La nostra prova in compagnia di Deliver At All Costs ci ha confermato che Konami si trova a proprio agio nel dar fiducia ai piccoli studi emergenti. Lo aveva fatto qualche tempo fa con Second Impact Games, autori del divertente Super Crazy Rhythm Castle. E solo pochi mesi or sono con KeelWorks, sviluppatori dell’ambizioso CYGNI: All Guns Blazing. Un atteggiamento decisamente propositivo per l’azienda giapponese, che sta ampliando i propri orizzonti al di là delle proprie IP più famose. Stavolta è il turno degli sviluppatori svedesi di Studio Far Out Games. Una software house nata solo tre anni fa con l’obiettivo di trasformare un progetto scolastico nel proprio dream game.
A circa un mese dal ritorno di un iconico corriere del mondo del gaming, Deliver At All Costs ci mette nei panni di Winston Green, uno sfortunato vettore che si ritroverà ad effettuare alcune delle consegne più folli che potrete immaginare. Tra distruzione, assurdità ed intrighi, la produzione svedese si è rivelata una vera boccata di aria fresca.
Deliver At All Costs sarà disponibile dal 22 Maggio per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam ed Epic Games Store. Per quest’ultima piattaforma ed esclusivamente per la prima settimana dal lancio, il titolo sarà offerto gratuitamente agli utenti Epic Games.
Versione testata: PlayStation 5
Il sogno americano
Stati Uniti d’America, 1959. Nel pieno del rilancio economico, la vita sembra scorrere tranquilla tra rock ‘n’ roll ed abiti a pois. Sullo sfondo tuttavia le agitazioni politiche nazionali ed internazionali creano uno scenario complesso. Diviso a metà tra l’ambiziosa corsa allo spazio e lo spettro del conflitto nucleare nella prospettiva della guerra fredda. Winston Green è un ragazzo in cerca di una nuova vita, dopo un passato che tenta di lasciarsi alle spalle. L’opportunità si presenterà come corriere di una locale ditta di spedizioni, propensa ad accettare gli incarichi più improbabili e bizzarri. Tra una consegna assurda e l’altra, tuttavia la situazione precipiterà ed anche i segreti più scomodi torneranno a galla.
Sfondare tutto è la normalità in Deliver At All Costs.
Gli sviluppatori di Studio Far Out Games avevano dichiarato, in tempi non sospetti, che puntavano ad avvicinare il pubblico con la promessa di una genuina follia ma di conquistarli con la storia di Winston. E dobbiamo essere sinceri, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. Se il maggior selling point della produzione è evidentemente nelle caratteristiche ludiche, la sceneggiatura di Deliver At All Costs ha saputo sorprenderci. Attraverso una suddivisione in tre atti (con altrettante location), la storia si dipana rivelando un po’ per volta i propri segreti. Lo fa raccontando i risvolti dell’America del secondo dopoguerra, ma anche e soprattutto sfruttando a proprio vantaggio la passione per l’eccesso e la stravaganza. Magari alcuni tasti non saranno originalissimi, ma nel complesso è un titolo del quale vorrete vedere i titoli di coda.
Tuttavia, se siete qui saprete la principale qualità del titolo. Ovvero, l’elevata distruttibilità delle location. Praticamente ogni elemento di Deliver At All Costs può infatti essere abbattuto, dalle decorazioni stradali alle case, passando per le cabine telefoniche e le staccionate delle abitazioni. Un traguardo tecnico e visivo di grandissimo impatto, che raramente abbiamo visto riprodotto in una misura così pervasiva in altri titoli con una tale qualità grafica. Un elemento, quello della interattività ambientale, che diventa pietra angolare di un titolo che fa del caos e della distruzione due delle sue armi principali. Un successo di game design che riesce a mettere in ombra produzioni molto più blasonate (peraltro, ad un invitante prezzo budget). Al punto da farci chiudere anche un occhio su alcune sbavature come gli acerbi modelli poligonali dei personaggi e i numerosi caricamenti tra le macro aree che compongono le ambientazioni.
Vi ricorda qualcosa?
Metodi (molto poco) ortodossi
Dicevamo, il buon Winston trova ben presto un lavoro come corriere. Una vita fatta di routine stradale e consegne tutte uguali tra loro? Ma anche no.
Deliver At All Costs pone infatti al centro un’idea molto semplice. Un’ampia area sandbox governata da una vivace simulazione fisica, all’interno della quale effettuare missioni semplicemente assurde. A bordo del proprio mezzo aziendale, Winston dovrà così occuparsi di incarichi fuori di testa. Dalla consegna di un marlin gigante (previa riverniciatura perché al cliente occorre bianco) alla distribuzione promozionale di palloncini (piccolo problema, ne avrete troppi quindi occhio a finire come la casa di Up!) passando per lo smantellamento di ordigni esplosivi e per le condotte ostraciste nei confronti della concorrenza.
In questa missione dovrete tenere buono il bestione raccogliendo del pesce lungo il tragitto.
Studio Far Out Games è riuscito nel riversare nel proprio titolo di esordio una grande varietà di situazioni eterogenee, che rendono le circa dodici ore in compagnia di Deliver At All Costs una giostra imprevedibile fatta di risate spontanee, sfide gustose e divertimento senza freni. Non una singola missione principale si ripropone infatti uguale a sé stessa, neanche tra gli incarichi secondari sparsi per le mappe. Se siete tra coloro che tendono ad annoiarsi di fronte alla staticità, state tranquilli: c’è di che meravigliarsi, soprattutto se apprezzate un certo tipo di umorismo.
Ovviamente, il merito del successo della formula di Deliver At All Costs risiede altresì in un modello di guida praticamente perfetto. Al netto di una impostazione dichiaratamente arcade, ciascuno dei mezzi presenti si comporta in piena coerenza con il modello fisico con un intelligente mix tra leggerezza e profondità. Un equilibrio delicato che a volte, davanti alla conclamata follia di alcune situazioni, perde la trebisonda, c’è da dirlo. Preparatevi così ad alcuni comportamenti decisamente iperbolici della fisica, soprattutto perché la vostra auto è tendenzialmente indistruttibile (salvo voli impossibili e tuffi in mare) e non esiste nulla che non possa essere abbattuto. Si tratta di una serie di licenze poetiche (come l’immortalità dei pedoni… non siamo in Carmageddon) che si accettano di buon grado nell’ottica del game design.
La concorrenza va sempre combattuta.
Tragitto casa-lavoro
Deliver At All Costs non è solo corse pazze e disperate tra una consegna e l’altra.
Winston può infatti approfittare del tempo libero per dedicarsi all’esplorazione delle ambientazioni, scendendo a piedi per raggiungere punti di interesse ed oggetti. Il ragazzo possiede infatti incredibili abilità ingegneristiche, che può sfruttare utilizzando materiali e denaro per creare interessati potenziamenti per l’auto aziendale. Le missioni secondarie ricompensano Winston con progetti per costruire ruote rinforzate, attrezzature per rallentare il tempo, portiere automatiche e molto altro. Prendersi una pausa dal lavoro diventa così un’opportunità per apprezzare il level design del mondo di gioco, alla ricerca di un completismo che non prescinde da una perlustrazione meticolosa.
L’esplorazione a piedi funziona ma ha rilevanti margini di miglioramento.
Si tratta tuttavia dell’aspetto forse meno convincente della produzione. Non tanto per le fasi a piede in sé e per sé, ma per come esse si intrecciano con il filone principale di Deliver At All Costs. I contenuti opzionali del titolo non riescono infatti ad amalgamarsi efficacemente con tutto il resto. La sensazione è che il team di sviluppo non sia riuscito a creare una sinergia adatta che spinga il giocatore a voler fare ogni cosa, elemento che abbiamo ritrovato in altre estrose ed originali produzioni (ci viene in mente Maneater, come esempio limite).
Allo stesso modo, Deliver At All Costs pecca altresì nel senso di progressione. Un’avventura così esplosiva e dinamica non riesce, ironicamente, a trasportare nella stessa misura sul versante dell’avanzamento. Le missioni non prevedono obiettivi secondari, non ci sono reali benefici nel portare a termine un incarico in maniera perfetta o meno, il denaro guadagnato può essere impiegato solo in ambiti accessori. Manca quindi nella produzione svedese quella gustosa capacità di autoalimetarsi, che avrebbe potuto fare la differenza e renderlo un titolo davvero indimenticabile.
Deliver At All Costs è una delle produzioni più originali dell’anno.
Commento finale
Se amate i titoli che fanno della originalità e della follia i propri tratti distintivi, non abbiamo dubbi che amerete Deliver At All Costs. L’esordio di Studio Far Out Games è un titolo d’azione tanto divertente quanto assurdo, in grado di combinare situazioni imprevedibili ad una storia misteriosa, sullo sfondo di un’ambientazione da fare a pezzi grazie ad una interattività incredibile. Un prodotto orgogliosamente diverso dalla massa, che dimostra ancora una volta come il futuro del settore forse dovrebbe puntare più ad intriganti filosofie di game design, rispetto ai canti ammalianti e rischiosi dei grandi budget.
C’è un brivido particolare che attraversa chi è cresciuto inseguendo le acrobazie del Principe nelle Sabbie del Tempo o sgattaiolando silenzioso nelle ombre con Mark of the Ninja. The Siege and the Sandfox si inserisce esattamente lì, in quella nostalgia profonda che però non rinuncia alla freschezza. Lo fa con classe, con rispetto, e con un coraggio raro: quello di puntare tutto su uno stile 2D pixel-art che non maschera la sua ispirazione retrò, ma la esalta con una cura moderna che brilla a ogni passo.
La nuova avventura targata Cardboard Sword, pubblicata da PLAION, è un stealthvania in piena regola: unione sapiente di Metroidvania e stealth puro, ambientata in un regno desertico che trasuda intrigo, tradimento e mistero. È il tipo di gioco che non ti prende per mano, ma ti chiede di fidarti del tuo istinto. E se accetti, ti ripaga con un viaggio memorabile.
Versione testata : PC (Steam)
Un regno sotterraneo da riconquistare
La storia prende il via con un’accusa infamante. Il protagonista, un assassino leggendario al servizio della Corona noto come Sandfox, assiste all’omicidio del Re per mano della Regina. Il tradimento è immediato: il nostro eroe viene gettato nei più oscuri meandri delle prigioni reali, segnando l’inizio di una fuga disperata, verticale, verso la luce.
Non c’è nulla di banale in questa premessa. The Siege and the Sandfox trasforma l’arco narrativo del riscatto in una progressiva risalita, non solo fisica ma emotiva. Il viaggio parte dalle viscere del mondo – tra tombe dimenticate, caverne intrise di sabbia e rovine decadenti – per approdare ai saloni reali dove tutto è cominciato. In mezzo, una mappa intricata in perfetto stile Metroidvania, che si apre man mano grazie a poteri e oggetti ottenuti, con un design tanto classico quanto coerente.
Stealth, parkour e rispetto dell’intelligenza del giocatore
Il gameplay è il cuore pulsante dell’opera. Dimenticate gli scontri diretti: qui non si uccide, si sopravvive. The Siege and the Sandfox fa una scelta coraggiosa: rimuove completamente il combattimento come lo conosciamo e lo sostituisce con una tensione palpabile, fatta di silenzi, corridoi bui, torce da spegnere e nemici da evitare con pazienza. Il tutto condito da una gamma di movimenti acrobatici che ricordano Prince of Persia ma con una fluidità che evolve con il tempo.
Saltare, scivolare, arrampicarsi, oscillare su pertiche e aggrapparsi ai cornicioni: ogni movimento è un invito alla precisione. Il level design è pensato per essere esplorato con creatività e, come nei migliori Metroidvania, si cresce imparando a rileggere spazi già visitati sotto una nuova luce. Ogni scorciatoia scoperta, ogni passaggio segreto, ogni porta chiusa che finalmente si apre è una piccola ricompensa che accende la soddisfazione.
Essere invisibili: la sfida del vero Sandfox
In un’intervista, Ollie Bennett, CEO di Cardboard Sword, ha definito il concetto chiave del gioco come “ghosting”: attraversare un mondo ostile senza lasciare tracce. Ecco allora che ogni elemento diventa strategico: una bottiglia rotta può distrarre una guardia, un rumore di passi può attirarne un’altra. Ogni decisione ha un peso e spinge il giocatore a ragionare come un vero infiltrato.
La difficoltà è ben calibrata: mai frustrante, sempre stimolante. Anche i meno avvezzi al genere stealth troveranno nel ritmo e nella varietà dell’azione una spinta continua a migliorarsi. Soprattutto grazie all’introduzione graduale degli strumenti – come bombe fumogene o poteri speciali – che offrono sempre più soluzioni alternative.
Un mondo che vive, in pixel dorati
L’estetica è un altro dei grandi punti di forza del gioco. Lo stile pixel art 16-bit, ispirato ai grandi classici SNES, è arricchito da effetti moderni come l’illuminazione dinamica e i riflessi volumetrici, che conferiscono profondità e atmosfera. Ogni area ha una sua identità: dal mausoleo dimenticato alle terrazze di palazzo, dal cimitero delle barche fino alla maestosa torre infinita, c’è una cura minuziosa nella costruzione del mondo.
La colonna sonora segue la tensione, immergendo il giocatore in un ambiente vibrante, misterioso e spesso inquietante. L’audio dinamico – dalle corde che scricchiolano ai sospiri lontani – lavora sottopelle e accompagna ogni passo, ogni respiro trattenuto dietro un muro.
Una mappa viva, un viaggio che si scolpisce nella memoria
Ogni area è progettata per rivelare qualcosa: un personaggio, un segreto, un nuovo potere. La varietà di nemici – tutti con abilità e comportamenti unici – costringe a ripensare le strategie. Alcuni pattugliano, altri sono più attenti alla luce o al suono, e anche l’ambiente stesso può essere un alleato o un ostacolo. Persino chi gioca da anni a titoli stealth o metroidvania troverà qui un equilibrio raro tra sfida e gratificazione.
E poi c’è quella sensazione unica: la scoperta. Quella che si prova quando ti rendi conto che un punto apparentemente irraggiungibile ora è accessibile, che una porta che pensavi decorativa era invece una scorciatoia. The Siege and the Sandfox non ti regala niente, ma ti fa sentire ogni conquista.
