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One Piece Odyssey, ecco la data di Reunion of Memories

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Bandai Namco ha annunciato che Maggio sarà il mese in cui i giocatori di One Piece Odyssey potranno tornare nel mondo di Memoria con il DLC “Reunion of Memories”.

I famosi pirati si stanno finalmente riposando dopo le loro incredibili avventure sull’isola di Walford e a Memoria, il modo creato dai loro ricordi. Ma mentre celebrano la loro ultima notte insieme prima di issare nuovamente le vele, compare una misteriosa ragazza molto simile a Lim e vestita completamente di nero, con il volto coperto da un cappuccio e un sinistro cubo oscuro in mano.

Ma chi è veramente? La ciurma di Cappello di paglia sarà costretta a tornare a Memoria ed Alabasta, anche se avrà qualcosa di diverso dall’ultima volta.

Reunion of Memories darà ai giocatori la possibilità di tuffarsi nelle loro amate memorie di One Piece e incontrare ancora volta alcuni volti conosciuti. Mihawk, Perona, Enel ma anche Barbabianca saranno parte dei personaggi che la Ciurma incontrerà in questo nuovo viaggio nel mondo della memoria.

L’appuntamento è dunque fissato per il prossimo 25 Maggio.

Nel frattempo, vi ricordiamo che One Piece Odyssey è disponibile dallo scorso 13 Gennaio per per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series e PC (via Steam). Poco sopra vi proponiamo la nostra video recensione, nonché la nostra opinione scritta QUI.

Tears of the Kingdom, guida alla posizione di tutti i sacrari di Hyrule

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SACRARIO ISH DAGUN

Il mondo di Hyrule in questo Tears of the Kingdom (qui la nostra recensione del gioco), come vi sarete accorti, è leggermente cambiato rispetto al precedente capitolo Breath of the Wild. Sebbene il nome delle diverse regioni non sia cambiato, molte cose a cui eravamo abituati sono scomparse e hanno fatto la loro comparsa nuove località e punti di interesse. I vecchi sacrari, ad esempio, hanno lasciato il posto ai nuovi e in questa guida vi forniremo supporto per svelarne la posizione, in questo modo potrete facilmente acquisire sfere della benedizione e accrescere il numero dei vostri portacuori prima di affrontare la sfida finale.

Due macro aree

I Sacrari di Tears of the Kingdom, sono suddivisi tra Isole Celesti (qui trovate la nostra guida ai sacrari dell’isola Celeste del risveglio) e regno di Hyrule per un totale di 152 sacrari. Senza considerare il baratro, che comprende le radici dell’albero della luce.

Nelle cartine qui sotto troverete la posizione di molte di esse, ma ovviamente per individuarle con precisione dovrete sbloccare, come avveniva anche in passato, le torri della regione specifica, che in ogni caso potete trovare segnalate sempre qui sotto nella mappa generale. Nel corso del tempo aggiungeremo tutte le altre scovate, quindi salvate questo articolo e tornate a trovarci per verificare eventuali aggiunte.

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I sacrari divisi per area

Forte di guardia

Zelda: Tears of the Kingdom map of the Lookout Landing region with shrine locations marked
  • Sacrario di Ishodag (-0885, 0418, 0048)
  • Sacrario di Jiosin (-0240, -0374, 0026)
  • Sacrario di Kyononis (-0205, 0451, 0021)
  • Sacrario di Sepapa (0219, 1082, 0028)
  • Sacrario di Susuyai (-0785, -0433, 0018)
  • Sacrario Yamiyo (0333, 0468, 0029)

Piana di Hyrule

  • Sacrario di Kamizun (-0176, -1557, 0023)
  • Sacrario di Kyokugon (-0710, -1550, 0006)
  • Sacrario Mayachin (-0705, -0866, 0031)
  • Sacrario di Riogok (-1443, -1616, 0089)
  • Sacrario di Sonapan (-1921, -0356, 0228)
  • Sacrario Tagikat (0344, -1007, 0016)
  • Sacrario di Teniten (-0073, -1115, 0021)
  • Sacrario di Tsutsu-um (-1422, -1350, 0068)
  • Sacrario di Tadarok (-2658, -2236, 0067)

Palude di Ranel (nei pressi del villaggio Calbarico)

  • Sacrario di Eshos (1564, -1945, 0157)
  • Sacrario Jonsau (1743, 0018, 0025)
  • Sacrario Maqasura (1770, -1050, 0166)
  • Sacrario di Morok (1183,-0780, 0133)
  • Sacrario di Tukarok (0915, -0250, 0035)

Regione della torre del Monte Labul (a ovest del castello di Hyrule)

  • Sacrario di Kiuyoyou (-1106, 2086, 0104)
  • Sacrario Makurukis (-2848, 0629, 0233)
  • Sacrario Oromuwak (-3079, 1618, 0243)
  • Sacrario Runakit (-2534, 1167, 0177)
  • Sacrario Sinakawak (-1413, 0757, 0089)
  • Sacrario di Taki-ihaban (-1828, 1196, 0147)

Altopiano Gerudo

  • Sacrario di Oz Xumah (-4468, 0670, 0509)
  • Sacrario di Mahmat Xun (-4637, 1514, 0452)
  • Sacrario di Gasas (-4152, 0098, 0040)
  • Sacrario di Turakamik (-2655, -2236, 0067)

Torre del Canyon Gerudo

I Sacrari trovati fino ad ora:

  • Sacrario di Tsurakamika (-2658, -2236, 0067)
  • Sacrario di Kara hatagi (-3726, -3625, 0043)
  • Sacrario Miat atat (-3292, -2509, 0024)
  • Sacrario Sory taniq (-3883, -2964, 0123)
  • Sacrario di Chichim (-3211, -3007, -0049)
  • Sacrario di Kitawak (-1529, -2928, 0321)

Torre dell’altopiano Pioppo

I Sacrario trovati fino ad ora:

  • Sacrario Jiukoum (0867, -2280, 0141)
  • Sacrario di En-oma (0104, -2517, -0087)
  • Sacrario di Ishokin (-0562, -3524, 0129)
  • Sacrario di Joju-u-u (1516, -3576, 0142)
  • Sacrario di Utsushok (0669, -3358, 0072)

Torre delle Paludi di Labella

  • Sacrario di Sif Umim (2826, -3271, 0078)
  • Sacrario di Bamitok (3094, -3209, 0082)
  • Sacrario di Marari-In (4632, -3712, 0018)

Monte di Ranel

I Sacrari trovati fino ad ora:

  • Sacrario di Anedamimik (4231, -2178, -0012)
  • Sacrario di Jikais (4266, -1674, 0182)
  • Sacrario di Sihajog (4544, -0845, 1121)
  • Sacrario di Zanmik (3469, -2180, 0148)

Regione della torre dell’altopiano Zorana

I Sacrari trovati fino ad ora:

  • Sacrario di Apogek (3887, -0217, 0164)
  • Sacrario di Gatanisis (4498, 0825, 0095)
  • Sacrario di Ihen-ai (3784, 0579, 0485)
  • Sacrario di Maoikes (2277, 0150, 0079)
  • Sacrario Mogawak (3298, 0424, 0112)
  • Sacrario di Rasitakiwak (4166, 1323, 0229)
  • Sacrario di Yomizuk (4412, -0610, 0034)

Torre del colle Ulri

  • Sacrario di Domizuin (3305, 1443, 0426)
  • Sacrario di Gemimik (4513, 2116, 0001)
  • Sacrario di Jochi-ihiga (3809, 1219, 0090)
  • Sacrario di Jochi-iu (4346, 2875, 0165)
  • Sacrario di Kamatukis (3431, 3355, 0071)
  • Sacrario di Mayachideg (3061, 1823, 0216)

Canyon di Eldin

  • Sacrario Ekochiu (1059, 1276, 0045)
  • Sacrario di Isisim (1842, 2841, 0363)
  • Sacrario di Kisinona (2567, 1245, 0173)
  • Sacrario di Kimayat (2863, 3637, 0241)
  • Sacrario di Marakuguc (1761, 2508, 0437)
  • Sacrario di Momosik (2959, 2758, 0524)
  • Sacrario di Sibajitk (2401, 3273, 0402)
  • Sacrario di Sitsum (2367, 2598, 0790)
  • Sacrario Timawak (1798, 1639, 0311)

Torre delle Rovine di Orbo

I Sacrari trovati fino ad ora:

  • Sacrario di Kikakin (-0395, 2736, 0287)
  • Sacrario di Mayak (1270, 3733, 0106)
  • Sacrario di Musanokir (0408, 2133, 0144)
  • Sacrario di Sikukuu (0700, 2793, 0226)

Torre del Pian nevozo del Piocchi

  • Sacrario di Orochium (-1638, 2643, 0239)
  • Sacrario di Mayausiy (-1165, 2602, -0083)
  • Sacrario di Mayaotaki (-0823, 3535, 0235)

Torre del passo del Froneso (terre di Hebra)

I Sacrari trovati fino ad ora:

  • Sacrario di Eutoum(-3506, 3570, 0387)
  • Sacrario di Gatakis (-3650, 1805, 0168)
  • Sacrario di Sahirow (-3355, 2387, 0361)

Le Isole del Cielo

I Sacrari trovati fino ad ora:

  • Sacrario di Ga-Ahisas (-3596, 0962, 1699)
  • Sacrario di Ganos (-3366, 0468, 1695)
  • Sacrario di Gutanbac (0709, -1381, 1584)
  • Sacrario In-isa (0013, -1506, 1408)
  • Sacrario di Jinodok (-1257, -1487, 1008)
  • Sacrario di Jirutagumac (2916, 0533, 0951)
  • Sacrario di Josiu (1759, -1208, 0924)
  • Sacrario di Kumamayn (2856, -2857, 1212)
  • Sacrario di Mayam (0341,2814, 1821)
  • Sacrario di Mayanas (4613, -0947, 1790)
  • Sacrario di Nachoyah (0390, -1162, 2298)
  • Sacrario di Ukouh (0275, -0910, 1460)
  • Sacrario di Rakashog (-1715, -2119, 1149)
  • Sacrario di Kahatanaum (-3294, 3430 1347)
  • Sacrario Mayaumekis (-2947, 3051, 0897)
  • Sacrario di Natak (3669, 1488, 1157)
  • Sacrario Ijo-o (-3863, 2684, 0702)
  • Sacrario di Igoshon (3480, 0664, 1326)
  • Sacrario di Kadaunar (1883, 1202, 1251)
  • Sacrario di Siyamotsus (-1793, -3331, 1015)
  • Sacrario di Tenbez (-056, 3535, 0234)
  • Sacrario di Ukoojisi (1470, -2170, 0585)

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Tears of the Kingdom, guida alla posizione dei sacrari sull’Isola Celeste delle Origini

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The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

In questa guida, in aggiornamento, vi indicheremo le posizioni di tutti i sacrari o santuari, sull’Isola Celeste delle Origini, ovvero la prima mappa disponibile in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (qui la nostra recensione del gioco). I sacrari sono fondamentali in questa prima fase per sbloccare le nuove abilità del braccio Zonau ma anche per sbloccare il quarto portacuori e procedere nell’avventura.

Sacrario di Uko Hou – Potere della creazione – Ultramano

In questo sacrario acquisirete il potere dell’Ultramano, ovvero la facoltà di spostare e unire oggetti tra loro per crearne di nuovi. Il sacrario è piuttosto semplice da completare, spostate e unite i pannelli per attraversare i luoghi inaccessibili e infine per l’ultimo puzzle ambientale collegate il gancio che trovate vicino al muro sulla sinistra, sul pannello di legno lì vicino, per formare una sorta di skilift che vi consentirà di attraversare il burrone.

