Home Blog Pagina 196

Resident Evil Village VR si mostra nei primi 40 minuti

0
Resident Evil Village

Da pochissime ore è sbarcato PlayStation VR2, il nuovo device di Sony adibito alla Realtà Virtuale su PlayStation 5. Forte della sua nutrita line-up di lancio, il dispositivo promette performance assolutamente mai viste sul panorama console.

Ebbene, uno dei titoli che ha promesso di sfruttare appieno questa nuova tecnologia è proprio Resident Evil Village. L’ultima fatica horror di casa Capcom ha infatti recentemente ricevuto un aggiornamento gratuito atto proprio ad abilitare la piena compatibilità con PS VR2.

Qualora foste curiosi di vedere come si presenta l’ottavo capitolo della famosa saga in questa nuova veste virtuale, d ElAnalistaDeBits ha pubblicato un video di gameplay che include i primi 40 minuti di gioco, mostrando tutti i cambiamenti apportati dalla software house nipponica per adattare l’avventura al nuovo dispositivo di casa Sony.

Shinji Mikami abbandona Tango Gameworks e Microsoft!

0

Terremoto in casa Bethesda & Microsoft, il CEO di Tango Gameworks Shinji Mikami ha deciso di lasciare il suo ruolo, senza rivelare se si tratta di un addio al mondo videoludico o del desiderio di occuparsi di nuovi progetti sotto un altro pubisher. La notizia non è ancora ufficiale ma la notizia circola già via mail nella sede di Bethesda, spiega il vice presidente Todd Vaughn: “Vi sto scrivendo per dirvi che il capo dello studio, Shinji Mikami, ha deciso di lasciare Tango Gameworks nei prossimi mesi. Mikami-san è stato il capo creativo e il mentore dei giovani sviluppatori di Tango per 12 anni con il suo lavoro sulla serie The Evil Within, Ghostwire Tokyo e, naturalmente, Hi-Fi-Rush.”

Shinji Mikami (三上 真司 Mikami Shinji; Iwakuni, 11 agosto 1965) è un autore di videogiochi giapponese, noto per aver creato la famosa saga survival horror Resident Evil. Ha contribuito ad alcuni dei più popolari franchise della Capcom, a partire dalla quinta generazione, quali ad esempio: Dino Crisis, Viewtiful Joe, Devil May Cry, e Ace Attorney. È inoltre il creatore dello sparatutto Vanquish.

PlayStation VR2, tantissimi utenti stanno riscontrando problemi con i controller

3
Sense Controller

Lo abbiamo aspettato, desiderato, abbiamo fatto spazio nei nostri dischi e sulle nostre postazioni e quando finalmente è arrivato siamo rimasti a guardarlo bello (?!) e inutile come un soprammobile sulla nostra scrivania.

Di cosa stiamo parlando? Del prodotto del momento ovviamente: PlayStation VR 2. Tantissimi utenti da tutto il mondo, compreso il sottoscritto, stanno infatti riscontrando problemi invalidanti con PlayStation VR 2 e soprattutto con i controller Sense VR.

Il problema principale e che abbiamo riscontrato anche noi (qui il subreddit pieno di segnalazioni) è l’impossibilità di utilizzare il controller destro quando si è in game. In pratica, il controller destro non riconosce alcun input dai pulsanti durante il gioco, mentre il sinistro funziona correttamente. Il problema è che il controller destro con il pulsante Option, è fondamentale per allineare la visuale e per iniziare un qualsiasi gioco, pertanto chi ha riscontrato questo problema è impossibilitato a giocare a qualsiasi titolo della sua libreria: Horizon Call of the Mountain, Resident Evil 8 VR, Moss 1 e 2, ecc.

[Il problema che stiamo riscontrando ci impedirà di uscire in tempo con le nostre review dei principali titoli e di questo non possiamo che scusarci con i nostri lettori. ndr.]

Come rimediare?

Sony non ha ancora riconosciuto il problema, ma la comunità PlayStation si è già organizzata con qualche rimedio (peraltro non sempre risolutivo). C’è chi consiglia di avviare i giochi solo con il DualSense, e solo una volta in game avviare il controller Sense Destro, chi consiglia di resettare i controller tramite il pulsante reset (purtroppo il pin è troppo stretto per una normale graffetta e dovrete attrezzarvi con qualcosa di più sottile, tipo spellare il filo di alluminio ferma cavo incluso nella confezione: complimenti agli ingegneri Sony). Chi ancora, come il sottoscritto, ha addirittura ripristinato totalmente la console e riscaricato tutto, pur di risolvere in tempo utile.

C’è chi addirittura consiglia il button smashing selvaggio fino a quando il controller non deciderà di risvegliarsi. Perchè il problema è proprio questo: più che di un problema hardware si tratta di un problema software, visto che i controller Sense sia destro che sinistro, funzionano alla perfezione nei menù di PlayStation 5.

[Aggiornamento] Su AlternativeReality.it pare abbiano trovato una soluzione, che trovate a questo indirizzo, fateci sapere se per voi è risolutiva

E se tutto questo non funziona? Beh l’unica è continuare ad utilizzare il PSVR 2 come un bellissimo e costosissimo fermacarte, in attesa che Sony rilasci un aggiornamento firmware che provi a mettere una pezza. Vi siamo vicini, abbracciamoci forte. Se volete supporto sulla procedura, scriveteci sui nostri social qui sotto.

Call of Duty: il capitolo del 2024 potrebbe arrivare anche su old gen

0
Call of Duty

Non sono certo ore tranquille per il brand di Call of Duty. Dopo infatti l’accordo siglato con Nintendo e l’attacco informatico che ha fatto emergere informazioni riservate per il futuro del franchise, nelle scorse ore una nuova indiscrezione ha colpito la famosa serie sparatutto.

Secondo quanto riportato dall’onnipresente (ed affidabile) Tom Henderson, pare proprio che Activision abbia intenzione di pubblicare il capitolo di Call of Duty previsto per il 2024 (con nome in codice Cerberus) anche su PlayStation 4 ed Xbox One.

Stando alle informazioni in possesso del leaker questa mossa, oltre che garantire maggiori profitti al publisher, sarebbe giustificata anche dall’engine di gioco, ora unificato e quindi più facile da “personalizzare” a seconda della piattaforma di riferimento.

Ovviamente queste informazioni vanno prese con le dovute accortezze considerata la non ufficialità della cosa, ma indubbiamente un fondo di verità può esserci, soprattutto ora che il famoso FPS si prepara a sbarcare anche su Nintendo Switch.

Moon Studios: il prossimo progetto potrebbe decretare la fine del team

0

Moon Studios ha saputo fare breccia nei cuori di moltissimi giocatori grazie alla superba saga di Ori, ma a quanto pare nuove sfide sembrano attendere la prestigiosa software house.

Tramite un post su Twitter infatti, il capo dello studio Thomas Maler ha voluto lanciare il cuore oltre l’ostacolo, asserendo che il prossimo gioco in sviluppo potrebbe, qualora non fosse di gradimento del pubblico, decretare letteralmente la fine di Moon Studios. Oltre a questa affermazione, Maler ha lanciato un guanto di sfida a titoli del calibro di Diablo e Path of Exile, annunciando di voler rivoluzionare totalmente il genere dei giochi di ruolo d’azione.

Ecco le testuali parole scritte dal dirigente:

Il nostro prossimo progetto sarà decisivo per Moon studios: o riusciremo a rivoluzionare il genere dei giochi di ruolo d’azione, o ci dissolveremo lentamente. Amo la sfida! Diablo, PoE e tutti gli altri: stiamo arrivando! Che vinca il migliore!

Ovviamente questa dichiarazione ha catalizzato rapidamente l’attenzione di moltissimi giocatori, che attendono con curiosità di saperne di più in merito al prossimo titolo in lavorazione presso Moon che, come è ormai noto, è finanziato anche da Private Division.

Non ci resta altro da fare che attendere!

PlayStation VR2: ecco il nostro unboxing!

0
PlayStation VR2

PlayStation VR2 è disponibile da poche ore sui vari siti e negozi, portando con sè la nuova realtà virtuale di Sony.

Per cercare di fornirvi tutti i dettagli in merito al contenuto della confezione e del dispositivo stesso, abbiamo realizzato a tempo di record un video unboxing, nel quale forniamo tutte le delucidazioni necessarie.

Ovviamente seguiranno a breve le nostre impressioni e considerazioni più specifiche, quindi restate connessi! Ecco di seguito il video:

Il poker dovrebbe essere considerato un eSport?

0
Carte poker

Se il poker possa essere o meno considerato alla stregua degli eSport è un argomento ancora molto dibattuto. Quel che è certo è che le due discipline presentano numerose analogie e similitudini, trattandosi in entrambi i casi di attività competitive soggette a regole precise e predeterminate.

C’è un argomento di discussione che ormai da qualche tempo tiene banco tra gli appassionati di poker. Sono infatti molti a chiedersi se questo ormai popolarissimo gioco di carte possa essere o meno considerato alla stregua dei videogiochi competitivi. Sulla risposta alla questione appena posta non c’è tuttavia unanimità. Sembra che però, almeno per i player di poker più esperti che hanno passato ore e ore a studiare le regole e a praticare le strategie, non ci siano dubbi: il poker ha tutte le carte in regola per essere definito un eSport. Vediamo allora che cosa si intende di specifico con questo termine?