The Siege and the Sandfox è disponibile dal 20 Maggio suPC (Steam, Epic Games Store, GOG)
Commento finale
In un panorama videoludico che spesso rincorre la spettacolarità a scapito della sostanza, The Siege and the Sandfox sceglie una strada diversa: quella dell’eleganza silenziosa, della sfida intelligente, del rispetto per il giocatore. È un gioco che parla a chi ama il genere, ma anche a chi vuole scoprire un modo nuovo di vivere il platform 2D. È un gioco che non fa rumore, ma lascia il segno.
Benvenuti nella nostra guida ai trofei di AI LIMIT, l’opera prima di SenseGames.
La lista trofei di AI LIMIT è molto simile a quello di un tradizionale soulslike: dovrete completare tutte le missioni secondarie, vedere tutti i finali, ottenere tutte le armi e le magie, il che significa che dovrete fare almeno due playthrough. C’è un “punto di non ritorno” (Branch Hagios Patir: Upper Level – Path of Epitome), superato il quale verrete tagliati fuori dalla maggior parte delle missioni secondarie, ma prima di questo momento potrete comunque completarle e preparare tutti e tre i finali, e dopo aver battuto il boss finale, potrete scegliere di non entrare in NG+ se dovete ancora recuperare degli oggetti. Ma entriamo nel dettaglio!
Trofei missabili: 12 (Boundless Stars, Second Dawn, Blooming Life, Last Promise, Farewell to the Past, Friends Reunited, The Battlefield of Humanity, Fair Fight, Arsenal, Bookworm, Gardener, Charon the Nurturer)
Trofei glitchati: 0
La difficoltà influisce sui trofei? No, c’è solo una difficoltà.
Run minime: 1,75 – 3 (i 3 finali possono essere ottenuti con il backup del save se siete iscritti a PS+, ma quasi una seconda run intera è comunque necessaria per ottenere tutti gli incantesimi e le armi)
Free-roam/selezione livelli dopo aver finito il gioco: In AI LIMIT potrete scegliere di non entrare in NG+ dopo aver battuto il boss finale per continuare a esplorare liberamente, ma le missioni secondarie non potranno essere completate dopo la storia, quindi questa opzione sarà utile solo per raccogliere oggetti che potreste aver perso.
Road-map
Step 1: Nella prima partita cercate di svolgere tutte le azioni missabili propedeutiche alle secondarie e ai finali. C’è una interazione con Shirley e Vikas che dovrete seguire con attenzione, altrimenti potreste perdere la questline di Vikas, e due missioni secondarie a cui dovrete fare attenzione in quanto sono legate a due boss principali della storia (Stone e Feylia). Tutto il resto sarà ancora possibile da completare fino a quando non raggiungerete il punto di non ritorno (Branch Hagios Patir: Upper Level – Path of Epitome).
Step 2: Se siete abbonati, con il backup del save sbloccateli tutti e tre ora e toglietevi il pensiero. Se non lo siete, consigliamo di completare il finale Second Dawn, in quanto è il più complesso dei tre.
Step 3: Ora nella seconda partita puntiamo ad un altro finale e al clean-up di armi e incantesimi. Nello specifico, dovrete ottenere il finale Boundless Stars, che richiede ancora di completare i passaggi per Delpha e raggiungere il Courtyard of the Tree, ma non è necessario completare altre missioni secondarie. È comunque consigliato completare i passaggi per Stone e Feylia, poiché vi aiuteranno con i boss. Se avete già ottenuto tutti i trofei dei finali nel primo playthrough, dovrete solo giocare fino a sconfiggere Eunomia, insieme al boss opzionale Ursula, per scambiare i Nuclei con le rimanenti magie e armi.
Step 4: Se state facendo tre playthrough per i finali, dovrete semplicemente affrontare i boss principali ignorando tutte le missioni secondarie per attivare l’ultimo finale The End of Childhood. A parte Stone e Feylia (solo perché vi aiuteranno con alcuni boss, non per altro), potrete ignorare tutto il resto e correre attraverso il gioco il più velocemente possibile per completarlo.
Guida ai trofei
The Apex of Evolution Obtain all trophies
Ottenete tutti gli altri trofei per sbloccare il trofeo di platino di AI LIMIT.
Boundless Stars Accept the invitation of the Sphere Gods and step into the stars
Second Dawn Decline the invitation of the Sphere Gods and explore the future with mankind
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
Loskid, the Son Defeat Loskid, the Blade of Judgement
Legato alla storia, impossibile da mancare. Loskid è il penultimo boss di AI LIMIT.
Ursula Defeat Ursula, the Mutated
Boss opzionale (ma non missabile) che è tuttavia legato ad uno dei finali del gioco. Per tutti i dettagli sulla sua posizione, fate riferimento alla guida che trovate nella descrizione di “Boundless Stars”.
The End of the Childhood Terminate the rule of the Church and face doomsday with mankind
Trofeo legato al finale base del gioco. Per i dettagli fate riferimento alla guida che trovate nella descrizione di “Boundless Stars”.
Last Promise Promise Shirley that you will build a new home with her
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
Prosperity Repair all Branches
Questo trofeo si sbloccherà dopo aver riparato tutti i Branch, cioè i falò di AI LIMIT. Nessuno di essi è missabile e potrete raggiungere tutti i Branch alla fine del gioco. Facendo il resto dei trofei sbloccherete tutti i Branch in automatico, quindi non pensateci.
Arsenal Obtain all weapons
MISSABILE
Sbloccherete questo trofeo aver ottenuto tutte e 32 le armi nel gioco. Le armi in AI LIMIT si ottengono raccogliendole nell’ambiente, acquistandole dai negozi, sconfiggendo alcuni nemici o boss, e scambiando alcuni Nuclei dei boss con Assis. Dovrete completare gran parte di una seconda partita per ottenere tutte le armi, poiché ci sono due armi che si ottengono scambiando il Nucleo del boss opzionale Ursula, the Mutated.
Per un aiuto visivo, seguite questo video di Soviet:
Bookworm Obtain all Spells
MISSABILE
Sbloccherete questo trofeo dopo aver ottenuto tutte e 18 le magie nel gioco. Le magie in AI LIMIT si ottengono raccogliendole nell’ambiente, sconfiggendo alcuni nemici o boss, e scambiando frammenti o alcuni Nuclei dei boss con Millaire. Dovrete completare gran parte di una seconda partita per ottenere tutte le magie, poiché ci sono due set di magie che si ottengono scambiando i Nuclei dei boss della trama Persephone ed Eunomia.
Per un aiuto visivo, seguite questo video di Soviet:
Tattooist Obtain all Main Seals and enough Normal Seals
Sbloccherete questo trofeo dopo aver ottenuto tutti e 7 i Main Seals e “abbastanza”Normal Seals. I Main Seals sono un tipo di equipaggiamento che aumenta le statistiche complessive e determina la configurazione della barra di sincronizzazione. Possono essere potenziati utilizzando la Resonance e hanno un grande impatto sulla build. I Normal Seals forniscono bonus aggiuntivi. Tutti i Main e Normal Seals possono essere ottenuti in una singola partita, anche se 3 Main Seals potrebbero essere mancati se avrete ignorato completamente gli NPC durante il gioco.
Per la lista di tutti i Seals seguite questa guida di PowerPyx: CLICK!
Gardener Cultivate the Branch to the maximum level
MISSABILE
Trofeo legato alla missione di Delpha, quindi fate riferimento alla guida che trovate nella descrizione del trofeo “Boundless Stars”.
The Resplendent Bishops Defeat Eunomia, the Resplendent Bishops
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto Eunomia.
The Stygian Queen of Woe Defeat Persephone, the Stygian Queen of Woe
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto Persephone.
Blooming Life Help Delpha grow plants and obtain the Azure Branch
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
Oath of Faith Accept Loskid’s oath and obtain the Golden Branch
Legato alla storia, impossibile da mancare. Per i dettagli su come ottenere il Golden Branch, fate riferimento alla guida che trovate nella descrizione del trofeo “Boundless Stars“.
Farewell to the Past Help Shirley discard the Bunny Doll Arrisa
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
Friends Reunited Help Stone find his friend Hubert
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
The Battlefield of Humanity Encourage Vikas to return to the Hunters Guild
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
The End of the Lost Ones Defeat all the lost Bladers
Sbloccherete questo trofeo dopo aver sconfitto tutte le Lost Bladers. Queste sono un tipo unico di miniboss e ce ne sono 6 sparse per il gioco. Combattono con un set di mosse simile al vostro e utilizzando le abilità delle armi. Una di loro si combatte lungo il percorso principale della storia, mentre le altre si trovano su percorsi secondari. Tutte dropperanno armi quando sconfitte, quindi fate riferimento al trofeo “Arsenal” per la loro esatta posizione.
Brilliance of the Tree Find the Courtyard of the Tree and enter it
Sbloccherete questo trofeo quando entrerete nell’area segreta Coutyard of the Tree. La zona è legata ad uno dei finali, quindi seguite la guida che trovate nella descrizione del trofeo “Boundless Stars”.
Expanded Trade Routes Deliver all the documents left behind by Otto, an apprentice from the Moose Caravan, to merchant Kyen
Sbloccherete questo trofeo dopo aver consegnato 3 documenti chiave al mercante Kyen, che incontrate alla Branch Sunken City Overground – Rooftop Street > Top Apron. Kyen è uno dei due principali venditori del gioco, e portandogli questi documenti aggiungerà al suo inventario i tre materiali iniziali necessari per potenziare le armi, che potrete acquistare in quantità illimitata.
Notate che il trofeo sembra sbloccarsi semplicemente portandogli la Merchant Map, che si trova al Living Pond, anche se non gli avete ancora portato entrambi i documenti precedenti.
Per un aiuto visivo seguite questo video di Lumiia:
Fair Fight Fight alongside Feylia and defeat the Resplendent Bishops
MISSABILE
Vedi “Boundless Stars”.
A Deadly Joke Reveal the true identity of Assis
Vedi “Boundless Stars”.
Religious Scholar Find all the scattered pages of Firebearer’s Codex
Sbloccherete questo trofeo aver raccolto le 11 pagine del Firebearer’s Codex che si trovano nell’area di Hagios Patir. Funzionano come collezionabili di testo che offrono piccoli frammenti di informazioni sul background della Chiesa, e possono essere venduti a un venditore per grandi quantità di Crystals.
Non è necessario tenerli tutti nel vostro inventario per ottenere il trofeo, ma se li vendete prima di trovarli tutti non avrete modo di sapere quali avete raccolto, quindi vi conviene non venderli soprattutto se state giocando senza una guida.
Per un aiuto visivo seguite questo video di Lumiia:
Weaponsmith Enhance any weapon to the maximum level
Sbloccherte questo trofeo dopo aver potenziato un’arma al livello massimo (10). Le armi utilizzano 4 diversi materiali per essere potenziate: Luminous Carbon, Luminous Diamond, Luminous Silica e Iridescence. Gli oggetti Luminous possono essere trovati nel mondo di gioco o talvolta droppati dai nemici, oltre a poter essere acquistati da Kyen dopo avergli portato i tre documenti necessari per il trofeo Expanded Trade Routes. Il materiale di livello più alto, Iridescence, ha un numero limitato disponibile per ogni singola partita, ma ce ne sono 5 in totale, quindi avrete la possibilità di potenziare completamente alcune armi, anche se volete provare armi diverse. Ne otterrete automaticamente uno dopo aver sconfitto il boss principale della storia, Seraphim Absolver, verso la fine del gioco, quindi potrete potenziare completamente un’arma anche se ignorate gli altri.
Questi tutti i materiali e cristalli richiesti:
Level 1 > 3 Luminous Carbon, 100 Crystals
Level 2 > 4 Luminous Carbon, 200 Crystals
Level 3 > 5 Luminous Carbon, 300 Crystals
Level 4 > 3 Luminous Diamond, 500 Crystals
Level 5 > 4 Luminous Diamond, 600 Crystals
Level 6 > 5 Luminous Diamond, 700 Crystals
Level 7 > 3 Luminous Silica, 800 Crystals
Level 8 > 4 Luminous Silica, 900 Crystals
Level 9 > 5 Luminous Silica, 1000 Crystals
Max Level > 1 Iridescence, 1100 Crystals
Weaver Enhance any Main Seal to the maximum level
Sbloccherete questo trofeo dopo aver potenziato qualsiasi Main Seal al livello massimo (5). I Main Seal utilizzano 3 materiali diversi per essere potenziati: Tiny Resonance, Contemporary Resonance e Hereditary Resonance. Tiny e Contemporary Resonance possono essere trovati nel mondo di gioco o droppati dai nemici, oltre a poter essere acquistati da Millaire dopo averle portato l’oggetto che ricevete dopo aver sconfitto Eunomia. Hereditary Resonance ha un numero limitato disponibile per ogni singola partita, ma ce ne sono 4 in totale, quindi potrete potenziare la maggior parte dei Main Seal se lo desiderate. Ne otterrete automaticamente uno dopo aver sconfitto il boss principale della storia, Seraphim Absolver, verso la fine del gioco, quindi potrete potenziare completamente un Main Seal anche se ignorate gli altri.
Questi tutti i materiali e cristalli richiesti:
Level 1 > 3 Tiny Resonance, 1000 Crystals
Level 2 > 5 Tiny Resonance, 2000 Crystals
Level 3 > 3 Contemporary Resonance, 3000 Crystals
Level 4 > 5 Contemporary Resonance, 4000 Crystals
Max Level > 1 Hereditary Resonance, 5000 Crystals
Fully Healed Obtain all Standard Abilities and complete the Spell Frame on the left arm
Sbloccherete questo trofeo dopo aver ottenuto tutte e 4 le abilità del Spell Frame. 2 su 4 (le ultime due) sono legate alla storia, mentre le prime due si ottengono interagendo con un collezionabile Memoria e un oggetto che si trovano entrambi nel percorso principale della storia, nella prima area, in piena vista.
Counter Field – Branch: Sewer Town – Southwest > Maintenance Access
Interagite con la Memoria subito dopo il Branch.
Shield – Branch: Sewer Town – Southwest > Maintenance Access
Interagite con il corpo sul percorso principale, prima del miniboss Lost Blader (l’unica Lost Blader “obbligatoria”).
Piercing Claw – Ottenuto automaticamente dopo aver sconfitto il boss principale ed obbligatorio Necro
Thunder Step – Ottenuto automaticamente dopo aver sconfitto il boss principale ed obbligatorio Choirmaster
Charon, the Nurturer Defeat Charon, the Nurturer
MISSABILE
Charon è legato ai finali, quindi seguite la guida che trovate nella descrizione del trofeo “Boundless Stars”.
