Warner Bros, in vista dell’uscita cinematografica di The Batman, pellicola prevista per il 3 marzo, ha annunciato insieme alla sua controparte videoludica che dalla giornata odierna è disponibile l’apertura dei pre-order della Comic Edition di Batman: Arkham Asylum realizzata per l’Italia in collaborazione con Panini.
Questa edizione esclusiva e in tiratura limitata di Batman: Arkham Asylum, primo capitolo della saga sviluppata da Rocksteady Studios e pubblicata da Warner Bros. Interactive, conterrà rispettivamente:
l’edizione Game Of The Year del gioco per PlayStation4
un poster con un’illustrazione del fumettista Carlos D’Anda
il comic book “La strada per Arkham”
Preordina ora l'esclusivo cofanetto Comic Edition di Batman: Arkham Asylum: https://t.co/WTHUYn2iIt e ricevi il poster del film #TheBatman, dal 3 marzo al cinema.
“Batman: Arkham Asylum – Comic Edition” arriverà la prossima primavera in esclusiva da GameStop al prezzo di €59,99. È possibile preordinarlo da oggi, per ricevere in omaggio anche il poster ufficiale del film, dal seguente sito.
Se come chi vi scrive lavorate nel mondo dell’editoria, sapete benissimo quale ruolo abbiano assunto i social networks nella promozione del vostro lavoro e dei vostri pezzi.
Facebook, Twitter, Instagram, ma anche Medium, Reddit e Telegram, sono diventati un’abitudine quotidiana per gran parte della popolazione mondiale e, spesso, l’unica fonte di notizie della giornata. E’ naturale quindi che per spingere il vostro sito sia necessario puntare con decisione su di essi.
Le aziende più grandi oramai hanno praticamente tutte delle divisioni specializzate nella promozione sui social networks, e quelle medie si stanno attrezzando attraverso il ricorso a nuove figure come i Social Media Managers, esperti in comunicazione digitale che hanno il compito di promuovere il sito sui principali network.
Ma cosa succede se gestite il vostro sito da soli, o con un numero ristretto di persone, o non avete risorse sufficienti per assumere un social media manager? Semplice, i vostri social network resteranno vuoti perdendo engagement e soprattutto l’occasione di aumentare le visite sul vostro sito.
Tutti vorremmo solo occuparci di contenuti, e non passare intere ore a collegare i nostri articoli ai social, ripubblicare quel post di cui oramai si è perso traccia ma che oggi potrebbe essere perfetto. L’attività di gestione dei socials è infatti non solo molto più complessa di quello che potrebbe sembrare, ma anche decisamente “time-consuming”.
Su WordPress, la principale piattaforma di blogging e di editoria online, esistono numerosi plugin in grado di aiutarvi in questo lavoro, tutti con i propri pregi e difetti. Dopo averne provati tantissimi sui diversi siti di cui si compone il nostro network, abbiamo pensato di scrivere questa recensione di Blog2Socialper segnalarvi quello che riteniamo, ad oggi, essere il miglior strumento di automazione social presente sul mercato.
Che cos’è Blog2Social ?
Blog2Social è un plugin che consente il multiposting, ovvero la pubblicazione di un post su tante piattaforme social diverse, attraverso un’unica interfaccia. Blog2Social supporta praticamente tutti i social più conosciuti, a partire da Facebook (profili, pagine e gruppi) passando per Instagram, Twitter, Pinterest, GoogleMyBusiness, Linkedin, Xing, vkontakte, Bloglovin, Tumblr, Medium, Torial, Flickr, Diigo, reddit, Telegram, Blogger, Ravelry, Instapaper.
Ma Blog2Social non si ferma solo a questo, poiché aggiunge una serie di features che consentono l’intera gestione e monitoraggio dei vostri social network, direttamente all’interno di WordPress ed in maniera veloce ed intuitiva.
Come funziona?
Il primo passaggio da effettuare una volta installato il plugin, è collegare i vostri social network.
Blog2Social permette di creare una o più reti di social networks, una funzionalità che si rivela molto utile ad esempio se il vostro sito o blog si occupa di argomenti molto diversi tra loro. Pensate ad esempio ad un sito che si occupa sia di videogames che di domotica, Configurando una rete di social networks a tema Domotica, potrete fare in modo che solo gli articoli con quel tema specifico vengano condivisi su questi gruppi.
Come dicevamo, in riferimento a Facebook, Blog2Social consente la pubblicazione non soltanto su pagine e profili personali, ma anche su gruppi, grazie ad un’app proprietaria che sfrutta le API di Facebook. Si tratta di una funzionalità questa, che non è presente su tutti i plugin in commercio, né tanto meno su quelli gratuiti che, anzi , per tale funzionalità richiederanno comunque una certa fee per l’approvazione dell’app.
Una volta completato il setup iniziale, la condivisione del post diventa un gioco da ragazzi.
Basterà infatti cliccare sul menù “Condividi Post”, per accedere alla lista di tutti gli articoli pubblicati sul vostro sito. A questo punto, cliccando su uno di essi si aprirà una schermata che vi consentirà di personalizzare il vostro post, aggiungendo ad esempio un testo personalizzato, nuovi tag, immagini e link.
Blog2Social per velocizzare il vostro flusso di lavoro, raccoglie automaticamente le prime 400 parole del vostro articolo (è possibile nelle impostazioni variare il numero di parole automaticamente raccolte) e i tag impostati in WordPress, trasformadoli in #hashtag social: in questo modo se tutto è ok, non vi resterà che cliccare su “condividi” perché il post venga immediatamente pubblicato.
Non solo, le versioni premium di Blog2Social consentono di impostare un orario personalizzato di pubblicazione, oppure di lasciar decidere al plugin gli orari migliori diversificati per piattaforma. Il post a questo punto risulterà programmato e pubblicato all’orario fissato senza più alcun intervento da parte vostra.
Calendario ed esportazione dei settings
Se, come nel nostro caso, sul vostro sito pubblicano più autori, con la versione premium del plugin sarà possibile impostare social personalizzati e pubblicazioni diversificate a seconda dell’autore. Ma non solo, una delle funzionalità che abbiamo trovato veramente intelligenti è la possibilità di “esportare” le impostazioni in tema di rete di socials, orari di pubblicazione, numero di parole, ecc. a uno o a più utenti del vostro team, semplicemente indicandoli con il loro nick name nelle impostazioni. Questo vi consente di evitare di dover configurare manualmente ogni singolo utente e di evitare problemi di difformità dei vostri post.
Quando il numero degli articoli aumenta, Blog2Social vi consente inoltre di tenere traccia di tutte le attività dei vostri collaboratori attraverso un efficientissimo calendario.
Auto Post, la vera svolta.
Le funzionalità che abbiamo visto fino ad ora consentono sicuramente di risparmiare tantissimo tempo rispetto alla pubblicazione manuale su ogni singolo social network del vostro network. La vera svolta, però, è garantita dalla funzione Auto Post.
Con la funzione Auto Post, Blog2Social diventa un vero e proprio strumento di automazione “Set and Forget”, essendo in grado di operare automaticamente senza alcun intervento dell’autore. Dopo un po’ di calibrazione iniziale, necessaria per individuare un numero di parole che sia in grado di fornire un post completo su tutte le piattaforme (Twitter ad esempio accetta solo fino a 280 caratteri, mentre Facebook non ha di queste limitazioni), il sistema si è dimostrato un aiuto fondamentale in redazione, soprattutto quando il numero di post pubblicati in una giornata diventa soverchiante e la gestione di tutti i social diventerebbe impossibile. Ovviamente anche AutoPost permette di selezionare manualmente gli orari di pubblicazione, impostandoli in maniera adeguata alla vostra user base, oppure di affidarsi ai calcoli del plugin stesso.
Una soluzione universale
Come dicevamo Blog2Social è uno strumento di gestione dei social a 360°. Una delle funzionalità che abbiamo trovato più interessanti è la possibilità di creare un post da zero, ovvero non un post di condivisione di un articolo, ma un post studiato con immagini, video, link e testo. Il plugin inoltre permette di tenere traccia delle metriche, ovvero dei risultati dei vostri post, permettendovi di avere in un unico posto tutto ciò che vi serve per gestire i vostri social network.
Supporto
Durante la nostra avventura con Blog2Social abbiamo anche avuto modo di testare il supporto del prodotto, e possiamo dirvelo, difficilmente abbiamo trovato una assistenza così supportiva e veloce nella risoluzione dei problemi. Nel nostro caso a causa di una errata configurazione iniziale, avevamo un problema di mancato collegamento dei gruppi al plugin e abbiamo innanzitutto cercato asssistenza (in maniera anonima, ci teniamo a precisarlo) attraverso la community sul forum WordPress. In pochissimo tempo, un incaricato del supporto Blog2Social ha individuato il problema fornendoci assistenza.
Un altro problema che si è verificato riguardava la presenza di doppi post utilizzando lo strumento AutoPost. Questa volta abbiamo cercato assistenza attraverso la mail di supporto ed in poco tempo anche qui, risolto il problema che ancora una volta risultava da una errata configurazione del plugin (l’esportazione dei settings ad altri utenti, deve essere preceduta dalla cancellazione dei settings personali di questi).
Tutto perfetto?
Quasi. Nella nostra prova non abbiamo riscontrato particolari difetti o problemi quanto piuttosto alcuni elementi che ci piacerebbe vedere in future versioni del plugin, uno di questi riguarda una maggiore capacità di personalizzazione dei testi dei singoli post.
Nel nostro caso, ad esempio, utilizziamo un sistema di gestione SEO di Yoast, che richiede l’inserimento manuale di una metadescription per ogni articolo. La meta description è un brevissimo riassunto della notizia che viene mostrato sotto il titolo dell’articolo nei risultati dei motori di ricerca (snippet). Un testo, quindi, perfetto per i social networks.
Ebbene non abbiamo trovato un sistema che ci consentisse di indicare al plugin di pescare quale testo del post la metadescription, e non il paragrafo iniziale dell’articolo stesso.
Tuttavia contattando il supporto ci è stato consigliato un interessante workaround. Basta infatti inserire manualmente la meta description nel campo “Excerpt” o “Riassunto” di WordPress, e poi impostare il plugin affinchè anzichè le prime 200/400 parole del post, utilizzi l’excerpt come testo del vostro post come indicato nella seconda immagine qui sotto. Una soluzione brillante che rende ancora più efficace l’autoposting.
