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PlayStation compra Firewalk Studios, ecco i dettagli

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Firewalk Studios

Sony PlayStation ha comprato Firewalk Studios, un team composto principalmente da ex-dipendenti Bungie che sta lavorando ad un nuovo Game as a Service AAA per PlayStation 5 e PC. Il team è composto attualmente da oltre 150 persone.

Nello specifico, Sony PlayStation ha dichiarato che Firewalk Studios collaborerà con Bungie Haven Interactive Studios per “definire una nuova generazione di esperienze live service per i giocatori PlayStation”.

A sottolineare la mission dello studio, orientata al multiplayer, ci ha pensato anche lo Studio Head di Firewalk, Tony Hsu: “Abbiamo messo insieme un team straordinario presso Firewalk Studios, costruito appositamente per portare esperienze multiplayer memorabili ai giocatori di tutto il mondo“.

Epic Games Store, Beyond Blue e Never Alone in regalo!

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Come ogni giovedì Epic Games Store regala uno o più giochi gratuiti per il nostro PC, questa settimana esploriamo le profondità dei mari in Beyond Blue e avventuriamoci nella tundra dell’Alaska nel fiabesco Never Alone.

Beyond Blue è una particolare esperienza che ci mette nei panni di un esploratrice e scienziata, alla costante ricerca di spiegazione ai misteri dell’oceano. Un avventura in terza persona dove potremmo osservare, ascoltare e interagire con l’ecosistema marino come in pochi altri titoli.

Prendiamo parte a 8 diverse immersioni, e sfruttiamo un equipaggiamento all’avanguardia, mentre viviamo una narrazione evocativa, una colonna sonora coinvolgente, e sblocchiamo 16 mini documentari sulle meraviglie dell’oceano.

Never Alone è un gioco platform con enigmi realizzato in collaborazione con gli Iñupiat, uno dei popoli nativi dell’Alaska. Incentrato sul folklore popolare di queste terre desolate, vestiamo i panni di Nuna, e con l’aiuto della sua volpe, cerchiamo di sopravvivere al freddo siderale.

Esploriamo ambienti maestosi, e compiamo gesta eroiche, mentre incontriamo bizzarri personaggi appartenenti alle leggende Iñupiaq, in solitaria, o anche con l’aiuto di un nostro amico.

Potete fare vostri Beyond Blue e Never Alone in forma gratuita solo sull’ Epic Game Store, creando un account -in caso non l’aveste ancora fatto- e seguendo i corrispettivi link ai giochi. Non fatevi sfuggire quest’offerta, che scadrà alle ore 17:00 di giovedì 27 aprile.

Immortals of Aveum, primo trailer di gameplay

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EA Originals e Ascendant Studios hanno pubblicato più di 6 minuti di trailer del  gameplay di Immortals of Aveum, fornendo uno sguardo approfondito all’innovativo sparatutto magico single player in prima persona.

Il titolo si è finalmente rivelato solo la scorsa settimana, con un trailer decisamente affascinante.

Ve lo proponiamo di seguito, grazie all’account ufficiale YouTube del titolo.

Il trailer del gameplay mostra Jak che combatte contro le forze Rasharniane, mostrando il combattimento basato sugli incantesimi, mentre il giocatore brandisce i tre diversi tipi di magia: Forza (blu), Vita (verde) e Caos (rosso). Grazie a sigilli, anelli e totem, il gioco è personalizzabile per adattarsi al meglio allo stile di gioco preferito dai giocatori. 

Ascendant Studios è orgogliosa di pubblicare uno dei primi giochi con Unreal Engine 5.1. Immortals of Aveum sfrutta le più recenti tecnologie del motore, tra cui l’illuminazione dinamica Lumen e il potenziamento delle prestazioni Nanite (poligoni). Potete trovare una descrizione completa di come Ascendant sta utilizzando questo potente strumento nel nuovo post sul blog qui

Immortals of Aveum verrà lanciato nei negozi al dettaglio e in digitale il 20 luglio 2023 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC tramite EA App, Steam ed Epic Games Store.

Puzzle Bobble Everybubble!, svelati gli EX stages e molto altro

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ININ Games e TAITO Corporation hanno rilasciato nuove informazioni sull’imminente puzzle game Puzzle Bobble Everybubble!: ecco gli EX stages, i collezionabili e non solo!

In questa nuova avventura, completare ciascuna area dello Story Mode con specifiche condizioni permetterà l’accesso agli EX Stages, livelli molto difficili che metteranno alla prova i fan più hardcore di Puzzle Bobble! Ma non solo: completarli permetterà di sbloccare ulteriori personaggi da poter usare nella Battle Mode, nonché costumi per i personaggi assist Miniroon e Chack’n, nuova musiche per gli stage e tanti altri oggetti. Questi stage esclusivi racconteranno nuove storie, differenti da quanto previsto dalla storyline principale.

Gli EX stages, assieme agli stage dello Story Mode, nonché la modalità infinita Baron’s Tower, e le variabili possibili dal numero di giocatori, il gioco offrirà centinaia di stage diversi da completare.

Ci sarà inoltre il Memory Album, nel quale sarà possibile osservare le descrizioni ed i profili della skin, dei costumi e dei collezionabili raccolti. Sarà inoltre possibile ascoltare le musiche disponibili, oltre a quelle sbloccate.

La storia di Puzzle Bobble Everybubble! Porta Bub, Bob, Peb e Pab sulle Isole Arcobaleno, dove vive Miniroon, un misterioso personaggio simile a Bub. Un bel giorno all’improvviso Miniroon inizia a soffiare tantissime bolle, ricoprendo l’intera isola e causando problemi ai suoi residenti. È ora che intervengano i nostri quattro simpatici draghi delle bolle ed aiutino Miniroon a fermare le sue incontrollabili bolle! In questa ultima avventura, i giocatori devono far scoppiare ancora una volta le bolle passando per dei livelli incredibilmente tosti ma divertenti. Per aiutarsi nella loro impresa, possono utilizzare numerosi oggetti e stratagemmi o provare a fare del loro meglio da soli.

Puzzle Bobble Everybubble! arriverà in esclusiva Nintendo Switch (e su eShop) il prossimo 23 Maggio.

Diablo 4, prevista un’altra beta prima dell’uscita?

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Diablo 4

Tramite l’account Twitter ufficiale, gli sviluppatori di Diablo 4 hanno fatto intendere che potrebbe esserci un’altra beta prima dell’uscita del gioco.

Un utente sul social di Elon Musk ha infatti scritto che “avrebbe voluto più tempo per giocare a Diablo 4 e che è già in crisi di astinenza”. L’account ufficiale di cui prima ha risposto con un stuzzicante: “Forse questo problema può essere risolto…”.

Nel corso della giornata odierna, inoltre, è prevista una nuova presentazione in streaming, alle ore 20:00 italiane, durante la quale verrà fatto anche un annuncio a sorpresa. Che sia questa la sorpresa?


Diablo è una serie di videogiochi creata dalla Blizzard Entertainment di genere action RPG, considerata una delle serie più rappresentative e di maggior successo appartenenti a tale genere.

Il capostipite della serie, Diablo, uscì nel 1996 per PC, ottenendo immediatamente un grande successo sia di critica che di pubblico, e portando alla nascita di un vero e proprio nuovo sottogenere di Action RPG, che mischiava meccaniche da gioco di azione a quelle tipiche dell’RPG, proponendo un’interfaccia semplice ed intuitiva unita a un sistema di gioco profondo e immediato completamente gestibile via mouse, che fu imitato da una moltitudine di titoli videoludici venuti dopo.

Soffermandoci sul capitolo in uscita, ecco la descrizione prodotto direttamente dalla pagina Amazon (da cui potete prenotarlo):

Diablo 4 è la nuova esperienza GdR d’azione con mali da massacrare, innumerevoli abilità da padroneggiare, spedizioni da incubo e bottino leggendario. Va’ all’avventura in solitaria o con amici, incontra personaggi memorabili in un’ambientazione oscura e dalla trama accattivante, oppure esplora un ampio mondo condiviso di fine gioco dove incontrarsi in città per commerciare, radunarsi per sfidare boss mondiali o gettarsi nelle zone PvP per mettersi alla prova, senza zone di lobby, con cross-play e progressi condivisi su tutte le piattaforme disponibili.