Aether, the Father Defeat Aether, the Father
Legato alla storia, impossibile da mancare. Questo è il boss finale di AI LIMIT.
Guardians of the Tree Defeat Guardians of the Tree
Sbloccherete questo trofeo dopo aver sconfitto il boss dell’area segreta Coutyard of the Tree. La zona è legata ad uno dei finali, quindi seguite la guida che trovate nella descrizione del trofeo “Boundless Stars”.
The Wanderer of Undersea Defeat Necro, the Wanderer of Undersea
Un boss segreto che non è legato a nessuna missione e nessun finale. Seguite questo video di SpookyFairy per l’esatta posizione:
Hunter of Bladers Defeat Hunter of Bladers
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto il boss Hunter of Bladers.
Choirmaster, the Inspector Defeat Choirmaster, the Inspector
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto il boss Choirmaster.
Cleansing Knight Defeat Cleansing Knight
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto il boss Cleansing Knight.
The Panic Reaper Defeat Necro, the Panic Reaper
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto il boss Necro, the Panic Reaper.
The Lost Defeat Lore, the Lost Lancer
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo sbloccherete dopo aver sconfitto il boss Lore, the Lost Lancer.
Branch Growth Cultivate the Branch using Purified Soil for the first time
Trofeo legato alla missione di Delpha, quindi fate riferimento alla guida che trovate nella descrizione del trofeo “Boundless Stars”.
Journey Begins Bid farewell to Asteria and embark on your journey
Legato alla storia, impossibile da mancare. Lo otterrete dopo aver attivato il primo Branch.
Benvenuti nella nostra guida ai finali e alle missioni secondarie di AI LIMIT, l’opera prima di SenseGames.
AI LIMIT ha 3 finali e 7 missioni secondarie legate agli NPC relative ai finali o ad altri trofei. 1 dei finali è mutuamente esclusivo rispetto agli altri 2, e attivarlo causerà l’impossibilità di completare una missione NPC non terminata nel corso della stessa partita. Due missioni NPC sono legate a combattimenti contro i boss che si trovano più avanti nel gioco, mentre le missioni NPC legate ai finali possono essere completate fino al punto di non ritorno, quando arrivate al Branch Hagios Patir – Upper Level > Path of Epitome. Con una pianificazione accurata, è possibile “preparare” i finali prima del punto di non ritorno e utilizzare i backup dei salvataggi per completare tutti e 3 i finali nella stessa partita.
Di seguito sono riportati i passaggi consigliati per completare tutte le missioni e “preparare” tutti i finali durante la prima partita. Raggiunti i due punti per Stone e Feylia, senza progredire oltre il Path of Epitome, potrete completare tutto nella stessa partita senza perdere nulla.
Tutti i vari step in sintesi
Giocate fino a raggiungere Hagios Patir – Lower Level > Cleansing Stairs, completate l’Interazione #4 di Shirley e Vikas.
Proseguite fino a raggiungere Branch Sunken City Underground – Underground Parish > Parish Station, completate l’Interazione #6 di Stone, sconfiggendo il boss con il suo aiuto.
Continuate fino a raggiungere Branch Sunken City Underground – Underground Parish > Trial Hall, completate l’Interazione #4 di Feylia, sconfiggendo il boss con il suo aiuto.
Continuate fino a raggiungere Branch Hagios Patir – Upper Level > Path of Epitome, NON PROSEGUITE OLTRE. Completate tutte le missioni, ma NON date ancora a Delpha il Living Seed.
Una volta completate tutte le missioni tranne dare a Delpha il Living Seed, proseguite nell’area successiva e combattete Loskid, la Blade of Judgment. NON parlate con lei dopo il combattimento.
Se non state utilizzando i salvataggi di backup per completare tutti i finali in questa partita, passate al punto successivo. Se li state utilizzando, fate ora un salvataggio, poi parlate con Loskid per ricevere il Golden Branch, bloccandovi nel finale The End of Childhood. Procedete attraverso il portale oltre Loskid, sconfiggete il boss finale e poi ripristinate il salvataggio.
Completate i passaggi rimanenti per “preparare” entrambi i finali Boundless Stars e Second Dawn (leggete i finali nel dettaglio, qui sotto), poi parlate con Loskid. Andate al Courtyard of the Tree per entrare in Elysium.
Se non state utilizzando i salvataggi di backup per completare tutti i finali in questa partita, passate al punto successivo. Se li state utilizzando, fate un salvataggio quando raggiungete Branch The Sphere – Elysium > Gate of the Sphere (il vuoto viola immediatamente prima del boss finale). Completate il finale Boundless Stars scegliendo “Accept the Invitation” dopo aver sconfitto il boss finale, poi ripristinate il salvataggio.
Completate il finale Second Dawn scegliendo “Decline the Invitation” per attivare la battaglia segreta contro Charon.
Nel secondo playthrough potete ignorare Shirley, Vikas e Assis. Completate i passaggi di nuovo per attivare il finale Boundless Stars. Completare i passaggi per Stone e Feylia è comunque consigliato per il loro aiuto nei combattimenti contro i boss.
Nel terzo playthrough ignorate tutti i personaggi tranne Stone e Feylia, e completate il finale The End of Childhood.
I tre finali nel dettaglio
Vediamo ora più nello specifico i passaggi per i finali:
The End of Childhood è il finale “normale” del gioco o il bad ending se vogliamo, che viene attivato se non completate la missione di Delpha per ottenere l’Azure Branch. Per attivarlo, parlate con Loskid dopo averla sconfitta al Branch Hagios Patir – Upper Level > The Altar. Completando il suo dialogo, vi darà l’oggetto chiave Golden Branch, bloccandovi dal completare le altre missioni legate al finale. Potrete quindi procedere nell’area finale, dove sconfiggerete il boss finale Aether, il Padre, e riceverete questo finale immediatamente dopo.
Boundless Stars è il finale “buono” del gioco, che viene attivato se avete completato la missione di Delpha per ottenere l’Azure Branch prima di parlare con Loskid. Una volta fatto questo, potrete comunque completare anche il finale Second Dawn, ma sarete bloccati dal completare il finale The End of Childhood. La missione di Delpha si completa portandogli i 7 Soil Samples, uno in ciascuna delle principali aree del gioco. Questo è anche il modo in cui otterrete il Purified Soil per coltivare il Branch e aumentare le cariche di Life Dew.
Per l’esatta posizione seguite questa guida di SpookyFairy:
Una volta fatto questo, dovrete portargli l’oggetto Living Seed, che si ottiene sconfiggendo il boss nascosto Ursula, the Mutated, in un’area segreta delle Outer-Wall Ruins – Ancient Machine Works. Per trovare questa posizione, partite da uno dei Breach Assembly Hall o Shirley’s Room e andate lungo il passaggio sopra il fosso che si trova dietro il grande robot che spara raggi laser. Andate fino alla fine del passaggio opposto alla porta vicino al robot e guardate sotto per individuare un oggetto su un tubo. Dovrete saltare sul tubo più vicino, poi scendere sul tubo con l’oggetto, quindi saltare sulla piattaforma sottostante. Assicuratevi di curarvi tra un salto e l’altro per non morire durante la discesa. Potrete quindi seguire il breve percorso fino a dove combatterete Ursula, the Mutated. Dopo averla sconfitta, parlate con lei al Branch, esaurite il suo dialogo per ricevere il Living Seed.
Ora tornate da Delpha, che si sarà spostato a Twilight Hill – Withered Forest > Arboretum dopo aver ricevuto il soil dell’Arboretum. Parlate con lui e pianterà il seme al Branch, facendovi ricevere l’oggetto Azure Branch.
Successivamente, dovrete avere accesso all’area Sewer Town – Courtyard of the Tree. Questa è un’altra area nascosta che è legata alla missione di Millaire. Per trovare l’area, partite dal ramo Sewer Town – Center > Central Station e proseguite lungo il percorso principale fino a cadere nel buco nel pavimento. Seguite il percorso attraverso il vagone della metropolitana per trovare il Branch Underground Shaft. Continuate lungo il percorso scendendo lungo il condotto fino in fondo per trovare il Branch Gate of the Tree. Interagite con la Memoria accanto al Branch per ricevere il Sigillo Principale Seal of the Tree.
Ora tornate al Temporary Campsite e parlate con Millaire per mostrarle il Sigillo, e lei accetterà di incontrarvi alla porta. Tornate al Gate of the Tree e parlate con lei, poi aprirà la porta così potrete combattere il boss nascosto Guardians of the Tree con il suo aiuto. Dopo aver sconfitto il boss, saltate dal bordo più lontano verso l’albero in lontananza per essere trasportati nell’area Courtyard of the Tree. Andate avanti e riparate il Branch, poi salite le scale e parlate con Charon.
Ora potete tornare da Loskid e parlarle per ottenere il Golden Branch. Ora viaggiate di nuovo al Central Garden Branch e risalite le scale. Interagite con la piscina al centro per essere trasportati a Elysium. Procedete per sconfiggere il boss finale Aether, il Padre, e vi verrà presentata una scelta di dialogo. Se non avete completato il passaggio aggiuntivo per il finale Second Dawn, avrete solo l’opzione “Accept the Invitation”, che attiverà questo finale.
Second Dawn è il true ending del gioco, che viene attivato con gli stessi passaggi di Boundless Stars, ma con il passaggio aggiuntivo di completare la missione di Shirley. Una volta completata la missione di Shirley e ricevuto l’Azure Branch da Delpha, parlate di nuovo con lui (dovrete riposare al Branch) e lui vi darà il Nameless Flower. Tornate da Shirley a Hagios Patir – Upper Level > Path of Epitome Branch e parlate di nuovo con lei per darle il fiore. Potrete poi completare gli stessi passaggi di prima per parlare con Loskid e ottenere il Golden Branch, andare al Central Garden Branch e entrare in Elysium attraverso la piscina. Questa volta, dopo aver sconfitto Aether, il Padre, avrete due scelte. Per attivare il finale Second Dawn, scegliete “Decline the Invitation”. Questo attiverà il combattimento contro il boss finale nascosto Charon, il Nurturer, dopo il quale riceverete questo finale.
Per un aiuto visivo di tutti i passaggi, vi consigliamo questo video di GameBreakersGuide:
Le missioni secondarie
Bene, abbiamo quasi finito, ma prima vediamo tutte e 7 le missioni secondarie, visto che alcune sono collegate ai finali.
Delpha:
La questline di Delpha è principalmente legata ai Soil Samples, che lui scambierà per Purified Soil per coltivare il Branch.
Parlate con lui e completate il suo dialogo per ricevere il primo Purified Soil. Rimarrà in questa posizione finché non gli porterete il Soil: Arboretum, momento in cui si sposterà alla posizione successiva. Per la posizione di tutti i Soil vedete il video qui sopra.
Dopo che si è spostato qui e gli avete dato tutti i Soil Samples, dategli il Living Seed come descritto per il finale Boundless Stars per ricevere l’Azure Branch. Otterrete anche il trofeo bronzo Blooming Life.
Dopo aver completato la missione di Shirley fino all’Interazione 10, parlate di nuovo con Delpha per ricevere il Nameless Flower, che vi permetterà di completare l’ultimo passaggio della missione di Shirley, necessario per il finale Second Dawn.
Shirley
La missione di Shirley consiste nel parlarle in 7 location durante il gioco. La maggior parte delle location si trovano lungo il percorso principale, ma è necessario completare anche un passaggio specifico nella missione di Vikas a Hagios Patir – Lower Level per far proseguire la missione di Shirley. Potete completare entrambe le missioni dei personaggi prima del punto di non ritorno verso la fine del gioco.
Parlate con lei ed esaurite il suo dialogo, questo è necessario per proseguire fuori dall’area, poiché vi darà il Seal of the Pilgrim che la persona che blocca l’uscita deve vedere prima che possiate passare.
Interazione #2 – Branch: Sunken City Overground – Rooftop Street > Viewing Balcony
Shirley è seduta su una scatola accanto al Branch, parlate con lei qui.
Seguite il percorso principale su per i due set di scale e la grande struttura di impalcature. Poi, invece di salire sul terzo set di scale, girate lungo il percorso dietro l’impalcatura dove vedrete due vagoni della metropolitana. Scendete e entrate nel secondo vagone per trovare Shirley.
Sul percorso principale tra il portale e il Branch, troverete Shirley e Vikas. Questo passaggio richiede che abbiate completato la missione di Vikas fino all’Interazione 3, così che lui apparirà qui con lei. Se questa interazione viene saltata, Vikas non sarà più presente e la missione di Shirley proseguirà comunque.
Dopo aver sconfitto il Choirmaster e aver completato l’Interazione 5 della missione di Vikas, dove parlate con Slarm, tornate al balcone e ora troverete solo Shirley. Parlate di nuovo con lei per proseguire.
Dal Branch, seguite il percorso principale fino al punto in cui scendete su alcune grandi piattaforme verso un’area inferiore. Shirley è seduta sul bordo della prima sporgenza.
Oggetto Chiave: Bunny Doll Arrisa – Branch: Outer-Wall Ruins – Ancient Machine Works > Shirley’s Room
Questo oggetto si trova su una panchina accanto al Branch. Raggiungerete quest’area dopo essere morti contro il boss Hunter of Bladers, oppure scendendo dal sentiero laterale dopo il robot laser da Outer Wall Ruins – Ancient Machine Works > Assembly Hall.
Alla destra delle scale, troverete Shirley che guarda oltre la sporgenza. Dopo aver trovato l’oggetto chiave Bunny Doll Arrisa, datelo a Shirley, che ve lo restituirà. Apparirà una prompt di interazione sul bordo alla sua destra, dove potrete gettarlo nel vuoto. Qui sbloccherete il trofeo bronzo Farewell to the Past.
Tornate da Shirley e interagite di nuovo con lei per darle il Nameless Flower, permettendovi di ottenere il finale Second Dawn. Qui otterrete il trofeo argento Last Promise.
Millaire
La missione di Millaire è legata all’accesso all’area nascosta Courtyard of the Tree. Le sue prime 3 interazioni sono opzionali.
Interazione #1 (opzionale) – Branch: Sunken City Overground – Flooded Street > High Street
Dal Branch, andate lungo il bordo sinistro vicino alla nota e saltate il piccolo gap. Seguite il percorso fino alla scala, poi scendete dall’altro lato dove troverete Millaire, che può essere vista attraverso la finestra.
