L’uscita della serie Cyberpunk: Edgerunners di Netflix ha dato nuova vita a Cyberpunk 2077, con i fan dello show che si sono riversati nel gioco per trovare gli ultimi contenuti a tema Edgerunners aggiunti con l’aggiornamento della patch 1.6, come per esempio il fucile di Rebecca, “Guts”.
Uno degli oggetti più richiesti è la giacca gialla da paramedico indossata dal protagonista della serie, David Martinez inserita come ricompensa per una nuova sidequest.
Come ottenere la giacca di David Martinez
La giacca di David Martinez può essere ottenuta completando una nuova sidequest chiamata Over the Edge. La missione è facile da portare a termine, in quanto prevede solo l’ascolto di una braindance e l’invio di alcuni messaggi ad alcuni personaggi del gioco.
Sidequest: Over the Edge Metro più vicina: Wollesen St.
Per iniziare recatevi al Megabuilding H4, l’edificio in cui viveva David Martinez.
Il Megabuilding H4 si trova nel sottodistretto Arroyo di Santo Domingo. Se preferite gli spostamenti veloci, una delle stazioni più vicine è la fermata della metropolitana Wollesen St. Il Megabuilding H4 è l’enorme grattacielo con i cartelli No Entry che scorrono all’esterno.
Una volta arrivati al Megabuilding H4, avvicinatevi al lato est dell’edificio e cercate vicino ai cartelli di pericolo biologico un simbolo verde dipinto sul muro, lo stesso che si trova sul retro della giacca di David nella serie (una E ed una R, simbolo degli Edgerunners ndr.). Cercate nel bidone della spazzatura nell’angolo un dispositivo per la braindance indossatela e partecipate alla braindance.
Dopo aver terminato la braindance, il prossimo compito è inviare un messaggio al fixer Muamar “El Capitán” Reyes per sapere cosa sa di David Martinez. Dal menu principale, passate sopra la scheda Diario per trovare i vostri Messaggi. È possibile accedere ai messaggi anche tramite il telefono (tenere premuto T, quindi premere Tab sul nome desiderato).
Dopo che El Capitán ha accettato di fare delle ricerche, dovrete aspettare circa un giorno prima che vi mandi un messaggio con le sue scoperte. Se non volete aspettare tutto il giorno, potete semplicemente velocizzare il tempo per accelerare le cose. Per farlo, aprite il menu dell’inventario e selezionate in basso, quindi inserite il numero di ore che desiderate saltare.
Il prossimo messaggio di testo che riceverete sarà di Falco, uno dei membri dell’equipaggio di David in Cyberpunk: Edgerunners. Rispondete a Falco come volete. Falco vi dirà che sembra che abbiate in comune con David più di quanto pensiate. Alla fine della conversazione, Falco dirà che hanno lasciato qualcosa per voi da El Capitán.
El Capitán si trova in cima alla scogliera sul lato sud di Rancho Coronado a Santo Domingo. Cercate lungo la sporgenza vicina per trovare una scatola contenente la giacca di David Martinez.
Ecco a voi GUTS, il fucile a pompa di Rebecca da Cyberpunk Edgerunners
Cyberpunk Edgerunners è sicuramente una delle serie meglio riuscite su Netflix in questo momento, come abbiamo spiegato nella nostra recensione, e nell’articolo dedicato alla colonna sonora, Cyberpunk Edgerunners è riuscito a riportare in vita Cyberpunk 2077, catapultandolo immediatamente in cima alla classifica dei giochi più giocati su Steam.
Se avete amato l’anime, saprete che uno dei personaggi più riusciti dell’intera produzione è quello di Rebecca che, con il suo fucile a pompa, ha letteralmente fatto a pezzi energumeni grossi almeno tre volte lei e anche il nostro cuore…
Rebecca tuttavia è un personaggio che avrebbe potuto essere addirittura cancellato dall’anime (a causa dell’aspetto da ragazzina, in gergo “Loli”), se come ha rivelato il produttore esecutivo dell’anime Rafal Jaki di CDPR, i ragazzi di Studio Trigger non si fossero impuntati sul suo inserimento nell’anime.
Il personaggio, po, è piaciuto così tanto ai CDPR (e allo stesso Jaki) che grazie all’ultimo aggiornamento di Cyberpunk 2077, questi hanno addirittura pensato di inserire un easter egg dedicato a lei nel gioco: il suo fucile a pompa nei colori rosa e verde acqua.
Per recuperarlo seguiteci in questa guida!
GUTS, il fucile più pazzo di sempre
Il fucile è una versione modificata del fucile a pompa Carnage di Cyberpunk 2077 che oltre ad essere estremamente potente, vi permette, forse a causa di un bug non ancora eliminato, di eliminare il danno da caduta come mostrato nel video di reddit qui sotto.
I proiettili di Guts possono rimbalzare sulle superfici ed infliggere danni critici e chimici. Il fucile inoltre, ha un moltiplicatore di danni da headshot del 100% e dispone di due slot per le mod. Ecco la descrizione dell’arma:
“Originariamente apparteneva a Rebecca della squadra di David Martinez. Scatena il caos, anche se può essere un po’ imprevedibile. Proprio come il suo proprietario originale”.
Come recuperare GUTS, il fucile di Rebecca di Cyberpunk Edgerunners
Per trovare Guts, dovrete recarvi al Memorial Park, situato all’esterno della Torre Arasaka nel centro della città di Corpo Plaza. Il modo più rapido per arrivarci è recarsi prima alle stazioni della metropolitana: Memorial Park o Arasaka Tower.
Una volta arrivati, salite la serie di scale e dirigetevi verso Memorial Park, dove i pesci olografici girano sopra il pavimento di vetro. I veri fan di Edgerunners riconosceranno sicuramente questo luogo dalla serie. Cercate tra i cespugli lungo il lato sud-ovest, all’estremità opposta della piazza rispetto alla Torre Arasaka. Un trio di monaci sarà seduto nelle vicinanze.
Un’icona di attrezzatura nascosta ne lcespuglio evidenzia la posizione del fucile a pompa
Guts si trova sotto un cespuglio, in cima a una macchia di sangue nell’erba.
Se avete seguito i nostri passi, dovreste essere in grado di trovare il fucile di Rebecca abbastanza facilmente in Cyberpunk 2077. Se volete completare il vostro equipaggimento da Edgerunners, ora non vi resta che trovare il giubbotto di David Martinez 😉
Tramite i propri canali social, Netflix Italia ha condiviso il trailer ufficiale per Wendell & Wild, film di animazione in stop motion in arrivo in tempo per Halloween.
Il regista Henry Selick (Nightmare Before Christmas, Coraline e la porta magica) e il produttore Jordan Peele (Nope, Noi, Scappa – Get Out) danno vita a un’emozionante avventura spettrale nel nuovo film in stop motion Wendell & Wild.
I personaggi principali sono una coppia di fratelli demoni interpretati nella versione originale dalle leggende della comicità Key & Peele. I due protagonisti spingono con l’inganno la problematica adolescente Kat Elliott (Lyric Ross) a riportarli nel mondo dei vivi dall’aldilà, scatenando il caos.
Wendell & Wild arriverà il prossimo 28 ottobre, solo su Netflix.
NBA 2K23, ci dispiace “deludervi”, ma quest’anno è assolutamente un bel passo in avanti; vi aspettavate che vi avremmo detto che si sarebbe trattata dell’ennesima simulazione cestistica copia e incolla di Visual Concepts e 2K Sports, ma questa volta è più di un mero “compitino” o aggiornamento di qualche modalità. Il gioco ha sicuramente problemi che si porta dietro da anni e anni quando si tratta di progressione e microtransazioni, ma potreste tranquillamente dedicare tantissime ore a questa nuova iterazione e trovare ancora molto altro da fare. Prima di immergervi nella nostra recensione, vi ricordiamo che il gioco è disponibile per tutti i principali sistemi, inclusa Nintendo Switch; noi l’abbiamo testato su PlayStation 5.
