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Pokémon Scarlatto e Violetto: l’ultimo update potrebbe corrompere i salvataggi

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La scorsa settimana Game Freak ha pubblicato un nuovo aggiornamento per Pokémon Scarlatto e Violetto, precisamente la versione 1.2. Stando però a quanto è emerso recentemente sul web, la patch non conterrebbe solo miglioramenti tecnici per il titolo, ma anche una sinistra problematica.

Tramite Reddit infatti, hanno fatto capolino diverse segnalazioni che riportano la corruzione e la successiva perdita dei dati di salvataggio del gioco. Al momento si contano una dozzina di casi, molto probabilmente legati da una certa serie di azioni che portano all’attivazione del pericolosissimo bug.

Gli utenti colpiti (che si sono visti annullare centinaia di ore di gioco senza trovare una soluzione di ripristino), hanno contattato Nintendo, che per il momento ha risposto con un semplice: “Stiamo analizzando la cosa”.

Ovviamente attendiamo una risposta in tempi rapidi da parte di Nintendo e Game Freak, per sapere se vi sono dei piani di ulteriore aggiornamento per il titolo.

The Last of Us – Serie HBO, tutte le canzoni della colonna sonora – episodio 8

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The Last of Us di HBO, ha “traumatizzato” il suo pubblico per la penultima volta (almeno per quanto riguarda la prima stagione). Infatti, l’ottavo episodio, “When We Are in Need” è stato a dir poco incredibile, sia in termini visivi e sia per quanto riguarda narrazione ed evoluzione dei personaggi.

ATTENZIONE SPOILER

Joel, è ancora gravemente ferito e le ultime scorte di cibo, sono ormai agli sgoccioli. Per questo motivo, Ellie è “costretta” ad uscire dal nascondiglio per andare a caccia. Visivamente preoccupata, ma più determinata che mai, riesce a ferire un cervo, che di lì a poco esalerà il suo ultimo respiro. E lo farà in una zona apparentemente tranquilla ma che invece nasconde un pericolo. Il pericolo si chiama David, una sorta di reverendo che, insieme a James, capeggia un gruppo di sopravvissuti che Ellie e Joel sembrano – almeno all’apparenza – non aver ancora incontrato. La comunità ha attraversato momenti difficili, avendo subito perdite e scarsità di cibo e rifornimenti. Dopo aver predicato un sermone al gruppo, David e James discutono i loro prossimi passi e come intendono trovare del cibo.

Trovano un cervo morto nel bosco, lo stesso ferito da Ellie, subendo un’imboscata dalla stessa, che punta un fucile nella loro direzione … l’episodio continua, culminando in una resa dei conti piuttosto tesa fra Ellie e David (che i fan del primo capitolo targato Naughty Dog, ricorderanno sicuramente). L’antagonista dell’episodio ha inizialmente la meglio sul personaggio di Bella Ramsey e, nei suoi ultimi momenti (prima che Ellie riesca finalmente ad ucciderlo con una mannaia), mostra il suo vero volto e il male agghiacciante che ha dentro di sé. Joel raggiunge Ellie all’indomani dell’orribile epilogo. Entrambi feriti e scossi, si allontanano e i titoli di coda iniziano a scorrere con una colonna sonora che sembra progredire attraverso il suono di una chitarra malinconica tipica della colonna sonora del gioco originale.

Tutte le canzoni dell’episodio, When We Are in Need di The Last of Us

  • The Last of Us (You and Me) – Gustavo Santaolalla
  • Allowed To Be Happy – Gustavo Santaolalla
  • Unbound – Gustavo Santaolalla
  • Blue Eyes – Rayz

ATTENZIONE SPOILER

Perché Joel chiama Ellie “bambina”?

Come anticipato, alla fine dell’episodio, Ellie si riunisce con Joel e la coppia condivide un abbraccio affettuoso mentre l’episodio si conclude. Un momento non soltanto fortemente emotivo ma anche fondamentale per quanto riguarda il rapporto dei due protagonisti.

Fino a questo punto della serie, Joel è rimasto molto distante emotivamente da Ellie, per paura di affezionarsi. È persino arrivato al punto di affidare a Tommy il compito di “consegnarla” alle Luci per pura paura di fallire.

Tuttavia, mentre la coppia si abbraccia alla fine dell’episodio, Joel rassicura Ellie arrivando a chiamarla “bambina”. L’uso di queste parole fa chiaramente comprendere come Joel stia iniziando a provare un attaccamento verso Ellie, che ora è diventata la sua figlia surrogata e non lascerà che le venga fatto del male perché non ha intenzione di ripetere gli errori del passato.

Detto questo, preparatevi per il finale di stagione (Look for the Light) di The Last of Us di domenica prossima.

Final Fantasy 16 è ispirato a molte opere, come Il Trono di Spade e God of War

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Final Fantasy 16

Dopo le pubblicazioni delle varie anteprime, il grosso capitolo denominato Final Fantasy 16 ha iniziato ad arricchirsi giorno dopo giorno con succosi dettagli in merito al proprio sviluppo.

Nelle recenti ore, per mezzo di un’intervista, il team di Square Enix ha voluto esternare le varie fonti di ispirazioni utilizzate per creare il mondo e la trama di gioco. Vi è subito da precisare che l’elenco delle opere che hanno fatto da musa al sedicesimo capitolo della serie è ben nutrito.

Il Director, Naoki Yoshida, ha infatti affermato che una delle principali “fonti” è stata la saga del Trono di Spade, soprattutto il libro dedicato alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, oltre che ovviamente la serie televisiva. Per quanto riguarda invece il combattimento, il Director ha citato spunti da Ultraman, Godzilla, Neon Genesis Evangelion e L’Attacco dei Giganti.

Gli altri membri del team hanno poi citato titoli come God of War (Hiroshi Takai), John Wick e Blade (Ryota Suzuki).