Che cosa sono gli eSport?

Per dirla in poche e semplici parole, gli eSport – chiamati anche eGame o sport elettronici – non sono altro che videogame competitivi in cui uno o più giocatori si sfidano in partite e tornei organizzati. Questo significa che le competizioni si devono svolgere secondo precise regole e disposizioni, proprio come accade per gli sport tradizionali.

Dota 2, Fortnite, Counter Strike – Global Offensive, League of Legends e Heroes of the Storm sono solo alcuni tra i giochi più popolari al mondo. Team e player individuali competono in partite singole, tornei o addirittura veri e propri campionati per vincere premi per lo più in denaro, ma anche altre ricompense. In alcuni casi, i montepremi possono perfino arrivare a decine di milioni di dollari. Per citare un esempio, si pensi che nel 2019 gli eventi Dota 2 hanno messo in palio complessivamente una cifra pari a 34 milioni di dollari, posizionandosi al primo posto nella classifica degli eSport con i montepremi più ricchi di sempre.

Quanto vale l’industria degli eSport?

Le grandi somme di denaro offerte ai giocatori professionisti dimostrano che l’industria degli eSport sta via via diventando sempre più fiorente. Sebbene il settore sia nato piuttosto di recente e sia ancora in fase di evoluzione, il suo giro di affari ha conosciuto nel giro di pochissimo una crescita davvero significativa. A livello globale, il mercato dei giochi elettronici genera ricavi per circa 1,4 miliardi di dollari. Una cifra che, entro il 2025, si stima che potrebbe salire fino ad almeno 1,8 miliardi di dollari.

Guardando invece al nostro Paese, l’industria degli sport elettronici ha un valore che si attesta tra i 47 e i 51 milioni di euro (fonte: Nielsen) e un pubblico di oltre 1,5 milioni di appassionati. I numeri sono decisamente positivi, e non è un caso che sponsor e investitori siano più che interessati a capitalizzare questo successo andando a incrementare i premi e gli eventi.

Ma se quindi gli eSport sono delle competizioni in cui i giocatori si sfidano in base a delle regole predefinite, allora perché il poker – una disciplina in cui l’abilità del giocatore prevale sulla fortuna – non ha ancora ottenuto il riconoscimento di “gioco competitivo”?

Che cosa hanno in comune il poker e gli sport elettronici

Per diventare giocatori di poker professionisti sono necessari allenamento mentale, pratica, abilità di calcolo matematico e probabilistico, concentrazione e pensiero strategico. Tutte caratteristiche che sono comuni anche ai player di videogame a livello professionistico. È evidente, pertanto, che tra il mondo del poker e quello degli sport elettronici ci siano delle importanti affinità e analogie. Proviamo allora a individuarle e a esaminarle entrando un po’ di più nel dettaglio.

  • Competizione – Partiamo dalla competizione perché, come abbiamo visto, sia nel poker sia nell’eGaming è presente una forte componente di sfida. I singoli giocatori – ma anche interi team nel caso degli eSport – competono uno contro l’altro per aggiudicarsi il piatto o il montepremi finale. Per questo, chi pratica queste due discipline è costantemente motivato ad allenarsi, a fare pratica e a migliorarsi per imparare di più e avere maggiori opportunità di avere successo.
  • Abilità – Ma per avere successo, nel gaming professionistico come nel poker, sono necessarie le abilità, così come la pratica e la strategia. Negli eSport è fondamentale perfezionare la velocità dei movimenti, la prontezza dei riflessi e la concentrazione. Nel poker giocano invece un ruolo cruciale le abilità mentali come il processo decisionale, la corretta valutazione del rischio e la capacità di interpretare con anticipo le mosse e le strategie degli avversari.

I giocatori devono essere abbastanza abili da ricordare combinazioni multiple di carte, e da calcolare il più velocemente possibile le probabilità di ottenere o meno una mano vincente. Questo perché nel Texas Hold’em, come nell’Omaha, nel Seven Card Stud o nel Five Card Draw, vince il piatto chi riesce a formare la migliore combinazione di cinque carte. A questo proposito, i siti di poker online vengono spesso consultati per imparare le regole di questi giochih. Il sito più famoso in Italia, permette ai suoi utenti di gioare sia al classico poker che alle sue varianti, da quelle comuni a quelle meno conosciute. Per questo, ad oggi, l’affiidarsi al più affidabile operatore nel mercato è sistema più comodo e semplice per familiarizzare ed esercitarsi con le tradizionali classificazioni delle combinazioni poker.

  • Volontà di imparare – uno degli elementi che più di tutti accomunano il poker agli sport elettronici è il desiderio di apprendere e imparare. La fortuna, a differenza di quanto avviene nel gioco d’azzardo, in entrambi i casi conta ben poco. Per vincere bisogna studiare ed esercitarsi con costanza. Soltanto così si ha l’opportunità di sviluppare degli automatismi e di creare un proprio stile di gioco con il quale mettere in difficoltà gli avversari. Di materiale per studiare, dopo tutto, ce n’è in abbondanza. Gli appassionati di poker e videogame possono infatti consultare guide, tutorial, forum blog e video online, oltre che assistere come spettatori alle dirette streaming di altri giocatori e dei campioni.
  • Passione – Oltre all’impegno e al mindset, per diventare dei giocatori di poker e dei videogiocatori vincenti non devono mancare la passione e il desiderio di arrivare. Sebbene la pratica di queste discipline sia alla portata di tutti, sono l’entusiasmo, l’ispirazione e la volitività a distinguere i player di successo dai giocatori di medio livello.
  • Resistenza allo stress – Nel poker e negli eSport conta anche la psicologia. Chi gioca a livello professionale deve infatti essere perfettamente in grado di gestire anche le situazioni di maggiore stress e di mantenere la calma anche sotto pressione o sotto lo sguardo attento di un vasto pubblico di spettatori. Per creare il giusto equilibrio psicofisico è quindi importante adottare uno stile di vita sano fatto di routine quotidiane, alimentazione controllata, adeguato riposo ed esercizio fisico. Solo in questo modo si può avere la certezza di arrivare a performare al meglio anche nei contesti più difficili e logoranti.
  • Accessibilità – La componente tecnologica è un’ulteriore analogia che avvicina i videogiochi competitivi e il poker. Entrambi hanno infatti conosciuto un grande sviluppo e una significativa evoluzione in seguito all’avvento di Internet. La digitalizzazione ha così permesso al poker e agli sport elettronici di divenire sempre più accessibili e popolari, conquistando un’enorme fetta di pubblico appassionato in tutto il mondo, e di player che preferiscono giocare online piuttosto che recarsi in un luogo fisico.

Conclusioni

I videogiochi competitivi e il poker sono diventati nel tempo due presenze costanti nell’industria dell’intrattenimento. Le due tipologie di gioco hanno vari elementi in comune. Per questo, sono oggi in molti a ritenere che il poker possa essere l’eSport del futuro, considerando che si tratta di una disciplina basata sulla competizione in cui l’abilità conta assai più della fortuna.

Atomic Heart – Guida: dove trovare gli animali morti parlanti

0
Atomic Heart

Da pochissime ore è disponibile l’atteso Atomic Heart. Il titolo di Mundfish è stato in grado di catalizzare infatti l’attenzione grazie alle forti ispirazioni nei confronti di pezzi da novanta come BioShock e Metro.

Ambientato in un distopico 1950, il gioco mostra l’URSS ancora pienamente operativa, con tecnologia all’avanguardia e progresso scientifico oltre ogni immaginazione. Il protagonista di Atomic Heart è difatti un ufficiale del KGB, chiamato ad investigare su una struttura di ricerca dove le macchine paiono essersi completamente ribellate all’uomo

Come parte fondamentale del gameplay, in parallelo a quanto proposto originariamente da BioShock, vi è un sistema di crafting atto a fornire al giocatore un’ampia possibilità di creazioni, così da rendere ancora più diversificato l’approccio ai nemici presenti.

Oltre a questa caratteristica, i ragazzi di Mundfish hanno inoltre inserito alcuni collezionabili piuttosto curiosi, come ad esempio gli animali morti parlanti. Questi altro non sono che animali passati a miglior vita, che però hanno dentro di loro dei dispositivi di memoria utili per potervi dialogare.

Questi particolari “oggetti”, una volta recuperati tutti, consentiranno anche di ottenere il trofeo/obiettivo dedicato: “Un animale per amico”.

Ecco quindi di seguito l’ubicazione degli animali parlanti:

Mucca morta

Il primo dei tre animali deceduti sarà presente nell’area open world, precisamente nei pressi del Terreno di Prova 6, accasciata vicino a degli alberi.

Maiale morto

Questo sfortunato suino potrete incontrarlo invece tra il Terreno di Prova 10 ed il Terreno di Prova 2 (sempre nell’open world). Tra i due terreni appena riportati, noterete una piccola abitazione con un recinto esterno. Vicino ad un mucchio di fieno troverete anche il maiale.

Pollo morto

L’ultimo animale passato a miglior vita lo potrete notare nei pressi del Terreno di Prova 11, precisamente vicino ad un ponte ferroviario, sotto ad un albero. Nelle prossimità è presente anche un piccolo edificio con un tetto rosso.

Super Mario Bros. Il Film, Nintendo Direct e trailer finale

0
Super Mario Bros. Il Film

Nintendo ha annunciato l’arrivo di un Nintendo Direct in cui verrà mostrato il trailer finale di Super Mario Bros. Il Film.

L’evento è fissato per il 9 marzo 2023 alle 23:00 ora italiane.

Lo seguirete insieme a noi? Fatecelo sapere nei commenti e sui vari social!

No Man’s Sky, l’aggiornamento Fractal per la VR è disponibile

0
No Man's Sky

No Man’s Sky fa il proprio debutto oggi su PlayStation VR2 grazie all’aggiornamento Fractal che permette ai giocatori di passare facilmente dal gameplay VR a quello standard restando sullo stesso salvataggio.

L’aggiornamento ha lo scopo principale di “garantire un’esperienza ancora più immersiva ai giocatori che utilizzano periferiche VR”. Ad ogni modo, è disponibile anche sulle altre piattaforme con cui sono state implementate una serie di opzioni aggiuntive.

Kirby’s Return to Dream Land Deluxe, accoglienza positiva per la pallina rosa di Nintendo

0
Kirby

Kirby’s Return to Dream Land Deluxe arriverà nei negozi e sullo store digitale di Nintendo tra qualche giorno, intanto iniziano ad arrivare i primi voti della stampa internazionale.

La rivisitazione dell’avventura di Kirby rilasciata in origine su Nintendo Wii ha ricevuto un’accoglienza positiva, sia grazie al lavoro svolto sul comparto visivo, sia per la sua accessibilità che lo rende un titolo adatto veramente a tutti, grandi e piccini.

Ecco di seguito le review finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:

  • Player 2 – 10
  • Pocket Tactics – 9
  • Nintendo Life – 9
  • Vooks – 9
  • Shacknews – 9
  • Destructoid – 9
  • Screen Rant – 9
  • Game Informer – 8,8
  • Video Chums – 8,8
  • Atomix – 8,5
  • PCMag – 9
  • God is a Geek – 8,5
  • Checkpoint Gaming – 8,5
  • PC Games – 8
  • Gfinity – 8
  • GamesHub – 8
  • CGMagazine – 8,5
  • NME – 8
  • TheGamer – 8
  • VGC – 8
  • Stevivor – 6,5
  • Digital Trends – 8
  • Wccftech – 7,5
  • GameSpot – 7
  • IGN – 7
  • Siliconera – 7

Nel momento in cui scriviamo Kirby’s Return to Dream Land Deluxe si attesta su una media di 82 su OpenCritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo.

Kirby’s Return to Dream Land Deluxe sarà disponibile dal 24 febbraio 2023 in esclusiva su Nintendo Switch.

I migliori accessori per Steam Deck

0
Steam Deck Dock Jsaux

Steam Deck si è dimostrato come uno dei lanci più importanti nel mondo dei videogames del 2022, e il 2023 sembra ancora più interessante per la console portatile di Valve, con sempre più sviluppatori interessati ad ottimizzare i propri prodotti per Steam Deck e tanti nuovi utenti che ora possono finalmente acquistarla senza attese interminabili.

Se si vuole ulteriormente migliorare la propria esperienza con la console, però, è impossibile prescindere da alcuni accessori che miglioreranno sensibilmente la vostra esperienza d’uso.

Tuttavia non è così facile come sembra scegliere i migliori accessori per Steam Deck tra le montagne di spazzatura a basso costo che ci sono in giro. Valve ancora prima del lancio, ha infatti reso disponibili i file CAD della console, rendendo possibile a tantissimi produttori lo sviluppo di accessori per la console, e persino a tanti appassionati di creare i propri file da stampare in 3D (argomento cui dedicheremo un apposito paragrafo).

Questo ha generato anche tanti prodotti di dubbia utilità e soprattutto qualità, che in alcuni casi potrebbero rovinare la vostra console. (In questa foto una Steam Deck rovinata dai residui di colla di una skin da due lire)

Per fare chiarezza in questo mare magnum abbiamo provato e stampato per mesi decine e decine di accessori e alla fine questa è la nostra selezione!

Miglior case protettivo

La portabilità di Steam Deck è sicuramente uno dei suoi punti di forza, ma per proteggere davvero la vostra console, una cover protettiva è sicuramente una scelta intelligente. La nostra preferita è quella di Jsaux, una compagnia che ha creato, come vedrete scorrendo i prodotti in questa lista, alcuni dei migliori accessori per Steam Deck.

La cover di JSAUX per Steam Deck è costruita in TPU morbido con una piacevole finitura opaca lucida nella parte centrale e ruvida sulle impugnature, così da offrirvi un grip migliore. Offre inoltre una eccellente protezione negli spigoli e sui pulsanti e intagli perfetti, sia sui pulsanti dorsali, lo jack cuffie e la porta USB C, che sulle feritoie di ventilazione.

Il retro è quasi interamente occupato da una finestra in plastica trasparente opaca, che lascia intravedere il logo Valve e il qrcode del part number, mentre una piccola porzione è occupata dallo stand in plastica rigida e dall’intaglio a misura in corrispondenza della griglia di aerazione.

Lo stand vi consente di tenere in verticale la console utilizzando una delle quattro posizioni, tuttavia è solo incollato alla cover e occorre prestare un po’ di attenzione quando lo si apre se non si vuole rischiare di tirar via tutto, come è successo a noi praticamente 5 secondi dopo aver scartato la cover. Un intaglio per poter alzare e regolare lo stand con maggiore facilità avrebbe fatto sicuramente comodo. L’adesivo tuttavia continua a far presa anche dopo questo incidente quindi è bastato riposizionare lo stand e fare un po’ di pressione.

La cover calza alla perfezione anche se utilizzate una skin (non fatelo!, ma se proprio volete, assicuratevi di usarne una con adesivo 3M se non volete ritrovarvi la vostra Deck piena di residui di colla) e vi permette di utilizzare il case originale di Valve, il dock originale o ancora meglio, quellodi JSAUX di cui vi parliamo nel prossimo paragrafo.

Il prezzo è un altro degli aspetti interessanti, solo 22 euro su Amazon. Per una soluzione qualitativamente simile bisogna spostarsi sulla Killswitch di DBrand che ne costa almeno 60 e a questo prezzo, JSAUX tutta la vita.

Miglior Dock per Steam Deck

Una docking station per collegare una tastiera, un mouse e magari anche un monitor esterno, è uno di quegli accessori Essentials che consiglieremmo a tutti. Se tuttavia spendere 99 euro per il dock ufficiale non rientra tre le vostre corde, è ancora a JSAUX che dovete guardare.

La Docking station di JSAUX è costruita interamente in alluminio e trasuda qualità da ogni “porta”. La finitura è color canna di fucile satinato con alcune serigrafie geometriche non elegantissime ma nemmeno brutte. Il peso considerevole (quasi 200 grammi) oltre ai piedini in gomma sul fondo, rendono praticamente impossibile che una volta poggiata la Steam Deck questa possa cadere o ribaltarsi.

Anche il vano piuttosto ampio dove è posizionata la console permette di inserire agevolmente una Steam Deck con una cover o una skin (a differenza del dock originale) e presenta appositi gommini sul fondo e sul retro, per evitare di rovinare la console nel caso in cui vi piaccia utilizzare la vostra console portatile “naked”.

Sono ben sei le porte disponibili: due USB 3.0 tipo A, una porta USB-C per collegare il caricabatterie, una porta ethernet gigabit posizionata sul lato sinistro, una HDMI 2.0 4k@60hz per collegare il vostro monitor esterno o la vostra TV. L’unica cosa che manca è una display port, ma considerando le limitate risorse di Steam Deck la HDMI 2.0 è più che sufficiente a gestire un flusso video a 1080P ad alto refresh rate: o davvero pensate di poter giocare in 4K con la piccola di Valve?

Infine abbiamo apprezzato il cavo di collegamento alla porta USB-C di Steam Deck con connettore orientato a 90° per evitare inutili sollecitazioni alla porta.

Se proprio volete strafare, JSAUX produce anche una versione del dock che include un disco NVME da 1TB o 2TB Lexar. Noi manco a dirlo abbiamo scelto proprio questo. A che serve? Beh noi ci abbiamo caricato una valanga di titoli che ci piace giocare solo su schermo esterno: in questo modo basta poggiare la nostra Steam Deck sul dock, collegare l’unico cavo USB-C e il gioco è fatto. Nintendo Switch scansati proprio!

Il prezzo del dock è di appena 39 euro (in sconto proprio in questi giorni su Amazon) e di 110 euro per la versione con disco Lexar e caricabatterie da 65w con Power Delivery perfetto per Steam Deck.

Miglior Powerbank per Steam Deck

Oggettivamente uno dei limiti del gaming in mobilità con Steam Deck è la batteria, che per alcuni giochi tripla A puo’ arrivare a durare appena 1h e 30. La soluzione c’è e si chiama PowerBank. Non tutte le powerbank però sono create uguali.

Steam Deck per potersi caricare mentre si gioca ha bisogno di una power bank capace di erogare almeno 45w tramite Power Delivery USB C (in sigla PD). Come regola generale, quindi cercate sempre tra le powerbank destinate ai notebook e fate attenzione al valore Wh e al voltaggio, il primo dovrebbe essere intorno ai 70-90Wh il secondo 12v. Se il valore Wh non è indicato, utilizzate questa formula per capire in anticipo se la powerbank che intendete acquistare vi consentirà di caricare Steam Deck mentre giocate alla massima velocità possibile.