Versione testata: PlayStation 5
Gameplay
In termini di gameplay in campo, la differenza sta nelle piccole migliorie, che aggiungono una ventata di freschezza. Ad esempio, noterete che ora è quasi impossibile per i giocatori con statistiche di tiro basse finalizzare un tiro da tre punti, proprio quello che ci si aspetterebbe quando si assiste ad una partita reale. Anche l’IA della CPU sembra tenerne conto e pertanto noterete che le squadre avversarie cercheranno di trovare il loro tiratore più dotato piuttosto che lasciare al caso che qualcun altro prenda quel tiro così importante verso la fine del quarto. Questo aggiunge anche un elemento tattico in più al gioco, dal momento che vale la pena proteggere questi giocatori e costringere quelli più deboli a tirare. A proposito, dell’intelligenza artificiale, le squadre sono nel complesso molto più dinamiche e si adatteranno a ciò che sta accadendo in campo; raddoppieranno i giocatori che stanno dando loro del filo da torcere o cambieranno il loro intero approccio se durante la partita sono in svantaggio. Tutto ciò rende l’esperienza più autentica e vi costringe a essere più attenti al vostro stile di gioco. È possibile anche forzare alcune giocate (sia a livello offensivo che difensivo) con la spinta dell’adrenalina, che funziona piuttosto bene, permettendo al giocatore di saltare veementemente per il rimbalzo o tentare un dribbling avanzato. Insomma, il franchise di NBA 2K è sempre stato conosciuto per il gameplay molto raffinato, e questa nuova edizione alza leggermente l’asticella verso l’alto.
Contenuti
Ciò che conta maggiormente per un gioco NBA della serie 2K – oltre al gameplay – è il modo in cui vengono integrate le varie modalità di gioco; il contenuto cardine, “La Città” di 2K23, che altro non è che una prosecuzione di quanto vistosi lo scorso anno, è stracolmo di microtransazioni. Se si vuole salire di livello senza spendere un’eternità a macinare VC, sarete costretti a spendere soldi reali a meno che non abbiate optato per una delle edizioni premium del gioco; e ci vorrà ancora più tempo se spenderete parte della valuta virtuale in oggetti cosmetici e aggiornamenti vari. Ed è un limite anche per chi desidera giocare online. Infatti, ci sono molti giocatori che spendono soldi per ottenere aggiornamenti rapidi e ci vorrà molto tempo prima che (senza spendere soldi) possiate competere con loro.
Fortunatamente, ci sono molti contenuti offline da godersi e anche il fan di basket più occasionale adorerà il ritorno (complice anche il successo della serie Netflix: The Last Dance) della Sfida Jordan, che faceva parte del franchise 2K circa un decennio fa. Si tratta di una delle modalità sicuramente più appetitose quest’anno, in quanto abbraccia quasi l’intera carriera di Michael Jordan, dai suoi giorni al college fino al suo ultimo titolo conquistato nel 1998 con i Chicago Bulls. Ciò che lo rende così affascinante è che il team di sviluppo ha cercato di offrire un’esperienza autentica, tant’è che gli eventi (ben 15) sembrano proprio identici a quelli dell’epoca. Aggiungiamoci i pensieri e i commenti di un elenco di veterani dell’NBA e avrete una modalità giocabile in stile docu-gioco che i fan di Jordan adoreranno sicuramente. Alcune di queste leggende, come Larry Bird, le affronterete anche in campo. La modalità in questione dovrebbe tenervi impegnati per circa 10/12 ore.
Un’altra opzione per giocare nei panni (o meglio nella canotta) di queste leggende è la modalità ERE la mia NBA (MyNBA Eras), che vi consente di giocare alla modalità Franchise trasportandovi addirittura in un’altra era, completa di squadre, giocatori e filtri visivi appropriati (liberamente disattivabili) che appaiono anche nella modalità Jordan. Nello specifico: l’era di Magic vs Bird, l’era di Jordan e l’era di Kobe. Quindi, invece di scegliere una squadra e creare il proprio percorso, potrete invece cambiare il passato. Potrete ad esempio scegliere di porre il veto su determinati significativi momenti accaduti nella storia della NBA, come i cambi di regole o i trasferimenti. Ciò sta a significare che vi sentirete un po’ una “divinità” rimodellando la storia secondo i propri gusti personali. Quella che era già la migliore modalità Franchise sul mercato è stata portata a un livello senza precedenti. E questo senza nemmeno prendere in considerazione le varie sfaccettature che rendono unica questa modalità: le squadre giocheranno in modo diverso negli anni ’80 rispetto agli anni 2000, con schemi e strategie totalmente diversi.
MyTeam e MyCareer sempre presenti
MyTeam e MyCareer ritornano anche nell’edizione di quest’anno, con quest’ultima caratterizzata da un’altra storia originale da affrontare con i propri giocatori. La premessa è che siete una scelta di alto livello, ma i fan si risentono per questo perché il favorito del pubblico è stato scelto dopo di voi. È divertente giocarci almeno una volta, ma probabilmente non ci tornerete una seconda o terza volta. L’elemento negativo? L’eccessiva necessità di dover utilizzare la valuta virtuale; inoltre, la trama sembra un passo indietro per molti aspetti quest’anno, anche se apprezziamo i tentativi di 2K Sports di semplificare alcuni aspetti, riducendo persino le dimensioni complessive del mondo di gioco per ridurre i tempi di percorrenza inutili. In breve, “affronterete” un rivale piuttosto irritante di nome Shep Owens, che per qualche motivo è il preferito dalla Città e dovrete dimostrare ai fan che si sbagliano. Lo farete giocando partite di basket e conquistando diversi distretti. È qui che la campagna porta il giocatore ad esplorare altri elementi: moda, affari e musica, con J. Cole e vari altri nomi familiari che fanno la loro comparsa.
Per quanto riguarda MyTeam, quest’anno ci sono molti più contenuti per giocatore singolo, con l’aggiunta del rocambolesco Clutch Time, che metterà contro squadra 5 VS 5 e permetterà addirittura di segnare anche da 4 punti. A parte questo, la modalità è sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno e riteniamo ancora che questa sia una delle modalità di team building più generose in circolazione; potreste non avere affatto bisogno di sborsare soldi veri per acquistare i pacchetti di carte in quanto potrete semplicemente assemblare un roster ragionevole con cui giocare, grazie ai codici armadietto e alla progressione “tradizionale”.
Grafica e tecnica
Graficamente il titolo è incredibile. Non aspettatevi cambiamenti esorbitanti. Nello specifico lo sviluppatore ha dedicato parecchio tempo anche nell’aggiungere e rende più ricche le animazioni. Ce ne sono davvero di tantissime: nuove schiacciate e layup più creativi. È anche possibile appendersi al bordo del ferro, se lo si desidera, e persino far oscillare il corpo per flettersi sui proprio avversari “posterizzati”. Ovviamente la curva di apprendimento per alcune delle mosse citate è elevata ma vi garantiamo che una volta assimilate, il divertimento sarà totale.
Commento finale
NBA 2K23 non è molto diverso dall’offerta dello scorso anno ma riesce a fare un deciso passo in avanti; il problema delle microtransazioni permane; infatti a lungo termine (e nello specifico con riferimento alla modalità La mia CARRIERA) il giocatore si troverà quasi costretto a giocare uno sproposito o a spendere soldi per continuare a competere online, ma in compenso, ci sono una serie di modalità succose – che siamo sicuri apprezzerete – come la Sfida Jordan o ERE La mia NBA che permettono di rivivere le gesta e i momenti più iconici del miglior giocatore di tutti i tempi e di diverse incredibili leggende del basket americano.
L’autunno è arrivato anche su Disney+ e con Ottobre il catalogo del servizio streaming si arricchisce di nuove ed interessanti proposte.
Un mese che si prospetta ricco di produzioni interessanti, che partiranno dagli episodi finali di The Walking Dead fino all’attesissima quarta stagione della italianissima Boris. Nel mezzo, una vasta selezione di serie tv e film che ci faranno pesare meno l’allontanarsi della bella stagione.
Sulla piattaforma arriverà un ricco elenco di produzioni che vi elenchiamo di seguito. In grassetto troverete inoltre qualche piccolo consiglio sui titoli da tenere in considerazione su Disney+ ad Ottobre.
E nel caso, oltre a Prime Video, siate interessati a conoscere anche il calendario di Ottobre di Netflix e Prime Video, ve li segnaliamo:
Bruttissimo episodio al TwitchCon, dove Adriana Chechik ha riportato un grave infortunio alla schiena.
A confermarlo è stata la stessa Chechik, tramite i propri canali social.
Well, I broke my back in two places and am getting surgery to put a meter rod in for support today. Send your support. When it rains it pours and I am definitely feeling the rain right now.
La streamer ed ex attrice pornografica ha riportato la rottura della schiena in due punti (con probabile interessamento delle vertebre), che la obbligherà ad un intervento chirurgico.
Come possiamo vedere dalle immagini diffuse, nel corso della manifestazione, Adriana ha effettuato un salto in una vasca piena di supporti di spugna. Questi ultimi avrebbero dovuto attutire la caduta: tuttavia, pare evidente che qualcosa non sia andato per il verso giusto, probabilmente a causa di un errato calcolo della quantità di supporti di spugna. Al momento dell’impatto con il suolo, la streamer ha infatti impattato sul cemento sottostante, procurandosi il grave infortunio.
