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Humble Choice, tutti i giochi per il mese di aprile

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Nella giornata odierna il team di Humble Bundle ha svelato i giochi disponibili per il mese di aprile nell’abbonamento Humble Choice!

  • Death Stranding Director’s Cut – Versione definitiva per la prima opera di Kojima Productions. Uniamo i sopravvissuti di un America decimata, consegnando pacchi, e sopravvivendo in un mondo ostile, dove l’esplorazione è al centro dell’avventura.
  • Aliens: Fireteam Elite – Un gioco di sopravvivenza cooperativo in terza persona ambientato nell’universo di Alien, dove combattere orde di Xenomorfi cercando di portare a casa la pelle.
  • Rollerdrome – Performiamo trick ad altissima velocità sui nostri pattini, e scagliamo tonnellate di piombo sui nemici in questo spettacolare ed elettrizzante sparatutto in terza persona.
  • Life is Strange 2: Complete Season – Viviamo l’avventura dei fratelli Diaz, in fuga dalla legge e in cerca di un rifugio, mentre percorrono l’America per raggiungere il padre in Messico.
  • The Life and Suffering of Sir Brante – Un avventura RPG di stampo narrativa che si sviluppa attraverso le pagine di un diaro, seguendo le vicende di un uomo che ha sfidato la natura stessa.
  • Monster Prom 2: Monster Camp – Ritornano i mostri innamorati dell’acclamato dating sim party, ma questa volta lasciamo i banchi di scuola e cerchiamo il match perfetto durante la pausa estiva.
  • Revita – Un roguelite che mescola azione shotter twin-stick con fasi platformer e di bullet hell, con una stupenda grafica in 2D. Riusciremo a raggiungere la torre e scappare dalla metro?
  • Founder’s Fortune – Prendiamo le redini di un campo di coloni, e aiutiamo la nostra neonata comunità a crescere e prosperare, raccogliendo viveri e costruendo nuove abitazioni.

In aggiunta avrete anche accesso all’Humble Games Collection -una selezione di titoli accessibili in maniera gratuita-, e fino al 20% di sconto addizionale per qualsiasi gioco acquistato sull’Humble Store.

Questi 8 giochi per PC, e i relativi bonus, possono essere vostri sottoscrivendo all’abbonamento Humble Choice al prezzo di soli 9,99€ al mese, oppure a 109€ con il piano annuale, e riscattandoli prima delle 19:00 del 2 maggio 2023!

Recensione Everspace 2

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Everspace 2

A circa 6 anni di distanza dal gioco originale, il 6 aprile esce finalmente dall’Early Access l’atteso seguito dell’arcade spaziale Everspace.

Con Everspace 2, il team di Rockfish Games ci ricatapulta nello spazio, abbandonando la struttura roguelite fatta di zone procedurali del primo titolo, a favore di un gameplay di stampo RPG che ricalca le orme di classici come Freelancer e cerca di emulare sistemi di loot games come Diablo o Borderlands.

Continua quindi il processo di reinvenzione di Rockfish Games, gruppo creato da ex-membri Fishlabs, conosciuti allora principalmente per la fortunata serie Galaxy on Fire, che con Everspace 2 vogliono segnare un nuovo standard qualitativo per gli Space Adventure games.

Vediamo quindi cosa ci attende nelle profondità delle galassie nell’universo di Everspace 2.

Everspace 2
Everspace 2 è un gioco incredibilmente profondo e vasto, oltre che stupendo da esplorare.

Un nuovo Adam

In Everspace 2, a differenza del suo predecessore, l’intera offerta ludica si appoggia su un’avvincente narrativa che vede l’alternarsi di diverse missioni primarie e secondarie, all’interno di uno spazio contenente 8 galassie, ricche di pianeti e luoghi d’interesse da esplorare.

La storia di Everspace 2 è il proseguimento diretto del finale del primo Everspace, e ci vede prendere il controllo di Adam Roslin, l’ultimo clone di un soldato della corporazione mineraria Grady & Brunt, nel tentativo di fuggire dalla DMZ, una zona demilitarizzata del Cluster 34, e le grinfie dei suoi ex-datori di lavoro.

Le nostre peripezie vengono nuovamente raccontate tramite delle cut-scenes con immagini disegnate a mano, e interessanti conversazioni durante l’esplorazione o nel mentre di furiosi combattimenti spaziali. Lungo le circa 30 ore per completare le missioni principali si potranno vivere una gran varietà di scenari, che ci porteranno lungo tutte le galassie offerte dal gioco, tra incredibili colpi di scena che faranno da cornice alle disavventure di Adam fin dalle prime battute di gioco.

La doppia natura di RPG e simulatore spaziale in Everspace 2 viene sapientemente introdotta nel giocato durante prime missioni, illustrando sia l’aspetto commerciale che quello del combattimento a gravità zero.

Muovere la nostra nave per abbattere i nemici con tastiera e mouse è sembrato sempre naturale e intuitivo, con comandi di default accessibili, salvo forse per il posizionamento dei consumabili in battaglia. Saper muovere con precisione la propria nave durante gli scontri molte volte però non basterà per avere la meglio sui nostri nemici. Ecco quindi che il miglior modo per potenziare -o sostituire- il nostro vascello, il suo armamentario, e abilità dello scafo, risiede nel sistema commerciale di Everspace 2.

Everspace 2
A ogni spostamento il gioco potrebbe offrirci qualche incontro casuale.

Durante le nostre traversate planetarie potremmo imbatterci in una mole di missioni secondarie stratificate, e anche un folto gruppo di missioni generate randomicamente, dove poter depredare le aree fatte di asteroidi, relitti e avamposti nemici.

Sconfiggere le navi avversarie ci può fornire nuovi armi e potenziamenti per il nostro vascello, siano queste armi cinetiche, migliori scudi o generatori d’energia per effettuare veloci manovre di schivate. Nelle prime fasi di gioco però sarà imperativo riuscire a leggere l’ambiente circostante, sfruttando asteroidi per difenderci o sferrare repentini attacchi ai nemici presenti nell’area.

Oltre agli scontri, all’interno di queste zone molte volte sono nascosti anche materiali e risorse aggiuntive, all’interno di bauli occultati e raggiungibili usando un sonar, oppure completando divertenti puzzle ambientali che ci vedranno raccogliere diversi oggetti per alimentare motori o aprire porte di vascelli in deriva.

Accumulando abbastanza materiali, tra cui un vasto gruppo di minerali e diversi oggetti di uso comune come vestiti o attrezzatura per le navi, questi potranno essere venduti in uno dei tanti negozi presenti sui pianeti delle galassie. Un oggetto acquistato, o ritrovato, in una galassia ha un costo di vendita e d’acquisto differente in un’altra galassia, sarà quindi necessario tenere traccia dei valori di mercato e costruire rotte per massimizzare la vendita dei nostri oggetti.

I negozianti offrono anche un vasto assortimento di armi con cui potenziare la nostra nave, oltre che nuovi veicoli spaziali, ma molte volte sarà il sistema di crafting a farci ottenere versioni potenziate del nostro arsenale. Everspace 2 facilita questo processo d’acquisizione di materiali fornendo la possibilità di segnalare sulla mappa la locazione degli elementi che ci servono per completare un progetto.

Amici Spaziali

Il titolo riesce a creare un loop dove il miglioramento non viene quindi dato dal semplice passaggio a un nuovo livello per Adam, ma dove si viene incentivati a esplorare in lungo e in largo ogni anfratto dei pianeti, e le zone, che formano le varie galassie. A lungo andare però il processo di traversate interplanetarie può risultare però frustrante e tedioso.

Everspace 2
Nelle prime fasi muoversi tra le galassie spostando materiale potrebbe risultare frustrante.

Ancora una volta a mitigare questo fenomeno, subentrano ulteriori meccaniche, intelligentemente congegnate dai ragazzi di Rockfish Games, sotto forma di talenti e abilità equipaggiabili sulla nostra nave.

Durante l’avventura incontreremo diverse personaggi che ci daranno supporto grazie a un sistema di talenti, espandibili con il conseguimento di determinate risorse. Ai fan della serie farà piacere sapere che oltre a nuove leve come la Dottoressa Delia o l’alienea Khala, nel nostro team torneranno anche figure note come l’immancabile intelligenza artificiale Hive o il mercenario ottimista Elek.

Potenziare questi talenti sarà necessario per riuscire a sopravvivere nello spazio, e mitigare momenti altresì noiosi del gameplay. Ad esempio, potenziando i talenti offerti da Hive otterremo la possibilità di spedire direttamente alla base tutti gli oggetti in eccesso sulla nostra nave, limitando le nostre traversate. Completando le richieste di Khala si renderanno invece accessibili portali per viaggiare rapidamente tra una galassia all’altra.

Adam stesso possiede un set di talenti che possono essere acquisiti salendo di livello. Con la progressione del nostro eroe otterremo anche dei punti da spendere per potenziare delle abilità attive, utilizzabili durante il combattimento e acquistabili anche dai negozianti. Il rilascio di un campo d’onde elettriche, la possibilità di teletrasporto dietro il nemico, recuperare parte della corazza perduta negli ultimi secondi, sono solo alcuni delle potenti abilità a cui avremo accesso.

In aggiunta, ogni nave possiede anche delle statistiche che vanno a incedere su valori come la velocità, la resistenza, o manovrabilità. I veicoli possiedono anche un attacco speciale unico, che può essere lanciato dopo aver riempito una barra specifica, che si carica colpendo gli scafi nemici.

Per bilanciare l’intera esperienza, Rockfish Games ha deciso di sfruttare il sistema a livelli per dividere varie zone delle galassie, rendendo difficoltoso -se non impossibile- l’attraversamento di aree dove il nostro livello è troppo inferiore a quello consigliato. La mancanza di un sistema di livello variabile, seppur incentiva ulteriormente l’esplorazione e il completamento del vastissimo contenuto secondario offerto da Everspace 2, può rende impossibile il completamento di alcune missioni principali della storia previa il raggiungimento di un dato livello. Il titolo comunque presenta un level cap settato al livello 30.

Una volta completata la campagna, il gioco offre un buon endgame con l’apparizione di varchi d’energia che ci catapulteranno in zone distorte, dove l’Energia Antica ha manipolato droni e navi nemiche, in cui ci verrà chiesto di resistere a diverse orde di nemici con l’obbiettivo di trovare quanti più oggetti leggendari possibili prima di venire rispediti nello spazio profondo.

Everspace 2
Sopravvivere nei varchi metterà a dura prova le nostre capacità di piloti spaziali.

Un vuoto di colori

Il motore che spinge l’incredibile aspetto visivo di Everspace 2 è il noto Unreal Engine, in questa occasione alla sua quarta versione, è il suo utilizzo è forse uno dei migliori per il genere.

Le incredibili viste di pianeti desolati, costellazioni, e stelle giganti, trovano ulteriore spazio grazie a un sistema fotografico in game, che seppur rudimentale, ci consente di catturare gli scorci mozzafiato di pianeti alieni, o le fregate asserragliate dal fuoco nemico durante i mille scontri.

Il cosmo rappresentato da Rockfish Games è uno dei più variegati e interessanti che abbiamo mai avuto modo di scoprire. Le prime ore con il titolo non riescono a trasmettere la reale scala dell’opera compiuta dal team tedesco in termine di costruzione dei mondi, dei vari settori delle galassie, e di ogni piccolo dettaglio curato in maniera quasi maniacale sui vari asteroidi e miniere disseminate lungo l’universo.

Una volta avuto accesso al primo portale di lancio intergalattico, inizieremo a cogliere la vastità offerta dal gioco, anche se ci scontreremo con una realtà, necessaria in termini di produzione: Everspace 2 non è realmente open world.

Per mantenere la quantità, e il livello di qualità, dei pianeti che compongono questo spazio, Rockfish Games ha dovuto suddividere le varie galassie, e le traversate tra i mondi, in spostamenti quasi automatici. Per uscire ed entrare da un’orbita planetaria basterà solamente premere un tasto e scegliere la destinazione, lasciando alla nostra nave il compito di raggiungerla.

Un plauso va anche alla rappresentazione delle astronavi a nostra disposizione, incredibilmente dettagliate sia nella loro rappresentazione esterna che nella loro trasposizione degli abitacoli, capaci di fornirci tutte le informazioni necessarie, andando comodamente a sostituire l’hud a schermo per i giocatori in cerca di un’esperienza più immersiva; assente anche il supporto al VR.