Funzionalità della versione gratuita e prezzi della versione Premium
Ad esempio nella versione gratuita è possibile collegare soltanto tre social network, e solo una pagina facebook, ma non un gruppo; non è possibile avere più di un utente per ciascun social e non è possibile utilizzare il bot di condivisione automatica su Telegram, che riteniamo uno degli strumenti più interessanti dell’intero pacchetto offerto da Blog2Social.
Tuttavia, per consentire agli utenti di valutare tutte le funzionalità del plugin Adenion, la società che sviluppa Blog2Social, consente di attivare un periodo di prova gratuita di 30gg per la versione Business, che offre supporto a 15 utenti diversi per ciascun social network, fino a 10 users differenti per licenza, condivisione su tutti i social network e supporto alla funzionalità Multisites di WordPress.
Commento finale
Blog2Post, come dicevamo all’inizio di questa recensione, è uno strumento fondamentale per ogni editore. Sia che siate alle prime armi, o abbiate una struttura più organizzata e complessa, Blog2Social si adatterà alle vostre esigenze, consentendovi di velocizzare e automatizzare il vostro processo di pubblicazione sui social. In poche parole, Blog2Social è una sorta di coltellino svizzero che vi trasformerà in un0 “One Man Army” dell’editoria social.
Dying Light 2è stato annunciato all’E3 2018. Da allora, complice soprattutto la pandemia da Covid-19, lo sviluppo del gioco è andato piuttosto a rilento. Soltanto lo scorso anno, a quasi due anni di distanza dall’ultimo gameplay trailer mostrato alla Gamescom 2019, Techland aveva confermato che il sequel era ancora vivo e vegeto e che sarebbe stato pubblicato il 7 dicembre 2021 per poi rinviarlo al 4 febbraio 2022. La software house polacca ha più volte dichiarato che Dying Light 2 sarebbe stato un grande gioco soprattutto promettendo scelte significative e conseguenze reali alle proprie azioni.
Sebbene, a nostro giudizio, Dying Light 2 non sia riuscito a mantenere totalmente le aspettative, risulta comunque essere un solido seguito del titolo del 2015. L’intenso sistema di combattimento incentrato sulla mischia è tornato prepotentemente insieme alle sublimi meccaniche di parkour. E vi garantiamo che sono elementi più che sufficienti per convincere i fan del genere a provare questo sequel. È semplice, immediato e dannatamente divertente: quindi se vi è piaciuto il primo gioco, senza alcun dubbio, vi piacerà anche Dying Light 2.
Versione testata: PlayStation 5
Storia
Il giocatore indosserà i panni di Aiden Caldwell, un Pellegrino (il nome dato a un gruppo di sopravvissuti emarginati) che ha viaggiato in una delle poche città rimaste al mondo e che ha ancora una sorta di comprensione della società e della civiltà. Mentre i non morti vagano per le strade circostanti, i vivi si rifugiano sui tetti. Aiden è lì per trovare sua sorella Mia, con la quale ha perso i contatti durante l’infanzia.
La storia, sebbene non particolarmente complessa e ispirata, presenta alcuni picchi con tanto di colpi di scena. I personaggi (sicuramente non fra i più memorabili e a tratti noiosi) nascondono le loro vere intenzioni e alcune scelte di scrittura risultano essere più che sufficienti per coinvolgere il giocatore dall’inizio alla fine.
Una scelta che può cambiarti la vita … o forse no?
È possibile fare scelte di dialogo, ma queste, a differenza di quanto promesso a più riprese da Techland, solo in una manciata di occasioni cambieranno il corso della storia. E quando lo fanno, le conseguenze non si fanno davvero sentire. Il filmato pre-release parlava e mostrava nuove porzioni della città sbloccabili in base alle proprie azioni. Niente di tutto questo sembra essere presente nel gioco finale. O siamo stati seriamente sfortunati con le scelte che abbiamo fatto o la funzione semplicemente non c’è. Il massimo che il giocatore può fare per influenzare il mondo è assegnare strutture ai sopravvissuti, le quali andranno ad evidenziare l’area con i colori di quella specifica fazione.
La durata complessiva della campagna è di circa 20/25 ore; tuttavia è quasi impossibile non aumentarne la longevità in quanto basta percorrere qualche isolato per imbattersi in un NPC che ci propinerà una missione, una sfida o ci si potrebbe trovare dinanzi ad un incontro casuale: ci sono un sacco di attività da completare al di fuori della missione principale.
Un fiasco totale o c’è qualcosa di buono?
Fortunatamente non è tutto da buttare; infatti Dying Light 2 è a dir poco incredibile da giocare. Una volta sbloccate la maggior parte delle abilità base, fra cui velocità e agilità, il divertimento raggiunge livelli inimmaginabili. La prima iterazione della serie aveva stabilito un nuovo benchmark in termini di libertà di movimento; questo sequel lo migliora ulteriormente anche grazie all’introduzione di nuove opzioni come un parapendio e un rampino. Inoltre, l’open world costruito da Techland è vastissimo e la sua verticalità è praticamente fuori scala, specialmente nella seconda parte della mappa. I grattacieli non sono più un ostacolo; sono ormai parte integrante del parco giochi ed è possibile “scalarli” grazie alle sporgenze opportunamente colorate che evidenziano le potenziali linee di scorrimento, in stile Mirror’s Edge.
I nuovi strumenti a disposizione permettono di attraversare il mondo di gioco come mai vistosi prima. Il parapendio di Aiden è una vera rivelazione: essere in grado di planare per la città, scendere al livello del suolo per uccidere alcuni infetti e poi prendere il volo ancora una volta, è davvero appagante. Con il rampino invece, le possibilità sono quasi infinite.
Un combat system more of the same … o quasi
Il combat system purtroppo non ha ricevuto un miglioramento significativo, ma – anche a distanza di anni – riesce a difendersi ancora piuttosto bene. Le armi da mischia rappresentano la scelta migliore per affrontare i non morti il che sta a significare che i combattimenti sono a dir poco violenti e sanguinosi. Alla base dello stesso ci sono le solite meccaniche: attacchi leggeri e pesanti, blocchi e parate e il parkour in cui è possibile usare un nemico per lanciarsi in aria e prenderne a calci in faccia un altro.
Dal Tramonto all’alba
A cambiare l’orda di non morti ci pensa l’alternanza giorno/notte. Quando c’è il sole i non morti, non rappresentano una grande minaccia, e sono facili prede del vostro arsenale di machete, mazze e martelli. Come al solito per la maggior parte delle ambientazioni apocalittiche, gli altri umani sono solitamente la principale causa di problemi. Poi la luce del giorno cede il passo alla notte e all’improvviso ci si ritrova ad essere in fondo alla catena alimentare. Gli infetti “speciali” escono per darci la caccia e il loro esercito di non morti ha un compito: inseguirci e banchettare con il nostro cervello. Le sequenze notturne in realtà non sono così intense come nel primo titolo, ma il giocatore è comunque chiamato ad ingegnarsi per sopravvivere. Al culmine di un inseguimento quando avrete un’orda di zombi sulla schiena, la scarica di adrenalina è ciò che vi spingerà a trovare un posto sicuro. Nel complesso, è questo ciclo – già presente nell’originale – che fa funzionare il gioco. Questo seguito lo va soltanto a perfezionare ulteriormente.
Un RPG a tema Zombie?
Un’altra cosa che Techland voleva fare con il sequel era trasformarlo in un gioco di ruolo in piena regola, cosa che in qualche modo è riuscita a fare. Armi ed equipaggiamento ora sono dotati di varie statistiche e perk nonché slot mod per potenziarli. I punti aggiornamento completano la build sbloccando varie abilità. E anche se sono necessari parecchi punti abilità per migliorare il sistema di parkour, una volta che li avrete ottenuti, il gioco sarà ancora più divertente.
È anche presente un sistema di classi che sebbene piuttosto semplice offre nuovi ed interessanti spunti per affrontare Dying Light 2 e i suoi “terrori”. Probabilmente dà il meglio di sé nella modalità cooperativa nella quale è possibile giocare l’intera campagna, ad eccezione del prologo, con un massimo di altri tre amici.
Armi per tutti i gusti
Ci sono molte opzioni in termini di armamentario tra cui scegliere in Dying Light 2, tutte ottime per il combattimento corpo a corpo. Mazze da baseball chiodate, ganci, pale rotte. Insomma, tutte le armi classiche che ci si aspetterebbe di trovare in un gioco di questo tipo, e la maggior parte può essere modificata per infliggere danni extra al nemico di turno.
I trigger adattivi del controller DualSense vengono utilizzati anche per indicare il tipo di arma in uso, è permettono al giocatore anche di capire quali sono le condizioni dell’arma stessa.
Il degrado delle armi è una preoccupazione costante e, sebbene aumentare la durata di un’arma sia possibile grazie alle mod, una volta che è stata esaurita e l’arma viene utilizzata nuovamente, alla fine si romperà e non si avrà altra scelta che abbandonarla. Con la frequenza con cui vengono trovate nuove armi, tuttavia, la maggior parte delle quali si adatta al livello del giocatore, questo non è un grosso problema.
Grafica e tecnica
Il titolo – che abbiamo provato su PS5 – presenta tre opzioni grafiche: “modalità prestazioni” che garantisce i 60 fotogrammi al secondo, e poi altre due denominate “qualità” e “risoluzione”. La prima offre la migliore esperienza visiva grazie al ray-tracing mentre la seconda permette di giocare con una risoluzione 4K: entrambe a 30 fotogrammi al secondo. Il grosso problema è che non sempre funzionano a dovere. Infatti, in modalità prestazioni, si percepisce che la qualità visiva è nettamente inferiore; mentre optando per quella “qualità” o “risoluzione” il gameplay sembra piuttosto lento poiché la velocità con cui Aiden si muove va a creare un’immagine abbastanza sfocata sullo schermo. Al di là di quanto detto, lodevole il lavoro svolto in termini di illuminazione la quale indipendentemente dalla modalità selezionata, funziona egregiamente.
Il Chrome Engine proprietario funziona abbastanza bene su PS5. I tempi di caricamento iniziali sono piuttosto lunghi, con tempi di attesa di circa 30 secondi o poco più. Ma il respawn dopo la morte richiede solo pochi secondi.