Un episodio increscioso per l’organizzazione dell’evento, convention dedicata al mondo di Twitch tenutasi a San Diego dopo due anni di stop a causa della pandemia.
Adriana Chechik, 32 anni a novembre, non è la prima ex attrice hard ad aver abbandonato il mestiere per tentare la strada dello streaming. Tra gli esempi più celebri, ricordiamo Sasha Grey e Suzi Hunter. Auguriamo alla ragazza una pronta guarigione.
Note aggiuntive: 1080p dettagli alti @ 60 FPS. Richiede una CPU che supporti i set di istruzioni AVX e SSE4.
I requisiti non sembrano per niente esosi
Vi ricordiamo che Sonic Frontiers sarà disponibile a partire dall’8 novembre 2022 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.
Dopo la guida dedicata alla migliore squadra della Serie A per iniziare in FIFA 23 (qui la nostra recensione), è arrivato il momento di analizzare un altro campionato, stiamo parlando della Premier League (BPL). Nello specifico vi diremo la nostra, su quali giocatori “low cost” acquistare. Rispetto agli anni scorsi, quest’anno la BPL manca di giocatori a basso prezzo che potrebbero rappresentare il cosiddetto “crack” ma c’è ancora qualche “talento” interessante su cui puntare (almeno in questa prima fase di gioco)!
I prezzi che vedrete sotto ogni giocatore sono tratti dal sito di Futbin.
Modulo proposto: 4-4-2
Costo Complessivo 10.350.
Portiere
Łukasz Fabiański OVR 82
Costo: 650
Il portiere del West Ham ha un prezzo davvero basso ma le sue statistiche, seppur non super eccellenti, potrebbero comunque fare la differenza in queste primissime fasi di gioco.
L’alternativa si chiama Nick Pope (OVR 81); uno dei giocatori più buggati che un “fifaro” abbia avuto la sfortuna di incontrare. Il prezzo è lo stesso del buon Fabiański.
Terzino Sinistro
Renan Lodi – OVR 80
Un buon terzino caratterizzato da discreta velocità e dribbling; le quattro skills potrebbero fare la differenza.
Costo: 1.000
Alternativa: Cornet – OVR 78 (700)
Difensori Centrali
William Saliba – OVR 80
Per la difesa, le scelte non sono tantissime. Salvo spendere cifre “blu” dovrete per forza di cose accontentarvi. William Saliba potrebbe essere una vera scommessa; la velocità non è di certo il suo forte, ma quest’anno sembra che anche difensori meno “dotati” riescano a fermare gli attaccanti lanciati verso la porta. I suoi 192 cm si fanno sentire tutti, sia in difesa e sia in fase offensiva, magari sfruttando qualche palla inattiva.
Costo: 800
Diego Carlos – OVR 83
Il difensore dell’Aston Villa dovrebbe darvi una certa sicurezza difensiva; velocità non al top ma eccellenti le sue doti difensive.
Costo: 950
Terzino Destro
Kevin Mbabu – OVR 79
FIFA, da sempre, ci ha abituato alla sua velocità e ciò è fondamentale anche sulle fasce difensive. Per questo motivo, abbiamo scelto Mbabu; il terzino destro, trasferitosi quest’anno al Fulham dopo la sua ampia parentesi in Bundesliga, rappresenta una buona scelta. Veloce quanto basta e discretamente dotato difensivamente
Costo:650
Alternativa: Nelson Semedo – OVR 80 (650)
Centrocampisti
Oxlade-Chamberlain – OVR 77
Il giocatore inglese dell’Arsenal potrebbe regalarvi delle gioie. Il motivo? Le sue 4 skills e 4 piede debole. Se desiderate aumentare la sua velocità, vi consigliamo di applicare lo Stile Intesa Ancora o Ombra.
Costo: 1.400
Alternative: Lucas Paqueta – OVR 79 (3.000) / Fred – OVR 80 (1.000)
Matheus Nunes – OVR 79
Il centrocampista dei Wolves ha discrete caratteristiche a tutto tondo. Può fare la differenza soprattutto in fase offensiva.
Costo: 1.100
Alternative: Arthur– OVR 80 (1.500)
Scott McTominay – OVR 80
Velocità a parte, migliorabile con qualche stile intesa dedicato, il buon Scott fa della sua prestanza fisica la sua arma migliore. 85 di fisico si fanno sentire tutti!
Esterno Sinistro
Christian Pulisic – OVR 82
Lo statunitense è perfetto per iniziare su FIFA 23 FUT – Ultimate Team. Grazie ad una buonissima velocità, accompagnata da un eccellente tiro, Pulisic può far davvero male alle difese avversarie.
Costo: 900
Alternativa: Barnes – OVR 80 (700)
Attaccanti
Gonçalo Guedes – OVR 82
Come già anticipato dal buon Andrea Bevilacqua nella guida dedicata alla Seria A per iniziare, noterete che FIFA 23 (salvo aggiornamenti futuri) allo stato attuale è sicuramente più ragionato e compassato; ecco perché ci sentiamo di consigliarvi degli attaccanti non velocissimi ma che la porta la vedono piuttosto bene. Gonçalo Guedes è la nostra prima scelta. Velocità, dribbling e tiro. Pecca un po’ nel posizionamento e ha scarsa stamina che probabilmente vi costringeranno a sostituirlo ma se vede la porta …
Costo: 1.300
Alternativa: Martial – OVR 80 (900)
Richarlison – OVR 81
Il brasiliano va a completare il nostro tandem d’attacco. Ha una buona prestanza fisica che lo rendono perfetto per qualsiasi tipologia di gioco.
Costo: 1.000
Alternativa: Antonio – OVR 79 (700)
Esterno Destro
Daniel James – OVR 77
Difficilmente vedrà la porta, ma il 95 di velocità vi permetterà davvero di spezzare la difesa in due.
Cyberpunk: Edgerunners è sicuramente uno dei migliori lavori presenti sulla piattaforma Netflix in questo momento e probabilmente una delle migliori produzioni anime degli ultimi dieci anni. Ma Cyberpunk Edgerunners (qui la nostra recensione) è anche e soprattutto un miracolo: il nuovo anime realizzato dallo Studio Trigger infatti, è stato capace non soltanto di risvegliare l’attenzione sul gioco dei CD Projekt RED ma anche di donare un’anima al videogame che forse quest’anima non l’ha mai avuta, o almeno non fino in fondo. E questo anche grazie ad una colonna sonora davvero indimenticabile.
La stagione 1 di Cyberpunk Edgerunners si dipana in dieci brevi (troppo brevi) episodi che seguono le vicende di un giovane ragazzo di Santo Domingo, David Martinez, mentre tenta di conquistare Night City, vendicare la madre e allo stesso tempo conoscere l’amore. In questo percorso, ad un tempo di vendetta, ascensione ed espiazione, la colonna sonora svolge un ruolo di primo piano accompagnando, emozionando, esaltando le fasi più violente e commoventi dell’opera.
Se avete giocato a Cyberpunk 2077 prima di guardare l’anime, potreste riconoscere alcune delle canzoni utilizzate nello show. Mentre si gira per Night City nel gioco, è possibile scegliere tra 11 stazioni radio, ognuna delle quali permette di sintonizzarsi su un genere diverso. Diverse canzoni disponibili nel gioco sono presenti nell’anime.
Tema principale di Cyberpunk: Edgerunners
I titoli di testa dell’anime presentano la canzone “This FFFire” dei Franz Ferdinand.
Titoli di coda di Cyberpunk: Edgerunners
Durante i titoli di coda, la canzone su cui commuoversi è “Let You Down” di Dawid Podsiadło e Magdalena Laskowska.
Cyberpunk: Edgerunners episodio 1
“Whos Ready for Tomorrow” di Rat Boy “Major Crimes” di Health e Window Weather “Kevin” di Antigama
Cyberpunk: Edgerunners episodio 2
“Acid Breather” di Mastiff “Blurred” di Earth Trax “Sustain/Decay” di Piotr Maciejewski/Drivealone “Friday Night Fire Fight” di Aligns “Retrogenesis” di Private Press “Lithium” di SLG “I Really Want to Stay at Your House” di Rosa Walton (Let’s Eat Grandma) (la nostra preferita!)
