonna sonora maestosa
La colonna sonora di Monster Hunter Wilds è un’altra delle sue eccellenze. Ogni regione e ogni momento della caccia è accompagnato da un brano che accentua l’atmosfera del gioco. Le musiche sono epiche e maestose, perfette per accompagnare la caccia ai mostri. In alcune fasi, la musica si fa tesa e drammatica, aumentando l’adrenalina durante i combattimenti più difficili, mentre in altri momenti ci si imbatte in melodie più calme, che accompagnano l’esplorazione e la raccolta di risorse. Gli effetti sonori sono altrettanto ben curati: il ruggito dei mostri, il fruscio delle foglie, il clangore delle armi che si scontrano, tutto contribuisce a creare un ambiente immersivo. Anche il suono del vento, della pioggia o del battito di ali di un drago gigante aggiunge un ulteriore livello di realismo al gioco, facendo sentire i giocatori veramente immersi in un mondo selvaggio e pericoloso.
Multiplayer e longevità
Come da tradizione, Monster Hunter Wilds offre una solida esperienza multiplayer. Il gioco permette di affrontare le missioni in cooperativa con altri tre giocatori, creando dinamiche di gruppo che sono essenziali per la riuscita delle cacce più difficili. La cooperazione è fondamentale, e i giocatori devono coordinarsi per abbattere mostri enormi, ciascuno con il proprio ruolo. La possibilità di comunicare tramite chat vocale o messaggi rapidi rende l’esperienza multiplayer decisamente appagante. Come in World, il giocatore può lanciare un razzo SOS per chiamare altri giocatori o gli NPC per aiutarli nel bel mezzo di una caccia. Il gioco include anche un’opzione per i giocatori aracnofobici sostituendo i modelli di creature simili a ragni con blob amorfi.
La longevità di Monster Hunter Wilds è buona. Le missioni principali offrono ore e ore di contenuti (circa 15 ore per raggiungere i titoli di coda), ma la possibilità di completare missioni secondarie, affrontare mostri rari e sbloccare equipaggiamenti speciali estende ulteriormente la durata del gioco (la quale arriverebbe a quasi 55 ore complessive). L’elemento di progressione, dove ogni caccia porta nuove ricompense e nuove sfide, mantiene alta la motivazione a continuare a giocare.
Commento finale
Monster Hunter Wildsè senza dubbio uno dei giochi più completi e notevoli titoli della saga (se non forse il migliore). Con un mondo aperto e vasto, battaglie intense e una grafica mozzafiato, riesce a catturare sia i fan di lunga data che i nuovi arrivati. La sua combinazione di esplorazione, azione e strategia, insieme alla possibilità di giocare in cooperativa, lo rende un’esperienza indimenticabile. Le innovazioni introdotte in questo capitolo aggiungono una nuova profondità al gameplay, mentre la qualità tecnica, il design degli ambienti e la colonna sonora sono di altissimo livello. Se siete fan della saga o semplicemente un amante dei giochi d’azione, Monster Hunter Wilds è un titolo che non potete assolutamente perdervi.
Durante il Nacon Connect di questa sera è stato annunciato RoboCop: Rogue City – Unfinished Business, un’espansione stand-alone di RoboCop: Rogue City rilasciato nel 2023. Questa nuova avventura, in uscita nell’estate del 2025 per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, non richiederà la versione precedente per essere giocata.
Nei panni di RoboCop dovremo affrontare una nuova minaccia all’interno dell’Omni Tower, occupata da mercenari d’élite. Per superare questi nemici, avremo a disposizione nuove armi, tra cui il Cryo Cannon, e mosse finali più spettacolari. Inoltre, saranno introdotte missioni speciali che ci permetteranno di vestire i panni di Alex Murphy prima della sua trasformazione, approfondendo ulteriormente la trama e il background del personaggio.
Peter Weller riprenderà il suo ruolo, prestando voce e movenze al protagonista, offrendo ai fan un’esperienza autentica e coinvolgente.
Avete già letto la nostra recensione di RoboCop: Rogue City? Il nostro Riccardo lo ha definito “altamente consigliato a chi ha guardato soprattutto i primi due film; per i novizi, potrebbe rappresentare comunque un buon inizio per indossare i panni (o meglio l’armatura) del più temuto Agente di Polizia di Detroit”
Durante il Nacon Connect conclusosi qualche ora fa è stato mostrato un nuovo trailer di Hell is Us, action-adventure sviluppato da Rogue Factor, in arrivo il 4 settembre 2025su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Il trailer ha offerto uno sguardo approfondito sulle meccaniche investigative del gioco, enfatizzando la necessità di fare affidamento sulle proprie capacità di osservazione e intuizione per progredire. Inoltre, è stata sottolineata l’assenza di indicatori tradizionali come mappe o bussole, invitando gli utenti a esplorare liberamente e scoprire i segreti del mondo di gioco.
A ben vedere, quanto spiegato oggi era già stato accennato all’annuncio del gioco, quando Jonathan Jacques-Belletête, Creative Director e Art Director di Rogue Factor, ci illustrava la filosofia di design “estremo” su cui è costruito Hell is Us. Le risposte che cercheremo non ci saranno servite su un piatto d’argento, dunque, ma dovremo invece prestare attenzione a ogni singolo dettaglio per collegare gli indizi e far luce sui misteri.
Hell is Us è un gioco d’azione e avventura in terza persona che unisce combattimenti ravvicinati intensi al brivido dell’esplorazione. Esplora un mondo semi-aperto per trovare le risposte ai tuoi interrogativi e affronta misteriose creature a ogni passo.
UN MONDO OSTILE
Oltre alla guerra civile che lo sta dilaniando, il tuo paese è alle prese con una misteriosa calamità, che ha dato vita a creature soprannaturali che nessuna arma moderna è in grado di sconfiggere. Un drone e una spada di un’altra epoca saranno tuoi fedeli alleati mentre cercherai di farti strada attraverso territori infestati di orribili chimere e proverai a svelare il mistero della loro comparsa.
UN SISTEMA DI ESPLORAZIONE UNICO
Niente mappe, niente bussole, niente indicatori di missione: seguire l’istinto fa parte integrante dell’avventura. Goditi un’esperienza unica che si basa su una scrittura e un design dei livelli fortemente innovativi, che ti permetteranno di seguire il tuo istinto e prendere decisioni autonome man mano che procedi nel gioco. Numerose scoperte ti attendono.