Millaire si trova sulla piattaforma subito dopo il Branch, vicino al corpo di un nemico.
Interazione #3 (opzionale) – Branch: Outer-Wall Ruins – Ancient Machine Works > Prima di Shirley’s Room
Se morite contro il boss Hunter of Bladers, sarete automaticamente trasportati in una cella della prigione nell’Ancient Machine Works. Parlate con Millaire per ricevere il suo aiuto per fuggire dall’area.
Dopo essere scappati dall’Ancient Machine Works o aver sconfitto il boss Hunter of Bladers, Millaire si troverà ora al Temporary Campsite, dove rimarrà per il resto del gioco.
Oggetto Chiave: Seal of the Tree – Branch: Sewer Town – Center > Gate of the Tree
Completate i passaggi descritti per il finale Boundless Stars per raggiungere il Gate of the Tree Branch, e interagite con la Memoria per ricevere il Seal of the Tree.
Tornate da Millaire al Temporary Campsite e parlate con lei per mostrarle il Seal of the Tree.
Interazione #6 – Branch: Sewer Town – Center > Gate of the Tree
Ora tornate al Gate of the Tree, dove Millaire vi aspetterà. Parlate con lei per aprire la porta e lei vi aiuterà nel combattimento contro il prossimo boss. Qui otterrete il trofeo bronzo Brilliance of the Tree.
Dopo aver sconfitto il boss principale Eunomia, il Resplendent Bishop, parlate con Millaire per darle i Vessel Remains che avete ricevuto. Potrete quindi acquistare un Hereditary Resonance da lei per 10 Adaptive Fragments.
A questo punto, la missione di Millaire è conclusa e parte del suo dialogo implica che stia per partire, ma rimarrà in questa posizione per il resto del gioco, così potrete continuare a scambiare per incantesimi.
Stone
La missione di Stone non è legata a nessun finale, e la maggior parte dei passaggi sono opzionali, ma uno di essi è pensato per aiutarvi in un boss della storia principale ed è necessario per completare la missione.
Accanto al Branch, interagite con Stone mentre sta battendo il terreno per ricevere l’oggetto chiave Ore Bell.
Interazione #2 (opzionale) – Branch: Sunken City Overground – Rooftop Street > Lounge
Uscite dalla stanza del Branch e andate a sinistra due volte, attraversando il ponte sospeso da cui i nemici sfondano le finestre. Entrate nella stanza successiva dove Arrisa commenterà i Pilgrims. Usate l’Ore Bell per chiamare Stone, poi tornate e interagite con il Branch. Tornate di nuovo nella stanza e parlate con Stone per ricevere 3000 Crystals.
Dal Branch, seguite il percorso principale fino alla cima della struttura di impalcature, poi andate a destra oltre la grande scultura dove Arrisa commenterà il gruppo di Pilgrims. Usate l’Ore Bell per chiamare Stone, poi tornate e interagite con il Branch. Tornate alla location e parlate con Stone per ricevere 5000 Crystals e 5 Pure Crystals.
Lungo il percorso tra il portale di ingresso e il Branch, arriverete a un punto in cui Arrisa commenterà il gruppo di Pilgrims che guarda la parete lontana. Usate l’Ore Bell per chiamare Stone, poi tornate e interagite con il Branch. Tornate alla location e parlate con Stone per ricevere 6000 Crystals.
Stone si trova vicino una delle console nella Watch Tower.
Interazione #6 – Branch: Sunken City Underground – Underground Parish > Parish Station
Nel corridoio subito dopo il Branch, vedrete una finestra di testo che dice “The ore bell is ringing.” Se non avete interagito con Stone nei luoghi precedenti, dovrete prima usare l’Ore Bell per chiamarlo, poi tornate al Branch. Continuate lungo il corridoio dove troverete Stone appeso a una trave, parlate con lui ed esaurite il suo dialogo. Tornate al percorso a sinistra dal Branch, salite sulla scala fino alla piattaforma sopra Stone e interagite con la catena per farlo scendere. Parlate di nuovo con lui e accettate il suo aiuto per il combattimento contro il boss. Parlate di nuovo con lui dopo il combattimento per ricevere 5 x Luminous Silica.
Oggetto Chiave: Nutrition Cube – Branch: Sunken City Underground – Underground Parish > Living Pond
Dal lato destro del pilastro centrale, salite sulla piccola rampa a destra, poi seguite il corridoio oltre il grande nemico e prendete l’ascensore per raggiungere il piano superiore della stanza. Seguite il percorso delle travi e saltate verso l’area centrale per raccogliere questo oggetto.
Interazione #7 – Branch: Sunken City Underground – Underground Parish > Living Pond
Scendete nell’area inferiore del laghetto e nella parte posteriore interagite con il Gargantuan Sinner (blob di carne rosa) e dategli il Nutrition Cube. Questo farà breccia nella parete a sinistra, dove troverete Stone ad aspettarvi. Avvicinatevi per attivare una conversazione, poi parlate di nuovo con Stone per ricevere 50,000 Crystals. Potete tornare al Branch, quindi ritornare in questo punto e interagire con il gruppo di NPC per ricevere 1 x Hereditary Resonance. Qui otterrete il trofeo bronzo Friends reunited.
Feylia
La missione di Feylia non è legata a nessun finale, ma è facile perdere le sue interazioni dato che si trova generalmente in luoghi poco accessibili. Uno dei suoi passaggi implica il suo aiuto in un combattimento contro un boss, il che è necessario per ottenere un trofeo. Pertanto, è comunque utile completare la sua missione in ogni playthrough. Dovete assicurarvi di aver interagito con lei in tutti i passaggi precedenti prima di affrontare il boss Eunomia, the Resplendent Bishop.
Interazione #1 – Branch: Sunken City Overground – Rooftop Street > Lounge
Seguite il percorso principale nell’area finché non scivolate lungo la zipline fino alla piattaforma opposta al Branch. Andate attraverso la recinzione metallica a sinistra, poi nella stanza a destra per trovare Feylia appoggiata alla parete. Vi darà il sigillo Main Seal Standard Seal of Bladers.
Dal Branch, salite le scale verso la stanza del boss, ma andate a destra e fino alla fine. Nella stanza finale a sinistra troverete Feylia in un angolo.
Interazione #4 – Branch: Sunken City Underground – Underground Parish > Trial Hall
Feylia è appoggiata alla parete proprio accanto al Branch. Accettate il suo aiuto per combattere il boss che vi attende, poi parlate di nuovo con lei per iniziare il combattimento. Qui otterrete il trofeo bronzo Fair Fight.
Parlate con Feylia a sinistra del Branch per ricevere un Sacred Blood Crystal. Badate che Feylia deve sopravvivere alla battaglia contro Eunomia, the Resplendent Bishop, per apparire qui.
Vikas e Sklarm
La questline di Vikas tecnicamente non è legata ai finali, ma è necessaria per proseguire con la questline di Shirley. Inoltre, dovete interagire con l’NPC Sklarm, durante due delle volte che appare nell’area Hagios Patir.
Interazione #1 – Branch: Sunken City Overground – Rooftop Street > Top Apron
Vikas si trova sul cornicione dell’edificio vicino al Branch.
Interazione #2 – Branch: Sunken City Overground – Flooded Street > Eastern Square
Vikas è disteso a terra accanto alla statua, parlate con lui e dateli Mud Balls.
Sul sentiero principale tra il portale d’ingresso e il Branch, troverete Vikas con Shirley appoggiata a un pilastro. Dovrete aver completato l’Interazione #3 nella questline di Shirley affinché entrambi appaiano qui. Se questa interazione viene mancata, Vikas non sarà più presente e la questline di Shirley continuerà nei restanti punti.
Salite le scale dove si trova un gruppo numeroso di Pilgrims nemici, quindi girate a sinistra sul viale. Superato un altro gruppo di quattro, potete salire le scale a destra per trovare Sklarm nell’angolo. Parlarci è necessario per fare in modo che Vikas lasci il punto dove si trovava con Shirley e per continuare la questline di Shirley.
Riposerete al Branch e Sklarm e Vikas saranno ora nelle vicinanze. Se non appaiono qui dopo il riposo, provate a tornare dopo aver attivato il Branch dell’Evolving Palace o l’ascensore dello shortcut prima del boss Seraphim Absolver.
Vikas apparirà sulla vostra strada mentre salite verso il livello superiore e vi sfiderà a un combattimento. Sconfiggetelo e poi parlate con lui mentre è a terra. Qui otterrete il trofeo bronzo The Battlefield of Humanity.
Assis
Assis funziona principalmente da venditore con cui potrete scambiare Nuclei per armi. Ha due punti di interazione, il secondo dei quali è al Temporary Campsite dove resterà per il resto del gioco una volta che si trasferisce lì.
Sul cammino subito dopo il Branch incontrerete Adrammelech e Assis. Assis rimarrà in questa posizione fino a quando non parlerete di nuovo con Adrammelech o sconfiggerete il boss Hunter of Bladers, momento in cui si sposterà al Temporary Campsite.
Oggetto chiave: Observation Report – Branch: Outer-Wall Ruins – Ancient Machine Works > Research Center
Questo oggetto si trova nella stanza con il Branch. Questo è il Branch prima del boss Ursula, il Mutated, che potrete raggiungere utilizzando il metodo spiegato sopra nei passi per il finale Boundless Stars.
Tornate al Temporary Campsite e parlate con lui per mostrargli l’Observation Report.
Se non appare l’opzione di dialogo, assicuratevi di aver prima acquistato gli oggetti disponibili da lui, altrimenti potrebbe non attivarsi il dialogo che vi permetterà di dargli l’Observation Report. Qui otterrete il trofeo di bronzo Deadly Joke.
E con questo è tutto, vi diamo appuntamento tra qualche ora con la guida ai trofei completa!
I personaggi non giocabili (NPC) nei videogiochi erano un tempo prevedibili e ripetitivi, offrendo semplici linee di dialogo o compiti fissi per far progredire il giocatore. Nei primi giorni del gaming, il loro ruolo era in gran parte funzionale: dispensatori di missioni, venditori di oggetti o ancoraggi passivi della storia. Raramente i giocatori sviluppavano un legame emotivo con questi personaggi. Tuttavia, con l’evoluzione della tecnologia, è aumentata anche la complessità di queste personalità virtuali. Gli sviluppatori ora creano compagni guidati dall’intelligenza artificiale che non solo supportano il gameplay, ma migliorano anche la profondità narrativa e l’immersione del giocatore.
L’Intelligenza Artificiale Riscrive le Regole
L’IA ha trasformato gli NPC da semplici figure di sfondo a elementi chiave della narrazione. I compagni virtuali di oggi possono imparare dalle azioni del giocatore, reagire dinamicamente alle situazioni di gioco e contribuire ad archi emotivi. Titoli come The Last of Us, Mass Effect e Red Dead Redemption 2 presentano personaggi con comportamenti sfumati, reazioni mutevoli e trame profondamente integrate. Questi sviluppi segnalano un movimento verso giochi che sembrano più umani, dove le interazioni appaiono autentiche e le relazioni possono evolvere nel tempo in base alle scelte e al comportamento.
Lezioni dall’Intrattenimento Online
È interessante notare che questo cambiamento non si è limitato al gaming tradizionale. L’IA ha silenziosamente rivoluzionato anche altre aree dell’intrattenimento, in particolare nel gioco d’azzardo online. I migliori casino online hanno utilizzato l’IA per personalizzare le esperienze degli utenti, raccomandare giochi e simulare interazioni con croupier dal vivo in modo realistico. Queste funzionalità rendono le piattaforme online più flessibili e accessibili rispetto ai casinò fisici, offrendo una maggiore varietà di giochi, interfacce intuitive e accesso immediato da casa o in movimento. La natura adattiva dell’IA qui è diventata un modello per come le esperienze interattive negli spazi digitali vengono perfezionate.
Profondità Emotiva Attraverso il Game Design
L’intelligenza emotiva è uno degli aggiornamenti più sorprendenti nei moderni compagni AI. I giocatori ora incontrano NPC che esprimono lealtà, gelosia, preoccupazione o persino il cuore spezzato. Queste relazioni sono spesso plasmate da scelte morali o dallo stile di gioco e, in alcuni casi, i personaggi possono persino morire o lasciare permanentemente il gioco a seconda delle azioni del giocatore. Questo crea un maggiore senso di conseguenza e attaccamento, incoraggiando i giocatori a trattare i loro alleati AI come qualcosa di più di semplici strumenti: diventano partner, amici e talvolta figure tragiche.
Scelta del Giocatore e IA Adattiva
Un importante contributo a questa evoluzione è l’IA adattiva, dove i personaggi di gioco modificano le loro risposte in base al comportamento dell’utente. Se un giocatore si comporta costantemente in modo spericolato, un compagno potrebbe diventare cauto o critico. D’altra parte, aiutare i civili o evitare i conflitti potrebbe guadagnare ammirazione o amicizia. Questi sottili cambiamenti rendono il gameplay più ricco e aumentano la rigiocabilità, poiché non ci sono due partite esattamente uguali. Questo tipo di reattività dell’IA crea un mondo di gioco più realistico e coinvolgente, che appare personalizzato e reattivo.
Integrazione Narrativa e Costruzione del Mondo
I moderni compagni AI sono anche strettamente integrati nella costruzione del mondo di un gioco. Nei giochi di ruolo, questi personaggi spesso hanno storie di sfondo dettagliate, missioni personali e interazioni che influenzano la trama principale. Giochi come Dragon Age o Cyberpunk 2077 eccellono in questo, trasformando i personaggi secondari in motori narrativi chiave. Questo aggiunge strati di complessità, dando ai giocatori più motivi per esplorare ogni angolo del gioco e interagire con i contenuti secondari. Il risultato è un mondo che sembra abitato, dove gli NPC vivono vite al di fuori dell’esperienza immediata del giocatore.
Risposte in Tempo Reale e IA Vocale
L’introduzione dell’IA vocale e delle risposte in tempo reale ha spinto ancora più in là il confine. Le linee vocali ora possono essere generate o selezionate dinamicamente in base alle condizioni di gioco correnti. Questo conferisce alle conversazioni un flusso naturale e impedisce al dialogo di diventare ripetitivo. Con il miglioramento della tecnologia text-to-speech, gli sviluppatori stanno sperimentando dialoghi generati dall’IA che possono cambiare a metà gioco a seconda dell’evoluzione del rapporto di un personaggio con il giocatore, con un conseguente feeling più organico per ogni interazione.