Cyberpunk: Edgerunners episodio 3
“I Will Follow” di Snot Abundance “Me Machine” di Poly “Friday Night Fire Fight” di Aligns “Just Wine (P.A.F.F. remix)” di Diego Cichy Don feat. P.A.F.F. “Nieważne” di Diego Cichy Don feat. Martyna Baranowska (questa conservatela per la prossima estate… 😉 )
Cyberpunk: Edgerunners episodio 4
“The Other Room” di Earth Trax “Whos Ready for Tomorrow” di Rat Boy “Friday Night Fire Fight” di Aligns “I Will Follow” di Snot Abundance “Acid Breather” di Mastiff “Sustain/Decay” di Piotr Maciejewski/Drivealone “Little Stranger” di Dawid Podsiadło e Bogdan Kondracki “On my way to hell” di Połoz
Cyberpunk: Edgerunners episodio 5
“Nie Pytaj Nas” di Zjednoczenie Soundsystem “I Will Follow” di “Dom” di Zjednoczenie Soundsystem feat. Damian Syjonfam “Undertow Velocity” di Private Press “The voice in my head” di P.T. Adamczyk “Cyberwildlife Park” di Marcin Przybylowicz “Modern Anthill” di Marcin Przybylowicz
Cyberpunk: Edgerunners episodio 6
“Major Crimes” di Health and Window Weather “Consumer Cathedral” di Marcin Przybylowicz “1101 Break” di Private Press “Undertow Velocity” di Private Press “Fuelled by Poison” di Antigama “Modern Anthill” di Marcin Przybylowicz “Juiced Up” di P.T. Adamczyk “Żurawie” di Ugory
Cyberpunk: Edgerunners episodio 7
“Gridflow” di Private Press “Night City Aliens” di The Armed “Outro” di Zjednoczenie Soundsystem “Siła Mikrofonu” di Zjednoczenie Soundsystem feat. Re Generale “Midnight Eye” di Earth Trax “The Other Room” di Earth Trax “Cloudy Day” di Marcin Przybylowicz “Outsider No More” di P.T. Adamczyk
Cyberpunk: Edgerunners episodio 8
“Consumer Cathedral” di Marcin Przybylowicz “Modern Anthill” di Marcin Przybylowicz “Outsider No More” di P.T. Adamczyk “History” di Gazelle Twin “Where Did Your Love Go” prodotto da Dawid Podsiadło e Bogdan Kondracki
Cyberpunk: Edgerunners episodio 9
“Like a Miracle” di Earth Trax “Code Red Initiated” di P.T. Adamczyk “Scavenger Hunt” di P.T. Adamczyk “Cyberwildlife Park” di Marcin Przybylowicz “Kevin” di Antigama “The Sacred and the Profane” di Paul Leonard-Morgan “History” di Gazelle Twin “Run to the Edge” di Marcin Przybylowicz e P.T. Adamczyk
Cyberpunk: Edgerunners episodio 10
“Major Crimes” di Health e Window Weather “Run to the Edge” di Marcin Przybylowicz e P.T. Adamczyk (quella che trovate nel video qui sotto è una cover dell’originale, che non è stata ancora rilasciata pubblicamente) “Neuron” di Auer “I Really Want to Stay at Your House” di Rosa Walton (Let’s Eat Grandma) (la nostra preferita!) “Adam Smasher” di Paul Leonard-Morgan “Żurawie” di Ugory “Outsider No More” di P.T. Adamczyk
La nostra preferita
Quale canzone presente in Cyberpunk: Edgerunners è stata la vostra preferita? Ne aggiungerete qualcuna alla vostra playlist? La nostra preferita in assoluto è “I Really Want to Stay at Your House” di Rosa Walton (Let’s Eat Grandma) anche in questa versione acustica suonata direttamente da Lucy
… deve essermi entrate qualcosa nell’occhio, passo e chiudo Chooms.
Se le avventure grafiche rappresentano un glorioso volume dell’enciclopedia della storia del gaming, Monkey Island ne occupa di diritto diversi capitoli con assoluta rilevanza.
The Secret of Monkey Island, uscito nel sempre più distante 1990, diventò un classico istantaneo firmato da quello che la storia avrebbe considerato un team di eccellenza: Ron Gilbert, Tim Schafer e Dave Grossman, con il supporto artistico di Steve Purcell (lo stesso di Sam & Max: se volete recuperare questa serie, vi consigliamo i recenti remake di Save the World e Beyond Time and Space). Grazie ad un cast memorabile impegnato in situazioni surreali pervase da uno humor irresistibile e citazionista, l’avventura grafica ebbe una lunga e gloriosa fortuna. Nel 1991 fu la volta del seguito diretto, Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge, ulteriore successo che consegnò agli onori del media il temibile pirata Guybrush Threepwood.
Dopo il secondo capitolo, Gilbert abbandonò LucasArts mentre Schafer, Grossman e Purcell lavorarono con successo ad altri titoli. La software house tuttavia decise di proseguire il franchise senza il coinvolgimento dei creatori originali. Nel 1997 fu la volta di The Curse of Monkey Island, seguito tre anni dopo da Escape from Monkey Island. Si dovette però attendere il 2009 per vedere il parziale ritorno dello storico team per Tales from Monkey Island, produzione episodica realizzata dalla partecipazione tra Telltale e LucasArts: Grossman fu il project leader del quinto capitolo, mentre Gilbert fu coinvolto nei lavori iniziali. Sfortunatamente, Telltale chiuse dopo poco tempo e di Monkey Island si persero tristemente le tracce. Fino ad oggi.
Return to Monkey Island segna il ritorno del leggendario franchise nelle mani del proprio principale artefice Ron Gilbert. Il titolo nasce dalla collaborazione tra Terrible Toybox, il team di sviluppo di Gilbert, e Lucasfilm Games, con Devolver Digital nel ruolo di publisher. Un vero e proprio inaspettato ritorno alle origini per la storica serie, che recupera tutti gli elementi che ne hanno decretato l’enorme successo negli anni ’90. Scopriamo insieme perché questo titolo è un nuovo capitolo, fantastico e nostalgico, delle assurde avventure di Guybrush Threepwood.
Return to Monkey Island è attualmente disponibile su PC (via Steam) e Nintendo Switch (via eShop).
Lo è davvero, Guybrush. Lo è davvero.
Versione testata: PC (via Steam)
Nel profondo dei Caraibi
Return of Monkey Island riprende le redini del discorso laddove Ron Gilbert lo aveva interrotto ben 31 anni fa.
Il titolo infatti inizia esattamente dove finiva Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge. Un celebre finale che lasciò attoniti e confusi migliaia di giocatori, che venne liberamente interpretato da autori successivi nel proseguo della saga. Per decadi, i fan si sono interrogati su quale fosse la visione originaria di Ron Gilbert per giustificare una conclusione così spiazzante. Con il proprio team Terrible Toybox, il game designer ha colto l’occasione per dare un seguito diretto al leggendario secondo capitolo della serie, pur non decanonizzando i restanti capitoli della saga. Return of Monkey Island è dunque al contempo il sesto capitolo della serie, ma anche il seguito diretto di LeChuck’s Revenge.
Non vi parleremo della trama di questo capitolo, perché riteniamo che dopo un’attesa lunga tre decadi, il titolo meriti di essere vissuto il più possibile senza sapere nulla del suo svolgimento. Quello che in questa sede possiamo limitarci a dire è che in questa nuova avventura, Guybrush si troverà a fronteggiare nuovamente la sua nemesi LeChuck in una corsa disperata verso la soluzione dell’enigma per eccellenza: svelare il Segreto di Monkey Island.
Lo Scum Bar è ancora dove lo ricordiamo, ma adesso ospita nuove figure.
Nel corso dell’avventura, Guybrush si troverà ad affrontare una sequenza incredibile di situazioni surreali in cui tornerà a graffiare l’umorismo tipico dei capitoli originali. Ritroveremo dunque digressioni improvvise, battute involontarie, freddure tremendamente geniali ed un gusto genuino per il citazionismo trasversale.
Return to Monkey Island vanta insomma la stessa geniale scrittura che ha reso la saga immortale, proponendo una storia a tratti sorprendente e che, soprattutto arrivati ai titoli di coda, ci ha lasciato senza parole. Una sceneggiatura densa di amore per la saga e per i propri personaggi, ma al contempo cosciente del tempo passato. Un trentennio trascorso per i creatori originali, per la saga nonché per i player che, se presenti fin dai primi vagiti della serie, si avvicineranno pericolosamente agli “anta”. Si tratta però di un passato guardato con una dolce ed affettuosa nostalgia. Un racconto sincero che scalda il cuore, vera e propria lettera di amore verso i fan della serie.
Una sceneggiatura vincente anche grazie anche ad un cast di personaggi sapientemente calibrato tra ritorno dei personaggi più iconici e nuove leve. Ritroveremo dunque la coraggiosa e socialmente impegnata Elaine, il moralmente ambiguo Stan nonché l’ectoplasmatico pirata LeChuck, nonché molti altri che non potranno che strappare ben più di un sorriso ai fan di vecchia data. Anche i nuovi personaggi funzionano perfettamente all’interno della sceneggiatura, amalgamandosi bene alla follia generale del resto degli abitanti di questo piccolo mondo piratesco.