COMBATTIMENTI CONTRO CREATURE ORIGINALI
Spade, lance e asce: a tua disposizione avrai un’ampia gamma di armi create appositamente per combattere le creature soprannaturali. Dovrai imparare in che modo combattere i mostri e usare il drone con efficacia per rimanere in vita.
A due settimane dalla release ufficiale di Assassin’s Creed Shadows, Ubisoft ha condiviso un nuovo video di gameplay che mostra le differenti modalità di approccio tra i protagonisti Naoe ed Yasuke.
Nel trailer di oltre venti minuti è possibile constatare le opzioni furtive ed offensive di entrambi i personaggi, tastandone varietà e differenziazione.
Ubisoft ha inoltre annunciato le modalità grafiche che il titolo vanterà su PS5 e PS5 Pro.
PS5 – Modalità Fedeltà: 2160p upscalati, 30 fps, ray tracing standard
PS5 – Modalità Bilanciata: 2160p upscalati, 40 fps, ray tracing standard
PS5 Pro – Modalità Prestazioni: 2160p upscalati, 60 fps, ray tracing standard
PS5 Pro – Modalità Fedeltà: 2160p upscalati, 30 fps, ray tracing esteso
PS5 Pro – Modalità Bilanciata: 2160p upscalati, 40 fps, ray tracing esteso
Vi ricordiamo che Assassin’s Creed Shadows sarà disponibile dal 20 Marzo per PlayStation 5, Xbox Series, PC (via Steam, Epic Games Store ed Ubisoft Store), Mac via App Store e Luna.
Il team di sviluppo Flatter Than Earth e l’editore Daedalic Entertainment hanno condiviso un nuovo trailer per Once Upon a Puppet, platform 2.5D ambientato nel mondo teatrale.
Il titolo punta a mescolare piattaforme ed enigmi, con la particolarità della implementazione di caratteristiche tipiche delle marionette. Il tutto sullo sfondo di una storia che si prospetta poetica ed interessante.
Il titolo è previsto in arrivo entro la fine del primo quadrimestre 2025 per PC (via Steam), Xbox Series, PlayStation 5 e Nintendo Switch.
Ti diamo il benvenuto in Once Upon a Puppet, un platform con rompicapi in 2.5D che si svolge all’interno di un animato mondo teatrale. Entra in un racconto magico che unisce classici elementi platform a meccaniche ispirate alle marionette in una storia avvincente che tratta di amicizia, scoperta di sé stessi e redenzione.
Indossa il guanto di Nieve, una manodoperista esiliata nel Sottopalco, e prendi il controllo dei fili di Drev, una marionetta legata a lei dalla magia. Nel corso del loro cammino per tornare sul Frontepalco racconteranno storie dimenticate, sveleranno segreti oscuri e scopriranno che il loro destino è legato a quello del regno del teatro.
Diventa marionetta e marionettista: tira i fili e padroneggia l’arte delle marionette in questo gioco con un approccio unico ad azione, movimento e risoluzione creativa degli enigmi.
Un’intera compagnia di personaggi: fai la conoscenza di un cast corale composto da decine di personaggi principali e secondari, con centinaia di battute create con cura.
Ombre letali: affronta un’orda di creature malvagie disposte a fare qualsiasi cosa pur di spegnere i riflettori e far calare prematuramente il sipario sullo spettacolo.
Un mondo creato ad arte: fatti stupire dalla grafica stilizzata e dettagliata che mette in risalto la magia del teatro, con palchi che fluttuano tra passato e presente.
Prepara la scena: posiziona e sposta oggetti di scena, fondali e personaggi per ricostruire i palcoscenici teatrali e rievocare scene che svelano cosa è successo a quello che un tempo era il Palcomondo.
Incantevoli paesaggi sonori: lasciati affascinare da una ricca colonna sonora teatrale e da effetti sonori che danno vita al mondo di Once Upon a Puppet…
Inconsapevolmente legati da filo e rocchetto, Drev e Nieve intraprendono con riluttanza un viaggio per rivendicare il loro posto nel teatro contro un Re dal cuore spezzato.
Nieve, una tessitrice di talento assalita dai dubbi, instaura un forte legame con Drev, un ingenuo attore ambizioso. La teatralità sfrenata di Drev e l’arguzia di Nieve permetteranno loro di superare le loro paure più profonde e di svelare la verità sul vuoto nascosto nei loro cuori.
Universal Pictures ha condiviso il nuovo trailer italiano per The Woman In The Yard, la prossima terrificante pellicola horror firmata Blumhouse.
Il film è interpretato dalla candidata ai BAFTA e ai SAG Danielle Deadwyler, protagonista di Till – Il coraggio di una madre, The Harder They Fall e della serie limitata nominata agli Emmy Station Eleven.
Il regista è invece Jaume Collet-Serra (Black Adam, Jungle Cruise), che ha recentemente diretto la Deadwyler nel thriller d’azione Carry-On, l’apprezzata pellicola rilasciata su Netflix lo scorso dicembre.
La produzione è affidata a Jason Blum, già responsabile del successo di produzioni come Five Nights at Freddy’s, M3GAN e Black Phone, insieme all’acclamata regista candidata agli Emmy Stephanie Allain (L’esorcista: il credente, Hustle & Flow – Il colore della musica), ed è prodotto esecutivamente dalla star Danielle Deadwyler, dal regista Jaume Collet-Serra, da Gabrielle Ebron, Scott Greenberg e James Moran.
The Woman In The Yard della Blumhouse arriverà al cinema il prossimo 5 Giugno.
Frogwares ha annunciato l’avvio della campagna Kickstarter per The Sinking City 2, rilasciando contestualmente il primo teaser trailer dedicato al gameplay del titolo.
Il survival horror lovecraftiano in terza persona è previsto per PC (Steam, EGS, GOG), PlayStation 5 ed Xbox Series. I giocatori potranno vivere un’avventura al cardiopalma muovendosi per le strade allagate di Arkham. Combatteranno terrificanti abomini Eldritch, esseri monumentali al di là della comprensione umana conosciuti come i Grandi Antichi ed indagheranno sugli oscuri misteri che attanagliano questo luogo abbandonato.