Uno Sguardo al Futuro
Guardando al futuro, i compagni AI diventeranno probabilmente ancora più sofisticati. Potremmo vedere compagni in grado di apprendere le abitudini dei giocatori in diversi titoli, sviluppare storie condivise o persino trasferire connessioni emotive da un gioco all’altro. Con l’apprendimento automatico che gioca un ruolo maggiore, i personaggi potrebbero presto generare le proprie storie, preferenze e decisioni in modo indipendente. Questo apre le porte a una narrazione veramente emergente: una storia in evoluzione co-scritta da giocatore e macchina.
Perché Questo è Importante per i Giocatori Italiani
Per i giocatori italiani, che apprezzano le narrazioni ricche e i mondi immersivi, questa evoluzione rappresenta una frontiera entusiasmante. Mentre l’IA continua a plasmare sia il modo in cui giochiamo che ciò che sperimentiamo, i giochi sfoceranno sempre più i confini tra narrazione, cinema e media interattivi. Che tu stia immergendoti nel viaggio emotivo di un RPG o tentando la fortuna su una piattaforma online intelligente, l’IA sta silenziosamente ridefinendo il modo in cui interagiamo con gli spazi virtuali, rendendo ogni esperienza unicamente personale.
Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa nella nostra recensione diFATAL FURY: City of the Wolves, l’ultimo picchiaduro di SNK è un titolo difficile, per videogiocatori navigati. E completare la modalità Sopravvivenza è un compito veramente arduo anche per questo target. Tuttavia abbiamo scoperto un metodo che rende l’impresa quanto meno abbordabile, seppure non sia comunque facile e ci voglia tanta fortuna nell’rng della rotazione dei personaggi che vi ritroverete ad affrontare.
Se state cercando aiuto per completare la modalità (e sbloccare il relativo trofeo oro “YEEAAAAAAH!”), sapete già cosa aspettarvi. Ma facciamo un recap molto sintetico per i lettori curiosi. La modalità richiede di sconfiggere 100 personaggi casuali d fila con una sola barra della salute. Alla fine di ogni incontro recupererete circa il 10/15% della salute persa ed ovviamente man mano che vi avvicinerete ai 100, il tasso di sfida aumenterà sempre più (seppure a “scaglioni”).
Come aumenta la difficoltà?
Prima di tutto vediamo proprio come aumenta il tasso di sfida di cui sopra. Sostanzialmente possiamo suddividere la modalità in 5 macro-livelli di difficoltà:
Livelli 1-15: Difficoltà inesistente, i vostri avversari saranno praticamente i vostri sacchi da box. La difficoltà maggiore consisterà nel non addormentarsi.
Livelli 16-40: Difficoltà facile, anche qui il rischio maggiore è la noia. Gli avversari cominceranno a parare qualcosa, ma è comunque tutto molto gestibile.
Livelli 41-65: Difficoltà normale, dove dovrete cominciare ad usare la testa.
Livelli 66-85: Difficoltà difficile, qui dovrete avere nervi saldi e tantissima fortuna. Questo è lo step di “rottura“. La CPU comincerà a parare (e parryare) di tutto, leggendovi gli input.
Livelli 86-100: Difficoltà pellegrinaggio aLourdes, ovvero come difficile ed in più tutti gli avversari hanno la barra SPG quanto tutta la loro salute. Questo vuol dire che se all’IA gira bene si potrebbe mettere a spammare le mosse potenziate e con due entrate nella vostra difesa sarete morti da full vita.
Scegliamo il nostro personaggio
Billy Kane con i comandi Smart e la SPG alla fine (Final ratio). Ma perché?
Billy ha il bastone che può colpire gli avversari a distanza. E quindi? Quando la CPU comincerà a barare e leggere i vostri input, lo farà quando sarete abbastanza vicini. Pertanto restando ad una distanza giusta che vi indicheremo dopo, e mentre la CPU vi dasha in faccia, si prenderà la maggior parte delle vostre bastonate.
I comandi Smart sono praticamente le autocombo. Perché per affrontare l’IA cheattona non servono le combo intricate. Dovremo, di base (ma non senza testa, come vedremo dopo) spammare l’autocombo di Billy.
L’SPG alla fine permette di gestire meglio l’overheat, fondamentale nello svolgimento degli scontri, come vedremo tra poco.
Billy con i comandi Smart è la scelta ottimale
Le mosse da usare
Vediamo le mosse da usare:
O x6: questa è la combo che vi accompagnerà durante tutta la modalità. Dovrete semplicemente premere il tasto in continuazione, ma stando attenti alla distanza ed alle parate del nemico. Senza overheat, le prime tre pressioni attireranno l’avversario verso di voi e le restanti 3 pressioni concluderanno la combo con un knockdown. In overheat, invece, la combo si fermerà a 3 pressioni con l’ultimo colpo che lancerà il nemico lontano, sempre in knockdown.
Salto all’indietro + O: è il vostro metodo per allontanarvi dal nemico e mettere distanza tra lui e voi. Dovrete utilizzarlo anche per uscire dall’angolo (in questo caso alto in avanti), tuttavia negli ultimi livelli se all’IA partono i 5 minuti vi full comba con un DP + cancel. Una seconda alternativa per uscire dall’angolo, ancora più rischiosa, è il DP di Billy (direzione giù + Triangolo).
Direzione indietro più Triangolo e O insieme: praticamente la super mossa. Tecnicamente sarebbe meglio utilizzare sempre la versione da uno, ma in quel caso dovrete farla con i comandi Arcade con due mezze lune in avanti + [ ] (comunque si può fare) perché con gli Smart, con 2 stelle, le userete entrambe per forza entrambe.
Strategia
Vediamo le strategie da usare:
Il vostro principale metodo di attacco consisterà nel tenere la distanza sulla base della lunghezza del bastone di Billy. Fare un knockdown, allontanarsi (se siete vicini ad un lato dello schermo, con il nemico a terra passate dall’altro lato saltando e allontanatevi) e aspettare che il nemico dashi verso di voi per continuare con le combo di O (da 6 [o 2 come vedremo tra poco] se siete in modalità “normale” o da 3 se siete in overheat). Ovviamente state attenti ai nemici che hanno le “bolle”, non colpitele perché vi beccherete sicuramente un Wild Punish con forte rischio di conseguente combo avversaria molto dolorosa.
Quando l’avversario para troppo, utilizzate la super ma MAI quando è vicino, sempre a distanza. Da vicino ve la leggerà e vi punirà in maniera MOLTO dolorosa. Se avete buoni riflessi potete usare la super come antiair se siete pressati all’angolo, ma state attenti che è un attimo finire KO.
Non usate la combo completa da 6 cerchi quando la vostra REV bar è sopra il 75% ma fermatevi a 2. Questo perché il terzo O avvicinerà l’avversario a voi ed andando in overheat non potrete continuare con il follow-up con gli altri 3 O. Questa indicazione vale solo con l’SPG alla fine perché in altre posizioni la REV bar si carica diversamente (e quando siete in SPG potrete continuare la combo da 6 con un settimo O [e con ulteriore riscaldamento della REV Bar]).
ORA!
Nota finale sui matchup
Non vogliamo scoraggiarvi, ma volete sapere quando veramente dovrete pregare negli ultimi stage? Ecco la tier list basata sulla nostra esperienza:
Facili: Salvatore, Tizoc, Kevin -> praticamente i primi due personaggi vi faranno recuperare salute senza impensierirvi, gli unici due veramente facili da battere. Kevin pure è facile da gestire, ma fa un danno assurdo e se entra pure una volta potrebbe compromettervi la run.
Medi: Vox, Gato, Marco, Preecha, Mai, Jenet, Rock, Kain -> i personaggi più aggressivi, quelli che vi presseranno. Di base sono facili da gestire, ma se decidono di pressare, non avrete facilità nel prendere le vostre distanze. Gli ultimi 6 hanno anche le “bolle” che potrebbero destabilizzarvi e mandarvi in Wild Punish.
Difficili: Hokutomaru, Dong Hwan, Billy -> Hokutomaru è praticamente illegibile con i suoi scatti ed i suoi teleport, Dong Hwan salta come un rincoglionito ed è un terno al lotto da affrontare, Billy ha, come saprete a questo punto, un range assurdo.
Preghiera a Lourdes: Terry e Hotaru -> non vogliamo spaventarvi, ma quando beccate questi due negli ultimi stage preparatevi a pregare. Terry è praticamente impenetrabile, Hotaru di base non è che sia così difficile da gestire, ma ha la “locomotiva” con la bolla, ovvero può “coprire” la sua offensiva dietro di essa ed entrerà molto facilmente nelle vostre difese.
Conclusione
Siamo sinceri, anche così ci vorrà molta pazienza e fortuna. Noi ancora non siamo riusciti a completare la modalità, siamo arrivati una volta a 96 (penso che ci abbiate sentito anche nelle vostre case), una volta ad 88 e una decina di volte tra 67 e 78. Tuttavia il metodo è questo, a maggior ragione visto che ci sono comunque anche dei video che lo testimoniano, come quello che vi lasceremo in calce di Copanele.
Fateci sapere se ci riuscite, noi intanto ci prendiamo una pausa e riproveremo tra qualche settimana!
Non serve dire quanto questa serie significhi per chi è cresciuto sognando tra i mondi di Topolino e Cloud, tra castelli Disney e oscurità interiore, tra i temi orchestrati di Yoko Shimomura e le spade a forma di chiave. Kingdom Hearts è più di un crossover: è un viaggio dell’anima. E ogni nuovo capitolo è come un’eco familiare che ci chiama da lontano, ricordandoci chi eravamo quando tutto è iniziato.
Dopo mesi di silenzio e l’ombra della cancellazione del progetto mobile Kingdom Hearts: Missing Link, finalmente Square Enix ha rotto il silenzio su Kingdom Hearts 4 — e lo ha fatto nel modo migliore: con una carrellata di immagini inedite e un messaggio sincero ai fan.
Sora, Quadratum e un nuovo Keyblade: le immagini
Le nuove immagini pubblicate dai canali ufficiali della serie — accompagnate da una dichiarazione accorata — mostrano Sora a Quadratum, la misteriosa città in stile realistico che avevamo già intravisto nel primo teaser.
Vediamo il nostro eroe affrontare due nuovi Heartless, e impugnare un Keyblade aggiornato in un combattimento visivamente dinamico, anche se ancora grezzo dal punto di vista tecnico. Il dettaglio più curioso? Una nuova voce nel pannello comandi: “Build”, un’azione di cui ancora non conosciamo l’effetto ma che suggerisce meccaniche inedite, forse legate alla manipolazione dell’ambiente o alla costruzione di elementi temporanei nel campo di battaglia.
C’è anche un primo piano di Strelitzia, la ragazza che ha accolto Sora in questo nuovo mondo, già apparsa nel trailer originale. Tra i tanti dettagli sparsi tra gli screenshot: una telefonata misteriosa, un Heartless gigante che minaccia la città, e una scena notturna in cui Sora cammina sotto un ponte avvolto dalla polvere, perfetta nel suo equilibrio tra epicità e malinconia.
Il messaggio di Square Enix: “Grazie per la pazienza”
Il team di sviluppo ha accompagnato il rilascio delle immagini con un messaggio rivolto direttamente alla community:
“Stiamo lavorando duramente su Kingdom Hearts 4 e continueremo a dedicarci allo sviluppo del gioco. Siamo impegnati a rendere questa esperienza all’altezza delle vostre aspettative. Abbiamo visto quanto siete entusiasti e ve ne siamo veramente grati. Anche noi non vediamo l’ora di condividere ulteriori informazioni. Fino ad allora, grazie per il vostro continuo supporto.”
Un messaggio che non contiene una data, ma che trasuda sincerità. Il team sa bene che l’attesa è lunga, e sa altrettanto bene quanto ogni piccolo aggiornamento possa riaccendere quella fiamma che da oltre vent’anni tiene viva una delle saghe più amate della storia videoludica.
Sogni, nostalgia e nuovi orizzonti
Per chi ha vissuto ogni passaggio della saga, da Destiny Islands a Shibuya, da Riku a Roxas, da Namine a Xion, vedere Kingdom Hearts IV prendere forma è un’emozione difficile da spiegare a parole. Non è solo la curiosità per una nuova ambientazione o per meccaniche inedite, ma la sensazione di ritrovare una parte di sé, che credeva di aver lasciato negli anni dei salvataggi su Memory Card.
La scelta di uno stile più realistico, l’introduzione di Quadratum come “mondo reale” e l’assenza per ora di mondi Disney dichiarati potrebbero spaventare, ma la fiducia è ancora lì. Perché, nonostante tutto, Kingdom Hearts ha sempre saputo reinventarsi, pur restando se stesso.
Il cuore resta la nostra guida
Non sappiamo quando Sora tornerà a combattere per salvare il cuore degli amici. Ma lo farà. E lo farà ancora una volta al nostro fianco.
Perché Kingdom Hearts 4 non è solo un seguito. È una promessa fatta ai fan. A chi ha amato questa saga fin dall’inizio, a chi ha pianto davanti al tramonto di Twilight Town, a chi ha capito — davvero — cosa vuol dire dire addio. E cosa significa ritrovarsi.
Che sia tra qualche mese o tra qualche anno, una cosa è certa: quando le porte si apriranno, ci saremo di nuovo. Pad alla mano. Cuore in spalla. E nessuna ombra potrà mai spegnere quella luce.
Doom: The Dark Ages – il prequel degno della leggenda dello Slayer – è ora disponibile in tutto il mondo su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC. Sviluppato dai ragazzi di id Software, questo epico capitolo della storia, antecessore di Doom (2016) e Doom Eternal(2020), grandi successi di critica, permette di vivere un nuovo ciclo di morte e combattimenti che sfiderà a padroneggiare nuove abilità e armi. Il tutto, esplorando mondi mai visti prima, prendendo il volo sul nuovo feroce Mecha Drago, polverizzando i Titani su un enorme mecha Atlan, e riducendo in poltiglia le fitte schiere di demoni che si pareranno sul cammino dello Slayer.
Sul nostro sito, abbiamo preparato alcune guide che potrebbero aiutarvi in questo nuovo viaggio infernale:
Doom: The Dark Ages è disponibile su Xbox Series X|S, Xbox PC, Steam,Battle.net e PlayStation 5, ed è possibile giocare già da subito con il servizio Game Pass Ultimate o PC Game Pass.