Non è che l’inizio per Diablo 4, con nuovi eventi, storie, stagioni, ricompense e tanto altro in arrivo.


Diablo 4 sarà disponibile dal 6 giugno 2023 per PC, Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5 e PlayStation 4. Siete pronti a perdervi tra i tanti contenuti (anche end-game) del titolo?

Cult of the Lamb, ecco la data di uscita dell’espansione gratuita Relics of the Old Faith

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Devolver Digital e Massive Monster hanno annunciato, con un nuovo trailer, la data di uscita ufficiale di Relics of the Old Faith, espansione gratuita di Cult of the Lamb.

Solo un mese fa, il team di sviluppo aveva alzato il sipario su alcuni degli interessanti contenuti del DLC, riguardanti non solo modifiche QoL, ma anche e soprattutto contenutistiche.

Ecco di seguito il nuovo trailer ufficiale, grazie all’account ufficiale YouTube di Devolver Digital.

Relics of the Old Faith introdurrà nuovi contenuti nell’endgame, nuove sfide e nuove meccaniche di combattimento, tra cui la possibilità di sferrare colpi pesanti. Inoltre, troveremo nuovi NPC, missioni e costruzioni inedite con le quali ottimizzare la vita dei nostri adepti. L’aggiornamento gratuito arriverà per tutte le piattaforme il prossimo 24 Aprile.

In Cult of the Lamb hai il ruolo di un agnello posseduto. Un minaccioso sconosciuto ti ha salvato dalla distruzione, e ora tu devi ripagare il debito costruendo un culto in suo nome. Crea la tua setta in una terra di falsi profeti e avventurati in regioni misteriose per costruire una comunità di seguaci del bosco, diffondere il tuo Verbo e diventare l’unica vera fede.

Raccogli e usa le risorse per costruire nuove strutture, esegui rituali oscuri per placare gli dei e predica per rafforzare la fede del tuo gregge.

Esplora un mondo tentacolare generato in modo casuale, combatti orde di nemici e sconfiggi i leader delle sette rivali per assorbire il loro potere e affermare il dominio della tua setta.

Istruisci il tuo gregge e imbarcati in una missione alla scoperta dei segreti di quattro misteriose regioni. Purifica i miscredenti, diffondi l’illuminazione ed esegui rituali mistici nel tuo viaggio per diventare il potente dio agnello.

Il titolo Massive Monster ci aveva semplicemente stupito lo scorso anno, guadagnandosi il riconoscimento come una delle sorprese videoludiche del 2022.

Vi ricordiamo che Cult of the Lamb è disponibile sugli store digitali per PlayStation 4, PlayStation 5Xbox OneXbox SeriesNintendo Switch e PC (via Steam).

Fast X si mostra nel secondo trailer ufficiale

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Universal Pictures ha condiviso il secondo trailer ufficiale di Fast X, il decimo capitolo della saga di Fast & Furious.

Il precedente trailer, mostrato a Febbraio, ci aveva dato una prima anticipazione del villain interpretato da Jason Momoa.

Ve lo proponiamo di seguito, grazie all’account ufficiale YouTube di Universal Pictures International Italy.

Fast X, il decimo film della saga di Fast & Furious, dà il via ai capitoli finali di uno dei più leggendari e popolari franchise cinematografici, giunto al suo terzo decennio e ancora sostenuto dallo stesso cast e dagli stessi personaggi degli esordi.

Nel corso di molte sfide e contro ostacoli impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia, coraggio e abilità tutti i nemici che hanno incontrato sul loro cammino. Ora si trovano di fronte all’avversario più letale che abbiano mai affrontato: una minaccia terribile che emerge dalle ombre del passato, alimentata dalla vendetta, determinata a disperdere la famiglia e a distruggere per sempre tutto e tutti i suoi cari.

In Fast Five del 2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il famigerato boss della droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero su un ponte di Rio De Janeiro. Quello che non sapevano è che il figlio di Reyes, Dante (Jason Momoa di Aquaman), ha assistito a tutto questo e ha passato gli ultimi 12 anni a elaborare un piano per far pagare a Dom il prezzo più alto. Il complotto di Dante spingerà la famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo figlio di 8 anni (Leo Abelo Perry, Black-ish) è l’obiettivo finale della vendetta di Dante.

Diretto da Louis Leterrier (Scontro tra Titani, L’incredibile Hulk), Fast X è interpretato dal cast storico, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “”Ludacris”” Bridges, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, Sung Kang, Jason Statham, John Cena e Scott Eastwood, con il premio Oscar Helen Mirren e il premio Oscar Charlize Theron. Il film si arricchisce di un nuovo straordinario cast, tra cui la vincitrice dell’Oscar Brie Larson nel ruolo di Tess, una rappresentante disonesta dell’Agenzia; Alan Ritchson (Reacher) nel ruolo di Aimes, il nuovo capo dell’Agenzia che non nutre la stessa simpatia per la squadra di Dom come il suo predecessore, Mr. Nobody; Daniela Melchior (Suicide Squad) nel ruolo di una pilota di strada brasiliana con un forte legame con il passato di Dom; e la leggendaria vincitrice dell’Oscar Rita Moreno nel ruolo di Abuelita Toretto, la nonna di Dom e Mia. Fast X è prodotto da Neal H. Moritz, Vin Diesel, Justin Lin, Jeff Kirschenbaum e Samantha Vincent. I produttori esecutivi sono Joseph M. Caracciolo, Jr., David Cain, Chris Morgan, Amanda Lewis e Mark Bomback.

L’uscita del film al cinema è prevista per il prossimo 18 Maggio.

FUBAR, trailer ufficiale per la serie Netflix con Arnold Schwarzenegger

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Tramite i propri canali social, Netflix Italia ha condiviso il trailer ufficiale per FUBAR, serie d’azione con Arnold Schwarzenegger, dopo aver condiviso il primo teaser alcune settimane fa.

Ve lo proponiamo di seguito, grazie all’account ufficiale YouTube di Netflix.

Un agente della CIA scopre un segreto di famiglia che lo obbliga a mettere da parte i piani di pensionamento per un ultimo incarico. Costretti a fare gioco di squadra, un padre e sua figlia si renderanno conto che il loro rapporto è un castello di menzogne e che in realtà non si conoscono per niente.

Creato da Nick Santora (Reacher, Prison Break) eprodotta da Skydance Television e Blackjack Films, FUBAR rappresenta la prima serie in carriera per la leggenda degli action Arnold Schwarzenegger.

Il cast include Monica Barbaro, Milan Carter, Fortune Feimster, Travis Van Winkle, Jay Baruchel, Andy Buckley, Aparna Brielle, Barbara Eve Harris, Fabiana Udenio e Gabriel Luna. Le riprese hanno avuto in inizio ad Aprile 2022 ad Antwerp, in Belgio, per poi proseguire anche a Toronto, Canada.

FUBAR arriverà con otto puntate in esclusiva Netflix il 25 Maggio.

Curiosi di sapere cosa merita una visione ad Aprile su Netflix? Ecco i nostri suggerimenti: Netflix, cosa vedere ad Aprile 2023 – 4News

Crash Team Rumble, nuovo trailer per la beta che parte oggi

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Crash Team Rumble

Activision Blizzard e Toys for Bob hanno pubblicato un nuovo trailer per la beta chiusa di Crash Team Rumble che inizia oggi, 20 aprile 2023, alle 19:00 ore italiane, e si concluderà lunedì 24 aprile 2023, sempre alle 19:00. L’accesso è riservato solamente a chi ha preordinato il gioco.

La Closed Beta offre la possibilità di utilizzare 5 personaggi dal roster completo in 3 arene e ad accedere ad una serie di modalità che offrono già una buona idea della varietà di opzioni di gioco che sarà presente nella versione completa.