La squadra ha poi concluso affermando questo:

Sono tutte cose che ci piacciono e da cui abbiamo tratto ispirazione, e ne ritroverete dei frammenti nel gioco perché amiamo questo genere di show.

Recensione in pillole Pronty

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Ci sono produzioni indipendenti che, per mancanza di pubblicità o clamore mediatico, talvolta passano senza lasciare traccia come questo Pronty. Uscita quasi un anno e mezzo fa per PC (via Steam), la produzione 18Light Game e FunZone Games è scivolata via nell’indifferenza generale di pubblico e critica. Un triste anonimato che spesso decreta la fine prematura di un progetto (se non addirittura del team di sviluppo) per motivazioni talvolta estranee alla effettiva qualità. In occasione dell’arrivo di Pronty sulla console Nintendo, abbiamo l’occasione di fare luce ad una produzione modesta, ma dall’indubbio fascino.

Edito da 18Light Game Ltd., CE-Asia, Joy Brick e Mayflower Entertainment, il titolo è un piacevole metroidvania ambientato in un mondo subacqueo graziato da una direzione artistica attenta e raffinata.

Pronty è disponibile dal 7 Marzo per Nintendo Switch sotto l’etichetta Happinet Indie Collection di Happinet Corporation.

In fondo al maaaar…

Versione testata: Nintendo Switch


Che gioco è?

Pronty si presenta come un classico metroidvania con la particolarità di essere ambientato completamente sottacqua.

In un imprecisato futuro in cui l’umanità ha scelto di vivere in città subacquee, vestiremo i panni squamosi del giovane Pronty, un ibrico uomo-pesce incaricato di difendere i più deboli nel suo ruolo di Guardiano. Le persone infatti vivono sotto la minaccia di creature marine corrotte da rifiuti tossici, che hanno portato alla nascita di abomini spaventosi. Solo i Guardiani come Pronty dispongono delle abilità necessarie per portare a termine il compito. Quando un’oscura minaccia incomberà, Pronty ed il suo partner Bront dovranno agire per difendere la decaduta città di Royla.

Bioshock, Bioshock everyhere

Quello che colpisce della produzione 18Light Game e FunZone Game è indiscutibilmente la curatissima presentazione visiva. Pronty è una gioia per gli occhi, grazie ad animazioni particolareggiate e ad una direzione artistica ispirata. Proprio quest’ultima risulta essere a metà tra la Rapture di Bioshock e le suggestioni stilistiche del più recente The Knight Witch, per un risultato decisamente convincentente. Gran parte del merito è da rintracciare nella resa del mondo subacqueo, tramite l’utilizzo di un’attenta effettistica visiva nonché sonora. Il comparto audio è altrettanto stimolante, con musiche sempre idonee ad accompagnare l’azione a schermo.

Anche la versione Switch si può fregiare di una qualità elevata, con una resa sempre puntuale soprattutto in modalità docked. Estremamente gradevole anche in modalità portatile, anche se le dimensioni ridotte dello schermo non fanno giustizia alla ricchezza dei dettagli delle ambientazioni e dei personaggi. Dobbiamo tuttavia segnalare qualche incertezza nel framerate, soprattutto durante gli scontri più concitati. Niente che possa pregiudicare il godimento del titolo, anche se auspichiamo un miglioramento della situazione tramite patch.

In alcuni frangenti il framerate zoppica un po’.

Perché giocarlo?

Le particolarità ludiche di Pronty si dividono a metà tra la tradizione tracciata dai classici del genere e qualche idea interessante. Se non stupisce infatti vedere, ad esempio, un sistema di upgrade in stile amuleti di Hollow Knight o un ricco bestiario con note esplicative, è nel sistema di combattimento che si può riscontare qualche proposta intrigante.

Sotto quest’ultimo aspetto, il sistema di combattimento è strettamente connesso alla libertà di movimento concessa al protagonista. Libero di muoversi a piacimento nelle acque, dovrà sfruttare le abilità a propria disposizione per avere la meglio sui nemici. Bront rappresenterà lo strumento offensivo del team, mentre Pronty dovrà perlopiù sfruttare la propria mobilità per schivare gli attacchi e mettersi in posizione di vantaggio. La particolarità di Pronty è tuttavia legata alla sua schivata, al contempo mezzo difensivo e soluzione offensiva. Passare attraverso i nemici durante la schivata permetterà infatti di marchiarli, permettendo a Bront di infliggere molti più danni. Ne deriva un sistema di combattimento a metà tra strategia ed offensiva, meno dissimile ad uno sparatutto a scorrimento di quanto potrebbe apparire. Ed ovviamente, occhio alla stamina di entrambi.

Nei momenti concitati, occhio alla stamina.

Pur non offrendo una longevità sensazionale (i più esperti potranno finirlo in circa sei ore, che possono arrivare ad una decina facendo ogni cosa), il titolo offre un’ottima varietà di situazioni. L’assenza (per motivi ambientali) di sezioni platform viene compensata da una nutrita selezione di sfide di abilità. Puzzle e gare di velocità renderanno dunque vario l’incedere del duo di protagonisti, ricompensati da abilità crescenti che apriranno le porte a nuove strade. Un particolare plauso per i boss, sempre ben caratterizzati e con pattern interessanti, nonché emblemi dei picchi di difficoltà del gioco. Davvero un bel pacchetto, soprattutto in considerazione di un invitante price tag da 14,99€.

Alcuni boss sposteranno l’asticella verso suggestioni da bullet hell.

Perché no?

Pronty sembrerebbe dunque il classico esempio di piccola perla videoludica, dimenticata da tutto e da tutti. Per certi versi, lo è, pur dovendo fare i conti con qualche problematica.