(mAh*Voltaggio)/1000=Wh

Occorrerà utilizzare inoltre un cavo USB-C to USB – C che supporta questi carichi. Se questi valori non vngono rispettati, Steam Deck mostra un messaggio di ricarica lenta.

Troppo complicato? Non temete ecco quella che utilizziamo e che supporta la ricarica rapida di Steam Deck: Baseus 65w 2000mah con PowerDelivery 3.0

Miglior caricabatterie di terze parti

Se cercate un caricabatterie per Steam Deck, c’è solo un prodotto da prendere in considerazione, Anker Nano II.

Il nuovo Anker Nano II offre una ricarica da 65w con power delivery perfetto per caricare Steam Deck, ma anche un portatile come MacBook Air.

Supporta inoltre la ricarica intelligente IQ 2.0 di Anker che rileva il dispositivo connesso e gli fornisce la massima carica possibile e VoltageBoost, un’altra tecnologia proprietaria che aumenta la velocità di ricarica riducendo la resistenza dei cavi.

Nano II di Anker inoltre è estremamente compatto e a differenza del caricabatterie di Valve ha un cavo rimovibile e quindi può ancor più facilmente essere trasportato nel case originale di Steam Deck. Unico neo l’assenza di un cavo USB C incluso nella confezione.

Migliore MicroSD per Steam Deck

Lo spazio per i giochi non basta mai e uno dei primi acquisti che dovreste mettere in cantiere è una MicroSD da 512 GB o 1TB. In questo articolo abbiamo selezionate le migliori microSD per Steam Deck e non solo, scegliendone poi una preferibile per il rapporto qualità prezzo.

Se volete strafare e non vi spaventa svitare qualche vite e disconnettere qualche connettore, potete pensare ad un disco 2230 NVME da installare al posto del disco originale.

Noi abbiamo scelto un WD Gen 4 da 1TB che, sebbene di una generazione successiva rispetto a quella di Steam Deck, funziona perfettamente e offre una velocità di 3500MB/s in lettura e 3100MB/s in scrittura, raggiungendo quindi i limiti della banda disponibile su Steam Deck. Se scegliete questa opzione, ricordate solo di restare nel range di funzionamento di voltaggio e ampere del disco originale (3,3v e 2A sono un giusto sweetspot), in caso contrario il disco potrebbe non funzionare, o comportare un consumo anomalo della batteria.

Miglior vetro temperato per Steam Deck

Una protezione per lo schermo è un altro di quegli accessori che non dovrebbero mai mancare. Sia che abbiate scelto una versione con schermo antiriflesso, sia che abbiate optato (come il sottoscritto) per la versione più economica da 64 GB da upgradare a piacimento, un vetro temperato è una soluzione sempre intelligente. Ancora una volta, quelli di JSAUX sono la nostra scelta preferita. A soli 11 euro vi portate a casa ben 2 vetri temperati con trasparenza 99,99% (molti venduti su Aliexpress hanno un riflesso bluastro: da evitare) e il kit di installazione a prova di niubbo con la mascherina fatta apposta per Steam Deck.

Nella galleria qui sotto trovate qualche foto scattata in piena luce, con pellicola in vetro temperato di JSAUX.

Se preferite invece una pellicola opaca, potete optare per queste pellicole Brotech. Qui sotto trovate una galleria con alcune immagini con pellicola installata sulla nostra Steam Deck (perdonate la polvere ma serve a mostrare le proprietà antiriflesso della pellicola in condizioni di piena luminosità).

Migliori auricolari wireless per Steam Deck

Scegliere un kit di earbuds per Steam Deck non è una cosa semplice. Solo da pochissimo infatti Steam Deck ha introdotto il supporto al codec bluetooth APTX LL (low latency) che permette di utilizzare auricolari wireless senza un terribile lag che rende praticamente quasi ingiocabile ogni titolo. Per poterlo sfruttare però c’è bisogno di auricolari compatibili (e di abilitarlo nel Desktop mode, se non sapete come fare, iscrivetevi al nostro forum o al nostro canale telegram).

Non ne esistono molti per la verità in grado di offrire un audio decente e quelle poche disponibili hanno prezzi davvero spropositati, come queste Bowers and Wilkins (aprite a rischio di un infarto).

Per qualcosa di più accessibile potete optare per le Xiaomi FlipBud Pro, che a circa 115 euro offrono APTX LL e un audio discreto.

Siete disposti a sopportare un po’ di lag, in cambio di un paio di cuffie estremamente interessanti sotto il profilo della qualità audio? Provate le Urbanista Seoul (qui la nostra recensione). Queste cuffie pensate per il gaming hanno una modalità “Gaming” che consente di ridurre la latenza (non di azzerarla) quanto basta per poter giocare discretamente. In più al costo di circa 75 euro su Amazon, vi portate a casa un paio di auricolari che suonano davvero bene.

I miglior accessori stampati in 3D per Steam Deck

Il mondo della stampa 3D riserva sempre tante sorprese. Ancor prima che Steam Deck fosse ufficialmente disponibile, Valve ha rilasciato gratuitamente i modelli 3D della sua console, cosicchè chiunque potesse cimentarsi nel costruire accessori, cover, stand e chi più ne ha più ne metta.

Alcuni di questi accessori sono diventati per noi dei pezzi indispensabili, qui ne abbiamo selezionato alcuni.

Portacaricabatterie e MicroSD per Case Originale: questo portacaricabatterie vi permette di utilizzare il vano del case originale sotto la molla per portare con voi e conservare ordinatamente il caricabatterie originale di Steam Deck. L’accessorio è studiato in maniera tale da sporgere di pochissimo dal vano e quindi per limitare l’ingombro al massimo. Inoltre comprende anche dei pratici spazi dove poter conservare le vostre microSD, utilizzando un adattatore microsd to SD, per poterle conservare e proteggere in maniera più semplice. Se volete comprarne uno, contattatemi su Telegram https://t.me/Finnedsgang.

Stand per Steam Deck piccolo: se avete bisogno di uno stand piccolo che faccia solo quello, questo piccolo stand può fare al caso vostro. E’ piccolissimo e potete stamparne più di uno per averli dove serve.

Steam Deck Life saver. Questo piccolo ma utilissimo accessorio si fissa alla fascetta di stoffa interna del case originale. Basterà quindi agganciare la Steam Deck all’accessorio quando la si ripone nel case, e in questo modo la Steam Deck non scivolerà via sul pavimento quando dimenticate di chiudere le zip.

Steam deck proteggi stick analogici. Quando si trasporta la Steam Deck, soprattutto se lo si fa senza il case originale, gli stick potrebbero spezzarsi. Questo piccolo accessorio aiuta a proteggere gli stick in modo che rimangano al centro e non possano più essere premuti. Blocca essenzialmente gli stick in posizione e protegge da piegature, pressioni o altro anche all’interno del case.

Steam deck mate, l’accessorio universale. Steam Deck mate è un prodotto commerciale, ma il creatore ha reso disponibile gratuitamente i file per la stampa in 3D personale. Steam Deck Mate è una sorta di passparteout, vi consente infatti di creare sul retro della vostra Deck un meccanismo di aggancio universale, e poi tramite accessori è possibile agganciare, SSD, Powerbank, stand Vesa ecc.

Se non avete una stampante 3D, potete chiederci di stampare questi accessori per voi, iscrivendovi al nostro canale telegram qui e cliccando e contattando @Sgang oppure segnalarci nuovi ed interessanti accessori che state utilizzando.

Vi è piaciuta la nostra lista dei migliori accessori per Steam Deck ? Fatecelo sapere nei commenti e iscrivendovi ai nostri social!

Daymare: 1994 Sandcastle arriva a Maggio

0

Leonardo Interactive è orgogliosa di annunciare che l’atteso videogioco Daymare: 1994 Sandcastle, prequel dell’acclamato Daymare: 1998, sarà disponibile a partire dal mese di maggio 2023 su PC e console.

Sviluppato dal team italiano Invader Studios, con sede nelle vicinanze di Roma, Daymare 1994: Sandcastle è un survival horror story driven in terza persona.

I giocatori potranno vestire i panni dell’agente speciale Dalila Reyes, ex spia governativa ora al servizio dell’unità H.A.D.E.S. (Hexacore Advanced Division for Extraction and Search), con l’obiettivo di entrare nel più avanzato centro di ricerca sperimentale degli Stati Uniti d’America.

Sarà necessario fare ricorso a nervi molto saldi, perché nel buio dei abbandonati e intricati sotterranei della struttura qualcosa di agghiacciante e letale è pronto a scatenarsi!

Un mix perfetto di nemici feroci e mortali, meccaniche di gioco d’azione hardcore, enigmi ambientali, una colonna sonora da brividi, libertà di esplorazione e massicce dosi di horror sono i principali ingredienti di Daymare: 1994 Sandcastle.

Leonardo Caltagirone, Fondatore di Leonardo Interactive, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter annunciare l’arrivo sugli store online e fisici di un titolo così importante e atteso come Daymare: 1994 Sandcastle, un progetto internazionale dal cuore 100% italiano. Il lavoro quotidiano fianco a fianco con uno team di sviluppo come Invader Studios ha permesso la realizzazione di un titolo che siamo certi scalderà il cuore degli appassionati del genere survival horror

Gli fa eco Alessandro De Bianchi, Head of Studio di Invader Studios e Game Director di Daymare: 1994 Sandcastle:”Dopo anni di intenso lavoro, siamo davvero orgogliosi di poter annunciare la data di uscita di Daymare: 1994 Sandcastle. Questo secondo capitolo della saga di Daymare, incarna tutta la dedizione di invader Studios nell’offrire ai giocatori un’esperienza di gioco coinvolgente e terrificante. Abbiamo investito risorse significative ed utilizzato le più avanzate tecnologie disponibili per creare un gioco che, pur ispirandosi ai grandi successi della ‘golden age’ degli anni ’90, rappresenta al contempo una proposta moderna ed innovativa per gli appassionati del genere horror. Tutto ciò è stato possibile grazie anche al supporto del nostro publisher, Leonardo Interactive, che ha sposato fin da subito la nostra vision e promosso una sinergia tutta italiana decisa nell’accrescere e consolidare la nostra industria a livello internazionale. Confidiamo nel fatto che i fan apprezzeranno il nostro lavoro.”

Per restare sempre aggiornati e scoprire i contenuti speciali di Daymare: 1994 Sandcastle, seguite Leonardo Interactive su Facebook, Instagram e Twitter.

Disponibile da oggi la VR Mode di Resident Evil Village per PSVR2

0

Immergiti oggi stesso nel mondo survival horror di Resident Evil™ Village con la VR Mode. Questa nuova e coinvolgente esperienza è ora disponibile insieme al lancio di PlayStation®VR2 come contenuto scaricabile gratuitamente per tutti i possessori delle versioni PlayStation®5 di Resident Evil™ Village e Resident Evil™ Village Gold Edition.

Una demo della VR Mode di Resident Evil Village è ora disponibile per il download sul PlayStation™ Store.

È iniziato anche lo sviluppo della VR Mode di Resident Evil™ 4. Questo contenuto per PlayStation VR2 sarà disponibile come DLC gratuito per l’attesissimo remake di Resident Evil 4. Restate sintonizzati per ulteriori informazioni. Resident Evil 4 è ora disponibile per il preordine in vista dell’imminente uscita del 24 marzo 2023 su PlayStation 5, PlayStation®4, Xbox Series X|S e Steam.

La VR Mode di Resident Evil Village aumenta l’intensità del pluripremiato ottavo titolo principale della serie Resident Evil. Il DLC supporta l’intera campagna che segue il viaggio straziante di Ethan Winters per salvare Rose, sua figlia rapita. Questa avventura è più elettrizzante che mai nella realtà virtuale, poiché la VR Mode di Resident Evil Village sfrutta appieno le funzionalità avanzate di PlayStation VR2 per trasportare i giocatori direttamente nel villaggio. Preparati a vedere questo mondo direttamente attraverso gli occhi di Ethan con dettagli straordinari grazie al display HDR 4K del nuovo visore e alla tecnologia di tracciamento oculare. L’atmosfera è ulteriormente migliorata da effetti audio 3D che aggiungono consistenza all’ambiente e consentono agli ascoltatori di sentire gli orrori che si nascondono dietro ogni angolo

L’esperienza è anche tangibilmente più coinvolgente con la funzionalità PlayStation VR2 Sense™. I nuovi controller consentono ai giocatori di interagire con l’ambiente circostante come mai prima d’ora con movimenti naturali che rispecchiano i movimenti sullo schermo di Ethan. Questi input intuitivi permettono di bloccare gli attacchi nemici sollevando le braccia di Ethan, di ricaricare le armi da fuoco con azioni realistiche e di esplorare tenendo in mano una mappa. I giocatori possono anche impugnare due armi, conservare e recuperare oggetti all’interno del cappotto di Ethan ed eseguire una serie di altri gesti tattili come aprire le porte e curare le ferite con bottiglie di medicinali.

La VR Mode di Resident Evil Village include anche un Tutorial VR e le modalità Shooting Range che permettono ai giocatori di provare i nuovi sistemi di gioco VR e di avere un posto in cui possono affinare le loro capacità.

Resident Evil 4 Remake, modalità VR gratis prevista dopo il lancio

0
resident evil 4 remake

Come accaduto con Resident Evil Village, anche Resident Evil 4 Remake godrà di una modalità appositamente pensata per la realtà virtuale.

Verrà rilasciata gratuitamente nei mesi successivi al lancio di Resident Evil 4 Remake.

Visti i buoni rapporti tra Capcom e Sony, è possibile che al prossimo State of Play, previsto per domani 23 febbraio alle ore 22 italiane, vedremo qualche filmato del gioco per PlayStation VR2.

Theatrhythm Final Bar Line – Guida ai trofei

0

Theatrhythm Final Bar Line segna l’esordio della serie su home console, dopo il successo raccolto dai precedenti capitoli su 3DS. Una celebrazione imponente dei 35 anni di Final Fantasy, con una incredibile selezione di brani per un rhythm game enorme ed appassionante.

Si tratta di un titolo sinceramente enorme e pieno di contenuti, che farà le gioie dei completisti e degli amanti della saga… tuttavia potrebbe servirvi una mano a decifrare le richieste del titolo, a partire dalla lista trofei completamente segreta.

La guida ai trofei che andrete a leggere vale per i trofei dalle versione PS4, ma altresì coincide con gran parte degli obiettivi interni previsti anche per la versione Nintendo Switch.

Detto ciò non ci resta che lasciarvi alla nostra guida, buona lettura!

Informazioni preliminari

  • Difficoltà stimata per il Platino: 4/10
  • Tempo stimato per il Platino: 50/60 ore (a seconda dell’abilità individuale)
  • Trofei offline: Tutti
  • Trofei online: 0 (Maestro del momento richiede una connessione online, ma non l’abbonamento al PSN)
  • Trofei missabili: Nessuno
  • Trofei glitchati: 0
  • La difficoltà influisce sui trofei? No
  • Run minime: Dipende dall’abilità individuale, ma sarà giocoforza giocare tante volte ciascun brano
  • Free-roam/selezione livelli dopo aver finito il gioco: Dopo aver finito il gioco si sblocca una ulteriore modalità, ferma restando la possibilità di giocare qualsiasi brano e titolo in ogni momento.

Road map

Step 1: Giocate il titolo senza farvi troppi pensieri. Noterete infatti che, oltre ad essere un’esperienza divertente e longeva, Theatrhythm riserva un perfetto bilanciamento della difficoltà ad ogni livello. Tutti i player riusciranno dunque a trovare la propria dimensione, senza incappare in picchi improvvisi di difficoltà o sezioni spacca-dita. Completate serenamente la modalità principale, poi passeremo oltre. Nota bene: il gioco considera la modalità principale “finita” completando la serie Theatrhythm Final Fantasy, che si sblocca dopo aver finito sette serie. Finite anche questa ed avrete virtualmente finito la modalità principale, sebbene ci siano MOLTE più cose da poter fare prima dei titoli di coda.
Step 2: Finita la modalità principale, noterete due cose. La prima è che avrete raccolto molti trofei semplicemente giocando. La seconda è che avrete sbloccato la modalità Endless World. Il nostro consiglio è di lasciare per ultima questa nuova modalità, in quanto avrete bisogno di personaggi di alto livello ed un’ottima familiarità con tutti i brani del gioco. Pertanto in questa fase dovrete semplicemente completare tutte le tracce, esaudire le richieste specifiche di alcuni trofei e livellare i vostri personaggi preferiti.
Step 3: Arrivati a questo punto avrete verosimilmente ancora diversi trofei di cui occuparvi. Alcuni riguardanti Endless World, altri relativi al completamento di tutte le missioni. Anche stavolta vi suggeriamo di attendere prima di provare Endless World: avete sicuramente abbastanza esperienza per tentare la scalata, ma se non sapete come fronteggiare determinate missioni il game over potrebbe cogliervi di sorpresa. Quindi adesso puntate al completamento di tutte le missioni.
Step 4: Si, è finalmente arrivato il momento di Endless World. Non vi farà paura, seguita i nostri consigli ( Theatrhythm Final Bar Line – Guida: come sbloccare la modalità Endless World – 4News ) ed avrete l’ultimo tassello in tasca per ottenere il platino.

Preparatevi ad un viaggio emozionante tra i ricordi.

Guida ai trofei

platino

Maestro THEATRHYTHM
Hai ottenuto tutti i trofei.

Ottenete tutti gli altri trofei di Theatrhythm Final Bar Line per sbloccare il platino.

banner oro

Canzone finale
Hai battuto il gioco e guardato fino alla fine.

Trofei impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Sovrano infinito
Hai completato almeno 20 tappe in una partita di Endless World.

Il trofeo è legato alla modalità Endless World, che andrà sbloccata proseguendo nel gioco. Vi lasciamo alla nostra guida per capire come accedervi, con qualche suggerimento sul come affrontarla: Theatrhythm Final Bar Line – Guida: come sbloccare la modalità Endless World – 4News


Armonia completa
Hai completato tutte le Missioni di serie.

Uno dei trofei più lunghi, che richiederà molto semplicemente di completare tutte le missioni di ciascuna serie. Parliamo dunque di quasi 400 missioni per poter avere questo trofeo. Gli obiettivi saranno molteplici e piuttosto vari. Si passa dal completare un determinato brano con un preciso componente nel party all’eseguire la traccia con una difficoltà specifica, passando per l’uccisione di un determinato numero di nemici, la raccolta di un quantitativo di oggetti e molto altro.

Sebbene la maggior parte delle missioni sia di facile ottenimento, il nodo fondamentale sarà avere un party di alto livello. Solo così infatti sarà possibile conquistare le missioni più complesse, quasi tutte riguardanti la sconfitta di determinati boss in un tempo limite ben preciso. Non esiste un team adatto per ogni missione. Alcuni personaggi, come la Yuna di FFX, saranno indispensabili per sfruttare le invocazioni, mentre altri come Rikku di FFX-2 saranno ottimi per ottenere oggetti.

Il consiglio è dunque di giocare serenamente fino ad ottenere l’accesso a tutti i brani e poi, con il vostro team migliore, tornare indietro e completare quante più missioni possibili. Noterete che non sarà affatto complesso. Laddove invece ci sia qualche requisito particolare, tenetevi pronti a cambiare le abilità dei personaggi (magari evitando alcuni attacchi elementali inutili) e a scegliere l’evocazione con le proprietà migliori. E, in alcuni casi, attenzione a cambiare drasticamente la composizione del team: è il caso, ad esempio, delle missioni che richiedono un alto numero di evocazioni o un loro danno specifico. Sono missioni praticamente impossibili senza ricorrere ad un giusto team formato da Evocatori (come la citata Yuna).

Insomma, non è un trofeo così complesso. Lasciatelo per ultimo, tenete conto di tutto e non avrete problemi.

Lo sappiamo tutti che questa sarà la base di partenza per il 90% delle persone.

Perfezionista
Hai ottenuto il primo Tutte le criticità.

Per ottenere questo trofeo, dovrete completare almeno un brano ottenendo una criticità per ogni trigger. Non occorre che sia una criticità arcobaleno (la massima precisione possibile): l’importante è non ottenere valutazioni inferiori come ottimo, bene, ecc.


Orchestra veterana
Hai giocato 300 Tappe musicali.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Armonia eterna
Hai ottenuto 100 Sequenze perfette.

Naturale evoluzione del trofeo Sinfonia ininterrotta. Dovrete semplicemente ottenere un totale di 100 Sequenze perfette in altrettanti brani, senza sbagliare mai. Si tratta di un obiettivo facilmente raggiungibile giocando alla difficoltà base.


Risorto di Träumerei
Hai ricevuto cinquecento miliardi di punti.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Artista del combattimento
Hai attivato le abilità 1.000 volte.

Naturale evoluzione del trofeo Combattente esperto. Seguite le stesse indicazioni e lo otterrete semplicemente giocando.


Cacciatore impareggiabile
Hai sconfitto 5.000 nemici.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Oltre le stelle
Un personaggio ha raggiunto il liv. 9 star.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


999
Un personaggio ha raggiunto il massimo delle statistiche.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Attenzione: per raggiunge le statistiche massime non basta raggiungere il level cap, ma anche avere tutte le CollectaCard del personaggio in questione. Infatti queste ultime permettono un incremento perpetuo delle caratteristiche che va al di là del livello di esperienza. Quindi tenetelo in considerazione.

Tenete conto degli effetti perpetui delle CollectaCard.

Sulla cresta dell’onda sinfonica
Hai ottenuto 100.000 Rhythmia.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Maestro CollectaCard
Hai 1.000 CollectaCard diverse.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Le CollectaCard sono collezionabili che immortalano immagini e memorabilia della saga di Final Fantasy. Si ottengono sia come premio delle missioni, sia come riconoscimento raggiungendo traguardi di Rhythmia, sia casualmente dopo ogni brano.


Eccesso di invocagemme
Hai 30 invocagemme cadute.

Trofei impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Le invocagemme sono gli artefatti che permettono di usare le invocazioni in Theatrhythm Final Bar Line. Si ottengono sia come premio di alcune missioni, sia raggiungendo alcuni traguardi con i Rhythmia, sia come drop casuali. Arriverete a 30 senza neanche accorgervene, tuttavia vi consigliamo di sfruttare le abilità speciali di alcuni personaggi (come la Rikku di FFX-2) o i perk di alcune invocagemme per aumentare le probabilità di drop.


Illuminazione armonica
Hai completato missioni in 20 titoli di Missione di serie.

Un trofeo che otterrete nella vostra scalata al platino. Come spiega la descrizione, dovrete completare missioni in 20 titoli distinti.


Camminatore eterno
Hai completato almeno 10 tappe in una partita di Endless World.

Il trofeo è legato alla modalità Endless World, che andrà sbloccata proseguendo nel gioco. Vi lasciamo alla nostra guida per capire come accedervi, con qualche suggerimento sul come affrontarla: Theatrhythm Final Bar Line – Guida: come sbloccare la modalità Endless World – 4News


Ritmista estremo
Hai eseguito ogni brano esclusi DX e DLC.

Trofeo legato a Gran ritmista. Come specificato nella descrizione, è necessario eseguire integralmente tutti i brani. Sono esclusi i brani della Digital Deluxe nonché i DLC.

Alla ricerca dell’armonia
Hai eseguito il primo titolo della serie.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Sinfonia ininterrotta
Hai ottenuto la prima Sequenza perfetta.

Per ottenere questo trofeo, dovrete semplicemente completare un brano senza sbagliare nulla. Otterrete così una Sequenza perfetta, nonché il trofeo.

La Sequenza perfetta non è mai un problema.

Inizia un viaggio musicale
Hai eseguito il primo brano della serie THEATRHYTHM FINAL FANTASY.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. La serie in questione si sbloccherà quando avrete completato sufficienti serie. Vi basterà poi eseguire il primo brano e completarlo per ottenere il trofeo.


Musicisti combattenti
Hai giocato 100 Tappe musicali.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Encore!
Hai giocato il brano 10 volte.

Trofeo molto semplice. Sarà sufficiente giocare un totale di 10 volte lo stesso brano.


Melodia dell’unione
Hai ottenuto 50 Sequenze perfette.

Naturale evoluzione del trofeo Sinfonia ininterrotta. Completate 50 volte un brano senza sbagliare ed avrete il trofeo.


Oro straripante
Hai completato 10 Barre criticità con lo stile standard.

Un trofeo che potrebbe portare qualche grattacapo nelle persone con meno manualità e tempismo. Utilizzando lo stile standard, dovrete completare 10 brani con tutte le criticità (non necessariamente arcobaleno). Vi consigliamo di impostare la difficoltà bassa e puntare ai brani delle serie con 1 stella. Alcuni di questi prevedono anche velocità molto basse, oltre che pattern piuttosto semplici e leggibili. Come ultimo consiglio, se trovate difficoltà nell’indovinare il tempismo giusto, potrebbe essere saggio effettuare una sincronizzazione dalle opzioni per sistemare l’eventuale latenza audio/video.


Rapsodia del vento
Hai ricevuto cinquecento milioni di punti.

Trofei impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Entusiasta degli oggetti
Hai utilizzato 100 oggetti tappa.

Theatrhythm vi mette a disposizione diversi oggetti da poter utilizzare. Il loro utilizzo è automatizzato in base alle circostanze: ad esempio, le pozioni si azioneranno in caso di necessità. Il modo più semplice per utilizzare 100 oggetti è di alzare la difficoltà, in modo da essere costretti ad utilizzarli alla luce degli inevitabili errori che farete durante le prime run dei brani.


Combattente esperto
Hai attivato le abilità 500 volte.

Le abilità sono particolari skill proprie di ciascun personaggio del vostro party. Queste sono molteplici, ciascuna con una condizione di utilizzo ben specifica: ad esempio, alcune si attiveranno in autonomia ad inizio brano o ad intervalli regolari, altre solo se otterrete specifici risultati durante l’esecuzione del brano. Il trofeo si otterrà giocando naturalmente, a patto di ricordarvi di equipaggiare le abilità a ciascun componente del vostro team.

Il cast è enorme.

Mostra di finezza
Hai attivato 20 o più abilità in un brano.

Un trofeo inizialmente impossibile, ma che non avrete difficoltà ad ottenere con qualche ora di gameplay alle spalle. Per ottenerlo, dovrete attivare almeno 20 abilità nel corso di un brano. Per riuscirci, dovrete anzitutto individuare un brano piuttosto lungo con il quale avete confidenza. Secondariamente, scegliete con attenzione i membri del vostro party: abilità curative potrebbero essere superflue per il vostro scopo, mentre attenzione ai rimedi anti mutismo. Scegliete un giusto team offensivo con abilità dalla facile attivazione, corredato da un membro che possa intervenire per curare status alterati (sempre se il brano preveda nemici capaci di infliggere malus).


Cacciatore vissuto
Hai sconfitto 500 nemici.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Forza inarrestabile
Hai sconfitto 15 o più nemici in un brano.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Tuttavia, non aspettatevi di ottenerlo prima di aver raggiunto un adeguato livello dei personaggi. Inoltre, molto importante sarà arricchirli delle giuste abilità per renderli più potenti, nonché sfruttare i perk perpetui concessi dalle CollectaCard. Tenete tutto sotto controllo, scegliete un brano lungo e non avrete problemi.