Elaine è come la ricordavamo: intraprendente e volenterosa di realizzare conquiste per la società.
Io sono gomma, tu sei colla
Una trama ben elaborata potrebbe perdere parte della propria efficacia laddove non fosse sostenuti da un game design altrettanto impeccabile. Fortunatamente, Return to Monkey Island riesce a proporre un’avventura grafica semplice ed entusiasmante.
Guybrush si troverà quindi ad esplorare una grande varietà di ambientazioni vecchie e nuove, interagendo con i personaggi in modi sempre più fantasiosi per raggiungere i propri obiettivi. Ancora una volta, il pensiero laterale viene ampiamente promosso ed assecondato con enigmi brillanti che rimandano alla tradizione pur strizzando l’occhio a qualche soluzione più moderna. Grazie al vostro inventario, potrete raccogliere ed analizzare gli oggetti che troverete, al fine di trovare per loro la funzione più idonea per soddisfare richieste o superare ostacoli.
Stan continua ad essere un personaggio esilarante… potreste rendergli il suo spazzolino da denti, se lo trovate.
Come se non bastasse, il titolo è pieno di interazioni opzionali e vere e proprie piccole side quest. Queste ultime non sono indispensabili per raggiungere l’epilogo della vicenda, ma approfondiscono ancora di più il background di Monkey Island e regalano esilaranti siparietti tra i personaggi. Sono altresì presenti delle speciali carte, disseminate nel mondo di gioco, collegate ad un divertente quiz sulla lore della serie. Si tratta di trovate semplici ma intelligenti, che risolvono l’annoso problema della scarsa rigiocabilità del genere. Per vedere ed ascoltare tutto quello che Return to Monkey Island offre non basterà dunque raggiungere i titoli di coda in circa otto ore: preparatevi a prolungare la vostra permanenza in questo arcipelago tropicale.
Il gioco propone la possibilità di selezionare una difficoltà semplificata, con un numero inferiore di enigmi e meno elaborati. Apprezziamo la possibilità di scelta, ma sconsigliamo di ricorrere a tale opzione, visto che impedirebbe al player di apprezzare la raffinatezza di alcuni tra i puzzle più intricati. Laddove temiate di rimanere bloccati, non temete. Return to Monkey Island vanta una scrittura così precisa (grazie anche ad un ottimo lavoro di adattamento italiano) che raramente avrete la sensazione di non sapere come procedere. Ed anche laddove questo possa accadere, potrete consultare un comodo libro presente nel vostro inventario per avere progressivi suggerimenti sul da farsi. Insomma, gli sviluppatori hanno pensato davvero a tutti.
La Voodoo Lady ritorna e chissà cosa vi riserverà dopo oltre 30 anni.
Threeeeepwoooood!
L’annuncio di Return to Monkey Island aveva portato con sé, oltre agli entusiasmi dei fan, anche alcune critiche. A turbare gli animi era la direzione artistica del progetto, a prima vista lontana dal design originale di Purcell o dalle reinterpretazioni successive. Un insieme di critiche che, col senno di poi, possiamo completamente contestare.
La direzione artistica del progetto, affidata a Rex Crawle (già apprezzato in Tearaway), è semplicemente deliziosa. Le ambientazioni sono dettagliate e con un uso dei colori che trasmette la stessa aura di mistero ed avventura dei primi leggendari capitoli. In movimento, il gioco diventa letteralmente una gioia per gli occhi. Return to Monkey Island si anima infatti in maniera eccellente, regalando attimi di animazione esilarante. Zoomate veloci, cambi di inquadratura e prospettiva, personaggi che trasmettono emozioni pur conservando le loro proverbiali caratteristiche fisiche.
Anche dal punto di vista del sonoro, il titolo regala emozioni. Tra le musiche si potranno ritrovare brani classici e nuovi pezzi densi di atmosfera piratesca, grazie al prezioso contributo di alcuni dei compositori che hanno lavorato al franchise come Michael Land, Peter McConnell e Clint Bajakian. Un plauso doveroso spetta anche al doppiaggio del titolo. Presente nella sola lingua inglese, risulta essere semplicemente perfetto: Dominic Armato, voce storica di Guybrush, torna in questo episodio così come Alexandra Boyd (Elaine) e Denny Delk (Murray). Earl Boen, la voce originale di LeChuck, nonostante il proprio ritiro dalle scene, ha dato la propria benedizione agli sviluppatori per il recast del ruolo, andato ad un sorprendente Jess Harnell.
Earl Boen è indimenticabile, ma Jess Harnell ha fatto un ottimo lavoro per LeChuck.
L’encomiabile lavoro svolto dal punto di vista meramente visivo si traduce in un titolo estremamente permissivo in termini di requisiti di sistema. Possiamo tranquillizzarvi: anche se avete un PC di medio livello di qualche anno fa, dovreste riuscire a giocarci con una fluidità perfetta. Il titolo richiede un sistema operativo Windows 10 a 64bit con un processore AMD FX-4300, Intel Core i3-3240 o equivalenti. Non impegnativo anche l’impegno della scheda video, per la quale è sufficiente una Radeon HD 7750, una GeForce GT 640 o equivalenti. Anche il resto delle specifiche è pienamente abbordabile, poiché avrete bisogno di 8 GB di RAM e 4 GB di spazio di archiviazione disponibile.
I commercialisti apprezzeranno questa battuta.
Commento finale
Return to Monkey Island riporta in vita la leggendaria serie di avventure grafiche con un pieno successo. Ron Gilbert ed il suo team tornano sull’isola della scimmia portando con sé un tesoro fatto di esperienza e tradizione, raccontando una storia esilarante ed al contempo dolcemente malinconica. Un nuovo capolavoro per il genere, che si candida ad uno dei migliori giochi di questo assurdo 2022. Se non ci credete beh… Guardate, dietro di voi c’è una scimmia a tre teste!
Crash Bandicoot 4: It’s About Time! uscirà il 18 ottobre su Steam, e su questo non ci piove. La notizia più frizzante però riguarda il teaser del prossimo capitolo, che pare verrà annunciato ai TGA del 2022.
A svelarlo è stato lo youtuber Canadian Guy, che ha ricevuto l’informazione da un pacco di materiale ufficiale del gioco.
Come potete vedere dal video, si può leggere “Crash Bandicoot 4: It’s About Time! arriverà su Steam il 18 ottobre 2022” e “Ancora fame? Prova la nostra pizza Wumpa per 12,08 dollari!”. E guarda caso, i TGA si terranno l’8 dicembre!
On behalf of SMS and all of our partners, thank you to the fans for supporting us over the course of development. We’re almost to launch and can’t wait for you to play on November 9! 💙 pic.twitter.com/vptHyKJ1JP
— Santa Monica Studio – God of War Ragnarök (@SonySantaMonica) October 7, 2022
Noi siamo impazienti di scatenare il Ragnarok, e voi?
God of War Ragnarok sarà disponibile a partire dal 9 Novembre in esclusiva su PlayStation 5 e PlayStation 4.
Warner Bros. Games e DC hanno svelato oggi un nuovissimo trailer di lancio con il gameplay di Gotham Knights, l’action RPG open world in uscita il 21 ottobre 2022. L’ultimo trailer comprende scene che mostrano gameplay e filmati del gioco con Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin in azione mentre affrontano la sempre più potente malavita di Gotham City. Il video offre uno sguardo ravvicinato di alcuni dei famigerati supercriminali DC che i giocatori incontreranno a Gotham Knights, tra cui Mr. Freeze, Harley Quinn, Clayface e la misteriosa Corte dei Gufi e anche alcuni dei potenti colpi che i giocatori potranno eseguire per abbattere i nemici mentre giocano con un amico nella modalità cooperativa online.
L’uscita mondiale di Gotham Knights è prevista per il 21 ottobre 2022 per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. È possibile prenotarlo ora per ricevere la skin personalizzata N°233 per la Batcycle, basata sulla prima apparizione del veicolo nel numero 233 di Detective Comics, edito da DC.
In Gotham Knights i giocatori potranno vestire i panni dei componenti della Bat-famiglia e immedesimarsi in Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin, una nuova generazione di supereroi DC che dovrà dimostrarsi all’altezza nel ruolo di protettori di Gotham City in seguito alla morte di Batman, per risolvere i misteri che collegano i capitoli più foschi della storia della città e sconfiggere i più celebri supercattivi in scontri epici, affrontando una serie di sfide mentre sviluppano la loro personale versione del Cavaliere Oscuro.