Anzitutto, la natura metrodivania del titolo non è così pronunciata come avremo auspicato. Il proliferare di questo genere nel mondo delle produzioni indipendenti ha avuto, come contrappeso, una progressiva difficoltà a proporre con originalità un level design ampio, variegato e colmo di personalità. Dal canto suo, Pronty propone un mondo convincente, variopinto e strutturato, tuttavia spesso troppo blando e piatto. Nonostante la presenza di una mappa interconnessa e di una latente necessità di backtracking per ottenere il pieno completamento, la sensazione dominante è quella di una sostanziale linearità dell’esperienza. Più che un mondo coeso, il feeling è quello di una serie di buoni livelli connessi tra loro. Un aspetto che potrebbe essere visto di buon occhio dai novizi, ma con diffidenza dai fan del genere.

Strutturalmente la mappa è abbastanza lineare, per il genere di riferimento.

Al di là dell’aspetto strutturale, anche la trama del titolo non è curata come il comparto artistico. La scelta, voluta dagli sviluppatori, di focalizzarsi più su singole storie di alcuni personaggi e sulla narrazione indiretta, porta tuttavia a qualche problema di empatia. Alcuni player infatti, consci anche di una leggera saturazione di questo genere, potrebbero non essere stimolati da una narrazione così blanda e frammentata. Ne deriva il rischio di non risultare troppo appassionante, nonostante gli evidenti sforzi produttivi profusi.

Da ultimo, qualche perplessità anche sul sistema di combattimento. Nonostante sia funzionale e sommariamente divertente, ci è sembrato meno reattivo e spigliato di produzioni concettualmente simili come il citato The Kinght Witch. Colpa forse di qualche hitbox non calibrate alla perfezione, soprattutto nel dash.

La trama purtroppo non è particolarmente ispirata.

Commento finale

L’arrivo di Pronty su Nintendo Switch ci permette di rendere un po’ di giustizia ad un titolo ingiustamente ignorato all’epoca della sua release su PC. La produzione 18Light Game e FunZone Game è un’avventura acquatica solida e divertente, caratterizzata da una direzione artistica preziosa che richiama le suggestioni di titoli blasonati. Una narrazione blanda ed un level design fin troppo lineare impediscono al titolo di aspirare a traguardi maggiori. Ma se cercate un metroidvania solido e con un ottimo rapporto qualità prezzo, Pronty vi darà qualche soddisfazione.

Hogwarts Legacy: rinviate nuovamente le versioni PS4 e Xbox One

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Hogwarts Legacy ha rappresentato uno dei titoli più giocati e di maggior successo di questa prima parte del 2023. Tuttavia, il grande risultato di vendita del gioco Avalanche ha finora conteggiato unicamente le versioni PC, PS5 ed Xbox Series X|S.

Le piattaforme oldgen sono infatti costrette ad aspettare ancora di più rispetto all’originale piano di pubblicazione. Warner Bros. recentemente ha diramato una comunicazione atta ad esternare un nuovo rinvio del gioco su PS4 ed Xbox One. Hogwarts Legacy vede ora come data di uscita il prossimo 5 maggio, anziché il 4 aprile (la versione Nintendo Switch non ha invece subito modifiche, confermando quindi il 25 luglio).

Non vi sono state delle motivazioni chiare a giustificare questa azione, se non la semplice richiesta da parte dello studio di più tempo per affinare il titolo in tutte le sue funzioni.

Recensione Jurassic World Aftermath Collection (PSVR2)

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Jurassic World Aftermath Collection PSVR2

Dopo averlo recensito su Quest 2 dove lo consideriamo tra i più interessanti survival horror presenti sulla piattaforma portatile di Meta, Jurassic World Aftermath Collection arriva anche su PSVR 2. Siete pronti a tornare su Isla Nublar?

Che gioco è?

Jurassic World Aftermath Collection è ambientato a cavallo tra Jurassic World e Jurassic World – Il regno distrutto, secondo capitolo della nuova trilogia con Chris Pratt. Nei panni di un esperto di sicurezza schiantatosi sull’isola, dovremo provare ancora una volta a sopravvivere all’isola ora sotto il totale controllo dei dinosauri dopo gli eventi del primo film Jurassic World.

L’opera di Coatsink è un titolo a metà strada tra un puzzle game, un’avventura grafica in prima persona e un survival a tinte horror che, per certi versi, ricorda da vicino Alien Isolation. A stalkerizzarvi però stavolta non c’è lo xenomorfo ma terrificanti dinosauri in cerca del loro prossimo pasto.

Originariamente pubblicato in due episodi, sia per PCVR che per Quest 2 stand alone, il gioco arriva ora sul visore di Sony in una raccolta che comprende entrambi i capitoli. Si tratta quindi di un’avventura che nella sua totalità vi terrà impegnati almeno 8 ore, una longevità più che buona per i titoli in VR.

Perché giocarlo

Sebbene Jurassic World Aftermath Collection alterni fasi da puzzle game in cui dovremo sbloccare meccanismi e porte ad altre da avventura interattiva piuttosto basica, il gioco dà il meglio di sé durante le fasi stealth. L’obiettivo del gioco è provare a mettersi in contatto con il mondo esterno e chiamare soccorsi e per farlo dovremo risolvere semplici puzzle ambientali, sparsi nelle cinque aree di cui è composta la mappa. Nel nostro tentativo saremo ostacolati dai temibili predatori pronti a trasformarci nel loro pasto. Dovremo perciò nasconderci sotto una scrivania o un armadietto, spostarci nell’ombra (a volte totalmente al buio) evitando di fare anche il benchè minimo rumore per non essere scoperti, o utilizzare gadget per distrarre i diversi dinosauri mentre ci spostiamo. Nel gioco sono presenti un discreto numero di dinosauri, a partire dagli Pteranodonte delle fasi iniziali, ai velociraptor, passando naturalmente per sua maestà T-Rex. La version PSVR2 introduce anche Dino Viewer che permette ai giocatori di avvicinarsi ai dinosauri e di conoscerli da vicino.