Sarà anche possibile personalizzare nei colori e nelle livree le 9 astronavi disponibili nel titolo, collezionando degli oggetti cosmetici spari nell’universo o acquistandoli da alcuni negozianti. Da notare un fastidioso effetto quando si utilizza la visuale interna nei veicoli: se stiamo trasportando un oggetto, questo ci occluderà la vista, rendendo alcune manovre particolarmente complesse.

Everspace 2
Vivere l’intera avventura in prima persona è possibile, ma forse non consigliato.

Il comparto audio, fatto di suoni, musiche e l’interazione con i personaggi di Everspace 2 è risultato ugualmente di buona fattura, con un ulteriore apprezzamento per l’interpretazione da parte di alcuni doppiatori, capaci di far prendere vita ai personaggi fantastici che ci accompagneranno durante le nostre scorribande spaziali.

Commento finale

Everspace 2 è il seguito che forse non tutti gli estimatori del vecchio capitolo si aspettavano, ma è il prodotto che veniva chiesto a gran voce da tutti i giocatori in cerca di un titolo meno simulativo di produzioni come Elite Dangerous, ma più assuefacente.

Il gioco creato da Rockfish Games è primo esempio di un lavoro che eccelle nelle fondamenta di ciò che vuole offrire, con un mondo costruito per lo più a mano -in contro tendenza all’utilizzo massivo di sistemi procedurali dei concorrenti- e ascoltando i mille feedback ricevuti dalla sua community nel corso degli anni.

Forse alcuni aspetti di gioco, come il commercio, il ritrovamento di risorse, o la mancanza di sezioni fuori dallo scafo, potrebbero non piacere ad alcuni, ma Everspace 2 è ad oggi uno dei migliori esponenti del genere. Verso nuove galassie.

Dreamworks ed Illumination al lavoro su Shrek 5, in arrivo anche uno spin-off su Ciuchino

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La notizia è di quelle che faranno tremare di gioia i fan dell’orco verde: Dreamworks ed Illumination sono attualmente in trattative per riportare il cast originale in Shrek 5, nuovo capitolo della serie, svelando anche i lavori su uno spin-off su Ciuchino.

Intervistato da Variety in occasione dell’imminente uscita del film di Super Mario, il CEO di Illumination Chris Meledandri ha parlato dei progetti futuri dell’azienda. Il CEO di Illumination ha così rivelato di che Shrek 5 sarà realtà e che le trattative per far tornare tutto il cast originale dei doppiatori sta procedente bene e col giusto entusiasmo. Come se non bastasse, Meledandri ha inoltre prospettato l’arrivo di un film spin-off su Ciuchino, così come fatto per Il Gatto con gli Stivali.

Il progetto del quinto capitolo dedicato al burbero orco verde servirà come reboot commerciale per il franchise, che vedrà Illumination come creative partner per DreamWorks Animation.

Non è così diverso dal processo che abbiamo affrontato con Mario, in cui guardi quali sono gli elementi fondamentali che il pubblico ha amato e fai del tuo meglio per onorare quegli elementi fondamentali. E poi siamo al lavoro per costruire elementi della storia e nuovi personaggi che portino il pubblico in posti nuovi di zecca. Il cast originale è una parte enorme del progetto. Prevediamo che tutto il cast tornerà. I colloqui stanno iniziando ora e ogni risposta che abbiamo ottenuto è che c’è un enorme entusiasmo da parte degli attori per tornare.” Queste le dichiarazioni di Meledandri.

Interrogato poi sulla possibilità di successo di uno spin-off per Ciuchino, il CEO si è detto certo delle potenzialità, al pari degli ottimi risultati raccolti con Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio.

Restiamo dunque in attesa di novità sul ritorno di questo amatissimo franchise.

Warner Bros. Studios, ecco i festeggiamenti del 100° Anniversario

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Warner Bros. Discovery celebra oggi il centesimo anniversario dei Warner Bros. Studios, 100 anni di racconti, storie e personaggi iconici. Per festeggiare questo anniversario, vengono ufficialmente annunciati una serie di eventi, speciali uscite cinematografiche, contenuti e prodotti oltre a tante esperienze esclusive che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno 2023.

Il centenario segna una pagina indelebile di una storia che, nel corso degli anni, ha dato vita ad alcuni dei film e delle serie TV più amate e iconiche della storia.

Nel corso di quest’anno, Warner Bros. Discovery celebrerà e renderà omaggio a questo anniversario con molteplici lanci e attivazioni, tra cui:

Cinema

Il centenario di Warner Bros. è un’occasione unica per festeggiare i grandi successi cinematografici dello Studio. Nel 2023, infatti, tornerà in sala una selezione tra i titoli più iconici e amati di Warner Bros. Pictures: un’occasione per dar modo a tutte le generazioni di appassionati di vivere questi incredibili capolavori attraverso la magia del grande schermo.

Dopo il ritorno in sala a febbraio di 2001: Odissea nello spazio, altri successi torneranno in sala nei prossimi mesi, tra questi:

  • Il Mago di Oz – Dal 3 aprile al 5 aprile
  • Superman (1978) – Dal 24 aprile al 26 aprile 2023
  • Le ali della libertà – Dal 8 maggio al 10 maggio 2023
  • Casablanca – Dal 26 giugno al 28 giugno 2023
  • Interstellar – Dal 31 luglio al 2 agosto 2023
  • Dunkirk – Dal 7 agosto al 9 agosto 2023
  • I 3 dell’Operazione Drago – Dal 14 agosto al 16 agosto 2023
  • L’Esorcista – Dal 18 settembre al 20 settembre 2023
  • Beetlejuice – Spiritello porcello – Dal 23 ottobre al 25 ottobre 2023
  • Gremlins – Dal 13 novembre al 15 novembre 2023
  • I Goonies – Dal 4 dicembre al 6 dicembre 2023

Home Entertainment

Le celebrazioni continuano anche sugli store digitali Apple TV App, Prime Video, e Rakuten TV grazie a delle room dedicate ai grandi film Warner Bros. che saranno disponibili in offerta per un periodo limitato di tempo.

Per l’Home Video il centenario sarà il filo dorato che arricchirà tutti i prodotti in uscita nel 2023 attraverso packaging e sticker celebrativi. Ma i festeggiamenti non terminano qui, saranno infatti disponibili numerose edizioni speciali di film memorabili e iconici che, nel corso dell’anno, celebreranno importanti anniversari e accompagneranno le re-release cinematografiche: da Superman a L’Esorcista, da Gremlins a I Tre dell’Operazione Drago, tutti per la prima volta in 4K UHD.

E per rendere indimenticabile questo importante traguardo, Warner Bros. racchiude la sua iconica filmografia in un prezioso cofanetto composto da 3 volumi in 4K UHD + Blu-ray. I volumi racchiuderanno i maggiori successi dello studio divisi per epoche, riunendo le più grandi pellicole che hanno trasformato il cinema e ispirato il pubblico di tutto il mondo.

Il primo volume “Classic Hollywood” uscirà il 4 aprile e includerà:

  • Quarto Potere
  • Casablanca
  • Cantando sotto la pioggia
  • Gioventù bruciata (per la prima volta in 4K)
  • Nick Mano Fredda (per la prima volta in 4K)

Nei prossimi mesi saranno inoltre disponibili i volumi “New Hollywood” e “Modern Blockbuster” che includeranno rispettivamente:

  • I Tre dell’Operazione Drago (per la prima volta in 4K)                                                 
  • Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato
  • Ragazzi Perduti
  • L’Esorcista (per la prima volta in 4K)
  • I Goonies
  • Quei Bravi Ragazzi
  • Gli Spietati
  • Le Ali della Libertà
  • A Star is Born
  • Elvis

Television

Una programmazione d’eccezione per celebrare i 100 anni di Warner Bros: WARNER TV ci accompagna in un percorso a ritroso nella storia della major con i film più iconici degli anni ‘90 fino agli albori negli anni ‘30, per una settimana ricca di capolavori cinematografici. Si parte lunedì 3 aprile alle 21:25 con “MEZZANOTTE NEL GIARDINO DEL BENE E DEL MALE”, il thriller drammatico diretto da Clint Eastwood nel 1997, tratto dal best seller di John Berendt, che racconta un fatto di cronaca realmente avvenuto negli anni Ottanta a Savannah, in Georgia. Martedì 4 aprile andrà in onda in prima serata “L’IMPERO DEL SOLE” il dramma storico del 1987 diretto da Steven Spielberg.  Ambientato a Shanghai durante l’occupazione giapponese, il film racconta attraverso gli occhi di Jim, un giovanissimo Christian Bale, il fascino e l’orrore della guerra. Mercoledì 5 aprile alle 21:25 sarà il turno di “A STAR IS BORN”, il secondo remake del grande classico del 1937, diretto nel 1976 da Frank Pierson e interpretato da Kris Kristofferson e Barbra Streisand, che si è aggiudicato un Premio Oscar e ben cinque Golden Globes. Giovedì 6 aprile alle 21:25 sarà la volta del capolavoro diretto nel 1968 da Stanley Kubrick “2001: ODISSEA NELLA SPAZIO”. Venerdì 7 aprile alle 21:25 andrà in onda “IL GIGANTE”, pellicola western tratta dal leggendario romanzo di Edna Ferber e diretta nel 1956 da George Stevens. Il film, che vanta un cast stellare: Elizabeth Taylor, Rock Hudson, James Dean, Carroll Baker, Jane Withers, Chill Wills, ha ottenuto nove candidature e vinto un premio Oscar per la regia. Sabato 8 aprile alle 21:25 saremo catapultati nella Seconda Guerra Mondiale con “CASABLANCA”, capolavoro del 1942 diretto da Michael Curtiz e vincitore di tre Oscar. Un racconto in cui realtà e finzione sono più legate che mai, basato sull’opera teatrale Everybody Comes to Rick’s di Murray Burnett e Joan Alison. Per concludere questo viaggio nel tempo, domenica 9 aprile alle 21:25 saremo trasportati nel fantastico mondo de “IL MAGO DI OZ”, il capolavoro del 1939 di Victor Fleming, con una strepitosa Judy Garland nei panni della coraggiosa Dorothy.

Cartoon Network si unisce alle celebrazioni per il centesimo anniversario di Warner Bros. con un pop-up channel interamente dedicato alle serie cult targate Warner Bros. Animation. Dal 13 al 23 aprile Cartoon Network + 1 (608 di Sky) si trasforma, infatti, in THE LOONEY SCOOBY GO! CHANNEL. Protagonisti del canale saranno tre iconici show nati in diverse “epoche” degli studios: I Looney Tunes, la serie più classica e rappresentativa del brand WB Animation, Scooby-Doo, uno dei franchise più iconici di sempre incentrato sul mistero e la comedy e i mitici Teen Titans Go!, gli eroi DC amatissimi dai bambini di oggi.

Tutti i canali del portfolio Warner Bros. Discovery manderanno in onda dal 26 marzo la campagna internazionale di celebrazione dei 100 anni (link video) e, dal 27 marzo al 9 aprile, un promo pensato per la settimana celebrativa del cinema targato Warner (link video).

Warner TV, inoltre, vestirà  a festa i propri elementi grafici on air: oltre che per la parte promozionale, con endpage ed elevator dedicati, anche la bug e i bumper di canale vireranno i colori classici del brand verso il celebrativo color oro dei 100 anni.  

Consumer Products

Per festeggiare i 100 anni di Warner Bros., OVS ha da poco lanciato una collezione bambino con protagonisti l’iconico scudo WB, i Looney Tunes e tanti altri personaggi che hanno fatto la storia dello studio. La collezione è in vendita in tutti gli store OVS e on-line e sarà presente nelle vetrine dei principali negozi della catena fino al 17 aprile.

E le sorprese non finiscono qui, OVS presenterà una seconda collezione, per tutta la famiglia, in-store da fine agosto con protagonisti assoluti i Looney Tunes e la loro ironia irriverente.

In quanto Ambassador del centenario, i Looney Tunes avranno il compito di rappresentare la grande fanbase Warner vestendo letteralmente i panni di alcuni iconici personaggi dello studio, in una divertente e imperdibile operazione di mashup. 