Combattere per sopravvivere – Utilizzate un arsenale di armi da fuoco e da mischia ispirate agli anni ’20 per combattere contro le ammonizioni ispirate agli Eldritch.
Esplora la decadente città di Arkham – Un mondo di palazzi decadenti, mercati allagati e ospedali abbandonati da esplorare a piedi e in barca.
Trova e usa ciò che puoi – Scrocca risorse limitate e bilancia un inventario finito, decidendo cosa portare e cosa lasciare indietro.
Scegli di indagare più a fondo – Risolvi casi ed enigmi opzionali che ti permettono di indagare più a fondo nell’ambiente circostante per scoprire segreti, opzioni alternative e altre informazioni.
Una storia lovecraftiana contorta – Vivete una storia moralmente grigia e avvincente incentrata sulla perdita personale e intrecciata al mito lovecraftiano di culti, rituali e creature incomprensibili.
Gli sviluppatori ucraini di Frogwares, con le difficoltà del prolungarsi del conflitto in essere, ha deciso dunque di ricorrere a Kickstarter per creare una rete di sicurezza per lo studio, per contribuire a garantire alcune funzionalità aggiuntive per il gioco e per ottenere un accesso più diretto ai suoi fan più accaniti. “Dopo tre anni di questa orribile guerra che incombe sulla nostra vita quotidiana, abbiamo imparato ad adattarci, anche se non è mai stato facile”, ha dichiarato il CEO di Frogwares Wael Amr. “Nel 2023, quando abbiamo pubblicato Sherlock Holmes The Awakened con l’aiuto di Kickstarter e dei nostri affezionati fan, ci siamo costruiti una rete di sicurezza che ci ha salvato più di una volta. Dalle interruzioni di corrente, alla necessità di trasferire i membri del team con poco preavviso, fino alla necessità di sospendere lo sviluppo per giorni, questa rete di sicurezza è stata fondamentale. Dato che The Sinking City 2 è un gioco molto più complesso e impegnativo, abbiamo deciso di seguire la stessa strada del passato”.
La campagna Kickstarter ha un obiettivo di 100.000 euro (105.000 dollari) e offre ai fan una serie di ricompense, tra cui spiccano due edizioni da collezione fisiche che saranno disponibili solo per i sostenitori di Kickstarter.
Oltre alla campagna, il team ha pubblicato un diario di sviluppo di cinque minuti che illustra l’attuale stato di sviluppo, ulteriori filmati di gioco e altro ancora.
Ambessa: Chosen Of The Wolf, il nuovo romanzo basato su League of Legends e Arcane, è ora disponibile negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Scritto dall’autore C.L. Clark (The Unbroken, The Faithless) e pubblicato da Hachette Book Group imprint Orbit, il romanzo fantasy epico si concentra sulla campionessa di League of Legends e personaggio di Arcane preferita dai fan, Ambessa Medarda, una generale guerriera noxiana e madre di Mel Medarda. Ambessa: Chosen Of The Wolf è ambientato 10 anni prima degli eventi di Arcane e racconta la lotta di Ambessa per diventare il capo dei Medarda. Il libro è radicato nella tradizione di League of Legends. Il suo prologo è la versione scritta del video musicale “Blood, Sweat & Tears” che mette in risalto Ambessa, e il libro include anche la tradizione di Arcane.
Il romanzo cartaceo, l’e-book e l’audiolibro sono disponibili per l’acquisto tramite Hachette Book Group, Amazon, Barnes & Noble, Books-A-Million, Bookshop, Walmart, Apple Books, Google Play, Kobo, Audible, Libro.fm e AudioBooks.com.
Le date di pubblicazione in altri paesi includono:
20 marzo 2025: Spagna (tramite l’editore Penguin Random House)
26 marzo 2025: Polonia (tramite l’editore Insignis)
4 settembre 2025: Francia (tramite l’editore Mana Books)
Ambessa: Chosen Of The Wolf sarà pubblicato anche in Germania, Ungheria, Italia, Turchia e altri territori, con nuove regioni e date di pubblicazione da annunciare.
Il romanzo è stato elogiato sia dalla critica che dai fan ed è stato scelto dagli editor di Amazon per i migliori libri di fantascienza e fantasy di febbraio 2025.
GIGABYTE TECHNOLOGY ha presentato la sua nuova lineup di schede grafiche AMD Radeon RX serie 9000, basate sull’architettura AMD RDNA™ 4 ottimizzata per il ray tracing e AI presentata qualche giorno fa
I nuovi modelli disponibili
La nuova serie comprende tre modelli principali, tutti con 16GB di memoria:
AORUS Radeon RX 9070 XT ELITE 16G: versione premium
Radeon RX 9070 GAMING OC 16G: modello base della 9070 non XT
Innovazioni nel raffreddamento
Il sistema WINDFORCE è stato completamente rinnovato con il design Hawk Fan, che offre:
53,6% in più di pressione dell’aria
12,5% in più di volume d’aria
Minore rumorosità
Pasta termica di grado server per VRAM e MOSFET
Caratteristiche distintive dei modelli
Il modello AORUS ELITE si distingue per:
Raffreddamento avanzato con heat pipes multiple
Illuminazione RGB Halo con pattern dinamici
Rivestimento PCB di grado aerospaziale
Dual BIOS con modalità Silenziosa
Supporto VGA incluso nella confezione
I modelli GAMING OC offrono:
Design pulito e moderno
Sliding side plate personalizzabile
Illuminazione RGB
Overclock di fabbrica
Struttura rinforzata
Tutte le schede presentano:
Piastra metallica posteriore rinforzata
Fissaggio solido alla staffa I/O
Design anti-cedimento
Tecnologie AMD integrate
Le schede integrano tecnologie all’avanguardia:
AMD FidelityFX™ Super Resolution 4
AMD HYPR-RX
AMD Fluid Motion Frames 2
AMD Radeon™ Anti-Lag
AMD Radeon™ Boost
In attesa di conoscere i prezzi (aggiorneremo questa news con i prezzi ufficiali non appena ci saranno comunicati, vi invitiamo per ulteriori dettagli a visitare la pagina uffiiciale https://www.gigabyte.com/Graphics-Card/AMD-Series o a leggere il comunicato stampa ufficiale qui sotto
GIGABYTE lancia le schede grafiche AMD Radeon RX serie 9000
Prestazioni estreme e soluzioni di raffreddamento avanzate
6 marzo 2025 – GIGABYTE TECHNOLOGY Co. Ltd, azienda leader nella produzione di hardware gaming di alta gamma, annuncia oggi il lancio delle schede grafiche GIGABYTE Radeon RX 9000 Series, basate sulle unità di calcolo AMD RDNA™ 4 potenziate per il ray tracing, garantendo un’esperienza immersiva su tutte le principali risoluzioni di gioco. Per soddisfare le esigenze dei gamer in termini di velocità, prestazioni e qualità visiva, GIGABYTE presenta tre modelli:
AORUS Radeon RX 9070 XT ELITE 16G
Radeon RX 9070 XT GAMING OC 16G
Radeon RX 9070 GAMING OC 16G
Queste schede offrono soluzioni di raffreddamento ottimizzate per rispondere alle diverse necessità dei videogiocatori.