Il gioco vi terrà costantemente con il fiato sospeso grazie soprattutto ad un comparto audio davvero ben realizzato che fa largo uso dello straordinario materiale originale. Sotto questo punto di vista, potremmo quasi dire che si tratta di un eccezionale “fan service” inteso nel senso buono del termine.

Tutto è studiato per esaltare i fan della pellicola, a partire dai versi terrificanti dei velociraptor le cui campionature sono le stesse di quelle dei film, passando per una colonna sonora ripresa direttamente da quella memorabile composta da John Williams, fino ad arrivare allo straordinario doppiaggio originale che comprende persino Jeff Goldblum e Laura Bailey (la doppiatrice di Abby in The Last of Us Part II) nei panni della dottoressa Mia Everett, la nostra guida nel complesso di Isla Nublar. Non c’è un doppiaggio in italiano, ma i sottitoli sono ben gestiti e chiari, ma del resto con un cast così non ne sentirete davvero la mancanza.

Discreto il numero di opzioni comfort, con tre settings preimpostati ed un quarto personalizzabile. Manca il teletrasporto, ma è possibile regolare velocità e direzione dello spostamento, della rotazione e c’è anche un’opzione per il gioco da seduti.

Perché no

Dal punto di vista tecnico, se su Quest 2 non potevamo che apprezzare la scelta di abbandonare ambientazioni 3D fotorealistiche, sicuramente non adatte all’hardware modesto del visore di Meta, su PSVR2 nonostante qualche miglioria interessante che si sostanzia in un miglioramento del framerate e della risoluzione delle texture oltre nell’introduzione dell’illuminazione volumetrica, continuano a sussistere gli stessi identici limiti tecnici della versione Quest 2.

Sia chiaro siamo dei grandi sostenitori della grafica in cel shading, e anche in questo Jurassic World Aftermath, l’ossimoro tra la grafica cartoonesca e le atmosfere horror, funziona ancora benissimo. Il problema è un altro. Il problema è che non sempre less is more.

In Jurassic World Aftermath ci si muove quasi esclusivamente in ambienti chiusi e piuttosto spogli, privi di ogni dettaglio di rilievo. Le cinque macroaree sono piccole e limitate e vedere caricamenti mentre ci si sposta da un’area all’altra non è francamente giustificabile. Manca ogni possibilità di interazione con l’ambiente, anche se solo fittizia, con quache oggetto sparso qui e là – alla Call of the Mountain per intenderci – ed è assente ogni tipo di ottimizzazione per il visore VR di Sony se si esclude il feedback aptico sul visore. Niente eye tracking, niente grilletti adattivi.

Questi aspetti, sui quali siamo ben disposti a chiudere entrambi gli occhi in cambio della flessibilità garantita dal visore stand alone Quest 2, su PSVR2 viste le capacità hardware della console di Sony, diventano francamente inaccettabili. Ancora una volta, il lavoro di conversione si è limitato a portare un gioco che su Quest 2 funziona benissimo, ma su PSVR 2 appare decisamente sottotono, privo di aggiunte di rilievo.

La sensazione, brutta, è che si sia tentato di sfruttare la finestra di lancio di PSVR2 per vendere qualche copia in più con il minimo sforzo e senza investire grossi capitali nell’adattamento. Siamo troppo maliziosi? Beh, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Commento finale

Jurassic World Aftermath è un titolo eccellente per Meta Quest 2, ma decisamente sottodimensionato su PSVR 2. I punti di forza che avevamo apprezzato sul visore stand alone di Meta ci sono ancora tutti, a partire da un setting suggestivo e da meccaniche di gioco che sicuramente tengono alta la tensione del giocatore per tutte le otto ore di gioco necessarie a vedere i titoli di coda, senza contare lo straordinario comparto audio. Tuttavia il lavoro di Coatsink su questa versione PSVR2 si è limitato al semplice porting di un gioco che girava su un hardware di cellulare. Di certo non ci aspettavamo un remake, ma quanto meno di trovare ambienti più ricchi, l’assenza di caricamenti, e qualche feature specifica per il nuovo visore. Attendere qualche settimana in più per provare a sfruttare meglio le caratteristiche di PSVR2, avrebbe sicuramente reso più giustizia a questo titolo e alla straordinaria proprietà intellettuale da cui deriva. Non ci sentiamo di bocciarlo del tutto però, anzi; se siete fan di Jurassic Park e dei dinosauri, non avete giocato la versione Quest 2 e cercate un gioco survival horror divertente e stiloso che vi consenta di non morire di infarto al primo jumpscare, Jurassic World Aftermath Collection è sicuramente da tenere in considerazione.

Annunciato Cities: Skylines II

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Paradox Interactive e Colossal Order hanno annunciato oggi Cities: Skylines II, un sequel rivoluzionario del loro noto simulatore di città.

Cities: Skylines II offre la simulazione più realistica mai creata, in cui i giocatori potranno costruire qualsiasi tipo di città che possano immaginare e seguire la sua crescita da piccolo villaggio a vivace metropoli. Dalle singole abitazioni, all’economia e al sistema di trasporti della città, Cities: Skylines II offre una simulazione profonda e coinvolgente che accoglie sia i nuovi giocatori che i veterani. Cities: Skylines II sarà disponibile su PC, Xbox Series X|S e PlayStation 5 nel corso dell’anno.

Ecco di seguito il trailer di annuncio.

Cities: Skylines II, una rivisitazione moderna del genere city building, permette ai giocatori di creare e gestire città che prendono vita come mai prima d’ora, complete di sistemi di trasporto ed economici riprodotti realisticamente, un’infinità di opzioni di costruzione e personalizzazione e funzionalità avanzate di modding. Presentato durante il Paradox Announcement Show 2023, il titolo fa evolvere ulteriormente il genere city-building, permettendo ai giocatori di creare le città dei loro sogni con il sandbox di costruzione di città con più possibilità al mondo.