Sacrario di Gutan Bah – Potere dell’ascensione – Ascensus

Per poter procedere avrete bisogno di cucinare alcuni piatti con effetti di stato. In particolare, vi servirà uno stufato di caldoperone, che vi consentirà di affrontare le temperature basse che si trovano sull’altura dove è situato il secondo sacrario. Utilizzate 3 caldoperoni e un focolare accesso e ne otterrete 7.30 minuti di tolleranza al gelo. Vi occorreranno almeno 3-4 di questi preparati.

Una volta pronti, mangiate il primo e cominciate la vostra scalata. Quando arriverete nei pressi di un lago con una cascata fate il giro passando sul ponte e dietro la cascata troverete una roccia che può essere scalata; arrampicatevi e troverete il vostro sacrario, all’interno del quale riceverete il potere dell’ascensione. Completarlo è abbastanza semplice tenendo conto del potere appena ricevuto. Non dimenticate di raccogliere il forziere conservato nel sacrario

Sacrario di Hin Isan – Potere della Combinazione – Compositor

In questo sacrario apprenderete il potere della combinazione, Compositor. Si tratta di un potere che vi consente di combinare oggetti con armi e scudi creando nuove letali combinazioni oppure strumenti utili ad esempio a recuperare i minerali distruggendo le rocce nere che li contengono o ad aprire percorsi chiusi da rocce. Il sacrario è piuttosto semplice da completare. Combinate la spada arruginita che troverete appena entrati con uno dei grossi massi di fronte a voi. Selezionate prima la spada dal vostro inventario, poi il potere con L (dorsale sinistro) e puntate il masso, infine selezionate il pulsante corrispondente alla spada per combinarlo con quest’ultima e proseguite rompendo la grossa porta bloccata.

Più avanti troverete il frutto igneo che dovrete collegare alle vostre frecce. Recuperati i frutti, tenete premuto il grilletto destro (ZR) premete il tasto Dpad Su e con lo stick destro scorrete fino a trovare il frutto igneo e rilasciate. Ora avrete a disposizione delle frecce incendiarie che dovrete utilizzare per dare fuoco alla vegetazione sulla parete di fronte a voi. In questo modo farete cadere il forziere e potrete recuperare la chiave per proseguire nella porta chiusa più avanti. Prima di procedere ad aprire la porta distruggete la colonna a sinistra prima delle scale per recuperare alcune frecce, “è pericoloso là fuori”.

Più avanti troverete un Golem, sparate una freccia incendiaria sull’erba ai suoi piedi e lo indebolirete abbastanza da dover scagliare un solo colpo per eliminarlo.

Santuario del Tempo – Potere dell’Inversione – Reverto

Completati i tre sacrari, potrete tornare nel Santuario del Tempo, dove, dopo una breve cutscene, acquisirete il potere Reverto, che vi consente di riavvolgere il tempo per specifici oggetti. Utilizzatelo per far tornare indietro le due ruote davanti a voi e utilizzarle per salire al piano superiore. Qui troverete una porta che non potrete aprire, ma niente paura perchè Raul vi spiegherà cosa fare: trovare un quarto sacrario, conquistare un’altra sfera della benedizione e offrirle tutte alla statua della dea che avete visto poco prima della porta, per guadagnare un quarto portacuore.

Sacrario di Nakon Jah – Quarto sacrario dell’isola celeste delle origini

Una volta ottenuto il potere del Teletrasporto, spostatevi nel punto indicato sulla mappa come “La Sala del risveglio” dove all’inizio del gioco vi siete risvegliati. Sulla vostra sinistra troverete due grandi ingranaggi, salite le scale aspettate che la pedana della prima ruota sia molto bassa poi lanciate reverto e saltate su di essa. In questo modo potrete spostarvi sull’altra ruota e proseguire nella caverna di fronte a voi, dove troverete il sacrario di Nakon Jah. In questo sacrario dovrete far uso del potere dell’inversione, per attraversare dapprima il fiume e la cascata, per poi ritrovarvi davanti ad un enorme orologio. Attendete che le due lancette si trovino una sopra l’altra e attivate Reverto, il cancello davanti a voi si aprirà e potrete conquistare la quarta sfera della benedizione. Ora potete tornare al Santuario del tempo e offrire le quattro sfere conquistate alla dea, ottenere il portacuore e proseguire la vostra avventura.

Per le altre guide ai sacrari vi rimandiamo ai nostri prossimi articoli che troverete qui sotto.

Se il mondo di The Legend of Zelda vi affascina, date uno sguardo a questa meravigliosa collezione di libri The Legend of Zelda – Legendary Edition.

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Tears of the Kingdom, la posizione di tutte le Lacrime del Drago

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Zelda Tears of the Kingdom

Senza svelarvi nulla della storia, e quindi in maniera assolutamente spoiler free, in questa guida di Tears of the Kingdom (qui la nostra recensione del gioco), vi indichiamo, mappa alla mano, tutte le posizioni delle lacrime del drago.

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Piana di Hyrule Nord

Lacrima del Drago n. 1 – Ma dove mi trovo

Colli di Colbacco

Lacrima del Drago n. 2 – Un mondo ignoto

Torre della valle di Oldin

Lacrima del drago n. 3 – Le parole di Mineru

Necluda Occidentale – Lago di Morseg

Lacrima del drago n. 4 – L’assalto Gerudo

Terre Gerudo – Altopiano Zaroffi

Lacrima del drago n. 5 – Una parvenza di lealtà

Sud ovest Colline di Hyrule  – Piana Illmena

Lacrima del drago n. 6 – Zelda e Soniah

Necluda orientale (estremo sud est della mappa presso il mare)

Lacrima del drago n. 7 – La tragedia di Soniah

Torre del Pian Nevoso dei Piocchi

Lacrima del Drago n. 8 – La Nascita del re dei Demoni

Terre di Ranel

Lacrima del Drago n. 9 – Il giuramento dei saggi

Declivio di Gobroms – Ovest dell’Isola Hylia

Lacrima di Drago n.10 – Il dovere di un sovrano

Nord Est Foresta di Hyrule – Sud Est Rovine di Orbo

Lacrima di Drago n.11 – La spada Suprema del tempo

Terre di Akkala Penisola Spilera

Lacrima di Drago n.12 – Le lacrime del drago

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F1 23, ecco il primo video di approfondimento del gameplay

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F1 23

A distanza di pochi giorni dall’annuncio ufficiale, Electronic Arts ha svelato il primo video di approfondimento per EA SPORTS F1 23, il gioco ufficiale del FIA Formula One World Championship, la cui uscita è prevista per il 16 giugno su PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e PC tramite EA App, Epic Games Store e Steam.

Narrato dalla presentatrice di Sky Sports F1 Natalie Pinkham, il video si concentra sulle principali innovazioni che il nuovo gioco porterà con sé. La maneggevolezza e la fisica migliorate di F1 23 sono al centro dell’attenzione, insieme alla nuova tecnologia del controller Precision Drive, che offre ai giocatori una migliore guidabilità complessiva del veicolo e un’esperienza completamente rinnovata. Anche le nuove funzionalità richieste dalla community, come la distanza di gara del 35% e le bandiere rosse, sono oggetto di questo approfondimento.

Vengono inoltre approfondite le due nuovissime location di gara che faranno il loro debutto al momento del lancio – il Las Vegas Street Circuit in Nevada, USA, e il Losail International Circuit a Doha, Qatar – e vengono forniti dettagli su come i circuiti sono stati creati per offrire le più accurate rappresentazioni nel gioco.

I fan possono leggere ulteriori informazioni su queste innovazioni qui.

La prossima settimana seguirà un secondo video di approfondimento che svelerà i vari miglioramenti apportati alle diverse modalità di gioco, tra cui Braking Point 2, F1 World, il multiplayer migliorato e il ritorno della Carriera e de La mia squadra.

GYLT di Tequila Works arriva su PlayStation, Xbox e PC

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GYLT

Tequila Works, lo studio che ha realizzato RiME e l’imminente Song of Nunu: A League of Legends Story oltre a tanti altri titoli, annuncia oggi che il 6 luglio l’avventura a tinte horror GYLT arriverà su nuove piattaforme.

Dopo la release esclusiva per Google Stadia nel 2019, il gioco sarà presto disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X, Xbox One e PC.

Ambientato in un mondo inquietante e malinconico, GYLT è una storia inquietante che mescola fantasia e realtà in un luogo surreale dove gli incubi diventano reali. Nascondetevi da terribili creature o scegliete di affrontarle mentre trovate la vostra strada attraverso le sfide di questo mondo malvagio. I giocatori intraprendono un viaggio in cui affrontano le loro peggiori paure e si confrontano con l’impatto emotivo delle loro azioni.

GYLT è un gioco d’avventura con enigmi, stealth e azione, ambientato in una vecchia città mineraria immaginaria nello stato del Maine.

Inseguita da un gruppo di bulli, Sally viene trascinata in una versione distorta della sua città, in cui paure e brutti ricordi prendono vita.

Il gioco è già disponibile nella wishlist di Steam e in pre-order per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series e Xbox One.

ASUS ROG Ally, ecco la presentazione ufficiale: tutti i dettagli, il prezzo e le caratteristiche

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ASUS ROG Ally

ASUS ha finalmente rivelato tutte le informazioni su ROG Ally, la nuova console portatile con cui l’azienda taiwanese lancia ufficialmente la sfida alla Steam Deck di Valve.

L’evento, trasmesso in diretta streaming, è visionabile al link sottostante.

Nel dettaglio:

ROG Ally, è la nuova ed incredibilmente console portatile per videogiochi basata su Windows 11. Grazie all’APU AMD Ryzen Z1 Extreme, la nuova console è in grado di riprodurre con facilità giochi AAA e titoli indipendenti in full HD 1080p. ROG Ally sarà in vendita in tutto il mondo dal 13 giugno 2023 a 799€, con preordini a partire dall’11 maggio.

Giochi AAA nel palmo di una mano

ROG Ally è un vero e proprio dispositivo handheld next-gen, che offre giochi Full HD da godersi in movimento, in grado di eseguire anche i moderni titoli AAA in modo più veloce e fluido di qualsiasi altra console portatile sul mercato. Grazie a Windows 11, è possibile giocare a qualsiasi gioco di qualsiasi piattaforma e il dispositivo include 3 mesi di Xbox Game Pass Ultimate. Sia che si giochi da soli, collegati a un televisore o in compagnia con gli amici si proverà un’esperienza di gioco davvero di alto livello grazie alla suite di GPU esterne ROG XG Mobile.

La console ROG Ally è dotata di un nuovissimo APU della Ryzen Z1 Series di AMD. Costruito sull’architettura Zen 4 con grafica RDNA 3, il chip Ryzen Z1 Extreme compete con le prestazioni di gioco delle console domestiche grazie a 8 core, 16 thread e 8,6 teraflop di potenza grafica. Una variante di AMD Ryzen Z1 a 6 core e 12 thread sarà disponibile nel terzo trimestre del 2023. Entrambi i chip supportano pienamente le tecnologie di upscaling di AMD Radeon Super Resolution e FidelityFX Super Resolution, per prestazioni eccellenti sia nei titoli AAA che in quelli indipendenti.