Da qualche giorno è disponibile FIFA 23, l’ultima iterazione del calcistico di Electronic Arts che dall’anno prossimo cambierà nome in EA Sports FC (qui la nostra recensione).
Il platino di quest’anno è uno dei più facili di sempre. Non è richiesto nulla di complicato, se non del tedioso farming di crediti Volta.
Ma bando alle ciance, buttiamoci subito nel cuore della guida ai trofei!
Informazioni preliminari
Difficoltà stimata per il platino: 3/10
Tempo stimato per il platino: 80-100 ore
Trofei offline: 9
Trofei online: 31
Trofei missabili: 0
Trofei glitchati: 0
La difficoltà influisce sui trofei? No
Cross-buy PS4/PS5: Solo con la versione da 99,99€ (Ultimate Edition), altrimenti non è possibile fare l’upgrade da PS4 a PS5, nemmeno a pagamento
Road-map
Step 1: Prima di tutto conviene concentrarsi sulle modalità VOLTA e Pro Club, che sono sempre le prime a venire “abbandonate”. In VOLTA c’è anche l’unico trofeo tedioso del gioco, Guardaroba completo
Step 2: In secondo luogo, conviene dedicarsi alla modalità single player più corposa, ovvero la Modalità Carriera, da affrontare sia da Allenatore che da Calciatore
Step 3: Ora è il momento di dedicare anima e corpo a FIFA Ultimate Team, il fulcro di FIFA 23
Step 4: Per finire, non resta che occuparsi dei 9 facilissimi trofei single player
Pronti a scendere in campo?
Guida ai trofei
Collezionista di trofei Sblocca tutti gli altri trofei (esclusi i trofei dei contenuti aggiuntivi)
Ottenete tutti gli altri trofei per sbloccare il trofeo di platino.
Guardaroba completo Sblocca 50 oggetti di personalizzazione diversi
VOLTA
Cominciamo con il trofeo più lungo e fastidioso di FIFA 23. Dovrete sbloccare 50 oggetti nella modalità Volta. Ma c’è un grosso problema. Gli oggetti sbloccati giocando normalmente saranno meno di 30, dovrete quindi comprarne altri, fino ad arrivare a 50, dal Negozio Volta con i crediti in-game. Il problema è che i prezzi sono esagerati e si guadagnano veramente pochissimi crediti.
A questo punto, o comprate crediti con soldi reali (sconsigliatissimo!) o continuate a farmare crediti sperando in una patch che vada a ri-bilanciare meglio questa spiacevole situazione.
Crescita esponenziale Taglia il traguardo delle 200 presenze con un giocatore in FIFA Ultimate Team
FUT
Dovete collezionare 200 presenze in FUT con un giocatore a vostra scelta.
Leggenda europea Vinci la finale della UEFA Champions League
MODALITÀ VELOCI
Modalità veloci -> Calcio d’inizio -> Partita UEFA Champions League -> Finale UCL. Vincete la partita per sbloccare il trofeo.
La strada verso il successo Raggiungi il livello 7 in una stagione in VOLTA FOOTBALL o in Pro Club
PRO CLUB O VOLTA
Quest’anno il nostro avatar sarà condiviso tra Pro Club e Volta. Raggiungete il livello 7 per sbloccare il trofeo.
Acquisto condiviso Acquista un oggetto condivisibile nel negozio VOLTA
VOLTA
Come detto in precedenza, quest’anno i progressi di Pro Club e Volta saranno condivisi. Dovrete acquistare nel negozio Volta un oggetto di personalizzazione condiviso, uno di quelli con la “doppia iconca” (barbe, accessori del visto, tatuaggi, etc.).
Specialista Creazione Rosa Completa 10 Sfide Creazione Rosa in FIFA Ultimate Team
FUT
Completate dieci sfide creazione rosa qualsiasi per sbloccarlo. Per rendere disponibile le varie sfide dovrete prima completare la sfida Basi I.
Collaborazione vincente Vinci 10 partite co-op con degli amici online in modalità Squad Battles o Division Rivals FUT
FUT
Dovrete giocare per forza con un utente della vostra Lista Amici. Invitatelo nella Lobby (quella accessibile da R2 nel menu principale di FUT) e vincete 10 partite in Squad Battles alla prima difficoltà.
Momenti indimenticabili Ottieni 100 stelle in Momenti FUT
FUT
Dovrete ottenere 100 stelle nella nuova modalità Momenti di FUT. Un po’ lunghetto, ma nulla di complicato.
Una stagione da ricordare Raggiungi il traguardo 3 in una stagione Division Rivals FUT
FUT
Dovrete giocare 90 partite in una stagione di Division Rivals. Una stagione dura più di 40 giorni, non cominciate a giocare se ne mancano pochi, state attenti al termine segnalato nel menu delle partite Rivals.
Il momento della verità Ottieni abbastanza punti qualificazione FUT Champions per accedere ai Playoff FUT Champions
FUT
Dovrete vincere partite in Division Rivals fino a che non otterrete il punteggio per la qualificazione (1250 punti).
Esame superato Ricevi la valutazione A in una prova abilità Pro Club
PRO CLUB
Selezionate Prove Abilità nel menù Pro Club. Scegliete la prima sfida, superatela e otterrete A.
Ego smisurato Ottieni una caratteristica personalità che sia dominante oltre il 75%
CARRIERA GIOCATORE
Dovrete raggiungere il Tier 3 di Personalità con il vostro avatar (75000 punti Personalità) e raggiungere una percentuale pari o superiori al 75% in uno dei 3 tratti.
Il giusto equilibrio Raggiungi il 40% di punti personalità in due personalità a tua scelta
CARRIERA GIOCATORE
Questo trofeo è molto facile perché si può usare un giocatore reale e non l’avatar personale. Quindi, iniziate una nuova Carriera Giocatore con un calciatore reale. Una volta nell’hub andate al negozio e acquistate un Materasso ibrido che vi darà 25 Punti Generoso e 25 Punti Individualista.
Girl Power Vinci un torneo con una squadra del campionato femminile
Nella schermata successiva premete Triangolo per scegliere le squadre. Prima squadra Arsenal, seconda squadra Leicester, scegliete per voi l’Arsenal che è la più forte. Iniziate il torneo, simulate la partita, se vincete otterrete il trofeo, altrimenti rifate il procedimento, richiede solo un minuto. Nulla comunque vi vieta di ottenerlo normalmente, questo è solo il metodo più veloce.
A pieni voti Ottieni la valutazione A per una trattativa di mercato
CARRIERA ALLENATORE
Il metodo più veloce per ottenere il trofeo è il seguente:
Iniziate una Carriera Allenatore con un vero coach e accettate l’invito a qualsiasi torneo pre-campionato vi arrivi
Trasferimenti -> Cerca giocatori e selezionatene uno senza agente, magari molto giovane
“Aggiungi alla lista preferiti e vedi nell’hub mercato”
Andate nell’hub e intavolate la trattativa: assicuratevi di accettare tutte le condizioni che vi propongono per sbloccare così il trofeo
Il buon Pep è un’ottima scelta per ottenere subito il trofeo sopra descritto
N° 1 di Volta Raggiungi un TOT di 90 con il tuo avatar in VOLTA FOOTBALL
VOLTA
Dovete giocare e rigiocare. Servono una 50ina di punti per raggiungere l’overall 90.
Gioco di squadra Vinci una partita ROSE VOLTA insieme a 3 amici
VOLTA
Dovrete giocare con 3 giocatori umani, ma non devono essere per forza nella vostra lista amici. Vi basta andare in Volta e avviare il matchmaking di Rose Volta e poi vincere la partita.
L’abito fa il monaco Modifica un oggetto nella scheda “Outfit”
VOLTA
Volta -> Personalizza -> Cambia Outfit.
L’ora dello shopping Acquista un oggetto nel negozio VOLTA
VOLTA
Vedi “Guardaroba completo”.
Asso delle palle inattive Segna un gol su calcio di punizione
Niente da aggiungere alla descrizione.
Intuito e freddezza Vinci una sfida ai calci di rigore senza sbagliarne nemmeno uno
Anche qui la descrizione è totalmente esplicativa.
L’allenamento è tutto Completa tutte le prove abilità nel menu principale
MODALITÀ VELOCI
Modalità veloci -> Prove abilità.
Dovrete ottenere almeno la valutazione D in ogni prova delle 9 categorie. Facilissimo, un po’ lungo, ma facile.
Tiro potente Segna un gol sfruttando la meccanica del tiro potente
Dovrete fare gol con il nuovo Power Shot (L1 + R1 + Tiro).