Sistema di raffreddamento WINDFORCE migliorato
GIGABYTE ha perfezionato il sistema di raffreddamento WINDFORCE, ottimizzando il bilanciamento tra prestazioni e efficienza termica. Il nuovo design Hawk Fan riduce la turbolenza e il rumore, aumentando la pressione dell’aria del 53,6% e il volume d’aria del 12,5%, senza compromettere l’acustica. Inoltre, la pasta termica di grado server garantisce un raffreddamento ottimale per componenti critici come VRAM e MOSFET, mantenendo una perfetta aderenza anche su superfici irregolari e resistendo a eventuali deformazioni dovute al trasporto o all’uso prolungato.
AORUS Radeon RX 9070 XT ELITE 16G: il top di gamma per i gamer hardcore
La AORUS Radeon RX 9070 XT ELITE 16G è la scheda grafica di punta di GIGABYTE con raffreddamento ad aria, progettata per i giocatori più esigenti. Il sistema di raffreddamento WINDFORCE, arricchito dal nuovo Hawk Fan, heat pipes multiple e Screen Cooling, garantisce prestazioni termiche eccellenti anche nelle sessioni di gioco più intense.
L’estetica di nuova generazione della serie AORUS incarna velocità e potenza, offrendo un impatto visivo senza precedenti. L’illuminazione RGB Halo, con pattern dinamici e design a vortice, crea un gioco di luci e movimenti che trasforma il PC in un vero spettacolo visivo. Il design del frontale combina texture stratificate con finiture contrastanti per un mix perfetto tra resistenza ed eleganza.
La scheda vanta un rivestimento PCB di grado aerospaziale, un Dual BIOS con modalità Silenziosa e componenti ULTRA DURABLE. Grazie all’avanzata gestione dell’energia, le temperature dei componenti risultano più basse, con una riduzione del rumore e delle interferenze di segnale.
GAMING OC Series: prestazioni e affidabilità senza compromessi
Le schede grafiche Radeon RX 9070 XT GAMING OC 16G e Radeon RX 9070 GAMING OC 16G mantengono la leggendaria affidabilità e le prestazioni eccezionali della serie GAMING. Il sistema di illuminazione RGB personalizzabile aggiunge un tocco unico al setup di ogni giocatore, mentre il design pulito e moderno introduce un’innovativa sliding side plate, permettendo agli utenti di personalizzare facilmente la propria configurazione.
Struttura rinforzata e supporto VGA integrato
Per garantire una maggiore resistenza strutturale, le schede GIGABYTE Radeon RX 9000 Series sono dotate di una piastra metallica posteriore rinforzata con bordo piegato, fissata saldamente alla staffa I/O. Inoltre, il modello AORUS ELITE include nella confezione un pratico supporto VGA, progettato per prevenire l’eventuale cedimento della scheda. Il supporto è regolabile in diverse posizioni per un’installazione discreta ed elegante, migliorando l’estetica complessiva del sistema.
Tecnologie AMD di ultima generazione
Le schede GIGABYTE Radeon RX 9000 Series offrono un’esperienza di gioco senza precedenti, sfruttando le più avanzate tecnologie AMD:
AMD FidelityFX™ Super Resolution 4
AMD HYPR-RX
AMD Fluid Motion Frames 2
AMD Radeon™ Anti-Lag
AMD Radeon™ Boost
Grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale, queste tecnologie migliorano la qualità visiva e la fluidità del gameplay, immergendo i giocatori in un’esperienza straordinaria e garantendo anni di divertimento ad alte prestazioni.
TCL, fra i leader nella produzione di TV, annuncia oggi il lancio della nuova serie TCL T6C con Fire TV integrata, ora disponibile in Italia.
Fire TV Integrata
La serie TCL T6C include l’interfaccia Fire TV, progettata per un’esperienza d’uso semplice e intuitiva. La schermata Home di Fire TV funge da hub centrale, consentendo agli utenti di cercare contenuti su diverse piattaforme di streaming, tra cui canali e app, per trovare rapidamente ciò che desiderano guardare.
Fire TV riunisce tutti i contenuti in un unico luogo, permettendo di accedere con facilità a programmi, film e contenuti on-demand direttamente dalla schermata principale. Inoltre, integra la TV in diretta e i canali di streaming (si richiede un’antenna TV). Gli utenti possono usufruire di servizi come Netflix, YouTube, Prime Video, Disney+, Apple TV e molti altri, oltre a guardare notizie in diretta, eventi sportivi e programmi imperdibili.
Fire TV offre anche la possibilità di riprodurre milioni di brani musicali tramite app e servizi come Amazon Music, Apple Music e Spotify.
Colori eccezionali con la tecnologia QLED
La tecnologia Quantum Dot di TCL segna una rivoluzione nella riproduzione dei colori, offrendo una resa cromatica senza precedenti con tonalità vivide e dettagliate. Ogni sfumatura prende vita con brillantezza straordinaria e una profondità eccezionale.
Questa tecnologia introduce i nuovi Quantum Crystal, caratterizzati da una protezione multistrato stabile e da un’elaborazione ad alta precisione. Questa innovazione assicura colori più intensi, una durata prolungata e una qualità dell’immagine superiore.