Nello specifico:

  • 5 personaggi giocabili: Crash, Coco, Tawna, Dingo e Neo Cortex
  • 3 mappe
  • 4 poteri
  • Cross-play
  • Matchmaking pubblico e privato
  • Tutorial

Ecco una panoramica del titolo:

Preparati a lanciarti, saltare, scivolare e rimbalzare in una nuova era di Crash.

Crash Team Rumble porta Crash Bandicoot in una nuova direzione, con gli iconici eroi e antagonisti della serie che si affronteranno in sfide in team 4v4. I giocatori si sfideranno in varie pericolosissime mappe, mentre ciascun team cercherà di essere il primo a raccogliere e mettere al sicuro abbastanza frutti Wumpa da conquistare la vittoria! Sii un eroe o abbraccia il male che c’è in te con incredibili personaggi, ciascuno con abilità uniche. Il lavoro di squadra è fondamentale in ogni partita: i giocatori devono collaborare per battere il team avversario, difendere la propria banca Wumpa e conquistare punti chiave in giro per la mappa per aumentare il proprio punteggio.

E le sorprese di Crash Team Rumble non finiscono qui: presto arriveranno nuovi eroi, modalità, mappe, ricompense e molto altro ancora!

La data d’uscita di Crash Team Rumble è fissata per il 20 giugno 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S al prezzo di 29,99€. In versione fisica sarà disponibile solo la Deluxe Edition, già prenotabile su Amazon ai seguenti link:

Godzilla x Kong, il primo teaser del film

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Legendary Pictures ha pubblicato il primo teaser di Godzilla x Kong: The New Empire, il nuovo film del Monsterverse. La saga (iniziata nel 2014 con Godzilla) vede gli umani affrontare i più famosi kaiju della cultura giapponese.

Godzilla x Kong: The New Empire sembra essere un diretto sequel del precedente film, Godzilla vs Kong (2021), che servì da crossover tra i due iconici mostri del cinema. Il titolo suggerisce non solo che molto probabilmente le due creature non saranno rivali, ma che la trama ruoterà attorno alla Terra Cava, l’universo sotterraneo, luogo d’origine dei mostri. Nel teaser vediamo una gigantesca figura simile a Kong, ma che potrebbe in realtà rivelarsi il villain della storia, di cui, purtroppo, non abbiamo altri dettagli al momento.

Nel cast torneranno Rebecca Hall (Iron Man 3, Trascendece) e Brian Tyree Henry (Eternal, Spider-Man: Across the Spider-Verse). Assenti invece Millie Bobby Brown e Alexander Skarsgård, al suo posto ci sarà però Dan Stevens (Downton Abbey, Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga). Alla regia troviamo ancora una volta Adam Wingard e l’uscita è prevista per marzo 2024.

Nel 2021 Godzilla vs Kong aveva incassa 470 milioni di dollari in tutto il mondo rivelandosi il primo vero successo economico al cinema, nell’era della pandemia (nonostante la Warner stesse applicando in quel periodo una distribuzione parallela tra le sale e il digitale). Non sorprende che l’annuncio di un sequel non avesse tardato ad arrivare e ora non ci resta che aspettare e vedere se anche questo nuovo capitolo della saga verrà accolto altrettanto bene.

Marvel’s Spider-Man 2, il doppiatore di Peter conferma che ha concluso i lavori su doppiaggio e motion capture

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Spider-Man: Miles Morales training

Yuri Lowenthal, il doppiatore di Peter Parker in Marvel’s Spider-Man 2 (e ovviamente nel primo), ha dichiarato su Reddit che ha concluso i lavori su doppiaggio e motion capture.

Spider-Man Motion Capture

Questa dichiarazione non fa altro che sottolineare ancora di più che la finestra di lancio fornita dagli sviluppatori (autunno 2023) potrebbe essere quella reale e il gioco quindi non dovrebbe subire rinvii.

Alla luce di questo, in estate, PlayStation Showcase o meno, siamo convinti di vedere nuovamente (o per la prima volta, in un certo senso) in azione i nostri due amichevoli Spider-Man di quartiere.

Final Fantasy Pixel Remaster è disponibile su PS4 e NSW, ecco il trailer di lancio

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Final Fantasy Pixel Remaster

Final Fantasy Pixel Remaster, come annunciato due settimane fa, è disponibile da ieri in formato digitale anche su console PlayStation 4 e Nintendo Switch.

Il pacchetto, che include i giochi da FINAL FANTASY I fino a FINAL FANTASY VI, propone tutta la magia dei giochi originali con vari miglioramenti, restando comunque fedele al design rétro di questi capolavori.

Nella serie Final Fantasy Pixel Remaster ci saranno delle funzionalità uniche per le versioni PS4 e Nintendo Switch, tra cui l’opzione per passare dalle colonne sonore riarrangiate a quelle basate sui giochi originali e anche la possibilità di scegliere i font di gioco (sarà possibile giocare con il font predefinito o con un font ispirato ai pixel). Inoltre, chi gioca su PS4 e Nintendo Switch avrà delle nuove opzioni disponibili, come la possibilità di disattivare gli incontri casuali o di regolare i moltiplicatori d’esperienza guadagnata tra 0 e 4.

Le versioni digitali di tutti e sei i giochi della serie Final Fantasy Pixel Remaster possono essere acquistate individualmente o all’interno del pacchetto FINAL FANTASY I-VI BUNDLE disponibile sul PlayStation Store o il Nintendo eShop. Chi acquisterà uno o più giochi entro il 25 maggio 2023 riceverà due sfondi tematici su Nintendo Switch o un tema e un avatar su PS4 corrispondenti al gioco o ai giochi comprati. Chi acquisterà la serie completa entro il 25 maggio 2023 riceverà i 12 sfondi tematici su Nintendo Switch o tutti i temi e gli avatar inclusi nei giochi individuali su PS4, ovvero un totale di 6 temi e 6 avatar.

Oxenfree 2: Lost Signals, nuovo trailer annuncia la data di uscita!

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Oxenfree 2: Lost Signals

Nel corso del Nintendo Indie World Showcase tenutosi ieri, Night School ha annunciato, con un nuovo trailer, che Oxenfree 2: Lost Signals, sarà disponibile dal 12 luglio su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, PC e sui dispositivi mobile via Netflix.

Ambientato cinque anni dopo gli eventi narrati nel primo titolo, ancora oggi celebrato per l’avvincente trama, gli indimenticabili protagonisti e l’accattivante stile artistico, Oxenfree 2: Lost Signals farà vivere ai giocatori un’inedita avventura narrativa caratterizzata da cast e storia originali.

“Con Oxenfree 2: Lost Signals abbiamo voluto attingere all’essenza e al mondo che hanno reso il gioco originale così speciale, immergendo al contempo i giocatori in una storia completamente nuova con una posta in gioco ancora più alta”, ha dichiarato Sean Krankel, co-founder e studio director di Night School“Questo gioco è frutto di duro lavoro e molto amore e non vediamo l’ora che i giocatori si calino nei panni di Riley, plasmandola attraverso scelte che cambieranno la sua vita e sfide sovrannaturali che minacciano di distruggere il suo futuro”.

Oxenfree 2: Lost Signals vede come protagonista Riley Poverly, una ricercatrice ambientale che torna nella sua città natale, Camena, per indagare su frequenze radio anomale che causano disturbi alle apparecchiature elettroniche. Ben presto Riley scoprirà una lunga storia di avvenimenti spettrali nella vicina Edwards Island e rimarrà invischiata in uno spaventoso mistero sovrannaturale.

Al lancio, interfaccia e sottotitoli di Oxenfree II: Lost Signals saranno localizzati in arabo, cinese (semplificato), cinese (tradizionale), croato, ceco, danese, olandese, inglese, finlandese, francese, tedesco, greco, ebraico, hindi, ungherese, indonesiano, italiano, giapponese, coreano, malese, norvegese bokmål, polacco, portoghese (Brasile), portoghese, rumeno, spagnolo, spagnolo (Spagna), svedese, turco, ucraino e vietnamita.

Blasphemous 2, nuovo trailer svela la finestra di lancio!