Ad arricchire l’offerta dedicata al WB100 ci sarà anche ‘Spin Master’, con action figures che ripropongono i personaggi più iconici di Warner Bros., come Batman e Bugs Bunny nella versione Mash Up, e un’edizione speciale dei personaggi di Harry Potter con una confezione dedicata. Per gli amanti dei collezionabili, non mancheranno i Funko celebrativi del WB100, in incredibili edizioni limitate che includono i Looney Tunes nelle vesti dei personaggi di Scooby-Doo!, e tanti altri prodotti legati al centenario  in uscita quest’anno. I plush di Famosa permetteranno poi anche ai più piccoli di partecipare alle celebrazioni del centenario.

Anche ‘Monnalisa’ si unisce alle celebrazioni del centenario di Warner Bros. e alla campagna Celebrating Every Story, con il lancio di una capsule collection ispirata ai leggendari Tom & Jerry. Monnalisa conferma la sua partnership con Warner Bros. e l’amore e l’interesse verso i personaggi creati dallo studio, che negli anni continuano ad arricchire le collezioni high-end dedicate all’abbigliamento per bambini. Inoltre, in occasione del centenario, Monnalisa lancerà una serie di iniziative sui suoi canali officiali, sulla propria piattaforma ecommerce e all’interno dei propri store, che includeranno materiali tematizzati e attività promozionali legate all’acquisto di prodotti della collezione Warner Bros.

L’insegna “Games Academy – Funside” celebrerà invece Warner Bros. con un ricco assortimento di prodotti dedicati a questo importante anniversario che si andranno ad aggiungere alla ricca offerta di merchandising Harry Potter, DC Comics e molto altro già presente nei più di 40 negozi già parte della catena. Games Academy – Funside propone un assortimento celebrativo, con un’offerta sempre ricca di nuove proposte fornite dai licensor ufficiali.

Filiale italiana dell’azienda francese ‘Abysse Corp.’, distribuisce in Italia una linea dedicata all’anniversario, composta da poster, tazze, notebooks e drinking bottle. La linea celebra i titoli e le storie più iconiche del cinema e dell’animazione WB.

Experiences

Per celebrare il 100° Anniversario di Warner Bros., Fever lancerà “Candlelight: 100 Anni di Warner Bros.”, una serie di concerti commemorativi che arriveranno in oltre 100 città in tutto il mondo. Da Il Signore degli Anelli a Il Mago di Oz, da Casablanca a Friends, Batman e Harry Potter, il concerto Candlelight permetterà di intraprendere un viaggio attraverso le più importanti colonne sonore dello Studio, che hanno accompagnato cento anni di storie indimenticabili. In Italia i concerti sono previsti a Milano (28 aprile), Roma e Torino (23 Settembre) e Bologna (30 Settembre). I biglietti sono disponibili QUI

Road 96: Mile 0 è ora disponibile

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DigixArt e Ravenscourt sono felici di annunciare che Road 96: Mile 0, il prequel dell’acclamato Road 96, è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali: PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC (via Steam) e Switch.

Per celebrarlo, DigixArt ha pubblicato il trailer di lancio! Zoe e Kaito ti stanno aspettando!

Road 96: Mile 0 è un folle viaggio in cui giochi nei panni di Zoe e Kaito. Scegli come crescerà la loro relazione mentre le loro convinzioni si scontrano. Incarni la loro realtà, attraverso il gameplay caratteristico di Road 96 e l’emozionante serie di sequenze d’azione selvagge che si svolgono nelle loro menti. Le fasi del gioco sono accompagnate da una fantastica colonna sonora, mescolando brani nuovi, famosi e di ritorno!“, ha affermato Yoan Fanise, Creative Director di DigixArt. 

Road 96: Mile 0 è un gioco narrativo d’avventura con una forte componente musicale creato da DigixArt, lo studio francese vincitore di cinque premi Pégases che ha sviluppato Road 96 e 11-11 Memories Retold. In questo titolo pubblicato da Ravenscourt, si alternano le prospettive di Zoe e Kaito, due adolescenti con vite e ideali diversi. Vivono e si avventurano a White Sands, una lussuosa città in cui risiede l’élite di Petria e in cui lavorano i genitori di Kaito.

Zoe è uno dei personaggi di Road 96. Viene dalla parte ricca della città e suo padre lavora per il governo. Kaito, un personaggio di Lost in Harmony, vive invece nella zona meno agiata. La loro amicizia è solida, ma presto tutto potrebbe cambiare. Il loro viaggio in Road 96: Mile 0 metterà a dura prova il loro rapporto e tutto ciò in cui credono. Si dice che i soldi non possano comprare né la felicità né l’amicizia. Questi ragazzi sono dei sognatori e presto scopriranno qual è la loro strada. Rimarranno amici?

  • Scopri cos’è successo prima di Road 96 e il motivo che ha spinto Zoe a scappare di casa. Interpreta Zoe e Kaito e plasma il loro destino. Ti imbatterai in molti dei pittoreschi personaggi di Road 96 e vedrai un altro volto della travagliata Petria.
  • Questa storia parla di conflitti e divergenze di opinione tra due amici. Zoe e Kaito vengono da due mondi molto diversi, ma sono uniti da un forte sentimento di amicizia. Affronteranno molte sfide: riusciranno a superarle?
  • Le parti musicali del gioco sono esperienze ricche di emozioni con cui potrai immergerti nei mondi interiori di Zoe e Kaito. Dovrai compiere delle scelte, completare i percorsi e schivare gli ostacoli per arrivare al termine di questi splendidi viaggi psichedelici.

Esperienza completa dell’universo di Road 96

Che tu sia un veterano di Road 96 (qui la nostra recensione) o un principiante, tutti i giocatori possono spingere ulteriormente la loro esperienza con il Stronger Together Bundle che include l’ebook interattivo Road 96: About a girl e la colonna sonora, con “Land Locked Heart” dei The Midnight e altri brani.

Questo nuovo eBook è un must per tutti coloro che desiderano scoprire cosa succede a Zoe tra i due giochi; rivela nuovi posti in Petria, rivisita gli eventi chiave da una prospettiva diversa, con Jarod, Stan & Mitch, Alex, Fanny e John. Segreti esclusivi vengono svelati in questo ebook disponibile solo in inglese e francese.

Per coloro che vogliono vivere un’esperienza di immersione profonda nell’universo di Road 96, il Full Journey Bundle contiene i due giochi: l’acclamato Road 96  e il suo prequel Road 96: Mile 0.

Sia l’OST che l’ebook possono essere acquistati come DLC indipendenti.

Asus presenta le nuove Rog Strix White edition e Noctua edition

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ASUS annuncia le nuove schede video ROG Strix e ASUS GeForce RTX nelle esclusive versioni White Edition e Noctua OC Edition 

Le nuove schede grafiche offrono a builder e giocatori ancora più opzioni per realizzare il setup dei propri sogni.

PUNTI CHIAVE

  • Estetica esclusiva: le nuove ROG Strix White Edition offrono lo stesso livello di prestazioni e funzionalità dei modelli originali in una veste estetica rinnovata, per gli amanti delle build total white
  • Prestazione al vertice: le ROG Strix GeForce RTX 4090 e 4080 White Edition sono disponibili anche nelle versioni OC (overclocked), per un totale di quattro nuovi modelli tra cui scegliere
  • Zero rumore: i fan di Noctua potranno completare la propria build con la silenziosissima GeForce RTX 4080 Noctua OC Edition, la scheda più silenziosa della categoria
  • Raffreddamento al top: la nuova ASUS GeForce RTX Noctua OC Edition integra due ventole Noctua NF-A12x25 con ali in polimeri di cristallo liquido e mozzi motore rinforzati in metallo, in abbinamento a una camera di vapore e un dissipatore appositamente ottimizzati per sfruttare appieno le capacità uniche delle ventole Noctua.

Milano, 4 aprile 2023 – ASUS amplia l’offerta delle schede video GeForce RTX™ serie 40 con le esclusive ROG Strix GeForce RTX 4090, 4080 White Edition e la ASUS GeForce RTX 4080 Noctua OC Edition, per accontentare anche i gamer più esigenti e i builder “fai da te” alla ricerca di un tocco di personalizzazione e originalità in più. Se con la serie 40 NVIDIA ® ha portato le prestazioni a un livello completamente nuovo offrendo una ricca dotazione di VRAM, più core CUDA® e un generoso sistema di raffreddamento che assicura eccedente silenziosità anche a pieno carico, ora ASUS offre ancora più scelta con le raffinate versioni ROG dalle finiture in bianco assoluto o la esclusiva versione prodotta in collaborazione con la leggendaria azienda, ben nota per le più evolute ed efficaci soluzioni di raffreddamento.

ROG STRIX GEFORCE RTX 4090 WHITE EDITION: per build al top, eleganti e performanti

Se la realizzazione di un PC “fai da te” si concentra per ovvie ragioni sul gusto soggettivo e personale, le nuove ROG Strix GeForce RTX 4090 White Edition offrono ai builder più esigenti nuove opzioni per esprimere la propria creatività e individualità, con la possibilità di realizzare una build dal look total white, elegante e raffinata, proiettando magari i colori del proprio setup anche con la scelta di periferiche o “accessori” coordinati, come le diverse proposte della serie ROG Moonlight White,oi nuovi mouse ROG Gladius III Wireless AimPoint e Keris Wireless AimPointoppure ancora i monitor ROG Strix XG279Q-W e ROG Strix XG16AHP-W. Con ben 16.384 CUDA core e 24 GB di VRAM GDDR6X, queste schede grafiche sono perfette per rendere più realistica ogni esperienza di simulazione, per assemblare PC di fascia alta per lo streaming così come per configurazioni evolute e orientate alla produzione professionale di contenuti.

Proprio come la ROG Strix GeForce RTX 4090 originaria, la White Edition è una scheda da 3,5 slot che esprime tutto il suo potenziale sia in termini di prestazioni che di raffreddamento. Il telaio, il frame e la piastra del backplate sono tutti realizzati in solido metallo e assicurano tutta la rigidità necessaria per sostenere l’enorme camera di vapore e il dissipatore di calore che offre il 30% in più di superficie di contatto rispetto alla ROG Strix GeForce RTX 3090. Con un carico termico di 500 watt, l’esclusiva vapor chamber brevettata della Strix GeForce RTX 4090 White Edition offre temperature più fredde di 5° C rispetto a una camera di vapore tradizionale.

Le sue ventole Axial-tech aggiornate presentano uno spessore maggiore per fornire il 23,8% in più di flusso d’aria e il 19,3% in più di pressione statica rispetto alla generazione precedente. Questi miglioramenti consentono alla scheda grafica di garantire temperature basse per la GPU e, al contempo, di mantenere una rumorosità in linea con i modelli della generazione precedente, nonostante l’enorme potenza extra.

Le schede ROG Strix integrano anche una serie di funzionalità avanzate a corredo delle prestazioni di fascia alta che sono in grado di erogare. Come nei modelli standard, una striscia luminosa ARGB compatibile con Aura Sync corre su tutto il fianco della scheda e ne impreziosisce la parte più in vista, offrendo un’elegante illuminazione personalizzabile nel cuore della build, mentre due connettori Fanconnect II, lo switch per il Dual BIOS e la tecnologia 0 dB offrono agli utenti tutta la versatilità e le performance affinché questa scheda grafica possa adattarsi perfettamente a ogni build.

ROG STRIX GEFORCE RTX 4080 WHITE EDITION: il gaming senza compromessi

Le nuove ROG Strix GeForce RTX 4080 White Edition e ROG Strix GeForce RTX 4080 OC White Edition si uniscono alla già ricca e potente line up di schede grafiche ASUS e ROG. Queste schede condividono la stessa robusta erogazione di potenza, la camera di vapore e il design della ventola Axial-tech della Strix GeForce RTX 4090, lasciando alla GPU di esprimersi alla massima potenza senza mai scaldare. Gli stessi caratteristici elementi RGB uniti allo stile distintivo e squisitamente ROG arricchiscono anche queste schede video, offrendo ai builder più opzioni per esprimere la propria creatività e modulare le loro scelte in termini di pura potenza di elaborazione. Con ben 9.728 CUDA core e 16 GB di GDDR6X VRAM, la ROG Strix GeForce RTX 4080 White Edition rappresenta una GPU per appassionati, capace di regalare emozioni autentiche anche con i giochi più recenti alle massime risoluzioni, senza alcun compromesso.

Come tutte le schede ROG, anche le ROG Strix GeForce RTX 4080 e 4090 White Edition sono realizzate tramite il processo di produzione automatico Auto-Extreme che minimizza l’intervento umano, garantendo la più elevata qualità costruttiva per una superiore affidabilità a lungo termine.