“Il nostro team ha trascorso oltre un decennio a sviluppare le tecnologie necessarie per i processori Ryzen Z1. In collaborazione con partner visionari come ROG, abbiamo progettato una piattaforma che ridefinisce il gioco mobile”, ha dichiarato Renato Fragale, senior director of product management for the Consumer and Gaming Client Business di AMD. “Siamo entusiasti che i giocatori possano sperimentare il primo dispositivo alimentato dai processori Ryzen Z1 Series con il lancio del ROG Ally”.

Il sistema termico Zero Gravity di ROG utilizza una doppia ventola con alette del dissipatore ultrasottili e condotti termici ad alto attrito per garantire che Ally rimanga fresca in qualsiasi occasione. La console è inoltre dotata di 16 GB di memoria LPDDR5 6400 MHz ad alta velocità, 512 GB di memoria PCIe Gen 4 e uno slot per schede microSD UHS-II per espandere ulteriormente la sua capacità di archiviazione. Il supporto Wi-Fi 6E garantisce una connessione solida, anche in presenza di reti congestionate, sia che si tratti di una partita multigiocatore o di uno streaming da Xbox Cloud Gaming o AMD Link.

Prestazioni di gioco eccellenti richiedono un alleato all’altezza, e Ally non delude. Grazie al pannello Full HD (1080p) a 120 Hz con supporto FreeSync Premium, i giocatori potranno godere della massima chiarezza di movimento nei giochi più veloci, senza interruzioni e bug in caso di calo degli FPS. Il display ha anche una luminosità massima di 500 nits, che consente ai giocatori di seguire facilmente l’azione in ambienti più difficili come quelli all’aperto. Inoltre, questo display touchscreen permette di navigare senza problemi nel desktop Windows 11 per modificare le impostazioni o installare il gioco successivo.

Specifiche mostruose al giusto prezzo

ME Time: ROG Ally porta il gioco portatile a nuovi livelli. Con uno schermo Full HD e un hardware in grado di garantire 60 FPS in molti dei titoli più recenti, offre un’esperienza di gioco in movimento che soddisferà i giocatori di ogni genere. Rispetto alla risoluzione di 720p dei dispositivi concorrenti, la console ROG Ally offre una chiarezza di immagine e di movimento superiore grazie al pannello Full HD e alla tecnologia AMD FreeSync Premium.

WE Time: Con il ROG Gaming Charger Dock opzionale, i giocatori possono collegare l’Ally a un televisore e ricaricarla allo stesso tempo, consentendo di giocare in co-op sul divano e di competere con altri controller. La console è in grado di gestire giochi multiplayer come NBA 2K3Moving Out e Street Fighter V con facilità, per un gaming party senza fine.

PRO Time: se abbinata a una GPU esterna XG Mobile, che può arrivare fino a GPU NVIDIA GeForce RTX 4090 Laptop, ROG Ally diventa un vero e proprio concentrato di potenza per il gioco in movimento o per un’esperienza desktop completa con mouse e tastiera.

Giocate a tutti i vostri giochi preferiti

La console ROG Ally è stata progettata da zero ponendo al centro dell’attenzione Windows, che è in grado di riprodurre qualsiasi gioco si voglia da qualsiasi piattaforma. ROG ha collaborato con Microsoft, gli editori di giochi e i singoli studi, per garantire ai giocatori che utilizzano Ally la migliore esperienza possibile. Il supporto completo per Steam, EA App, Xbox Game Pass, Epic Games Store, GOG e altre librerie di gioco assicura che, indipendentemente da dove i giocatori scarichino i loro giochi, ROG Ally li copra.

La console ROG Ally viene fornita in bundle con un codice Xbox Game Pass Ultimate gratuito di 3 mesi, che offre ai giocatori l’accesso immediato alla libreria di giochi di Microsoft nel momento in cui viene aperta la macchina. “I membri di Xbox Game Pass Ultimate hanno accesso a centinaia di giochi, tra cui successi come Minecraft Legends, Grounded, Age of Empire IV e molti altri”, ha dichiarato Roanne Sones, CVP, Head of Xbox Hardware. “Con ROG Ally e Game Pass Ultimate, non vediamo l’ora che le persone scoprano e giochino al loro prossimo gioco preferito in movimento, sia che si tratti di giochi nativi per PC con Windows o di giochi per console in streaming con Xbox Cloud Gaming”.

ROG è inoltre orgogliosa di collaborare con Xbox Game Studios, Capcom, HoYoverse, Level Infinite, 505 Games, Team 17, Nacon, Techland, Squanch Games e Fatshark per offrire la migliore esperienza di gioco su ROG Ally.

Prezzi e disponibilità

ROG Ally sarà disponibile in preordine a partire dall’11 maggio su ASUS eshopMediaworld Gold Store. A partire dal 13 giugno, tramite i medesimi canali, sarà possibile acquistare ROG Ally a un prezzo di 799€.


Insomma, l’intenzione, da parte di ASUS, di ritagliarsi una importante pagina sul panorama gaming è dunque evidente, come traspare dal leitmotiv scelto: #playALLYourgames.

Se aspettando la nuova portatile ASUS volete sfruttare al meglio la vostra Steam Deck, date un’occhiata ai seguenti articoli:

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, per la stampa internazionale è un autentico trionfo

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Ad un giorno dalla data di uscita, arrivano i primi voti della stampa internazionale per The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, il sequel diretto del capolavoro Nintendo del 2017.

Quale sembra essere il parere generale? Tears of the Kingdom raccoglie un’autentica ovazione globale da parte della stampa, che conferma ancora una volta il valore del brand nella storia del gaming. Il nuovo The Legend of Zelda costruisce sulle fondamenta di Breath of the Wild proponendo un titolo non solo molto più vasto ed epico, ma anche rivoluzionario grazie alle nuove meccaniche di gameplay che aprono le porte alla creatività dell’utenza.

Anche la redazione di 4News.it è rimasta folgorata dall’esperienza, come vi abbiam raccontato nella nostra vasta recensione.

Ecco di seguito alcune delle recensioni finora pubblicate dai maggiori siti internazionali:

  • Eurogamer 4/5
  • IGN 10/10
  • GamesRadar+ 9,5/10
  • Metro GameCentral 9/10
  • GameInformer 9,8/10
  • Gamespot 10/10
  • Destructoid 10/10
  • Hobby Consolas 98/100
  • TheSixthAxis 9/10
  • VG247 5/5
  • God is a Geek 10/10
  • Guardian 5/5
  • Telegraph 5/5
  • Nintendo Life 10/10
  • Press Start 10/10
  • RPG Site 10/10
  • Stevivor 10/10
  • CGMagazine 10/10
  • LevelUp 9/10
  • SECTOR.sk 9,5/10
  • TheGamer 5/5
  • Screen Rant 5/5
  • VGC 5/5

Nel momento in cui scriviamo il titolo si attesta su una media delle recensioni di 97 su OpenCritic. Si tratta di un risultato provvisorio, in attesa delle altre opinioni in arrivo nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

Vi ricordiamo che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom arriverà domani 12 Maggio in esclusiva per Nintendo Switch. Potete acquistarlo su Amazon.

Nintendo e l’editore Piggyback hanno inoltre collaborato per la guida strategica ufficiale di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, che sarà disponibile a partire dal prossimo 16 giugno.

La versione normale, è preordinabile su Amazon.it al prezzo di € 24,99 contiene ben 496 pagine e con essa potrete completare il gioco al 100%. C’è anche un’edizione da collezione della guida (preordinabile sempre su Amazon.it) che invece ha un prezzo consigliato di € 34,99. I contenuti della guida sono gli stessi per entrambe le versioni, ma l’opzione più costosa presenta una spettacolare copertina rigida che mostra la Spada Suprema (o ciò che ne resta), circondata da iscrizioni runiche simili al design della Nintendo Switch OLED in edizione limitata di Zelda: Tears of the Kingdom (se non lo avete ancora fatto, potete acquistare la console cliccando QUI).

Recensione The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

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The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

Sei anni di lunga attesa. Sei anni in cui mai abbiamo smesso di incensare, glorificare e giocare quel The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che sconquassò il mercato videoludico dell’epoca, arrivando in conclusione della sua meravigliosa parabola, a conquistare il Game of the Year. Oggi finalmente le nostre mani potranno tornare a consumare avidamente i Joy-Con della Switch, abbandonando ansietà e pesantezze della vita reale, guidando le eroiche gesta di Link attraverso le infinite ed affascinanti lande di Hyrule.

Ladies and Gentlemen, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.

Si chiude il sipario e si spengono le luci. L’abito di scena appeso alla sua gruccia, ed il viso finalmente struccato dal pesante cerone teatrale. Solo così potrò raccontarvi di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, intimamente senza artifici o inutili orpelli formali. Sì perché, chi vi scrive, Link lo porta tatuato sulla pelle, lo usa come suoneria sullo smartphone, lo ha appeso al muro nello studio. Tuttavia non si tratta di una incontrollabile propensione al “fanboysmo“, concedetemi il termine, quanto di essersi sentiti ispirati fin da giovane età, dalle gesta dell’antieroe per eccellenza, di un personaggio che potrebbe persino rappresentare noi stessi. Quasi tutti i titoli di questa infinita saga, pongono al centro il nome di Zelda, la principessa di Hyrule. Mentre noi ogni dannata volta, vestiremo i consunti panni di Link, un’ombra umile e gentile, che nel profondo silenzio del suo linguaggio non parlato, e nella leggerezza dei suoi piccoli passi, prodigherà sè stesso al punto di porre le sorti della sua gente, dinnanzi alla sua.

La terra di Hyrule è bagnata da misteriose lacrime ed ha di nuovo bisogno di Link. Ha di nuovo bisogno di noi.

Il miasma

Mettevi comodi, il viaggio sta per iniziare e sarà un lungo ed intenso peregrinare, fronteggiando il nuovo male che insidia le terre di Hyrule. Un terribile miasma si sta propagando a macchia d’olio in superficie, avvelenando i magnifici scenari naturali. Un male sconosciuto sta per mettere di nuovo in pericolo le sorti del mondo. La principessa Zelda insieme all’inseparabile Link sono i primi ad accorrere ed indagare sull’accaduto. Il legame che li connette indissolubilmente alle loro terre, fa si che il loro cuore sia il primo prontissimo baluardo di vedetta, contro ogni nemico che si manifesti all’orizzonte. La fonte di questo nuovo pericolo li conduce nelle profondità dei sotterranei del castello reale. Qui la macabra scoperta di una enorme mummia, apparentemente inerme, che invece di li a qualche istante metterà in bilico l’esistenza di entrambi. Attraverso il miasma la forza vitale di Link viene prosciugata quasi interamente, inoculandosi attraverso la sua spada fin dentro al suo braccio, rendendolo poco più che un tocco di carne tumefatta.

La spada suprema va in frantumi, mentre la principessa Zelda sprofonda nell’oscurità a seguito di un crollo della roccia sotto i loro piedi. Anche Link sembra ormai destinato alla stessa sorte tuffandosi nel tentativo di salvarla, ma un fantomatico braccio fluttuante lo afferra salvandolo. E’ la fine, o almeno così sembra. La potenza di questa creatura non morta appare inarrestabile, con un minimo accenno del suo potere ha mandato in frantumi un leggendario artefatto e vanificato tutte le resistenze della principessa. Una calamità inattesa ed efferata, sprezzante di ogni cuore nobile erto a contrastarla.