Da segnalare qualche live bug: come NPC freezati nella classica posa a T o sospesi a mezz’aria, oggetti che fanno lo stesso e occasionalmente cadono nel mondo di gioco. Anche i menu sono frustranti da navigare colpa di tempi di risposta davvero lenti.
Commento finale
In definitiva, Dying Light 2 non è altro che un solido seguito dell’originale del 2015, che va a migliorare alcuni elementi già vistisi, come l’alternanza giorno/notte ed introducendo nuove interessanti meccaniche, che rendono l’esperienza di gioco ancora più divertente, coinvolgente e parkour. Tuttavia, è davvero deludente che le promesse narrative e open world fatte da Techland prima del lancio non siano state mantenute. Le scelte del giocatore non hanno l’impatto che ci si aspetterebbe e la mappa è molto meno varia e convincente rispetto a quanto vistosi durante lo sviluppo del titolo. Tuttavia, Dying Light 2 è fantastico e stimolante da giocare, ed è per questo che ci sentiamo di consigliarlo sia ai novizi del genere e sia agli amanti dei giochi survival horror.
Benq ha presentato il primo proiettore pensato appositamente per il gaming, dotato cioè di tempi di risposta ultra rapida (per un proiettore), audio surround integrato e spazio colore DCI-P3 oltre ad una strabordante risoluzione 4K nativa.
Il nuovo BenQ X3000i è un proiettore a quattro led che supporta la risoluzione 4K UHD (reali), che unisce ad una luminosità molto elevata di 3000 ANSI Lumen, un contrasto nominale di 500.000:1 con algoritmi Dynamic Black.
Il refresh rate può arrivare fino ai 240hz con input lag di 4ms. Il proiettore inoltre supporta HDR10/HLG e il surround sound grazie ai due altoparlati da 5w rms ciascuno con supporto per audio spaziale.
Peccato però l’assenza delle nuove porte HDMI 2.1 che avrebbero reso sicuramente ancora più interessante il prodotto per gli utenti delle console di nuova generazione. Ma per tutte le altre informazioni e specifiche, vi rimandiamo al comunicato stampa qui sotto.
BenQ lancia l’X3000i, il primo videoproiettore gaming al mondo 4LED 4K HDR per console
Disponibile in pre-order fino al 14 marzo, il nuovo BenQ X3000i unisce un input lag di 4ms con colore LED DCI-P3 e surround sound treVolo per un gioco immersivo da film
Milano, 16 febbraio 2022 – BenQ, marchio leader mondiale della videoproiezione, è lieto di annunciare il lancio del nuovo modello per console X3000i, portando così su larga scala le prestazioni audiovisive migliori di sempre anche nel gaming. Le scene di gioco sono coperte dall’ampia gamma colori DCI-P3 al 100% basata sull’esclusiva tecnologia CinematicColor™ BenQ, mentre l’avvolgente sistema audio treVolo e un input lag di soli 4 ms consentono ai gamer di godersi giochi open-world intrisi di vivo realismo.
Il BenQ X3000i offre un’esperienza immersiva e cinematografica grazie ai colori autentici bilanciati con 4K UHD reali, alla luminosità visiva elevata di 3000 ANSI Lumen e al contrasto nitido ultraelevato di 500.000:1 con algoritmi Dynamic Black. Prestazioni visive di ultima generazione sono garantite dal 3D, dall’HDR ottimizzato per videoproiettori con supporto HDR10/HLG e dalla sorgente luminosa a 4 LED con calibrazione automatica del colore. A tutto questo si aggiunge una prestazione di altissimo livello e senza ritardi, che deriva dal tempo di risposta di 4 ms con un frame rate di 240 Hz.
Grazie a un audio ulteriormente migliorato, il BenQ X3000i avvolge completamente i giocatori con i due potenti altoparlanti stereo da 5 W sintonizzati dal team audio treVolo di BenQ e ottimizzati dal DSP (Digital Signal Processor) Bongiovi con Dynamic Stereo Enhancement, offrendo dettagli uditivi surround e suoni a tre dimensioni. L’audio può essere trasmesso a un sistema sonoro esterno tramite eARC HDMI per un’esperienza cinematografica che non teme confronti.
Dotato di modalità di gioco preimpostate e appositamente progettate, il BenQ X3000i è l’ideale per giochi di ruolo, sparatutto in prima persona e giochi sportivi. Profondità, nitidezza e fedeltà dei colori, così come sono stati concepiti in origine dai creatori, sono solo alcune delle caratteristiche principali del X3000i e che faranno la differenza per i gamer più esigenti. A tutto questo si affianca un sistema audio di massimo livello, dotato di bassi profondi surround che durante il gioco enfatizzano il rumore dei passi in avvicinamento dei nemici e la chiarezza delle voci.
Il BenQ X3000i si distingue per il design dinamico, che gli permette di integrarsi in qualsiasi sala giochi, e per la flessibilità di configurazione che gli deriva dallo zoom di 1,3x, dalla keystone 2D e dalla connettività AV avanzata. La sua sorgente luminosa a 4 LED garantisce poi oltre 30.000 ore o più di 10 anni di colori vividi e una straordinaria qualità di gioco senza la necessità di sostituire la lampada.
Il BenQ X3000i è disponibile in pre-order fino al 14 marzo sul sito ufficiale BenQ.
Horizon Forbidden West, è l’atteso sequel del capolavoro lanciato nel 2017 dai ragazzi di Guerrilla Games. Questa volta, la nostra eroina dai capelli rossi, dovrà affrontare un’avventura decisamente più grande di lei. Infatti, partirà alla scoperta dell’Ovest Proibito per salvare il mondo da una minaccia sconosciuta.
La nuova avventura di Aloy, ci porterà ad esplorare ogni anfratto di queste nuove remote terre, e durante questo lungo peregrinare vi troverete davanti ad alcune porte che richiedono un codice per farvi guadagnare l’accesso (ce ne sono 12 in totale). Questa guida, vi fornirà i codici per aprire tutte queste porte.
Come ottenere i codici?
Se volete trovare i codici in autonomia, dovrete scansionare l’area dove si trova la porta attraverso dei pannelli di controllo (o console) presenti nelle vicinanze. Facendo questo, otterrete indizi utili al fine di mettere insieme il codice da utilizzare per aprire la porta. In caso vogliate evitare tutti i passaggi ed andare dritto al punto, ecco la lista completa dei codici, con indicazione della missione collegata.
Isola delle Guglie #1 (Reliquie delle Rovine – sesto piano): 2109109
Isola delle Guglie #2 (Reliquie delle Rovine – settimo piano): 2109
Isola delle Guglie #3 (Reliquie delle Rovine – nono piano): 109
Porta della Base: 9626118
A questo punto, non ci resta che invitarvi a scoprire cosa nascondono questi particolari passaggi. Nella speranza che questa breve guida vi sia tornata utile, vi invitiamo a seguirci su Facebook e su Telegram per non perdervi tutte le prossime guide dedicate a Horizon Forbidden West.
Horizon Forbidden West è ormai arrivato sugli scaffali e nelle case di tutti i giocatori PlayStation. D’altronde, dopo l’eccezionale avventura raccontata in Zero Dawn, l’hype degli utenti supera ogni più rosea aspettativa. Il nuovo titolo sviluppato dai ragazzi di Guerrilla Games porterà la nostra Aloy ad esplorare l’Ovest Proibito per salvare la propria gente da una terribile minaccia.
Come ben saprete, questo gioco, oltre a riproporre le ben congegnate meccaniche del prequel, si è arricchito di una componente RPG decisamente importante al fine di non soccombere sotto i potenti colpi dei nemici. Contrariamente ai soulslike, Horizon Forbidden West non è un titolo punitivo, ma richiederà al giocatore il raggiungimento di un certo livello di esperienza prima di affrontare i vari livelli.
Per questo motivo, con lo scopo di evitare di grindare punti esperienza in lunghe e poco divertenti sessioni di gioco, ecco come ottenere velocemente XP e salire di livello.
Se desiderate avanzare a passo di carica nella nuova avventura dell’eroina dai capelli rossi, non potrete fare a meno di visitare i Calderoni e le Rovine delle Reliquie. I primi, che vi ricompenseranno con una forbice che va dagli 8mila ai 15mila XP, offriranno delle sfide platform divertenti e lontano dalla fretta del campo di battaglia (tranne in alcuni specifici casi verso la fine del gioco).
Le Rovine delle Reliquie invece vi offriranno una sfida di tipo cerebrale, infatti, sono dei veri e propri enigmi, e rappresentano una delle attività secondarie più interessanti del titolo. Portando a termine ciascuno di questi peculiari rompicapo, il gioco vi premierà ogni volta con 5mila XP.
L’Ovest Proibito non ammette codardi
Oltre le attività sopracitate, per accumulare punti esperienza velocemente sarà necessario che vi sporchiate un po’ le mani. Dovrete infatti sfruttare ogni occasione utile per combattere i vari nemici ospitati in questo mondo, in quanto anche loro offrono tanti punti esperienza.
Non dimentichiamoci le Missioni Secondarie
Horizon Forbidden West offre molti contenuti interessanti, alcuni di queste richiederanno tempo, pazienza ed una buona dose di abilità, ma vi ricompenseranno adeguatamente. Stiamo parlando delle Missioni Secondarie e delle Commissioni. Le prime, contrariamente al titolo precedente, sono decisamente articolate e ramificate al punto di proporre al giocatore degli archi narrativi assimilabili alla main quest. In questi casi, ovviamente, la ricompensa è proporzionale al tasso di sfida della missione e alla durata della stessa (la maggior parte delle volte). Discorso simile vale per le Commissioni, eventi che vi porteranno spesso a confrontarvi con macchine gigantesche da affrontare a suon di frecce speciali.
Restate con noi per altre guide dedicate ad Horizon Forbidden West. Fateci sapere nei commenti, su Facebook o su Telegram se anche voi state affrontando l’Ovest Proibito in compagnia di Aloy e quali sono le vostre prime impressioni.
Una delle serie più iconiche, nonchè marchio di fabbrica di Netflix, è senza dubbio la serie televisiva “Stranger Things” che, dal 2016, accompagna alla visione milioni di telespettatori sparsi in giro per il mondo. Il colosso statunitense dell’intrattenimento, tramite un comunicato stampa, ha confermato che la quarta stagione della suddetta serie sarà disponibile a partire da maggio.