Chi ha vissuto gli anni d’oro di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, sa bene cosa significava scoprire un action così fluido, narrativo e innovativo nei primi anni 2000. Un titolo che ha segnato un’epoca, non solo per Ubisoft, ma per un’intera generazione di videogiocatori. Ed è proprio per questo che il remake del classico del 2003 è così atteso: non è solo un gioco, è un ritorno al passato, una promessa di rivivere un’avventura senza tempo con lo sguardo e la tecnologia di oggi.
Oggi Ubisoft ha finalmente fornito una finestra d’uscita più concreta per questo progetto tanto amato quanto travagliato: il remake uscirà entro il 31 marzo 2026, ovvero entro la fine dell’anno fiscale in corso.
Si tratta di un’informazione importante, emersa direttamente nel più recente resoconto finanziario per gli azionisti. Un aggiornamento che restringe sensibilmente i tempi rispetto alla precedente indicazione, che parlava genericamente di un generico “2026”. Ora, sappiamo che il debutto potrebbe avvenire già nei primi mesi del prossimo anno.
Una seconda chance per un remake mai nato davvero
Annunciato nel 2020 con un trailer che lasciò più di qualche perplessità per lo stile visivo adottato, Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo Remake è stato poi rinviato a tempo indeterminato. Nel frattempo, le redini del progetto sono passate dallo studio indiano Ubisoft Pune e Ubisoft Mumbai al team veterano di Ubisoft Montréal, responsabile dell’originale.
Secondo quanto riportato nel 2023 da Tom Henderson (Insider Gaming), lo sviluppo sarebbe ripartito da zero nel 2022, cancellando ogni traccia del materiale mostrato in precedenza. Una decisione drastica, ma forse necessaria, per dare al remake la dignità e il peso che merita.
Da quel momento, Ubisoft ha preferito il silenzio. Nessun nuovo trailer, pochissimi dettagli, nemmeno un’immagine significativa… se non qualche scatto promozionale che sembrava volerci dire: “Il Principe è ancora con noi, ma ha bisogno di tempo”.
Le Sabbie del Tempo, di nuovo
In un periodo in cui Ubisoft ha mostrato chiari segnali di voler riportare in vita le sue serie storiche (pensiamo al buon successo critico di Prince of Persia: The Lost Crown), il ritorno del Principe in una forma rinnovata assume un valore simbolico. È il ponte tra un passato glorioso e un presente che cerca nuova identità.
Resta da capire se l’annuncio definitivo – magari con il primo vero trailer della nuova versione – arriverà al Summer Game Fest o in una possibile Ubisoft Forward estiva. Le occasioni non mancano, e dopo anni di rinvii, sarebbe il momento perfetto per mostrare qualcosa di concreto.
Se il tempo va riavvolto, che sia per un buon motivo
Per chi, come me, nel 2003 ha passato intere notti a risolvere enigmi, combattere sabbie maledette e riavvolgere il tempo per evitare la morte, questa notizia ha un peso emotivo. Non è solo un remake. È un ritorno a un’epoca in cui il level design era intelligente, la narrazione sorprendente e il gameplay fresco come non mai.
Se Ubisoft riuscirà a rendere giustizia al materiale originale, Le Sabbie del Tempo Remake potrà diventare molto più di un’operazione nostalgia: sarà una lezione su come si porta avanti una legacy, rispettandola e reinventandola al tempo stesso.
Meglio aspettare ancora qualche mese… che vivere un fallimento. Per il Principe, il tempo può anche fermarsi un attimo di più. Purché poi torni a scorrere come si deve.
Come preannunciato, Warner Bros ha condiviso il nuovo trailer ufficiale per Superman, il primo film dei DC Studios in arrivo al cinema il prossimo 9 Luglio.
Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.
Di seguito vi proponiamo il trailer nella nostra lingua, condiviso da Warner Bros Italia.
Il film è prodotto da Peter Safran e Gunn – responsabili dei DC Studios – e diretto dallo stesso Gunn su una sua sceneggiatura, basata sul personaggio della DC, Superman, ideato da Jerry Siegel e Joe Shuster.
Del film sono protagonisti David Corenswet (“Twisters”, “Hollywood”), nel duplice ruolo di Superman/Clark Kent, Rachel Brosnahan (“The Marvelous Mrs. Maisel”) come Lois Lane e Nicholas Hoult (la saga di “X-Men”, “Giurato numero 2”) nei panni di Lex Luthor. Nel cast anche Edi Gathegi (“For All Mankind”), Anthony Carrigan (“Barry”, “Gotham”), Nathan Fillion (la saga dei “Guardiani della galassia”, “The Suicide Squad”), Isabela Merced (“Alien Romulus”), Skyler Gisondo (“Licorice Pizza”, “Booksmart”), Sara Sampaio (“At Midnight”), María Gabriela de Faría (“The Moodys”), Wendell Pierce (“Selma”, il “Jack Ryan” di Tom Clancy), Alan Tudyk (“Andor”), Pruitt Taylor Vince (“Bird Box”) e Neva Howell (“Greedy People”).
Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).
Marvel ha condiviso il trailer ufficiale italiano di Ironheart, la nuova serie TV prodotta da Ryan Coogler in arrivo su Disney+ dal 25 Giugno.
Ambientata dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever, lo show segue il ritorno a Chicago della protagonista Riri Williams, brillante studentessa dell’MIT. L’incontro con l’enigmatico Parker Robbins le apriranno le porte di pericolose opportunità e segreti che porteranno allo scontro la tecnlogia e la magia.
Di seguito vi proponiamo il filmato condiviso da Marvel Italia.
La serie è stata prodotta da Ryan Coogler, già regista di Black Panther: Wakanda Forever e del recente successo I peccatori (Sinners), su sceneggiatura di Chinaka Hodge.
Dominique Thorne riprenderà il ruolo di Riri Williams, affiancandosi ad un cast composto altresì da Anthony Ramos, Lyric Ross, Alden Ehrenreich, Regan Aliyah, Manny Montana, Matthew Elam ed Anji White.
I primi tre episodi di Ironheart arriveranno in esclusiva su Disney+ il prossimo 25 Giugno.
Lionsgate Movies ha condiviso il trailer finale per Ballerina, spin-off della serie John Wick ambientato tra il terzo ed il quarto capitolo con protagonista Ana de Armas.
Il filmato da un assaggio delle spettacolari sequenze di azione della pellicola, che vedrà anche un confronto con l’inarrestabile killer interpretato da Keanu Reeves.
Diretto da Len Wiseman e scritto da Shay Hatten, nel cast figurano altresì Gabriel Byrne, Catalina Sandino Moreno, Norman Reedus, Anjelica Huston, Ian McShane ed il compianto Lance Reddick.
Nel film la ballerina Eve Macarro inizia ad addestrarsi alle tradizioni assassine dei Ruska Roma e si propone di vendicare la morte del padre.
Ballerina arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 12 Giugno.
Capcom Fighting Collection 2 riesce ad esercitare un fascino molto particolare. La nuova raccolta firmata dalla software house giapponese arriva a distanza di alcuni mesi da MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics. Se quest’ultima era stata in grado di rivitalizzare i sogni dei fan del crossover più patinato e chiassoso della storia del gaming, il nuovo sforzo enciclopedico di Capcom riesce a spingersi molto più in là.
Con un colpo di bacchetta, ecco che le lancette dell’orologio corrono all’indietro di oltre vent’anni per raccontare un periodo storico tra il 1998 ed il 2004. Un arco temporale che potrebbe dire poco ai giocatori più giovani. Ma che non può non stringere il cuore di tutti gli appassionati che hanno avuto l’opportunità di seguire la vivace scena videoludica del tempo. Compresa la sfortunata parabola del Dreamcast. Proprio all’ultima console SEGA questa raccolta guarda con affetto e reverenza, riportando in vita alcuni dei suoi titoli più clamorosi.
Capcom Fighting Collection 2 sarà disponibile dal 16 Maggio per PC (via Steam), Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4.
Versione testata: PlayStation 4
Crossover del millennio
Così come la già citata precedente antologia vedeva in Marvel vs. Capcom 2: New Age of Heroes il proprio fiore all’occhiello, Capcom Fighting Collection 2 si fregia di ruotare attorno al valore assoluto di Capcom vs. SNK: Mark of the Millennium 2001.
Lo storico crossover tra due delle principali software house dell’epoca in campo picchiaduro ha esaudito un sogno proibito dei giocatori. Un roster imponderabile, assemblato con alcuni dei personaggi più iconici dei maggiori franchise di Capcom e di SNK, per dare vita ad un titolo ancora oggi inarrivabile. Un tripudio di modalità (dal classico scontro 1 vs 1 ad un rissoso 3 vs 3 passando per l’esotica modalità Ratio e scelte tradizionali come il Survival) viene alimentato dal sistema dei Grooves. Esso permette ai giocatori di sposare differenti stili di combattimento basati sulle meccaniche dei principali titoli Capcom ed SNK dell’epoca. Volete uno stile simile a Third Strike? Oppure preferite qualcosa di più simile a Garou: Mark of the Wolves e Samurai Showdown? Potete addirittura creare un Groove personalizzato… follia ancora oggi a pensarci.
Ne risulta paradossalmente molto meno impattante la presenza, all’interno della collezione, del primo Capcom vs. SNK nella sua versione Millennium Fight 2000 Pro. Un attestato di completezza che tuttavia abbiamo apprezzato decisamente molto, soprattutto in chiave di preservazione del media.
L’offerta dei picchiaduro 2D non termina però qui, visto che troviamo altre due chicche.
Da un lato c’è Capcom Fighting Evolution, noto dalle nostre parti come Capcom Fighting Jam. Un titolo del 2004 che non raccolse un grande successo tra pubblico e critica, nonostante il tentativo di far convergere in un cast composto da personaggi tratti da Street Fighter, Darkstalkers e Red Earth in uno stile ludico che richiamava Rival Schools: United By Fate. Dall’altro lato tuttavia è presente soprattutto Street Fighter Alpha 3 UPPER. Diciamocelo chiaramente: se non ci fosse stato Capcom vs. SNK in questa raccolta, le luci della ribalta sarebbero state tutte per questo titolo. Autentico pinancolo della serie Alpha, si tratta di un picchiaduro molto stratificato che riuscì ad introdurre concept poi ripresi anche dalla serie principale negli anni successivi. Bellissimo.
Se la presenza dei titoli citati sarebbe già un motivo più che sufficiente per mandare in brodo di giuggole i fan dei picchiaduro, Capcom Fighting Collection 2 si spinge oltre regalando autentiche ed inattese sorprese.
Direttamente dall’era Dreamcast arrivano infatti Power Stone e Power Stone 2. Considerati tra i titoli più iconici e memorabili dell’ultima console SEGA, si tratta di brawler ambientati all’interno di arene tridimensionali. Essi sono contraddistinti da un ritmo ed un gameplay ancora oggi forsennato e divertente. Proprio la loro presenza attribuisce un valore aggiuntivo incredibile a Capcom Fighting Collection 2. Soprattutto perché fino a qualche mese fa mai avremo sperato di poter giocare su piattaforme contemporanee a questi titoli.
Capcom Fighting Collection 2 non è solo amarcord e titoli d’autore. Lo sforzo compiuto dalla software house giapponese si pone infatti nel solco di quanto di buono realizzato con MARVEL vs. CAPCOM Fighting Collection: Arcade Classics, riproponendo gli stessi eccellenti traguardi.
Anzitutto, grande rilevanza è stata attribuita all’implementazione delle funzionalità online per tutti i titoli, coadiuvata dal supporto al rollback netcode. Tra incontri classificati, sfide amichevoli, classiche globali da aggredire, modalità cooperative e possibilità di assistere agli scontri altrui, possiamo dire che i titoli della collezione sono stati trasportati con successo nel 2025. Confidiamo che la stabilità dell’online permanga anche al momento del lancio, quando indubbiamente tutta l’infrastruttura verrà messa sotto sforzo superiore.
Prima di puntare alle sfide online, fermi tutti perché sarà necessario del buon vecchio allenamento. E cosa c’è di meglio di modalità al passo coi tempi, ricche di funzionalità ed opzioni per apprendere tutti i segreti di titoli leggendari? Se poi lo stacco di difficoltà è troppo imperioso, non temete. Capcom ha pensato a tutto, introducendo livelli di difficoltà regolabili, mosse speciali attivabili con comandi semplificati nonché la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento.
La nostra recensione potrebbe chiudersi anche qui ma Capcom Fighting Collection 2 si spinge addirittura oltre regalando due chicche decisamente inaspettate.
Project Justice è il sequel diretto di quel Rival Schools che citavamo qualche riga sopra, uscito in esclusiva per i cabinati arcade e per Dreamcast a cavallo tra il 2000 ed il 2001. Un team fighing game eclettico, in grado di diventare cult ed essere ricordato negli anni ruggenti in cui si poteva osare di creare nuove IP di picchiaduro. Se la presenza di Project Justice ci ha addirittura emozionato (si tratta pur sempre di un titolo di oltre vent’anni fa letteralmente introvabile sul mercato dell’usato sotto i 400 euro, a patto di avere un Dreamcast), l’assenza del suo predecessore ci ha lasciato con un po’ di amaro in bocca. Ovviamente United by Fate è un titolo ancor più risalente e molto più incline a mostrare rughe e difetti, ma riteniamo che la sua comparsata sarebbe stata la ciliegina sulla torta di questa raccolta.
Il premio per il titolo più esotico è però tutto di Plasma Sword: Nightmare of Bilstein, anche lui a suo tempo esclusiva per cabinati arcade e Dreamcast. Sequel di Star Gladiator (sfidiamo chiunque a ricordarselo), si tratta di un picchiaduro 3D basato sull’uso di armi. Attribuisce indubbiamente un piacevole tocco di colore al lotto, pur se la qualità molto altalenante lo fa un po’ sfigurare rispetto al livello ed alla fama degli altri titoli presenti.
Un’offerta così gargantuesca (e piacevolmente inattesa, sotto molti punti di vista) viene ulteriormente impreziosita dalla celebrazione dei titoli riuniti. Sono infatti presenti oltre 700 (settecento!) artwork di tutti gli otto titoli (compreso il materiale pubblicitario dell’epoca), oltre ad interessanti ed inediti documenti di sviluppo. Se invece siete amanti della musica, sappiate che il titolo offre la possibilità di ascoltare oltre 300 (trecento!) brani originali da ascoltare in qualsiasi momento. Ed alcuni sono stati altresì riarrangiati per l’occasione.