Il risveglio

Teletrasportata dal potere salvifico della Sfera della benedizione, la principessa Zelda si sveglia, o meglio viene risvegliata da due personaggi dall’aria mite e quieta. Sono la Regina Soniah e Re Raul, originari fondatori del regno di Hyrule, nonostante per la giovane principessa il sovrano sia suo padre, Re Roham. Questo ed altri ricordi dell’avventura, potranno essere acquisiti tramite la “lettura” delle Lacrime di Drago. Queste formano una sorta di piccolo acquitrino e potranno consentire la visione dallo specchio d’acqua, di alcune testimonianze passate. Indubbiamente queste Lacrime di Drago, custodiscono un qualche sconosciuto legame con la principessa e potrebbero costituire una chiave di svolta nella sua ricerca.

Anche Link è sopravvissuto al potere del miasma, tuttavia portandone il segno terribile sulla sua pelle. Si trova nell’Isola celeste delle origini, una sorta di arcipelago sospeso tra le nuvole nel cielo sopra Hyrule. Dalle sue sommità potrà contemplare redivivo il suo mondo, traendo forze sconosciute al fine di rimettersi in cammino per trovare la principessa scomparsa.

Il braccio di Link

Quella che inizialmente sembra apparire come una tragedia, si rivelerà essere un inaspettato colpo di scena. Al braccio di Link privato della sua linfa vitale dal miasma insinuatosi sottopelle, verrà innestato il braccio fossile ed incorporeo, appartenuto allo spirito di Re Raul. Questo nuovo costrutto col tempo, consentirà a Link di acquisire nuovi straordinari poteri, decisivi al fine di fronteggiare il male incombente.

Questo l’elenco delle nuove capacità conferitegli:

  • Ultramano, ovvero la possibilità di sollevare, spostare e far roteare oggetti telecineticamente.
  • Ascensus, attraverso il quale Link potrà ascendere verticalmente attraverso le superfici, utile per raggiungere aree inaccessibili altrimenti, oppure per uscire dai dungeon e dalle grotte in men che non si dica.
  • Compositor, che consiste in una nuovissima tecnica con la quale fondere armi ad oggetti, creando degli ibridi di volta in volta più potenti, o specificatamente atti a colmare impellenti necessità. Le combinazioni saranno pressoché infinite, e l’unico limite sarà quello della vostra creatività.
  • Reverto, il potere che ci permetterà di invertire il movimento di macchinari, piuttosto che di oggetti, in una sorta di blocco temporale del resto dell’ambientazione. Soprattutto all’interno dei vari sacrari, sarà utilissimo in quanto invertendo il movimento degli impianti meccanici funzionanti al loro interno, potremo avanzare fino alla relativa risoluzione e conquista della ricompensa.
  • Schematrix, sarà l’ultimo potere sbloccabile del braccio, che ci permetterà di costruire molto velocemente dispositivi di vario genere e strumenti di trasporto tra i più fantasiosi.

La somma dell’utilizzo consapevole di questi nuovi incredibili poteri, permetterà a Link di vivere un’esperienza tanto complessa, variegata ed improntata alla totale libertà di azione, da far impallidire le dinamiche gameplay di Breath of the Wild.

La nuova frontiera del Crafting

Attraverso lo sviluppo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, i programmatori al soldo di Nintendo hanno spinto la componente del Crafting, ad un livello finora inesplorato e tutt’ora inarrivabile da molte altre produzioni in commercio. Ma andiamo per gradi.

Partiamo dalle meccaniche più basilari disponibili in questo nuovo Zelda: come per il precedente capitolo, potremo acquisire e sperimentare una vastissima quantità di ricette, cucinando di volta in volta abbinamenti di cibo più disparati. Quelle che avranno esito negativo e sfortunato ci restituiranno una poco invitante poltiglia, che potrà riempire un singolo porta cuore. Una volta che saremo diventati provetti chef, saremo in grado di sfornare ricette formidabili, dai molteplici poteri benefici. Oltre al cibo potremo cucinare anche parti di mostri, al fine di produrre pozioni utili per ogni situazione di gioco. Badate bene, questi preparati saranno fondamentali durante innumerevoli situazioni in cui avversità ambientali, piuttosto che la potenza dei nostri nemici, ci metteranno veramente a dura prova.

La parte più entusiasmante ed innovativa sarà però il crafting rivolto alle armi. Queste, affette dalla già conosciuta durezza e distruttibilità, avranno effetti macroscopicamente efficaci o meno a seconda dell’utilizzo che vorremo farne. Provate e tagliare un albero con un bastone, piuttosto che a minare pietre preziose con un pugnale. L’effetto che ne scaturirà, vi restituirà un feedback quanto mai limpido, su quanto ogni tipo di arma abbia una vocazione specifica. Per cui, se dovessimo trovarci in una di queste situazioni senza avere l’arma adatta, come potremmo risolvere?

Nessun problema. Utilizzando Compositor, basterà attaccare all’arma che abbiamo un qualche oggetto reperibile dall’ambiente circostante, al fine di trasformarla in un ibrido perfetto per soddisfare le nostre necessità. Cosa potrà restituirvi in pratica questo potere? La libertà assoluta di armare Link con armamenti assolutamente stravaganti, o dannatamente efficaci. Il gioco non è stato pensato per farti sfruttare determinati asset quando è lui a richiedertelo, ma al contrario, donandoti la libertà di approcciarti alle varie situazioni, definendone l’esito in base alla tua creatività o intuizione.

Congegni Zonau

Quanto descritto nel paragrafo precedente, non è altro che una piccola goccia nel mare, rispetto a ciò di cui è stata capace Nintendo in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Ogni dinamica di gameplay emana un’ inebriante profumo di libertà. Ogni volta che si intravede in lontananza un’agguerrito insediamento di Boblin, la mente inizierà a spaziare lungo gli angoli più reconditi della creatività. La civiltà Zonau, presente all’interno delle sconfinate terre di Hyrule, ci permetterà di essere conosciuta e vissuta attraverso i suoi straordinari dispositivi. Questi costituiranno una parte molto corposa del gameplay, aiutandoci in sede di crafting e non solo.

Solo per citarne alcuni, il Pentolone portatile ci consentirà di riprodurre un’unica, ma probabilmente decisiva ricetta, in contesti in cui non avremo a disposizione un confortevole bivacco. La Bomba ad orologeria, ovvero un congegno Zonau che provocherà un’esplosione controllata, capace al suo impatto perfino di innescare ulteriori congegni. L’Ignicefalo, in sostanza un congegno sputafuoco, devastante contro i nemici, ma altrettanto utile come propulsore per marchingegni volanti. E per concludere questa parziale carrellata, la Turbina, congegno in grado di produrre una forte e costante folata di vento. Utilissima per cosa? Sono troppe le varianti, preferiamo lasciarvele scoprire in game.

Combat System

Messa così, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom sembrerebbe esclusivamente emulo di Minecraft ed affini. Niente di più fuorviante. Hyrule cornice paradisiaca, in realtà è funestata da un’enorme quantità di creature ostile e mostri che cercheranno di ostacolare il vostro cammino. Per fortuna il mai domo Link, è un abile combattente che oltre ai poteri conferitigli dal suo nuovo braccio, avrà in dote (come sempre) diverse abilità di combattimento. Scudi, armi di ogni sorta ed archi faranno parte del suo nutrito armamentario. Potremo affrontare i vari Boblin, Kakuda, Golem, Hinox intercambiando combattimento melee con quello a distanza.

Potremo schivare lateralmente e all’indietro, parare i colpi dei nemici con un parry millimetrico, causando letali contrattacchi. Saremo in grado di sferrare colpi leggeri e pesanti, piuttosto che avvalerci di elementi ambientali, così da massimizzare il danno inflitto. Sarà cosa buone e giusta conoscere i nostri nemici, le loro debolezze, sfruttare l’ambiente e gli oggetti circostanti. Un approccio in combattimento a testa bassa, soprattutto in presenza di folti gruppi di nemici, porterà quasi sempre al game over.

Inizialmente sarà fondamentale imparare la vasta sequenza di comandi disponibili, lì per lì quasi caotica e frustrante, tuttavia una volta assimilati comandi e dinamiche di combattimento, sconfiggere i pucciosi ma spesso temibili nemici sarà un grande piacere.

Hyrule, un mondo sconfinato

Che si tratti di combattere, di craftare dispositivi e costrutti dei più ingegnosi o semplicemente di esplorare forsennatamente alla ricerca della principessa Zelda, Hyrule fungerà da perfetta intelaiatura a tutti gli elementi di gioco. Un territorio ancora più vasto di quello presente in The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Una mappa di gioco suddivisa in tre livelli: Cielo, Superficie e Sottosuolo. Grazie ai cavalli che potremo di volta in volta assegnare ai vari Stallaggi, agli stravaganti mezzi di trasporto terrestri, nautici o volanti che potremo costruire, saremo in grado di perderci senza meta lungo queste vastissime terre.

La mappa multidimensionale sarà disponibile anche all’interno di alcuni dungeon o aree chiuse da esplorare, conferendo a The Legend of Zelda: Breath of the Wild ulteriore verticalità degli ambienti di gioco.

Tecnicamente, il miracolo di Nintendo

C’è poco da dire o da aggiungere. Nintendo, ancora una volta, è stata in grado di far girare una produzione come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, su di un hardware ovviamente super ottimizzato per le proprie esclusive, ma di poco superiore a quello di un tostapane smart di ultima generazione. Tant’è che durante gli anni di sviluppo del titolo, spesso si è associata l’uscita del nuovo Zelda, in concomitanza di una nuova console di Nintendo. Niente meno di ciò che fu con Breath of the Wild, uscito al day one insieme al nuovo hardware sviluppato dall’azienda di Kyoto. Ed invece Nintendo, che Dio solo sa che piani avrà per il futuro, ha fatto uscire la sua ultima tripla A su una console, non tanto con sei anni alle spalle, ma già dalle componenti non propriamente avveniristiche all’epoca di lancio.

Ovviamente questo aspetto non può passare inosservato, o essere assimilato positivamente sotto ogni punti di vista. Il frame rate non è di quelli granitici, ed anzi sbuffa seraficamente su tutt’altri binari rispetto alla Master Race su PC, o in confronto alle ultime ammiraglie di Sony e Microsoft, che sotto questo punto di vista sono costantemente alla ricerca della perfezione.

Il Depth of field scorrazza liberamente, a braccetto con l’ormai reiterata nebbiolina atta a diminuire i dettagli in game da far computare al povero hardware della Switch. Il titolo risulta complessivamente slavato, con texture spesso di bassa qualità, tutto per altro già trito e ritrito nel precedente Zelda.

Questo elenco di sbavature tecniche è nient’altro che il compromesso magno, al fine di permetterci di giocare un capolavoro del genere in totale portabilità, permettendoci inoltre di giocarlo affrontando una spesa per la console, tra le meno sostenute sul mercato.

E se graficamente The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom può cedere il fianco ad una frotta di produzioni attualmente in commercio, e persino ad alcune più vecchie di qualche anno, signori miei, a livello di gestione della fisica, il team di sviluppo al soldo di Nintendo potrebbe declamare una Master Class, a cui la maggior parte degli sviluppatori appartenenti all’industria, dovrebbe partecipare obbligatoriamente.

L’impareggiabile tratto di Hidemaro Fujibayashi

Oltre che un gioiello tecnico, facendo riferimento soprattutto all’hardware su cui gira, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, come storicamente i suoi predecessori ci hanno insegnato, è una vena artistica inesauribile, scaturita dal talentuoso e raffinato tratto di Hidemaro Fujibayashi, storico game designer del brand.

Oltre alla realizzazione del mondo di gioco, dei suoi abitanti, di creature e poteri, possiamo trovare tratti meravigliosi persino all’interno del menù di gioco. All’interno della sezione “Guida ai personaggi” la realizzazione degli stessi che troveremo in gioco, è una perla inestimabile. Cosa aggiunge questo al gameplay, alla trama o alle meccaniche di gioco? Lo stupore per gli occhi del giocatore, e la consapevolezza che in un mondo, quello videoludico, stritolato da tempistiche striminzite e obblighi commerciali, ci sono ancora software house di prim’ordine, che hanno a cuore la qualità, sin nei più piccoli dettagli.

Nintendo non è chiaramente l’unica a tenere alto questo inestimabile vessillo, ma di certo a nostro parere è la compagnia che in maniera più costante e duratura nel tempo, è riuscita a mantenerlo stabile.

The Legend of Elden Ring

La mia recensione di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom sta volgendo verso le fasi finali, e come quando al calar del giorno, ci si siede in veranda sorseggiando del buon whiskey, è facile abbandonarsi a digressioni filosofiche. Chi vi scrive ha passato recentemente qualcosa come 300 ore in compagnia dell’ultima pluripremiata fatica di From Software, Elden Ring (ad un click la nostra recensione). Mai fatto parte della milizia totalitarista soulista, ed anzi faccio coming out confidandovi di aver scoperto i titoli from in tarda età (mio malgrado). Questa doverosa premessa per certificare quanto più possibile la mia imparzialità a riguardo.

Riferendomi all’epoca moderna dei videogiochi, dove l’open world è divenuto una componente quasi onnipresente, ed a tratti indispensabile, titoli come Elden Ring e i The Legend of Zelda, hanno completamente ridisegnato un genere, ancorato ai fasti mai più replicati di Bethesda (The Elder Scroll 6 dove sei?), elevandolo a vette altissime. Mi riferisco più specificatamente all’approcciare un monto vastissimo, ricco di cose da fare, con la massima libertà d’azione possibile. In entrambe le due produzioni citate, volendo potremmo giungere all’end game in un batter d’occhi, o parimenti perderci nei loro mondi per centinaia di ore, senza nemmeno più ricordarsi l’incipit inziale della trama.

Aspetto che ad alcuni, legittimamente, potrebbe far storcere il naso, facendoli sentire spaesati, poco legati agli eventi proposti dalla trama, o addirittura dispersi ed abbandonati all’interno del mondo di gioco. Tuttavia inopinabilmente se vogliamo identificare l’open world come un mondo non lineare, non binario, all’interno del quale la via tracciata sia quella scelta dal giocatore (ad eccezione dei punti focali della trama), con questi giochi siamo dinnanzi all’eccellenza nel genere.

Adoro l’intransigenza da parte degli sviluppatori, di non plasmare il mondo in base allo sviluppo delle skill del giocatore. Vuoi infilarti in quella grotta dall’espetto inquietante e truculento? A tuo rischio e pericolo, generando una curva di difficoltà dinamica e non forzata dal gioco stesso.

Che si tratti di Hyrule o dell’Interregno, sarà il giocatore stesso a plasmare con le proprie mani ancorate al pad, il proprio destino.

Siamo imperturbabili recensori, non marionette. Cosa non ci è piaciuto.

Come già accennato riguardo al lato tecnico, ovviamente in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ci sono aspetti che funzionano marginalmente, o magari poco evoluti e raffinati. Tutti desidereremmo veder girare tale meraviglia in 4K a 60 fps rock solid, tuttavia ritengo inutile e deleterio spolmonarsi a soffiare contro i mulini a vento. Stiamo parlando di Nintendo, da decenni a questa parte così è, e molto probabilmente così sarà. Si tratta di politiche aziendali ultra distintive e sedimentate nel tempo, che nel bene o nel male, hanno fatto l’indiscusso successo di un’azienda conosciuta in tutto il mondo.

Riferendoci al gioco in se, ad esempio parlando dell’hub di gioco, alcune meccaniche sono risultate un po’ farraginose. Ad esempio quando si vuole selezionare degli oggetti da lanciare verso i nemici, o da utilizzare in combo con le armi, l’elenco orizzontale di decine di elementi è poco intuitivo e decisamente lento da selezionare.

Il d-pad in generale, consente molte scorciatoie, ma a nostro avviso non a sufficienza. Lo stesso utilizzo delle cure è quanto di più stroncante rispetto all’immersività in game. Ad esempio durante i combattimenti, soprattutto in quelli con molti nemici, impegnati in mille attività super dinamiche al fine di avere la meglio, nel caso ci dovessimo trovare in fin di vita, l’unica cosa da fare sarà mettere il gioco in pausa, accedendo al menù, e selezionare le item di cura necessarie.

Nonostante il mondo si divida in ambienti tutto sommato variegati, la rappresentazione dei vari biomi soprattutto riguardo a dungeon e sacrari è estremamente ridondante. Un mondo vasto come Hyrule avrebbe avuto bisogno di ulteriori scenari, al fine di mantenere sempre vivido l’ambiente di gioco.

A conclusione un aspetto fondamentale: in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom viene meno quasi del tutto, il mirabolante effetto wow che ha fratturato le nostre mascelle durante le prime ore in compagnia di Breath of the Wild. Il massiccio riutilizzo degli stessi asset, la stessa identica familiarità sotto il lato artistico, perfino nei font ed in alcuni sample audio, hanno reso il gioco meno spettacolare nei confronti di chi ha già passato centinaia di ore in compagnia del capitolo precedente.

Considerazione indispensabile, a margine dei tempi funesti che corrono

A margine del commento finale, mi preme fare questa considerazione utile a capire cosa è stato trattato nella recensione e cosa no. Stiamo parlando dell’ennesima manciata di sale sparsa dai publisher, sulla stessa vecchia ferita sempre aperta di noi redattori. Avere tra le mani una press key a pochi giorni dal lancio di un titolo mastodontico come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, sarà per forza di cose, causa di un nostro inevitabile fallimento.

Cercando di rushare il gioco il più possibile, saltando quest secondarie e quant’altro, al fine di arrivare pronti alla recensione al day one, se si è intellettualmente onesti con i propri affezionati lettori, non si potrà nascondere di aver redatto un articolo incompleto. O meglio, di aver scritto un qualcosa che ahinoi, non è esattamente come avremmo voluto, prendendoci del tempo in più per raffinare concetti e sviscerare più approfonditamente maggiori aspetti di gioco.

Se altrimenti si prende questa seconda strada, volta più alla qualità che al rispetto delle scadenze degli embarghi, si andrà incontro ad una recensione ben più dettagliata e precisa, ma letta dai pochi raminghi non-day-one-addicted.

E’ un problema vecchio come il mondo, conosciuto da tutti, e che per le tempistiche sempre più strette ed accordi commerciali che non ammettono ritardi, probabilmente verrà mai a risoluzione. Ma quando capitano titoli di questo spessore, il rammarico ed il senso di frustrazione sono tali, che ci siamo sentiti in dovere di condividerli con voi.

Commento finale

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom segna un’ulteriore evoluzione del genere open world. Erede del glorioso codice di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ne eleva a vette ad oggi finora inesplorate crafting, approccio a molti aspetti del gioco in totale libertà e qualità dell’esplorazione. Seppur tecnicamente non esente da limiti e difetti, come frame rate basso ed incostante, eccesso di DoF e texture slavate, rappresenta comunque un miracolo a livello di programmazione, considerando il vetusto e poco performante hardware di Nintendo Switch. Perdersi nelle sconfinate terre di Hyrule seguendo le gesta eroiche di Link, come da tradizione rappresenta una delle esperienze videoludiche che ogni buon gamer su questa terra dovrebbe provare almeno una volta nella sua vita. God save the Princess.

Bird Box: Barcellona, annunciato lo spin-off del film Netflix con Sandra Bullock

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Tramite i propri canali social, Netflix ha annunciato a sorpresa con un teaser trailer Bird Box: Barcellona, spin-off del film horror con Sandra Bullock.

Ve lo proponiamo di seguito, grazie all’account ufficiale YouTube di Netflix.

In questo spin-off, ambientato nello stesso mondo in cui si verificano le vicende del film del 2018, il protagonista sarà Sebastian che, dopo l’invasione misteriosa che ha decimato la popolazione, deve sopravvivere in una diroccata Barcellona. Mentre l’uomo dovrà sforzarsi per stringe alleanze con altri sopravvissuti, si troverà a fronteggiare una minaccia ancor più pericolosa.

Il cast comprende: Mario Casas, Georgina Campbell (Barbarian), Diego Calva (Babylon), Alejandra Howard, Naila Schuberth, Patrick Criado (La Casa di Carta 5), Celia Freijeiro, Lola Dueñas, Gonzalo de Castro, Michelle Jenner (Isabel, La cattedrale del mare) e Leonardo Sbaraglia.

Bird Box: Barcellona è stato diretto da David Pastor e Àlex Pastor, ed è stato prodotto da Dylan Clark, Chris Morgan, Núria Valls, Adrián Guerra, Josh Malerman e Ryan Lewis. Nel ruolo di produttori esecutivi, Ainsley Davies e Brian Williams.

Il film arriverà in esclusiva per la piattaforma streaming il prossimo 14 Luglio.

Nel frattempo, perché non consultare il catalogo dei nuovi prodotti disponibili sulla piattaforma streaming a Maggio 2023? Eccolo: Netflix, Maggio 2023: il catalogo con tutte le nuove uscite di film e serie TV – 4News

Recensione in pillole Death or Treat

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Death or Treat ci ricorda quanto può essere ironica la vita e, con essa, il mondo dei videogiochi. Una produzione che segna l’esordio di un piccolo team di sviluppatori spagnoli, riuniti sotto il nome di Saona Studios, con tanta voglia di divertire e sorprendere… che si ritrova ad uscire a pochissima distanza da un altro prodotto estremamente simile nell’estetica, nel gameplay e nella presentazione generale, quel Have a Nice Death di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa.

Tante volte è successo nella storia del gaming, a volte in maniera inevitabile, a volta in maniera così assurda da sembrare uno strano scherzo del destino. Se infatti trovarsi a calcare generi molto diffusi porta con sé un rischio calcolato, ben più ironico è trovarsi ad uscire in un dato momento puntando su un setting inedito per poi ritrovarsi, per caso, con una concorrenza che fa la stessa identica cosa nello stesso identico istante. Tornando indietro di qualche anno, qualcuno si ricorderà il curioso avvicendamento, a distanza di pochi mesi, tra un Red Dead Revolver resuscitato da Rockstar San Diego e quel GUN firmato da Neversoft. O, in tempi più recenti, le poche settimane che hanno separato la release su PC di Returnal ad un titolo estremamente simile come Scars Above.

Death or Treat si propone di essere un action roguelite 2D con uno gameplay da hack’n’slash, impreziosito da ambientazioni dipinte a mano. Sarà tuttavia sufficiente per prendere le distanze non solo dalla concorrenza del genere, ma anche dalla sfortunata sensazione di già visto?

Edito da Saona Studios ed Hawthorn Games, il titolo è disponibile da oggi per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series, Xbox One, Nintendo Switch e PC (via Steam).

HallowTown vi aspetta.

Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

Death or Treat è un classico action a scorrimento 2D, con elementi di stampo roguelite calati in un contesto ludico da hack’n’slash.

Il piccolo fantasmino Scary è un imprenditore tenace: suo è infatti il GhostMart, punto di riferimento del commercio di caramelle e dolciumi dell’umile villaggio di HallowTown. Un giorno tuttavia, accade l’imprevedibile: lo spirito di Halloween sparisce, portando il GhostMart a rischio di fallimento. Clark Fackerberg, fondatore di FaceBoo, ha infatti iniziato a distribuire lo Storyum, una droga capace di prosciugare la forza di volontà. Intenzionato a salvare la popolazione di HallowTown, nonché le sue tasche, Scary inizierà la sua sfida a FaceBoo ed alle sue divisioni.

Poteva mancare la frecciatina ai servizi streaming?

Saona Studios decide di raccontare una storia strutturalmente semplice, ma senza rinunciare alla vivacità delle situazioni puntando sul linguaggio parodistico. Death or Treat, oltre ad avere una trama che non sfigurerebbe in un capitolo di Hotel Transylvania ed un’estetica capace di rendere tributo a Nightmare Before Christmas, si fa allegoria del mondo dei social e della società contemporanea. In un mondo in cui multinazionali scandiscono il ritmo della vita in maniera talvolta sottile, talvolta perentoria, Scary rappresenta l’ultimo baluardo di valori tradizionali che combattono per resistere. Un risultato prezioso da parte del team spagnolo, reso ancor più lodevole dall’ottimo lavoro svolto artisticamente tanto nelle realizzazioni disegnate a mano, quanto nella colonna sonora, sempre incalzante.

Anche gli NPC sanno essere interessanti nel loro rappresentare sempre qualcos’altro al di là della loro funzione ludica.

Perché giocarlo?

Death or Treat è una produzione che si propone di coniugare l’action roguelite 2D a meccaniche di combattimento vecchia scuola, con una spruzzata di loot.

In qualità di fantasma, Scary è ovviamente invulnerabile alla morte in senso stretto. Tuttavia, come da tradizione per il genere, può finire KO ed essere costretto a ricominciare la sua avventura contro il malvagio Fackerberg. La ciclicità comune ad ogni roguelite si arrichisce, nella produzione Saona Studios, con l’importanza delle risorse recuperate nei vostri viaggi tra le divisioni di FaceBoo.

Sconfiggendo le orde di nemici sul vostro cammino potrete infatti raccogliere un numero crescente di ingredienti, dalle classiche ali di pipistrello fino ad oggetti più esotici. Una volta finiti KO, potrete decidere di conservare con voi alcuni di essi e riportarli all’hub rappresentato da HallowTown. Qui potrete impiegarli non solo per ricostruire l’umile villaggio, ma anche per acquistare graduali potenziamenti perenni che vi aiuteranno nell’avventura.

Ogni nemico può regalarvi ingredienti essenziali: spazzateli tutti via.

Ogni run dunque è capace di ricompensare il player ed avvicinarlo a nuovi potenziamenti ed armi inedite, per rendere più rapido e letale il tragitto verso la prossima area.

Un sistema di progressione pressoché costante, che alimenta un loop soddisfacente grazie ad un gameplay action improntato alla tradizione degli hack’n’slash. Death or Treat rifiuta infatti la tendenza, da parte del genere, di proporre sistemi di combattimento progressivamente più stratificati tornando indietro nel tempo al buon vecchio button smashing. Niente tecnicismi o combo da imparare: Scary potrà infatti lanciarsi a testa bassa tra le numerose orde di nemici falciandoli senza grossi pensieri. Una scelta che rende il gameplay accessibile a tutti, pur senza rinunciare ad una graduale difficoltà che richiederà un maggior grado di attenzione al player. Più che focalizzarsi su combinazioni di tasti e raffinate meccaniche difensive, Scary dovrà infatti focalizzarsi sullo schivare i colpi più pericolosi per poi continuare a menare le ectoplasmatiche mani. Il clou dei combattimenti emerge nelle immancabili boss fight, che ci opporranno ai funzionari delle divisioni di FaceBoo in scontri avvincenti e ben ritmati.

Occhio: i boss sanno essere spietati e fanno molto male.

Perché no?

Nonostante quanto finora lodato, Death or Treat non risulta purtroppo esente da varie problematiche che finiscono per renderlo un’esperienza piuttosto derivativa.

Il primo impatto con il sistema di controllo è infatti piuttosto estraniante. Forse per mimare la natura eterea del protagonista, Death or Treat ci offre un feeling pad alla mano al tempo stesso inconsistente e pesante. Dai salti agli attacchi, ogni azione di Scary è particolarmente lenta, ben lontana dalla reattività (a tratti esplosiva) di altri esponenti del genere.

Complice anche un leggero imput lag, il player dovrà ben presto fare i conti con questa scelta di game design non sempre condivisibile. La velocità generale del gioco è ben parametrata ai pattern di attacco nemici. Tuttavia, lo stesso non si può dire per il feeling perdurante di eccessiva poca responsività dei comandi. Attenzione dunque: il gameplay non risulta pregiudicato in senso stretto. Si tratta infatti di una precisa scelta che, quantomeno allo stato attuale (chissà che non venga alterata tramite patch), non ci sembra così condivisibile.

Dovrete prendere molto bene le misure con il sistema di combattimento all’inizio.

Anche l’equilibrio generale delle meccaniche proposte non convince pienamente.

Abbiamo trovato piacevole l’idea di un progressivo accumulo di risorse per migliorare Scary. Tuttavia il titolo tende a diventare troppo presto dipendente da questa necessità. Recuperare oggetti nelle vostre run sarà indispensabile per riparare i negozi di HallowTown ed ottenerne i benefici, ma più avanti diventerà tutto fin troppo ciclico. Dover affrontare ancora ed ancora gli stessi scenari esclusivamente per reperire gli oggetti necessari per diventare più forti, ci è sembrato il rovescio della medaglia di un sistema interessante ma limitato. Ovviamente Death or Treat non è il primo a proporre meccaniche simili. Tuttavia qui il bilanciamento non appare impeccabile, soprattutto se connesso al resto dell’infrastruttura ludica. Il rischio insito è infatti rappresentato dallo spettro della noia, che può palesarsi all’ennesima run affrontata nella speranza di recuperare quella rara ed infame risorsa necessaria che si rifiuta di spawnare.

Altro aspetto discutibile è rappresentato dalle armi a disposizione di Scary. Presenti in buon numero e varietà, alcune di esse ci sono parse incredibilmente sbilanciate. Non è semplice, in un action roguelite, riuscire a fornire un adeguato numero di armi e renderle tutte pienamente efficaci. Anche titoli con ben altri budget, come il citato Returnal, soffrono dello stesso problema. Tuttavia, in Death or Treat tende ad evidenziarsi fin troppo spesso e fin dall’inizio. Vi basterà infatti ottenere la vostra prima arma a distanza per capire che forse c’è qualcosa che non va negli equilibri di gameplay. Viceversa, alcune armi ravvicinate vi faranno domandare a cosa servano tante altre opzioni visibilmente meno performanti. In fondo, se la armi principali di Hades sono solo cinque, un motivo ci sarà.

Le armi sono molte, ma non tutte sono parimenti efficaci.

Commento finale

Death or Treat ci ha ricordato che, tristemente, nella vita serve spesso un po’ di fortuna. Se già è difficile, per uno studio emergente, ritagliarsi un posto al sole con il titolo di esordio, tutto diventa tremendamente più difficile se la sorte tira uno scherzetto mettendoti poco lontano un titolo paurosamente simile. Saona Studios costruisce un action roguelite 2D competente e divertente, puntando su un’estetica che strizza l’occhio a Nightmare Before Christmas ed un’allegoria rivolta al mondo dei social (e non solo). Quello che manca è tuttavia un pò di freschezza nell’impianto ludico, che punta eccessivamente sul farming di risorse e sull’hack’n’slash vecchia scuola, al netto di un sistema di controllo non sempre brillante. Una produzione tutto sommato gradevole, pur non potendo rivaleggiare con altri esponenti del genere.

Mortal Kombat 12, annuncio in vista?

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Mortal Kombat

L’account Twitter ufficiale di Mortal Kombat ha pubblicato quello che sembra a tutti gli effetti un teaser del prossimo capitolo.

“È quasi tempo”, si legge nel messaggio che include un video che mostra il quadrante di un orologio con la lancetta dei secondi che passa direttamente dal numero 11 all’1. Sulla base di quanto mostrato, degli ultimi rumor e della storia del precedente capitolo, il prossimo capitolo della saga potrebbe quindi essere un reboot (e perdere il 12 della numerazione).

Vi ricordiamo che l’annuncio del nuovo Mortal Kombat potrebbe essere strettamente connesso allo showcase di PlayStation rumoreggiato in questi giorni.

PlayStation Plus Extra e Premium, ecco i nuovi giochi di Maggio!

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Extra e Premium Maggio

Sony tramite il PlayStation Blog ha annunciato i giochi che verranno inseriti nei cataloghi Extra Premium di PlayStation Plus nel mese di Maggio. Nello specifico, tutti i titoli saranno disponibili dal 16 del mese.

Nuovi giochi PlayStation Plus Extra e Premium

  • Ratchet & Clank: Rift Apart (PS5 – Insomniac)
    Ratchet e Clank sono tornati! Aiutali a impedire che un imperatore robot riesca a sottomettere i mondi interdimensionali, a partire dal loro universo. Il duo potrà contare sull’aiuto di Rivet, una ribelle Lombax proveniente da un’altra realtà.
  • HUMANITY (PS4 e PS5 – THA Limited)
    HUMANITY è un innovativo incrocio tra risoluzione di enigmi e gioco d’azione e di piattaforme! Il destino dell’umanità è nelle tue mani! Anzi, nelle tue zampe… perché in questo gioco impersoni un cane.
  • Watch Dogs: Legion (PS4 e PS5 – Ubisoft Toronto)
    Crea una resistenza con quasi tutti i personaggi che incontri, hackerando, infiltrandoti e lottando in una Londra del futuro prossimo, alle prese con il proprio declino. La Resistenza ti aspetta.
  • Dishonored 2 (PS4 – Arkane)
    Giocate secondo il vostro stile in un mondo dove misticismo e industria si incontrano. Sceglierete l’Imperatrice Emily Kaldwin o il Protettore Reale Corvo Attano? Affronterete le missioni muovendovi furtivi tra le ombre, sfruttando il brutale sistema di combattimento o fondendo entrambi gli stili? Come combinerete i poteri, le armi e gli oggetti del vostro personaggio per eliminare i nemici? La storia si adatterà alle vostre scelte, portando a risultati imprevedibili nelle missioni create ad arte di questo fantastico gioco.
  • Tomb Raider: Definitive Edition (PS4 – Crystal Dynamics)
    Il memorabile action-adventure che ha visto una giovane e inesperta Lara Croft trasformarsi in una leggendaria superstite è stato riprogettato per sfruttare al massimo le piattaforme di nuova generazione. Una Lara più dettagliata che mai è pronta a esplorare un mondo incredibilmente realistico. Affronta intense battaglie, personalizza armi ed equipaggiamento e sopravvivi in ambienti ostili nella prima avventura della giovane Lara, che ti porterà a scoprire il terrificante segreto di un’isola misteriosa. Tomb Raider: Definitive Edition include esclusive funzioni bonus e tutti i contenuti scaricabili dell’acclamata versione originale.
  • Sakuna: Of Rice and Ruin (PS4 – Edelweiss)
    La capricciosa dea del raccolto, Sakuna, è stata scacciata dalla sua opulenta casa celeste ed esiliata in un’isola piena zeppa di demoni. In questo mondo selvaggio incontaminato, deve riscoprire la sua eredità, in quanto figlia di un dio guerriero e dea del raccolto, esponendosi agli elementi, affrontando i mostri e coltivando il riso, fonte del suo potere. Accanto a lei, in questo luogo proibito, ci saranno il suo tutore Tama e un gruppo di esseri umani emarginati. Insieme, questi improbabili alleati dovranno unire le forze per controllare sia il suolo che i demoni di Hinoe Island.

Accanto ai sei titoli di “copertina”, saranno disponibili i seguenti giochi (molti veramente di spessore):

  • Dishonored: Death of the Outsider (PS4)
  • Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration (PS4)
  • Shadow of the Tomb Raider (PS4)
  • Bus Simulator 21: Next Stop (PS4 e PS5)
  • The Evil Within 2 (PS4)
  • Wolfenstein: Youngblood (PS4)
  • Thymesia (PS5)
  • Rain World (PS4)
  • Lake (PS4 e PS5)
  • Conan Exiles (PS4)
  • Rune Factory 4 Special (PS4)
  • Soundfall (PS4 e PS5)

Nuovi giochi PlayStation Plus Premium

  • Ghostbusters: The Video Game Remastered (PS4 – Saber)
    Autentica esperienza Ghostbusters – Voci e sembianze in gioco di Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis ed Ernie Hudson, impegnati in una storia inedita nata dalla penna degli scrittori dei film originali Dan Aykroyd e Harold Ramis.

Saranno poi disponibili anche i seguenti titoli:

  • Syphon Filter: Logan’s Shadow (PS4 e PS5)
  • Blade Dancer: Lineage of Light (PS4 e PS5)
  • Pursuit Force (PS4 e PS5)

A Plague Tale: Requiem, con la nuova patch sono stati implementati i 60 fps

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A Plague Tale: Requiem

A Plague Tale: Requiem finalmente ha ricevuto una patch che ha introdotto una modalità Prestazioni che permette al gioco di viaggiare a 60 fps su PlayStation 5 e Xbox Series X (non su Series S). A distanza di qualche giorno dall’annuncio della piena compatibilità con Steam Deck, è dunque arrivata un’altra bella notizia attesa da tanti videogiocatori.

La nuova opzione garantisce un frame rate maggiore al costo di impostazioni grafiche e risoluzione inferiori, seppure non sia stato specificato cosa sarà “downgradato”.

Chi predilige la qualità visiva può invece optare per la modalità Risoluzione (quella predefinita, già disponibile dal lancio), con risoluzione 1440p e frame rate a 30 fps.


Una breve panoramica direttamente dalla pagina Steam:

Oltre il mare, un’isola chiama…
Parti per un viaggio struggente in un mondo brutale e mozzafiato alterato da forze soprannaturali.

Fuggiti dalla loro terra devastata, Amicia e Hugo si spostano a sud, verso nuove regioni e vivaci città. Lì cercano di iniziare una nuova vita e di controllare la maledizione di Hugo.

Ma quando i suoi poteri si risvegliano, morte e distruzione tornano come un’orda di ratti famelici. Costretti di nuovo a fuggire, i due fratelli ripongono le speranze in un’isola che potrebbe racchiudere la chiave per salvare Hugo.

Scopri il prezzo per salvare chi ami, in una disperata lotta per la sopravvivenza. Attacca dall’ombra o scatena l’inferno, superando nemici e sfide con armi, strumenti e poteri ultraterreni.

● Seguito della premiata avventura A Plague Tale: Innocence
● Una storia spettacolare e concreta stravolta da forze soprannaturali
● Usa oggetti, muoviti furtivamente, combatti o scatena l’inferno e i ratti
● Grafica mozzafiato e musiche coinvolgenti


A Plague Tale: Requiem è disponibile dallo scorso 17 ottobre 2022 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Qui trovate la nostra recensione.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, tutti i dettagli su data di uscita, orario di sblocco e dimensioni!

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The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è ormai in dirittura d’arrivo.

L’ultimo titolo del leggendario franchise di Nintendo sarà disponibile dal prossimo 12 maggio 2023 in esclusiva su Nintendo Switch, al prezzo di 69.99€ sia in edizione fisica (se non lo avete ancora fatto, potete preordinarlo cliccando QUI) che in versione digitale. Lo sblocco di quest’ultima avverrà alle ore 00.01 italiane.

Se opterete per la versione digitale di Tears of the Kingdom, non dovrete scaricare un file mastodontico. Il gioco infatti pesa soltanto 16,2 GB.

Vi ricordiamo inoltre che una console Nintendo Switch OLED in edizione limitata di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è già disponibile da qualche giorno (se non lo avete ancora fatto, potete acquistare la console cliccando QUI)!


Per ingannare la trepidante attesa che vi separa dall’arrivo del gioco, potete dare uno sguardo ai seguenti articoli:

AGON by AOC è leader mondiale nel settore dei monitor gaming secondo IDC

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AGON by AOC, il noto brand di monitor gaming e accessori IT, si è guadagnato il prestigioso titolo di primo marchio di monitor gaming al mondo, secondo il rapporto IDC Quarterly Gaming Tracker per il Q4 2022. Grazie a tecnologie all’avanguardia come i MiniLED e i DisplayHDR 1400, frequenze di aggiornamento fino a 360 Hz e un impegno costante nel fornire un’esperienza di gioco sempre migliore, AGON by AOC ha sbaragliato la concorrenza nel mercato globale dei monitor da gioco.

AGON by AOC offre una linea completa di monitor gaming, rivolta a diverse categorie di gamers attraverso le sue tre sottocategorie: AOC GAMING, AGON e AGON PRO. I monitor AOC GAMING sono progettati per soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di giocatori, dai content creators agli streamer e a coloro che amano l’esplorazione e l’avventura. La linea AGON, invece, si rivolge ai giocatori più competitivi, offrendo un design di qualità superiore e utili funzioni aggiuntive, come l’ultimo AG325QZN/EU da 32 pollici con una frequenza di aggiornamento di 240 Hz e tempi di risposta fino a 1 ms GtG.

I monitor AGON PRO, infine, sono destinati ai giocatori di fascia alta, come influencer, content creators e atleti professionisti di esport. Essi offrono tecnologie all’avanguardia come la retroilluminazione MiniLED, frequenze di aggiornamento elevate fino a 360 Hz e strumenti professionali come l’NVIDIA Reflex Analyzer. I modelli AGON PRO sono dotati di funzionalità aggiuntive come lo switch KVM, la connettività USB-C e il controller QuickSwitch.

Se volete saperne di più su questo importante traguardo e sui prodotti della compagnia, vi rinviamo al comunicato stampa qui sotto e al sito ufficiale.

AGON by AOC si aggiudica il primo posto come brand di monitor gaming a livello mondiale

Milano, 9 maggio 2023 – AGON by AOC – brand leader nel settore dei monitor gaming e degli accessori IT – annuncia con orgoglio la prima posizione al mondo come marchio di monitor gaming, secondo il rapporto IDC Quarterly Gaming Tracker per il quarto trimestre del 2022. AGON by AOC, il sottomarchio di AOC, specialista dei display, ha sbaragliato la concorrenza assicurandosi il primo posto nel mercato globale dei monitor da gioco, grazie alle tecnologie all’avanguardia (come i MiniLED e i DisplayHDR 1400), alle prestazioni eccezionali (frequenze di aggiornamento fino a 360 Hz) e all’impegno costante nel fornire un’esperienza di gioco sempre migliore. Nell’ultimo anno, AGON by AOC ha lanciato la quinta generazione di monitor AGON caratterizzata da un design rinnovato, pannelli veloci e reattivi, e nuovissime tecnologie nella linea AGON PRO.

AGON by AOC: un’esperienza di gioco senza precedenti in tutto il mondo

Anna Stefańczyk, Global Marketing Lead di AOC, afferma: “Siamo entusiasti di essere il primo brand di monitor gaming al mondo. Questo non sarebbe stato possibile senza l’incredibile supporto del mondo gaming e dei clienti da tutto il mondo che si affidano con fiducia alla nostra esperienza basata sull’impegno ad offrire sempre prodotti eccezionali e di grande valore. Continuerà il nostro impegno per crescere impegnandoci a portare nel mercato prodotti innovativi e all’avanguardia, creati secondo le preferenze della nostra variegata community di giocatori “.

AGON by AOC offre una linea completa di monitor gaming che, con le sue tre sottocategorie, si rivolge a diverse categorie di gamers:

  • AOC GAMING: progettati sia per i giocatori occasionali che quelli più appassionati, questi monitor sono adatti a tutti i livelli di abilità, dai content creators e streamer, a coloro che amano il brivido dell’esplorazione e dell’avventura. La linea AOC GAMING evidenzia l’importanza dell’esperienza di gioco in sé, offrendo diverse opzioni che soddisfano i vari stati d’animo e interessi dei giocatori. La categoria AOC GAMING offre un approcco orientato al valore offrendo monitor di alta qualità e ad alte prestazioni a un pubblico di giocatori sia entry-level che intermedi, con prodotti come i più conosciuti 24G2SPU/BK, 25G3ZM/BK o U28G2XU2/BK.
  • AGON: Pensata per i giocatori mainstream e hardcore, la linea AGON si rivolge ai giocatori più competitivi che aspirano a diventare i protagonisti della scena gaming, come i loro streamer preferiti o i migliori giocatori di esports. Grazie a un design di qualità superiore e a utili funzioni aggiuntive, i monitor AGON sono ottimi nell’offrire un’esperienza di gioco fluida e coinvolgente per i titoli di esports multiplayer, come gli sparatutto e i MOBA. La quinta generazione AGON offre monitor come l’ultimo AG325QZN/EU da 32 pollici con una frequenza di aggiornamento di 240 Hz e tempi di risposta fino a 1 ms GtG. Un monitor che consente ai giocatori più competitivi di sprigionare le loro vere capacità con riflessi e decisioni veloci.
  • AGON PRO: Realizzati per i giocatori di fascia alta, i monitor AGON PRO sono destinati a content creators di alto livello, influencer e atleti professionisti di esport, come i rinomati team G2 Esports, RNG e Furia Esports sponsorizzati da AGON by AOC, che necessitano del meglio della tecnologia gaming presente sul mercato. Questi gamers sono spinti dalla competizione e si impegnano per superare i loro record personali cercando funzionalità superiori, prestazioni eccezionali e una qualità senza pari per assecondare la loro passione per il gioco. I monitor AGON PRO offrono un’esperienza impareggiabile per i più popolari titoli di esports, sparatutto, MOBA e simili, offrendo monitor progettati su misura, come l’ AG275QXL con il marchio di League of Legends. I modelli AGON PRO sono dotati di tecnologie all’avanguardia come la retroilluminazione MiniLED per ottenere una luminosità di picco di 1000 nits e zone di oscuramento localizzate (AG274QZM), o frequenze di aggiornamento elevate fino a 360 Hz e strumenti professionali come l’NVIDIA Reflex Analyzer ( AG254FG). Grazie a funzionalità integrate come lo switch KVM e la connettività USB-C ( AG324UX), questi modelli migliorano la produttività dei content crators e dei professionisti, mentre i componenti aggiuntivi inclusi come lo Screen Shield (in modelli selezionati) o il controller QuickSwitch migliorano notevolmente l’esperienza di gioco, sia sul palco dei tornei di esports che nel comfort della propria casa. Rimanete sintonizzati per la sesta generazione di monitor AGON PRO che presenterà le tecnologie più attese dai giocatori di tutto il mondo.

AGON by AOC desidera ringraziare di cuore la community gaming e i clienti per la loro fiducia e il loro continuo supporto. Il brand continuerà ad impegnarsi per mantenere la sua incessante ricerca nell’innovazione per assicurare ai giocatori gli strumenti migliori per vincere nei loro giochi preferiti.

EA Sports FC 24, il nuovo “FIFA” verrà presentato entro metà luglio

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EA Sports FC 24

Il noto giornalista e insider Tom Henderson ha rivelato che la presentazione di EA Sports FC 24, l’erede della serie FIFA, si terrà a luglio, più precisamente il 12 o il 13.

Gli sviluppatori sveleranno ufficialmente il gioco e le sue features, la box art ufficiale, annunceranno la data di uscita e inizieranno i pre-order. La finestra di lancio prevista, analogamente ai precedenti FIFA, è quella del secondo trimestre fiscale (1 agosto – 31 ottobre).

Il mese di luglio era già stato indicato da EA, Henderson ha solo fornito una finestra più “stretta”, e per quanto siano solo rumor, pensiamo che siano molto fondati, vista l’affidabilità del soggetto.

È qui che inizia la storia di EA SPORTS FC. Stiamo partendo da 30 anni di leadership e di storia creando esperienze che uniscono la community calcistica globale e continuando a portarla in un futuro a misura di fan”, ha dichiarato Nick Wlodyka, SVP & GM, EA SPORTS FC. “EA SPORTS FC sarà un simbolo per questo sport, di innovazione e cambiamento, e siamo entusiasti di mostrare di più ai nostri fan sul futuro che arriverà a luglio.

EA SPORTS ha definito il calcio interattivo per 30 anni e ha costruito una community calcistica globale di oltre 150 milioni di persone su più piattaforme – una community che EA SPORTS FC continuerà a far crescere insieme a partner che condividono l’obiettivo comune di un futuro del calcio a misura di fan. Costruito su una base di inclusività e innovazione, i fan sperimenteranno un’autenticità senza pari con l’accesso a più di 19.000 giocatori con licenza completa, 700 squadre e 30 campionati, con il supporto di oltre 300 partner calcistici mondiali che consentiranno un’ulteriore espansione in aree che includono sia il calcio femminile che quello giovanile.

Pronti ad un nuovo inizio con EA Sports FC 24?

Project Bloom: annunciato il nuovo action adventure di Game Freak, gli autori di Pokémon

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Private Division ha annunciato di firmato una publishing partnership con il team di sviluppo Game Freak, noto per lo sviluppo della serie Pokémon, per un nuovo titolo action adventure noto con il nome provvisorio di Project Bloom.

Il gioco si trova attualmente nelle iniziali fasi dello sviluppo e la sua release è prevista nel corso dell’anno fiscale 2026, quindi tra in un periodo compreso tra il 1° Aprile 2025 ed il 31 Marzo 2026. Le piattaforme di riferimento non sono state annunciate.

Siamo entusiasti di poter creare una nuova IP audace e con un tono completamente diverso dai nostri lavori precedenti“, ha dichiarato Kota Furushima, il director di Game Freak. “Fin dall’inizio, Private Division è stato il publisher col quale volevamo collaborare per il nostro nuovo titolo. La loro esperienza globale ci trasmette la sicurezza di creare un nuovo action adventure del quale non vediamo l’ora di parlarvi in futuro”.

Micheal Worosz, responsabile di Private Division, ha inoltre aggiunto: “Durante gli ultimi tre decenni, è molto complesso trovare uno studio che ha sviluppato successi più iconici di Game Freak. Siamo pronti ad aiutarli per sprigionare il loro potenziale e siamo onorati di essere il primo publisher occidentale a poter lavorare al fianco di questo studio eccezionalmente talentuoso e di esperienza per portare una nuova audace IP sul mercato.”

Attendiamo nuove informazioni sul promettente Project Bloom.

Hollow Knight: Silksong è stato rinviato

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Silksong

Team Cherry ha annunciato che Hollow Knight: Silksong è stato ufficialmente rinviato e non arriverà più entro la “prima metà del 2023”, come in precedenza annunciato.

“Avevamo programmato la release di Hollow Knight: Silkskong nel corso della prima metà del 2023, ma lo sviluppo sta ancora procedendo”, questa la dichiarazione di Matthew Griffin, rappresentante di Team Cherry e responsabile marketing e publishing. “Siamo entusiasti di come il gioco sta venendo su ed è diventato piuttosto grande, per questo motivo vogliamo prenderci il tempo per rendere il gioco il più bello possibile”.

Ulteriori dettagli verranno condivisi nel percorso di avvicinamento della release date, che ad oggi non è stata fissata ma che speriamo possa arrivare entro la fine dell’anno.

Nei panni della letale cacciatrice Hornet, esplora un antico regno degli insetti infestato dalla seta e dalla musica. Dopo essere stata catturata e portata in questo mondo sconosciuto, Hornet dovrà combattere e risolvere alcuni misteri in un pericoloso viaggio verso la vetta del reame.

Hollow Knight: Silksong è l’epico seguito di Hollow Knight, il premiato gioco d’azione e avventura. Esplora nuovi territori, scopri nuovi poteri e svela antichi segreti legati alla tua natura e al tuo passato.

Vi ricordiamo che Hollow Knight: Silksong è atteso per PlayStation 5, Xbox Series, PlayStation 4, Switch, e PC via SteamGOG ed Humble Store.

Nel frattempo, sicuri di aver completato al 100% il precedente capitolo e di aver scoperto tutto sull’affascinante lore? Eccovi una guida che vi potrà tornare utile: Hollow Knight: la guida completa al gioco e alla sua lore – 4News

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – Guida: 5 trucchi per iniziare l’avventura

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The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

Ormai, l’arrivo sulle nostre console di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (cliccate qui se ancora non l’avete prenotato) è sempre più prossimo, ricordiamo che il titolo approderà su Nintendo Switch il prossimo 12 maggio, mentre la ricca e dettagliata guida cartacea dedicata al gioco, arriverà a circa un mese di distanza. Visto che tra pochissimo tornerete a calcare i verdi prati di Hyrule e a scoprire le incredibili sorprese nascoste tra le Isole nel Cielo, abbiamo pensato di aiutarvi con alcuni consigli utili ad iniziare questa nuova ed incredibile avventura.

1. Date priorità alla trama (almeno all’inizio)

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, come il suo predecessore d’altronde, scatenerà in voi una grande voglia di esplorare, soprattutto per scoprire cosa è cambiato rispetto a Breath of the Wild. Questa volta però vi consigliamo di frenare l’Indiana Jones che è in voi e progredire nella storia principale tanto da permettervi di arrivare al tutorial e scoprire le prime novità utili alla vostra avventura.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom Trucchi

2. Collezionate materiali a più non posso

Come ben sapete, il mondo di gioco è una vera e propria miniera d’oro. Infatti, dai nemici agli animali, passando per i materiali Zonai (reperibili nelle Isole nel Cielo) la vostra eroica sacca verrà sommersa di oggetti. Il nostro consiglio è di accumularne il più possibile (per questo motivo, suggeriamo di portare sempre con voi un martello spacca pietre e un’ascia di metallo), vi torneranno utili in infiniti modi, dalla realizzazione di cibi rinvigorenti alla protezione contro gli agenti atmosferici. Nel caso di questi ultimi, vi invitiamo a farne scorta, le montagne ed i deserti di Hyrule possono essere spietati quanto lo stesso Ganondorf.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom Trucchi

3. Visitate i Sacrari!

Se avete giocato a Breath of the Wild, ricorderete l’importanza dei Sacrari, ovvero dei mini-dungeon ricchi di enigmi interamente basati su sfide di tipo fisico e logico. Queste, possono essere completate facendo riferimento ai nuovi poteri di Link (qui lo speciale del nostro Danilo), vi ricordiamo di non sottovalutare l’importanza di Reverto (riavvolgimento del tempo) e Ascensus (teletrasporto verticale verso superfici altrimenti irraggiungibili). Visitare questi luoghi (vi invitiamo a visitarne il più possibile sin dall’inizio del gioco) e completare le relative sfide vi permetterà di aumentare Vita e Vigore, al fine di incrementare questi importanti elementi, dovrete completare 4 Sacrari, ottenere le relative Sfere della Benedizione ed offrirle alle statue della Dea Hylia sparse per la mappa di gioco. Potrete scegliere solo un potenziamento, e per iniziare al meglio la vostra avventura in Tears of the Kingdom vi consigliamo di potenziare i Cuori (ovvero la Vita).

4. Sperimentate inedite combinazioni grazie a Compositor

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, così come il suo predecessore, invita il giocatore a scoprire infiniti modi di avanzare nel gioco (tutti ricordiamo gli assurdi, ma interessanti esperimenti che i giocatori postavano su YouTube). Il team di sviluppo della Grande N sembra essere riuscito a sorprenderci nuovamente e donare ai giocatori un gameplay innovativo. Tutto questo è possibile grazie ai nuovi poteri che il nostro biondo eroe potrà sfoggiare. Uno di questi è Compositor, ovvero l’abilità di combinare tra loro armi ed oggetti al fine di creare nuovi equipaggiamenti. Grazie a questo potenziamento potrete beneficiare di letali combinazioni, basti pensare alle frecce “a ricerca”, realizzabili unendo le normali frecce agli occhi dei pipistrelli oppure ad un sistema di difesa-attacco combinando scudo e lanciafiamme. Insomma, per sopravvivere in quest’avventura vi consigliamo nuovamente di ricorrere alla vostra voglia di sperimentare nuove soluzioni. L’unico limite sarà la vostra fantasia.

5. Rivelate il MasterChef che è in voi

Come ogni bravo eroe, anche il nostro Link ha imparato a cucinare e a realizzare pozioni (spesso le rupie potrebbero non bastarvi). Questa abilità vi tornerà utilissima anche in Tears of the Kingdom, infatti, se seguirete i nostri consigli (specialmente il secondo della lista) la vostra sacca da eroe sarà piena di gustosissimi ingredienti. A questo punto, non vi resta che trovare un punto dove cuocere il tutto, gli Stallaggi sono un ottimo punto di partenza, anche se questa volta sarà possibile ricorrere a dei calderoni monouso, nel caso nelle vicinanze non ve ne siano. Detto questo, cercatevi un luogo tranquillo, date un’occhiata al ricettario e create piatti e pozioni a più non posso. Fatelo e potrete uscire vittoriosi da ogni situazione ostica o apparentemente impossibile.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom Trucchi

Bonus. Un’arma sola non vi basterà…

Non potevamo lasciarvi senza un consiglio/trucco bonus. Durante la nostra avventura, specialmente durante le fasi iniziali del gioco, abbiamo notato che spade, archi e scudi erano dotati di una durata esigua (potenziarli attraverso Compositor vi aiuterà ad allungare la vita al vostro equipaggiamento). Pertanto, vi consigliamo di tenere sempre nel vostro zaino da eroe una grande quantità di armi, non saprete mai quando un esercito di Bokoblin, Lizalfos o Lynel potrebbe attaccarvi.

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