Supporto dei formati HDR
Per offrire la migliore qualità d’immagine in 4K HDR, la serie TCL T6C supporta tutti i principali formati HDR: HDR10, HLG, HDR10+ e Dolby Vision.
Indipendentemente dal contenuto in riproduzione – che sia Dolby Vision su Netflix e Disney+, o HDR10+ su Amazon Prime Video – questo TV assicura sempre la massima qualità.
Esperienza di gioco ottimizzata
Per i gamer, la reattività del TV è importante tanto quanto la qualità dell’immagine. La serie TCL T6C è dotata di HDMI 2.1 e ALLM (Auto Low Latency Mode), per garantire una latenza minima e impostazioni d’immagine ottimizzate per il gaming in modo automatico.
Inoltre, integra le funzioni VRR (Variable Refresh Rate) e Game Accelerator 120Hz, che consentono un refresh rate di 120Hz in risoluzione Full HD, grazie a un algoritmo avanzato di elaborazione dell’immagine.
VRR e Game Accelerator 120Hzsono disponibili esclusivamente nei modelli da 55″, 65″, 75″ e 85″. Per sfruttarle al massimo, sono richiesti console o dispositivi gaming compatibili con HDMI 2.1.
Prezzi e disponibilità in Italia
La nuova serie TCL T6C con Fire TV integrato è ora disponibile in Italia nelle seguenti dimensioni e con i relativi prezzi consigliati al pubblico:
Il destino di The Last of Us Part 3 è più incerto che mai. Per anni si è discusso della possibilità di un nuovo capitolo nella saga di Naughty Dog, ma Neil Druckmann, co-presidente dello studio, ha recentemente lasciato intendere che il franchise potrebbe essersi concluso con il secondo capitolo.
Druckmann e il futuro della serie
Durante un’intervista con Variety, incentrata principalmente sulla seconda stagione della serie HBO, Druckmann non ha potuto evitare la fatidica domanda su The Last of Us Part 3. La sua reazione è stata eloquente:
“Stavo aspettando questa domanda”, ha dichiarato sospirando, per poi aggiungere una frase che ha gettato un’ombra sul futuro della serie:
“Immagino che l’unica cosa che direi è di non scommettere che ci sarà altro di The Last of Us. Potrebbe essere questo.”
Una risposta che sembra nettamente più scettica rispetto alle dichiarazioni rilasciate in passato, quando Druckmann aveva manifestato un certo entusiasmo per un possibile seguito.
Un dietrofront clamoroso
Solo un anno fa, il game director di Naughty Dog aveva affermato di avere già in mente un concept per un potenziale The Last of Us Part 3, dichiarando che l’idea gli sembrava “eccitante quanto il primo e il secondo capitolo”. Sebbene in quell’occasione avesse ammesso di non avere ancora una storia concreta, aveva lasciato intendere che la volontà di realizzare un seguito c’era.
Ancora prima, nel corso della giornata celebrativa del franchise, Druckmann si era spinto oltre, confermando l’arrivo di nuovi capitoli. Il suo cambio di rotta è quindi piuttosto sorprendente e ha lasciato i fan con più domande che risposte.
Cos’è cambiato?
Le ipotesi sulla possibile fine della saga sono molteplici. Uno dei motivi potrebbe essere legato alla recente cancellazione del progetto multiplayer di The Last of Us, un titolo standalone che avrebbe dovuto espandere l’universo della serie, ma che è stato accantonato dopo una lunga fase di sviluppo travagliata.
Un’altra possibilità è che Naughty Dog abbia deciso di concentrarsi su una nuova IP, nota con il nome in codice Intergalactic. Se il team fosse interamente dedicato a questa nuova avventura, un eventuale The Last of Us Part 3potrebbe essere stato messo definitivamente da parte.
Un addio definitivo?
Le parole di Druckmann lasciano poco spazio all’interpretazione, ma resta da capire se si tratti di una decisione definitiva o di una risposta dettata da motivi strategici. Il franchise di The Last of Us è ancora incredibilmente popolare, soprattutto con l’arrivo della seconda stagione della serie HBO, e un terzo capitolo sarebbe sicuramente accolto con entusiasmo.
Tuttavia, al momento, le speranze di un ritorno sembrano più lontane che mai. Resta da vedere se in futuro Naughty Dog deciderà di tornare sui suoi passi, regalando ai fan un’ultima avventura nel mondo post-apocalittico che ha segnato la storia dei videogiochi.
L’industria videoludica ha attraversato un 2024 tutt’altro che semplice, con segnali contrastanti tra crescita e difficoltà strutturali. Ora, a complicare ulteriormente il quadro, si profila una minaccia ancora più concreta: l’introduzione dei dazi voluti dall’amministrazione Trump. Se queste misure dovessero essere applicate ai prodotti importati, soprattutto dalla Cina, l’impatto potrebbe rivelarsi devastante per il settore, con costi di produzione in aumento e conseguenze dirette sugli utenti finali.
Un mercato globale a rischio chiusura?
Il mondo dei videogiochi è legato a doppio filo alle catene di produzione internazionali. Gran parte dell’hardware, dalle console ai componenti per PC, viene realizzata all’estero, in particolare in Asia. L’idea dell’amministrazione Trump di introdurre dazi sui prodotti importati punta a incentivare la produzione interna, ma la transizione sarebbe tutt’altro che immediata. Riorganizzare le linee produttive e costruire nuove infrastrutture negli Stati Uniti richiederebbe anni, lasciando nel frattempo i costi in aumento a gravare direttamente sulle tasche dei consumatori.
Non a caso, l’Entertainment Software Association (ESA) ha già espresso forte preoccupazione per questa strategia economica. In un comunicato ufficiale pubblicato all’inizio di febbraio, l’associazione ha sottolineato come i videogiochi rappresentino una delle forme di intrattenimento più amate dagli americani di tutte le età e come l’applicazione di dazi sui dispositivi videoludici possa danneggiare milioni di persone e compromettere la crescita dell’industria.
“La nostra industria contribuisce significativamente all’economia statunitense”, ha dichiarato l’ESA. “I dazi su console e accessori avrebbero un impatto negativo non solo sulle aziende del settore, ma anche su milioni di giocatori. Siamo pronti a collaborare con l’amministrazione e il Congresso per trovare soluzioni che garantiscano la crescita del nostro mercato.”
Console a rischio estinzione?