ASUS GEFORCE RTX NOCTUA OC EDITION: il silenzio va in scena

Alle accattivanti White Edition si aggiunge oggi anche l’esclusiva ASUS GeForce RTX™ 4080 Noctua Edition, la sintesi ultima di una già collaudata e fortunata collaborazione tra ASUS e la leggendaria azienda produttrice di soluzioni per il raffreddamento. Come già per i precedenti modelli GeForce RTX 3070 e RTX 3080, ASUS e Noctua hanno lavorato insieme ancora una volta per domare la potenza della potente GPU GeForce RTX 4080: così il design della ventola Noctua e una camera di vapore personalizzata da ASUS si combinano ora per creare la scheda RTX 4080 raffreddata ad aria più silenziosa sul mercato.

Rog Strix Noctua Edition

La nuova ASUS GeForce RTX 4080 Noctua Edition incorpora una coppia di ventole Noctua NF-A12x25 all’avanguardia per convogliare l’aria su un enorme dissipatore di calore, sviluppato in collaborazione tra il team di ricerca e sviluppo termico di ASUS e gli ingegneri Noctua. La coppia di ventole da 120 mm garantisce così prestazioni di raffreddamento elevate a bassissimi livelli di rumorosità, con una firma acustica omogenea ed elevate prestazioni di raffreddamento, rendendola di fatto la scheda tra le più silenziose al mondo.

Per raggiungere questo traguardo, è stata progettata un’ampia camera di vapore con una fitta rete di otto heat pipe. Operando con un TDP di 320 watt, tipico della GeForce RTX 4080, la scheda raggiunge un picco di soli 61,7° C, con gli stessi livelli di rumore estremamente bassi dei precedenti modelli GeForce RTX 3070 e RTX 3080 Noctua Edition. L’interruttore Dual BIOS, comodamente posizionato sul bordo del pannello posteriore, presenta la modalità Quiet attivata per impostazione predefinita, per ridurre al minimo il rumore sin dall’inizio.

La scheda si presenta con un’impronta massiccia, occupando ben 4,3 slot di spazio, e si caratterizza esteticamente per l’adozione della combinazione di colori distintiva del brand Noctua. ASUS sa bene che gli appassionati di Noctua si preoccupano tanto delle prestazioni delle loro build quanto dell’estetica e per questo ha curato da vicino anche questo aspetto, con i loghi ASUS e Noctua riportati sulla parte anteriore e sui lati della scocca, insieme a una grafica discreta anche sul backplate, realizzato in lega per tutta la sua lunghezza, al fine di creare un perfetto matching anche con eventuali altri componenti Noctua all’interno della stessa build.

ALIMENTATORI ROG: la potenza è nulla senza la giusta alimentazione

Per far esprimere al meglio le nuove ROG Strix White Edition o ASUS GeForce RTX 4080 Noctua Edition sostenendo in maniera ottimale le loro prestazioni è consigliabile abbinarle a un alimentatore ASUS di fascia premium. Il ROG Thor 1000W Platinum II è l’ideale per una build ultra-potente ma anche ultra-silenziosa, grazie ai suoi componenti di elevata qualità, che assicurano un funzionamento efficiente e l’ambita classificazione Lambda A++ per le emissioni sonore. Nel caso di una build più compatta, nonostante le dimensioni generose delle schede video di ultima generazione, può essere consigliabile ricorrere all’alimentatore ROG Loki SFX-L 1000W Platinum. In entrambi i casi questi alimentatori sono assistiti da una garanzia di 10 anni, dando agli utenti la certezza che i loro rig godranno di un’alimentazione stabile e affidabile a lungo termine.

Prezzi e disponibilità

Le nuove schede video ROG Strix GeForce RTX 4090 White Edition eROG Strix Strix GeForce RTX 4080 White Edition sono già disponibili presso gli ASUS Gold Store e i rivenditori aderenti al Programma Powered by ASUS, oltre che sull’eShop ASUS e presso gli altri principali Partner commerciali ASUS sia nelle versioni standard che OC (overclocked). La ASUS GeForce RTX 4080 Noctua Edition sarà invece disponibile a breve.

I prezzi consigliati al pubblico partono rispettivamente da 1.899,00€ IVA inclusa per la serie White Edition e 1.899,00€ IVA inclusa per la Noctua Edition.

ROG Strix GeForce RTX 4090 White OC Edition
PAGINA PRODOTTOROG Strix GeForce RTX 4090 24GB GDDR6X White OC Edition
Strix GeForce RTX 4080 White Edition
PAGINA PRODOTTOROG Strix GeForce RTX 4080 16GB GDDR6X White Edition
ASUS GeForce RTX™ 4080 Noctua OC Edition
PAGINA PRODOTTOASUS GeForce RTX™ 4080 16GB GDDR6X Noctua OC Edition

Harry Potter, HBO vicina all’accordo per una serie TV di sette stagioni

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Dopo una incessante serie di rumor e voci di corridoio, pare che Warner Bros. Discovery sia vicina all’accordo con J.K. Rowling per una serie tv di Harry Potter.

A dare la notizia è Bloomberg: l’accordo riguarderebbe una serie tv da sette stagioni, una per ogni romanzo della saga di Harry Potter, che sarà esclusiva della piattaforma HBO Max (il cui nuovo nome verrà annunciato il prossimo 12 Aprile). A tale riguardo, il progetto sarebbe il cavallo vincente prescelto per spingere il rilancio della piattaforma su scala internazionale. La Rowling gestirà la supervisione creativa del progetto per garantire la coesione col materiale originale. Sembrerebbe tuttavia che non sia previsto un ruolo più incisivo per l’autrice, per evitare la cattiva pubblicità derivante dalle sue note e controverse posizioni espresse pubblicamente.

Una cosa è sicura: sarà difficile rimpiazzare l’iconico cast della saga cinematografica

La notizia era nell’aria fin dai primi mesi del 2021 (ed aveva lasciato adito alla prospettiva di un reboot cinematografico), tuttavia senza particolare focus a causa della gestione, turbolenta, del franchise di Animali Fantastici. Come noto, nel frattempo la major è stata venduta a Discovery e dalla fusione è nata una nuova conglomerata media chiamata Warner Bros. Discovery con a capo David Zaslav. Parimenti rivoluzionaria è stata la gestione dell’universo DC, demandata ai nuovi DC Studios diretti da James Gunn e Peter Safran.

La potenzialità del brand di Harry Potter è cosa nota. L’ennesima dimostrazione è arrivata solo poche settimane fa, con il lancio di successo del videogioco Hogwarts Legacy (qui la nostra recensione), ma anche con i rumor di un progetto cinematografico riguardante La Maledizione dell’Erede.

Attendiamo dunque nuove comunicazioni ufficiali in merito ad un progetto che, se confermato, potrebbe costituire uno dei prodotti più attesi dei prossimi anni.

Oceania, Dwayne Johnson annuncia il film live-action

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Con un video affidato ai propri canali social, Dwayne Johnson ha rivelato che è in lavorazione un adattamento in live-action di Oceania, il film di animazione Disney del 2016.

The Rock ha condiviso un filmato registrato alle Hawaii durante l’incontro annuale con gli azionisti guidato dal CEO Bob Iger. L’attore, che ha prestato la propria voce al personaggio di Maui, sarà anche produttore del film accanto alla Seven Bucks Productions ed alla Flynn Picture Co. La produzione esecutiva sarà affidata ad Auli’i Cravalho e Scott Picture. La sceneggiatura sarà firmata da Jared Bush, già autore del film originale oltre ad Encanto e Zootropolis.

Esattamente come la pellicola animata, anche il film in live action sarà un omaggio alle isole del Pacifico, ai loro paesaggi, tradizioni e popoli, raccontando il percorso di formazione di una giovane donna.

Il film di animazione, intitolato Moana sul mercato internazionale, è il 56º Classico Disney. Approdato nei cinema statunitensi il 23 novembre 2016 ed in Italia il successivo 22 dicembre, la pellicola ha ottenuto altresì due nomination agli Oscar 2017 per il miglior film d’animazione e miglior canzone.

Attendiamo nuovi sviluppi sul progetto, che si trova alle primissime fasi di produzione. Pertanto si dovrà attendere ancora un po’ di tempo.

Nel frattempo, attendiamo l’arrivo nelle sale cinematografiche del progetto live-action de La Sirenetta.

Spider-Man: Across The Spider-Verse, ecco il nuovo trailer internazionale

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Sony Pictures ha appena rilasciato il nuovo incredibile trailer internazionale di Spider-Man: Across The Spider-Verse, in uscita il prossimo 1° Giugno.

Si tratta di un nuovo trailer, dopo il primo distribuito lo scorso dicembre. Ve lo proponiamo di seguito, in italiano, grazie all’account ufficiale YouTube di Sony Pictures Italia.

Miles Morales torna nel nuovo capitolo della saga Spider-Verse, vincitrice di un premio Oscar®, Spider-Man: Across the Spider-Verse. Dopo essersi riunito con Gwen Stacy, l’amichevole Spider-Man di quartiere di Brooklyn viene catapultato nel Multiverso, dove incontra una squadra di “Spider-Eroi” incaricata di proteggerne l’esistenza. Ma quando gli eroi si scontrano su come affrontare una nuova minaccia, Miles si ritrova contro gli altri “Ragni” e dovrà ridefinire cosa significa essere un eroe per poter salvare le persone che ama di più.

Nel cast troveremo:

  • Shameik Moore: Miles Morales / Ultimate Spider-Man II
  • Hailee Steinfeld: Gwen Stacy / Spider-Gwen
  • Jake Johnson: Peter B. Parker / Spider-Man
  • Oscar Isaac: Miguel O’Hara / Spider-Man 2099
  • Issa Rae: Jessica Drew / Spider-Woman
  • Jason Schwartzman: Jonathan Ohm / Macchia
  • Jorma Taccone: Adrian Toomes / Avvoltoio
  • Brian Tyree Henry: Jefferson Davis
  • Luna Lauren Velez: Rio Morales
  • Shea Whigham: George Stacy
  • Daniel Kaluuya: Spider-Punk

L’attesissimo film di animazione Sony Pictures è il secondo capitolo della pellicola premiata con il premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo, destinata a formare una trilogia il 29 Marzo 2024 con Beyond the Spider-Verse.

Il film è diretto da Joaquim Dos Santos (La leggenda di Korra), Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Star Wars: Clone Wars, Spider-Man: Un nuovo universo).

Blue Beetle, il primo trailer del film DC

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La Warner Brothers ha diffuso oggi il primo trailer di Blue Beetle: si tratterà della prima pellicola all’interno della nuovo DC Universe.

Sebbene infatti sia un progetto nato sotto la vecchia dirigenza, i suoi eventi si collocheranno dopo The Flash, che ha il compito di rebootare l’intera continuty. Lo stesso James Gunn ha confermato la notizia, lasciando la porta aperta per il personaggio all’interno del suo nuovo progetto, laddove si riveli una pellicola di successo.

Di seguito potete ammirare il trailer italiano, grazie all’account ufficiale YouTube di Warner Bros Italia.

Il film, in sala da noi a partire dal 17 Agosto, è diretto Angel Manuel Soto e vede nei panni del protagonista Xolo Maridueña, giovane attore diventato noto negli ultimi anni per il ruolo di Miguel Diaz nella serie Cobra Kai. Nel cast c’è anche Susan Sarandon nella parte di Victoria Kord, villain del film.

La storia di Blue Beetle vede Jaime Reyes, un giovane alla ricerca della propria strada, imbattersi in una misteriosa tecnologia aliena, lo Scarabeo, che lo sceglierà come ospite donandogli un’armatura dagli incredibili poteri. Ad ostacolarlo ci sarà Victoria Kord, donna ricca e potente, che vuole impossessarsi dello Scarabeo

Il film era inizialmente diretto alla distribuzione in streaming su HBO Max, ma in seguito è stato “promosso” alla proiezione in sala, sorte opposta a quella toccata a Batgirl, cancellato dalla Warner durante la post-produzione.

Colpo di scena: WWE ed UFC si uniscono per dare vita ad un nuovo colosso dell’intrattenimento

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La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno: Endeavor Group e World Wrestling Entertainment (WWE) hanno firmato un accordo per formare una nuova società quotata in borsa composta dai loro due marchi iconici: UFC e WWE.