Tuttavia, per “Stranger Things 4“, Netflix ha deciso di suddividere la stagione in due periodi dell’anno differenti (la prima parte sarà reperibile a partire dal 27 maggio; mentre la seconda dal 1 luglio) un pò come è capitato in passato con altre illustri serie televisive come “La casa di Carta“.
Come possiamo vedere dal comunicato, i fratelli Duffer Brothers, creatori della serie, hanno scritto una speciale lettera aperta ai fan, in cui hanno annunciato la data di debutto dei nuovi episodi e condiviso altre informazioni sul futuro della serie. Svelati anche la locandina e quattro poster, uno per ogni location in cui è ambientata la quarta stagione: Russia, California, laboratorio e Creel House. Stando a quanto riferito dal comunicato stampa di Netflix, dovrebbe essere prevista un’ultima (e conclusiva) quinta stagione di cui, al momento, non si conosco ulteriori dettagli.
Informazioni su Stranger Things 4:
Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt, che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i nostri amici si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.
Dal suo debutto nel 2016, il fenomeno globale di Stranger Things ha ottenuto oltre 65 riconoscimenti e 175 candidature a premi tra cui Emmy, Golden Globe, Grammy, SAG, DGA, PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI Program of the Year, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e molti altri. Lo show candidato per tre volte come Miglior serie drammatica agli Emmy è uno dei titoli più guardati su Netflix: la terza stagione ha totalizzato 582 milioni di ore di visione, classificandosi al secondo posto nella Top 10 delle serie in lingua inglese, mentre la seconda stagione si trova al decimo posto con 427 milioni di ore di visione. La serie Stranger Things è stata ideata dai Duffer Brothers ed è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono i produttori esecutivi, affiancati da Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, e Iain Paterson.
Nell’universo degli anime il tema dello sport è stato spesso una fonte di ispirazione. Calcio, pallavolo, nuoto e non solo: la disciplina sportiva diventa una parte centrale della trama del cartone, facendo da sfondo a tutte le vicende che coinvolgono i protagonisti.
L’infanzia di chi era bambino negli anni ’80 e ’90 è stata profondamente influenzata da questi anime, che in alcuni casi diventarono veri e propri fenomeni culturali capaci di segnare un’epoca. Abbiamo raccolto alcuni dei titoli più famosi e significativi.
Holly e Benji
Non serve essere un appassionato di calcio per ricordare – ed apprezzare – uno degli anime sportivi più famosi in assoluto. “Holly e Benji” ha raggiunto un successo immenso in tutto il mondo al momento dell’uscita e continua ad averlo ancora oggi, grazie alle repliche che vengono periodicamente riproposte. L’anime è andato in onda per la prima volta in Giappone nel 1983 (fino al 1986) ed è nato dalla mente del poco più che ventenne Yoichi Takahashi. Quest’ultimo aveva iniziato nel 1981 a pubblicare il manga sulla storica rivista giapponese di fumetti Weekly Shōnen Jump, continuando fino al 1988. Il successo pressoché immediato diede il via alla produzione dell’anime, che andò in onda in Giappone in un totale di 128 episodi.
La storia ruota attorno alle vicende dei due protagonisti, giovani studenti delle elementari (e poi delle medie) con il sogno di eccellere nel gioco del calcio. L’attaccante Holly (Tsubasa), in particolare, ha l’ambiziosa aspirazione di vincere il Campionato del Mondo, che cercherà di perseguire contro tutti i pronostici sul calcio della sua città e non solo. Fondamentale è l’incontro con il portiere Benji (Genzo Wakabayashi) che dà inizio all’avventura sportiva raccontata nelle diverse puntate della saga.
Una delle caratteristiche che è diventato un vero e proprio classico di questo anime sono le corse infinite sul campo di calcio, che sembrava essere chilometrico. Questo era un espediente per “rallentare” l’azione del cartone animato. Anche i dialoghi interminabili tra i protagonisti avevano lo stesso scopo.
Mila e Shiro, Due cuori nella pallavolo
Una altro classico degli anni ’80 è l’anime ambientato nel mondo della pallavolo: “Mila e Shiro”. Prodotto nel 1984 da Jun Makimura e Shizuo Koizumi, questo cartone ebbe un discreto apprezzamento in Giappone, mentre riscosse negli anni successivi un grandissimo successo in Europa e soprattutto in Italia. La serie si compone di 58 episodi ed è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1986 da Italia 1.
La trama ha per protagonista una giovane ragazza di campagna che quando si trasferisce a Tokyo inizia ad appassionarsi allo sport della pallavolo. Mila Hazuki – questo il suo nome – si dimostra una giocatrice di talento a scuola e comincia il percorso che la porterà a diventare una campionessa. Nella squadra della scuola incontra la ricevitrice Nami Hayase, di cui diventerà amica nonostante la rivalità sportiva. L’altro personaggio centrale nella storia è il capitano della squadra maschile di pallavolo, Shiro Tachiri, di cui Mila si innamora.
L’uomo Tigre
Uno degli anime sportivi più famosi è “L’uomo Tigre”, adattamento dell’omonimo manga. Del cartone sono state prodotte tre serie: la prima andò in onda nel lontano 1969 (fino al 1971), la seconda nel 1981 e la terza nel 2016.
La trama racconta le vicende di Naoto Date, un bambino rimasto orfano dopo la seconda guerra mondiale. Dopo aver visto delle tigri allo zoo, viene ispirato dalla forza degli animali e decide di voler diventare molto forte per combattere le ingiustizie e le discriminazioni che devono subire gli orfani come lui. Per questo lascia i suoi compagni e si unisce ad una associazione che addestra lottatori di wrestling, la Tana delle Tigri, che ha la sua sede sulle Alpi. Qui Naoto rimane dieci anni, in cui si sottopone ad allenamenti durissimi che lo faranno diventare un lottatore fortissimo: al termine della lunga preparazione, inizia a combattere negli Stati Uniti dove si fa notare per la sua forza.
Tornato in Giappone, viene meno al patto con la Tana delle Tigri, che prevedeva l’obbligo di versare per tutta la sua carriera la metà dei compensi all’associazione. Naoto decide invece di usare i suoi guadagni per aiutare l’orfanatrofio in cui è cresciuto e per questo dovrà subire la feroce persecuzione dei sicari della Tana delle Tigri che hanno ricevuto l’ordine di ucciderlo. L’Uomo Tigre lotterà così per sottrarsi a questa pericolosa organizzazione criminale.
Ci risiamo. Johnlewis, sito già conosciuto ai più per aver messo in vendita (pre-order) per primo il nuovo OLED LG C2 48″, ne parliamo approfonditamente in questo articolo, amplia la sua vetrina con l’OLED LG C2 42″.
L’attesissimo pannello di LG, dichiarato “l’OLED più piccolo al mondo“, compare dunque per la prima volta in pre-order.
Il rivenditore circa due settimane fa aveva svelato di fatto il prezzo di listino per il mercato UK del modello da 48″, ovvero 1399£. Da quel punto di partenza si è iniziato a tracciare un’ipotetica linea riguardo ai possibili prezzi dei vari modelli della nuova gamma OLED di LG.
Si è inoltre tenuto conto e messo a confronto il prezzo della precedente serie C1, ipotizzando quindi un aumento di circa 100£ per i nuovi modelli.
Essendo però l’OLED LG C2 42″ un taglio assolutamente inedito nei listini del produttore coreano, oltre alle speculazioni non vi erano altre informazioni a cui fare riferimento.
Fino ad ora: il pre-order su johnlewis indica che il pannello da 42″ costerà 1399$.
Nell’offerta saranno incluse un paio di auricolari wireless LG TONE free HBS-FN4 dal valore di 99£.
Esattamente lo stesso prezzo della versione da 48″, e come per il pannello più grande un tempo di consegna stimato in 5 settimane, per cui con una finestra di consegna tra fine marzo ed inizio aprile.
Assodata la composizione di questo bundle, cosa spingerebbe LG a vendere due pannelli di diversa misura allo stesso prezzo? E più specificatamente, quali sarebbero i motivi per cui pagare un pannello con una diagonale minore rispetto ad un altro più grande?
Innanzitutto una delle questioni determinanti potrebbe essere il fatto che essendo il 42″ un taglio nuovo nella linea di produzione degli stabilimenti di LG, la disponibilità per lo meno nei primi mesi sia piuttosto limitata. Differente il discorso ad esempio per il 48″, taglio già presente dalla scorsa generazione e disponibile in grandi stock.
Altro fattore che probabilmente sta spingendo LG ad alzare il prezzo del pannello da 42″ è la richiesta dei consumatori. Non è ormai una sorpresa per LG il fatto che riducendo la diagonale dei propri pannelli, fino a due anni con dimensioni minime di 55″, si vada a coprire una fetta di mercato più ampia.
La possibilità di avere gli apprezzatissimi schermi OLED con specifiche adatte al gaming sia su PC che sulle nuove console, con dimensioni adatte per essere posizionati su scrivanie o in piccoli ambienti, sta spaccando il mercato.
Quella che fino a poco tempo era una fascia di mercato a completo appannaggio dei produttori di monitor, ora vede in LG un agguerrito concorrente.
Quanto detto al momento riguarda il mercato UK, per cui sarà tutto da vedere come si stabilirà il listino nei paesi appartenenti alla Comunità Europea, ma crediamo ormai sia questione di giorni per sapere tutto con certezza.
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In quanto appartenente al genere degli MMORPG, Lost Ark vanta tantissime cose da fare: tra missioni, raid, dungeon e attività varie, completare tutto è una vera sfida. Tutti i giocatori, però, saranno rimasti colpiti dall’enorme quantitativo di collezionabili presenti nel gioco, in particolare per i Mokoko Seeds. Questi semi simili ad una pera sono sparsi in tutto il mondo di Arkesia, più o meno nascosti a seconda delle zone, e ce ne sono oltre 1.200 da trovare.
Oltre a fornire 180 punti esperienza l’uno, i Mokoko Seeds consentono di guadagnare specifiche ricompense ogni qualvolta si raggiunge un traguardo nella relativa barra dei progressi. Recuperarli tutti non è sicuramente un’impresa da poco, ma con questa guida vi renderemo più facile l’obiettivo.
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Scrivere una guida con tutte le posizioni dei Mokoko Seeds richiederebbe tantissimo tempo oltre ad essere decisamente complessa da consultare. Anche inserire gli screenshot di ogni singola zona risulterebbe poco ottimale, quindi vi indirizzeremo ad una fantastica mappa interattiva di Arkesia: Lost Ark Interactive Map.