Capcom Fighting Collection 2 rappresenta l’ennesima imperdibile raccolta di classici firmata dalla leggendaria software house giapponese. Attingendo direttamente dalla gloriosa (e sfortunata) epoca Dreamcast, la selezione spazia da alcuni dei migliori picchiaduro della storia ad iconici giochi d’azione arcade passando per piccole grandi chicche dimenticate. Ancora una volta, si tratta di un appuntamento irrinunciabile per ogni fan del retrogaming e per chiunque voglia assaporare gustosissime pagine di questo dolce passato videoludico.
Nel vasto e affascinante mondo di Clair Obscur: Expedition 33, l’esplorazione non è mai fine a sé stessa. Tra le tante attività secondarie che arricchiscono l’esperienza, una delle più interessanti è la ricerca dei Gestral perduti, piccoli spiriti disseminati sulla World Map. Trovare tutti e 9 questi compagni smarriti non è solo un gesto di altruismo: consente di ottenere importanti ricompense, sbloccare una nuova abilità di Esquie e fare un passo in più verso il completamento totale del gioco.
Attenzione: per affrontare questa missione è necessario aver sbloccato il potere del volo di Esquie, disponibile soltanto nella seconda parte dell’avventura. Se non siete ancora arrivati a quel punto, il nostro consiglio è di tornare a leggere questa guida in un secondo momento, per evitare spoiler sulla mappa
Tutti i 9 Gestral perduti in Expedition 33
1. Primo Gestral
Il primo Gestral si trova proprio all’ingresso dell’area dove si incontra Esquie per la prima volta. È praticamente impossibile non notarlo: fermatevi subito prima di entrare e osservate bene l’ambiente circostante.
2. Secondo Gestral
Dal primo, proseguite verso la montagna di fronte, ma senza scalarla. Prendete invece la strada laterale sulla destra: vi condurrà a un punto panoramico dove troverete un nemico già visto a Flying Waters… e anche il secondo Gestral sarà trovato.
3. Terzo Gestral
Usando il potere di Esquie per nuotare, raggiungete la piccola isola degli alberi bianchi. È visibile dalla costa e facilmente identificabile: il Gestral si trova esattamente lì.
4. Quarto Gestral
Anche per il quarto serve il potere del nuoto. Dirigetevi verso il Campo di Battaglia Dimenticato, attraversate l’intera zona e continuate in avanti fino a raggiungere l’area mostrata in mappa, nei pressi di una rientranza.
5. Quinto Gestral
Restando nei dintorni del Campo di Battaglia Dimenticato, nuotate fino a una piccola isola a destra dell’area. Non è necessario combattere i nemici: il Gestral è ben visibile appena sbarcati.
6. Sesto Gestral
Dopo essere usciti da Old Lumière, nuotate verso una delle isole minori nei pressi di Visages. Si tratta di una delle più piccole: basta aggirare la zona per trovarlo indisturbati.
7. Settimo Gestral
Il settimo Gestral è accessibile solo volando. Lo troverete accanto a una torre di legno, caratterizzata dalla presenza di mongolfiere. È uno dei panorami più suggestivi dell’intero continente.
8. Ottavo Gestral
Per l’ottavo, volate fino alla foresta rossa in alto a destra della mappa. In mezzo agli alberi troverete il piccolo spirito, ben nascosto tra le fronde rosse ma comunque localizzabile con attenzione.
9. Nono Gestral
Infine, il nono Gestral si trova su una roccia sospesa nel cielo, proprio accanto alla Torre Infinita. Raggiungibile solo con il volo, conclude questa lunga e gratificante missione.
Fine della missione
Una volta ritrovati tutti e 9 i Gestral perduti, riceverete una ricompensa speciale e sbloccherete un nuovo potere esplorativo utile anche per rompere specifici ostacoli nel mondo di gioco. Inoltre, la missione contribuisce al completamento dei trofei secondari e alla raccolta del 100% degli obiettivi narrativi del titolo.
Le nostre guide dedicate a Clair Obscur: Expedition 33
Se volete scoprire ogni segreto del Continente e portare la vostra Spedizione al massimo livello, consultate anche le nostre altre guide approfondite:
Come previsto, Doom: The Dark Ages è pieno zeppo di armi. Per fare in modo che possiate avere la meglio sulle mostruosità demoniache, abbiamo preparato una guida a tutte le armi disponibili nel gioco e a dove e quando potrete procurarvele!
[Nota: questa è una guida in fase di sviluppo, quindi continuate a seguirci mentre completiamo le sezioni mancanti/aggiungiamo immagini]
Questo potente guanto potenziabile vi verrà presentato durante le aree iniziali del gioco. Il guanto potenziato può contenere fino a tre cariche da mischia (con potenza crescente) che permettono di sfoderare combo e colpire i nemici per guadagnare munizioni. Si ricarica completamente dopo aver parato un attacco ondata infernale.
Flagello – Capitolo 6
Cosa sarebbero i secoli bui senza una grande palla di metallo chiodata con cui colpire la faccia dei nemici? Il Flagello potrà essere ottenuto nel capitolo 6 e, ancora una volta, quest’arma può essere potenziata per ottenere effetti piuttosto devastanti, con danni ad area (complendo anche i nemici vicini) e ingenti danni all’armatura.
Mazza del terrore – Capitolo 15
La Mazza del terrore entra in azione piuttosto tardi, durante gli eventi del capitolo 15, ma l’attesa vale la pena, perché è un arma da mischia formidabile. Sebbene lenta, la carica (singola) vale il danno che provoca. Il colpo di una mazza del terrore rifornisce all’istante tutte le munizioni dell’arma da fuoco e parare gli attacchi ondata infernale accelera il suo tempo di ricarica.
Armi standard
Fucile a pompa – dall’inizio
Non c’è bisogno di presentazioni per questo cattivo ragazzo, che è già equipaggiato fin dall’inizio.
Trituratore – Capitolo 1
Un’arma completamente automatica, che è possibile ottenere come parte di una missione introduttiva in cui dovrete distruggere tre portali demoniaci. Il Trituratore – seppur a bassa cadenza di fuoco – è un portento a medio raggio in grado di sparare punte seghettate e può essere potenziato, come tutte le altre armi del gioco, attraverso vari upgrade.
L’acceleratore è un’arma con elevata cadenza di fuoco, ottimo contro gruppi nutriti di nemici, poiché infligge danni molto rapidamente, sia a media distanza che ravvicinata.
Polverizzatore – Capitolo 4
Una delle armi più belle del gioco, questa mostruosità schiacciacrani (i proiettili derivano dai crani dei demoni massacrati) arriva nel capitolo 4.
Impalatore – Capitolo 4
Un’altra brutale aggiunta all’arsenale, l’Impalatore funziona come una specie di fucile da cecchino. Lento, a lunga gittata, incredibilmente potente. Bisogna imparare ad usarla e soprattutto trovare il giusto tempismo per equipaggiarla e sparare con precisione.
Pistola ciclica – Capitolo 5
Un’altra arma ottima – grazie alla sua cadenza di fuoco moderata – per eliminare sia i nemici più piccoli e corazzati e sia quelli più grandi e attrezzati. Appare durante gli eventi del capitolo 5.
Doppietta – Capitolo 5
Un’altra arma che infligge devastanti danni a distanza ravvicinata grazie alla sua potenza. Un po’ lenta, e non la preferiamo, ma potenziata al massimo è un vero e proprio cannone.
Distruttore a catena – Capitolo 6
Spara un denso nucleo sferico collegato ad una catena che infligge ingenti danni al contatto.
Lanciagranate – Capitolo 6
Il lanciagranate spara un proiettile a traiettoria parabolica che rimbalza ed esplode a contatto coi nemici.
Lanciarazzi – Capitolo 10
Lenta si ma il suo colpo è in grado di sterminare schiere di nemici.
Razziatore – Capitolo 12
Questa bocca di fuoco – della stessa classe del Polverizzatore – è in grado di sparare una pioggia di frammenti ossei a rosata ristretta, aumentando la cadenza di fuoco nel tempo.
Balestra a forza balistica – Capitolo 14
Variante medievale del BFG. La balestra a forza balistica annienta qualsiasi nemico a schermo con un singolo colpo. Come non amarla?
Warner Bros. Games ha annunciato che Hogwarts Legacy per Nintendo Switch 2 è ora disponibile per il preordine. È stato inoltre pubblicato un nuovo trailer di gioco che mette in mostra la grafica migliorata e l’esplorazione fluida del mondo aperto. I fan possono preordinare l’edizione digitale Standard o l’edizione digitale Deluxe e possono rivolgersi ai loro rivenditori preferiti per maggiori informazioni sulla possibilità di preordinare la versione fisica.
L’edizione digitale di Hogwarts Legacy per Nintendo Switch 2 è disponibile a un prezzo scontato per i giocatori che già possiedono l’edizione digitale o fisica* per Nintendo Switch. Visita il Nintendo eShop per maggiori informazioni. I giocatori potranno vivere l’avventura magica di Hogwarts Legacy per Nintendo Switch 2 dal 5 giugno 2025.
Pubblicato da Warner Bros. Games sotto l’etichetta Portkey Games e sviluppato da Avalanche Software, Hogwarts Legacy è un gioco di ruolo immersivo d’azione open world ambientato nel mondo magico del 1800. I giocatori iniziano al quinto anno di scuola e partono per un viaggio che li porterà a esplorare ambientazioni nuove e familiari, scoprire animali magici, preparare pozioni, imparare incantesimi, sviluppare i propri talenti e rendere unico il proprio personaggio per diventare il mago o la strega dei loro sogni.
I giocatori potranno provare l’esperienza di vivere la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts come mai prima d’ora grazie alla nuova versione di Hogwarts Legacy per Nintendo Switch 2, aggiornata con I comandi del nuovo Joy-Con2, grafica e audio migliorati, tempi di caricamento ridotti e comandi ripensati per Nintendo Switch 2. La versione per Nintendo Switch 2 di Hogwarts Legacy** è sviluppata congiuntamente da Avalanche Software e Krome Studios.
Hogwarts Legacy è già disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC.
Nel corso dei Disney Upfront, Marvel Television ha ufficializzato il ritorno di Krysten Ritter nei panni di Jessica Jones per la seconda stagione di Daredevil: Rinascita.
Si tratta di una notizia da tempo attesa dai fan, che avevano colto da tempo alcuni indizi sulle pagine social dell’attrice che sembravano puntare al ritorno del personaggio. La Ritter ha interpretato Jessica Jones per la prima volta nella serie Netflix omonima del 2015. Tra le interpretazioni più iconiche e convincenti tra tutte le produzioni Marvel che in quegli anni hanno trovato casa su Netflix (oltre a Jessica Jones, anche Daredevil, Luke Cage, Iron First, The Punisher e The Defenders), la sua ultima serie risale alla terza stagione trasmessa nel 2019.
Krysten Ritter tornerà dunque al fianco di Charlie Cox nel corso della seconda stagione di Daredevil: Rinascita, probabilmente per aiutare il Diavolo di Hell’s Kitchen nella sua crociata contro il sindaco Fisk.
“È fantastico tornare a interpretare Jessica dopo tre stagioni e The Defenders, e di unirmi ora all’MCU“, ha affermato l’attrice. “Sono davvero emozionata di riportare in auge questo personaggio iconico. E senza rivelare troppo, c’è molto altro in serbo per Jessica Jones. Questa sarà una stagione incredibile“.
Nell’attesa di Daredevil: Rinascita 2 in arrivo nel corso del 2026 (nonché dello speciale dedicato a The Punisher), il prossimo appuntamento con l’MCU televisivo è per il prossimo 24 Giugno con Ironheart.
Quando sembrava che l’ondata di licenziamenti nel settore tech avesse finalmente rallentato, Microsoft torna a far tremare il comparto con una nuova manovra drastica. Secondo quanto riportato da CNBC, il colosso di Redmond ha annunciato un taglio del 3% della sua forza lavoro globale, una decisione che coinvolgerà migliaia di dipendentidistribuiti tra diverse funzioni e aree geografiche.
Con circa 228.000 dipendenti in tutto il mondo, la riorganizzazione rappresenta una delle più imponenti degli ultimi anni, subito dietro la massiccia riduzione di 10.000 posizioni avvenuta nel 2023.
Una strategia che punta all’efficienza, nonostante i ricavi record
La notizia arriva in un momento apparentemente positivo per Microsoft, che nel trimestre più recente ha registrato un utile netto di 25,8 miliardi di dollari, superando le aspettative degli analisti. Eppure, il clima interno non è altrettanto roseo.
Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che Microsoft sta «continuando a implementare i cambiamenti organizzativi necessari per posizionare al meglio la società in un mercato dinamico», segnalando così una ristrutturazione strutturale più profonda, che va oltre la semplice ottimizzazione dei costi.
Tra le priorità di questa revisione interna figura anche la riduzione dei livelli gerarchici, con una snellita nella catena di comando manageriale. Una scelta simile a quella già adottata da Amazon, che all’inizio dell’anno aveva tagliato posizioni per eliminare “strati organizzativi non necessari”.
Il peso dell’intelligenza artificiale e un futuro incerto per il settore
La nuova ristrutturazione si inserisce in un periodo di forte trasformazione per Microsoft, fortemente proiettata verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale in tutti i segmenti operativi. In ambito gaming, ad esempio, la società ha da poco svelato Muse, una piattaforma AI pensata per assistere i giocatori nei titoli Xbox e Game Pass, anticipando un futuro in cui automazione e AI diventeranno centrali anche nell’esperienza videoludica.
Eppure, mentre l’azienda investe su nuovi orizzonti tecnologici, il prezzo da pagare sembra ancora una volta ricadere sui lavoratori.
Il comparto gaming resta fragile: tagli anche tra il personale Xbox
La divisione gaming non è nuova a queste dinamiche. Già nel 2023, Microsoft aveva ridotto di 1.900 unità il personale impiegato nel settore videoludico, seguita poi da un’ondata di 650 licenziamenti nel settembre 2024. E all’inizio del 2025, un’ulteriore riduzione era stata confermata, segnale che il percorso di razionalizzazione aziendale è tutt’altro che concluso.
Oggi, con Muse e altri progetti all’orizzonte, il futuro dell’ecosistema Xbox appare ancora più legato alla capacità di adattarsi rapidamente. Ma per molti dipendenti, il presente resta incerto.