Vero potere dell’invocazione
Hai inflitto un danno da 3.000 a un nemico con un attacco invocazione.

Un trofeo che vi richiederà un minimo di preparazione: dovrete infatti infliggere un danno da almeno 3.000 punti ad un nemico con un attacco invocazione. Per farlo, ecco cosa vi suggeriamo di fare:

  • Scegliete un brano che conoscete bene, che abbia una specifica debolezza elementale
  • Scegliete tra le vostre invocazioni quella con l’elemento favorevole ma prestate attenzione agli attributi delle invocagemme: occorrerà infatti un perk che aumenta il danno inflitto delle invocazioni
  • Trovate la combinazione giusta tra brano da scegliere, debolezza elementale ed invocagemma adatta
  • Create un party di alto livello che sia composto da Invocatori, come la Yuna di FFX, ed equipaggiate ogni loro abilità che porta ad incrementare il danno delle invocazioni stesse

Con questi accorgimenti, dovreste riuscire ad ottenere il trofeo senza particolari sforzi.

Leviathan non poteva mancare.

Domatore di invocazioni
Hai eseguito 5 invocazioni in un brano.

Un trofeo che richiederà meno preparazione di Vero potere dell’invocazione, ma che dovrete ugualmente predisporre con cura. Ecco cosa vi suggeriamo di fare:

  • Scegliete un brano lungo che conoscete bene
  • Scegliete tra le vostre invocagemme quella che abbia tra i perk un aumento delle velocità di caricamento della barra delle invocazioni
  • Create un party in cui ci sia almeno un Invocatore: vi consigliamo Yuna di FFX che, ad alti livelli, vi permetterà di equipaggiare abilità estremamente potenti che diminuiranno i tempi di attesa per evocare. Proprio Yuna ha anche un’abilità che le consente di evocare gratuitamente una creatura all’inizio del brano: una cosa molto utile per questo trofeo.

Con questi accorgimento, dovreste riuscire ad ottenere il trofeo senza particolari sforzi.


Band indomita
Quattro personaggi hanno raggiunto il liv. 99.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Creare onde sonore
Hai ottenuto 10.000 Rhythmia.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente.


Esperto CollectaCard
Hai 300 CollectaCard diverse.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Le CollectaCard sono collezionabili che immortalano immagini e memorabilia della saga di Final Fantasy. Si ottengono sia come premio delle missioni, sia come riconoscimento raggiungendo traguardi di Rhythmia, sia casualmente dopo ogni brano.


Cacciatesori rinomato
Hai raccolto 1.000 oggetti.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Per oggetti si intende qualsiasi cosa tra CollectaCard, oggetti, invocagemme, aeronaci e Moogle.


Sentiero dell’armonista
Hai eseguito 10 titoli di Missione di serie.

Un trofeo che otterrete nella vostra scalata al platino. Come spiega la descrizione, dovrete eseguire 10 titoli distinti.


Un’armonia più profonda
Hai completato missioni in 10 titoli di Missione di serie.

Consultare trofeo Armonia completa.


Sfida infinita
Hai completato almeno 5 tappe in Endless World.

Il trofeo è legato alla modalità Endless World, che andrà sbloccata proseguendo nel gioco. Vi lasciamo alla nostra guida per capire come accedervi, con qualche suggerimento sul come affrontarla: Theatrhythm Final Bar Line – Guida: come sbloccare la modalità Endless World – 4News


Maestro del momento
Hai eseguito sequenze perfette nelle 5 hit del giorno.

Le hit del giorno sono brani selezionati giornalmente, facilmente riconoscibili da un’icona speciale. Li troverete dalla modalità Music Stages (la seconda del menù principale). Attenzione però: dovrete essere connessi ad internet per avere le hit del giorno, pur non essendo necessario l’abbonamento al PSN. Nota bene ulteriore: essendo solo 5 brani all’interno dell’intera tracklist del titolo, potrebbe essere impossibile ottenere il trofeo finché non avrete sbloccato un’altissima percentuale di brani. Va da sè che statisticamente è più facile trovare i 5 brani se avete sbloccato 300 tracce, anziché 50.


Gran ritmista
Hai giocato ogni brano esclusi DX e DLC.

Trofeo impossibile da mancare, si ottiene giocando naturalmente. Come specificato nella descrizione, non è necessario completare i brani, ma unicamente giocarli. Sono esclusi i brani della Digital Deluxe nonché i DLC.

Hellfire di Ifrit è un evergreen.

Xbox Activision, trovato l’accordo con NVIDIA

0

Dopo aver annunciato l’accordo per portare tutti i giochi Xbox e Activision anche su Nintendo Switch e sulle future console di Nintendo, Microsoft ha chiuso nella nottata di ieri un ulteriore accordo decennale con NVIDIA che permetterà agli utenti di GeForce Now di streammare i propri giochi Xbox / Activision – Blizzard anche tramite la piattaforma di cloud gaming GeForce NOW.

L’accordo prevede che tra questi giochi ci sia anche Call of Duty, l’ip più importante del catalogo Activision e sicuramente quella più richiesta dai giocatori GeForce Now. Proprio Call of Duty, stante le importanti specifiche tecniche necessarie per poter girare (qui la nostra recensione della versione PC di Call of Duty Modern Warfare 2), era uno dei titoli più richiesti dall’utenza di GeForce Now e in questo senso è un grande risultato per NVIDIA.

Ma l’accordo è importante anche e soprattutto per Microsoft. In queste ore intatti si sta svolgendo a Bruxelles l’incontro a porte chiuse tra Margrethe Vestager, commissario europeo dell’Antritrust e i rappresentanti di Microsoft, Brad Smith, di Xbox, Phil Spencer, di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ma è atteso anche il responsabile di Sony PlayStation, Jim Ryan.

Durante l’incontro, la Commissione Europea acquisirà le informazioni definitive per la conclusione della sua istruttoria e, con tutta probabilità, a questa seguirà il parere positivo o negativo sull’acquisizione di Activision Blizzard King.

Ancora in bilico sono infatti i giudizi di Commissione europea, FTC Americana e CMA Inglese e Microsoft ha bisogno di almeno altri due giudizi positivi per poter concludere l’operazione. Mentre però la causa intentata dall’FTC per bloccare l’operazione sembra volgere in favore della compagnia di Redmond, il CMA si è già espresso negativamente nelle sue conclusioni preliminare, offrendo possibili rimedi sicuramente inaccettabili per Microsoft e Xbox.

La Commissione Europea, quindi, potrebbe essere l’ago della bilancia in una operazione monstre costata quasi 70miliardi di dollari a Microsoft e, in questo senso, l’appoggio di Nvidia – precedentemente molto ostile all’operazione insieme a Google e Sony – potrebbe fare davvero la differenza.

Recensione in pillole Grim Guardians: Demon Purge

0
Grim Guardians: Demon Purge

Ah, il Giappone. Così diverso e caratteristico rispetto al nostro mondo occidentale. Spirituale, ma al tempo stesso irriverente. Non vogliamo dilungarci più di tanto su questo tipo di disamina, ma tale incipit è propedeutico all’introduzione del concetto di “gioco folle e dissacrante squisitamente giapponese”. Ma prima di entrare nei dettagli, facciamo un po’ di storia, per contestualizzare ancora meglio quello che state per leggere.

Nel 2011 Inti Creates sviluppò Gal*Gun. Questi era uno shooter su binari in cui il giocatore vestiva i panni di uno studente di un’accademia nipponica fittizia, tale Tenzou Motesugi. L’obiettivo del gioco era quello di “sparare” alle compagne di classe del ragazzo con “frecce ai feromoni” per impedire loro di raggiungerlo e… beh, “consumargli l’anima”.

Ci troviamo, senza girarci intorno, di fronte ad un tipo di “proposta” che per alcuni può sembrare volgare e fuori luogo. Ma fortunatamente non è nostro compito sindacare sulla questione.

Il titolo oggetto della recensione, infatti, è uno spin-off di Gal*Gun, sviluppato dagli stessi autori della serie originale, molto meno “estremo”, ma pur sempre facente parte dei “giochi folli e dissacranti squisitamente giapponesi” di cui sopra. E proprio per questo ci sembrava opportuno offrirvi questo specchietto introduttivo.

Meno “estremo”, dicevamo, ma molto più profondo, godibile. Meno “fan-service”, molto più “gioco”. E di quelli belli. Tanto belli. Andiamo più a fondo e scopriamo insieme la motivazione dietro queste parole.

Grim Guardians: Demon Purge sarà disponibile da domani 23 febbraio 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

Grim Guardians: Demon Purge, come accennato, è uno spin-off di Gal*Gun. Gli sviluppatori hanno abbandonato la formula di nicchia degli sparatutto su binari per proporre una struttura, ben più appetibile, che si rifà agli stilemi degli action platformer 2D. Non lasciatevi ingannare dalla presentazione visiva ispirata (con rispetto) a quel capolavoro di Castlevania: Symphony of the Night. Grim Guardians: Demon Purge non è un metroidvania. Ed è un peccato, ma ci ritorneremo tra poco.

Le due protagoniste sono Shinobu e Maya Kamizono. Le due sorelle sono “Cacciatrici di demoni” e dovranno eliminarne tantissimi per salvare la loro scuola, trasformatasi in un enorme castello demoniaco. Ovviamente pieno di trappole, passaggi segreti e insidie di ogni tipo.