Questa mappa permette di visualizzare svariati elementi importanti, tra cui i semi in questione. La navigazione è abbastanza intuitiva: nell’elenco a sinistra si può passare facilmente da una zona all’altra, mentre cliccando sul pulsante in alto a destra con tre “piani” è possibile selezionare quali icone mostrare.
Rimanendo sui Mokoko Seeds, potete smarcare quelli che avete trovato cliccando sulla relativa icona e poi sul tasto “Not completed”: una volta fatto, passerà in stato “Completed” e scomparirà dalla mappa. In questo modo sarà decisamente più semplice capire quali avete raccolto.
Come ogni MMO che si rispetti, anche Lost Ark dà il meglio di sé una volta raggiunto l’endgame. Tra eventi, raid e contenuti esclusivi, il gioco cambia abbastanza radicalmente nella difficoltà, richiedendo quasi sempre una squadra di amici con cui collaborare per completare le missioni con successo.
Prima di arrivare a questo punto, però, è necessario portare il proprio personaggio (o più di uno, se vi piace giocare classi differenti) al livello 50. Se intendete raggiungerlo nel minor tempo possibile, in questa guida troverete degli utili consigli per guadagnare un sacco di esperienza e potenziare in fretta il vostro personaggio.
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Durante il gioco ci sono parecchi dialoghi e scene di intermezzo a cui assistere. Il primo consiglio è proprio quello di saltare tutto quanto, risparmiando un sacco di tempo per andare direttamente al sodo. Lo stesso vale per il prologo di ogni personaggio, che potete skippare senza problemi. Se siete interessati al corso degli eventi e volete seguire bene la storia, ovviamente, questo consiglio non è da prendere in considerazione.
2 – Completare quest secondarie e dungeon nascosti
Nel mondo di Arkesia si trovano una miriade di missioni secondarie da completare. Nonostante conferiscano meno punti esperienza rispetto ad una quest principale, la loro facilità complessiva le rende molto veloci da portare a termine, pertanto consigliamo vivamente di non tralasciarle. Un altro aiuto per incrementare l’esperienza sono i dungeon nascosti, ossia quelli da scoprire basandosi sulle mappe del tesoro ottenibili di tanto in tanto. Anche questi sono piuttosto semplici da affrontare, consentendo di guadagnare punti extra.
3 – Eliminare i nemici in modo efficiente
In qualunque zona vi troviate, ci saranno sempre dei nemici pronti ad attaccarvi. Anziché affrontarli in piccoli gruppi, vi consigliamo di raggrupparne un buon numero per poi eliminarli con abilità ad area, risparmiando di fatto tempo nei combattimenti. Siccome questi mob rilasciano una quantità di esperienza irrisoria (ad eccezione dei boss), non fermatevi continuamente ma uccidete solo quelli di cui avete bisogno in determinate quest o che vi sbarrano la strada nei dungeon.
4 – Potenziare le abilità giuste
Anche il miglioramento di skill specifiche ha un ruolo non di poco conto per guadagnare esperienza in poco tempo. Nel creare la vostra build, assicuratevi di potenziare a sufficienza anche le abilità ad area, in modo da massimizzare i danni e ridurre velocemente in poltiglia orde di nemici.
5 – Evitare i canali affollati nei server
Ogni server di Lost Ark dispone di molteplici canali (selezionabili in alto a destra), che sostanzialmente fungono da “livelli” per distribuire meglio la mole di giocatori. A meno che non siate intenzionati a combattere un cosiddetto world boss, cercate sempre di entrare in canali mediamente o poco affollati (rispettivamente pallino giallo e pallino verde). Questo per evitare che gli altri giocatori vi “rubino” i nemici nelle quest dove viene richiesto di eliminarne un certo quantitativo. Nonostante il respawn dei mob sia piuttosto rapido, è pur sempre tempo che andreste a sprecare.
6 – Affrontare i dungeon alla difficoltà minima
Esatto, non abbiamo sbagliato a scrivere: per risparmiare tempo, è consigliabile affrontare i dungeon alla difficoltà più bassa. Sebbene il drop di oggetti risulti meno appetibile, potete tranquillamente completarli in solitaria dato che riceverete gli stessi punti esperienza con meno fatica. Inoltre, non perderete tempo ad attendere amici o altri giocatori nel matchmaking, che potrebbero non saltare gli intermezzi.
7 – Non farmare continuamente i dungeon
Il farming degli stessi dungeon per ottenere oggetti e parti di equipaggiamento migliori non è una buona opzione per raggiungere velocemente il livello 50. Durante l’avventura, infatti, non mancherete di trovare equipaggiamento indubbiamente più potente, quindi completate i dungeon una sola volta e proseguite.
8 – Usare sempre il teletrasporto
In ogni mappa del gioco si trovano dei Triport da attivare, ovvero punti in cui è possibile teletrasportarsi per viaggiare rapidamente tra le varie aree: utilizzateli sempre per raggiungere più velocemente gli obiettivi delle quest. Qualora fossero comunque lontani dal Triport, servitevi della vostra mount per spostarvi.
Se state navigando in mare, invece, raccogliete spesso i barili in acqua, così da riempire la barra del boost ed utilizzarla per incrementare temporaneamente la velocità della nave. Altro consiglio è quello di utilizzare la funzionalità auto-route: aprite la mappa, selezionate il porto verso cui dirigervi e premete la combinazioni di tasti Alt + click sinistro del mouse. In questo modo, la nave seguirà autonomamente la rotta senza distrazioni.
9 – Sfruttare i consumabili a proprio favore
Durante l’avventura raccoglierete un sacco di oggetti consumabili, tra cui pozioni e granate con effetti differenti. Relativamente a queste ultime, leggete bene le caratteristiche ed utilizzatele nei combattimenti (in particolare contro i boss) per renderli più semplici e veloci. Oltre a farvi risparmiare tempo, vi consentiranno anche di infliggere danni extra.
10 – Tralasciare temporaneamente la raccolta di risorse extra
Ad un certo punto dell’avventura, sbloccherete la possibilità raccogliere erbe, estrarre minerali, cacciare, pescare ed effettuare scavi. Non perdete tempo ad ottenere queste risorse durante la vostra corsa al 50: potrete dedicarvi a queste attività una volta raggiunto il livello massimo, essendo comunque parte integrante del gameplay.
Yu-Gi-Oh! Master Duel, il recente titolo free-to-play lanciato lo scorso mese da Konami, permette ai giocatori di creare il proprio Deck preferito, sia craftando carte che aprendo pacchetti a suon di Gemme. Purtroppo però, non tutte le creature sono ottenibili sin da subito, una su tutte il leggendario Exodia Il Proibito.
Questa peculiare carta è una delle più note del gioco. Infatti, oltre ad essere uno dei mostri più potenti della prima versione del gioco di carte è anche la creatura che nell’anime viene evocato dal giovane Yugi Muto contro Seto Kaiba ed il suo esercito di Draghi Bianchi Occhi Blu.
Exodia Il Proibito è una delle creature la cui evocazione richiede più carte. Infatti, per utilizzarlo contro i vostri avversari dovrete avere a disposizione ben 5 carte, tra cui:
Exodia Il Proibito
Braccio Dx del Proibito
Gamba Dx del Proibito
Braccio Sx del Proibito
Gamba Sx del Proibito
Ognuna di queste carte può essere ottenuta sia craftando che aprendo pacchetti. Nella prima ipotesi, vi invitiamo a seguire la guida da noi realizzata sull’argomento e vi ricordiamo che realizzare tutte queste carte vi costerà 30 SR CP e 120 N CP. Nel caso in cui abbiate iniziato da poco il gioco e non abbiate a disposizione il materiale per craftare tutte le carte, ottenere Exodia Il Proibito e le carte ad esso collegate richiederà un po’ di fortuna.
Infatti, è possibile trovare questo particolare tipo di mostro ed i suoi pezzi all’interno dei Pacchetti Master (costo 100 Gemme). Questi pacchetti però non vi garantiranno in alcun modo l’ottenimento delle carte in questione, d’altronde il database proposto è decisamente ampio. Sbloccando però il Pacchetto Speciale “I Grandi Antichi” (costo 100 Gemme) le possibilità aumentano. Come ottenere questo pacchetto? Se avete Gemme a palate potete provare ad aprire molti Pacchetti Master e sperare di trovare una di queste carte. Oppure, potrete craftare per pochi CP uno degli arti di Exodia ed il gioco è fatto.
Exodia Il Proibito per vincere facile? Serve anche tanto Cu…ore delle Carte
Se volete ripetere il gesto di Yugi Muto e battere il vostro avversario schierando in un match di Yu-Gi-Oh! Master Duel proprio questa creatura, dovrete realizzare un Deck difensivo. Infatti, dovrete temporeggiare ricorrendo a creature e trappole che bloccheranno l’attacco del vostro avversario ed eviteranno ingenti perdite di Life Points. Una volta che sarete riusciti in questo non facile compito ed avrete in mano tutte le 5 carte di Exodia Il Proibito, la vittoria sarà vostra. Qui di seguito, un esempio di Deck in grado di ospitare tale creatura:
Deck Principale
Exodia Il Proibito
GGamba Dx del Proibito
Braccio Sx del Proibito
Gamba Sx del Proibito
Drago Bianco Occhi Blu x 3
La Pietra Bianca della Leggenda x 2
Anime dei Maghi x 2
Biblioteca Reale Magica x 3
Riccastro Goblin x 3
Baratto x 3
Spada di Bambù Dorata x 3
Un Giorno di Pace
Talento Tattiche Triple x 3
Spada di Bambù Spezzata x 3
Spada di Bambù Maledetta x 3
Pseudo Spazio x 3
Gioco del Coniglio x3
Extra Deck:
Linkuriboh
Fateci sapere nei commenti oppure scrivendoci su Facebook e Telegram se avete già queste carte oppure quale Deck utilizzate per scalare le classifiche. Che il Cuore delle Carte sia con voi giovani duellanti.
Nintendo, dopo un lungo periodo di silenzio, tramite i suoi canali social e a distanza di numerosi anni dall’arrivo sul mercato, ha rivelato la data ufficiale della chiusura dell’eShop per le sue longeve piattaforme 3DS e Wii U.
Stando a quanto rivelato dall’azienda di Kyoto, il servizio della grande N per fare acquisti online chiuderà ufficialmente i battenti a partire dalla seconda metà di marzodel 2023.