Se da un lato il settore tech in generale dovrà affrontare sfide importanti, il comparto videoludico sembra essere in una posizione particolarmente vulnerabile. A differenza di dispositivi come smartphone e computer, considerati ormai strumenti essenziali nella vita quotidiana, le console e i videogiochi rientrano nella categoria dell’intrattenimento, rendendoli più esposti ai tagli da parte dei consumatori in caso di aumenti dei prezzi.
Già da tempo si registra un trend che vede le nuove generazioni sempre più orientate verso il gaming mobile e il cloud gaming, riducendo l’interesse verso console e hardware dedicati. Un ulteriore rialzo dei prezzi, dovuto ai dazi, potrebbe spingere ancora più utenti a cercare alternative, accelerando una trasformazione del mercato già in atto.
A rischiare di più sarebbero proprio le console tradizionali e il mercato fisico: con costi di produzione in aumento, gli hardware potrebbero diventare ancora meno accessibili, mentre il settore retail potrebbe subire un colpo fatale. Questo scenario aprirebbe le porte a un’industria sempre più dominata dal digitale, spingendo definitivamente verso lo streaming gaming e l’abbandono dei supporti fisici.
Quale sarà il futuro dell’industria?
Naturalmente, non è detto che questi dazi si traducano automaticamente in un crollo del mercato videoludico. I giocatori potrebbero semplicemente adattarsi ai nuovi prezzi, così come avvenuto in passato con l’inflazione e altri aumenti dei costi di produzione. Tuttavia, in un contesto economico sempre più incerto, con un possibile aumento generale del costo della vita, è difficile pensare che il settore possa continuare a crescere con lo stesso ritmo.
Nel frattempo, tutti gli occhi sono puntati sulle prossime grandi uscite, come GTA 6 e Nintendo Switch 2, che potrebbero avere un ruolo cruciale nel determinare la direzione futura del mercato. Se questi titoli riusciranno a trainare le vendite e a mantenere vivo l’interesse per le console tradizionali, il settore potrebbe resistere ai cambiamenti. In caso contrario, potremmo assistere a una trasformazione radicale dell’industria, con il digitale e il cloud gaming sempre più al centro dell’esperienza videoludica.
In attesa di scoprire come evolverà la situazione, una cosa è certa: i dazi di Trump potrebbero essere l’elemento scatenante di un cambiamento irreversibile per il mondo dei videogiochi
Come ogni anno, Metacritic ha stilato la classifica dei migliori publisher di videogiochi, basata sulle valutazioni medie assegnate dalla stampa ai titoli pubblicati nel corso del 2024. Il risultato è sorprendente, con un podio che esclude i colossi più blasonati dell’industria e vede Sega al primo posto.
L’editore giapponese ha conquistato la vetta con un punteggio complessivo di 325,5 e una media Metascore di 82,9, calcolata sui dodici giochi rilasciati nel corso dell’anno. Un trionfo che premia la qualità delle produzioni Sega, tra cui spiccano titoli di grande richiamo come Like a Dragon: Infinite Wealth e Persona 3 Reload.
Al secondo posto troviamo Capcom, che ha perso il primato detenuto nel 2023 ma ha comunque mantenuto un’ottima media di 82,1 su nove giochi pubblicati. L’editore giapponese continua a raccogliere consensi con le sue IP storiche, grazie a prodotti che hanno saputo conquistare pubblico e critica.
A chiudere il podio c’è Aksys Games, un editore meno noto ma che è riuscito a distinguersi con una selezione di soli cinque titoli, tutti però ben accolti dalla critica. Il punteggio finale di 318,1 riflette un anno in cui qualità e selezione oculata hanno avuto la meglio sulla quantità.
Sony, Microsoft e Nintendo: un risultato in chiaroscuro
Dopo un 2023 poco brillante, Sony è riuscita a risalire in classifica fino alla quarta posizione. Con un totale di quattordici giochi pubblicati e una media voti di 80,9, la casa giapponese si è piazzata appena fuori dal podio, dimostrando un netto miglioramento rispetto al tredicesimo posto dello scorso anno.
Microsoft, invece, ha guadagnato sei posizioni rispetto al 2023, raggiungendo il nono posto con un punteggio di 301. Con quattordici giochi pubblicati e una media di 79,4, l’azienda americana ha confermato una crescita positiva, pur senza riuscire a imporsi tra i migliori tre.
Decisamente più deludente il risultato di Nintendo, scivolata fino alla ventiduesima posizione. Con tredici giochi pubblicati e una media Metascore di 76, l’azienda di Kyoto ha registrato uno dei punteggi più bassi degli ultimi anni, segno che il 2024 non è stato all’altezza delle aspettative per il colosso nipponico.
Come vengono assegnati i punteggi di Metacritic
La classifica stilata da Metacritic non si basa solo sulla media voti dei giochi, ma considera diversi parametri per determinare la qualità complessiva della line-up di un publisher. I punteggi vengono assegnati in base a quattro metriche principali:
Il Metascore medio dei giochi pubblicati, che pesa per un massimo di 150 punti, calcolati moltiplicando la media per un fattore di 1,5.
La percentuale di giochi con recensioni positive, ovvero con un punteggio pari o superiore a 75. Questo parametro può assegnare fino a 100 punti.
La percentuale di giochi con recensioni negative, ovvero con un punteggio pari o inferiore a 49. Minore è questa percentuale, maggiore sarà il punteggio assegnato, fino a un massimo di 100 punti.
Il numero di giochi eccellenti, ossia con un Metascore di almeno 90 e un minimo di sette recensioni. Per ogni titolo che raggiunge questa soglia vengono assegnati cinque punti bonus.
Questa metodologia consente di avere un quadro più completo della qualità media offerta dai publisher, premiando non solo la media voto ma anche la coerenza delle pubblicazioni.
Il dominio di Sega e il futuro dell’industria
Il primo posto di Sega è il risultato di una strategia che punta su franchise consolidati ma anche su un costante miglioramento della qualità delle produzioni. La compagnia ha saputo bilanciare il peso delle sue IP storiche con il lancio di titoli nuovi o rinnovati, conquistando pubblico e critica con giochi capaci di lasciare il segno.