Sviluppato da Colossal Order, sviluppatore acclamato dalla critica, Cities: Skylines è stato lanciato nel 2015 per PC. Negli ultimi otto anni è stato portato su numerose piattaforme con dozzine di DLC e oltre 12 milioni di copie vendute. L’accuratezza e la profondità della simulazione si sono guadagnate il rispetto degli urbanisti professionisti, che utilizzano Cities: Skylines per risolvere problemi nel mondo reale.

“Cities: Skylines ha stabilito un nuovo standard per i giochi di costruzione di città quando è stato lanciato otto anni fa, e siamo incredibilmente orgogliosi del suo impatto. Abbiamo creato una community molto attiva attorno a Cities e abbiamo fatto conoscere a molti il city-building per la prima volta“, ha dichiarato Mariina Hallikainen, CEO di Colossal Order. “Ora, abbiamo sfruttato gli anni di esperienza che abbiamo acquisito per fare un nuovo passo avanti nel genere dei city builder, ancora una volta, per la nostra community e per i nuovi giocatori“.

Il brand Cities è stato una parte importante del catalogo di giochi di Paradox per oltre un decennio. Cities: Skylines è un grande successo che ha venduto milioni di copie, ha accolto più di 5,5 milioni di nuovi giocatori solo lo scorso anno e ha gettato le basi per Cities: Skylines II”, ha dichiarato Fredrik Wester, CEO di Paradox Interactive. “Con una quantità di personalizzazione e controllo senza precedenti, Cities: Skylines II continuerà a superare i limiti di questo franchise di city-building”.

Per saperne di più, è possibile visitare il sito web di Cities: Skylines II e seguire per ulteriori informazioni e aggiornamenti i forum ufficiali, Twitter, Instagram e Discord. I fan potranno attendere ulteriori rivelazioni e gameplay nei prossimi mesi e festeggiare l’ottavo compleanno di Cities: Skylines il 10 marzo.

Deck Revealed: l’app che ogni utente Steam Deck deve avere

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In questa guida vi mostriamo perchè ogni utente Steam Deck che si rispetti debba installare la Deck Revealed Beta App, una One-Stop Shop App con la quale è possibile installare utilissime web app per Steam Deck come Netflix, Spotify, Disney+ e Xbox Cloud Gaming con un semplice click.

Questa app vi permette anche di installare popolari utility App come Cryoutilites, EmuDeck e Deckyloader in maniera rapida ed organizzata.

Guida all’installazione:

  • Andate al seguente sito CLICK dalla vostra Steam Deck
  • Eseguite il download della Beta App (Deck Revealed Beta)
  • Andate nella vostra cartella dei download ed eseguite il file appena scaricato (Deck Revealed.desktop)
  • Una volta finita l’installazione cercate ed aprite la Deck Revealed App sulla home di Steam in modalità Gaming Mode
  • Andate nel menu App e cercate l’applicazione che desiderate installare su Steam Deck (ad esempio Netflix o YouTube)
  • Cliccate su Add to Steam ed il gioco è fatto!

Fine! Una volta installate le apps di vostro gradimento le troverete tutte ben organizzate dentro Deck Revealed, ma anche sulla home di Steam, tutte a portata di click. Alcune sezioni della app sono ancora in sviluppo e saranno disponibili nel prossimo futuro, ma già adesso risulta essere un gamechanger per la maggior parte degli utenti della portatile Valve.

Avete visto anche i migliori accessori per Steam Deck secondo la redazione di 4News.it?

WWE 2K23, ecco l’elenco dei contenuti post-lancio

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2K ha svelato la tabella di marcia per gli aggiornamenti dei contenuti post-lancio* di WWE 2K23, con le Superstar WWE più amate dai fan, le Leggende e diverse stelle nascenti di NXT che fanno il loro debutto nel franchise.

In totale, saranno disponibili cinque pacchetti di contenuti post-lancio con 24 nuovi personaggi giocabili, che offriranno ai giocatori nuovi incontri per i mesi a venire. I pacchetti di contenuti post-lancio sono disponibili per l’acquisto individuale, mentre il set completo di pacchetti è incluso nel Season Pass** e nella Deluxe Edition.

Le superstar del DLC includono: il tre volte ex campione del mondo Bray Wyatt, gli ex campioni tag team di Raw Luke Gallows e Karl Anderson, i WWE Hall of Fame Scott Steiner e Rick Steiner, l’icona di Hollywood Zeus, il commentatore di SmackDown e cinque volte campione intercontinentale Wade Barrett e la tre volte campionessa WWE Divas Eve Torres.

Di seguito i nomi dei pacchetti, le date e le aggiunte degne di nota:

  • Steiner Row Pack (19 Aprile): Scott Steiner; Rick Steiner; Top Dolla; Ashante Adonis; B-Fab – Solo Manager, non Superstar giocabile.
  • Pretty Sweet Pack (17 Maggio): Karl Anderson; Luke Gallows; Tiffany Stratton; Elton Prince; Kit Wilson.
  • Race to NXT Pack (14 Giugno): Harley Race; Ivy Nile; Wendy Choo; Tony D’Angelo; Trick Williams.
  • Revel with Wyatt Pack (19 Luglio): Bray Wyatt; Zeus; Valhalla; Joe Gacy; Blair Davenport.
  • Bad News U Pack (16 Agosto): Eve Torres; Wade Barrett; Damon Kemp; Andre Chase; Nathan Frazer.

Il Season Pass include inoltre il MyRISE Mega-Boost, con 200 punti attributo aggiuntivi, oltre al Supercharger, che sblocca tutte le WWE Legends del gioco base e le arene dei throwback.

WWE 2K23 Deluxe Edition sarà disponibile dal prossimo 14 Marzo 2023.