A partire dalla fine di marzo 2023 non sarà più possibile acquistare giochi e contenuti aggiuntivi per le console della famiglia Nintendo 3DS e Wii U nell'#eShop.
Visita la sezione Servizio al consumatore del nostro sito per maggiori informazioni: https://t.co/0dx3nT81OK
Il comunicato di Nintendo, inoltre, avvisa che già a partire dal corso di quest’anno verranno aggiunte delle importanti limitazioni, che potete trovare elencate di seguito:
A partire dal 29 agosto 2022 non sarà più possibile usare le Nintendo eShop Card per aggiungere fondi a un account nel Nintendo eShop per Wii U o Nintendo 3DS. Tuttavia, sarà ancora possibile utilizzare i codici download fino alla seconda metà di marzo 2023.
Gli utenti che associano i propri fondi del Nintendo Network ID (usati nel Nintendo eShop per Wii U e Nintendo 3DS) con i fondi legati al proprio account Nintendo (usati nel Nintendo eShop per Nintendo Switch) possono usare i fondi condivisi per acquistare contenuti su tutte queste console fino alla seconda metà di marzo 2023, dopodiché i fondi potranno essere usati solo per acquistare contenuti per Nintendo Switch.
Non è previsto alcun cambiamento per il Nintendo eShop per Nintendo Switch.
I cambiamenti relativi al Nintendo eShop per Wii U e Nintendo 3DS avverranno contemporaneamente nei software di queste piattaforme in cui è possibile effettuare acquisti, come Piazza Mii StreetPass, il negozio dei temi e Nintendo Badge Arcade.
Anche dopo la seconda metà di marzo 2023, e nel futuro prossimo, sarà ancora possibile scaricare nuovamente giochi e DLC, ricevere aggiornamenti software e giocare online sulle console Wii U e Nintendo 3DS.
Questo dunque è il comunicato da parte di Nintendo. Un altro piccolo passo avanti svolto dall’azienda di Kyoto per chiudere tempestivamente due importanti capitoli del suo passato per concencentrarsi, probabilmente, sulle faccende inerenti il presente ed il futuro.
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Arriva tramite un Trailer Ufficiale l’annuncio della Demo giocabile di Daymare 1994: Sandcastle, prequel di Daymare: 1998 (QUI la nostra recensione).
Invader Studios, talentuoso team italiano, probabilmente proporrà la Demo in occasione della Steam Next Fest, prevista nella settimana dal 21 al 28 Febbraio.
Potremmo toccare con mano lo stato di avanzamento del Survival Horror, in attesa di poter giocare la versione definitiva, prevista in uscita su PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch.
Il nostro alter ego in game sarà l’agente speciale Dalila Reyes, inoltrata nelle inquietanti e sconosciute profondità del centro di ricerca H.A.D.E.S. (Hexacore Advanced Division for Extraction and Search).
Il trailer mostra alcuni spezzoni di gioco, ispirato alla saga di Resident Evil, ma con un appeal nuovo ed un impatto grafico di buon livello. Dopo gli ottimi risultato di Daymare: 1998, Invader Studios cerca la consacrazione definitiva nel mercato videoludico.
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Lo sviluppatore di Varsavia ha annunciato oggi che Cyberpunk 2077 ha appena ricevuto l’aggiornamento gratuito, che introduce i giocatori alle versioni di nuova generazione del gioco su Xbox Series X|S e PlayStation 5, oltre a migliorare le versioni originali.
La prima più importante novità riguarda la completa “riscrittura” del sistema di abilità. CDProjekt ha eliminato alcuni dei perks inutilizzati ed inutili, come la possibilità di non essere individuati sottacqua, semplificando ma allo stesso tempo rendendo più effettive le abilità. Ad esempio sono state mostrate le nuove abilità di combattimento con i coltelli introducendo i “coltelli boomerang”.
I giocatori, una volta installata la patch avranno la possibilità di riassegnare i punti abilità in quanto la patch cancella le assegnazioni
Nuovo sistema di combattimento, più bilanciato.
Il sistema di combattimento è stato ribilanciato, così come il sistema “economico” del gioco, con prezzi più bilanciati a seconda delle armi, e la possibilità di andare incontro a saldi dei negozi (come quello di Wilson) per l’acquisto di nuove attrezzature. Sono stati inoltre introdotti nuovi mitragliatori, nuovi mirini e nuove skin per alcune armi.
E’ possibile ora scegliere l’orario esatto in cui risvegliarsi o riprendere l’attività.
Un’altra importante novità riguarda l’IA degli NPC nemici, ora molto più attivi nella ricerca della copertura, nell’accerchiamento e in generale nella capacità di abbattervi.
Nuovo sistema di guida dei veicoli
Molte novità riguardano la guida dei veicoli. E’ stato modificato la visibilità durante la visuale in prima persona durante la guida. Il sistema di frenata è stato modificato e il sistema di guida è totalmente nuovo e più realistico e duro; il comportamento delle vetture inoltre è diventano molto più diversificato a seconda del veicolo scelto. Sono state introdotte “le sospensioni” per i veicoli, un sistema di danno dei veicoli diversificato e le luci anteriori e posteriori per i veicoli, che possono essere attivate premendo lo stick destro o il tasto E sulla tastiera.
Nuova IA per gli NPC
La folla e gli NPC sono ora molto più attivi e responsivi. Gran parte delle persone, a seconda della zona, saranno armate e risponderanno ad eventuali aggressioni. Sono stati corretti i di problemi che comportavano letteralmente la scomparsa degli NPC appena si voltava lo sguardo.
Migliorata la gestione della mappa
E’ stata rivista la mappa, con le missioni principali in giallo (come prima) e quelle dei fixers in verde mentre le attività non fondamentali e gli shop sono riportati in bianco.
Nuovi rewards e migliore gestione delle missioni secondarie e principali
Completare tutte le missioni di un fixer comporta ora rewards molto più rari e “prestigiosi” ed è stata ora introdotta la possibilità di rifiutare alcune missioni degli NPC o di rifiutarle in automatico. Gli NPC ora risponderanno con messaggi personalizzati molto più pertinenti e diversificati.
Nuovi Make Up
E’ stata finalmente introdotta la possibilità di modificare il taglio di capelli con nuove acconciature e nuovi colori e ovviamente altri particolari dell’aspetto di V (rossetto, make up, ecc) direttamente dall’appartamento.
Home makeover
E’ possibile ora acquistare o noleggiare nuovi appartamenti per V in diverse zone di NightCity, oppure modificare l’arredamento dell’appartamento di V direttamente dal PC che si trova nell’appartamento. L’acquisto o l’affitto di appartamenti sarà più o meno caro a seconda del luogo dove si sceglierà di vivere e ovviamente dall’arredamento che si sceglierà tra i tanti disponibili. Ciascuno degli appartamenti avrà anche nuovi elementi con cui sarà possibile interagire.
E’ stata migliorata anche la gestione dell’armeria e dei collezionabili che ora sarà “condivisa” tra i diversi appartamenti che si deciderà di possedere o noleggiare.
Nuovo sistema di Romance
Una delle novità più interessanti riguarda le romance, che ora sono sicuramente più realistiche. I giocatori avranno la possibilità di interagire più spesso e in maniera più diversificata con i personaggi della romance, anche attraverso nuovi messaggi preimpostati. Ci sarà anche la possibilità che durante il vostro ritorno a casa per la nanna vi ritroviate a risvegliarsi con la vostra crush.
DualSense support per PS5
L’aggiornamento introduce finalmente il controllo aptico dualsense per gli utenti PS5, soprattutto durante la guida dei veicoli.
Demo per PlayStation 5 ed Xbox Series X
Lo studio ha pubblicato due video footage di gameplay tratti da Xbox Series Xe PlayStation 5. I giocatori che desiderano provare il gioco prima di acquistarlo possono farlo gratuitamente grazie alla prova a tempo limitato disponibile su Xbox Series X|S e PlayStation 5. La prova gratuita sarà disponibile per 30 giorni fino al 15 marzo ore 17:00 CET e fornirà l’opzione di continuare la propria avventura dopo l’acquisto. In modo similare, coloro che hanno iniziato la loro avventura a Night City su Xbox One e PlayStation 4 potranno trasferire i loro salvataggi di gioco alle rispettive versioni per nuova generazione. I dettagli riguardanti il processo di trasferimento possono essere consultati sul sito dell’aggiornamento.
Performance mode
Molti miglioramenti riguardano anche le performance su tutte le piattaforme, ma soprattutto con RayTracing. Sarà inoltre possibile scegliere su console next gen la modalità Performance a 60fps e la modalità Ray Tracing, entrambe in 4k ma mentre la prima avrà dettagli medi e 60fps, la seconda avra un frame rate bloccato a 30fps e dettagli alti.
Se avete attivato l’aggiornamento automatico, una volta live, l’aggiornamento sarà scaricato direttamente per tutte le piattaforme. L’unica eccezione riguarda PS5 per la quale sarà necessario scaricare manualmente l’aggiornamento.
Per tutti dettagli vi rinviamo al Comunicato Ufficiale:
Con la patch 1.5 / Aggiornamento next-gen, Cyberpunk 2077 sfrutta tutta la potenza extra dell’hardware delle console di nuova generazione, permettendo di utilizzare il ray-tracing e lo scaling dinamico fino a 4K, e avendo tempi di caricamento velocizzati e una ampia varietà di migliorie tecniche e grafiche. Permette inoltre di utilizzare le funzionalità del controller DualSense: i trigger adaptivi e il feedback aptico.
Lo studio ha pubblicato due video footage di gameplay tratti da Xbox Series X e PlayStation 5. I giocatori che desiderano provare il gioco prima di acquistarlo possono farlo gratuitamente grazie alla prova a tempo limitato disponibile su Xbox Series X|S e PlayStation 5. La prova gratuita sarà disponibile per 30 giorni fino al 15 marzo ore 17:00 CET e fornirà l’opzione di continuare la propria avventura dopo l’acquisto. In modo similare, coloro che hanno iniziato la loro avventura a Night City su Xbox One e PlayStation 4 potranno trasferire i loro salvataggi di gioco alle rispettive versioni per nuova generazione. I dettagli riguardanti il processo di trasferimento possono essere consultati sul sito dell’aggiornamento.