Dopo lo scoop anticipato solo pochi minuti fa da fonti CNBC, è stato diffuso un comunicato ufficiale con i dettagli dell’affare. L’accordo prevede che la holding possederà il 51% delle azioni della società dei McMahon mentre la restante parte, il 49% sarà detenuta direttamente dagli attuali azionisti WWE.

Questa è una rara opportunità per creare un pureplay globale di sport e intrattenimento dal vivo costruito per dove è diretto il settore“, ha affermato Ariel Emanuel, CEO di Endeavor. “Per decenni, Vince e il suo team hanno dimostrato un incredibile track record di innovazione e creazione di valore per gli azionisti, e siamo fiduciosi che Endeavor possa offrire un valore aggiunto significativo per gli azionisti riunendo UFC e WWE“.

Dato l’incredibile lavoro che Ari ed Endeavor hanno svolto per far crescere il marchio UFC, con entrate quasi raddoppiate in sette anni, e l’immenso successo che abbiamo già avuto collaborando con il loro team in una serie di iniziative, credo che questo è senza dubbio il miglior risultato per i nostri azionisti e le altre parti interessate“, ha affermato Vince McMahon, presidente esecutivo della WWE ed iconica (seppur controversa) figura del mondo del wrestling.

Dalle stime odierne, la UFC possiede un valore aziendale di 12,1 miliardi di dollari mentre la WWE 9,3 miliardi di dollari. Secondo quanto stabilito dall’intesa, gli attuali azionisti della WWE trasferiranno tutto il patrimonio esistente nella nuova entità che sarà la società madre delle due etichette dell’intrattenimento UFC e WWE, destinata a quotarsi in borssa al New York Stock Exchange.

Nasce dunque oggi un autentico colosso dell’intrattenimento, come affermato da McMahon. “Insieme saremo una potenza da 21 e più miliardi di dollari, con una fan base di più di un miliardo di persone e con un margine di crescita enorme. La nuova società cercherà di massimizzare il valore dei diritti, a livello di media, migliorando le entrate derivanti dalle sponsorizzazioni, cercando di sviluppare nuovi contenuti e cercando altre acquisizioni strategiche, altre unioni, per rafforzare ulteriormente la forza dei nostri marchi. Io, insieme all’attuale team di gestione WWE, non vediamo l’ora di lavorare con Ari, Endeavor e la UFC, per portare le nostre aziende al livello successivo“.

La notizia della possibile vendita della WWE era nell’aria da diverso tempo ed il ritorno, in prima persona, di Vince McMahon alle redini della società lasciava presagire una scelta funzionale ad una mossa di questo genere.

Secondo quanto stabilito, inoltre, l’organigramma della nascente società vedrà Ari Emanuel nel ruolo di Amministratore Delegato, Vince McMahon come Chairman of the Board e Mark Shapiro come presidente e direttore operativo. Nello specifico inoltre, Dana White continuerà ad essere il Presidente della UFC mentre Nick Khan sarà il Presidente della WWE.

In attesa di capire cosa questa notizia comporterà per il mondo dei videogiochi, vi rimandiamo alla nostra recensione del recente (ed ottimo) WWE 2K23: Recensione WWE 2K23 – 4News

Secret Invasion, ecco il trailer ufficiale della nuova serie Disney+ con Samuel L. Jackson

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Con un annuncio affidato alla pagina ufficiale Twitter di Disney+, è finalmente disponibile il trailer ufficiale di Secret Invasion, la nuova serie TV ambientata nel Marvel Cinematic Universe con protagonista Samuel L. Jackson.

Ve lo proponiamo di seguito, in italiano.

Nella nuova serie Secret Invasion dei Marvel Studios, ambientata nei giorni nostri del MCU, Nick Fury viene a conoscenza di un’invasione della Terra da parte di una fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è fatto una vita sulla Terra. Insieme dovranno correre contro il tempo per sventare l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.

Nel cast, oltre a Samuel L. Jackson, ci saranno Cobie Smulders, Martin Freeman e Don Cheadle nel ruolo di James “War Machine” Rhodes. Nel cast troviamo anche Kingsley Ben-Adir, Olivia Colman nonché Emilia Clarke.

La serie si ispira alla celebre ed omonima run fumettistica del 2008. Questa si concentra sull’invasione della Terra da parte degli Skrull, una delle razze aliene dell’universo Marvel. Il produttore Kevin Feige ha confermato che, all’interno del Marvel Cinematic Universe, la miniserie televisiva sarà tuttavia solo parzialmente basata sulla storia originale.

Vi proponiamo di seguito anche la locandina ufficiale.

Secret Invasion arriverà, in esclusiva Disney+, il prossimo 21 Giugno. La miniserie verrà pubblicata settimanalmente per 6 settimane.

Il progetto arriverà dunque dopo il prossimo progetto legato all’MCU, ovvero Guardiani della Galassia 3, in arrivo il 3 Maggio al cinema.

Tekken 8, gameplay video per Leroy Smith e Asuka Kazama

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Bandai Namco nella giornata di oggi ha presentato due nuovi combattenti per l’atteso Tekken 8, stiamo parlando del potente Leroy Smith e della scapestrata Asuka Kazama.

Leroy Smith è apparso per la prima volta in Tekken 7, destando ben più di una perplessità tra gli appassionati, che per la competizione dell’EVO Japan del 2020 hanno assistito alla conquista assoluta da parte dei giocatori che scelsero d’usare il vecchio maestro di Wing Chun.

Da allora Bandai Namco ha revisionato e bilanciato Leroy Smith più volte, rendendolo conforme con gli altri personaggi del folto roster del settimo capitolo, e non vediamo l’ora di provare questa sua nuova iterazione.

Asuka Kazama è considerata la cugina di Jin Kazama, e nipote di Jun Kazama, anche se il noto producer della serie Katsuhiro Harada nel corso degli anni ha fatto intendere a più riprese che il legame tra la famiglia Kazama e Asuka è molto più complesso.

Asuka Kazama ha fatto la sua prima apparizione in Tekken 5, conquistando il cuore dei giocatori assieme al personaggio di Lili, con la quale condivide un singolare rapporto d’amicizia e sfida, dove entrambe le giovani si vedono combattere senza esclusione di colpi.

Con il continuo reveal dei lottatori da parte di Bandai Namco, sembra che il developer giapponese voglia far intendere che l’arrivo di Tekken 8 è dietro l’angolo. Non ci resta che incrociare le dita!

Recensione House of the Dragon – cofanetto Blu-ray (prima stagione)

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Game of Thrones alias “Il Trono di Spade” è senza dubbio uno dei migliori programmi TV della storia, (almeno per quanto riguarda le prime sei stagioni), conclusosi con uno degli epiloghi più controversi di sempre. I co-creatori/showrunner David Benioff e D.B. Weiss sono stati letteralmente “fatti a pezzi” sul web – e giustamente, il finale del Trono di Spade ha lasciato gli spettatori con l’amaro in bocca, portando molti a chiedersi quale effetto avrebbe avuto su futuri progetti ambientati nell’universo ideato da George R.R. Martin.

HBO stava prendendo in considerazione diversi concetti per continuare il franchise e alla fine ha deciso nel 2019 di realizzare un prequel basato sul libro “Fire and Blood” denominato House of the Dragon.

Storia in breve

La prima stagione di House of the Dragon, narra la storia – ispirata alle opere di George R.R. Martin – della Casa Targaryen 300 anni prima degli eventi de “Il Trono di Spade.

Cast

House of the Dragon è interpretato da Paddy Considine (The Third Day e The Outsider della HBO), Matt Smith (Doctor Who), Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint (It’s a Sin, Doctor Who), Eve Best, Sonoya Mizuno, Fabien Frankel e Rhys Ifans. Altri membri del cast includono: Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham , Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes e Savannah Steyn.

La prima stagione è composta da dieci episodi che durano circa un’ora ciascuno. Badate bene che – come nella serie “principale” – ci sono alcune scene abbastanza spinte, ma sono relegate solo ad un paio di episodi, c’è tanta violenza (con molto sangue a schermo). Detto questo, si tratta di spettacolo/drama chiaramente di stampo “politico” che si concentra sul potere, sulle rivalità familiari e, naturalmente, su chi conquisterà il trono alla morte del re …

Episodi

• Gli eredi del drago
• Il principe canaglia
• Secondo del suo nome
• Re del Mare Stretto
• Noi Illuminiamo la Via
• La Principessa e la Regina
• Driftmark
• Il Lord delle Maree
• Il concilio verde
• La regina Nera 

Cofanetto Blu-ray

Qualità video

Warner Brothers Home Entertainment, ci ha gentilmente fornito una copia del cofanetto Blu-ray di House of the Dragon: The Complete First Season. L’edizione in questione, supporta i 1080p e la codifica AVC in 2.00:1. Sebbene non sia in 4K, la versione Blu-ray riesce comunque ad offrire una presentazione straordinariamente nitida e ben dettagliata sia del mondo che dei personaggi. In alcuni momenti – come accade anche in altre produzioni, vedasi Black Adam, la CGI è poco credibile, ma per la maggiore riesce a sorprendere, soprattutto per quanto riguarda i rendering dei draghi, straordinariamente ben fatti. I livelli di dettaglio sono eccellenti quasi ovunque, fornendo scorci meravigliosi, dai toni della pelle, ai colori dei costumi fino ad arrivare agli oggetti di scena. Anche elementi “piccoli” come l’arrugginito Trono di Spade, raffigurati in ambienti piuttosto ombrosi, godono di livelli di dettaglio incredibili. La tavolozza di colori – nello specifico negli ambienti caldi e all’aperto più luminosi – sebbene sia comunque tendente ad una tonalità pesca, a differenza delle versioni 4K UHD, non è così evidente nella versione Blu-ray a 1080p. Alcuni episodi, potrebbero, invece, essere tendenti al nero; per goderveli al meglio, il nostro consiglio, è di schiarire le immagini – agendo direttamente sul setup del TV – qualora dovessero risultare essere troppo scure. Buona la gamma dinamica nella maggior parte delle scene.

Qualità audio

House of the Dragon: The Complete First Season presenta il Dolby Atmos che è in grado di offrire un livello di immersività incredibile, soprattutto quando i Targaryen eseguono alcune belle manovre aeree con uno dei dieci draghi che hanno a loro completa disposizione. L’audio è riprodotto a una media di 2,5 – 2,8 Mbps, con salti fino a 3,9 Mbps in alcuni punti. Diversi episodi – non a caso – presentano i draghi e quelle specifiche sequenze, insieme alle battaglie, spesso offrono un coinvolgimento davvero incredibile, tanto dall’alto quanto dal basso. La colonna sonora arrangiata da Ramin Djawadi presenta brani orchestrali splendidi che fuoriescono magnificamente dai canali surround (una vera goduria se avete a casa un home theatre). Altrettanto buoni i dialoghi, udibili chiaramente (trasmessi principalmente attraverso i canali frontali dove le voci sembrano quasi fluttuare sui suoni ambientali e sulla colonna sonora) e il sound design realizzato (e stratificato) in modo quasi impeccabile e che riesce a far cogliere all’ascoltatore/spettatore ogni sfaccettatura, da quelle maggiori (come il ruggito incredibile de draghi) a quelle minori.

Uno dei momenti che abbiamo maggiormente apprezzato è disponibile nell’Episodio 1 quando re Viserys incontra Otto Hightower e il principe Daemon arriva dopo una notte di esecuzioni in città. Potreste non esservene accorti prima, ma i suoni della pioggia che cade creano un effetto coinvolgente come se vi trovaste nella stanza con loro.

Sono disponibili – in termini di accessibilità – sottotitoli opzionali in varie lingue.

Contenuti Speciali:

• Welcome to Westeros (esclusiva 4K UHD, Blu-ray e DVD)
• Returning to the Seven Kingdoms (esclusiva 4K UHD, Blu-ray e DVD)
• A New Reign
• Returning to Westeros
• Before the Dance: An Illustrated History with George R.R. Martin
• Height of an Empire
• Noble Houses
• Familiar Places
• Introducing the Characters

I contenuti bonus sono disponibili sia nella versione Blu-ray 4k e sia su quella Blu-ray 1080p. Sfortunatamente, non ci sono scene cancellate. Questo è sicuramente un peccato, perché le scene cancellate sono uno degli elementi più desiderati da chi acquista il supporto fisico.

Commento finale

Nel complesso, la prima stagione di House of the Dragon mi è piaciuta più di quanto pensassi. Essendo uno dei tanti critici del finale di Game of Thrones, ero davvero preoccupato circa il risultato finale di House of the Dragon. Fortunatamente ogni preoccupazione è venuta meno e non vedo l’ora di vedere come si evolveranno le cose nella prossima stagione. Il mondo di Westeros è ampio e solido e sono sicuro che HBO sia pronta ad espandere la storia in altre linee temporali. Detto questo, ci sono momenti in House of Dragon davvero incredibili, quindi più grande è la vostra TV o proiettore, meglio potrete godervi le immagini (che sebbene non siano in 4K risultano comunque essere spettacolari). L’audio Dolby Atmos rende l’esperienza coinvolgente e dinamica sotto tutti i punti di vista. Peccato per alcune lievi pecche, come la mancanza di scene tagliate nei contenuti bonus o di troppa “oscurità” negli episodi. In definitiva, a nostro giudizio, questa edizione va acquistata ad occhi chiusi, non ve ne pentirete affatto.

Recensione Resident Evil 4 Remake 

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Resident Evil 4 è un survival horror del 2023 sviluppato e pubblicato da Capcom. Si tratta di un remake completo del gioco pubblicato in origine come esclusiva GameCube nel 2005, per poi approdare, nello stesso anno, anche su PlayStation 2; il successo è stato clamoroso (parliamo di milioni e milioni di copie vendute), tant’è che il titolo è arrivato su ogni console esistente. L’ultima versione, prima del Remake del 2023 è stata la versione VR del 2021, disponibile su Oculus Quest 2 (qui la nostra recensione). Resident Evil 4 Remake è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Windows e Xbox Series X/S dal 24 marzo 2023.

Lo sviluppo del remake sarebbe iniziato intorno al 2018, guidato dallo studio M-Two. Capcom ha successivamente deciso di internalizzare lo sviluppo all’inizio del 2021, affidando il progetto al team Division 1, composto da diversi membri che avevano già lavorato al remake di Resident Evil 2 nel 2019. L’obiettivo – ribadito a più riprese da Capcom e dal produttore Yoshiaki Hirabayashi – è stato quello di: “reimmaginare la trama del gioco mantenendo l’essenza della sua direzione originale, modernizzando la grafica e aggiornando i controlli a uno standard più moderno”.

L’obiettivo è stato raggiunto? Scopritelo nella nostra recensione completa!


Versione testata PlayStation 5


Storia

1998…Non lo dimenticherò mai. Fu l’anno di quei raccapriccianti omicidi nelle montagne Arklay. Ben presto si scoprirono le cause, un esperimento della multinazionale Umbrella. La notizia fece il giro del mondo. Il virus si diffuse, contagiando un insediamento montano lì nei pressi, Raccoon City. Fu un colpo devastante, che scosse fin nelle fondamenta quella pacifica cittadina. Per non correre rischi, il Presidente degli Stati Uniti ordinò che venisse attuato un piano d’emergenza per sterilizzare Raccoon City. A notizia diffusa, il governo degli USA emanò un decreto, Umbrella avrebbe dovuto cessare qualsiasi attività. Le azioni della compagnia crollarono, e per la Umbrella fu praticamente la fine

I giocatori indossano i panni dell’agente statunitense Leon S. Kennedy, incaricato di salvare Ashley Graham, la figlia del presidente degli Stati Uniti, rapita dal misterioso culto spagnolo chiamato “Los Iluminados“. Un culto sanguinolento, con i suoi adepti pronti a tutto pur di fermare il nostro “eroe” dalla chioma biondo scintillante. E lo si capisce, dai primissimi minuti di gioco, attraverso una delle sequenze di apertura – quella del villaggio – più iconiche di sempre. Nel remake, la sequenza del villaggio è molto più terrificante del titolo del 2005, facendo capire al giocatore, sin da subito, cosa lo aspetterà.

Un remake ponderato!

A differenza di RE2 e soprattutto di RE3 – quest’ultimo praticamente stravolto rispetto al titolo del 1999 – Capcom ha lavorato su tre elementi chiave: narrativa (sulla quale non ci soffermeremo per evitare inutili spoiler), gameplay e design grafico. Il remake è pressoché identico all’originale ma porta con sé tutta una serie di aggiornamenti e migliorie, principalmente in termini grafici e di sistema di controllo, che elevano l’esperienza e rendono sequenze come l’iconica battaglia di apertura più intense, adrenaliniche e dinamiche.

Gli ambienti di gioco sono ricchi di piccoli dettagli e rendono il mondo vibrante, dalle scie di sangue, passando per gli elementi di arredo, fino ad arrivare alla flora e alla fauna. Durante i momenti di “pausa” (davvero pochi a dire il vero), è molto divertente immergersi nell’atmosfera e guardarsi intorno. La resa grafica più realistica rende naturalmente le cose molto più spaventose, in particolare quando si tratta del design dei nemici. Dagli iconici Garrador, passando per i Regenerator, El Gigante e fino ad arrivare al Verdugo, tutti sembrano più terrificanti. Anche gli abitanti del villaggio e i membri del culto sono più inquietanti che mai.

Fortunatamente, il buon Leon è più forte e veloce del 2005 e i comandi semplificati aiutano tantissimo durante gli scontri a fuoco, nel corpo a corpo e nel passaggio da un’arma all’altra. È difficile esprimerlo a parole, ma il remake di Resident Evil 4 è semplicemente incantevole …

Gunplay

Già RE4 originale era fortemente orientato all’azione; la telecamera dietro alle spalle ha rivoluzionato gli action game, ispirandone tanti altri a venire, come Dead Space e The Last of Us. Anche il recente Resident Evil Village è stato influenzato abbondamene da Resident Evil 4. E non poteva essere diverso con questo remake. L’indole action è lampante ed è straordinariamente divertente, anche quando munizioni e risorse sono ormai ridotte all’osso e non ci resta che sperare in qualche miracolo. Siamo morti davvero pochissime volte, e il più delle volte, è capitato per errori di valutazione nostri.

Il giocatore può però “sopravvivere” (il più delle volte), grazie all’ausilio dei coltelli. Si tratta di piccoli coltelli – destinati a rompersi dopo qualche utilizzo – che possono essere utilizzati quando un nemico ci avvinghia o per dargli il colpo di grazia quando è in terra (evitando magari che possa essere trasformato dalla plaga) o per eseguire parate e blocchi. I coltelli possono essere utilizzati anche per le uccisioni furtive, il che vi consentirà di risparmiare un notevole quantitativo di proiettili. Si tratta di un sistema che funziona, sebbene non sempre alla perfezione; infatti, in rare occasioni, l’animazione non ha funzionato a dovere, costringendoci a ripremere il tasto R2. Niente di grave sia chiaro.

Oltre a quanto detto: la valigetta è ancora presente e comporta non pochi grattacapi in termini di gestione di spazio; così come le casse e le botti di legno, che possono essere distrutte – pigiando semplicemente il tasto X (stavolta non serve necessariamente il coltello) – per trovare, munizioni, gioielli, psts, vipere “fastidiose” e risorse … avete letto bene, risorse. Per rendere il titolo più “al passo con i tempi”, lo sviluppatore ha introdotto un sistema di creazione. Il giocatore può creare munizioni di tutti i tipi, da quelle per la semplice pistola (un’arma che se potenziata vi accompagnerà per tutto il playthrough), passando per quelle del fucile, TMP, carabina, frecce. Inoltre, è possibile – ad un certo punto del gioco – costruire granate (sebbene richiedano un bel quantitativo di risorse e polvere da sparo), ideali nei momenti più “complicati”.

Rivisto anche il sistema di creazione delle erbe curative, (quella gialla è a dir poco rara da trovare); ora – cliccando su un’erba – si aprirà un menù che evidenzia chiaramente cosa possiamo creare e cosa no.

Il remake – insomma – aggiunge un aspetto più “survivalista” al gameplay di RE4: una fusione perfetta tra la gestione delle risorse (dei classici giochi di Resident Evil) e la svolta action intrapresa con l’originale RE4. I nemici generalmente rilasciano meno proiettili nel remake e – in diverse sezioni – ci siamo ritrovati a corto di munizioni più spesso di quanto ci aspettassimo, il che ha aumentato notevolmente la tensione durante gli incontri, “costringendoci” a trovare qualsiasi scappatoia per sopravvivere.

Welcome … stranger!

In tendenza con altri elementi “old style“, l’iconico mercante, fa il suo glorioso ritorno anche nel remake. Gli “incontri” con lo strambo personaggio (disposto a “rischiare” la vita per il suo unico cliente … Leon), sono fondamentali per upgradare le armi, ripristinare coltelli e giubbotto antiproiettile, acquistare nuove bocche da fuoco, risorse, progetti. C’è anche la possibilità di effettuare degli “scambi” (a suon di costosi spinelli – non quelli che pensate voi – ma luccicanti pietre preziose) ottenibili, sia esplorando il mondo di gioco, sia sconfiggendo determinati nemici ma soprattutto portando a termine le sfide propinate dal mercante stesso (in particolar modo distruggendo i medaglioni blu, qui la nostra guida) o uccidendo i ratti o ancora, trovando un certo numero di vipere. Attraverso gli scambi, è possibile ottenere oggetti, armi (qui la nostra guida nel dettaglio), add on (come l’iconico mirino rosso), consumabili, non ottenibili in altri modi. Un sistema geniale, che porta l’utente ad affrontare e portare a termine le attività collaterali presenti. In ultimo ma non meno importante, di tanto in tanto, affianco al banco del mercante, troverete un ascensore che vi porterà alle iconiche sfide di “tiro al bersaglio” che se portate a termine, vi ricompenseranno con ulteriori collezionabili/migliorie sottoforma di portachiavi agganciabili alla valigetta metallica, in grado, ad esempio, di moltiplicare la quantità di denaro ricevuta dal mercante quando si vendono consumabili, o diminuire il costo di potenziamenti e riparazioni.

Altre novità?

Come detto qualche paragrafo più su, Resident Evil 4 Remake non ha stravolto l’originale (e per fortuna). Si tratta di un titoli unico, storico e amato praticamente da tutti gli appassionati del genere. Siamo sicuri che non sia stato facile per Capcom “intervenire” su alcuni elementi, come i già ampiamente citati cambi nel gameplay, che funzionano praticamente tutti. Ciò che ci dava “leggere” preoccupazioni, riguardava i personaggi. Indubbiamente pensando a RE4 ci vengono subito alla mente, in positivo, personaggi come Jack Krauser o la meravigliosa Ada Wong; in “negativo” Ashley Graham (che riusciva – per la maggior parte del tempo – ad irritare anche il giocatore più paziente del mondo).

Nel remake, lo sviluppatore giapponese è riuscito a conferire maggiore spessore ad ognuno dei citati personaggi. Krauser è ancora più “cazzuto”, e lo si capisce già dal duello – a suon di coltelli – riveduto (abbandonando quei “fastidiosi” QTE) e reso ancora più incredibile e memorabile; Wong, è, invece, ancora più bella e affascinante, mentre Graham, finalmente ha un suo perché. Non è più la ragazzina “isterica” che avevamo conosciuto, ma bensì una donna in grado di adattarsi, anche se le circostanze sono quelle che sono. L’abbiamo particolarmente apprezzata, sia in termini di character design e sia in termini di gameplay (davvero utilissima, sia per quanto riguarda l’esplorazione e sia quando – per forza di cose – abbiamo indossato i suoi panni per affrontare una porzione di castello). Non ci hanno particolarmente convinto i comandi per indicarle cosa fare, affidati alla levetta analogica destra; sarebbe stato meglio una gestione tramite d-pad. Quasi dimenticavamo lo “scanzonatissimo” Luis Serra che in questo remake acquista pathos, e diventa molto più convincente dell’originale. Purtroppo – ATTENZIONE BREVISSIMO SPOILER – farà una brutta fine, ma non per mano di Lord Saddler. Il lavoro fatto offre pertanto un’esperienza più connessa e coerente tra la sua storia principale e il gameplay, che emerge in particolare proprio nei personaggi citati.

Grafica e tecnica

Durante le 15 ore che ci sono servite per finire la storia principale, abbiamo potuto apprezzare il numero di dettagli aggiunti alle diverse località della mappa; dall’incredibile villaggio, passando per i boschi, il castello (che presenta livelli di dettaglio spacca mascella), il lago e tanti altri ancora. L’atmosfera nebbiosa e inquietante del remake è si più ricca di dettagli, ma è anche molto più sinistra. Anche quando risolvevamo enigmi o semplicemente “frugavamo” in giro per trovare risorse (anche in assenza di nemici), abbiamo sempre avvertito un certo senso di disagio. In generale, il remake di Resident Evil 4 presenta un grande equilibrio di momenti tranquilli, che lasciano prontamente il posto ad alcuni incontri davvero intensi.

Qualche lieve incertezza è visibile nei modelli poligonali dei personaggi; Leon – in particolar modo – se inquadrato da vicino, sembra avere uno sguardo un po’ strano. Ma in definitiva, sono stati minuziosamente curati, dai capelli, incredibilmente realistici, ai dettagli del vestiario – basti guardare il vestito rosso di Ada Wong per capire quanta attenzione Capcom c’abbia messo e il support al Ray Tracing non fa che rendere ancora tutto più bello e accattivamene.

Su PS5, è possibile scegliere fra due modalità, una che aumenta la resa grafica e l’altra le performance.

Un elemento da elogiare su tutti, è l’IA, che a primo acchito non sembra aver avuto migliorie significative ma che invece – capitolo dopo capitolo – si fa apprezzare tantissimo. Nel remake, molte aree di gioco sono state riviste riducendo quei punti di entrata (basti pensare alle scale) che nell’originale potevano essere sfruttate per ammazzare i nemici grazie all’ausilio del coltello. Sia chiaro, è ancora possibile farlo, ma limitatamente, in quanto i nemici seguono percorsi più intricati, aggirando Leon nella maggior parte dei casi e assalendolo alle spalle. Anche nel remake, non possono entrare in determinate sezioni, come quelle in cui c’è il mercante o in determinate porte/portoni. Un qualcosa di buffo da vedersi ma che dà tanto sollievo quando i nemici sono tantissimi e c’è bisogno di un attimo per rifiatare.

Ottimo il sound design, diverse “battute” dei Ganados sono rimaste invariate e danno quel tocco nostalgico che non basta mail. Il gioco è completamente localizzato in italiano, ma abbiamo preferito optare per la recitazione in inglese, di gran lunga più coinvolgente e convincente.

In ultimo, verso i capitoli conclusivi del gioco, abbiamo “assistito” ad animazioni assai esilaranti, come ad esempio il “salto quasi acrobatico” in avanti di un nemico, dopo essere stato colpito a più riprese dai colpi della nostra pistola. Nulla che infici particolarmente sul gameplay ma che potrebbe “strapparvi” una fragorosa risata!

DualSense

Capitolo DualSense; il controller Sony è stato sfruttato benissimo e merita un paragrafo dedicato. Nello specifico, fa un uso perfetto dei grilletti adattivi. Quando si estrae un’arma pesante, come un fucile o una carabina, il grilletto sinistro fornisce una tensione “extra” sufficiente per far capire al giocatore che ha più potenza di una pistola.

Il feedback aptico è altrettanto efficace. Quando si corre, è possibile sentire il peso dei passi di Leon mentre si fa strada nel bosco. Capcom ha fatto un lavoro fantastico nel commutare il peso in vibrazioni. Se si rimane bloccati in una trappola per orsi, si avverte davvero la tensione nelle nostre mani mentre Leon cerca di liberarsi.

Il miglior utilizzo del controller, tuttavia, viene attraverso l’altoparlante integrato del DualSense. Finora la funzione non è stata utilizzata in modi particolarmente creativi, ma in Resident Evil 4 i suoni di caricamento delle armi provengono tutti dall’altoparlante integrato nel controller. È un piccolo dettaglio, che però conferisce una immersività incredibile.

Inoltre, a differenza del gioco originale, non ci sono più noiosi codex in stile Metal Gear Solid con gli NPC. Ogni volta che arriva una chiamata, l’audio passa attraverso l’altoparlante del DualSense e viene riprodotto come se provenisse da una radio, trasformando il DualSense in una sorta di walkie-talkie.

Se aspettavate un gioco per PS5 che facesse buon uso del DualSense, Resident Evil 4 è il gioco perfetto per voi. Sfrutta al massimo ogni funzionalità integrandole con grande naturalezza nel mondo del gioco facendoci sentire come se fossimo Leon S. Kennedy in persona.

Contenuti bonus

Un aspetto di Resident Evil 4 che ha fatto sì che i fan giocassero molto più a lungo sono state tutte le funzionalità extra che si sbloccavano dopo aver completato il gioco. Il remake include il New Game Plus, ma bisognerà attendere un aggiornamento post-lancio (previsto per il 7 aprile 2023) per mettere le mani sulla modalità Mercenari. Inoltre, è disponibile anche un nuovo collezionabile, ovvero i “Castellani meccanici” (qui la nostra guida).

Commento finale

Con Resident Evil 4 Remake, Capcom ha fatto davvero l’impossibile, rendendolo, di fatto, di gran lunga migliore rispetto all’originale. Gli ambienti di gioco sono ricchi di piccoli dettagli e rendono il mondo vibrante, il gunplay è stato rinnovato (attenzione non stravolto), introducendo una serie di nuove e utili migliorie, dall’ausilio dei coltelli (utilizzabili in svariati modi), passando per un sistema di creazione di munizioni e kit curativi, davvero superlativo. Il remake aggiunge un aspetto più survivalista al gameplay di RE4: una fusione perfetta tra la gestione delle risorse (dei classici giochi di Resident Evil) e la svolta action intrapresa con l’originale RE4. I controlli sono più al passo con i tempi e la resa grafica – grazie al RE Engine – è davvero incredibile. Mentre, l’eccellente lavoro svolto su trama e personaggi offre un’esperienza più ricca, connessa e coerente. Un plauso va anche all’eccellente utilizzo del DualSense su PlayStation 5. Insomma, Resident Evil 4 Remake è il miglior remake a cui abbiamo mai giocato e ciò potrebbe star a significare che il 2005 e il 2023 potrebbero condividere lo stesso premio, ovvero quello di gioco dell’anno!

Tides of the Foscari, annunciato il nuovo DLC di Vampire Survivors

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Lo sviluppatore Poncle ha ufficializzato l’arrivo del nuovo DLC della hit planetaria Vampire Survivors, intitolato Tides of the Foscari.

La notizia, diffusa tramite l’account social ufficiale del titolo, ha portato con sé anche un filmato ed i primi dettagli del contenuto aggiuntivo.

Tides of the Foscari è la seconda espansione DLC di Vampire Survivors, che introdurrà un nuovo enorme stage ed un nuovo carico di nuovi personaggi, nemici, armi e segreti.

L’accademia Foscari è situata nel profondo di una gigantesca foresta ed è il posto in cui la elite del mondo addestra i propri rampolli alle carriere di potenti stregoni, generali imbattibili e spie esperte.

Il DLC introdurrà otto nuovi personaggi, tredici nuove armi, sette nuovi brani musicali, un nuovo enorme stage e nuovi achievements/obiettivi.

Tides of the Foscari arriverà il prossimo 13 Aprile al costo di 1,99 euro su PC, Xbox e mobile.

Vampire Survivors è un gioco casual in stile horror gotico con elementi rogue-lite. Le tue scelte ti permetteranno di diventare sempre più potente e di liberarti rapidamente delle centinaia di nemici che ti si opporranno.

Vampire Survivors è un gioco di sopravvivenza a tempo dallo stile essenziale e con elementi rogue-lite.
L’inferno si è svuotato, i demoni sono qui e non è più possibile nascondersi o fuggire da nessuna parte. Non puoi far altro che sopravvivere più a lungo possibile o almeno fin quando, inevitabilmente, la morte porrà fine alle tue sofferenze. Raccogli le monete durante ogni partita per acquistare potenziamenti e dare una mano al prossimo sopravvissuto.

Nel frattempo, vi lasciamo alle nostre guide sul fenomeno indie del 2022.

Vampire Survivors: guida alle evoluzioni delle armi – 4News

Vampire Survivors: come ottenere tutti i personaggi – 4News

Greyhill Incident, il nuovo trailer mostra la modalità Found Footage

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Greyhill Incident

REFUGIUM GAMES e Perp Games hanno condiviso un nuovo trailer dedicato al survival horror Greyhill Incident, in uscita il prossimo 9 Giugno per PlayStation 4, console next gen e PC.

Il filmato mostra la inquietante modalità Found Footage, un particolare filtro grafico che potrà essere utilizzato da tutti gli acquirenti della Abducted Edition, sia in formato digitale, sia in formato fisico.

Greyhill Incident è un gioco Survival-Horror basato sulla trama su un classico Alien-Invasion che si svolge nei primi anni ’90 negli Stati Uniti. I media parlano di palloni meteorologici e teorie del complotto. Ma i residenti del piccolo quartiere si rendono presto conto! .

Il recente aumento delle attività paranormali negli ultimi giorni ha convinto i residenti spaventati e ora paranoici di Greyhill, che il governo è in qualche modo coinvolto. Non si fidano di nessuno. Il piccolo quartiere di Greyhill ha paura di parlare e, temendo di essere mandato in reparto psichiatrico, evita di chiamare la polizia. Da soli, si preparano sbarrando le finestre e fondando una guardia di quartiere.

Nei panni di Ryan Baker, “un ragazzo normale” equipaggiato con una mazza da baseball e alcuni proiettili nel suo revolver, il tuo percorso è attraversare il suggestivo quartiere di Greyhill per salvare un vicino che è in guai seri. Trova oggetti utili, risolvi enigmi e incontri altri vicini mentre combatti per sopravvivere all’invasione e guida Ryan attraverso il quartiere.

Sgattaiola attraverso le aree aperte del suggestivo quartiere degli Stati Uniti che è stato invaso da alieni e UFO. Indaga su case e fienili e cerca munizioni mentre ti fai strada attraverso il villaggio e scopri la cospirazione aliena.

Una minaccia costante che ha invaso il villaggio con i loro dischi volanti. “Loro” stanno cercando di rapire tutti nel villaggio, prelevando campioni di tutto, facendo esperimenti e sondando le persone. Intrufolati, corri o combatti per superare Greyhill e fai attenzione a “The Greys”.

Greyhill Incident arriverà anche in una speciale edizione retail per console Sony, la già citata Abducted Edition.

Recensione in pillole Curse of the Sea Rats

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Curse of the Sea Rats segna un passo importante per il team di sviluppo Petoons Studio. La promettente software house catalana fondata nel 2016 ha fatto parte del progetto PlayStation Talents, volto a valorizzare sviluppatori emergenti del panorama mondiale. Negli anni, il loro obiettivo di realizzare titoli che permettessero di costruire un ponte tra adulti e bambini li ha condotti a realizzare diversi titoli su licenza come La Mia Amica Peppa Pig e PJ Masks. Tuttavia, l’ambizione del team li ha spinti ad alzare il tiro cambiando genere, pur continuando a strizzare l’occhio ad esperienza ludiche di ampio respiro.

Da questo sforzo, che potrebbe potenzialmente segnare il futuro del giovane team indipendente, nasce Curse of the Sea Rats. Edito da PQube, il titolo si presenta come un’epica avventura metroidvania animata a mano, affrontabile in solitaria o coop fino a quattro persone. Un passo decisamente coraggioso per Petoons Studio: scopriamo insieme se l’obiettivo è stato centrato.

Curse of the Sea Rats sarà disponibile dal prossimo 6 Aprile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series, Nintendo Switch e PC (via Steam).

Pronti ad un’avventura a base di pirati e piattaforme?

Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

Curse of the Sea Rats si presenta, nelle dichiarazioni degli stessi sviluppatori, come un avvincente “ratoidvania”. Un gioco di parole che rievoca la premessa narrativa alla base del titolo.

Diciottesimo secolo. Una nave militare dell’impero britannico sta trasportando in patria un gruppo di pericolosi malviventi e pirati. Sfortunatamente, la temibile strega Flora Burn riesce a lanciare un sortilegio che trasforma tutti coloro a bordo della nave in ratti umanoidi. Sfruttando la confusione ed un attracco di fortuna sulle coste irlandesi, la fattucchiera riesce a scappare, prendendo in ostaggio il figlio dell’ammiraglio trovando il supporto di uno stuolo di spietati pirati. Disperato e con le spalle al muro, il militare decide di liberare quattro loschi individui destinati alla giustizia, proponendo loro un accordo: spezzare la maledizione di Flora Burn e recuperare sano e salvo il bambino, in cambio della libertà.

Bussa è il tipico personaggio che fa cantare direttamente i suoi pugni.

Una premessa narrativa piuttosto semplice lancia dunque il giocatore nei panni di uno dei quattro personaggi giocabili David Douglas, Buffalo Calf, Bussa e Akane Yamakawa alle prese con un’avventura dai toni pirateschi, adatta a grandi e giovani. La direzione artistica pesca a piene mani da un immaginario visivo caro all’animazione di fine anni ’80. Impossibile, in questo senso, non scorgere echi e suggestioni di pellicole come Basil l’investigatopo o Fievel sbarca in America. Una scelta che da vita ad un interessante connubio tra personaggi bidimensionali all’interno di ambienti tridimensionali, per un colpo d’occhio incantevole (nonostante la grande semplicità tecnica degli sfondi). Il ricco cast di eroi, cattivi e comprimari, si avvicenda regalando siparietti divertenti e citazionisti, anche di natura transmediale. Molto interessante è anche l’accompagnamento musicale, che alterna musiche d’atmosfera delicate a motivi tratti dall’immaginario della tradizione piratesca.

Troverete tanti NPC da poter aiutare, come questa simpatica nonnina.

Perché giocarlo?

La produzione Petoons Studio si presenta, da un punto di vista strettamente ludico, come un classico e robusto metroidvania.

Il player si troverà dunque ad esplorare una vasta mappa interconnessa, ricca di biomi differenti, aree da esplorare e passaggi da sbloccare grazie ad abilità apprese nel progresso dell’avventura. Numerose saranno inoltre le missioni secondarie, che comporteranno il recupero di oggetti nascosti negli angoli più remoti del mondo di gioco. Completare ogni incarico vi porterà via un buon numero di ore (una decina), che saliranno ulteriormente laddove vi porrete l’obiettivo di sbloccare tutti i finali disponibili.

I boss sono tra i momenti più gratificanti del gioco.

Se strutturalmente il titolo è dunque perfettamente aderente alle aspettative legate al genere, Curse of the Sea Rats decide di proporre altresì qualcosa di diverso.

Ciascuno dei personaggi sarà infatti liberamente controllabile, grazie alla possibilità concessa al player di non restare vincolati ad un’unica scelta per l’intera avventura. Se David rappresenta il tipico personaggio adatto ad ogni circostanza, Buffalo Calf è pensata per attacchi dalla distanza. Viceversa, Bussa sarà il tipico tank capace di incassare e distribuire un gran numero di danni nel corpo a corpo. Da ultima, Akane è un personaggio più agile e scattante, capace di usare la sua yari con maestria, tuttavia esponendosi a maggiori rischi a causa di una salute mediamente più bassa. Ogni personaggio potrà inoltre contare su un distinto skill tree ed abilità elementali, per permettere a ciascun player di individuare il personaggio preferito o, perché no, scambiarlo a seconda della necessità.

Altra interessante caratteristica della produzione è la possibilità di affrontare l’avventura in modalità cooperativa. Fino a quattro giocatori potranno dunque collaborare per proseguire nella caccia a Flora Burn, affrontando nel frattempo gli innumerevoli scagnozzi della strega in boss fight avvincenti e variegate.

David Douglas potrà contare sull’elemento fuoco per infliggere Ustione nei nemici.

Perché no?

Il problema fondamentale di Curse of the Sea Rats è tuttavia piuttosto semplice: si tratta di un progetto che non offre nulla di realmente nuovo o particolarmente fresco.

Chiariamoci. Il genere dei metroidvania è indubbiamente uno dei più usati (ed abusati) del panorama indipendente. Basta sfogliare anche solo le nostre pagine per trovare, negli ultimi mesi, un vero fiume di produzioni: dall’atipico Gal Guardians: Demon Purge (sempre edito da PQube) passando per il nostrano The Darkest Tales, senza scordare autentiche sorprese come The Knight Witch e Ghost Song. Ciascuno di essi accumunati da un tratto comune: la volontà di trovare un elemento distintivo per spiccare nei confronti di una concorrenza agguerrita e numericamente inesauribile. Dall’ispirazione narrativa, passando per cambi di prospettiva ludica, ogni team di sviluppo ha cercato di infondere un elemento di novità e personalità.

Anche in Curse of the Sea Rats troviamo uno sforzo simile: tuttavia, complice la poca esperienza del team di sviluppo, non sembra essere abbastanza.

La coop è un’aggiunta simpatica, ma non rivoluziona l’esperienza complessiva.

Abbiamo dunque un gameplay estremamente funzionale, preciso e reattivo che rende l’esperienza ludica piacevole e scorrevole, ma che si rifugia in una tradizione eccessiva senza mettere sul piatto meccaniche peculiari. La sensazione, giocando Curse of the Sea Rats, è quella di un titolo divertente ma tristemente troppo simile a tante altre produzioni. La possibilità di cambiare in corso di partita il proprio personaggio giocabile tra i quattro previsti, non fornisce altresì un vero e proprio mordente. Nonostante abilità e playstyle diversificati, qualsiasi vostra scelta finisce per essere altrettanto funzionale rispetto alle altre, riducendosi ad una preferenza perlopiù estetica.

Ovviamente, si tratta di una scelta che si collega alla possibilità di affrontare il gioco anche in modalità cooperativa fino a quattro giocatori. Un ulteriore elemento di distinzione per la produzione, almeno sulla carta. Sebbene infatti sia divertente affrontare l’avventura in compagnia, evocando feeling simili a quelli dei classici beat’em’up a scorrimento, l’esperienza ludica finisce per essere fin troppo caotica e forse mal calibrata in rapporto alle sezioni esplorative. La cooperativa finisce dunque per essere un’aggiunta piacevole, che tuttavia non convince pienamente.

Sfruttando alcune scelte di game design diventa piuttosto semplice sbloccare abilità.

Abbastanza peculiare altresì una scelta effettuata in sede di game design con riferimento allo sviluppo dei personaggi. Similmente ai soulslike, la morte punirà il giocatore con la perdita delle anime dei nemici sconfitti, necessarie per acquistare le abilità dagli skill trees. Nei classici From Software dovrete necessariamente recuperare quanto perduto tornando nel luogo del decesso. Se non sarete sufficientemente attenti lungo il percorso ed incontrerete nuovamente la morte prima di aver recuperato il bottino, la perdita sarà definitiva.

Curse of the Sea Rats fa una scelta parzialmente diversa. La morte comporterà la perdita di solo metà di quanto accumulato. Tuttavia, se riuscirete a recuperare le anime dal punto del decesso, potrete recuperare nuovamente tutto quanto inizialmente perso. Ne emerge dunque una potenziale situazione in cui, da un ipotetico quantitativo iniziale di 1.000 anime, potreste ritrovarvene in tasca 1.500. Una scelta piuttosto singolare che apre le porte anche ad exploit per il farming. Si tratta di un tentativo di “riequilibrare” la difficoltà concedendo al player un piccolo aiuto in caso di difficoltà, in modo da potenziarsi velocemente. Una soluzione che non ci ha pienamente convinto.

Commento finale

The Curse of the Sea Rats segna un importante passo di maturazione per il team di sviluppo catalano. Attingendo dal mondo dei metroidvania, il titolo propone un’avventura solida e divertente con un buon numero di contenuti, graziata da un character design che omaggia il mondo dell’animazione di fine anni ’80. Nonostante le ottime qualità, la produzione scivola in un eccessivo tradizionalismo senza riuscire a fornire quel qualcosa in più che fa la differenza tra un risultato buono ed uno ottimo. Anche scelte intriganti come i personaggi multipli e la possibilità di affrontare l’avventura in cooperativa non risultano pienamente sfruttate. Tuttavia, il titolo resta una valida alternativa all’interno del genere di riferimento, che auspichiamo sia solo l’inizio di un nuovo percorso per Petoons Studio.

Jonathan Majors, nuove prove sembrano scagionare l’attore dalle accuse di violenza domestica

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Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato dell’incredibile vicenda che ha coinvolto l’attore americano Jonathan Majors, accusato di violenza domestica.

Sono tuttavia emerse, nelle ultime ore, alcune prove che sembrano fornire una differente ricostruzione della vicenda, al punto da dimostrare l’innocenza di Majors.

Il team legale dell’attore ha infatti condiviso una serie di messaggi, inviati dalla donna che avrebbe subito l’aggressione, nei quali sembrerebbe confermata la natura fortuita delle accuse. La donna si è infatti detta “arrabbiata” per il suo arresto, chiarendo che non approva le accuse che gli sono state rivolte: “Ho detto che era colpa mia per aver provato ad afferrare il tuo telefono (…) Ho ribadito che questa non era un’aggressione.”

La donna ha però confermato di aver avuto una discussione con Majors e di aver riportato alcuni lividi. Priya Chaudhry, legale della stella di Hollywood, continua a sostenere l’innocenza del suo cliente, affermando anche sia stato proprio lui a chiamare la polizia. La donna ha altresì smentito che Majors l’avrebbe afferrata per il collo (come riportato da alcuni organi di stampa) confermando al giudice la falsità dell’accusa.

Hanno detto che dovevano arrestarti come da protocollo quando hanno visto le mie ferite e sapevano che avevano litigato (…) So che hai il miglior team legale e che non hai nulla di cui preoccuparti, ma voglio solo dirti che farò tutto il possibile da parte mia. Ho inoltre detto al giudice che so che il motivo della chiamata è legato al fatto che sono svenuta e quindi ti sei preoccupato. Hai chiamato perché eri preoccupato. Mi ha promesso che l’avrebbe comunicato.

La donna sembra dunque addossarsi gran parte della colpa per la vicenda occorsa, nonostante, come ricordato da Variety, tutte le dichiarazioni dovranno trovare ulteriori riscontri nelle sedi competenti.

Jonathan Majors era stato arrestato e rilasciato la settimana scorsa a New York. Secondo quanto riportato da alcuni siti statunitensi come The Wrap, sabato 25 marzo alle ore 11:14 circa, la polizia ha risposto ad una chiamata al 911, proveniente da un appartamento del 10° distretto. Da una indagine preliminare pare si sia stabilito che un uomo di 33 anni era stato coinvolto in una lite domestica con una donna di 30 anni.

Una vicenda che potrebbe dunque avviarsi verso una conclusione serena per l’attore, sebbene tutto sia ancora da verificare ed accertare. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.

L’E3 2023 è stato ufficialmente cancellato

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La notizia era nell’aria, ma giunge ugualmente con un certo grado di stupore: l‘E3 2023 è stato cancellato, sia per gli eventi digitali, sia per quelli in presenza.

A darne conferma ufficiale sono gli stessi organizzatori dell’evento, tramite l’account ufficiale Twitter della storica manifestazione.

Nonostante l’impegno profuso dalla Entertainment Software Association in partnership con ReedPop (azienda che produce eventi di calibro internazionale come il New York Comic Con, la Star Wars Celebration ed i PAX), la fiera dell’intrattenimento videoludico più famosa al mondo non si terrà quest’anno.

Una notizia che tuttavia non giunge totalmente inaspettata, a causa delle innumerevoli defezioni da parte di azienda come Sony, Microsoft, Nintendo, Ubisoft, SEGA e Tencent.

Secondo quanto riportato da IGN, pare che le motivazioni della scelta non siano legate al calo di popolarità del brand E3, quanto piuttosto in una mancata attrattiva per le grandi aziende del settore, la cui assenza non avrebbe garantito alla manifestazione la giusta “trazione” sul pubblico.

The Verge rivela inoltre che tra le ulteriori problematiche emerse sembra esserci la difficoltà, per gli sviluppatori, di predisporre in tempo per la fiera materiale giocabile idoneo, come demo. Inoltre, sarebbe occorsi svariati intoppi organizzativi. Tuttavia, sia ESA sia ReedPop sembrano propense a proporre nuovamente il format nei prossimi anni.

Con la crescita di popolarità degli eventi digitali (grazie anche alla maggiore praticità ed economicità per le aziende), il futuro della leggendaria manifestazione losangelina sembra piuttosto nebuloso. La cancellazione dell’E3 2023 sarà la fine della fiera che ha plasmato per anni l’industria videoludica? Solo il tempo ce lo saprà smentire o confermare.

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