WWE 2K23 Standard Edition sarà disponibile dal prossimo 17 Marzo 2023.

Per maggiori informazioni su WWE 2K23, visitate il sito ufficiale, diventate fan su Facebook, seguite il gioco su TikTok, Twitter, Instagram ed iscrivetevi su YouTube.

Marvel’s Wolverine: emergono dettagli sul doppiatore originale

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Nelle recenti ore sono emerse alcune indiscrezioni in merito a Marvel’s Wolverine, l’atteso titolo in sviluppo presso Insomniac Games (attualmente impegnata anche sul fronte relativo a Spider-Man 2).

Stando a quanto emerge, la casa di sviluppo potrebbe aver ingaggiato, come doppiatore originale del protagonista, proprio Steve Blum, la voce storica di Logan in diverse serie animate.

Il tutto è partito qualche settimana fa, in occasione di un particolare annuncio di Blum. L’attore avrebbe infatti esternato il proprio coinvolgimento in un progetto relativo ad un videogioco “segreto” (di cui ha mostrato il proprio motion capture su Instagram).

Non ci resta quindi altro da fare che attendere qualche informazione ufficiale in merito.

Tartarughe Ninja: Caos Mutante, primo trailer per il reboot animato

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Paramount Pictures Italia ha condiviso il primo trailer ufficiale per Tartarughe Ninja: Caos Mutante, reboot animato dei personaggi Nickelodeon.

Ve lo proponiamo di seguito, grazie all’account ufficiale YouTube della major.

Dall’eterno adolescente Seth Rogen, ad agosto 2023 arriva al cinema Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Dopo anni di addestramento nelle arti marziali, i giovani fratelli Tartaruga emergono dal loro covo sotterraneo per salvare la città di New York da un gruppo di criminali che ha preso il controllo delle strade. Con l’aiuto della loro nuova amica April O’Neil, i fratelli useranno tutte le loro abilità per lottare contro un esercito di mutanti e dimostrare il loro valore come eroi.

Tartarughe Ninja: Caos Mutante uscirà ad agosto nel 2023 solo al cinema.

Sherlock Holmes The Awakened: rivelata la data di uscita

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Sherlock Holmes: The Awakened

Poche ore fa Frogwares ha svelato finalmente la data di uscita per Sherlock Holmes The Awakened.

La nuova avventura del celebre detective vedrà il proprio arrivo il prossimo 11 aprile su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series XS e Nintendo Switch.

Oltre a questa importante informazione, la casa di sviluppo ha comunicato le varie edizioni di gioco presenti, che ovviamente si contraddistinguono per i vari contenuti proposti. Eccole di seguito:

  • Edizione Standard – 39,99€
  • Premium Edition – 49,99€: include gioco completo, i pacchetti missioni secondarie e 6 outfit esclusivi
  • Edizione Deluxe – 54,99€ (solo PC): include gioco completo, i pacchetti missioni secondarie, 6 outfit esclusivi, artbook digitale e colonna sonora.

Dragon Ball Z: annunciato un nuovo Budokai Tenkaichi!

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Come il proverbiale fulmine a ciel sereno, Bandai Namco ha annunciato lo sviluppo di un nuovo capitolo della serie Budokai Tenkaichi per Dragon Ball Z.

In occasione infatti delle finali del Dragon Ball FighterZ World Tour, il publisher nipponico ha svelato un piccolo teaser trailer atto a confermare lo sviluppo del (possibile)Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 4, quarto capitolo dell’amata serie picchiaduro inizialmente sbarcata su PlayStation 2 nel lontano 2005.

Ovviamente non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito alle piattaforme o al periodo di uscita, segno che, con molta probabilità, il progetto è ancora nelle sue fasi embrionali. Ciononostante, indubbiamente questa è una notizia che farà felice i moltissimi amanti della serie, volenterosi da tempo che Budokai Tenkaichi tornasse sulle scene.

PlayStation Plus a partire da 1 €, solo per oggi!

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Sony ha avviato, con il proverbiale fulmine a ciel sereno, un’importante periodo promozionale per acquistare un abbonamento a PlayStation Plus.

Grazie a questa particolare offerta infatti, avrete modo di acquistare l’abbonamento al PS Plus ad un prezzo ultra conveniente. Ecco quanto affermato dalla casa giapponese:

Per un periodo limitato, taglieremo i costi di PlayStation Plus di un mese e di tutti i piani di abbonamento. Ciò include un mese di giochi, sconti e gioco online con PlayStation Plus Essential, centinaia di giochi del Catalogo giochi con PlayStation Plus Extra o gli amati classici e le nuove prove dei giochi con PlayStation Plus Premium.

La promozione, che terminerà nella giornata di oggi, domenica 5 marzo, porta i listini a queste nuove condizioni:

  • 1 mese di PS Plus Essential – 1 €, invece di 8,99 €
  • 1 mese di PS Plus Extra – 3 €, invece di 13,99 €
  • 1 mese di PS Plus Premium – 5 €, invece di 16,99 €

Come spesso accade, questo tipo di offerta è riservata a chi non possiede un abbonamento attualmente attivo a PlayStation Plus. Leggete qui per conoscere tutti i dettagli dell’offerta!

Sea of Thieves: annunciato il gioco da tavolo ufficiale

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Tramite un tweet totalmente a sorpresa (nonostante qualche voce recente avesse fatto trapelare qualcosa), Steamforged Games e Rare hanno annunciato la propria collaborazione al fine di creare il gioco da tavolo ufficiale per Sea of Thieves.

Nella comunicazione riportata non si denotano molti dettagli in merito, se non quello relativo al periodo di uscita, fissato per il 2024.

Non ci resta quindi altro da fare che attendere ulteriori aggiornamenti per l’attesa produzione, che indubbiamente si contraddistinguerà per la ricerca di tesori e per le battaglie navali da affrontare con gli amici.