L’aggiornamento porta con sè diverse miglioramenti su tutte le versioni di Cyberpunk 2077. Questi spaziano da ottimizzazione delle performance e della stabilità del gioco, aggiustamenti a gameplay ed economia del gioco, funzionalità dell’open world, uso della mappa, nuove interazioni per le relazioni e un sistema di Fixer migliorato. Inoltre, sono stati aggiunti nuovi contenuti, tra cui appartamenti affittabili, nuovi equipaggiamenti, opzioni di personalizzazione del personaggio, e altro ancora. Maggiori dettagli sull’argomento sono consultabili qui.
In seguito all’uscita della patch 1.5/aggiornamento next-gen, Cyberpunk 2077 è ora disponibile su Xbox Series X|S e PlayStation 5 come aggiornamento gratuito per i possessori delle versioni Xbox One e PlayStation 4, oltre ad essere disponibile all’acquisto. Il gioco e la patch 1.5 sono disponibili su Xbox One, PlayStation 4, Stadia, e PC.
Per maggiori informazioni sul gioco, recati su cyberpunk.net.
Riguardo Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077 è un gioco di ruolo incentrato sulla narrazione ambientato nella più pericolosa e vibrante metropoli del futuro: Night City. Il gioco segue la storia di V, un cyberpunk in un mondo di guerrieri della strada cyberpotenziati, esperti netrunner e hacker corporativi. Marchio di fabbrica di CD PROJEKT RED, iI giocatori dovranno affrontare decisioni difficili che influenzeranno pesantemente il corso del gioco. Vincitore di oltre 100 premi all’E3 2018, Cyberpunk 2077 è ambientato nello stesso universo del gioco di ruolo cartaceo di Cyberpunk 2020.
Riguardo CD PROJEKT RED
CD PROJEKT RED è uno studio di sviluppo di videogiochi fondato nel 2002. Sviluppa e pubblica videogiochi per PC e console. I titoli di punta dello studio includono la serie di The Witcher, Thronebreaker: The Witcher Tales, GWENT: The Witcher Card Game ed il prossimo gioco di ruolo futuristico tripla A: Cyberpunk 2077. Insieme a GOG.COM, negozio online di videogiochi che offre titoli selezionati per PC e Mac, CD PROJEKT RED è parte di CD PROJEKT Capital Group. CD PROJEKT S.A. è quotata nel Warsaw Stock Exchange (ISIN: PLOPTTC00011).
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Questa volta Red Ego Games si è messa in proprio, sviluppando e producendo Re:Turn 2– Runaway sequel diretto di Re: Turn – One Way Trip, uscito durante il 2020, di cui trovate qui la nostra recensione.
Versione testata: PC
A distanza di poco più di un anno lo sviluppatore londinese torna sui suoi passi e porta alla ribalta il proseguo della storia del primo capitolo, mantenendo gli asset del gioco sostanzialmente invariati.
Re:Turn 2 – Runaway è disponibile su Xbox Series X/S, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, Nintendo Switch, Classic Mac OS, PlayStation 5, quindi qualora foste interessati dovrete semplicemente scegliere la piattaforma più adatta alle vostre esigenze.
Che gioco è?
Re:Turn 2 – Runaway, seguendo le orme tracciate dal capitolo precedente, rimane invariato per quanto riguarda identità e struttura: è un horror di tipo psicologico, basato su sistema isometrico in 2D a spostamento orizzontale. La realizzazione artistica è veicolata tramite una tradizionalissima pixel art, dalle tinte noir, opprimenti, inquietanti e pregne di pathos.
Rispetto al suo predecessore l’impatto visivo è leggermente migliorato, la qualità complessiva è superiore, il che si traduce con texture più nitide e distinte ed una palette dei colori più accattivante. Tuttavia nel bene e nel male, permane un fortissimo senso di familiarità e dejà vu con One Way Trip, per cui scorrendo gli screen di entrambi i capitoli risulterebbe difficile a volte distinguere a chi appartengano.
Riprendendo la trama vestiremo di nuovo i panni di Saki, la nostra protagonista. A tal riguardo però è necessario fare un passo indietro per apprezzarne meglio l’incipit di questo seguito.
Per farla breve e senza spoilerare troppo (se preferite la versione più dettagliata andate direttamente alla nostra recensione), nel primo capitolo Saki e i suoi amici si appartarono per un pic-nic che ben presto terminò in tragedia. Un fantomatico treno dall’aspetto molto antico apparve dove prima non c’era nulla, ed in seguito gli amici della protagonista spariti misteriosamente uno ad uno.
Re:Turn 2 – Runaway riparte esattamente da dove era finito il precedente capitolo, cosa che non vi sveliamo dettagliatamente proprio per questione di spoiler. Il suo viaggio drammatico, ormai sola ed abbandonata, non è ancora finito, nuovi orrori ed enigmi si staglieranno di fronte a lei in questa nuova avventura.
Perché giocarlo?
Sono presenti degli elementi di varia natura, che potrebbero attrarre una certa platea di giocatori ad acquistare questo nuovo titolo di Red Ego Games. Detto che il titolo è ovviamente consigliato per gli estimatori di Re:Turn One Way Trip, Runaway potrebbe essere una buona scelta per gli amanti della pixel art, delle piccole ed intime storie adolescenziali a tinte horror.
Ben lontano dalla canonica struttura dei videogame classici, qui siamo difronte ad una sorta di racconto interattivo, dove il gameplay recita un ruolo decisamente marginale. Vi sono delle interazioni con l’ambiente e con alcuni oggetti funzionali allo sviluppo della trama, ma i punti di forza indubbiamente risiedono nell’ambientazione curata, negli scenari emotivamente toccanti, e nella narrazione serrata e sentita degli avvenimenti della protagonista.
La longevità estremamente ridotta, parliamo di circa 2-3h per portare a termine la storia, potrebbe venire incontro al gusto di chi non fosse particolarmente attratto da giochi con un monte ore notevole, preferendo esperienze mordi e fuggi.
Perché no?
Non abbiamo compreso completamente il senso di far uscire a distanza di quasi 2 anni un sequel dalle 3h di gioco, trattato come un singolo gioco. Visto anche il prezzo ridotto rispetto al primo capitolo, avrebbe forse avuto più senso intenderlo come un DLC di One Way trip, considerandone inoltre l’evidente continuità sia a livello artistico che narrativo.
Come per il predecessore permangono gli stessi limiti strutturali: se siete amanti di giochi dal gameplay spiccato e predominante, state alla larga da questo titolo, dove la vostra occupazione principale sarà godervi l’evolvere degli eventi.
La stessa ridotta longevità che per alcuni potrebbe essere un valido incentivo all’acquisto, per altri potrebbe rappresentare un limite evidente allo spendere del denaro (tanto o poco che sia) per un prodotto dalla durata così esigua.
Il panorama indie ci ha ormai abituati, grazie alla sua sempre varia ed inarrestabile produzione di titoli per tutti i gusti, a valutare attentamente un gioco prima del relativo acquisto, al fine di ottimizzare le proprie spese verso prodotti di proprio gradimento.
L’acquisto di Re:Turn 2 – Runaway deve necessariamente passare attraverso questa valutazione non essendo un gioco adatto ai gusti dei più.
Commento Finale
Re:Turn 2 – Runaway prosegue la linea tracciata dal precedente capitolo, manca però di coraggio ed intraprendenza non abbandonando mai la propria comfort zone. Un gameplay pressoché inesistente ed una longevità ridotta all’osso sono tra i fattori principali che non ci hanno propriamente convinto ed entusiasmato. Sempre delizioso e rifinito il comparto artistico riprodotto in pixel art, non basta forse per giustificarne la spesa, di quello che più coerentemente sarebbe dovuto essere un DLC piuttosto che un gioco a-sé-stante. Acquisto consigliato per gli amanti del genere e per gli estimatori di Re:Turn One Way Trip, rimasti in sospeso in attesa di nuovi sviluppi della trama.
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Lavorare da casa è ormai una realtà più che consolidata. Aumentano di giorno in giorno le persone che decidono, laddove il tipo di impiego lo consenta, di operare comodamente dalle mura domestiche.
Tuttavia lavorare da casa richiede uno studio attento della propria postazione, degli accessori necessari e soprattutto del setting, che può cambiare a seconda dell’impressione che si vuole trasmettere ad esempio quando si effettua una conference call. Alcuni accessori, poi non possono mancare per migliorare la propria postazione di lavoro e alcuni possono essere anche davvero molto costosi.
Risparmiare acquistando gli indispensabili per lo smart working, tuttavia, è davvero facile soprattutto con i codici sconto: applica il codice sconto Mediaworld da 20€ al check-out del negozio online e attendi l’arrivo a casa della migliore tecnologia a prezzi imbattibili.
Ma quali sono gli accessori a cui ci stiamo riferendo? Eccovi una mini guida su quali sono i prodotti perfetti per una postazione efficiente e anche bella da vedere.
I must have dello smart worker. Ecco cosa non deve mai mancare
L’angolo per il lavoro da casa è divenuto sempre più presente nelle case degli italiani, così come all’estero. La pandemia ha fatto (ri)scoprire possibilità che fino a poco tempo addietro erano state sottovalutate. Creare la postazione per lo smart working oggi non è solo necessario, ma anzi molto divertente. Oltre all’ovvio Pc e stampante, però, cosa non deve mai mancare? Ecco qualche suggerimento.
Primo step: pensare all’acquisto di un monitor nuovo
Se possiedi un PC con monitor esterno, o un Laptop, forse è giunto il momento di acquistare un monitor più performante. Lavorare molte ore davanti allo schermo può stancare davvero tanto. Oggi si trovano in commercio dei dispositivi più aggiornati, che hanno una resa molto più alta e che al tempo stesso permettono di sacrificare di meno la vista. La prima cosa da guardare è innanzitutto la tecnologia utilizzata. Se il vostro obiettivo non è giocare, preferite sempre IPS rispetto ad altre tecnologie come VA e TN. IPS permette di avere angoli di visione più ampi e colori più fedeli.
HUAWEI MATEVIEW GT monitor LCD 34” con tecnologia Ultra Low Blue Light e Flicker Free
Altra cosa da tenere a mente è il refresh rate. Un refresh rate più alto di 60hz (lo standard su quasi tutti i monitor PC) consente di avere un minor affaticamento della vista; Sui monitor IPS non da gioco, vi consigliamo di sceglierne uno che offra un refresh a 75hz o meglio ancora 100/120hz.
Infine due tecnologie fondamentali per ridurre l’affaticamento della vista se si passano molte ore al PC: FlickerFree e Blue Light Filter.
La tecnologia flicker free elimina completamente lo sfarfallio dello schermo integrando retroilluminazione a LED con modulazione CC riducendo il disagio e l’affaticamento degli occhi. La seconda, come il nome lascia intendere è un filtro per luce blu, responsabile dell’affaticamento visivo e secondo alcuni studi anche dell’insonnia, che può essere attivato in automatico o manualmente. Alcune compagnie offrono entrambe queste tecnologie sotto la voce tecnologia “Eye Care”.
Luce da Pc/monitor
Sempre per ridurre l’affaticamento visivo, da un po’ di tempo sta riscuotendo sempre più successo la luce da Monitor/Pc. Si tratta di una sbarra luminosa da apporre sul bordo superiore dello schermo che crea una illuminazione soffusa ottimale in qualsiasi frangente e perfetta per concentrarsi sulla tastiera senza dover accendere lampade, aprire finestre o, al contrario, tappare tutto per evitare riflessi.
In foto una barra luminosa da monitor Xiaomi MI-BHR4838GL
Inoltre quasi tutti i modelli sono dotati di piccoli tasti touch, tante funzionalità e design gradevole. Insomma, un bel tocco di classe che renderà la scrivania ancora più bella e affaticherà meno i vostri occhi.
Cuffie, Microfono e Webcam
Immancabile, in ogni lavoro da casa che si rispetti, è la videochiamata con il Boss. O le riunioni con i colleghi per mettere il punto alla situazione. O ancora, il contatto con un cliente. In ogni caso, bisogna dire che serve una vera e propria dotazione professionale.
Se fino a ieri utilizzavi la webcam integrata del portatile, oggi non puoi più permetterti di seguire il tuo lavoro senza una comunicazione chiara e ottimale sotto tutti i punti di vista.
Quindi al via l’acquisto di cuffie con la funzione di isolamento acustico, videocamera degna di essere chiamata con questo nome (risoluzione almeno 720p) e microfono, possibilmente esterno o almeno di ottima qualità integrato con le cuffie.
Soprattutto quest’ultimo aspetto è fondamentale, cercate sempre auricolari o cuffie che abbiano modalità di cancellazione attiva del rumore di fondo, come ad esempio quelle offerte da Jabra, specialista danese della comunicazione.
Jabra Elite 85t
Tastiera ergonomica
Si presume che chi lavora da casa debba gestire documenti, scrivere e digitare enormi quantità di dati. Ecco che una tastiera ergonomica può sicuramente essere utile a scansare futuri (e fastidiosi) crampi alle dita, gonfiori ai polsi e infiammazioni tendinee. Ma poi diciamocelo, le tastiere in vendita adesso sono davvero piacevoli alla vista, e progettate proprio per dare all’utente finale una comodità che porta inevitabilmente a maggior velocità sul lavoro. Preferite sempre le tastiere con poggiapolsi integrato e con altezza regolabile, come la Logitech K860 cosa che vi consente di personalizzare quanto più possibile la vostra postazione di digitazione. Se poi siete in cerca di una tastiera meccanica e non a membrana, questo articolo e questo articolo e potrebbero tornarvi utili.
Sedia da Ufficio
Chi non ricorda i “vecchi” uffici dei professionisti? Mobili importanti, tavoli antichi e sedie in legni pregiati, magari con sedute in pelle vera. Ad oggi, per dimostrare di avere una postazione di lavoro che vale, è sufficiente acquistare una sedia da ufficio funzionale e di design. E c’è da dire di più: le sedie moderne offrono una comodità certamente migliore rispetto ad altri tipi di complementi. Cuscini lombari e cervicali, oltre a dare un tocco di classe, sono anche perfetti per proteggere la postura assunta durante il lavoro.
Scegliete sempre una sedia che abbia anche braccioli regolabili sia in altezza che in profondità e ricordatevi di verificare l’altezza della sedia dal suolo e di regolarla in base all’altezza della vostra scrivania. Una sedia troppo alta non farebbe altro che peggiorare la vostra postura e conseguentemente i dolori lombari e cervicali. Ricordate infine che le braccia dovrebbero essere sempre parallele alla scrivania e gli occhi in linea con la tre quarti superiore del monitor. Se non trovate una sedia da ufficio che faccia al caso vostro, il consiglio è di guardare anche al settore delle sedie da gaming, magari scegliendone una total black per un aspetto più serioso.
Tappeto salvapavimento
Da non dimenticare, però, di acquistare insieme alla sedia anche un bel tappeto da mettere sotto. Le sedie da ufficio, dotate ovviamente di ruote, possono danneggiare i pavimenti, o comunque lasciare dei brutti segni neri. Ecco che il tappeto eviterà di danneggiare parquet o piastrelle in Gres, e servirà da completamento alla scrivania da lavoro.
Dear Esther sarà gratuito su Steam in occasione del suo decimo anniversario. The Chinese Room ha infatti deciso di rendere il suo gioco di avventura a base narrativa, vincitore di numerosi premi, scaricabile gratuitamente nei giorni 14 e 15 febbraio 2022.
The Chinese Room e il publisher Secret Mode annunciano che festeggeranno il decimo anniversario dalla pubblicazione del gioco con un’offerta particolare. Il download da Steam di questo titolo di avventura che ha segnato e definito la strada per il sottogenere dei “walking simulator” sarà gratuito nelle date del 14 e 15 febbraio,.
Il decimo anniversario della pubblicazione cade a due settimane di distanza dall’uscita del prossimo gioco narrativo di The Chinese Room. Little Orpheus, infatti, uscirà per PC il giorno 1 Marzo 2022.
Dear Esther – un’esperienza quasi esclusivamente narrativa
Il 14 febbraio 2012, Dear Esther immergeva i suoi giocatori in un mondo splendidamente realizzato, un’isola remota e desolata nell’arcipelago delle Ebridi.
Abbandonando il tradizionale gameplay in favore di un’esperienza basata unicamente sulla storia, il gioco ha saputo combinare splendide ambientazioni con una colonna sonora mozzafiato, per raccontare una potente storia fatta di amore, di perdita, di senso di colpa e di redenzione.
Dal giorno della sua pubblicazione Dear Esther ha vinto numerosi premi, tra cui quello per l’ “eccellenza nelle Arti Grafiche” all’ Independent Games Festival del 2012, quello per il “migliore uso della narrazione” ai TIGA Awards del 2012 e cinque nomination ai premi BAFTA del 2012.
Dan Pinchbeck di The Chinese Room ha dichiarato: “E’ stato un piacere lavorare a Dear Esther con un team di così grande creatività, talento e ispirazione e siamo tutti lieti ed onorati per il calore che la community ci ha riservato negli ultimi dieci anni. Siamo anche emozionati nel poter offrire il gioco a una nuova generazione di giocatori in occasione del suo decimo anniversario. Personalmente non vedo l’ora di sentire i pareri di quei giocatori che potranno esplorare oggi per la prima volta l’isola di Dear Esther.“
Dear Esther sarà gratuito su Steam fino al 16 febbraio 2022 e può essere scaricato da qui.
Elden Ring è sicuramente uno dei titoli più attesi di questo febbraio 2022; negli ultimi giorni erano comparse in rete informazioni riguardo i requisiti minimi della versione PC (subito rimossi) e in molti si erano chiesti come mai non fossero stati pubblicati aggiornamenti ufficiali su quelli raccomandati.
Ebbene, oggi tramite un post comparso su Reddit, tornano a comparire le informazioni sui requisiti della versione PC del gioco, ma questa volta ci sono sia quelli minimi che quelli raccomandati.
Come potete vedere dall’immagine pubblicata qui sotto, i requisiti minimi e massimi sono piuttosto bassi e dovrebbero consentire a gran parte dei giocatori PC di poter godere del gioco in maniera più che degna.
Requisiti minimi e massimi di Elden Ring compaiono in un leak su Reddit
Requisiti minimi
OS: Windows 10
CPU: Intel Core 8400 o Amd Ryzen 3300x
RAM: 12GB
GPU: NVIDIA GTX 1060 3GB/AMD RX 580 4GB
Requisiti Raccomandati
OS: Windows 11
CPU: Intel i7 8700k o AMD Ryzen 3600X
RAM: 16GB
GPU: NVIDIA GTX 1070 8gb/AMD RX Vega 56 8GB
Vi ricordiamo che Elden Ring è in uscita per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One, Microsoft Windows il 25 febbraio 2022. Per restare aggiornati sul titolo e per avere accesso a tutte le guide sul gioco che vi preannunciamo essere tantissime, vi invitiamo a continuare a seguirci anche sui nostri social:
Prime Video oggi ha svelato il primo teaser trailer ufficiale della sua serie più attesa del 2022, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere.
Il trailer, della durata di 60 secondi, ha offerto agli spettatori del Super Bowl i primissimi scorci audio-visivi sulla mitica Seconda Era di J.R.R. Tolkien, svelando una leggenda tutta nuova in arrivo da Amazon Studios e dagli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay. Lo show avrà inizio il prossimo 2 settembre.
Il teaser trailer mostra alcuni dei personaggi – Elfi, Nani e Uomini – interpretati dall’ensamble cast della serie. Fanno la loro comparsa anche alcuni dei luoghi più rappresentativi di Arda. Il video conduce il pubblico in un viaggio pieno di azione, di meraviglia ed emozione, con la magnificenza dello stile cinematografico.
L’attesissima serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo in svariate lingue da venerdì 2 settembre, con un nuovo episodio in uscita ogni settimana.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video porta per la prima volta sullo schermo le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere: un nuovo scenario
Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui grandi poteri furono forgiati, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di sprofondare tutto il mondo nell’oscurità.
Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il lungamente temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino agli angoli più remoti della mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.
La serie è guidata dagli showrunner ed executive producerJ.D. Payne e Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, J.A. Bayona, Belén Atienza, Justin Doble, Jason Cahill, Gennifer Hutchison, Bruce Richmond e Sharon Tal Yguado, oltre ai produttori Ron Ames e Christopher Newman. Wayne Che Yip è co-executive producer e regista con J.A. Bayona e Charlotte Brändström.
I libri de Il Signore degli Anelli sono stati tradotti in oltre 38 lingue e hanno venduto più di 150 milioni di copie.