Capcom, nonostante la perdita del primato, ha comunque confermato la sua posizione tra i migliori publisher, segnale che il marchio continua a essere sinonimo di qualità. La vera sorpresa è Aksys Games, che ha dimostrato come un numero ridotto di giochi possa comunque garantire un posizionamento di rilievo se accompagnato da una qualità elevata.
Il 2025 potrebbe riservare altre sorprese, soprattutto per Sony e Microsoft, che con le loro esclusive potrebbero puntare al podio. Resta da vedere se Nintendo riuscirà a invertire la tendenza e tornare a competere con i grandi nomi dell’industria.
Asmodee Italia ha confermato che Sky Team: Turbulence e Cthulu: Dark Providence arriveranno rispettivamente ad Aprile e Maggio.
La notizia arriva direttamente per il tramite dell’editore, in calce alla nuova puntata di Asmodee News. Questo format fotografa le più importanti release del mese appena trascorso (tra cui Azul Duel e Frosthaven), le riedizioni più attese nonché gli annunci più esclusivi sulle prossime uscite.
Nella fattispecie, Sky Team: Turbulence è l’espansione del celebrato titolo cooperativo per due giocatori ideato da Luc Rémond, nonché vincitore dello Spiel des Jahres 2024. Proporrà nuovi moduli e venti inediti scenari per destinazioni mai viste prima.
Cthulu: Dark Providence, ideato da Travis R. Chance e Martin Wallace, è un gioco da tavolo competitivo in cui i giocatori appartengono segretamente a diverse fazioni in lotta per il destino di una nazione sull’orlo della rovina. I giocatori utilizzano la loro influenza in una gara per rivendicare supporti strategici, assumere il controllo delle città e associarsi a potenti entità mitiche. Per mantenere la sanità mentale e la segretezza sui propri ruoli, i giocatori effettuano diverse azioni come reclutare agenti, eliminare rivali, bloccare avversari e chiudere o aprire portali che conducono a dimensioni ultraterrene, per portare avanti i loro programmi e ottenere punti. Sebbene siano divisi in fazioni opposte, solo il giocatore con il punteggio più alto appartenente a una fazione vincente otterrà la vittoria e plasmerà il destino della nazione!
Abbiamo avuto l’occasione di provare la beta chiusa di Killing Floor 3, il nuovo capitolo dello sparatutto cooperativo firmato Tripwire Interactive, e siamo rimasti alquanto incuriositi dai metodi con i quali il team vorrebbe portare la mattanza di Zed a un più vasto numero di giocatori.
A decenni di distanza dal primo titolo, che nacque come una total conversion mod sviluppata da Alex Quick per Unreal Tournament 2004, il franchise di Killing Floor si è evoluto mantenendo le sue radici cooperative e il suo stile di combattimento cruento e frenetico, ma ingigantendo a ogni iterazione la sua portata, sia in termini di contenuti che di qualità.
In attesa di vedere quanto questa frase possa essere ancora vera con la release finale di Killing Floor 3, vi raccontiamo le nostre prime ore nelle fasi di testing, tra carneficine di mostri, momenti di pura tensione, e milioni di Dosh!
Killing Floor 3 arriverà il 25 marzo di quest’anno su PC (via Steam e Epic Games Store), e su consoles PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Versione testata: PC (Steam)
Vecchia storia, nuovi metodi
Settanta anni dopo gli eventi di Killing Floor 2, il mondo è ancora schiacciato dalla minaccia della megacorporazione Horzine, che ha dato vita, e rilasciato nel mondo, un’orda di Zeds, degli zombi bio-ingegnerizzati il cui unico obbiettivo è eliminare ogni forma di vita. L’ultima speranza per la resistenza è rappresentata dai Nightfall, un gruppo di specialisti pronti a combattere per la sopravvivenza in un futuro devastato.
Killing Floor 3 resta fedele alla sua formula: Partendo dalla base Stronghold, non dovremo fare altro che scegliere il nostro mercenario, la modalità – in questa beta abbiamo potuto provare solo quella ad orde – e la missione collegata alla mappa. Orde di Zeds ci assaliranno in scenari devastati, e tra un’ondata e l’altra potremo spendere il denaro guadagnato – i Dosh – per acquistare e potenziare il nostro equipaggiamento. Completiamo le orde fino a raggiungere lo scontro finale con uno dei boss, scelti randomicamente e che possono apparire anche numero maggiore, e torniamo alla base per accrescere e potenziare le nostre abilità.
Il loop è assuefacente, è rodato, ma il nuovo sistema degli specialisti introduce un cambiamento sostanziale. Ora ogni personaggio ha abilità specifiche collegate alla propria classe, un albero di progressione singolo e attacchi speciali che si caricano nel tempo, come in un hero shooter.
Nella beta abbiamo potuto scegliere tra 6 specialisti: il Commando, impersonato da Foster, il volto storico della serie, che può vantare un drone che mira automaticamente ai bersagli nel nostro campo visivo. Luna, la Sharpshooter, letale dalla distanza e con un dardo a ricerca automatica dei nemici nell’aria. Obi è il Medic, classe indispensabile per il supporto alla squadra che rilascia una cupola rigenerativa. La giovane Devlin, che come Firebug è perfetta per il crowd control grazie al suo lanciafiamme e la sua mossa speciale che colpisce in maniera esplosiva tutti i nemici presenti in un raggio circolare. Nakata riveste i panni del Ninja, classe abile nell’immobilizzare e abbattere rapidamente i nemici che con la sua super lancia un rampino per buttarsi nella mischia e creare disordine. Imran l’Engineer, offre supporto con torrette e strumenti di hacking e può richiamare un potente propulsore portatile che trasforma in brandelli anche gli Zed più coriacei.
Se da un lato un sistema a classi aggiunge più strategia durante l’ipotetica costruzione di una squadra, dall’altro questa limita la libertà di personalizzazione che aveva caratterizzato i precedenti capitoli, col rischio di rendere alcuni specialisti più utili di altri, trasformando la progressione con una determinata classe più tediosa di quanto non dovrebbe esserlo. Resta comunque possibile avere più operatori dello stesso tipo, non bloccando il match making con lunghe attese; ed è possibile mescolare l’arsenale di bocche da fuoco di diversi specialisti tra di loro, riuscendo ad avere comunque il controllo sulla build degli arsenali.