Ecco tutto il post tradotto:

Come molti mascalzoni dagli occhi aguzzi avevano già capito, stiamo creando un gioco da tavolo di Sea of Thieves in collaborazione con Rare! Issate le vele, tirate su l’ancora e prendete il mare con il nostro nuovo gioco da tavolo, in arrivo l’anno prossimo!

Dead Cells: Return to Castlevania si mostra in un nuovo gameplay

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Manca sempre meno alla pubblicazione dell’attesa espansione di Dead Cells dedicata al mondo di Castlevania. Domani infatti, il nuovo contenuto aggiuntivo sbarcherà sulle varie piattaforme al prezzo di 9,99 euro.

Per alimentare ulteriormente la voglia nei giocatori, Game Informer ha recentemente pubblicato un video gameplay di ben 14 minuti dedicato al DLC Return to Castlevania, in cui si possono notare alcune delle novità presenti all’interno del pacchetto.

Come sappiamo, l’espansione andrà ad aggiungere tre scenari inediti con altrettanti boss, oltre a spunti narrativi dedicati a Dracula, Richter ed Alucard.

Qualora voleste rimanere del tutto all’oscuro dei contenuti, vi invitiamo ovviamente a non visionare il video qui presente.

Recensione Unplugged: Air Guitar (PSVR2)

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Diciamoci la verità siamo tutti orfani di Guitar Hero, la mitica IP sviluppata da Harmonix e poi passata a Neversoft, che ha dato vita al fenomeno dei music games tanto in voga nelle generazioni PS2 e PS3.

Unplugged: Air Guitar prova a rinverdire i fasti di quel genere facendo leva sul desiderio comune di diventare una rockstar e, grazie alla realtà virtuale, l’obiettivo è quanto mai alla portata.

Welcome to the jungle

Il gioco si apre con il rocker Satchel degli Steel Panther, simpatico come una colonscopia, che prova a spiegarci cosa non va del nostro look da nerd e quali sono i passi necessari da compiere per diventare una rockstar come lui (per la cronaca, gli Steel Panther sono una band realmente esistita di cosiddetto Hair Metal, che prendeva in giro mostri sacri come i Guns n’ Roses e Poison) .

Secondo Satchel, che assomiglia pericolosamente a Ben Stiller di Zoolander, buona parte del processo di trasformazione in una rockstar sta nell’atteggiamento, ed è proprio l’atteggiarsi a chitarrista rock a costituire il nucleo centrale dell’offerta ludica di Unplugged Air Guitar.

Facendo uso dei nostri controller infatti, dovremo simulare di suonare una “Air Guitar” una chitarra immaginaria sospesa a mezz’aria. Credete sia una operazione semplice? Beh dovrete ricredervi perchè la quantità di skills necessarie per padroneggiare il titolo sviluppato da Another Way e Vertigo Games, soprattutto ai livelli di difficoltà più alta, è davvero soverchiante.

While my guitar gently weeps

Il meccanismo è quello classico dei giochi musicali. Le note colorate di verde, blu e più avanti di giallo e rosso, scorrono verso il manico della vostra chitarra e, quando raggiungono la vostra mano sinistra (o destra se siete mancini), dovrete farvi trovare pronti alla giusta altezza sulla tastiera e con la giusta combinazione di tasti, mentre effettuate una pennata a tempo con la mano destra.

A differenza della versione per Quest 2 che supporta l’hand tracking, su PSVR2 lo strumming dovrà essere effettuato con l’utilizzo dei controllers e, non essendoci un completo finger tracking, attraverso l’utilizzo dei soli pulsanti L1 e L2. Con sole due note colorate di verde e blu, all’inizio è tutto piuttosto semplice, il tasto L1  controlla medio anulare e mignolo, mentre L2 controlla l’indice. In modalità Hard, invece, con l’arrivo delle nuove note, dovrete combinare la pressione dell’indice con la pressione delle corde superiori e inferiori del manico, imparando a ruotare la mano per spostarvi sulle corde. E’ dal gioco che si crea tra mano destra e sinistra che si crea l’impressione di stare impugnando una vera chitarra.

Il punteggio calcolato a fine brano è assegnato sulla base dell’accuratezza del tempo della pennata e del posizionamento della mano sul manico, oltre che dalla capacità di “aizzare” il pubblico alla fine del vostro show come una vera rockstar. Se avrete eseguito un certo numero di note corrette, il pubblico applaudirà, vi lancerà rose e persino reggiseni, in caso contrario, aspettatevi tanti buu e bicchieri di birra.

Una delle cose che più abbiamo apprezzato è l’ottimo sistema di progressione. Sebbene il livello di difficoltà cresca in maniera costante, introducendo via via anche altri elementi oltre allo strumming, come ad esempio lo slide, il pull off, il vibrato, l’hammer-on, il gioco vi accompagna passo passo verso questa progressione.  E mentre al livello di difficoltà più basso è piuttosto difficile sentirsi davvero coinvolti, è a partire dal livello di difficoltà medio che Unplugged vi darà la sensazione di stare davvero suonando le note che scorrono a schermo.

I’m still standing

Il vero problema di Unplugged è la gestione della chitarra nello spazio virtuale. Come vi viene spiegato all’inizio del gioco, la chitarra non segue i vostri movimenti; se vi muoverete anche di poco dalla posizione iniziale, la chitarra resterà ferma nella posizione originale, rendendo più difficile o addirittura impossibile continuare a giocare. Il gioco infatti non riuscirà più a registrare la corretta posizione delle mani e soprattutto la torsione del polso, richiesta nei livelli di difficoltà più alti, portandovi inesorabilmente al fallimento della traccia.

Ma restare esattamente fermi in una posizione sola mentre si è in piedi e soprattutto quando ci sono così tante azioni da compiere, è davvero complicato e questo vi costringe a continui aggiustamenti o della chitarra, che può essere spostata manualmente afferrandola dal tremolo (o handle in inglese), oppure della vostra posizione.