Fatevi sotto Gioca/vinci una partita con le impostazioni competitive attive in qualsiasi modalità offline
Personalizza -> Impostazioni -> Personalizza comandi e selezionate “Sì” alla voce Configurazione competitiva. A questo punto andate in una qualsiasi modalità offline e giocate una partita per sbloccare il trofeo.
Formula vincente Crea una rosa con 33 punti intesa in FIFA Ultimate Team.
FUT
Descrizione totalmente esplicativa.
Genio della tattica Crea la tua tattica personalizzata in FIFA Ultimate Team
FUT
FUT -> Rosa -> L2 per accedere a Tattiche Personalizzate -> cambiate qualsiasi cosa e salvate.
Detta le regole Gioca una partita utilizzando qualsiasi regola speciale in Amichevoli FUT
FUT
FUT -> Amichevoli -> mettete una qualsiasi delle regole speciali e giocate la partita.
Difesa impenetrabile Mantieni la rete inviolata in 10 partite in modalità Squad Battles FUT
FUT
Descrizione totalmente esplicativa.
Hai un momento? Completa 1 Momento FUT
FUT
Vedi “Momenti indimenticabili”.
Musica per le mie orecchie Gioca almeno una partita con 3 brani gol differenti in FIFA Ultimate Team
FUT
Per questo trofeo dovrete giocare un bel po’ di partite, in modo da sbloccare tutti i traguardi Sviluppo stadio e Personalizzazione stadio. A questo punto potete selezionare il brano che festeggerà ogni vostro gol. Fate tre gol con tre brani diversi (si può cambiare dopo ogni partita, e se non ne avete tre, si possono comprare sul mercato).
Inarrestabile Sblocca tutte le caratteristiche di un albero delle abilità in Pro Club
PRO CLUB
Potenziate tutto il primo gruppo di attributi nella sezione FISICO con un totale di 19 punti abilità (29 se volete sbloccare anche l’archetipo necessario per “Specialista”).
È solo l’inizio Completa e vinci la tua prima partita di campionato in modalità Stagioni Pro Club
PRO CLUB
Pro Club -> Stagioni Pro Club -> vincete la partita. Dovete per forza essere con un altro giocatore.
Specialità della casa Gioca e porta a termine una partita di coppa con Regole speciali in Pro Club
PRO CLUB
Come il trofeo di prima, solo che dovrete giocare una partita di coppa con Regole speciali.
Specialista Sblocca un archetipo in Pro Club
PRO CLUB
Vedi “Inarrestabile”.
Multitasking Completa almeno 10 attività durante una stagione
CARRIERA GIOCATORE
Iniziate la modalità Carriera Giocatore con un calciatore reale ben pagato (City o PSG). Andate nella scheda attività e fate tutto quello che potete (investimenti e acquisti, interazioni con i compagni di squadra e l’allenatore, etc.). Eseguite 10 attività vi verrà dato il trofeo.
In caso dovessero finire i soldi, mandate avanti il calendario in modo che vi arrivi lo stipendio.
Come nella realtà Completa una stagione con un allenatore reale nella sua squadra originale
CARRIERA ALLENATORE
Descrizione totalmente esplicativa.
Punta in alto Completa 10 obiettivi migliorati in qualsiasi partita
CARRIERA GIOCATORE
Usate il vostro avatar in Carriera Giocatore. Dovrete giocare almeno 10 partite completando l’obiettivo potenziato.
Prima di una gara potrete scegliere, di solito, tra 3 obiettivi e scegliere quello “potenziato”. Se saltate l’introduzione, l’obiettivo potenziato viene scelto casualmente dal gioco.
Per vedere gli obiettivi, mettete in pausa la partita.
Dammi il cinque Gioca 5 partite testa a testa con un amico in modalità Calcio d’inizio
MODALITÀ VELOCI
Modalità veloci -> Calcio d’inizio. Se non avete un secondo pad, potete usare lo Share Play.
Calcio senza frontiere Gioca una partita con le nazionali femminili
Tratta dall’omonimo romanzo di Christopher Pike, la serie è ambientata in una struttura per giovani malati terminali. Otto pazienti si riuniscono ogni notte a mezzanotte per raccontarsi storie stringono un patto: il prossimo di loro a morire darà al gruppo un segno dall’aldilà.
The Midnight Club è disponibile da oggi su Netflix.
In occasione del Tokyo Game Show Hideo Kojima aveva iniziato una campagna promozionale con il poster Who Am I?, seguito successivamente da un altro con la dicitura Where am I?.
Finalmente sappiamo chi si nascondeva dietro l’ombra di quella sagoma, il mistero è stato svelato durante il PAX Australia 2022.
E’ la talentuosa Elle Fanning (Super 8, Maleficent) che apparirà nel nuovo gioco di Kojima, molto probabilmente con un ruolo di estremo rilievo vista la caratura dell’attrice e la grande ammirazione nei suoi confronti che spesso il visionario game designer giapponese ha ammesso di avere.
Non ci sono però altre informazioni sui canali ufficiali del game designer o della Kojima Production, ci toccherà quindi aspettare il reveal ufficiale del gioco che molto probabilmente avverrà ai The Game Awards di Dicembre dal suo amico Geoff Keighley. Sarà in Death Stranding 2 o in Overdose? Manca poco per scoprirlo…
Sono passati sette lunghi anni da quando Nintendo, in collaborazione con lo studio Illumination, parlò con Chris Melandri (produttore di pellicole d’animazione del calibro di “Cattivissimo Me“, “Sing” e molti altri titoli) per far venire alla luce un lungometraggio d’animazione basato sull’eroe Nintendo amato da tutte le generazioni: Super Mario Bros.
In una diretta mondiale presso il “New York Comic Con“, l’azienda di Kyoto (tramite un apposito Nintendo Direct) ha svelato ufficialmente un breve teaser trailer con protagonisti Bowser (Jack Black nella versione originale sarà il doppiatore) e Mario (il criticatissimo ma rispettabilissimo Chris Pratt) entrambi presenti nel mondo dei funghi.
Nel trailer appaiono anche Toad ed i poveri pinguini blu (apparsi in “Super Mario 64”) che sembrano intenti a voler difendere la loro terra proprio dall’attacco del temibile e cattivissimo Bowser il cui obiettivo è quello di voler conquistare il loro regno per ottenere una stella (sempre in “Super Mario 64” servivano per poter aprire delle stanze ed accedere a livelli inaccessibili precedentemente senza di esse NDR).
Ci viene poi mostrato meglio il “Regno dei funghi” con un Mario in un evidente stato confusionale ma che, una volta entrato dentro, fa conoscenza del luogo anche grazie all’aiuto di un abitante del posto: Toad. Saltellando tra un fungo e un altro si avvicinano al (bellissimo) regno.
Il debutto cinematografico di “Super Mario Bros. Il Film” è previsto per il 2023 nel mese di Aprile, tuttavia il Nintendo Direct ha confermato che nel corso delle prossime settimane il processo creativo sarà terminato. Al momento non si conoscono ancora i doppiatori ufficiali del cast italiano, tuttavia in contemporanea mondiale è stato pubblicato online anche il trailer con il doppiaggio nella nostra lingua che potete trovare in calce alla notizia.
Si tratta di un corto di 52 minuti ispirato (visivamente e non solo) agli horror classici e che introduce nel Marvel Cinematic Universe alcune oscure creature.
Lo speciale porta la firma del regista e compositore Michael Giacchino. Nel cast, tra gli altri, Gael Garcia Bernal interpreta Jack Russell mentre Laura Donnelly veste i panni di Elsa Bloodstone.
Licantropus è disponibile per tutti gli abbonati a Disney+ da oggi.
Esistono pochissime saghe videoludiche bizzarre ed eccentriche come No More Heroes. A ben vedere, possiamo tranquillamente affermare che le avventure di Travis Touchdown sono un esempio quasi irripetibile di titolo plasmato a completa immagine e somiglianza dell’intuito e del capriccio di un singolo game designer.
Gōichi Suda, ben più noto con il suo pseudonimo Suda51, è da sempre un autore eclettico, a tratti quasi ermetico nelle sue ferree convinzioni. La sua ludografia parla una lingua di eccessi e paradossi, in cui quasi sempre il gameplay viene messo al servizio di una esperienza audiovisiva metanarrativa e sperimentalista, in cui assurdità si mescolano con nonchalance a tematiche adulte, aperto fanservice e violenza senza limiti. Una cifra stilistica inconfondibile, di un autore non adatto a tutti i palati.
No More Heroes III, in un certo senso, rappresenta il culmine della dialettica ed esegetica di Suda51. Un vertice raggiunto grazie alle estreme conseguenze di scelte di game design, così volontariamente arcaiche da essere al tempo stesso vanto e croce.