Un’aggiunta interessante è proprio quella della personalizzazione del loadout delle armi, scegliendo non solo tra un folto arsenale, ma anche tra una vasta gamme di strumenti equipaggiabili sui nostri fidati arnesi di morte e distruzione. Questo aspetto si affianca a un nuovo sistema di potenziamento che richiede di trovare progetti specifici e raccogliere risorse per sbloccare le modifiche, rendendo la progressione più strutturata ma meno immediata rispetto al passato.
Ritorna lo Zed Time, che randomicamente rallenta l’azione e marca tutti i nemici nell’area, ma a causa del caos a schermo – dovuto anche a un HUD molto invasivo -, questo può rendere difficile seguire l’azione. Un’altra novità è la gestione del budget iniziale, che consente ai giocatori di investire in potenziamenti tattici prima di entrare in battaglia, dando un vantaggio al proprio mercenario per affrontare le prime ondate di nemici.
Prendere parte a una squadra completa di 6 persone è stato l’apice delle nostre ore durante la closed beta. Grazie allo scaling del gioco, che modifica il numero, la disposizione, e anche il tipo dei nemici che affronteremo in base ai giocatori in un gruppo, Killing Floor 3 sembra dare il meglio di se quando la situazione pare perduta, e l’unico modo per vincere è sfruttare fino all’ultimo caricatore il nostro arsenale.
Nelle nostre ore abbiamo avuto modo di fare squadra con giocatori provenienti da ogni dove, e se abbiamo degli amici che prediligono giocare su una console piuttosto che un PC – e viceversa -, potremo dormire sogni tranquilli perché il gioco supporta il cross-play attraverso tutte le piattaforme di lancio.
Da notare che anche Killing Floor 3 include i battle passstagionali, con i quali potremo sbloccare diversi oggetti estetici per personalizzare i nostri operatori e le nostre armi al superamento di determinate soglie; andando così ulteriormente a rafforzare lo sforzo di Tripwire nell’offrire un prodotto più strutturato nel suo modello di progressione rispetto al passato.
Un bellissimo orrore mutante
Killing Floor 3 ha abbracciato uno stile futuristico, allontanandosi dalle atmosfere grunge e industriali dei paesi del vecchio continente che caratterizzavano i primi giochi; addio quindi – si spera solo per questa fase beta – alla Parigi invasa da mostri del secondo capitolo. Sebbene questo cambiamento renda il mondo più coerente con la sua narrativa, il risultato è un’estetica meno distintiva e poco rispettosa del look trash e punk che la community ha imparato ad apprezzare.
Risultano quindi forse un po’ troppo anonime le 3 mappe proposte: City Streets, dove combatteremo tra le strade e i palazzi di una città di un futuro distopico. Army Depot, un deposito militare dilaniato dalla piaga degli Zed. Horzine Factory, una fabbrica con stretti corridoi e piena di trappole attivabili per frenare l’avanzata dei nostri mostruosi avversari.
Ciò che ci ha colpito delle mappe sono risultate essere proprio le trappole ambientali, come turbine letali, colate di lava e porte che potevano essere chiuse per rallentare gli Zeds, migliorando così l’approccio tattico che si può avere rispetto agli scontri, e dando forse ragione alle scelte di level design fatte, che ora incentivano anche un approccio più verticale negli scontri.
Il fiore all’occhiello della produzione sembra essere rimasta la rappresentazione degli Zed, che mostrano modelli molto dettagliati e riconoscibili, e che hanno subito anche delle ottime rivisitazioni in termini di design, come nel caso delle Siren, ora degli ibridi zombie-machine capaci di estendere il collo per diversi metri in cielo, rendendole subito riconoscibili durante i loro attacchi radiali.
Anche i 3 boss presenti nella beta si sono dimostrati eccellenti, non solo nei loro articolati e differenti pattern d’attacco, ma anche dal punto di vista della presentazione. Il pericoloso e implacabile Impaler, capace di caricare a testa bassa e travolgere qualunque cosa. La Chimera, un grosso nemico tanto rapido a coprire gli spazi con i salti, tanto letale alle lunghe distanze con i suoi proiettili. E infine la Queen Crawler, un verme troppo cresciuto che si nasconde sotto terra e richiama i suoi infestanti figli per finire il lavoro sporco.
Avere a che fare con le orde di nemici è risultato esser estremamente appagante anche grazie al M.E.A.T. System, che in questo capitolo promette ulteriore dettagli negli smembramenti degli Zed, con nuovi punti d’impatto, e rivisti effetti di sangue e interiora spalmabili sulle superfici durante i viscerali combattimenti.
L’intera produzione si muove grazie all’ultima iterazione dell’Unreal Engine, e nella nostra configurazione – con una modesta RTX 4060 come GPU e un Ryzen 7 5700X – abbiamo ottenuto un framerate stabile intorno ai 90 FPS anche nelle situazioni più concitate con preset grafico medio-alta a risoluzione 1080p, ma solo grazie a tecniche di ricostruzione dell’immagine come il Frame Generation di Nvidia e AMD.
Gradito anche il ritorno di una colonna sonora che mixa metal, hard tecno, e il grunge più movimentato, per dare vita a un esperienza elettrizzante, coadiuvata anche da un eccellente studio sugli effetti sonori e le loro espansioni spaziali durante i frenetici scontri.
Il loop delle nuove tendenze
Tripwire ha dichiarato che questo sarà il capitolo più ambizioso della serie, con un maggiore focus sulla narrativa e un’ambientazione più curata. Inoltre, ha confermato che Killing Floor 3 riceverà contenuti gratuiti dopo il lancio, tra cui nuovi specialisti, mappe e armi, un impegno importante per mantenere il gioco vivo nel tempo.
La beta ci ha divertito e ha mostrato un titolo solido, con un gameplay che bilancia novità e tradizione. Le nuove meccaniche potrebbero dividere i fan storici, soprattutto per l’apparente ridotta libertà di personalizzazione rispetto al capitolo precedente.
Tuttavia, con un supporto continuo e tenendo a mente che quanto visto in fase di beta è solo una piccola porzione del pacchetto completo, Killing Floor 3 ha il potenziale per diventare uno dei migliori shooter co-op dell’anno. Non vediamo l’ora di scoprire come evolverà la guerra agli Zed nella sua versione al lancio!