Per risolvere questo problema, potreste giocare da seduti ma questo rende più complicato effettuare determinati movimenti senza contare che, anche in questo caso, la posizione della chitarra è spesso sbagliata.

In altri casi,  abbiamo verificato una sorta di perdita di tracking con un cambio repentino della posizione della telecamera.

Musicology

Ovviamente questo aspetto è basato sul gusto personale, ma la colonna sonora di Unplugged Air Guitar è decisamente interessante. Pur non raggiungendo i livelli assoluti di Guitar Hero Legends of Rock, a nostro giudizio la colonna sonora più bella in un gioco musicale, Unplugged si difende bene, con brani che spaziano dal Rock al Metal, senza disdegnare qualche digressione nel glam rock e nel commercial. La track list della versione PSVR2  è stata infatti integrata con tutti i brani aggiunti nel corso del tempo nella versione Quest 2, e tra questi spiccano i Garbage, i Clash, Jet, Ozzy Osborne e gli Offspring per un totale di circa 45 brani. Ovviamente non mancano i DLC, al momento soltanto due uno dedicato interamente ai Pantera, la band heavy metal americana, e uno denominato Riff Pack che include anche un pezzo dei Muse, Won’t stand down.

Boulevards of broken dreams

Dal punto di vista tecnico non ci sono novità di rilievo rispetto alla versione Quest 2 e questo è un peccato perché il team avrebbe potuto sfruttare maggiormente le capacità di elaborazione grafica della console di Sony, ad esempio per creare ambienti più realistici ed interattivi o trovando un modo per sfruttare le caratteristiche uniche del visore di Sony come i trigger adattivi, l’eye tracking o il rumble nel visore. Durante le concitate fasi di gameplay, tuttavia vi accorgerete poco dell’ambiente circostante e pertanto ci sentiamo di soprassedere su questo aspetto. Molto belli invece i modelli poligonali delle chitarre che potrete sbloccare nel corso del gioco

Commento finale

Unplugged è un buon music game con una eccellente colonna sonora che, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, riesce a restituire la sensazione di stare effettivamente suonando una chitarra virtuale. Nonostante il lavoro di adattamento alla console di Sony sia stato un po’ pigro, limitandosi esclusivamente ad adattare un prodotto già pronto ad un nuovo hardware, Unplugged Air Guitar è un gioco che ci sentiamo senza dubbio di consigliarvi soprattutto se siete fan dei music game di una volta e volete cimentarvi in un titolo impegnativo ma in grado di offrirvi un elevato grado di reward per i vostri sforzi.

Fortnite: la visuale in prima persona potrebbe arrivare con la Stagione 2

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Nelle ultime ore si è fatto strada un pesante leak secondo il quale, in concomitanza dell’inizio della Stagione 2, giungerebbe anche la visuale in prima persona per Fortnite.

I noti insider HYPEX, GMatrixGames e ShiinaBR hanno infatti pubblicato sui propri account social l’informazione che, stando alle loro affidabili fonti, questa modalità FPS dovrebbe sbarcare con la Stagione 2 del Capitolo 4. Ovviamente queste indicazioni vanno prese con le dovute accortezze, in quanto non confermate ancora dalla casa di sviluppo.

Per quanto l’immagine sopra riportata derivi da un glitch comparso lo scorso mese, sembra proprio che l’immissione di questa particolare visualizzazione sia imminente. Non ci resta quindi altro da fare che attendere la comunicazione ufficiale da parte di Epic Games.

Wolfenstein: un nuovo capitolo potrebbe essere in lavorazione

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La saga di Wolfenstein è indubbiamente una delle più longeve del panorama videoludico, considerato il proprio esordio nel lontano 1981 con Castle Wolfenstein. Ciononostante, da qualche anno il franchise è latitante dalle scene (l’ultimo capitolo risale infatti al 2019), ma qualcosa sembra iniziare a bollire nella pentola di MachineGames.

Recentemente è stato infatti pubblicato un annuncio di lavoro al fine di assumere un UI/UX Artist. Quello che da subito ha fatto pensare ad un nuovo progetto targato Wolfenstein è un piccolo dettaglio presente nel documento, ossia: “Il candidato deve avere familiarità con i personaggi, le serie e gli universi di MachineGames.”

Considerato che la casa di sviluppo non annovera moltissimi franchise tra le proprie creazioni, viene lecito pensare che la figura si occuperà, con buona probabilità, ad un nuova interazione di William “B.J.” Blazkowicz.

Non ci resta quindi altro da fare che attendere ulteriori sviluppi in merito, magari dedicati anche al titolo di Indiana Jones, che dovrebbe avere la propria genesi sempre all’interno di MachineGames.

The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition si mostra in un nuovo trailer

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The Outer Worlds

Nelle recenti ore Private Division ha pubblicato un nuovo trailer atto ad illustrare tutte le novità che The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition porterà a tutti i possessori di PC, Xbox Series X|S e PS5.

Questa nuova versione del popolare GDR, disponibile dal prossimo 7 marzo, andrà a sfruttare tutte le tecnologie delle nuove console ammiraglie sia in termini di potenza di calcolo e sia di SSD. Il comparto grafico sarà infatti totalmente rinnovato, oltre a tempi di caricamento velocissimi.

In aggiunta a queste migliorie, gli sviluppatori promettono anche una incrementata dinamicità delle condizioni meteo, un comparto illuminazione totalmente rivisto e, ovviamente, tutti i DLC precedentemente pubblicati per The Outer Worlds.

Dal punto di vista economico, il nuovo prodotto costerà 59,99 euro ex novo, mentre i possessori del titolo originale potranno effettuare l’upgrade ad un prezzo di 9,99 euro.