Dopo essere uscito in esclusiva temporale su Nintendo Switch, il titolo Grasshopper Manufacture è in arrivo per le altre piattaforme presenti sul mercato grazie ad XSEED Games e Marvelous. L’occasione è dunque perfetta per parlarvi nuovamente dell’ultima follia di Suda51, dopo avervene già parlato nella nostra recensione della versione Switch.
No More Heroes III arriverà l’11 Ottobre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series S/X e PC (via Steam).
Lo sgangherato motel di Santa Destroy sarà ancora una volta il vostro quartier generale.
Versione testata: PlayStation 5
FUori dal tunnel
Oltre venti anni fa, un piccolo essere proveniente dallo spazio profondo si smarrì sulla Terra. Solo ed abbandonato, trovò un amico fidato in un giovane ragazzino. Grazie al suo aiuto, il piccolo extraterrestre, chiamato FU, riuscì ad evitare di essere catturato da loschi individui governativi tornando a casa. Non senza aver promesso al suo amico terrestre che sarebbe tornato dopo 20 anni. Purtroppo questo non è un film di Spielberg: FU fa ritorno sulla Terra, ma con intenzioni ben diverse. Divenuto un principe sadico e spietato col titolo di Jess Baptiste VI, decide di conquistare il pianeta assieme all’aiuto di una élite di guerrieri extraterrestri. Toccherà al nostro amichevole assassino di quartiere Travis Touchdown fermare la minaccia.
FU è un villain credibile ed interessante, soprattutto nel mondo di No More Heroes.
La premessa narrativa di No More Heroes III palesa fin dalle fasi iniziali evidenti citazioni e rimandi a generi, opere e cliché del mondo dell’intrattenimento. Ben presto tuttavia la vicenda assume contorni e sostanza di un caleidoscopio di influenze, che si riversano non solo sugli eventi a schermo ma anche nelle tematiche trattate e soprattutto nella presentazione stessa.
Suda51 non si pone letteralmente alcun limite. No More Heroes III diventa un camaleonte che cambia pelle e colore ad ogni battito di palpebre. La direzione artistica, mai così sopra le righe, sorregge una forsennata mescolanza di stili grafici completamente diversi tra loro. Classico e moderno si fondono in posti e situazioni completamente imprevedibili. Il citazionismo si fa a tratti esasperato, fino ad arrivare all’autoreferenzialità ed allo sfondamento della quarta parete, una tradizione del game designer giapponese.
Vi ricorda qualcosa?
No More Heroes III è un titolo che, come il suo autore, non si pone limiti di alcun tipo. Istrionica, ermetica e sregolata, la produzione Grasshopper Manufacture dimostra una personalità unica ed impossibile da replicare.
Il Giardino della Follia
Se tutto quello che riguarda la presentazione e la direzione artistica risulta sostanzialmente inattaccabile per stravaganza ed ispirazione, pad alla mano No More Heroes III risulta molto più aggrappato a stilemi classici.
Il cuore del gameplay è nel combat system, che applica sulla tradizione della serie alcune lezioni apprese da produzioni successive di Suda51 come Killer is Dead. Ne emerge un sistema di combattimento rapido e dall’animo fortemente arcade. Travis può usare la propria Beam Katana contro un folto e variegato numero di nemici, sfruttando schivate all’ultimo secondo e prese di wrestling. Esaurite la vita dei nemici e potrete finirli con un coreografico colpo secco, che vi permetterà di azionare una roulette russa. Con un po’ di fortuna, potrete ricevere ulteriori potenziamenti con i quali disintegrare gli avversari.
Anche la Full Armor paga omaggio a diverse opere della cultura pop.
Tutto funziona in modo incredibilmente reattivo e divertente, reso ancora più fluido da animazioni convincenti e da un ritmo elevato. In quest’ottica, possiamo segnalare due aggiunte che conferiscono varietà ad un sistema di combattimento sicuramente divertente ma alla lunga un po’ ripetitivo. Travis potrà infatti contare sul Death Glove per installare modifiche di vario genere per variare l’efficacia dei suoi attacchi. Le funzionalità del guanto non finiscono qui però: ci saranno infatti quattro abilità speciali che vi aiuteranno nel combattimento. Sarà quindi possibile ad esempio rallentare il tempo a comando, oppure respingere un nemico con un colpo energetico. Per ultimo, Travis potrà sfruttare la Full Armor, una trasformazione che gli consentirà di indossare una corazza cibernetica con la quale infliggere consistenti danni ai nemici.
Nelle boss fight si respira tutta la follia di Suda51.
E’ nei combattimenti contro i boss che No More Heroes III tira fuori le idee più folli della produzione. Lungi dal fare alcun tipo di spoiler, gli avversari si dimostreranno personaggi completamente imprevedibili che riverseranno le loro peculiarità negli stessi combattimenti. Anche al costo di “giocare” con il player, in tutti i sensi. Grazie ad una colonna sonora ispirata e galvanizzante, i combattimenti saranno intensi e spettacolari rivelandosi da subito come il cuore pulsante di No More Heroes III, perfetta sintesi dell’estro ludonarrativo di Suda51.
Ritorno al passato
Come abbiamo anticipato, la terza avventura di Travis Touchdown incarna anche ogni capriccio di Gōichi Suda.
Da un punto di vista meramente tecnico, la produzione mostra il fianco a molte critiche. Come noto, i prodotti Grasshopper Manufacture non brillano per comparti grafici di prim’ordine, a prescindere dalle piattaforme di destinazione. No More Heroes III non fa eccezione, proponendo in linea generale un prodotto strutturalmente essenziale, un open world incredibilmente spoglio e vuoto, nonché costruzioni poligonali appartenenti a diverse generazioni videoludiche passate.
Nei minigiochi spesso emerge tutta l’arretratezza tecnica del titolo.
La versione PS5 da noi testata mostrava indubbiamente alcune migliorie rispetto all’originaria edizione per Nintendo Switch, a partire da una definizione a 4K e modelli poligonali aggiornati. Il frame rate appare solido in ogni occasione: la versione Switch, benché stabile durante i combattimenti, soffriva di fastidiosi cali in mappa aperta. Fortunatamente, il frame rate risulta ancorato ai 60fps anche in mappa aperta, risolvendo il problema riscontrato dall’utenza Nintendo. Anche i grilletti adattivi del DualSense trovano un timido utilizzo nelle fasi di guida della moto di Travis, simulando una resistenza nelle fasi di accelerazione iniziale.
Si tratta di una serie di piccole migliorie ed accorgimenti che rendono l’esperienza ludica più fluida e piacevole, ma non arginano quella che è una infrastruttura tecnica evidentemente arretrata.
La varietà di situazioni è lodevole, ma il prezzo da pagare è altrettanto significativo.
Ancor più anacronistica appare tuttavia l’intera struttura di game design. Fin dal principio, la serie ha interpretato criticamente le mode videoludiche, spesso introducendole nell’economia ludica al sol fine di sbeffeggiarle per sottolinearne paradossi e problematiche. No More Heroes III non è da meno e decide di recuperare una struttura open world in cui Travis può muoversi per trovare missioni, interagire con personaggi ed affrontare minigiochi. Nel 2007, la Santa Destroy del primo capitolo era volutamente vuota per simboleggiare allegoricamente i problemi della moda del periodo. Nel 2021, il mondo di gioco di NMH3 preserva le stesse caratteristiche e la stessa triste vacuità. Fin dove è opportuno spingersi per muovere una critica all’industria videoludica senza andare ad intaccare il proprio prodotto? Forse è un quesito che doveva essere affrontato.
Ad aggravare la percezione è anche una ulteriore peculiare scelta. Attraverso la decostruzione del level design, No More Heroes III non propone classici livelli all’interno dei quali muoversi. I boss vengono presentati come scontri da sbloccare una volta affrontati un certo numero di scontri nella world map ed aver pagato un importo in denaro. Una soluzione ardita e straniante, che di fatto relega il titolo ad una serie di scontri senza una vera e propria esplorazione nel senso classico.
Commento finale
No More Heroes III è il culmine del linguaggio ludonarrativo di Suda51. Come tale, l’avventura di Travis Touchdown è una sinestesia emozionale di immagini e suoni in cui lo sviluppatore giapponese riversa tutto il proprio estro e la propria inventiva. Sfortunatamente, il titolo eredita suo malgrado anche molte ruggini che lo portano ad essere, pad alla mano, contemporaneamente divertente ed anacronistico. Se accettate queste condizioni, preparatevi ad accogliere la sua immensa personalità ed a scatenarvi nel Giardino della Follia.