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Blasphemous 2

Nel corso del Nintendo Indie World Showcase tenutosi ieri, è stato mostrato il primo vero trailer di Blasphemous 2 con cui è stata svelata anche la finestra di lancio.

Il sequel del titolo di The Game Kitchen sarà disponibile dalla prossima estate (più nello specifico, Late Summer, quindi tra fine agosto e inizio settembre) su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.

In Blasphemous 2 rivestiremo i panni del Penitente. Risvegliatosi in una terra sconosciuta, dovremo affrontare una nuova avventura tuffandoci nel viscerale ciclo infinito di vita, morte e resurrezione che abbiamo amato nel primo capitolo.

Qui una panoramica parziale del titolo direttamente dalla pagina Steam:

Il Penitente si risveglia mentre Blasphemous 2 lo segue ancora una volta in una lotta senza fine contro il Miracolo. Immergiti in un mondo pericoloso, pieno di misteri e segreti, e fatti strada tra i mostruosi nemici che si frappongono tra te e la tua missione per porre per sempre fine al ciclo.

La seconda scrittura della serie Blasphemous preannuncia il ritorno del Penitente, con una storia che trae origine direttamente dal DLC gratuito Wounds of Eventide, dove il Cuore nel cielo ha annunciato il ritorno del Miracolo e preannunciato la nascita di un nuovo bambino miracoloso.

Risvegliatosi in una nuova e strana terra e lontano dal suo luogo di riposo finale, il Penitente viene spinto di nuovo nel ciclo infinito di vita, morte e resurrezione, senza altra scelta se non quella di esplorare questo nuovo mondo pericoloso e scoprirne i segreti a lungo dimenticati.

Orde di nemici grotteschi ti ostacoleranno, in attesa del giudizio finale da parte della brutale mano del Penitente, mentre titanici boss ti attenderanno nell’oscurità, aspettando la loro occasione per riportarti nella tua tomba di appartenenza.

Abbatterli non sarà facile, ma grazie alla possibilità di Blasphemous 2 di personalizzare e migliorare le proprie abilità, oltre a diverse nuove armi uniche da brandire con zelo e infinita furia, la vittoria sarà a portata di mano.

Ricorda, solo una cosa è certa… La penitenza non finisce mai!

Unrecord, si presenta l’FPS al limite del fotorealismo

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Qualche ora fa è apparso con una pagina su Steam, e un impressionante videogameplay, Unrecord: Un FPS che potrebbe ridefinire il concetto di fotorealismo nel mercato dei prodotti videoludici.

Creato dal team francese DRAMA, Unrecord è uno sparatutto in prima persona singeplayer che racconta la storia di un agente della polizia dalla prospettiva della sua body cam.

L’incredibile risultato a schermo viene mosso dal potentissimo Unreal Engine 5, mostrando finalmente al mondo cosa questo motore grafico è capace di generare se usato con sapienza e ingengno.

Il titolo presenta anche un originale sistema di mira libera -senza restrizioni del corpo del nostro personaggio-, un sistema di dialoghi che cambierà il corso della storia ispirata dai più famosi thriller polizieschi, e meccaniche rougelike con un approccio minimalista all’HUD.

L’uscita di Unrecord è attesa prossimamente solo su PC, e il team DRAMA ha voluto precisare che il gioco si trova attualmente nelle sue prime fasi di sviluppo.

Recensione mouse Logitech G502 Lightspeed

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Quando si pensa a mouse competitivi da gaming, l’immagine che tutti noi abbiamo di fronte è quella di mouse semplici ma soprattutto cablati, in grado di offrire la minor latenza possibile. Logitech, tuttavia, ha deciso di ripensare il mouse da gaming mettendo al centro la piacevolezza d’uso che per forza di cose passa anche attraverso l’assenza di cavi.

Proprio tenendo a mente questa esigenza, è nata la tecnologia Lightspeed di Logitech, un protocollo wireless in grado di offrire connessioni veloci e affidabili, che permette ai dispositivi che la implementano di competere con i mouse cablati in termini di prestazioni e latenza.

La tecnologia lightspeed di Logitech, a quattro anni di distanza dalla sua prima introduzione, ha quasi soppiantato l’intera gamma di prodotti wireless Logitech G ad alte prestazioni, e uno dei prodotti più rappresentativi è il mouse Logitech G502 Lightspeed che raccoglie il meglio delle tecnologie per il gaming disponibili in casa Logitech.

Logitech G502 Lightspeed è in grado di soddisfare le esigenze di gioco ad alte prestazioni di qualsiasi giocatore, eliminando i problemi tipicamente associati ai dispositivi wireless, come l’input lag e la scarsa durata della batteria. Tuttavia, come vedremo nella nostra recensione, Logitech G502 Lightspeed ci ha causato anche più di qualche grattacapo, sporcando un’esperienza d’uso che fino ad un certo punto era stata esaltante.

Contenuto della confezione e specifiche tecniche

La confezione del Logitech G502 Lightspeed comprende il mouse, il ricevitore USB Lightspeed, un cavo di ricarica, un adattatore (Usb A – MicroUSB) per il cavo, pesi aggiuntivi conservati in un pratico scrigno in plastica e la documentazione utente.

Di seguito un breve riepilogo delle specifiche tecniche:

  • Sensore: HERO 25K
  • Risoluzione: 100 – 25.600 DPI
  • Velocità di accelerazione: > 40 G
  • Velocità di tracciamento massima: > 400 IPS
  • Durata della batteria: fino a 60 ore senza rgb attivi, o 48 conrgb
  • Peso (senza cavo): 114 grammi (personalizzabile con pesi aggiuntivi)
  • Numero di pulsanti: 11 programmabili
  • Compatibile con Powermat

Design, Layout dei pulsanti e tecnologia utilizzata per i pulsanti

Il design è ergonomico, con una forma sagomata che si adatta comodamente alla mano destra. Sul lato sinistro del mouse infatti, un piccolo incavo permette di appoggiare il pollice e di accedere più facilmente al pulsante sniper. Il layout dei pulsanti include 11 pulsanti programmabili: oltre ai classici pulsanti sinistro e destro, alla rotellina cliccabile, trovano posto sul mouse 5 pulsanti laterali, tre accessibili con il pollice e tra questi il già citato pulsante Sniper che diminuisce la velocità del mouse per un puntamento più preciso, e due accessibili con l’indice e che di base funzionano per il cambio della velocità DPI. Un pulsante infine è dedicato alla selezione dei DPI e un altro ancora, di tipo meccanico, serve a disattivare la rotazione a scatti e attivare quella continua della rotella, molto comoda quando avete da scorrere testi molto lunghi (e si non abbiamo sbagliato a contare, Logitech conteggia come pulsante aggiuntivo anche la possibilità di effettuare il click laterale DX-SX con la rotella).

I materiali utilizzati sono di alta qualità, con una finitura opaca per la parte centrale della scocca e grip laterali in gomma per garantire una presa sicura durante l’uso. I pulsanti ed alcuni dettagli, invece, sono in plastica lucida. Molto sobria la colorazione RGB che è limitata al solo logo Logitech G

Rispetto alla versione cablata di Logitech G502, la versione wireless Lighspeed è stata interamente reingegnerizzata e ciò ha consentito di abbassare il peso a 114 grammi contro i 121g della versione cablata Logitech G502 HERO, un risultato davvero impressionante, se si considera che il peso comprende tutta la parte del sensore wireless, ovviamente assente nella versione cablata.

La sensazione mouse alla mano è inoltre quella di trovarsi di fronte ad un mouse decisamente più leggero rispetto a quanto la differenza di grammatura risultante dalle specifiche tecniche lasci immaginare, e questo perchè nei dati di targa della versione cablata non può ovviamente tenersi conto della resistenza allo scivolamento offerta dal cavo.

Per chi dovesse preferire un mouse più pesante, comunque, è possibile aggiungere fino a 16g al peso del mouse, grazie ai pesetti (2x4g e 4x2g) ben distribuiti nella parte centrale e posteriore del mouse.

La tecnologia utilizzata per i pulsanti è il sistema di tensionamento meccanico dei pulsanti (Mechanical Button Tensioning System) di Logitech, che offre una sensazione di clic ottimale e una maggiore longevità di prodotto.

Il sensore Hero 25K, la vera arma letale del mouse G502 Lightspeed

Il sensore HERO 25K è il sensore di punta di Logitech e offre una risoluzione massima di 25.600 DPI, ad incrementi di 50 DPI. Questo sensore è noto per la sua precisione e affidabilità, offrendo un tracciamento stabile e privo di accelerazione. In combinazione con la tecnologia Lightspeed, il G502 wireless Lightspeed offre una latenza estremamente bassa che viaggia nell’ordine di 1ms e una connessione stabile, adatta anche ai giocatori più esigenti. Per intenderci, i test indipendenti condotti su Lightspeed in abbinamento al sensore Hero 25K hanno mostrato una latenza pari o inferiore a quella di mouse cablati.

Il sensore HERO 25K è inoltre progettato per offrire un tracciamento “raw” dei movimenti del mouse, senza accelerazione, smoothing o filtraggio. Ciò garantisce che i movimenti del mouse vengano tradotti in modo fedele sullo schermo, consentendo ai giocatori di avere un controllo più preciso, anche quando muovono bruscamente il mouse. Il mouse grazie al tracciamento di oltre 400 IPS (pollici al secondo) è n grado di gestire movimenti con accelerazioni di oltre 40 G senza perdere traccia della posizione del cursore.

Un altro dei punti di forza dell’abbinata sensore HERO 25K e Lightspeed è l’efficienza energetica: Logitech ha ottimizzato il sensore HERO 25K per consumare meno energia rispetto ad altri sensori ad alte prestazioni. Questo contribuisce a una maggiore durata della batteria nei dispositivi wireless, come il Logitech G502 wireless Lightspeed. La durata della batteria è stimata di fino a 60 ore senza illuminazione RGB e in circa 40-45 ore se attivata ed entrambi questi valori sono assolutamenti fedeli al nostro provato. Il mouse comunque può essere utilizzato anche mentre è collegato al cavo di ricarica/estensore.

Ricevitore Difettoso. Un’ odissea che non si è ancora conclusa.

La nostra prova, come avrete potuto capire da quanto letto sino a qui, è stata entusiasmante. Le promesse di un mouse wireless veloce e rapido come un mouse cablato, comodo, ben costruito e bello da vedere, sono state tutte rispettate e, in generale, possiamo dire che, soprattutto al prezzo a cui è possibile acquistarlo oggi (119 euro su Amazon), ci sono ben pochi mouse che possono competere con Logitech G502 Lightspeed.ù

Nella nostra prova, però, ci siamo ritrovati di fronte anche ad un fastidioso difetto riguardante il dongle wireless che purtroppo colpisce tantissimi utenti e basta farsi un giro su reddit per accorgersi della rilevanza del problema

In pratica il dongle si disconnette e riconnette di continuo, producendo il classico suono di sistema di una periferica scollegata e ricollegata.

Inizialmente abbiamo pensato ad una modalità di risparmio energetico, e abbiamo proceduto a disattivare l’opzione di disconnessione periferiche non utilizzate; poi, navigando nei forum di supporto e su reddit, abbiamo rilevato che il problema è piuttosto comune ed è determinato da un non perfetto contatto della PCB del dongle con il guscio metallico esterno e quindi in un falso contatto con la porta USB del PC.

In alcuni casi è possibile risolvere il problema semplicemente piegando leggermente il guscio metallico esterno del dongle receiver, in altri casi, come nel nostro, questo non è sufficiente. Purtroppo non c’è possibilità di ordinare il solo ricevitore tramite il sito Logitech, e l’unica soluzione è affidarsi ad Aliexpress, o al supporto Logitech, che però non sembra particolarmente rapido nella soluzione del problema.

Nel nostro caso siamo stati fortunati e abbiamo potuto chiedere la sostituzione ad Amazon essendo ancora nel periodo di reso e dopo la sostituzione il nuovo Logitech G502 Lightspeed non ha più presentato il fastidioso problema di disconnessione. Tuttavia, coloro ai quali il problema si è verificato o si verificherà successivamente potrebbero non essere altrettanto fortunati.

Un’altro aspetto criticabile è la presenza di un connettore micro USB anzichè il più moderno USB-C per la ricarica del mouse. Si tratta di una scelta un po’ anacronistica e che complica decisamente la vita agli utenti, costretti magari a tenere in giro un cavo micro usb esclusivamente per ricaricare il G502 Lightspeed

Altri mouse dello stesso prezzo

Come dicevamo poco sopra, al prezzo di 119 euro, è davvero difficile trovare soluzioni alternative di pari livello di altri produttori. Esistono però prodotti che per specifiche e qualità costruttive potete valutare, come ad esempio il Razer Viper V2 Pro e il Corsair M65 RGB ULTRA WIRELESS. Il Razer Viper V2 ha il vaantaggio di offrire una presa ambidestra, un design più leggero e una durata della batteria migliore (circa 70 ore) ma ha meno pulsanti programmabili rispetto al G502 e un prezzo decisamente più alto (Viper V2 pro costa circa 144 euro su Amazon.it).

Il Corsair M65 RGB ULTRA WIRELESS è il prodotto che più si avvicina al Logitech G502 Lightspeed: presenta infatti un design simile al G502, una tecnologia di comunicazione estremamente veloce nei dati di targa, e una maggiore precisione del sensore Marksman (50 G di accelerazione, 650 IPS come velocità di tracciamento e 26000 DPI per il sensore ottico), ma ha meno pulsanti e il prezzo è leggermente più alto.

Commento finale

Il Logitech G502 Lightspeed è un mouse da gioco di fascia alta che offre ottime prestazioni, grazie alla combinazione della tecnologia wireless Lightspeed e del sensore HERO 25K. Con un design ergonomico, materiali di alta qualità e 11 pulsanti programmabili, è un’ottima scelta per i giocatori che cercano un mouse wireless affidabile e ad alte prestazioni. Con l’uscita del nuovo modello, che offre lievi miglioramenti nella durata della batteria e nel peso, il Logitech G502 Lightspeed ha subito un drastico calo di prezzo, che lo rende a nostro giudizio un assoluto best buy per i giocatori destrorsi. Peccato per il ricevitore wireless, altrimenti sarebbe stato un gold award assicurato.

The Legend of Zelda, i migliori 5 giochi della serie

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The Legend of Zelda

L’avvicinarsi a grandi passi di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, ha ricreato in molti di noi la voglia di rigiocare i titoli passati della serie (qui il nostro speciale dedicato). Ma quali sono i migliori giochi della serie? Abbiamo provato a fare una classifica di quali titoli legati allo storico brand della Grande N dovrebbero essere recuperati a tutti i costi.

5. The Wind Waker

Apriamo questa classifica con uno dei capitoli più divisivi della serie. Infatti, il titolo approdato su Nintendo GameCube nel maggio del 2003, nonostante una buona accoglienza da parte della critica, ha confuso i fan, che abituati al “realismo” di Ocarina of Time e Majora’s Mask hanno maldigerito una grafica cartoonesca (realizzata in stile “cel-shading). A questa problematica, vanno aggiunte alcune critiche legate al gameplay, dalla troppa importanza alla navigazione all’uso eccessivo della Bacchetta del Vento durante l’avventura. Entrambi i fattori, rendevano il titolo particolarmente ripetitivo nel lungo periodo.

The Wind Waker inizia raccontandoci le vicende di Ocarina of Time e la conseguente vittoria dell’Eroe del Tempo (Link) nei confronti del malvagio Ganondorf. Dopo mille anni però, il potente mago sovrano del popolo delle Gerudo, riuscì ad inviare una grande quantità dei suoi sgherri nelle terre di Hyrule. La mancanza di un nuovo e coraggioso Eroe, portò le divinità ad affondare sotto una sorta di Diluvio Universale l’intero regno. Ci vollero altri mille anni prima di vedere un nuovo biondo eroe tornare a combattere il male.

Da questo punto iniziano le avventure del nostro Link, che dal suo isolato villaggio, parte per salvare la sua sorellina da un mostro marino. Nel suo lungo viaggio incontra un bizzarro gruppo di pirati guidati dalla misteriosa Tetra e si imbatte in Re Drakkar, una imbarcazione senziente che lo accompagnerà in questa avventura in lungo ed in largo. Il giovane scopre che dietro tutto ciò si nasconde il redivivo Ganondorf, che ancora una volta sta cercando di impadronirsi del Regno di Hyrule e della Triforza.

4. Majora’s Mask

Gli spin-off del brand The Legend of Zelda hanno vissuto fortune alterne, ma questo particolare episodio, successivo all’acclamatissimo Ocarina of Time, è ancora oggi considerato uno dei meglio riusciti della serie. Nonostante ciò, il grande pubblico ha avuto da ridire sulla qualità del prodotto finale, a parere di molti utenti infatti, questo capitolo non sarebbe all’altezza del suo predecessore. Decisamente notevole il gameplay legato alle maschere e alla presenza di un limite temporale di 72 ore.

La trama di Majora’s Mask inizia a pochi mesi di distanza dagli eventi di Ocarina of Time, quando Link, dopo aver sconfitto Ganondorf, riconsegna la Master Sword, saluta per sempre la fastidiosa fata Navi e torna bambino. Poi, parte all’avventura in sella alla fidata Epona e l’Ocarina del Tempo. Mentre sta attraversando il Bosco Perduto, Link viene attaccato da uno Skull Kid il cui volto è coperto da una particolare Maschera. Dopo un breve scontro, il nostro biondo eroe viene privato sia della cavalla che dell’Ocarina.

Intento a recuperare il maltolto, il protagonista si precipita dallo Skull Kid, che, attraverso i poteri della Maschera di Majora, trasforma il giovane dall’iconica tutina verde in un cespuglio Deku. Da qui, inizia la sua avventura sia per tornare alla normalità che per salvare il mondo di Termina da un fato davvero terribile, e per fare tutto ciò avrà a disposizione 72 ore.

3. A Link to the Past

Sull’ultimo gradino del podio sale uno dei titoli 2D più apprezzati di sempre, che ha introdotto elementi fondamentali per la serie, dalla potente Master Sword e molti altri oggetti. La critica ed il pubblico apprezzarono non poco questa terza iterazione di The Legend of Zelda, tanto da definirlo in poco tempo “il miglior gioco per SNES“.

Questa nuova avventura di Link inizia con la richiesta d’aiuto (per via telepatica) da parte della Principessa Zelda, pregandolo di salvarla dalle prigioni del castello di Hyrule dove il malvagio stregone Agahnim l’aveva rinchiusa. Dopo aver ottenuto una spada di fortuna da parte dello zio morente, il ragazzo combatte le guardie corrotte dal potere di Agahnim e corre a liberare la principessa. Scopre però che per porre fine al regno dello stregone, dovrà entrare in possesso della Master Sword e dei tre Amuleti della Virtù (Saggezza, Forza e Coraggio).

Dopo il nuovo rapimento della Principessa, l’eroe si precipita a salvarla, purtroppo però la stessa e gli altri sette saggi viene sacrificata per riaprire il passaggio verso il Mondo Oscuro, plasmato dai desideri corrotti di Ganon. Quest’ultimo, sarà di fatto il vero avversario del titolo, che si manifesterà al giocatore dopo la morte definitiva del malvagio Agahnim.

2. Breath of the Wild

Il secondo posto tra i migliori titoli della serie di The Legend of Zelda va a Breath of the Wild, il videogioco lanciato su Switch nel marzo 2017 che è riuscito a rivoluzionare lo storico brand Nintendo sia dal punto di vista del pubblico che della critica. Tanto da aver fatto incetta di premi dal 2016 al 2018.

Questa particolare storia ci racconta tre trame ben distinte. La prima, avvenuta 10mila anni prima dei fatti del gioco, dove la Calamità Ganon viene eliminato in fretta dall’Eroe con la Spada che Esorcizza il Male, che coadiuvato dalla Principessa dal Sangue Divino e da quattro Colossi Sacri (delle macchine da guerra create dagli Sheikah) guidati da altrettanti Campioni. Lo stesso esito non fu possibile a cento anni di distanza dalle avventure di Breath of the Wild, quando il nostro protagonista, la Principessa Zelda e i Quattro Campioni vennero sconfitti tragicamente. Con le ultime forze e con tanta speranza nel cuore, Zelda chiese di portare Link al Santuario della Rinascita, mentre lei si occupò di riportare la Master Sword ai piedi del Sacro e venerabile Albero Deku.

Dopo un secolo, il nostro eroe si risveglia dal suo lungo sonno ed inizia due viaggi ben distinti, recuperando i ricordi e correndo in aiuto della Principessa che aveva promesso di difendere, risvegliando i cuori dei Quattro Campioni e riattivando i Colossi Sacri. Al fine di sconfiggere la Calamità Ganon ancora una volta.

1. Ocarina of Time

Il gradino più alto del podio di questa Top 5 dedicata ai migliori capitoli di The Legend of Zelda, non poteva che appartenere al gioco che ha rivoluzionato il settore videoludico con le sue meccaniche di gameplay e fatto innamorare di questo fantastico medium moltissimi giocatori. Ocarina of Time, anche a più di 20 anni di distanza, è considerato da stampa e giocatori uno dei miglior videogiochi di tutti i tempi, ottenendo quasi il perfect score su Metacritic (99/100).

La trama di gioco ci porta a vestire i verdi panni di Link, un bambino (senza fata) che vive presso la Tribù Kokiri. Contrariamente agli altri, il destino ha in serbo altro per questo giovane ragazzino dai capelli biondi. Infatti, dopo aver ottenuto la sua Fata (l’assillante Navi), inizia la sua avventura per fermare il potente Re delle Gerudo Ganondorf.

Nel suo viaggio, il ragazzo arriva a stringere legami con i vari popoli di Hyrule, fino ad aprire il Sacro Reame ed ottenere la Master Sword. Una volta entrato in possesso della spada, Link viene “ibernato” per sette anni, al suo risveglio è diventato adulto e pronto per affrontare il temibile Ganondorf.

Dal magnifico universo di The Legend of Zelda è tutto! Fateci sapere nei commenti quali titoli avreste inserito in questa speciale Top 5. Se volete scoprire come rigiocare questi immortali capolavori, cliccate qui.

Ring presenta Intercom, il dispositivo che collega citofono e cellulare

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Una delle sussidiarie di Amazon, Ring, ha presentato oggi un interessante prodotto chiamato Ring Intercom che consente di collegare il citofono al cellulare e di controllarlo in mobilità. Si tratta di uno strumento utile soprattutto a chi si trova spesso fuori casa e ha necessità di lasciare entrare qualcuno, ad esempio nell’androne del palazzo, o per esempio a chi si trova in una zona non raggiunta dal citofono di casa e vuole comunque non perdersi nessuna chiamata importante (come ad esempio quella del corriere che deve consegnarvi il vostro nuovo gadget elettronico).

Ring Intercom si adatta ad ogni tipo di citofono e può essere collegato con semplicità anche da chi non ha alcuna dimestichezza con questo tipo di lavori.

In occasione del lancio il prodotto verrà offerto al prezzo bomba di 49,99 euro, anzichè 129,99, che corrispondono a circa il 60% di sconto.

Tutti i dettagli li trovate nel comunicato qui sotto.

Ring, una società Amazon, presenta il nuovo Ring Intercom, il dispositivo che rende smart il citofono di casa

Con Ring Intercom è possibile rispondere al citofono ovunque ci si trovi, usando l’app Ring, per non perdere mai una consegna importante.

Ring Intercom è disponibile su Ring.com e Amazon.it al prezzo di lancio di 49,99 euro*

Milano, 18 aprile 2023 – Ring, una società Amazon, la cui mission è rendere i quartieri più sicuri, ha annunciato oggi Ring Intercom, un’aggiunta fai-da-te ai citofoni compatibili. Con Ring Intercom, che migliora le funzionalità dei citofoni ed è connesso al Wi-Fi, i condomini possono parlare comodamente con chiunque suoni al citofono e aprire il portone dello stabile, anche quando non sono in casa. Grazie al nuovo dispositivo Ring Intercom, i clienti hanno il pieno controllo grazie all’app Ring, attraverso la quale possono aprire il portone contactless per sé stessi e le persone fidate e avere sempre sotto controllo quando qualcuno suona il citofono o un utente autorizzato entra nello stabile, anche quando si trovano fuori casa. Fino al 27 aprile, Ring Intercom è disponibile su Ring.com e Amazon.it ad un prezzo di lancio di 49,99 euro, anziché 129,99 euro.

“Innoviamo costantemente sulla base dei feedback che riceviamo e una delle richieste più frequenti che arrivano dai clienti europei è quella di disporre di soluzioni per la sicurezza semplici e a prezzi accessibili per chi vive in appartamento”, ha affermato Jamie Siminoff, Founder and Chief Inventor di Ring. “Abbiamo reinventato la sicurezza domestica, con prodotti come Ring Alarm e Indoor Cam, facili da installare e che non richiedono alcuna modifica strutturale. Ora Ring Intercom è la naturale continuazione verso la mission dell’azienda di rendere i quartieri più sicuri, per tutti, indipendentemente dal tipo di abitazione.”

Compatibile con la maggior parte dei citofoni audio** e molti videocitofoni*** e alimentato da una batteria ricaricabile e riutilizzabile, Ring Intercom può essere collegato al citofono dell’appartamento senza dover apportare modifiche strutturali. Inoltre, la facilità di installazione rende Ring Intercom la scelta perfetta sia per proprietari che per affittuari.

Controllo totale con le nuove funzioni di accesso

Ring Intercom introduce nuove funzioni premium per rendere più comoda e sicura la vita quotidiana in appartamento, senza bisogno di alcun tipo di abbonamento.

  • Apertura a distanza: grazie agli avvisi in tempo reale che si ricevono sullo smartphone quando qualcuno suona il citofono, i clienti possono parlare con i visitatori tramite l’app Ring e aprire il portone a distanza, per dare accesso allo stabile da qualsiasi luogo si trovino. Il registro delle attività nell’app Ring fornisce una panoramica delle chiamate perse e di quelle a cui si è risposto, oltre a quante volte è stata utilizzata l’Apertura a distanza.
  • Utenti condivisi: i clienti possono condividere l’accesso a Ring Intercom con i membri della propria famiglia, dando loro la possibilità di entrare nello stabile, interagire con i visitatori che suonano il citofono e consentirne l’accesso da remoto tramite l’app Ring direttamente dallo smartphone.
  • Verifica automatica per le consegne Amazon: i clienti possono scegliere di ricevere una consegna Amazon anche quando sono fuori casa. Questa funzione opzionale consente ai fattorini verificati di consegnare i pacchi Amazon in modo sicuro all’interno dello stabile durante un intervallo di tempo limitato, lasciando il pacco in un luogo sicuro e prestabilito, anche se si è fuori casa.
  • Ospite pre-approvato: questa funzione consente ai clienti di assegnare chiavi virtuali ai visitatori abituali, come i familiari o i collaboratori domestici, in modo che non debbano più aspettare all’ingresso dello stabile ma possano accedervi direttamente all’arrivo. Inoltre, è possibile revocarne l’accesso in qualsiasi momento, senza dover distribuire codici di accesso ed evitando di acquistare o tenere traccia di chiavi. È anche possibile decidere quando gli ospiti pre-approvati possono accedere allo stabile e per quanto tempo, concedere l’accesso 24 ore su 24, in determinati giorni o solo in determinate fasce orarie e modificare queste impostazioni in qualsiasi momento dall’app Ring.


Praticità, sicurezza e tranquillità per la casa

Ring Intercom può essere gestito tramite Alexa attraverso i dispositivi compatibili. Collegando Ring Intercom ai dispositivi con integrazione Alexa, è possibile rispondere al citofono anche se in quel momento si hanno le mani occupate o si sta partecipando ad una video call e consentire l’accesso al proprio stabile ai visitatori. Basta dire: “Alexa, apri il portone”. Inoltre, è possibile aggiungere la funzionalità di videocamera all’interno dell’appartamento collegando Ring Intercom ad altri dispositivi Ring come Indoor Cam, per una maggiore sicurezza.


“La tecnologia in casa deve evolversi per rispondere alle mutevoli esigenze dei clienti e agli stili di vita frenetici di oggi, e siamo orgogliosi di continuare ad innovare in questo campo portando soluzioni facili da usare per i nostri clienti. Ring Intercom garantisce al cliente il pieno controllo, aumentando il livello di sicurezza riguardante gli accessi nello stabile per i residenti ed i visitatori, aggiungendo la praticità che i clienti Ring conoscono e amano. Potenziando le funzionalità del citofono esistente, i clienti non saranno più costretti a rimanere in casa ad attendere una consegna o a lasciare gli ospiti ad attendere il loro arrivo fuori sotto la pioggia quando non sono in casa”, ha aggiunto Siminoff.

Ring Intercom utilizza il sistema citofonico esistente per avviare una conversazione bidirezionale crittografata tramite l’app Ring, consentendo agli utenti di rispondere alle chiamate solo quando qualcuno suona al citofono. Inoltre, con l’app Ring è possibile personalizzare le impostazioni inerenti alla privacy e alla sicurezza, gestire gli utenti condivisi e abilitarne o revocarne l’accesso in qualsiasi momento.

Prezzi e disponibilità

Ring Intercom è ora disponibile per i clienti in Italia, su Ring.com e Amazon.it, ad un prezzo di lancio di 49,99 euro, invece di 129,99 euro, fino al 27 aprile****. Per essere sempre aggiornati sulla disponibilità, è possibile registrarsi al sito Ring.com per ricevere tutti gli aggiornamenti.

  • *Promo valida dal 18 al 27 aprile.
  • **Per verificare la compatibilità con i citofoni esistenti, Ring mette a disposizione l’Intercom Compatibility Checker sugli store Ring e Amazon. L’elenco dei citofoni compatibili è in continuo aggiornamento.
  • *** Al momento, Ring Intercom non supporta la funzionalità video: quando si collega un sistema videocitofonico, non è possibile vedere in tempo reale chi suona al proprio citofono né acquisire registrazioni video all’interno dell’app Ring.
  • ****Promo valida dal 18 al 27 aprile.

James Bond, alcune voci su Denis Villeneuve come prossimo regista

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L’insider DeuxMoi ha diffuso negli scorsi giorni un rumor, poi ripreso dalla testata World of Reel, secondo il quale la produttrice della saga di James Bond, Barbara Broccoli, stia pensando al regista di Arrival e Dune, come possibile nome da affiancare al prossimo film.

“Sebbene DeuxMoi non sia la più affidabile delle fonti” leggiamo su World of Reel, “riporta ciò che anch’io sento da gennaio, ovvero che Villeneuve è l’obiettivo numero uno della produttrice di Bond Barbara Broccoli”.

Fin da quando Daniel Craig ha lasciato definitivamente il ruolo nel 2021 con No Time to Die, si sono aperte le speculazioni su quale strada avrebbe intrapreso da lì in poi la saga. Ad oggi non abbiamo ancora una lista di possibile attori presi in considerazione per il ruolo, ma la produzione ha recentemente dichiarato di stare cercando qualcuno al di sopra dei 30 anni.

“Quando abbiamo iniziato, la sensazione era leggermente diversa”, ha detto la casting director Debbie McWilliams a proposito del casting di Casino Royale del 2006. “Abbiamo preso in considerazione molti attori più giovani, ma non credo che avessero la gravitas, l’esperienza e la capacità mentale per affrontare il ruolo, perché non si tratta solo di una parte, ma di una responsabilità enorme”.

Oltre alla ricerca dell’interprete, ha acceso le discussioni anche quella per il regista. Per molti anni il nome di Christopher Nolan era il più rumoreggiato. Il regista britannico non ha mai nascosto il suo interesse per il franchising, ma il progetto non si è mai concretizzato e le possibilità ora sembrano scarse.

Denis Villeneuve

Villeneuve alla regia?

Da qualche mese a questa parte Denis Villeneuve sembrerebbe il frontrunner per ricoprire il ruolo. Villeneuve era stato molto vicino a dirigere il precedente film, ma dovette rifiutare preferendo invece lavorare a Dune, adattamento di un’altra celebre saga letteraria. La domanda ora è se il regista canadese sarebbe interessato ad una simile proposta e la risposta potrebbe essere positiva se pensiamo alle sue stesse parole, nel 2021, nel podcast Happy Sad Confused:

Mi piacerebbe molto fare un giorno un film di James Bond. È un personaggio a cui sono legato, come tutti, fin dalla mia infanzia. Ho un affetto enorme per Bond. Sarebbe una grande sfida per le persone cercare di riavviarlo dopo quello che ha fatto Daniel. Quello che Daniel Craig ha portato a Bond è stato così unico e forte e probabilmente ineguagliabile. È il James Bond definitivo. Non vedo l’ora di vedere il film di Cary. Sono molto eccitato. Sono uno dei più grandi fan di Bond.

Villeneuve è al momento impegnato nella produzione di Dune: parte 2 e, secondo i rumor, il suo prossimo film potrebbe essere incentrato su Cleopatra. Non sappiamo quindi se riuscirebbe a trovare il tempo di dirigere anche il nuovo capitolo di James Bond. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Anteprima Hyperviolent

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Hyperviolent

In occasione dell’accesso anticipato, abbiamo passato qualche ora in compagnia di Hyperviolent, uno shooter FPS sci-fi, dai tipici sprite anni ’90. Il titolo è stato sviluppato dal team di Terminist Arcade esclusivamente per PC. Sparatutto brutale e violento, al limite dello splatter, farà probabilmente breccia nel cuore dei nostalgici del genere, ma a noi onestamente ha lasciato qualche riflessione.

Scoprite insieme a noi, come è andata la nostra prova.

La storia

Siamo nello spazio, alla nostra navicella arriva un segnale di SOS proveniente dall’asteroide Commodus 27-C, una remota colonia mineraria. Una volta atterrati sul pianeta vi rimarremo bloccati senza possibilità di ripartenza. Verremo assaliti dall’inaspettata violenza da parte degli occupanti del territorio, per lo più mostruose ed aberranti creature. Dovremo così scoprire l’origine di questa anomalia, addentrarci nelle profondità delle miniere per risalire alla fonte del male e mettere fine per sempre a questa efferata follia.

Insomma l’incipit rientra nei classici canoni del genere, e costituirà nient’altro che il fischio d’inizio dell’azione. Andando avanti avremo modo di raccogliere dei file che definiranno più nel dettaglio la storia del misterioso avamposto, ma ovviamente stiamo parlando di un titolo in cui lo shooting sarà al centro della produzione.

Gameplay

Come appena accennato in Hyperviolent l’azione sarà il fulcro del gioco. Un titolo dinamico, a tratti frenetico, in cui i nemici ci attenderanno con efferata bramosia dietro ogni angolo.

In sostanza il gioco è diviso in stage chiusi, per cui una volta ottenute determinate chiavi colorate, potremo accedere oltre ed esplorare nuovi territori. Girando per le varie aree potremo raccogliere nuovi armi ed equipaggiamento, il tutto gestibile tramite un hub molto semplificato.

A tal riguardo avremmo apprezzato la possibilità di ridimensionare la grandezza dei sottotitoli, ed in generale dell hub di gioco, i quali sono piccoli alla soglia dell’illeggibilità ed alla lunga potrebbe passare la voglia di leggere le seppur poche righe di testo.

L’aspetto che più ci ha convinto dell’intera produzione, è la possibilità di utilizzare entrambi le mani del nostro alter ego in game. Durante la nostra avventura potremo raccogliere sia armi da fuoco come pistole, fucili, cannoni ad energia e via dicendo, oltre che diverse armi melee. Alcune di esse, quelle più imponenti, ci obbligheranno ad una presa a due mani e un utilizzo dell’arma esclusivo. Diversamente armi più piccole potremo equipaggiarle una per mano, dando vita ad una gran varietà di combo disponibili. Visto il moderato approvvigionamento di munizioni, nella nostra partita molto spesso abbiamo optato per una combo arma melee/arma da fuoco, così da centellinare l’uso dei proiettili, prendendo a mazzate i nemici più deboli e lasciando l’arma più potente per i nemici più ostici.

Se non si esplorano per bene tutti gli ambienti dei vari stage, Hyperviolent assume quasi i connotati di un survival, rendendo in verità l’esplorazione piuttosto tesa ed elettrizzante, in quanto di munizioni non se ne trovano molte e sono sparse lungo tutta la mappa.

Stesso discorso per gli item curativi, come lattine da bere o siringhe: andranno usate con parsimonia, cercando piuttosto di evitare il più possibile di essere feriti dai vari nemici.

Posso chiedermi, perché?

Mi spiego meglio.

Fatta premessa che Hyperviolent in definitiva sia un titolo diretto, immediato, senza inutili fronzoli. Con un gameplay tutto sommato variegato ed apprezzabile, con lore e grafica chiaramente ispirate ad iconici shooter anni ’90, antesignani del genere. Ma personalmente mi chiedo, perché?

Perché sviluppare un titolo fotocopia di altri mille, senza regalare al giocatore un elemento sorpresa, o magari un aspetto particolarmente curato ed evoluto, non disponibile all’epoca a cui il gioco si ispira. Voglio dire, io appartengo a pieno titolo alla categoria dei giocatori di quegli anni, ed un titolo del genere, di primo acchito, attira subito la mia attenzione. Tuttavia devo dire che sviluppato a queste condizioni non riesce a soddisfarmi pienamente, anzi, mi lascia piuttosto indifferente.

Faccio un esempio per spiegarmi meglio: cambiamo completamente genere, prendiamo un gioco come Dead Cells. Metroidvania roguelike in grafica pixellosa come altri mille, ma vi basterà avviare la partita e verrete completamente rapiti dall’incredibile qualità del gameplay. Destreggiarsi tra i livelli sempre più difficili sarà talmente appagante pad alla mano, che avviare una partita dopo l’altra verrà in automatico, fino a diventare una vera e propria droga. Oppure potrei citare, sempre spaziando altrove, Death’s Door, indie in cui originalità (vestiremo i pann…le piume di un corvo), atmosfera e lore, rendono questa piccola produzione, una chicca nel panorama indipendente odierno. E via discorrendo.

Cioè, quello che a mio modesto parere manca a titoli come Hyperviolent, intendo al fine di lasciare un segno indelebile nella sconfinata galassia degli indie, è quel boost qualitativo, o artistico o più in generale a di originalità, che contraddistingue senza mezzi termini le produzioni di un livello superiore. Se non sapessimo la data di uscita, potremmo benissimo prendere un abbaglio e pensare che sia effettivamente un gioco con 30 anni sulle spalle, e nemmeno particolarmente ispirato per l’epoca.

Commento finale

Questo approccio anticipato ad Hyperviolent, in attesa della release definitiva prevista per l’inizio del 2024, ci ha lasciati piuttosto perplessi. Va ovviamente sottolineata la natura provvisoria del titolo, ad esempio verranno raddoppiati i livelli disponibili da qui fino alla versione completa, verrà implementato il coop multiplayer ed altro ancora. Tuttavia al momento però, di carne al fuoco ce n’è poca, e fatta eccezione per qualche buon aspetto lato gameplay, lo shooter di Terminist Arcade non lascia il segno. Titolo immediato e diretto, contraddistinto da un comparto grafico completamente ispirato agli sparatutto anni ’90, dei quali però momentaneamente non riesce ad esserne ne buon erede, ne tanto meno innovatore. Non ci resterà che attendere la release definitiva per un giudizio maggiormente obiettivo ed accurato.

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