Potremo usare, alternativamente, entrambe le protagoniste. Ognuna delle due cacciatrici ha caratteristiche peculiari, armi secondarie specifiche e statistiche distintive. Ad esempio, Shinobu è armata di mitraglietta per attaccare a distanza, fa pochi danni, ma ha un maggior numero di punti vita. Maya, invece, è specializzata nel corpo a corpo, fa tantissimi danni e ha meno punti vita. Non vogliamo dirvi altro per non rovinare le tante sorprese ludiche che il gioco vi proporrà a cadenza regolare. Sappiate solo che il gameplay loop funziona alla perfezione e non vi stancherete un solo minuto, nonostante la struttura di gioco vi porterà a rigiocare più volte lo stesso livello.

In un primo momento la gestione delle armi secondarie potrebbe risultare scomoda visto che alcune sono pensate per il traversal e non per i combattimenti. Forse una separazione più marcata, anche in termini di controlli, tra le armi secondarie vere e quelle utili a raggiungere posti altrimenti inaccessibili sarebbe stata gradita, ma dopo qualche ora di gioco riusciremo a metabolizzare al meglio la ruota delle armi e questa “mancanza” non si avvertirà più.

Grim Guardians: Demon Purge
Alcune armi secondarie, come il rampino, sono pensate specificatamente per il traversal

L’intera avventura è affrontabile con tre impostazioni diverse, le prime due delle quali disponibili dall’inizio e l’ultima sbloccabile, insieme alla modalità Assalto ai Boss, dopo aver finito il gioco almeno una volta. Casual, con vite infinite e senza push back (la scelta di design che respinge all’indietro il nostro personaggio quando subisce un danno), Veterano, con vite e push back e Cacciatrici Leggendarie, come Veterano con in più il respawn dei nemici ad ogni cambio “schermata” e la perdita delle vite subordinata alla morte di una sola delle sorelle.

Nelle impostazioni inziali, infatti, la morte di una delle due protagoniste ci riporterà al checkpoint con l’altra. Con la meccanica “Salva-sorella” potremo ritornare sul luogo in cui siamo morti con la prima, resuscitarla e continuare. Da sottolineare che è possibile affrontare il gioco con un altro giocatore, sfortunatamente solo in locale.

Perché giocarlo?

Come accennato poc’anzi, il gameplay loop di Grim Guardians: Demon Purge funziona alla perfezione. Ma perché? In una sola parola: varietà.

Oltre alle differenze tra le due protagoniste, il gioco gode di una varietà di nemici invidiabile, boss fight sublimi e soprattutto, scelte intrinseche al level design che ci hanno sorpreso più di una volta. Anche qui, come detto prima, non vogliamo approfondire per non rovinarvi la sorpresa, sappiate solo che Grim Guardians: Demon Purge, seppure ad un primo sguardo sembri “statico”, è così dannatamente mutevole e stimolante che sarete veramente invogliati a continuare a giocare, e a giocare, e a giocare.

E dovrete farlo per molto, visto che l’offerta contenutistica è veramente impressionante. Non fate il nostro stesso errore. Dopo le prime ore di gioco avevamo avuto l’impressione che saremo giunti ai titoli di coda da lì a breve. Poi però la nostra prima run, “superficiale”, ci è durata ben 10 ore. E non vediamo l’ora di ritornare a squartare demoni per far luce su tutti gli infiniti segreti di cui è pregno il castello.

Grim Guardians: Demon Purge
Grim Guardians: Demon Purge è pieno zeppo di segreti

Oltre alla varietà, un altro grande stimolo a perdersi nel titolo di Inti Creates è dato dal bilanciamento ottimale. Grim Guardians: Demon Purge è tosto, bisogna affrontarlo con testa, ma non è MAI scorretto. Ogni situazione di gioco, ogni “schermata”, è studiata a puntino. Non solo per quanto riguarda la disposizione dei nemici, ma anche, e soprattutto, per quanto riguarda l’utilizzo delle abilità peculiari di ciascuno dei due personaggi. Ogni livello è pienissimo di strade, scorciatoie, diramazioni e non ci siamo mai trovati in situazioni sbilanciate o scorrette perché magari eravamo rimasti con la sorella senza rampino e per proseguire era necessario utilizzarlo.

Per concludere la sezione dei pregi, il gioco è graziato da una direzione artistica e da un comparto sonoro riuscitissimi. Il character design dei demoni maggiori è sublime. Qualche scenario è meno ispirato di altri, ma siamo comunque sempre su alti livelli (anche grazie all’ispirazione a Sympony of the Night a cui accennavamo in precedenza). Il doppiaggio in giapponese è riuscitissimo, meno quello in inglese (a proposito, il titolo è comunque sottotitolato in italiano), ma sono le musiche e i suoni ambientali le vere protagoniste quando si parla di comparto sonoro.

Perché no?

Il titolo di Inti Creates ha pienamente raggiunto il suo obiettivo e abbiamo trovato poco e nulla su cui recriminare. Riallacciandoci a quanto detto qualche riga sopra, il più grande rammarico, giocando a Grim Guardians: Demon Purge è stato quello di constatare che non è un metroidvania. A riprova di quanto il titolo, effettivamente, non presenti gravi criticità.

Lo sappiamo, questo avrebbe comportato una ulteriore attenzione per quanto riguarda level design e bilanciamento generale, ma visto quanto sono stati bravi gli sviluppatori, con un minimo di sforzo in più sarebbero sicuramente riusciti a confezionarne uno di tutto rispetto. Il backtracking intelligente è già presente nel gioco, sarebbe stato sufficiente trovare il modo di collegare tutti i livelli in maniera adeguata, con tanto di mappa consultabile in ogni momento.

Grim Guardians
Il backtracking “intelligente” già c’è, sarebbe bastato poco per avere un vero e proprio metroidvania…

Se proprio vogliamo trovare un difetto vero a Grim Guardians: Demon Purge, ci sentiamo di imputargli proprio una mancanza di features Quality of Life. Non è presente, appunto, una mappa che ci faccia vedere la conformazione dei livelli o ancora, un menù che tenga conto dei collezionabili e segreti scovati in un determinato posto.

Ovviamente non possiamo far finta di nulla in relazione al mood e allo humor del titolo oggetto di recensione. Come avrete avuto modo di capire è molto particolare ed “esagerato”, seppure non tocchi i picchi di follia della serie madre. A tal proposito, lasciatemi aprire e chiudere una veloce parentesi personale. Chi vi scrive non è mai stato attratto da questo tipo di umorismo e quando le atmosfere dark gothic/horror delle prime quattro ore di gioco hanno lasciato il posto alla follia trash più totale un po’ ci sono rimasto male. Ma contestualmente a questo “passaggio” ho assistito all’esplosione ludica del gioco e tutto il contorno è passato in secondo piano.

Commento finale

Grim Guardians: Demon Purge è un ottimo action platformer in 2D, con una pixel art deliziosa ed un accompagnamento musicale sempre sul pezzo. La sorprendente (aggettivo non usato a caso) varietà proposta e l’ottimo bilanciamento di difficoltà e situazioni di gioco fanno sì che tutti dovrebbero provare il titolo sviluppato da Inti Creates. Anche quelli che magari poco sopportano i “giochi folli e dissacranti squisitamente giapponesi”.

Atomic Heart: l’Ucraina chiede alle major di bandire il gioco russo

0
Atomic Heart

Atomic Heart ha visto ieri il suo debutto su console e PC ma, dopo poche ore dalla pubblicazione, sembra si sia accesa una vera e propria polveriera sotto il titolo Mundfish.

Stando a quanto riportato infatti, il Ministro ucraino Alexander Bornyakov ha fatto un esposto a Microsoft, Sony e Valve affinché il gioco venga bandito dagli Store, a causa di un legame tra la casa di sviluppo e Gazprom, società energetica statale russa.

Il politico asserisce che chiunque acquisti il prodotto, stia fondamentalmente sovvenzionando la Russia. Ma ecco le testuali parole pronunciate dall’esponente del governo di Kiev:

Chiediamo che venga limitata la distribuzione del gioco in altre nazioni a causa della sua tossicità, della potenziale raccolta di dati degli utenti e della possibilità che questi vengano condivisi con terze parti in Russia, oltre al potenziale uso del denaro raccolto con le vendite del gioco per supportare la guerra contro l’Ucraina.

Dragon Ball Z: Kakarot, annunciato il DLC “Chaos at the World Tournament”

0
Dragon Ball Z: Kakarot

Bandai Namco ha annunciato tramite il proprio profilo Twitter che Dragon Ball Z: Kakarot si espanderà con un nuovo DLC dedicato al 23esimo torneo Tenkaichi.

Questo story arc è collocato temporalmente nella prima serie, prima di Dragon Ball Z.

Non abbiamo ulteriori dettagli ad accompagnare le immagini che potete trovare nel tweet poco sopra. Appena ci saranno novità, le troverete sulle nostre pagine, pertanto continuate a seguirci!

Per la tua pubblicità su questo sito



EADV s.r.l.
Via Luigi Capuana, 11
95030 Tremestieri Etneo (CT) - Italy

www.eadv.itinfo@eadv.it • Linkhouse
Tel: +39 0645920501