Brutte notizie per i fan dell’universo Marvel: Marvel 1943: Rise of Hydra, l’action-adventure firmato Skydance New Media e diretto da Amy Hennig, non uscirà più nel 2025, come inizialmente previsto. La nuova finestra di lancio è fissata per i primi mesi del 2026, secondo quanto annunciato ufficialmente dal team via social.
Nel messaggio, breve ma rassicurante, il team ha promesso novità imminenti: “Abbiamo in serbo alcune cose entusiasmanti e non vediamo l’ora di condividerle presto con voi.” Segno evidente che, nonostante il rinvio, la comunicazione sul progetto continuerà nei prossimi mesi, forse con un nuovo trailer già in estate.
Un progetto ambizioso e narrativo, firmato Amy Hennig
Ambientato nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, Marvel 1943 punta a raccontare una storia intensa e cinematografica, con uno stile ben lontano dai toni leggeri del Marvel Cinematic Universe. I protagonisti giocabili saranno Captain America (Steve Rogers), Black Panther (Azzuri, non T’Challa), il soldato americano Gabriel Jonese la wakandiana Nanali, leader di una cellula della resistenza.
Al centro dell’esperienza ci sarà una narrazione interattiva e dinamica, con passaggi controllati da ciascun personaggio a seconda del contesto. Il gameplay alterna sequenze d’azione a momenti più riflessivi, promettendo una struttura avvincente e profonda, capace di esplorare temi come onore, identità e il peso delle scelte in tempo di guerra.
Una lunga attesa che potrebbe valerne la pena
Il primo teaser del gioco, rilasciato nel 2022, aveva già colpito per lo stile artistico ricercato e per la promessa di un racconto maturo e lontano dagli schemi più noti dell’universo Marvel. Ora, con l’uscita rimandata al 2026, resta da vedere se Skydance riuscirà a mantenere queste ambiziose promesse.
Dopotutto, un rinvio può essere frustrante, ma se il tempo aggiuntivo servirà davvero a rifinire l’esperienza e a garantire una qualità all’altezza delle aspettative, allora l’attesa sarà giustificata.
Per chi sogna una Marvel diversa, più intima e drammatica, Marvel 1943: Rise of Hydra resta una delle scommesse più intriganti dei prossimi anni.
Clair Obscur: Expedition 33, sviluppato da Sandfall Interactive, non è solo un’avventura emozionante tra arte e oscurità, ma anche una sfida irresistibile per chi ama collezionare ogni trofeo. Il gioco propone 56 trofei totali, suddivisi in:
1 trofeo di Platino
2 trofei d’Oro
5 trofei d’Argento
48 trofei di Bronzo
La buona notizia? Nessun trofeo è legato alla difficoltà: potete ottenerli anche giocando alla modalità più semplice. Inoltre, a parte un singolo trofeo missabile all’inizio del gioco (ma recuperabile in pochi minuti), tutto è ottenibile anche dopo i titoli di coda grazie alla possibilità di caricare il salvataggio finale. Una struttura chiara e rispettosa del giocatore, che rende il Platino accessibile ma non per questo banale.
Questa guida è pensata per accompagnarvi passo dopo passo, evitando spoiler dove possibile ma fornendo tutte le informazioni utili per raggiungere il completamento al 100%.
La più grande spedizione della storia Ottieni tutti i trofei.
Il classico trofeo finale, che si sblocca una volta ottenuti gli altri 55. Richiede pazienza, esplorazione e una buona dose di attenzione, soprattutto per le missioni secondarie e i boss segreti. Ma vi ripagherà con la soddisfazione di aver vissuto appieno ogni aspetto dell’opera firmata Sandfall Interactive.
La fine Raggiungi il finale del gioco.
Questo trofeo si sblocca una volta raggiunta la battaglia finale della storia principale. Dopo aver affrontato l’ultima fase narrativa, sarete testimoni di una conclusione intensa, che porta a compimento l’intero arco narrativo della Spedizione 33. Non potete mancarlo: è legato al proseguimento obbligatorio del racconto.
Pace finalmente Sconfiggi Simon.
Uno dei momenti più intensi del post-game. Simon è considerato il boss segreto più difficile del gioco, nascosto ne L’Abisso, un’area accessibile solo dopo aver completato la storia principale. Per raggiungerlo, dovrete accedere a un portale situato all’interno dei Bozzetti di Renoir (Renoir’s Drafts). Il livello consigliato è molto alto, e servirà una preparazione adeguata sia a livello di equipaggiamento che di strategia.
La ricompensa? Un trofeo d’oro e la soddisfazione di aver superato uno degli scontri più duri dell’intero panorama RPG del 2025.
Collezione di piedi Sblocca tutte le abilità di Monoco.
A differenza degli altri personaggi, Monoco non apprende nuove abilità tramite un albero delle skill, ma le acquisisce direttamente dai nemici affrontati. Ogni volta che combatterete contro un nemico che possiede un’abilità inedita per Monoco, apparirà un’icona rossa sopra la sua barra della salute. Assicuratevi che Monoco sia presente nel party al momento dello scontro: al termine della battaglia, l’abilità sarà aggiunta automaticamente al suo repertorio.
Per ottenere il trofeo è necessario riempire tutti gli slot abilità di Monoco, cosa che richiederà esplorazione attenta e combattimenti mirati durante tutto il corso dell’avventura.
Clea Sconfiggi Clea.
Clea è uno dei boss più impegnativi del contenuto endgame. Si trova alla fine del Maniero Volante, un dungeon avanzato accessibile solo dopo aver acquisito l’abilità di volo di Esquie e aver sconfitto quattro Nevron specifici. Una volta raggiunta la cima del maniero, preparatevi a uno scontro impegnativo: Clea è veloce, letale e dotata di meccaniche complesse. Ma la soddisfazione di uscire vincitori – e di ottenere questo trofeo d’argento – ripagherà ogni sforzo.
Noir et Blanc Risolvi il mistero dell’Officina di Pittura.
L’Officina di Pittura è una serie di tre ambienti platform sparsi nel mondo di gioco. Ciascuno presenta un’enigma da risolvere tramite un oggetto chiave: la Luce, la Forma o il Cuore della Bestia. Dovrete completare tutti e tre i segmenti e poi affrontare e sconfiggere il Lampmaster potenziato, uno dei boss opzionali più originali del gioco. Una volta battuto, il trofeo sarà vostro.
Pittrice Sconfiggi la Pittrice.
Questo trofeo è legato alla storia principale e si sblocca dopo aver vinto lo scontro con la Pittrice, figura centrale della narrativa. L’incontro segna uno dei momenti più simbolici e spettacolari dell’intero gioco, e apre le porte al terzo atto.
Senza fine Concludi la Torre Senza Fine.
La Torre Senza Fine è l’arena suprema per chi vuole testare al massimo le proprie abilità. È composta da 11 piani, ciascuno con sfide sempre più difficili. Per ottenere questo trofeo, dovrete completare tutte le 33 prove della torre e affrontare il temibile boss finale, Painted Love. È uno dei contenuti più duri e appaganti di Clair Obscur: Expedition 33.
À on Sconfiggi il Serpenphare. Il Serpenphare è un drago volante che si trova nel cielo tra il Cimitero delle Barche e la zona delle Sabbie Bianche. Per affrontarlo dovrete aver sbloccato l’abilità di volo con Esquie, disponibile solo nell’Atto 3.
Acque Volanti Avanza nella storia principale. Questo trofeo si sblocca automaticamente dopo aver completato la zona delle Acque Volanti.
Aereo, treno e sottomarino Sblocca tutte le abilità di Esquie. Esquie apprende tre abilità durante la storia (nuotare, frantumare rocce, volare). La quarta, immergersi sott’acqua, si ottiene solo raggiungendo il livello di relazione 6 con lui e sconfiggendo François in combattimento.
Aiuto al nemico Completa tutte le missioni dei Nevron. Per questo trofeo dovrete completare tutte le quest secondarie assegnate da Nevron amichevoli, come Jar, Demineur, Bourgeon, Hexga e gli altri. Puoi trovare tutti i dettagli nella nostra [Guida completa ai Nevron].
Campo di battaglia dimenticato Avanza nella storia principale. Trofeo legato alla narrazione: si sblocca al termine dello scontro sul ponte e dopo la cutscene successiva.
Carreau parfait Sconfiggi il Pétank Cromatico. Il Pétank si trova in un campo nell’estremo est della mappa e diventa accessibile dopo aver sbloccato l’abilità di volo.
Controllo della ruota Con Monoco, lancia un’abilità migliorata per 4 turni consecutivi. Il sistema di Monoco ruota attorno a una “ruota” colorata. Usate abilità del colore selezionato per quattro turni di fila per ottenere questo trofeo.
Curiosità Assisti a una scena opzionale all’accampamento. Interagisci con il falò nell’accampamento e scegli di controllare i tuoi compagni per attivare scene facoltative.
È tempo di versare un po’ d’inchiostro Infliggi lo status “Strappo” a un nemico. Questo status si ottiene riempiendo completamente la barra gialla sotto la vita dei nemici. Accadrà presto nel gioco.
Esplorazione Raggiungi il livello 33. Un traguardo che raggiungerete naturalmente durante l’avventura principale.
Esquie Raggiungi il livello 7 di relazione con Esquie. La relazione si costruisce parlando con lui negli accampamenti e durante eventi specifici.
Gabbia di pittura Apri una Paint Cage. Per farlo, dovrete sparare ai tre lucchetti della gabbia. La prima si incontra nelle Acque Volanti.
I giochi dei Gestral Completa tutti i minigiochi delle spiagge Gestral. Sparsi nel mondo di gioco ci sono vari lidi con minigiochi: vinceteli tutti per il trofeo.
Leggenda Sblocca Esquie. Fa parte della storia principale. Il trofeo si sblocca alla fine del Nido di Esquie.
Lumière Avanza nella storia principale. Si ottiene alla fine del prologo.
Lumina Consuma un punto Lumina. Una volta che Il Curatore sarà nel campo, potrete consumare i Colori di Lumina per ottenere bonus.
Lune Raggiungi il livello 7 di relazione con Lune.
Maelle Raggiungi il livello 7 di relazione con Maelle.
Monoco Raggiungi il livello 7 di relazione con Monoco.
Maestria con il Chroma Usa un attacco sfumato di livello 3. Si ottiene con un personaggio al livello di relazione 7. Caricate la barra Gradiente e usate l’attacco al livello massimo.
Massimizzazione Con Sciel, consuma 20 istanze di Presagio su un nemico durante il Crepuscolo.
Miglioramento delle armi Potenziate un’arma una volta. Potete farlo con Il Curatore usando Catalizzatori Cromatici.
Monolito Avanza nella storia principale. Si sblocca dopo aver infranto la barriera che circonda la Pittrice.
Nido di Esquie Avanza nella storia principale.
Padronanza delle armi Portate un’arma al livello 33. Servono Catalizzatori Cromatici Grandiosi per arrivare al 32 e un Catalizzatore Perfetto per il livello 33.
Pennellata perfetta Con Lune, crea e consuma Macchie per 4 turni consecutivi.
Perfezione Con Verso, raggiungi il rango S.
Primo Axon Avanza nella storia principale.
Professionismo Sconfiggi un boss senza subire danni. Allenatevi con un boss semplice, usate parate perfette e preparate una strategia. Salvate prima del combattimento.
Radure Fiorite Avanza nella storia principale. Si ottiene nella zona delle Radure Fiorite.
Santuario Antico Avanza nella storia principale.
Sciel Raggiungi il livello 7 di relazione con Sciel.
Scogliera delle Onde Rocciose Avanza nella storia principale.
Secondo Axon Avanza nella storia principale.
Segui la strada Trova tutti i diari delle spedizioni precedenti. Guida in arrivo con tutti i punti esatti.
Sinergia Con Maelle, usa “Percée” su un nemico marchiato mentre sei in Posa Virtuosa.
Sovraccarico Con Gustave, usa l’attacco Sovraccarico a carica massima su un nemico e provocane lo Strappo.
Specialista della musica Recupera tutti i 33 dischi musicali. Presto online la guida con tutte le posizioni.
Spedizione 33 Sblocca tutti i personaggi giocabili. Avviene nel corso della storia.
Sprong Sconfiggi Sprong. Un gigantesco boss marino che pattuglia le acque. Visibile sulla mappa nell’Atto 3.
Stazione di Monoco Avanza nella storia principale.
Strada spianata Raggiungi il livello 66. Un obiettivo di medio-lungo termine che arriverà con i contenuti avanzati.
Superstite Raggiungi il livello 99. Consigliato usare la Torre Senza Fine in modalità facile per grindare più velocemente.
Torna a Lumière Avanza nella storia principale.
Un incontro singolare Sconfiggi il mimo di Lumière. Nel prologo, nella piazza della città, andate a destra verso il palco: il mimo è sulla destra. Sconfiggetelo per sbloccare il trofeo.
Vecchia Lumière Avanza nella storia principale.
Villaggio dei Gestral Avanza nella storia principale.
Un Platino che vale il viaggio
Ottenere tutti i trofei di Clair Obscur: Expedition 33 non è solo una sfida tecnica, ma anche un’occasione per scoprire ogni segreto, ogni sfumatura, ogni colpo di genio che gli sviluppatori di Sandfall Interactive hanno nascosto nel loro mondo dark fantasy. Il Platino non richiede trofei legati alla difficoltà e offre margine di recupero anche per quelli potenzialmente mancabili, rendendo l’intero percorso accessibile ma appagante.
Dalla progressione nella campagna principale ai boss più segreti e impegnativi come Simon o Clea, passando per missioni secondarie raffinate, minigiochi nascosti, relazioni da coltivare e collezionabili sparsi per ogni angolo del continente, Expedition 33 premia chi ha pazienza, occhio e voglia di perdersi nei suoi dettagli. Una spedizione vera, in tutti i sensi.
Se state puntando al 100% e volete assicurarvi di non lasciare nulla indietro, vi invitiamo a leggere anche le nostre altre guide dedicate.
Le nostre guide dedicate a Clair Obscur: Expedition 33
Per aiutarvi a vivere ogni aspetto dell’esperienza di gioco, abbiamo realizzato una serie di guide approfondite e sempre aggiornate. Dalle migliori armi alle attività secondarie più nascoste, ecco tutti i contenuti da non perdere: