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Epic Games Store, Deus Ex: Mankind Divided e The Bridge in regalo!

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Come ogni giovedì Epic Games Store regala uno o più giochi gratuiti per il nostro PC, questa settimana vestiamo i ruoli del cyber-agente Adam Jensen e buttiamoci nell’incredibile Deus Ex: Mankind Divided, e risolviamo elaborati enigmi di stampo visivo nel malinconico The Bridge.

Deus Ex: Mankind Divided è un GDR in prima persona che ci proietta in un 2029 distopico dove un recente evento ha reso impossibile la pacifica esistenza tra persone comuni e umani che hanno ricevuto impianti cibernetici, con la nascita di campi di segregazione per gli ultimi.

Scegliamo il nostro tipo d’approccio – sia negli scontri che nelle interazioni con i personaggi – e affrontiamo ogni missione sfruttando un ampia libertà di scelta, tipica degli immersive sim.

The Bridge è un indie game 2D ispirato dalle opere impossibili del grafico e litografo olandese Maurits Cornelis Escher che porta a schermo un avventura fatta di puzzle logici visivi.

Decifriamo ogni livello, analizziamo con accuratezza l’assurdo delle sue strutture, e con la pressione di un tasto capovolgiamo la gravità a nostro piacimento, dandoci modo di trovare la via d’uscita attraverso i 48 livelli-rompicapo che metteranno a dura prova la nostra capacità di analisi.

Potete fare vostri Deus Ex e The Bridge in forma gratuita solo sull’ Epic Game Store, creando un account -in caso non l’aveste ancora fatto- e seguendo i corrispettivi link ai giochi. Non fatevi sfuggire quest’offerta, che scadrà alle ore 16:00 di giovedì 21 marzo.

E non perdetevi la live sul nostro canale ufficiale Twitch di 4News.it, per provare assieme a Edoardo “SamaelBecks” Bechis cosa ci propongono questi titoli gratuiti nella rubrica #GiochiXPovery, in onda ogni giovedì alle 18:30.

Final Fantasy VII Rebirth – Guida: dove trovare tutte le carte di Regina rossa

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Tra le attività secondarie di Final Fantasy VII Rebirth, Regina rossa è uno dei minigiochi più apprezzati del capolavoro Square-Enix: ecco dove trovare tutte le carte!

Regina rossa è un minigioco profondo ed affascinante, un vero e proprio card game con regole semplici ma intriganti. Lungi dall’essere solo uno svago però, per ottenere il pieno completamento del titolo, dovrete necessariamente farvi le ossa sconfiggendo tutti i giocatori e costruendo progressivamente il mazzo più forte con le carte migliori.

Oltre a questo, completare la collezione è altrettanto indispensabile sulla via per ottenere i trofei legati al Johnny Miramare. A tal proposito, vi potrebbero interessare le nostre ulteriori guide di Final Fantasy VII Rebirth.

Prima di lasciarvi alla guida, vi ricordiamo che il titolo è disponibile dal 29 Febbraio in esclusiva per PlayStation 5.

Si ringrazia PowerPyx.

Posizione delle carte di Regina rossa

  • 001 Security Officer – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 002 Riot Trooper – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 003 Grenadier – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 004 J-Unit Sweeper – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 005 Queen Bee – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 006 Toxirat – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 007 Levrikon – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 008 Grasslands Wolf – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 009 Mu – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 010 Mandragora – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 011 Elphadunk – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 012 Cactuar – Capitolo 2 – Kalm, si vince battendo Nene.
  • 013 Crystalline Crab – Capitolo 2 – Kalm, si vince battendo Ned.
  • 014 Quetzalcoatl – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 015 Zu – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 016 Devil Rider – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore ad est del fiume
  • 017 Screamer – Capitolo 2 – Kalm, si vince battendo Zahira.
  • 018 Flan – Capitolo 2 – Kalm, disponibile dal venditore nella parte est del fiume
  • 019 Crawler – Capitolo 4 – Junon, disponibile dal venditore del General Store
  • 020 Archdragon – Capitolo 4 – Junon, disponibile dal venditore del General Store
  • 021 Ogre – Capitolo 4 – Junon, si vince battendo “The Moore Twins”
  • 022 Deathwheel – Capitolo 4 – Crown’s Nest, disponibile dal distributore automatico
  • 023 Fleetwing – Capitolo 6 – Costa del Sol, si ottiene come premio del primo round del Card Carnival
  • 024 Zemzelett – Capitolo 4 – Junon, si vince battendo Zoganon
  • 025 Ignilisk – Capitolo 4 – Crown’s Nest, disponibile dal distributore automatico
  • 026 Capparwire – Capitolo 4 – Junon, disponibile dal venditore del General Store
  • 027 Mindflayer – Capitolo 4 – Crown’s Nest, si vince battendo la giocatrice Michaela
  • 028 Scrutineye – Capitolo 4 – Crown’s Nest, disponibile dal distributore automatico
  • 029 Hell Rider II – Capitolo 4 – Crown’s Nest, disponibile dal distributore automatico
  • 030 Flametrooper – Capitolo 4 – Crown’s Nest, si vince battendo Neil
  • 031 Spearhawk – Capitolo 6 – Costa del Sol, premio per il minigioco Spears and Needles
  • 032 Sea Devil – Capitolo 6 – Costa del Sol, premio per il minigioco Devil by Night
  • 033 Shoalopod – Capitolo 6 – Costa del Sol, disponibile dal venditore.
  • 034 Crown Lance – Capitolo 6 – Costa del Sol, disponibile dal venditore.
  • 035 Tonberry King – Capitolo 6 – Costa del Sol, premio per il minigioco Devil by Night
  • 036 Sandhog Pie – Capitolo 7 – North Corel, disponibile dal venditore di armi
  • 037 Bloatfloat – Capitolo 7 – North Corel, disponibile dal venditore di armi
  • 038 Bagnadrana – Capitolo 9 – North Corel, si vince battendo Navalan
  • 039 Cockatrice – Capitolo 7 – North Corel, si vince battendo Rolf
  • 040 Heatseeker – Capitolo 7 – North Corel, disponibile dal venditore di armi
  • 041 Bomb – Capitolo 7 – North Corel, si vince battendo il giocatore Biff
  • 042 Thug – Capitolo 8 – Prigione di Corel, si vince battendo Dax
  • 043 Death Claw – Capitolo 8 – Prigione di Corel, si vince battendo Mary
  • 044 Landworm – Capitolo 8 – Prigione di Corel, disponibile dal venditore
  • 045 Sandspitter – Capitolo 8 – Prigione di Corel, disponibile dal venditore
  • 046 Chimera – Capitolo 8 – Prigione di Corel, disponibile dal venditore
  • 047 Joker – Capitolo 8 – Prigione di Corel, si vince battendo Pietro
  • 048 Amphidex – Capitolo 9 – Villaggio di Gongaga, disponibile dal venditore
  • 049 Frightflower – Capitolo 9 – Villaggio di Gongaga, disponibile dal venditore
  • 050 Gagighandi – Capitolo 9 – Villaggio di Gongaga, disponibile dal venditore
  • 051 Insectoid Chimera – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, si vince battendo Robin
  • 052 Gigantoad – Capitolo 9 – Villaggio di Gongaga, disponibile dal venditore
  • 053 Maloceros – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, si vince battendo Regina
  • 054 Grandhorn – Capitolo 8 – Prigione di Corel, disponibile dal venditore
  • 055 Great Malboro – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, si vince battendo Zhijun
  • 056 Grangalan – Capitolo 10 – Prigione di Corel, si vince battendo “Wize 3.0 Ver. 2.0”
  • 057 Amalgam – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 058 Skeeskee – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 059 Griffon – Capitolo 9 – Villaggio di Gongaga, si vince battendo Oscar
  • 060 Basilisk – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 061 Reapertail – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, si vince battendo Bernard
  • 062 Jabberwock – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 063 Desert Sahagin – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 064 Cavestalker – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 065 Stone Golem – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 066 Two Face – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, si vince battendo Ka’dina
  • 067 Gi Specter – Capitolo 10 – Villaggio di Cosmo Canyon, disponibile dal venditore
  • 068 Valron – Capitolo 11 – Nibelheim, si vince battendo Turner
  • 069 Disgorgon – Capitolo 11 – Nibelheim, disponibile dal venditore
  • 070 Dragon – Capitolo 11 – Nibelheim, disponibile dal venditore
  • 071 Twin Brain – Capitolo 11 – Nibelheim, si vince battendo Dale
  • 072 Black Bat – Capitolo 12 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 073 Bahba Velamyu – Capitolo 11 – Nibelheim, disponibile dal venditore
  • 074 Rictus – Capitolo 12 – Costa del Sol, si vince battendo Dokaccha.
  • 075 Adjudicator – Capitolo 12 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 076 Yin & Yang – Capitolo 12 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 077 Diabolic Variant – Capitolo 12 – Costa del Sol, si vince battendo Riana.
  • 078 Special Forces Operator – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 079 2-C SOLDIER Operator – Capitolo 12 – Costa del Sol, si vince battendo Maahir
  • 080 Kelzmelzer – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 081 Panthera Protector – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 082 Hecteyes – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 083 Floating Death – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 084 Ironclad – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 085 Moss-Grown Adamantoise – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 086 Cloud – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 087 Barret – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 088 Tifa – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 089 Aerith – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 090 Red XIII – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 091 Yuffie – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 092 Cait Sith – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 093 Cid – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 094 Vincent – Capitolo 12 – Costa del Sol, si ottiene completando il relativo obiettivo al Card Carnival
  • 095 Ifrit – Capitolo 5 – Vincendo il torneo di Regina rossa. Se ne può trovare un duplicato anche al negozio di Thorin (vicino Kalm) nell’ambito dell’incarico A Rare Card Lost.
  • 096 Shiva – Capitolo 4 – Junon, si vince battendo Isabelle
  • 097 Ramuh – Capitolo 12 – Gold Saucer, si vince battendo Lidrehl
  • 098 Titan – Capitolo 2 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm)
  • 099 Kujata – Capitolo 9 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm) dopo aver raggiunto il Villaggio di Gongaga e dopo aver sbloccato Kujata nel simulatore
  • 100 Odin – Capitolo 11 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm) dopo aver raggiunto Nibelheim e dopo aver sbloccato Odin nel simulatore
  • 101 Phoenix – Capitolo 4 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm) dopo aver raggiunto Junon e dopo aver sbloccato Phoenix nel simulatore
  • 102 Leviathan – Capitolo 12 – Gold Saucer – Premio di bronzo ad Extreme Survival
  • 103 Alexander – Capitolo 9 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm) dopo aver raggiunto il deserto sud della regione di Corel e dopo aver sbloccato Alexander nel simulatore
  • 104 Bahamut – Capitolo 12 – Gold Saucer – Premio di bronzo a Nightmarish Survival
  • 105 Bahamut Arisen – Capitolo 10 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm) dopo aver raggiunto Cosmo Canyon e dopo aver sbloccato Bahamut Arisen nel simulatore
  • 106 Gilgamesh – Capitolo 13 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm) dopo aver sconfiggo Gilgamesh
  • 107 Chocobo & Moogle – Capitolo 2 – Si ottiene al termine della quest del locandiere di Kalm
  • 108 Fat Chocobo – Capitolo 2 – Si può acquistare da Thorin (venditore poco fuori Kalm)
  • 109 Posh Chocobo – Capitolo 6 – Costa del Sol, si ottiene come premio del secondo round del Card Carnival
  • 110 Moogle Trio – Capitolo 6 – Costa del Sol, si ottiene come premio del terzo round del Card Carnival
  • 111 Magic Pot – Capitolo 2 – Mazzo iniziale
  • 112 Materia Guardian – Capitolo 9 – Gold Saucer – Completando Gimmick Battlefield: Ifrit’s 32-Bit Flames
  • 113 Midgardsormr – Capitolo 4 – Crow’s Nest, si vince battendo Cameron nell’ambito dell’incarico When Words Won’t Do
  • 114 Mythril Golem – Capitolo 8 – Gold Saucer – Completando Support Card: Luxury Real Estate
  • 115 Terror of the Deep – Capitolo 5 – Vincendo il torneo di Regina rossa. Se ne può trovare un duplicato anche al negozio di Thorin (vicino Kalm) nell’ambito dell’incarico A Rare Card Lost
  • 116 Grasptropod – Capitolo 8 – Gold Saucer – Completando Support Card: Succulent Succor
  • 117 Custom Valkyrie – Capitolo 8 – Gold Saucer – Completando Gimmick Battlefield: Behind Enemy Lines
  • 118 Gigatrice – Capitolo 9 – Gold Saucer – Completando Support Card: Chadley the Callous
  • 119 Dyne – Capitolo 12 – Costa del Sol – Completando One Shot, One Kill al Card Carnival
  • 120 Anuran Suppressor – Capitolo 12 – Gold Saucer – Completando Support Card: Don’t Fear, MAI’s Here
  • 121 Specimen H1024 – Capitolo 12 – Gold Saucer – Completando Gimmick Battlefield: High Ground
  • 122 Crimson Mare Mk. II – Capitolo 12 – Gold Saucer – Completando Gimmick Battlefield: Vertical Integration
  • 123 Gi Nattak – Capitolo 12 – Costa del Sol – Completando Curse of the Gi al Card Carnival
  • 124 Forgotten Specimen – Capitolo 12 – Gold Saucer – Completando Gimmick Battlefield: High Ground
  • 125 Don Corneo & Abzu – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 126 Red Dragon – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 127 Demon Gate – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 128 Reno – Capitolo 13 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 129 Rude – Capitolo 13 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 130 Elena – Capitolo 13 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 131 Tseng – Capitolo 13 – Costa del Sol, disponibile dal venditore
  • 132 Rufus – Capitolo 12 – Gold Saucer – Completando Gimmick Battlefield: Back to the Wall
  • 133 Roche – Dopo la conclusione della storia, nel post game ricaricando qualsiasi capitolo, si acquista da qualsiasi negozio di oggetti
  • 134 J-Squad – Capitolo 9 – Ricompensa per incarico The Saga of the Seaside Inn
  • 135 Chocobo Jockey – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 136 Space Ranger – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 137 Haunted Hotel – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 138 Skywheel – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 139 Loveless – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 140 Saucer Squad – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 141 Dio – Capitolo 8 – Gold Saucer – Acquistabile con valuta GP
  • 142 Ultimate Party Animal – Ricompensa per aver terminato l’ultimo incarico, dopo aver completato gli altri 35 ed aver vinto in tutti i minigiochi del Gold Saucer
  • 143 Sephiroth – Capitolo 9 – Gold Saucer – Premio di bronzo al Boot Camp
  • 144 Emerald Witch – Capitolo 12 – Nibelheim, si vince battendo Vincent
  • 145 Shadowblood Queen – Capitolo 12 – Rovine di Gongaga, si vince battendo la Shadowblood Queen

Recensione Outcast – A New Beginning (PS5), a tutta velocità su Adelpha

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Outcast - A New Beginning

A più di venti anni dall’uscita dell’acclamato e pioneristico Outcast (sette anni, se consideriamo il remake), Appeal Studios riporta Cutter Slade sui nostri schermi con Outcast – A New Beginning.

Il piccolo studio, composto da veterani che lavorarono all’originale e nuove leve, sarà riuscito ad infondere nel nuovo action-adventure open world la propria passione per il misterioso e affascinante pianeta di Adelpha? Per scoprirlo, non vi resta che continuare la lettura!

Outcast – A New Beginning, edito da THQ Nordic, sarà disponibile da domani 15 marzo 2024 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.


Versione testata: PlayStation 5


In una galassia lontana lontana…

In Outcast – A New Beginning vestiremo, come anticipato, i panni di Cutter Slade, ex Navy SEAL, dotato dello stesso cinico sarcasmo che aveva negli anni ’90. Resuscitato dagli onnipotenti Yod e trasportato su Adelpha, ha trovato i Talan in condizione di schiavitù, le risorse naturali del pianeta prosciugate e il suo stesso passato intrecciato con quello degli invasori robotici. Ed ovviamente spetterà a noi il compito di salvare la situazione.

La trama di Outcast – A New Beginning, pur partendo da cliché d’annata basati sul popolo invasore che schiavizza gli indigeni alieni, riesce fin da subito a diventare piuttosto stuzzicante proprio per via del mistero che avvolge il passato del protagonista. Peccato che la messa in scena risulti piuttosto scadente, tanto che non riuscirete mai ad avvertire alcun tipo di pathos. Ben più interessante il lavoro svolto sul background narrativo di Adelpha, vero protagonista del gioco, e dei villaggi alieni, per giunta molto ben intersecati con il filone principale.

Da sottolineare la scelta degli sviluppatori di coniare un linguaggio alieno. Se da un lato questa aumenta il carisma della produzione, è altresì vero che rende parecchio sfiancante seguire anche il più banale dei dialoghi. Nonostante la possibilità di accedere in tempo reale ad un Glossario.

Outcast – A New Beginning, dunque, presenta un comparto narrativo che riesce a tenere il videogiocatore incollato allo schermo. Anche con una messa in scena che, sia per scelte tecniche/registiche che di design (seppur coraggiose), non risulta soddisfacente.

And birds go flying at the speed of sound

Pad alla mano, Outcast – A New Beginning rientra nella sotto-categoria, da noi battezzata nella recensione di Atlas Fallen, degli open-world con declinazione “supereroistica”. Ci riferiamo a quei videogiochi che puntano tutto sulla dinamicità del gameplay, senza disdegnare un level design del mondo aperto un tantino più ricercato. Dopotutto, ve lo abbiamo detto, il pianeta è il vero protagonista del gioco.

Adelpha è strutturata su diversi “livelli”. Grazie alla mobilità del jetpack e di alcuni poteri che non vi anticiperemo, sarà possibile muoversi in maniera latitudinale e longitudinale con estrema facilità e velocità.

Il dinamismo ricercato, colonna portante dell’ossatura ludica di Outcast – A New Beginning, è esaltato anche dagli scontri. Velocissimi ma mai confusionari. I potenziamenti al jetpack e alle abilità di combattimento del protagonista rendono gli encounters davvero gasanti e mai stancanti, nonostante la scarsa IA nemica, la scarsità di bocche da fuoco (solo 2, anche se ampiamente modulabili) e la mancanza di elementi basilari di qualsiasi third person shooter (come ad esempio le classiche granate consumabili).

Outcast - A New Beginning
Tra i potenziamenti del jetpack troviamo l’ormai immancabile tuta alare

Il sistema, dunque, nonostante le criticità evidenziate, riesce a creare un loop di gameplay che non ci ha stancato nemmeno per un minuto durante le 30 ore di gioco che abbiamo impiegato per finire la campagna principale (che raddoppiano in caso si voglia fare tutto).

Il comparto ludico nudo e crudo è così divertente e ben fatto che riesce a controbilanciare in maniera ottimale anche la scarsa varietà delle attività secondarie (ripulire zone nemiche e percorsi a tempo e poco altro) e, cosa ancora più grave, la sensazione che la maggior parte delle missioni principali siano impostate come secondarie. Con, per giunta, una scelta di design stranissima per quanto riguarda quelle in cui raccogliere materiali, basata sull’attesa a mo’ di F2P per cellulari. Badate bene, vi ritroverete comunque sommersi di missioni quindi tecnicamente non dovrete mai aspettare “con le mani in mano”, tuttavia la percezione restituita è stata parecchio straniante.

Tra alti e bassi

I comparti grafico, tecnico e sonoro di Outcast – A New Beginning mostrano tutti i limiti di budget della produzione.

La direzione artistica del titolo, in primis, è altalenante. Partendo dal presupposto che tutto sa di già visto, di “generico”, il character design di protagonista, personaggi, nemici e fauna aliena è davvero sottotono. Di contro, però, Adelpha è stupenda, grazie anche ai tanti biomi. Anche qui la standardizzazione è di casa, tuttavia il colpo d’occhio, anche grazie ai particellari e alla ricchezza e/o complessità degli elementi, è davvero affascinante.

Anche il comparto sonoro vive di alti e bassi. Da un lato troviamo una colonna sonora davvero riuscita, con sonorità che esaltano il senso di scoperta delle nostre peregrinazioni. Dall’altro un doppiaggio (in inglese, ma il gioco è sottotitolato in italiano) parecchio deludente, senza emozioni. Soprattutto “per colpa” della poca bontà delle cutscene in termini di animazioni e/o espressioni facciali.

Per finire, il comparto tecnico presenta ancora alcune criticità, nonostante l’arrivo di una patch che ha comunque sistemato le défaillances più evidenti. In modalità Prestazioni a 60 fps, ad esempio, questi, in alcuni luoghi più complessi, tendono a calare in maniera vistosa. Senza parlare di sporadici casi di tearing dell’immagine. In modalità Qualità invece, gli fps restano stabili e il tearing scompare del tutto, tuttavia con un sistema di gioco così dinamico e veloce è davvero un peccato rinunciare ai 60 (motivo per cui, nonostante tutto, vi consigliamo la modalità Prestazioni).

Commento finale

Outcast – A New Beginning è un buonissimo action-adventure open world che nonostante le varie criticità, principalmente relative a messa in scena narrativa e comparto tecnico, riuscirà a divertirvi grazie al suo riuscitissimo loop di gameplay e alla bellezza (a 360 gradi) di Adelpha.

MotoGP 24, il nuovo capitolo firmato Milestone arriva a Maggio

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Milestone e MotoGP sono felici di annunciare MotoGP 24, il videogioco ufficiale della MotoGP con tutti i piloti e i tracciati ufficiali della stagione 2024 delle categorie MotoGP, Moto2e Moto3, incluso il campionato del mondo FIM Enel MotoE. Il nuovo capitolo sarà disponibile il 2 Maggio, 2024, su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC (via Steam).

Con l’obiettivo di offrire un’esperienza che rispecchi perfettamente l’emozione delle corse reali, la serie continua ad aggiungere alcune delle caratteristiche più richieste dalla community. Dopo l’introduzione del meteo dinamico e delle gare flag-to-flag lo scorso anno, MotoGP 24 avvicinerà ancora di più i giocatori alle gare reali grazie all’aggiunta del mercato piloti e del MotoGP Stewards.

Il passaggio di Marc Márquez dal team Repsol Honda al team indipendente di MotoGP Gresini, in sella a una Ducati, è stata una scossa per la MotoGP, e d’ora in poi questi colpi di scena approderanno anche sulle console. Infatti, il mercato piloti aprirà infinite possibilità, poiché i piloti potranno passare da una squadra all’altra. Questo comporterà che ogni stagione inizierà con un roster diverso, e, i giocatori, non solo competeranno per vincere gare e campionati, ma anche per trovare un nuovo posto o mantenere quello attuale. I like e le risposte sul social network fittizio alimenteranno le voci su possibili trasferimenti di piloti. 

Il nuovo MotoGP Stewards sarà invece responsabile del monitoraggio della gara e di qualsiasi sessione cronometrata durante il weekend, penalizzando piloti e IA in base al loro comportamento in pista. Dai semplici avvertimenti, ai long lap o time penalty, agli ordini di lasciar passare in caso di sorpasso scorretto, fino all’annullamento del tempo di qualificazione, sia i giocatori che l’IA incorreranno in sanzioni se infrangeranno le regole. Un comportamento scorretto può avere conseguenze anche sulle rivalità con gli altri piloti.

Il mercato piloti e il MotoGP Stewards offriranno ai giocatori la modalità carriera più dinamica mai sviluppata in un gioco MotoGP, completando il nuovo design introdotto nel capitolo precedente.

L’aspetto più importante di tutti è l’impegno di Milestone nell’offrire ai fan la migliore esperienza di gioco possibile, che ha portato all’introduzione di un nuovo sistema di “difficoltà adattiva“. Il sistema aggiusterà dinamicamente la difficoltà degli avversari in base alle prestazioni del giocatore, in questo modo, la difficoltà del gioco sarà adattata alle capacità di ciascuno. MotoGP 24  offrirà un’esperienza di gioco straordinaria sia ai giocatori alle prime armi, sia a quelli più esperti.

Anche l’IA e la fisica offriranno miglioramenti sostanziali. L’IA è stata perfezionata per replicare l’approccio dei veri piloti alle corse. Gli ex campioni del mondo faranno leva sulla loro esperienza, aspettando prima di effettuare il sorpasso vincente.  I rookie cercheranno di dimostrare il loro valore fin dall’inizio. Per quanto riguarda la fisica, un nuovo sistema di messa a punto elettronica è stato progettato per gestire al meglio l’ ingresso e l’uscita dalle curve, migliorando l’erogazione di potenza per controllare lo slittamento della ruota posteriore e la tendenza della moto a impennare. Un altro aspetto importante è la gestione dei pneumatici, che è stata rivista per garantire l’utilizzabilità di tutte le mescole sui vari tracciati, mantenendo un feeling distinto per ogni tipo di pneumatico.

La sezione online di MotoGP 24 sarà inoltre arricchita dai Campionati LiveGP, una nuova modalità multiplayer pensata per i giocatori più competitivi. Si tratta di stagioni composte da un certo numero di LiveGP; i giocatori dovranno scalare la classifica generale del campionato ottenendo punti in ogni LiveGP a cui parteciperanno. Per quanto riguarda l’esperienza online, il cross-play permetterà di scendere in pista e gareggiare indipendentemente dalla piattaforma e dalla generazione di console, a partire dal day one. Inoltre, lo split-screen locale per 2 giocatori è confermato nelle versioni PlayStation, Xbox e Steam per consentire sfide fianco a fianco con gli amici.

Infine, grazie a quattro potenti editor per caschi, adesivi, numeri di gara e toppe, i giocatori potranno scatenare la loro immaginazione e condividere le loro creazioni online, anche cross-platform.

“Siamo lieti di presentare l’imminente uscita di MotoGP24. Come CEO, non potrei essere più orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato in questo nuovo capitolo, che per la prima volta nella storia del franchise includerà il mercato piloti, una delle feature più attese dalla nostra community. L’intero team ha investito cuore e mente per creare la migliore esperienza possibile per i fan di tutto il mondo, e il mio più sentito apprezzamento va a MotoGp per essere stata costantemente al nostro fianco in questo viaggio”ha dichiarato Luisa Bixio, Milestone CEO.

Siamo entusiasti di annunciare MotoGP24 con ancora più nuove feature per i fan“, aggiunge Dan Rossomondo, Chief Commercial Officer of MotoGP commercial rights holder Dorna Sports. Quello che stanno cercando è quello che troveranno: più aggiornamenti per rendere il gioco il più simile possibile a quello reale e una difficoltà più dinamica per garantire che sia i professionisti che i nuovi giocatori possano massimizzare la loro esperienza di gioco. Anche il mercato piloti è un’ottima aggiunta, soprattutto se si considerano i grandi cambiamenti di squadra a cui abbiamo assistito di recente. Spero che i nostri fan si divertano a giocare a MotoGP24 tanto quanto amano guardare questo sport!“.

Recensione Pacific Drive (PC), Jalopy incontra Tarkovskij

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Ci siamo messi alla guida di una Ford Fairmont (che ha decisamente visto giorni migliori) per avventurarci nella Zona di Esclusione Olimpica di Pacific Drive. Ne siamo riemersi ore dopo con un po’ d’ansia e alcune perplessità.


Versione testata: PC (Steam)


Persi ai confini della realtà

Pacific Drive si apre con una breve presentazione testuale della Zona di Esclusione Olimpica, un’area che avrebbe dovuto inizialmente fungere da villaggio olimpico divenuta, però, sede di esperimenti governativi segreti sfuggiti al controllo. Sarà appunto questa la nostra area d’esplorazione, dopo essere stati (letteralmente) risucchiati al suo interno da un’anomalia.

L’avventura vera e propria inizia con il nostro protagonista (senza nome, voce…e piedi, incorporeo come in Jalopy) all’interno dell’auto, nostra unica compagna di viaggio: non incontreremo infatti, se non attraverso messaggi radio a cui non potremo rispondere, alcuna altra persona. Dopo essere stati catapultati a Olimpica, verremo quasi immediatamente contattati via radio da alcuni superstiti della Zona, i quali ci forniranno le prime indicazioni su come sopravvivere e i principali pericoli che ci aspettano.

Da qui comincia l’esplorazione dell’area di Esclusione, una mappa generale con percorsi selezionabili e collegati tra loro, a loro volta suddivisa in sotto-mappe effettivamente esplorabili, con una base di riferimento costante: Il Garage, dove potremo prenderci cura della nostra auto e riprenderci dall’ansia costante delle Zona Olimpica, in uno stile ibrido tra il survival e rogue-lite.

Pacific Drive fa respirare l’atmosfera degli anni ’80 con una fantascienza ansiogena, fortemente ispirata al film “Stalker” di Tarkovskij e “Ai Confini della Realtà”, trascinandoci in un non-luogo dove le leggi della fisica vengono ignorate o mutano continuamente [Alle strade piace cambiare! N.d.A.] circondandoci di fenomeni paranormali e presenze inquietanti.

In questo survival dalle tinte horror, non avremo mai scontri diretti ma il nostro principale nemico saranno le anomalie, presenti in varie forme, più vicine a pericoli ambientali che non a mostri o creature “classici”: troveremo infatti robot volanti che tenteranno di trascinare la nostra auto verso i pericoli, o rubare gli oggetti non ancorati al terreno, manichini inseguitori ispirati agli Angeli di Doctor Who e manifestazioni fisiche capaci di danneggiare auto e protagonista, con scariche elettriche o radiazioni. L’obbiettivo finale? Scoprire l’origine delle anomalie e fuggire da questo luogo senza impazzire.

Nei panni di una meccanica

All’interno dell’area sicura, il Garage, avremo a disposizione un banco da lavoro, una pompa di benzina e un “Amichevole Cassonetto” pronto a donarci materiali utili per eseguire riparazioni e migliorie alla nostra auto.

Nonostante le risorse che troveremo al garage e nonostante l’aiuto del nostro “Amichevole Cassonetto di Quartiere” sarà fondamentale raccogliere il maggior numero di materiali durante l’esplorazione fuori dalla zona sicura, per poter procedere alle modifiche tecniche, con il classico sistema da survival dello “spingersi sempre un po’ oltre” per recuperare materiali che trivializzino i pericoli precedenti.

Il creatore del gioco, per sua stessa ammissione non particolarmente amante dei survival “classici”, ha cercato (con successo) di rendere il più agevole possibile la raccolta e l’uso dei materiali da costruzione: dall’ampio spazio a disposizione del protagonista, in forma di zaino e di bagagliaio dell’auto, passando per la possibilità di visualizzare a schermo i materiali necessari a costruire una determinata componente (quasi come in una lista della spesa), fino ad arrivare all’inventario condiviso nel momento del crafting, semplificando drasticamente questa parte di gameplay, facendo sì che il nostro banco da lavoro recuperi automaticamente le risorse necessarie da qualsiasi contenitore nel perimetro del Garage, siano esse in un armadietto, nel bagagliaio dell’auto o nel nostro zaino.

È purtroppo una nota dolente che il gioco sia soltanto in lingua inglese, sottotitoli, menu e doppiaggio, rendendo il crafting delle parti dell’auto e migliorie non sempre facilmente accessibile per chi, come chi vi scrive, non dovesse avere grande esperienza in ambito automobilistico. Sicuramente gioverebbe per numero di vendite includere la lingua italiana, almeno nei sottotitoli e nei menù, dato che, da giocatori, vi trascorreremo una buona parte del tempo di gioco.

Mettiamoci alla guida

L’esperienza di guida da PC, quindi usando esclusivamente mouse e tastiera, risulta comoda e responsiva, pur trattandosi di periferiche non propriamente pensate per i giochi automobilistici, nonostante l’ambiente cerchi di sabotarci spesso e volentieri.

Sarà fondamentale bilanciare bene nell’esplorazione il movimento in macchina e a piedi, infatti, di vitale importanza è la raccolta dei materiali tramite l’apertura di borsoni, casse e armadietti vari, fino a smontare parti di macchine o computer con l’aiuto di appositi attrezzi, ognuno dei quali “dedicato” a una specifica tipologia di oggetto da “sminuzzare”, ma senza allontanarci troppo dall’auto, principale scudo che ci protegge dalle intemperie della Zona di Esclusione.

Per orientarsi all’interno dell’area d’esplorazione dovremo fare affidamento a uno schermo sul quale viene visualizzata la mappa, posizionato, volutamente, in modo non agevole per la guida, trovandosi non sul cruscotto, bensì di fianco a noi, sul sedile del passeggero. Questa decisione di spingerci a scegliere tra guardare la mappa in movimento, che potrebbe portarci a finire fuori strada, o il fermarsi spesso, e a ogni incrocio, per guardare lo schermo, potrebbe però risultare tedioso a lungo andare, aggiungendo un elemento frustrante nelle situazioni concitate, come la mappa che si restringe (rapidamente) intorno a noi, come in un Battle Royale, o come eventi atmosferici anomali localizzati in rapido avvicinamento

Le mappe di gioco non verranno generate proceduralmente nella loro interezza, ma il loro contenuto, dagli oggetti ed edifici, fino alle anomalie, sì: visitando due volte lo stesso luogo questo presenterà nuovo loot, nuovi pericoli ambientali e una diversa collocazione delle strutture, rendendo l’esperienza varia nonostante il percorso “stradale” conosciuto, permettendoci di memorizzare le curve e le salite che ci separano dalla destinazione ma non lasciandoci mai veri punti di riferimento, costringendoci, per orientarci, a usare spesso e volentieri la mappa e la bussola a bordo della nostra Fairmont.

La mancanza di possibilità di salvare i progressi, chiudendo e ricominciando poi l’avventura a proprio piacere, e l’assenza di check-point interni, contribuiscono a rendere l’esperienza di Pacific Drive ansiogena e, talvolta, frustrante, dato che, in caso di morte o distruzione del veicolo, sarà necessario ricominciare l’intera sezione [se avete seguito alcune nostre live saprete sicuramente quanto la cosa ci causi frustrazione, N.d.A.].

Potremo salvare soltanto portando a termine il percorso pianificato oppure tornando al Garage, la nostra zona sicura, tramite una estrazione, a patto di possedere sufficienti risorse per richiederla.
Tuttavia la difficoltà può essere bilanciata a seconda del tipo di giocatore, da casual ad hardcore, grazie a molte opzioni modificabili dal menu in game.

Tecnicismi

Passando al lato per nerd, Pacific Drive risulta ben ottimizzato per schede grafiche di ultima generazione [lo abbiamo testato in 2K con 3070ti, I7 13700 e 32GB di RAM]: non scenderemo mai, nemmeno in situazioni particolarmente concitate, sotto il cap dei 60 frame al secondo (imposti con V-Sync), regalandoci bellissimi paesaggi, giochi di luce e atmosferici (in particolar modo la pioggia, molto credibile sia fuori che dentro al veicolo).

Alcuni bug minori, legati principalmente alla fisica degli oggetti, con qualche compenetrazione di troppo, e ai menu, non pregiudicano l’esperienza di gioco, specialmente considerando la natura squisitamente indie del titolo Ironwood Studios.

Commento finale (prima che arrivino Anomalie)

Pacific Drive, questo “Road-Lite” non è gioco adatto a tutti, e ci sentiamo di sconsigliarvelo se non siete particolarmente ferrati in inglese, tuttavia, per il resto, è un survival indie molto curato, adatto a tutti i tipi di giocatori, a patto che non soffrano troppo d’ansia e amino le automobili e la guida nella natura (e nella “soprannatura”). Disponibile per PlayStation 5 e PC (su Steam) a 29,99€, o in Deluxe Edition con alcuni elementi extra di personalizzazione estetica a 34,99€ (su entrambe le piattaforme), un ottimo rapporto qualità-prezzo per il gioco base, se si esclude la mancanza di localizzazione.

Scream 7 sarà diretto da Kevin Williamson: ufficiale il ritorno di Neve Campbell!

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Novità importanti per Scream 7: al timone della nuova pellicola con Ghostface ci sarà lo storico creatore Kevin Williamson, mentre tornerà nel cast Neve Campbell nel ruolo dell’iconica Sidney Prescott.

L’annuncio è arrivato nelle scorse ore, direttamente dall’attrice canadese, che ha condiviso la copertina del copione direttamente sul suo profilo Instagram. Per la Cambpell si tratta di un ritorno alla saga, dopo la mancata partecipazione al precedente episodio a causa di divergenze sul compenso economico dell’attrice.

Kevin Williamson, storico creatore della serie e sceneggiatore dei primi quattro capitoli, farà il suo esordio alla regia all’età di 58 anni. “Sono passati quasi 30 anni da quando la mia prima sceneggiatura, Scream, è stata diretta dal leggendario Wes Craven. Non avrei mai potutoo prevedere cosa sarebbe diventata. O che avrei diretto il settimo capitolo della saga. Sono sopraffatto dalla gratitudine e dall’eccitazione e non vedo l’ora di intraprendere questo viaggio con Neve e l’intera famiglia di Scream, mentre riportiamo Sidney Prescott nel prossimo capitolo della serie”.

Ciao a tutti. Sono così entusiasta di annunciare questa notizia!!! Sidney Prescott sta tornando!!!!”, ha scritto invece Neve Campbell. “È sempre stato un vero spasso e un onore poter interpretare Sidney nei film di Scream. Il mio apprezzamento per questi film e per ciò che hanno significato per me non è mai venuto meno. Sono molto felice e orgogliosa di dire che mi è stato chiesto, nel modo più rispettoso, di riportare Sidney sullo schermo e non potrei essere più elettrizzata!!! Beh, in realtà potrei. Anche se sono stata incredibilmente fortunata a realizzare questi film sia con il maestro dell’horror Wes Craven che con il talentuoso team di Matt e Tyler, per anni ho sognato quanto sarebbe stato fantastico realizzare uno di questi film con Kevin Williamson al timone. E ora sta accadendo, Kevin Williamson dirigerà Scream 7! Questo era il suo bambino, è la sua mente brillante che ha sognato questo mondo. Kevin non è solo una fonte di ispirazione come artista, ma è un caro amico da molti anni. Per i fantastici fan di Scream, spero che siate emozionati quanto me. Ci vediamo sul set”.

La notizia rassicura i fan dopo le tumultuose vicende degli scorsi mesi, che avevano messo a repentaglio la release del settimo capitolo di Scream. Non solo a causa dei ritardi dovuti allo sciopero di sceneggiatori ed attori, ma anche e soprattutto per via del licenziamento di Melissa Barrera dopo le sue dichiarazioni pro-Palestina e il conseguente addio di Jenna Ortega e del regista Christopher Landon.

Restiamo in attesa di nuovi sviluppi nonché in attesa di una data di uscita.

Nobody Wants to Die, annunciata l’avventura investigativa noir futuristica di Critical Hit

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Il publisher PLAION ed il team di sviluppo polacco Critical Hit Games hanno annunciato Nobody Wants to Die, un’avventura investigativa noir in arrivo per PlayStation 5, Xbox Series e PC via Steam nel corso del 2024.

Il tempo rivela ogni cosa
Immergiti in una New York del 2329, dove l’immortalità ha un caro prezzo che qualcuno deve pagare. Dopo essere scampato alla morte per un soffio, il detective James Karra accetta dal suo capo un caso altamente confidenziale, su cui indagare con l’aiuto della giovane poliziotta Sara Kai. Il tempo rivelerà ogni cosa, ma ogni cosa dovrà essere messa in gioco per trovare il killer e svelare i più oscuri segreti dell’élite cittadina.

New York, anno 2329
Immergiti in un’avventura noir nella New York di un futuro alternativo, dove la tecnologia è progredita fino a offrire la vita eterna agli umani, permettendo di custodire la coscienza in banche della memoria o di trasferirla da un corpo all’altro. Beh, sempre se puoi permetterti l’abbonamento…

Conduci un’indagine
Attraverso gli occhi del detective del Dipartimento per la Mortalità James Karra, dai la caccia a un serial killer deciso a eliminare l’élite cittadina. Esamina le scene del crimine con tecnologie avanzate e la manipolazione del tempo, ricostruendo gli eventi che hanno condotto a ogni omicidio e rivelando indizi che porteranno alla luce un’orribile verità.

Atmosfera noir
Perditi nel futuro distopico di questa originale storia poliziesca interattiva, che esplora tematiche profonde come i pericoli del transumanesimo e dell’immortalità. In un mondo di vita eterna e mortalità domata, dovrai trovare un difficile equilibrio fra ciò che è giusto e sbagliato nei panni di un detective temprato dalle avversità, muovendoti in una società caratterizzata da fragili principi morali.

Un’affascinante avventura narrativa
Sfruttando appieno il potere di Unreal Engine 5, Nobody Wants to Die esplora nuove frontiere dello storytelling, combinando una grafica fotorealistica a un’originale esperienza narrativa.

System Shock arriva su console a Maggio

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Il 21 Maggio 2024 arriverà su console il pluripremiato remake di System Shock, basato sull’iconico gioco d’azione fantascientifico del 1994, con un finale ampliato, una nuova protagonista hacker donna e molto altro ancora!

La ricostruzione straordinariamente fedele del classico sparatutto/sim immersivo, realizzata da Nightdive Studios, è stata pubblicata nel 2023 su PC con il plauso della critica, con anche la nostra recensione di System Shock. Presto i giocatori su console si troveranno faccia a faccia con SHODAN – l’originale IA malvagia – su PlayStation 4|5 e Xbox One e Series X|S mentre esploreranno le oscure profondità di Citadel Station e cercheranno da soli di salvare la terra dalla distruzione.

Il remake di System Shock combina il gameplay del titolo originale con una nuova grafica in HD, controlli aggiornati, un’interfaccia rinnovata e nuovi suoni e musiche. La versione per console presenta numerosi miglioramenti e l’aggiunta di un finale rivisto e di una protagonista femminile hacker opzionale.

Caratteristiche chiave di System Shock:

  • Svela l’agghiacciante storia dell’ascesa di SHODAN ed esplora i misteri di Citadel Station, ricostruendo la verità in questo suggestivo mondo fantascientifico.
  • Affronta trappole pericolose, enigmi e una legione di creature ostili e mutate, create e controllate dalla stessa SHODAN, deliziosamente malvagia.
  • Risoluzione fino a 4K 60FPS su PlayStation 5 e Xbox Series X
  • La versione per console presenta un finale rielaborato che migliora lo scontro finale con SHODAN!
  • Scegli tra un protagonista Hacker maschile o femminile
  • Controlli ridisegnati per supportare i gamepad di PlayStation e Xbox.

System Shock sarà pubblicato il 21 Maggio 2024, e sarà disponibile in versione fisica e digitale su PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Il titolo sarà pubblicato solo in formato digitale per PlayStation 4 e Xbox One. 

PlayStation Playmakers, ecco Vinicius jr. e Lando Norris

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Sony Interactive Entertainment è lieta di annunciare che Vinícius Júnior, star del Real Madrid e del calcio internazionale, e Lando Norris, pilota della McLaren e autentico beniamino dei fan della Formula Uno, sono entrati a far parte della famiglia dei PlayStation Playmakers, condividendo il loro amore per il gioco e per il brand PlayStation con tutta la community globale.

Nei loro ultimi video, i due parlano della profonda influenza che il gioco e le console PlayStation® hanno avuto sulle loro vite fin dalla giovinezza, permettendogli di mantenersi in contatto con gli amici a casa e ispirando il loro percorso per affermarsi come vere e proprie stelle nei rispettivi campi.

Per maggiori dettagli su PlayStation Playmakers, la rete globale di creator, sportivi, attori, artisti, giocatori e star dell’intrattenimento che condividono la passione per l’ecosistema PlayStation e il mondo del gaming, visitate il post dedicato su SIE blog.

Recensione Slave Zero X, anche i biomecha possono piangere

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Slave Zero X

Slave Zero X, forse pochi lo sapranno, è il prequel di un piccolo cult uscito ormai più di 20 anni fa su Dreamcast e PC. A differenza dell’originale Slave Zero, che era un action shooter in terza persona, questo nuovo capitolo si presenta come un hack ‘n’ slash ispirato ai grandi esponenti del genere action come Devil May Cry, seppure declinato in chiave 2.5D.

Un sistema di gioco profondo e brutale ed una presentazione audio-visiva che ricalca le suggestioni surrealiste e bio-punk di Hans Ruedi Giger basteranno a rendere il nuovo titolo di Poppy Works appetibile alla nicchia dei fan dell’originale, e magari ad affascinarne di nuovi? Non vi resta che continuare la lettura per scoprirlo!

Slave Zero X, edito da Ziggurat Games, è disponibile dallo scorso 21 febbraio 2024 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Bang bang bang, pull my Devil Trigger

La trama di Slave Zero X si svolge 5 anni prima del capitolo originale. Il Sovrano Khan (SovKhan) governa Megacity S1-9 con il pungo di ferro grazie al suo inarrestabile esercito di bio-macchine.

A difesa dei resti di un mondo putrescente e martoriato dalla bio-guerra troviamo i Guardiani, la più classica alleanza di ribelli che cerca di combattere e resistere alle brutalità del “falso dio”. Uno di questi, Shou, durante una missione, ha l’opportunità di rubare un prototipo di Slave, i letali biomecha dell’esercito di SovKhan. Entrato in possesso dell’arma, Shou scopre che X, questo il nome dello Slave, ha una propria volontà. Così inizierà la nostra avventura, insieme a Shou ed X. Insieme al Diavolo Rosso.

La trama orizzontale di Slave Zero X è ricca di cliché tipici proprio della fine degli anni ’90, l’epoca che vuole omaggiare. In tutta sincerità, però, non possiamo dire oltre. Perché? La maggior parte dei dialoghi che vanno a delineare gli eventi avviene via codec. Nulla di sbagliato, in fondo, starete pensando. Sì… se non fosse che si attivano sempre quando siamo nel bel mezzo degli scontri, nel delirio più totale. Parliamo di una grave pecca che di fatto fa perdere al videogiocatore l’80% dei “passaggi” della storia.

Molto più interessante il substrato narrativo meno evidente, caratterizzato da una serie di denunce satirico-sociali, sempre attualissime. Parliamo ad esempio di tematiche relative all’ossessiva corsa alla militarizzazione del governo statunitense. Merita un plauso anche l’approfondimento del background narrativo demandato alla ricerca e successiva uccisione di particolari biomecha dorati sparsi nei livelli di gioco.

Move fast baby, don’t be slow… I can’t seem to control

Il sistema di combattimento di Slave Zero X sulla carta è davvero tecnico e profondo. Oltre a combo, launcher, schivate, parry, affondi e addirittura jump e dash cancel, gli sviluppatori hanno perfino inserito una barra del meter che permetterà di eseguire delle mosse in versione EX, proprio come nei picchiaduro alla Street Fighter.

A questa barra è connessa una delle meccaniche più forti e importanti del gioco. Quando è piena, avremo la facoltà di attivare una sorta di modalità berserk chiamata Fatal Sync che permetterà di eseguire mosse EX di fila, eliminerà tutti i tempi di recupero e curerà il protagonista in base ai danni inferti agli avversari. Fondamentale anche la meccanica del Burst che permetterà di interrompere l’offensiva avversaria e ricaricare immediatamente la barra del meter. Tutto bello, se non fosse per due enormi difetti.

In primo luogo, il gioco non insegna nulla. Non ha una curva di difficoltà. Subito dopo il primo encounter, verrete travolti in combattimenti con un numero sempre più alto di nemici, mini-boss e boss che letteralmente vi tritureranno.

Slave Zero X
Preparatevi ad essere costantemente circondati

Pensate che è presente anche una modalità Training… che però non ha letteralmente nessuna utilità. Tutto ciò che gli sviluppatori si limiteranno a fare, sarà buttarvi tutti i concetti addosso a inizio gioco, con delle scritte a schermo e basta. Messaggi che poi non potranno mai più essere recuperati. Questa situazione renderà il primo impatto con Slave Zero X veramente traumatico e destabilizzante. Se non siete bravi con gli action game, statene alla larga.

Noi, che ce la caviamo abbastanza con questa tipologia di giochi, superate le prime ore di assestamento, lo abbiamo finito abbastanza in scioltezza in 6/7 ore riuscendo ad imparare tutti i fondamentali del combattimento. Ma nonostante tutto, molte cose restano fumose. E qui arriviamo al secondo enorme difetto. Il gioco purtroppo non sempre funziona come dovrebbe. Non sempre riesce a tener fede alle sue stesse regole. Non abbiamo ancora capito, ad esempio, perché l’attivazione del Burst a volte ricarica il meter, a volte no. O ancora, perché per entrare in modalità Fatal Sync dobbiamo allontanarci dall’azione. Capite bene che l’impossibilità di avere un controllo totale in questa tipologia di prodotti è parecchio penalizzante, soprattutto in ottica approfondimento post-prima run, quando si inizia a giocare realmente (S-Rank run, modalità e sfide opzionali, etc., tutte cose presenti anche qui).

Slave Zero X, dunque, è un titolo difficile, per alcuni potrebbe risultare addirittura estremamente frustrante. Anche imparare a muovere il personaggio risulterà difficoltoso per chi non gioca agli action game. Molti resteranno addirittura scioccati dall’apparente scarsa mobilità del protagonista. Però se amate questa tipologia di giochi e riuscite a chiudere gli occhi su quanto detto e su altre piccolezze, quali hitbox non sempre perfette, parry e schivate abbastanza scomode, potreste ritrovarvi tra le mani uno dei titoli più appaganti dell’anno.

Lifeless corpse as far as the eye can see

Come accennato nell’introduzione, il comparto audio-visivo di Slave Zero X è macabramente delizioso. Si percepisce la decadenza in cui è calata l’ambientazione di gioco da ogni inquadratura. Gli “slums”, ad esempio, sono dannatamente affascinanti nella loro fatiscenza. La direzione artistica, insomma, è d’altissimo livello.

Da sottolineare la scelta azzeccatissima del 2.5D che dona carattere alla produzione. L’azione si svolgerà su due dimensioni con sprite in 2D, tuttavia gli scenari di gioco sono sviluppati anche in profondità, con uno stile retrò che richiama addirittura un’epoca precedente a quella del Dreamcast. Senza rinunciare a sottigliezze moderne come un ottimo sistema di illuminazione. Il livello ambientato nel museo egizio, ancora, è visivamente spettacolare grazie ai giochi di luce.

Per finire, il doppiaggio, in inglese e giapponese (purtroppo il gioco non è nemmeno sottotitolato in italiano), è di buonissimo livello, così come la colonna sonora azzeccatissima. Un misto di tracce industrial e steampunk che riesce ad esaltare ancora di più l’anima della produzione.

Commento finale

Rispondendo alla domanda dell’introduzione, no, Slave Zero X non riuscirà a far breccia nel cuore del pubblico mainstream. Slave Zero X è probabilmente un titolo ancora più di nicchia rispetto al primo capitolo. Un gioco duro e cattivo, con parecchi difetti, che tuttavia i puristi degli action game potranno apprezzare. Solo loro e nessun altro, perché solo chi è bravo con questa tipologia di giochi riuscirà a scavare così a fondo e a godersi il titolo in pieno.

TopSpin 2K25, la serie tennistica ritorna ad Aprile!

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2K ha annunciato oggi, in occasione del BNP Paribas Open 2024 di Indian Wells, che TopSpin 2K25, il revival dell’amata serie di videogiochi di simulazione di tennis, è ora disponibile per il pre-ordine su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC tramite Steam.

TopSpin 2K25 presenta le leggende del tennis Roger Federer e Serena Williams sulla copertina della Standard Edition e della Grand Slam Edition, disponibile solo in formato digitale, mentre le star del momento Carlos Alcaraz, Iga Świątek e Francis Tiafoe sono presenti sulla copertina della Deluxe Edition. Con un roster di oltre 24 professionisti giocabili, il centro di allenamento TopSpin Academy doppiato dalla leggenda del tennis John McEnroe, modalità competitive per giocatore singolo e multigiocatore, tutti e quattro gli storici tornei del Grande Slam® e molto altro ancora, TopSpin 2K25 farà scendere sul campo virtuale tutti gli appassionati di tennis e i giocatori sportivi. PUNTA AL TOP!

L’uscita di TopSpin 2K25 Standard Edition è prevista in tutto il mondo per venerdì 26 aprile 2024, con accesso anticipato a partire da martedì 23 aprile per la Deluxe Edition e la Grand Slam Edition. Di seguito il trailer ufficiale, condiviso dall’account YouTube di 2K.

“Sono passati diversi anni dall’ultima edizione di TopSpin e siamo orgogliosi di presentare TopSpin 2K25 mentre la popolarità del tennis è al suo apice”, ha dichiarato Remi Ercolani, Gaming Director di Hangar 13. “TopSpin 2K25 cattura lo spirito e la cultura del tennis, offrendo una profonda personalizzazione e un gameplay migliorato. Io e il team siamo orgogliosi di condividere TopSpin 2K25 con il mondo e non vediamo l’ora di vedere i giocatori divertirsi con questo gioco”.

TopSpin 2K25 presenta una serie di innovazioni, dal World Tour alle partite di esibizione, oltre ad altri elementi caratteristici di questo sport:

  • Vincete il GRAND SLAM della carriera: Viaggiate in tutto il mondo come professionisti emergenti, affrontate i più grandi nomi del tennis e scendete in campo a Wimbledon, Roland- Garros, US Open e Australian Open per diventare campioni del Grande Slam in MyCAREER;
  • Gareggiate in luoghi iconici: Visitate alcuni dei campi più vibranti del circuito tennistico in TopSpin 2K25. Con 48 campi unici, di cui 15 reali, dai quattro tornei del Grande Slam alle arene internazionali più grandi come Indian Wells e altro ancora. Le sedi all’aperto offrono anche la possibilità di giocare in tre diversi momenti della giornata;
  • Impersonate leggende del tennis e stelle nascenti: Vestite i panni delle leggende del tennis Roger Federer e Serena Williams, oppure giocate con Carlos Alcaraz, Iga Świątek, Frances Tiafoe, Andre Agassi e tanti altri. Scegliete tra oltre 24 professionisti giocabili e scatenate la loro potenza e la loro abile finezza contro altri giocatori in locale o online;
  • Dominate il campo online: Mettete alla prova il vostro MyPLAYER e dimostrate la vostra abilità tennistica nel World Tour o nel 2K Tour come professionista giocabile, e sfidate i giocatori di tutto il mondo con il supporto cross-play;
  • Allenatevi con John McEnroe: Dai servizi di potenza agli splendidi drop-shot, imparate a giocare come una leggenda con John McEnroe nella TopSpin Academy, a padroneggiare i comandi avanzati mentre procedete con una serie di esercitazioni e sfide per affinare le vostre abilità e ottenere un vantaggio su ogni superficie;
  • Colonna sonora 2K: Come tutti i giochi sportivi 2K, TopSpin 2K25 è dotato di una colonna sonora stellare. Gli appassionati di musica rock e dance noteranno che il trailer si apre con il debutto esclusivo del remix di Dillon Francis di “Heartbreak Feels So Good” dei Fall Out Boy. “Heartbreak Feels So Good” (Dillon Francis Remix) sarà disponibile in streaming su tutte le piattaforme venerdì 15 marzo. Il brano apparirà anche nella colonna sonora del gioco, oltre ad altri brani che verranno annunciati prossimamente.
  • Personalizza il tuo MyPLAYER: crea un MyPLAYER adatto al tuo stile di gioco e definisci il tuo look in campo! Grazie a un’ampia gamma di opzioni di personalizzazione, puoi perfezionare i tuoi attributi e guadagnare nuovi allenatori, accessori e attrezzature delle principali marche di tennis. Pre-ordinando TopSpin 2K25 Standard Edition o Standard Cross-Gen Edition riceverete il Pacchetto Sotto i riflettori, con i completi alternativi di Serena Williams e Roger Federer, il Wilson Nightfall Bundle e il Night-Time Majors. Il pacchetto Sotto i riflettori è incluso anche nelle Edizioni Deluxe e Grand Slam.

TopSpin 2K25 Edizioni

TopSpin 2K25 presenta quattro edizioni del gioco: Standard Edition, Standard Cross-Gen Edition, Deluxe Edition e Grand Slam Edition:

  • La Standard Edition sarà disponibile su piattaforme di precedente generazione (console PS4, Xbox One), PC e console di attuale generazione (PS5 e Xbox Series X|S);
  • La Standard Cross-Gen Digital Edition sarà disponibile per le console PlayStation e Xbox. La Standard Cross-Gen Digital Edition include la Standard Edition su piattaforme di generazione precedente e attuale della stessa famiglia di console e con lo stesso account PlayStation o Xbox;
  • La Deluxe Edition sarà disponibile per PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One e PC. La Deluxe Edition include la Standard Edition (con diritto alla doppia generazione per console), il pacchetto Sotto i riflettori, il Pacchetto New Wave con outfit alternativi per Carlos Alcaraz, Iga Świątek e Francis Tiafoe, oltre a una collezione di abbigliamento aggiuntivo, e il Pacchetto Prime armi con un MyPlayer Boost e 1700 VC. La Deluxe Edition è inoltre dotata di accesso anticipato, il che significa che sarà disponibile a partire dal 23 aprile 2024 – tre giorni prima della Standard e Cross-Gen Edition!;
  • La Grand Slam Edition sarà disponibile per PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One e PC. Oltre alla Standard Edition (con diritto alla doppia generazione per console) e a tutti i contenuti bonus inclusi nella Deluxe Edition, la Grand Slam® Edition include il Grand Slam Champions Pack, che contiene una speciale racchetta da campionato e un servizio da campione, nonché l’All Access Pass, che comprende sei Stagioni Premium Centre Court Pass post-lancio e otto oggetti cosmetici bonus. Ulteriori informazioni sui contenuti e sul piano di rilascio del Centre Court Pass e del Premium Centre Court Pass saranno rivelate a breve. La Grand Slam Edition è inoltre dotata di accesso anticipato, il che significa che sarà disponibile a partire dal 23 aprile 2024 – tre giorni prima delle edizioni Standard e Standard Cross-Gen!

Sviluppato da Hangar 13, TopSpin 2K25 è classificato PEGI 3+. Per maggiori informazioni su TopSpin 2K25, visitate il sito ufficiale.

Persona 3 Reload – Guida: tutte le risposte per interrogazioni ed esami in classe

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In Persona 3 Reload, avrete a che fare con quiz, interrogazioni ed esami: ecco come essere i primi della classe con la nostra guida!

La componente social di Persona 3 Reload comprende, come da tradizione per la saga, il vostro rendimento scolastico. Ci saranno molte occasioni in cui verrete messi sotto esame dai professori ma non temete: grazie alla nostra guida potrete rispondere con successo ad ogni domanda! Indovinare sempre non comporterà strettamente l’ottenimento di un trofeo/achievement/obiettivo, bensì vi darà un beneficio ingame e vi aiuterà nella strada per ottenere Retaggio dell’amicizia.

Tra le nostre guide dedicate a Persona 3 Reload, vi segnaliamo:

Prima di lasciarvi alla guida, vi ricordiamo la nostra recensione di Persona 3 Reload e che il titolo è disponibile dallo scorso 2 Febbraio per PC (via Steam), Xbox One, Xbox Series, PlayStation 4 e PlayStation 5. Inoltre è presente nel catalogo di Xbox Game Pass.

Si ringrazia PowerPyx.

Aprile

  • 08/04 – “Festoni a forma di carpa”
  • 18/04 – Kaizuka
  • 27/04 –  A

Maggio

  • 06/05 – Pantografo
  • 13/05 – Il Pendolo
  • 15/05 – May Blues
  • (Primo esame) 19/05 – May Blues
  • (Primo esame) 20/05 – Un pendolo
  • (Primo esame) 21/05 – Elettricità
  • (Primo esame) 22/05 – Jomon

Giugno

  • 15/06 – Occhio attento
  • 17/06 – Sciamanesimo
  • 22/06 – Strega di Agnesi
  • 25/06 – L’effetto flutter
  • 29/06 – Rabdomanzia

Luglio

  • 03/07 – Una storia sul romanticismo
  • 08/07 – Tra “il tempo” e “è” 
  • 09/07 – Disparità sociale
  • 10/07 – Cabala
  • 11/07 – La katana
  • (Secondo esame) 14/07 – Rabdomanzia
  • (Secondo esame) 15/07 – Un errore di traduzione
  • (Secondo esame) 16/07 – Taira no Masakado
  • (Secondo esame) 17/07 – Comma splice

Settembre

  • 01/09 – Resistenza
  • 10/09 – Raccontare tutto
  • 14/09 – L’anima gemella
  • 26/09 – Tetraktys

Ottobre

  • 07/10 – Dopamina
  • 10/10 – Helena Blavatsky
  • (Terzo esame) 13/10 – Dipendenza
  • (Terzo esame) 14/10 – Pitagora
  • (Terzo esame) 15/10 – Superconduzione
  • (Terzo esame) 16/10 – Raccontare tutto
  • 19/10 – India
  • 22/10 – Venere
  • 26/10 – Izumo
  • 30/10 – Beta-amilasi

Novembre

  • 07/11 – Le Upanishad
  • 12/11 – Il suo momento preferito dell’inverno
  • 30/11 – Un fiore di ciliegio

Dicembre

  • 07/12 – Lo strato di ozono
  • 09/12 – Kido
  • 11/12 – Vite
  • (Quarto esame) 14/12 – Il numero zero
  • (Quarto esame) 15/12 – Maltosio 
  • (Quarto esame) 16/12 – Venere
  • (Quarto esame) 17/12 – Murasaki-no-Ue
  • (Quarto esame) 18/12 – Oche
  • 22/12 – Euforia

Gennaio

  • 08/01 – L’oltretomba
  • 18/01 – Circe

Anteprima Rise of the Ronin, Team Ninja e open world

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Rise of the Ronin

Come vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi, oggi avremmo potuto parlarvi delle nostre impressioni relative alle prime ore di gioco di Rise of the Ronin. Senza voler mettere le “mani avanti”, raccontarvi di un titolo così “grosso” potendo far riferimento ad una porzione di gioco così limitata, iniziale e “tutorialeggiante”, è molto difficile. Ma ci proveremo, sperando di riuscire ad esservi almeno un pochino utili.

Un impianto ludico sviluppato sui dettami classici dello studio nipponico come si comporta in una struttura open world? Questa è la risposta che state cercando, lo sappiamo… ma purtroppo non possiamo darvela per ora. Però possiamo raccontarvi i punti di forza e debolezza più evidenti, quelli che saltano subito all’occhio, delle due discriminanti. Lasciando poi il giudizio finale sull’equilibrio raggiunto alla recensione vera e propria che sarà disponibile su queste pagine il 21 marzo 2024 alle ore 12:00. Rise of the Ronin sarà disponibile dal giorno seguente, in esclusiva su PlayStation 5.

Rise of the Ronin è davvero un titolo “grosso”, sia come profondità dell’impianto ludico, che come contenuti del suo open world

Classic Team Ninja (ma un po’ meno brutale)…

Il sistema di combattimento di Rise of the Ronin ci ha stregato sin dai primi minuti di gioco. La meccanica del parry a metà tra Sekiro e Wo Long: Fallen Dynasty è solo la base di un sistema che già dalle prime ore sembra dannatamente appagante. Ma ancora di più, profondo e stratificato. Oltre a rielaborazioni di meccaniche viste in Nioh, come le stances e il Ritmo Ki, trovano spazio altri elementi che potrebbero avere un forte peso sull’economia di gioco. Parliamo, ad esempio, della possibilità di avere più personaggi utilizzabili in missione. Per valutare bene il bilanciamento di questo (e altri) aspetti, ritorneremo a parlarne meglio in sede di recensione.

Per adesso vi basterà sapere che il passaggio da una stance all’altra, per “sopraffare” i punti di debolezza degli avversari in un sistema simile a “carta-sasso-forbice”, o la gestione del Guizzo di spada (la meccanica simile al Ritmo Ki) per recuperare la stamina in modo da continuare l’offensiva, andranno ad amplificare il flow “ritmico” dettato, di base, dalla meccanica del parry.

I combattimenti, per questo motivo, sin dalle prime fasi di gioco, diventano delle vere e proprie danze coreografiche di morte che trasportano il videogiocatore in una trance “agonistica”. Come solo i migliori action game sanno fare.

Rise of the Ronin
I combattimenti sono molto appaganti sin dalle prime sezioni di gioco

La stratificazione di cui sopra, invece, deriva da un’ “apertura” a contaminazioni ruolistiche relative alle relazioni con i personaggi, novità assoluta per lo studio. In fase di creazione del protagonista infatti, potremo notare dei tratti “atipici” per i lavori di Team Ninja. Capacità persuasive, intimidatorie, diplomatiche (con tanto di possibilità di mentire). Tutto ciò comporta, in termini pratici di gameplay, la possibilità di incidere sul “morale” del nostro interlocutore, potenziale avversario. Ad esempio, con determinate risposte potremo far fuggire il più “coniglio” del suo gruppo. Con altre risposte potremo “spiazzarlo” in modo da iniziare il combattimento con un colpo critico, e così via.

Questa novità, oltre ad essere un “aiuto non invadente” per i videogiocatori meno avvezzi a questo tipo di prodotti, è ben contestualizzata in ottica comparto narrativo, che già da ora sembra molto più curato, molto più “blockbuster” rispetto ai precedenti lavori dello studio. Soprattutto le cutscene, che possono vantare di una regia di altissima qualità. E di una grafica molto più curata rispetto alle parti giocate vere e proprie.

… and Classic Open World

Proprio la grafica nuda e cruda, infatti, è uno degli aspetti che ci ha convinto di meno. Rise of the Ronin è molto “piatto” come impatto visivo, e altrettanto “sporco” come prestazioni tecniche e animazioni (soprattutto per quanto riguarda le interazioni tra protagonista e ambiente nelle sezioni stealth relative agli accampamenti nell’open world).

Fortunatamente la direzione artistica riesce a regalare un piacevolissimo colpo d’occhio che rende il traversal appagante anche come impatto visivo. Seppure siano presenti cali di frame, anche in modalità Prestazioni, soprattutto in agglomerati urbani come Yokohama.

Ma come è l’open world, in sostanza? Abbastanza classico. Ogni regione è disseminata di varie attività e incontri randomici il cui svolgimento farà accrescere, oltre che la percentuale di completamento, il Legame. Questa “valuta” fa sì che man mano che completeremo le attività, sulla mappa verranno resi visibili nuovi punti di interesse.

Dagli accampamenti nemici da dimezzare prima in stealth per liberare la zona, a santuari, a luoghi di interesse. Niente di più classico, dicevamo. Tuttavia abbiamo apprezzato che in qualsiasi zona c’è un “pizzico” di lavoro di level design. Non potremo dirigerci sempre a cervello completamente spento verso il prossimo segnalino. Molto spesso dovremo intuire l’elementare percorso per raggiungere la nostra ricompensa.

Rise of the Ronin
Per raggiungere la cima degli edifici più elevati potremmo dover cercare un “percorso di appigli”, ad esempio

Il loop di cui prima (segnalino -> aumento Legame -> comparsa di un nuovo segnalino -> e via così) e la piccola “declinazione puzzle”, passateci il termine, nel raggiungere alcuni punti della mappa (niente di più di ciò che ha fatto anni fa proprio un altro gioco simile, sempre pubblicato da Sony, cioè Ghost of Tsushima) rappresentano i più grossi stimoli all’esplorazione, di fianco allo scontato menar le mani.

Purtroppo, infatti, il bambinesco e così puro piacere di esplorare l’open world per il semplice gusto di scoprire quale ricompensa unica vi aspetta (elemento fondante degli ultimi capolavori del “genere”, quali Elden Ring e The Legend of Zelda) verrà ben presto meno quando capirete che, come in tutti gli ultimi giochi del Team Ninja, verrete sopraffatti da loot.

Certo, i forzieri, magari protetti da mini-boss, ci sono e al loro interno troverete anche oggetti di rarità elevata (magari facenti parti di un set). Tuttavia il sistema di loot, per sua natura, renderà ben presto obsoleto quell’oggetto che avrete trovato in quel forziere in favore di uno magari di rarità più bassa e con meno skill passive che ha però un valore difensivo molto più elevato (e anche potenziabile dal fabbro), droppato 5 minuti dopo da un nemico random nell’open world.

La consacrazione di Team Ninja?

Non sappiamo se Rise of the Ronin riuscirà a diventare il lavoro definitivo del “nuovo” Team Ninja. Tutto dipenderà da quanto la probabile stratificazione e profondità dell’impianto ludico riuscirà a reggere un open world sostanzialmente molto basilare. Con l’aggravante del loot system che secondo noi penalizzerà, almeno in minima parte, l’esplorazione e di conseguenza il reward system, elemento indispensabile per la buon riuscita di un open world.

Su una cosa, però, ci sentiamo di sbilanciarci già da ora. Il sistema di combattimento, la parte action nuda e cruda, sapranno, ancora una volta, regalare enormi soddisfazioni. Le aspettative questa volta sono più alte, lo ammettiamo, ma anche non dovessero essere attese totalmente, o addirittura, nel più pessimistico degli scenari in cui la nuova struttura aperta non solo non riesca a valorizzare l’impianto ludico, ma addirittura lo penalizzi, ci ritroveremmo comunque tra le mani, su questo ne siamo sicuri, un ottimo action game.

MAR10 Day 2024, ecco tutte le novità annunciate per festeggiare l’icona Nintendo

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Nell’ambito dei festeggiamenti del MAR10 Day di ieri, Nintendo ha colto l’occasione per condividere molti annunci relativi alla propria icona, tra titoli in uscita ed un nuovo film di animazione!

Non c’è bisogno di evitare piante Piranha o schivare palle di fuoco per scoprire cosa c’è in serbo: basta dare un’occhiata a questo video di annuncio.

  • Paper Mario: Il Portale Millenario si aprirà… Presto!: il 23 maggio, viaggia insieme a Mario e ai suoi irrefrenabili compagni attraverso un mondo di carta mentre sblocchi il mistero del Portale Millenario. Lo spiritoso e stravagante RPG arriva su Nintendo Switch vent’anni dopo il suo debutto originale su Nintendo GameCube. Questa versione presenta una grafica migliorata, una colonna sonora aggiornata e nuove funzionalità di gioco.
  • Luigi’s Mansion 2 HD apre le sue porte: Aiuta Luigi a recuperare i frammenti mancanti della Luna Scura sparsi in diverse dimore infestate, ognuna con i propri enigmi da risolvere e fantasmi da catturare. Il 27 giugno usa il potente strumento di caccia ai fantasmi, il Poltergust 5000, per risucchiare i fantasmi (e le tende delle finestre) e soffiare aria per frugare in ogni angolo delle agghiaccianti ma affascinanti dimore. La spettrale e divertente avventura Luigi’s Mansion 2 HD, originariamente pubblicata per Nintendo 3DS, arriva con una grafica migliorata su Nintendo Switch.
  • Tre classici giochi di Mario per Game Boy in arrivo su Nintendo Switch Online: il 12 marzo, tre classici giochi di Mario arriveranno su Nintendo Switch come parte della libreria Game Boy – Nintendo Switch Online. Innanzitutto c’è Dr. Mario, la classica sfida rompicapo per chi cerca un rimedio contro la noia. Getta capsule vitaminiche multicolori in una bottiglia piena di una varietà di sgradevoli virus e spostale, girale e posizionale finché i virus non scompaiono. La posta in gioco è alta nell’originale Mario Golf mentre corri per diventare il grande campione del golf. Quattro Campioni del Club ti ostacolano e dovrai sconfiggerli tutti per avere la possibilità di giocare con il golfista più famoso del paese! In Mario Tennis, passa da principiante a professionista esperto affinando le tue abilità in quattro modalità di gioco ricche di divertimento. Allenati, partecipa al Mario Tour e affina le tue abilità in una serie di avvincenti minigiochi.
  • Novità entusiasmanti per LEGO Super Mario – LEGO ha appena svelato un emozionante teaser di ciò che c’è in cantiere nell’universo LEGO Super Mario. Il teaser ha rivelato la sagoma di un kart fatto di mattoncini LEGO accanto a una figura LEGO Mario. Hai sentito bene: Mario Kart arriverà su LEGO Super Mario in futuro. Resta sintonizzato per saperne di più!
  • Inoltre, ancora PIÙ divertimento con Mario: non dimenticare che ci sono ancora altri modi per continuare a sfruttare al massimo il MAR10 Day per tutto il mese! Dal 7 al 24 marzo, è possibile ricevere un rimborso del 10% in Punti Oro da utilizzare con l’acquisto successivo comprando su Nintendo eShop titoli selezionati di Mario per Nintendo Switch, tra cui Super Mario Bros. Wonder, oppure riscattare un codice download per uno dei titoli entro il periodo di promozione. Inoltre alcuni prodotti selezionati dedicati a Mario e ai suoi amici sono disponibili sul My Nintendo Store con uno sconto del 30% e i clienti riceveranno anche un taccuino come gadget omaggio fino al 7 aprile, mentre è possibile scaricare uno sfondo gratuito come premio My Nintendo. Un assortimento di elementi per le icone utente dei giochi Super Mario sarà disponibile per tutto marzo come premi esclusivi per i membri di Nintendo Switch Online 3. C’è anche una missione speciale che puoi completare giocando al classico Super NES Super Mario World per guadagnare alcuni punti Platino. Visita l’applicazione Nintendo Switch Online sulla tua console per ulteriori informazioni. Per tutte le ultime novità sul MAR10 Day, resta sintonizzato sui nostri canali social ufficiali e partecipate ai festeggiamenti. Guarda Super Mario Bros. Il Film e dai un’occhiata alla guida digitale di Accompagnamento: quale modo migliore per celebrare il MAR10 Day se non guardare Super Mario Bros. Il film? Se vuoi stupire la tua famiglia e i tuoi amici con la tua conoscenza del Regno dei Funghi, segui la guida digitale gratuita che rivela i riferimenti nascosti al gioco nel film. (Accedi con il tuo account Nintendo o creane uno gratuitamente per visualizzare la guida.)
  • Nuovo film d’animazione basato sul mondo di Super Mario Bros.: Shigeru Miyamoto ha fatto un’apparizione a sorpresa nel video per annunciare che Nintendo sta lavorando insieme a Illumination su un nuovo film d’animazione basato sul mondo di Super Mario Bros. Il film arriverà il 3 aprile 2026 negli Stati Uniti e in molti altri mercati a livello globale, con il rilascio in alcuni territori selezionati nel corso del mese di aprile.

Oscar 2024, ecco tutti i vincitori

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Nella notte si è tenuta la cerimonia di premiazione della 96a edizione dagli Oscar 2024, la quale non solo ha visto trionfare Oppenheimer, ma ha anche riservato qualche sorpresa.

Il lungometraggio di Christopher Nolan, dall’alto delle proprie tredici nomination, ha portato a casa sette premi, tra cui Miglior film e Miglior regia (prima volta in carriera per il regista britannico), Miglior attore protagonista per Cillian Murphy e non protagonista per Robert Downey JR, nonché vari premi tra cui colonna sonora e montaggio. Proprio l’attore che ha interpretato il fisico statunitense ha dichiarato con il premio Oscar in mano: «Nel bene e nel male, viviamo nel mondo di Oppenheimer e della bomba atomica, quindi mi piacerebbe davvero dedicare questo premio agli operatori di pace di tutto il mondo».

Emma Stone ha poi battuto la forte candidatura di Lily Gladstone per la statuetta come Miglior attrice protagonista. La star di Povere creature! era in competizione altresì con Sandra Hüller, Carey Mulligan e Annette Bening. Per lei si tratta del secondo Oscar, dopo quello vinto con La La Land nel 2007. La pellicola diretta da Yorgos Lanthimos, a fronte di undici nomination, festeggia quattro statuette tra cui la miglior scenografia e i migliori costumi (premio presentato da un John Cena quasi completamente nudo).

Niente da fare per l’Italia ed Io capitano di Matteo Garrone, che deve arrendersi a La zona di interesse come miglior film internazionale. Gioia e storia invece per il Giappone. La terra del Sol Levante festeggia infatti i premi come miglior film di animazione per Il ragazzo e l’airone del maestro Hayao Miyazaki e come migliori effetti visivi per Godzilla Minus One. Vittoria storica quest’ultima, che segna non solo il primo premio Oscar per la saga del kaiju più famoso del cinema, ma che sbaraglia una concorrenza con budget molto più grandi.

Miglior film

  • American Fiction
  • Anatomia di una caduta
  • Barbie
  • The Holdovers
  • Killers of the Flower Moon
  • Maestro
  • Oppenheimer
  • Past Lives
  • Povere creature!
  • The Zone of Interest

Attore protagonista

  • Bradley Cooper — Maestro
  • Colman Domingo — Rustin
  • Paul Giamatti — The Holdovers
  • Cillian Murphy — Oppenheimer
  • Jeffrey Wright — American Fiction

Attrice protagonista

  • Annette Bening — Nyad
  • Lily Gladstone — Killers of the Flower Moon
  • Sandra Hüller — Anatomia di una caduta
  • Carey Mulligan — Maestro
  • Emma Stone — Povere creature!

Regia

  • Justine Triet — Anatomia di una caduta
  • Martin Scorsese — Killers of the Flower Moon
  • Christopher Nolan — Oppenheimer
  • Yorgos Lanthimos — Povere creature!
  • Jonathan Glazer — The Zone of Interest

Attrice non protagonista

  • Emily Blunt — Oppenheimer
  • Danielle Brooks — The Color Purple
  • America Ferrera – Barbie
  • Jodie Foster — Nyad
  • Da’Vine Joy Randolph — The Holdovers

Attore non protagonista

  • Sterling K. Brown — American Fiction
  • Robert De Niro – Killers of the Flower Moon
  • Robert Downey Jr. — Oppenheimer
  • Ryan Gosling — Barbie
  • Mark Ruffalo — Povere creature!

Costumi

  • Barbie
  • Killers of the Flower Moon
  • Napoleon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Suono

  • The Creator
  • Maestro
  • Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
  • Oppenheimer
  • La zona di interesse

Colonna sonora

  • American Fiction
  • Indiana Jones e il quadrante del destino
  • Killers of the Flower Moon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Sceneggiatura non originale

  • American Fiction
  • Barbie
  • Oppenheimer
  • Povere creature!
  • La zona di interesse

Sceneggiatura originale

  • Anatomia di una caduta
  • The Holdovers
  • Maestro
  • May December
  • Past Lives

Corto Live Action

  • The After
  • Invincible
  • Night of Fortune
  • Red, White and Blue
  • The Wonderful Story of Henry Sugar

Corto d’animazione

  • Letter to a Pig
  • Ninety-Five Senses
  • Our Uniform
  • Pachyderme
  • War Is Over! Inspired by the Music of John & Yoko

Canzone originale

  • The Fire Inside da Flamin’ Hot
  • I’m Just Ken da Barbie
  • It Never Went Away da American Symphony
  • Wahzhazhe (A Song for My People) da Killers of the Flower Moon
  • What Was I Made For? da Barbie

Film documentario

  • Bobi Wine: The People’s President
  • The Eternal Memory
  • Four Daughters
  • To Kill a Tiger
  • 20 Days in Mariupol

Cortometraggio documentario

  • The ABCs of Book Banning
  • The Barber of Little Rock
  • Island in Between
  • The Last Repair Shop
  • Nai Nai & Wài Pó

Film internazionale

  • Io Capitano
  • Perfect Days
  • La società della neve
  • The Teachers’ Lounge
  • La zona di interesse

Film d’animazione

  • Il ragazzo e l’airone
  • Elemental
  • Nimona
  • Robot Dreams
  • Spider-Man: Across the Spider-Verse

Trucco e parrucco

  • Golda
  • Maestro
  • Oppenheimer
  • Povere creature!
  • La società della neve

Scenografia

  • Barbie
  • Killers of the Flower Moon
  • Napoleon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Montaggio

  • Anatomia di una caduta
  • The Holdovers
  • Killers of the Flower Moon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Fotografia

  • El Conde
  • Killers of the Flower Moon
  • Maestro
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Effetti visivi

  • The Creator
  • Godzilla Minus One
  • Guardians of the Galaxy: Vol. 3
  • Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
  • Napoleon

Albion Online annuncia il nuovo Server europeo

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Albion Online, l’MMORPG fantasy sandbox sviluppato da Sandbox Interactive, annuncia oggi l’apertura di un nuovo server, Albion Europa, ottimizzato per l’Europa e la regione MENA. Oltre a offrire un nuovo inizio nel mondo di Albion, il nuovo server offrirà velocità di connessione molto più elevate, un ping migliore e una latenza più bassa, oltre a ottimizzare gli orari degli eventi di gioco per i giocatori di tutta la regione.  Il server Albion Europa è il terzo server del gioco, seguendo l’apertura di Albion Ovest (ora Albion America) nel 2017 e Albion Est (ora Albion Asia) nel 2023. Questo lancio coincide con l’aggiunta di supporto per due nuove lingue in Albion: Turco e Arabo.

Il nuovo server segue il modello free to play vigente ed è accessibile a tutti i giocatori di tutto il mondo, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Come per i server esistenti, il gioco rimarrà completamente cross-platform su Albion Europa, consentendo di giocare su PC, Mac, Linux, Android e iOS con un unico account.

Pacchetti Fondatore di Albion Europa offrono numerosi vantaggi e ricompense, tra cui l’accesso anticipato al nuovo server, preziosi oggetti di gioco tra cui Oro (la valuta premium del gioco), Premium (che fornisce ai giocatori una QOL aggiuntiva e accelera la progressione), e Nametag, Avatar, Oggetti d’arredo e Cosmetiche esclusivi per i Fondatori. Inoltre, i Fondatori avranno pieno accesso alla Closed Beta a partire dal 3 aprile 2024, durante la quale potranno partecipare a una sfida unica per sbloccare un ulteriore Set cosmetico.

Poiché questo è il terzo server di Albion, i Fondatori potranno anche prenotare i nomi dei loro personaggi e delle loro gilde che esistono su uno dei due server attuali al momento dell’acquisto del Pacchetto Fondatore.

Caratteristiche del server “Albion Europa”:

  • Una versione nuova e incontaminata del gioco, in cui tutti i giocatori partono alla pari e possono rivendicare il proprio pezzetto di Albion
  • Un mondo di gioco completamente separato e indipendente dai server statunitensi e asiatici esistenti
  • Velocità di connessione e ping notevolmente migliorati per tutta l’Europa e la regione MENA
  • Orari degli eventi di gioco e del server (battaglie territoriali, Lega di Cristallo, Guerra di Fazione, manutenzione, ecc.) ottimizzati per la regione
  • I Pacchetti Fondatore consentono di accedere alla Closed Beta, che inizierà il 3 aprile, e di ottenere l’accesso anticipato al lancio completo del server, oltre a prenotare i nomi dei personaggi e delle gilde esistenti
  • Tutti i giocatori, indipendentemente dallo status di Fondatore, possono accedere alla Open Beta a partire dal 10 aprile

Il lancio di Albion Europa rappresenta un miglioramento a lungo atteso per i giocatori in Europa e nell’area MENA, offrendo al contempo alla community mondiale di Albion la possibilità di esplorare e conquistare una versione incontaminata del mondo di gioco.

Recensione mouse MSI Clutch GM51 Lightweight Wireless

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Abbiamo avuto modo di mettere alla prova il mouse gaming MSI Clutch GM51 Lightweight Wireless – dispositivo prodotto dalla nota compagnia taiwanese che da anni distribuisce con successo anche nel nostro paese – che vuole offrire prestazioni da gaming professionale, grazie a un design ergonomico e funzionalità software avanzate. Ma sarà stato veramente capace di mantenere tutte le promesse?

Unboxing e Specifiche Tecniche

Il Clutch GM51 si presenta all’interno di una confezione che ci offre un primo sguardo a tutte le caratteristiche che contraddistinguono questo mouse firmato MSI. Una volta sfilato il rivestimento troveremo una scatola scura con all’interno un imbottitura sagomata con alloggiati tutti i componenti del mouse.

La confezione include un cavo di 2 metri rivestito – e con un nastro a gommino brandizzato MSI per riporlo -, una base di ricarica, un dongle per connessioni a 2.4GHz o Bluetooth, e ovviamente il Clutch GM51. All’interno si trova anche della manualistica che include una guida rapida per l’utilizzo delle funzioni dei tasti presenti sul mouse.

Vediamo ora nel dettaglio cosa rende interessante questo mouse in termini di componentistica tecnica

  • Sensore: PAW-3395
  • Risoluzione: Da 100 fino a 26000 DPI (tramite software)
  • Velocità di tracciamento massima: 650 IPS
  • Velocità di accelerazione massima: 50 G
  • Altezza di rilevamento minima: 1 mm
  • Tempo di risposta: 1000 Hz / 1 ms
  • Numero di pulsanti: 6 di cui 5 programmabili
  • Switch pulsanti: OMRON da 60 milioni di click
  • Batteria: 550 mAH per una durata fino a 150 ore (con luci RGB disabilitate)
  • Peso (senza cavo): 85 grammi (senza cavo)
  • RGB: A 3 zone con colori personalizzabili e preset con velocità variabili
  • Dimensioni: 122 x 65 x 45 mm
  • Scocca: In plastica a materiale Anti-impronte, con rivestimento laterale a diamante e gommini in PTFE Anti-attrito.

Design ed Ergonomia

Lo stile minimale delle curve del Clutch GM51 sono state pensate per accomodare i destrosi, ma si prestano, con qualche piccolo aggiustamento dell’anulare per non cliccare inavvertitamente i tasti dorsali, anche per l’uso quotidiano dei mancini.

Il grip laterale, che ospita anche due dei tre blocchi RGB, è sagomato con un esclusivo motivo a diamante pensato per migliorare il grip del mouse, e possiamo felicemente confermare che anche nelle situazioni più concitate il mouse non ci è sfuggito dalle dita seppur esercitando una minima pressione.

L’arco della scocca che appoggia sul palmo accoglie il drago simbolo di MSI, illuminato da Led RGB che oltre ad una funzione estetica fungono anche da led di stato, per l’avvertimento di carica completa o per segnalare lo stato della batteria.

Sotto al GM51 troviamo un piccolo interruttore a 3 fasi che regola l’accensione e spegnimento dell’apparecchio, il tipo di connessione Wireless scelta, e un bottone per il cambio fisico di DPI, che in congiunzione con il click dei tasti gestisce le funzioni d’illuminazione RGB. Possiamo scegliere un colore all’interno dell’intera gamma cromatica, optare tra un effetto di pulsazione, uno di wave, o sbizzarrirci con un passaggio ciclico e costante tra tutte le colorazioni offerte dalle luci RGB; o per i più sobri, decidere di spegnere del tutto l’illuminazione così da preservare anche la batteria.

Purtroppo la singolare curvatura della gobba, che protrude in slancio verso le falangi distali, nella sua parabola presenta un vertice con dimensione in altezza che abbiamo trovato non particolarmente comodo sia nell’uso in Claw Grip che in Finger Grip ma, vista la sua dimensione in lunghezza, è risultato invece molto comodo con un Palm Grip, stile però non molto indicato in titoli che richiedono particolare rapidità di movimenti.

Sebbene a primo acchito l’utilizzo con Claw Grip e Finger Grip non ci abbia entusiasmato, opinione questa dettata da un parametro personale e basato sulla dimensione della nostra mano in rapporto con il mouse, a migliorare il feeling in movimento ci pensa il peso del GM51, che in modalità Wireless arriva a 85 grammi; da notare che non è possibile aggiungere pesi al mouse. Si parla comunque di una periferica non proprio ai vertici della categoria Lightweight, battuta persino dal suo predecessore GM41 dal peso di 75 grammi, che però non dispone di collegamento BT come il GM51.

Nonostante questo, lo scivolamento su diversi tipi di superfici è davvero eccellente, grazie ai 6 skates in plastica PTFE che annullano gran parte dell’attrito e del peso del mouse, rendendo l’esperienza molto piacevole.

Sempre restando in tema di feeling di gioco, gli switch usati dal Clutch GM51 sono degli OMRON che ci hanno dato delle ottime risposte tattili e uditive con soddisfacenti click per i tasti Sinistro e Destro.

Forse un poco meno precisi i due tasti dorsali, mentre gli amanti delle rotelle ad alto scorrimento rimarranno un po’ delusi, poichè MSI ha optato invece per un cursore a scorrimento a soglie e rivestito in similgomma con un rilievo a diamante, che richiama la scocca laterale del mouse, e aumenta in maniera esponenziale il grip sulla rotellina mediana.

Il comfort offerto dal Clutch GM51, dopo qualche accorgimento di postura della mano, è in linea con la serie di prodotti in questo range di prezzo, e non abbiamo riscontrato particolari fastidi anche dopo un intensa giornata di lavoro o diverse ore di gioco negli FPS più tattici.

Accessori e Features

Dove questo mouse brilla è nell’autonomia, un aspetto assolutamente da non sottovalutare quando si sceglie un mouse wireless. L’MSI Clutch GM51 Lightweight Wireless è, infatti, dotato di una grande batteria che in circa 2 settimane di uso costante, partendo da una piena carica e con l’accensione a giorni alterni delle funzioni RGB, non è neppure scesa sotto il 70% facendoci completamente dimenticare della presenza dei suoi ottimi accessori per ricaricare il mouse e per le connessioni offerte.

Come accennato in fase d’unboxing, il mouse presenta un cavo di 2 metri rivestito in materiale FrixonFree, un particolare tipo di filamento che ricorda una corda, e che dovrebbe diminuire in maniera sensibile il suo attrito con ogni tipo di superficie e che permette di utilizzare GM51 in modalità cablata. Il rovescio della medaglia è che il cavo ci è parso poco flessibile e prono ad attirare ogni sorta di detrito presente sul tavolo.

Una delle estremità del cavo è USB mentre l’altra è Type-C. Questi tipi di connessioni sono state scelte per collegare la base di ricarica direttamente a una delle porte USB del nostro PC. La base, che accoglie anche uno spazio per riporre il dongle, permette così una carica completa del Clutch GM51 in circa 90 minuti; oppure, si può ricaricare il mouse in soli 15 minuti per circa 25-27 ore d’autonomia – con funzioni RGB disattivate -.

Quando si è in viaggio il mouse accoglie il dongle USB in una cavità frontale, per evitare di perdere il piccolo device. Non facciamoci però ingannare dalle dimensioni, il dongle utilizza la tecnologia MSI Swiftspeed 2.4G che offre prestazioni Wireless stabili nella linea 2.4GHz, o anche tramite Bluetooth, e nei nostri test entrambe le funzioni di connettività senza cavi si sono rivelate ottimali.

Sensore e Software

L’anima dell’MSI Clutch GM51 risiede nel suo sensore PAW-3395, dalle strabilianti caratteristiche sulla carta, ma in linea con altri sensori nella stessa fascia di prezzo. La risposta è estremamente precisa anche grazie alla tecnologia Motion Sync, in grado di sincronizzare il segnale del mouse agli intervalli esatti in cui il PC estrae le informazioni.

Di default il mouse si presenta con 5 livelli di DPI, pre impostati e richiamabili con la pressione del tasto dedicato sotto la sua base. Gli step richiamabili sono 400-800-1600-3200-6400 DPI. Per accedere al range completo di sensibilità offerto dal sensore si necessità dell’utilizzo del programma MSI Center, che ci permette non solo d’impostare i 5 livelli di DPI richiamabili nel minimo dettaglio – nel range da 100 a 26000 DPI -, ma anche il pooling rate che arriva fino a 8000hz (tra le più alte sul mercato) e l’altezza di lift-off dell’apparecchio.

MSI Center ci offre anche la possibilità di configurare 5 tasti del mouse, monitorare la batteria, attivare un indicatore a schermo quando il livello di carica scende oltre una soglia determinata da noi – oltre che far pulsare il simbolo dell’MSI sul mouse – e utilizzare la funzionalità offerte da MSI SpeedShift.

Quest’ultima tecnologia permette di massimizzare le capacità del sensore rendendolo più o meno reattivo a micromovimenti, attivando funzioni di correzione software per quanto concerne gli incrementi di velocità e la distanza di spostamento del mouse sulle superfici. MSI SpeedShift si è rivelata però essere controproducente quando testata su giochi come Overwatch 2, Halo Infinite e Counter Strike 2, dove il sistema ha interferito con l’inserimento dei valori RAW nei giochi, risultando in un esperienza piena di microscatti e perdita di controllo quando esercitati degli spostamenti elevando il mouse dalla superficie di scorrimento.

Impostando il settaggio a livello normale il problema non si è ripresentato, specialmente a bassi DPI – nel nostro caso 800 DPI con un pooling rate di 1000 Hz -. Il sensore funziona perfettamente se usato sopra un tappetino per mouse, o una superficie particolarmente liscia e non riflettente, mentre è inutilizzabile su superfici di vetro o con accentuate irregolarità, anche se sono presenti dei gommini in PTFE sotto il mouse.

Commento Finale

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’offerta dell’MSI Clutch GM51 Lightweight Wireless che, a soli 100 euro, offre un design davvero accattivante, tecnologie di ultima generazione, come il sensore Pixart PAW-3395, switch affidabili testati per oltre 60 milioni di click, una comoda base di ricarica (accessorio non comune in questa fascia di prezzo), tante opzioni di connessione ed un’eccellente durata della batteria. Sebbene il software a complemento del sensore sembri avere qualche problema se associato ad alcuni giochi in determinati settaggi, ci sentiamo di consigliare comunque l’acquisto di Clutch GM51 a tutti coloro che hanno schermi ad alta risoluzione e che sono tipici giocare ad alte sensibilità, o a professionisti sempre in movimento che lavorano nel campo dell’immagine, per sfruttare al meglio la precisione offerta dal sensore ottico di questo mouse. Tuttavia se cercate un mouse estremamente leggero e il vostro tipo di impugnatura è di tipo claw o finger grip, forse dovreste orientarvi verso il fratello minore CLUTCH GM41.

Annunciato il nuovo film di Super Mario, ecco quando uscirà

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Super Mario

Nintendo, in occasione del MAR10 Day, ha annunciato tramite i propri canali social che è in produzione un nuovo film dedicato a Super Mario, l’iconico idraulico baffuto.


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Queste le parole del papà di Mario, Shigeru Miyamoto:

Stiamo lavorando ad un nuovo film d’animazione basato sul mondo di Super Mario Bros. Il film uscirà il 3 aprile 2026 negli Stati Uniti e in tanti altri mercati, e nel corso di aprile 2026 in altri territori.

Vi sveleremo altri dettagli non appena saremo pronti a farlo. Anche questa volta, Illumination e Nintendo stanno lavorando fianco a fianco. Vogliamo espandere ulteriormente il mondo di Mario, e ci sarà una storia allegra e divertente. Speriamo che non vediate l’ora!

Anche Chris Meledandri, CEO di Illumination, è apparso nel video postato da Nintendo. L’amministratore delegato ha confermato che i due registi del primo film, Aaron Horvath e Michael Jelenic lavoreranno anche su questa seconda iterazione. E che al momento si stanno occupando della storia e delle nuove ambientazioni e presto inizieranno ad animare.

Recensione Contra: Operation Galuga, la vita da civile non esiste

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Contra: Operation Galuga segna il ritorno di una serie tanto storica quanto sfortunata. L’IP Konami, nata nelle sale giochi giapponesi del lontano 1987, ha seguito una parabola piuttosto triste nel corso degli anni.

Con i primi capitoli a cavallo con gli anni ’90, la serie ha scritto pagine di autentico splendore dell’intrattenimento ludico culminate nel 1992 con quel Contra III: The Alien Wars capace di ottenere anche una nomination a Game of the Year dall’illustre rivista Nintendo Power. Sfortunatamente, con l’avvento delle console a 32-bit la serie si è persa nel tentativo di rincorrere una nuova anima capace di modernizzare un concept, quello del run ‘n gun, che trovava sempre meno spazio nel nuovo panorama videoludico. Proprio quando la serie ha ricordato le proprie origini più coerenti, abbiamo assistito a piacevolissime iterazioni come Shattered Soldier o il quarto capitolo numerato, uscito solo per Nintendo DS. A cinque anni dal tremendo Rogue Ops (addirittura tredici se consideriamo l’ultimo capitolo godibile, Hard Corps: Uprising, sviluppato da ArkSys), la serie si ripropone con Operation Galuga.

Sviluppato da WayForward, la produzione è una rivisitazione accurata del classico degli anni ’80, con una nuova presentazione generale nonché contenuti aggiornati e migliorati. Ma sarà abbastanza per dare nuova linfa ad una serie così ancorata ai propri ortodossi diktat?

Contra: Operation Galuga sarà disponibile dal 12 Marzo per Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, PC (via Steam), Xbox One ed Xbox Series.


Versione testata: Xbox Series


Credo che mi piacerà il futuro

Isole Galuga, al largo della costa della Nuova Zelanda. Un misterioso sciame di meteoriti illumina la notte di questo paradiso naturale. Qualche tempo dopo, il gruppo terroristico Red Falcon occupa l’arcipelago, piegando le forze speciali mandate a risolvere la situazione. Il timore è quello che i malviventi stiano realizzando armi gravitazionali, capaci di generare danni incalcolabili. Gli esperti soldati d’assalto dell’unità Contra, Bill Rizer e Lance Bean, vengono spediti per fronteggiare la minaccia. Sarà l’inizio di una guerra senza esclusione di colpi in cui sarà in ballo lo stesso destino dell’umanità.

L’incipit dalla modalità Storia di Operation Galuga attua una vera e propria re-immaginazione del capitolo originario, attraverso una presentazione più avvincente e curata. Non ci aspettavamo di certo le profondità tematiche di Rambo o una trama con particolari colpi di scena, ma il Contra reinterpretato da WayForward ha quantomeno il merito di aver dato un po’ più di contesto e piacevolezza ad una trama fondamentalmente pretestuosa ed esagerata per permetterci di imbracciare le armi e fare casino.

I filmati sono semplici ma funzionali e danno almeno un gradevole contesto all’azione.

Colori saturi, esplosioni luminose ed un gusto squisitamente a cavallo tra anni ’80 e ’90. Questa è la cifra stilistica scelta dal team di sviluppo californiano, che recupera un gusto artistico che omaggia direttamente i primi capitoli tralasciando alcuni arditi esperimenti del passato recente. Nel farlo, la grammatura tecnica scelta è perlopiù modesta. Non aspettatevi infatti un comparto grafico di prim’ordine o effettistica di nuova generazione. Operation Galuga fa della semplicità e praticità le sue caratteristiche primarie, poggiandosi sulle solide basi di performance tecniche stabili.

Una decisione che ci sentiamo di condividere, complice anche la natura contenuta della produzione, anche se forse avremo preferito maggiore spazio per l’estro, indiscutibile, di chi ha curato una saga sgargiante come quella di Shantae.

Ci vuole un pazzo per beccare un pazzo

Al di là del biglietto da visita meramente estetico, come si colloca ludicamente Operation Galuga nel contesto della serie?

WayForward recupera le caratteristiche fondamentali del run ‘n gun Konami, coi suoi pregi e difetti, ma preservando una forte matrice identitaria. Storicamente infatti Contra non è un gioco molto tenero con il proprio pubblico, mettendo in scena complicati livelli colpi di pericoli. In passato, alcuni capitoli sono stati capaci di portare addirittura all’esasperazione i fan, venendo additati come estremamente complessi e con una difficoltà ben superiore alla media (anche in periodi storici in cui il genere era senz’altro più diffuso e masticabile). In questo senso Operation Galuga è a tutti gli effetti un degno esponente della serie. Preparatevi dunque a percorrere ambientazioni stracolme di avversari, proiettili che sibilano in ogni direzione, bombe che esplodono e mortalità assortite. Per farcela attraversi gli otto livelli del titolo, riveduti ed ampliati con nuove aree e nemici, sarà necessaria una manualità ed una reattività d’altri tempi.

I fan della serie si sentiranno a casa.

Ma non c’è solo una reverente aderenza al classico in Operation Galuga. Gli sviluppatori infatti hanno optato per addolcire l’esperienza, rendendola più moderna e variegata.

Completare i vari livelli (o fallire provandoci) permetterà ai giocatori di accumulare una valuta ingame. Questa potrà essere investita in un apposito store per potenziare i personaggi con abilità uniche, miglioramenti alle loro caratteristiche e perk vari. Sarà possibile ad esempio decidere di equipaggiarsi con una specifica arma iniziale, oppure avere a disposizione più secondi di invincibilità dopo un respawn. Un pizzico di roguelite insomma, che non può essere che ben accetto in un titolo altrimenti fin troppo spietato per il panorama videoludico odierno.

Se invece Operation Galuga non rappresenta il vostro primo rodeo nel genere, sarete lieti di sapere che WayForward ha pensato anche ai giocatori più smaliziati. La modalità Sfida mette il giocatore di fronte ad obiettivi specifici da raggiungere, in determinate situazioni di livelli delimitati. Dalle time trial alle prove di abilità delle armi, passando per vere e proprie sfide di sopravvivenza. Un’aggiunta gagliarda che farà battere il cuore dei vecchi gamer e che ha il merito indiscutibile di incrementare l’offerta ludica della produzione.

Non mancano anche sezioni a bordo di veicoli.

Per piacere, rimettetemi in frigorifero

In sé e per sé, Operation Galuga è un competente ritorno della serie, capace di offrire ciò che da sempre contraddistingue Contra: sparatorie forsennate, azione rapidissima e… punizioni esemplari.

Nonostante le attenzioni riposte al bilanciamento al fine di rendere il prodotto più accessibile di quanto non lo sia storicamente mai stato, il risultato finale è anche stavolta arcigno. Il nuovo Contra è ancora complicato, richiede una manualità puntuale ed una rapidità di pensiero altrettanto fulminea. Se il sistema di perk e miglioramenti, unito ad una gestione delle difficoltà più malleabile, permette ad Operation Galuga di essere sommariamente più facile dei precedenti capitoli, preparatevi tuttavia ad incontrare spesso la schermata di game over.

I boss… beh, sono boss di Contra, quindi vi brutalizzeranno.

In questo senso, la tradizione degli enormi e cattivissimi boss della serie è anche stavolta confermata con forza. Non stupitevi dunque di trovarvi di fronte ad avversari capaci di riempire lo schermo non solo con la loro stazza, ma anche con il fragore dei loro intensi attacchi. Morire sarà decisamente facile in tali frangenti, portando i giocatori a far fagotto e riprovare da capo… un po’ come in sala giochi. Probabilmente le contaminazioni da roguelite faranno bene al titolo, ma abbiamo riscontrato che comunque Operation Galuga preserva lo spirito autentico della serie. Il che potrà essere tanto un elemento positivo per alcuni, quanto negativo per altri.

Particolarmente divertente è la prospettiva multiplayer. Nella modalità Storia essa si estende ai soli Bill e Lance, ma passa a quattro giocatori nella più concisa modalità Arcade. Ovviamente, preparatevi a non capirci nulla all’inizio, per ricchezza degli elementi a schermo. Ma il divertimento sarà garantito.

Una piccola nota a margine finale riguarda il price tag della produzione. Di solito non facciamo riflessioni su questi aspetti se non in casi molto particolari ed Operation Galuga è uno di questi. Fatichiamo infatti a comprendere le ragioni di un prezzo fissato a 39,99€ (in digitale) quando, per fare paragoni estremamente simili per ambizioni e pubblico di riferimento, abbiamo visto nel corso degli ultimi anni revival di titoli 2D molto più completi venduti a prezzi molto più bassi. Esempi come Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons, Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge o Streets of Rage 4 sono abbastanza evidenti. E non lo diciamo per sminuire il lavoro compiuto da WayForward, ma è indubbiamente complesso piazzarsi sul mercato con un titolo come questo, con un price tag del genere. Inevitabile aspettarsi di finire strozzati in mezzo a competitor molto più grandi ed altisonanti.

In coop è divertente ora come allora.

Commento finale

Contra: Operation Galuga segna il ritorno sulle scene della storica serie Konami, dopo uno hiatus di parecchi anni, soprattutto se andiamo a ripescare l’ultimo capitolo con una qualità degna del prestigio di questa IP. Gli sviluppatori di WayForward rielaborarono accuratamente il classico gioco run ‘n gun d’azione degli anni ’80, riuscendo a replicare le sensazioni originarie con una piccola spruzzata di modernità. L’operazione è sicuramente riuscita, tuttavia le caratteristiche più ortodosse della saga (spigolosità della difficoltà, in primis) potrebbero ancora oggi rappresentare un rilevante deterrente per molti giocatori.

Command & Conquer, Populous, SimCity e molti altri: i classici EA arrivano su Steam

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EA ha aperto i suoi archivi e pubblicato per la prima volta in assoluto su Steam una serie di giochi classici per PC.

Tra la pianificazione urbanistica di SimCity 3000 Unlimited, costruzione di segrete in Dungeon Keeper 2, strategia in Command & Conquer o attacchi mirati in The Saboteur, il ritorno di questi amati giochi di EA su Steam accontenta tutti i gusti. 

L’elenco completo dei giochi, ora disponibili su Steam con le patch più aggiornate, include:

  • Command & Conquer – The Ultimate Collection
  • Sim City 3000 Unlimited
  • Populous
  • Populous 2: Trials of the Olympian Gods
  • Populous: The Beginning
  • Dungeon Keeper Gold
  • Dungeon Keeper 2
  • Sid Meier’s Alpha Centauri Planetary Pack
  • The Saboteur

E voi, quali classici EA acquisterete?

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